Title: Gli Organismi di Partecipazione nella scuola Il Consiglio di Circolo o di Istituto
1Gli Organismi di Partecipazione nella scuolaIl
Consiglio di Circolo o di Istituto
- Guida per il presidente
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche - A cura di Cinzia Olivieri
2Gli Organi CollegialiIndice 1
- Nomina
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 1 - Incompatibilità e condizioni di ineleggibilità
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 2 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 3 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 4 - Decadenza
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 5 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 6 - Surroga
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 7 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 8 - Adunanze
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 9 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 10 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 11 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 12 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 13 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 14
3Il Consiglio di Circolo o di IstitutoIndice 2
- Convocazione e seduta
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 15 - Il Consiglio di Circolo o di Istituto
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 16 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 17 - Convocazione
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 18 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 19 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 20 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 21 - Presidente Compiti
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 22 - Elezione
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 23 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 24 - Il Piano dellOfferta Formativa
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 25 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 26
4Il Consiglio di Circolo o di IstitutoIndice 3
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 28 - La gestione contabile
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 29 - Programma annuale e scadenze contabili
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 30 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 31 - Pubblicità delle sedute
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 32 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 33 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 34 - Pubblicità degli atti
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 35 - Suggerimenti
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 36 - LAssemblea
- - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 37 - - Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 38
5Nomina del Consiglio di Circolo o di istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 1
- Nel nostro comprensivo da anni manca il Consiglio
di Istituto. Mi è stato risposto che trattandosi
di uno degli istituti omnicomprensivi, che va
dalle materne alle superiori, manca questo organo
collegiale perché mancano delle regole. Cosa devo
fare? - In effetti la CM 192/00 prevede che Per quanto
riguarda, invece, gli istituti comprensivi sia di
scuole dell'obbligo che di scuole secondarie
superiori, costituiti a norma dell'art. 2, comma
3 del D.P.R. 18.6.1998 n.233, le SS.VV.
nomineranno il commissario straordinario, mentre
si dovrà soprassedere ad indire le elezioni del
consiglio d'istituto, in attesa delle istruzioni
che questo Ministero si riserva di diramare non
appena acquisito il parere del Consiglio di Stato
in merito alla corretta ripartizione dei seggi
tra le varie componenti. Non risultano
precisazioni successive, sicché occorrerebbe
prospettare la questione a livello ministeriale. - Torna allindice
6Incompatibilità e condizioni di ineleggibilità
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 2
- Posso candidarmi nel consiglio di istituto se
sono già presidente in unaltra scuola? - L'incompatibilità è espressamente esclusa
dall'art. 16 comma 3 dell'OM 215/91 che
dichiara"Gli elettori suddetti che siano stati
eletti in rappresentanza di più componenti nello
stesso organo collegiale, devono optare per una
delle rappresentanze. Tuttavia il candidato
eletto in più consigli di circolo e di istituto
anche se per la stessa componente non deve
presentare opzione e fa parte di entrambi i
consigli" - Torna allindice
7Incompatibilità e condizioni di ineleggibilità
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 3
- (Art. 16 comma 3 OM 215/91)
- Sono rappresentante di classe, consigliere e
membro del Comitato dei Genitori. Devo dimettermi
da una delle cariche? - Il caso non rientra tra le cause di
incompatibilità e non occorre rinunciare ad
alcuna delle cariche. - Il presidente del consiglio di circolo è stato
eletto sindaco. Le due cariche sono compatibili? - Le incompatibilità e condizioni di ineleggibilità
non contemplano il caso in questione. - Torna allindice
8Incompatibilità e condizioni di ineleggibilità
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 4
- (Art. 16 OM 215/91)
- Il DSGA è membro del Consiglio di Istituto? Non
vi sono incompatibilità? - Il DSGA non fa parte di diritto del consiglio di
istituto (come nella Giunta Esecutiva), ma
potrebbe essere eletto nella componente ATA. Non
ci sono incompatibilità. - Un genitore marito di una insegnante può
candidarsi in un Consiglio d'Istituto? - Se genitore di un alunno frequentante non c'è
incompatibilità. - Torna allindice
9Decadenza Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 5
- (Artt. 16, 50, 53 OM 215/91 art. 38 Dlgs 297/94)
- Noi genitori ci siamo dimessi in blocco dal
Consiglio. Cosa accadrà? - Il Consiglio può continuare a funzionare purché i
membri "in carica non siano inferiori a tre, in
attesa dell'insediamento dei nuovi eletti
attraverso surroga ovvero a seguito di elezioni
suppletive. Tuttavia "Pur essendo valida la
costituzione del consiglio anche nel caso in cui
non tutte le componenti abbiano espresso la
propria rappresentanza si dà luogo a elezioni
suppletive, qualora manchi la rappresentanza
della componente genitori, nell'ambito della
quale deve essere eletto il presidente del
consiglio di circolo o istituto". Quindi senza la
componente genitori il consiglio non può
funzionare, ma le elezioni "per motivi di
opportunità, debbono essere indette, di norma,
all'inizio dell'anno scolastico successivo
all'esaurimento delle liste, contestualmente alle
elezioni annuali. - Si possono chiedere le dimissioni di un genitore
dal CdI se si comporta scorrettamente? Esistono
riferimenti normativi? - Sono disciplinate le ipotesi di decadenza, di
incompatibilità ed ineleggibilità, ed è prevista
la generica possibilità di un membro
"dimissionario" ma in assenza di diversa
indicazione e disciplina deve intendersi come
esercizio di un legittimo diritto di scelta . - Torna allindice
-
10Decadenza Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 6
- Se un rappresentante dei genitori in Consiglio
d'Istituto perde i requisiti a seguito della
richiesta di nulla osta del figlio ad altra
scuola, non cè la possibilità di surroga ed è
passata la data indicata per il rinnovo delle
rappresentanze, che succede? - Bisognerà attendere il prossimo anno per le
suppletive ed il consiglio funzionerà con una
composizione incompleta. - Torna allindice
11Surroga dei Consiglieri Approfondimenti per la
risoluzione di questioni pratiche 7
- (Artt. 6, 10, 50, 53 OM 215/91 Artt. 35, 37
D.L.vo 297/94) - Se prima della scadenza del triennio una
componente risulta incompleta a causa della
decadenza di alcuni consiglieri e le liste sono
esaurite, il Consiglio di Istituto può egualmente
funzionare o devono indirsi le elezioni? - Gli organi collegiali sono validamente costituiti
anche nel caso in cui non tutte le componenti
abbiano espresso la propria rappresentanza. - Anzi I consigli di circolo o di istituto possono
funzionare anche se privi di alcuni membri
cessati per perdita dei requisiti, purché quelli
in carica non siano inferiori a tre, in attesa
dell'insediamento dei nuovi eletti. - Tuttavia si dà luogo a elezioni suppletive,
qualora manchi la rappresentanza della componente
genitori, nell'ambito della quale deve essere
eletto il presidente del consiglio di circolo o
istituto - Se prima della scadenza del triennio vengono a
mancare dei consiglieri si procede a
sostituzione attraverso la surrogazione, cioè si
nominano i primi non eletti delle rispettive
liste. - Qualora le liste siano esaurite si procede ad
elezioni suppletive che coinvolgeranno la sola
componente da integrare e, "In ogni caso i
membri subentrati cessano anch'essi dalla carica
allo scadere del periodo di durata
dell'organo". Insomma il neoeletto esaurirà il
suo mandato insieme a tutti gli altri. - Torna allindice
12Surroga dei Consiglieri Approfondimenti per la
risoluzione di questioni pratiche 8
- (Artt. 52 e 53 OM 215/91)
- Se una lista è esaurita e non è possibile le
surroga, si può ricorrere ad altre liste della
stessa componente o si deve procedere a nuove
elezioni? - In caso di impossibilità di procedere alla
surrogazione suddetta per esaurimento delle
rispettive liste non si può ricorrere ad altre
liste, ma i posti vacanti devono essere ricoperti
mediante elezioni suppletive.. Dunque 1) si
procede a sostituzione dalla stessa lista (questo
per rispettare i rapporti di voto) 2) se la
lista è esaurita occorre indire elezioni
suppletive. - Torna allindice
13Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 9
- (Art 37 comma 2 D.L.vo 297/94 Art. 14 comma 7 del
DPR 275/99) - Se in CdI una delle componenti è incompleta il
numero legale come si calcola? - Sulla base dei componenti ancora in carica. Se in
consiglio sono 18 effettivi la metà più uno dei
componenti in carica. Quindi 1829110. - Chi decide in merito alle impugnazioni delle
delibere del Consiglio di circolo o di istituto? - Il consiglio stesso che delibera nei termini e
modalità stabilite dallArt. 14 comma 7 del DPR
275/99 - Torna allindice
14Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 10
- (Art. 396 D.L.vo 297/94, Art. 16 del DPR 275/99,
Art. 37 D.L.vo 297/94, Art. 26 Dlgs 165/01, Art.
32 D.I. 44/01,) - Le decisioni del Consiglio di Istituto sono
vincolanti oppure sono solo indicazioni che il
Dirigente Scolastico nell'ambito delle sue
funzioni può disattendere? - In dirigente esercita le sue prerogative nel
rispetto delle competenze degli organi
collegiali. - In caso di parità di voti in Consiglio di
Istituto cosa succede? - Lunico voto prevalente in caso di parità è
quello del presidente che in pratica vale
doppio. - Torna allindice
15Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 11
- (Art. 37 comma 2 Dlgs 297/94)
- Il numero legale richiesto per la validità delle
sedute del consiglio di circolo o di istituto
deve inderogabilmente essere la metà più uno dei
consiglieri eletti o può essere abbassato in caso
di assenze giustificate? - Per la validità delle riunioni del consiglio di
circolo e di istituto è richiesta la presenza di
almeno la metà più uno dei componenti in carica.
Né un regolamento interno potrebbe derogare ad
una norma generale. - Torna allindice
16Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 12
- (Art. 37 D.L.vo 297/94 , Art. 13 CM 105/75)
- Qual è il valore del voto degli astenuti in
Consiglio? - "Le deliberazioni sono adottate a maggioranza
assoluta dei voti validamente espressi". Chi si
astiene non dice né sì né no e quindi il suo voto
non può essere computato nel "quorum". - È normale che al primo punto dell'ordine del
giorno della convocazione del C.d.C. sia scritto
"lettura ed approvazione dell'ultimo verbale del
Consiglio di Circolo"? Non sarebbe più giusto e
corretto approvare e firmare il verbale a fine
riunione? Nel caso alla successiva riunione ci
fosse qualcuno che non è più d'accordo che
succede? - Quella di approvare il verbale alla seduta
successiva è una pratica consolidata ma presta il
fianco a critiche. - La circostanza che l affissione in apposito
albo di circolo o di istituto, della copia
integrale - sottoscritta e autenticata dal
segretario del consiglio - del testo delle
deliberazioni adottate dal consiglio stesso
deve avvenire entro il termine massimo di otto
giorni dalla relativa seduta del consiglio, fa
desumerne che il contenuto delle delibere è
definitivo. Poiché I verbali e tutti gli atti
scritti preparatori sono depositati nell'Ufficio
di segreteria del circolo od istituto e - per lo
stesso periodo - sono esibiti a chiunque ne
faccia richiesta ciò confermerebbe
linopportunità di unapprovazione successiva. - Torna allindice
17Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 13
- (Art. 13 CM 105/75 , D.L.vo 297/94)
- C'è una norma che impedisce che ai rappresentanti
del Consiglio di Circolo o di Istituto di
stendere un verbale delle riunioni a cui
partecipano per darne informazione agli altri
genitori? - Lobbligo di informazione è già adempiuto
attraverso l'affissione, in appositi spazi della
scuola, delle deliberazioni del consiglio di
circolo o d'istituto. - Torna allindice
18Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 14
- Poiché molto spesso le riunioni del consiglio
vengono fissate in orari incompatibile con gli
impegni di lavoro, sarebbe possibile beneficiare
di permessi retribuiti? - Purtroppo ciò non è ancora previsto. Da recenti
indagini (in particolare il Progetto Ascolto) si
è desunto che "tra le cause della mancata
partecipazione dei genitori a scuola il 51,40
dei genitori indica la poca influenza delle
famiglie sulle decisioni da adottare, il 35,30
gli impegni lavorativi, il 29,85 la mancanza di
competenze su temi di carattere didattico e
gestionale".
- Torna allindice
19Convocazione e seduta Approfondimenti per la
risoluzione di questioni pratiche 15
- (Art. 37 comma 2 Dlgs 297/94 Art. 1 CM 105/75
Art. 14 comma 7 DPR 275/99) - Le convocazioni del consiglio di istituto, poiché
si era agli inizi di luglio, sono state inviate
solo ai membri che avevano dato conferma della
loro presenza. Questo vizio di forma può ridurre
il quorum? - Il "vizio di forma" non abbassa il quorum
costitutivo, per il quale occorre la metà più uno
dei componenti in carica ma si riflette sulla
validità della costituzione che, però, ai sensi
può essere sanata dalla affissione della
convocazione all'albo. Cioè anche in mancanza di
lettera di convocazione, l'affissione della
stessa all'albo regolarizza la convocazione. In
ogni caso è possibile impugnare i provvedimenti
adottati dalle istituzioni scolastiche ed il
consiglio stesso delibererà - Torna allindice
20Il Consiglio di Circolo o di Istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 16
- (Art. 396 D.L.vo 297/94 Art. 25 D.lgs 59/98)
- Se manca il Dirigente si può tenere il Consiglio
di Istituto? Può il Dirigente essere sostituito
dal vicario in caso di assenza? E quest'ultimo
può votare? - Il Dirigente è un "membro di diritto con precise
responsabilità e ciò rende difficile ipotizzare
un consiglio in sua assenza. Il Dirigente è
chiamato a "curare l'esecuzione delle
deliberazioni prese dai predetti organi
collegiali e dal consiglio di circolo o di
istituto perciò la sua presenza è
imprescindibile. Questi può avvalersi di
docenti da lui individuati, ai quali possono
essere delegati specifici compiti. Dunque il
delegato a partecipare avrà pieno diritto di
voto. - Il Dirigente Scolastico vota nel Consiglio di
istituto? - Il Dirigente Scolastico è un consigliere come gli
altri anche se membro di diritto, perciò vota ed
il suo voto ha lo stesso valore degli altri. - Torna allindice
21Il Consiglio di Circolo o di Istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 17
- (Art. 8 comma 3 Dlgs 297/94)
- Che tipo di responsabilità giuridico-amministrativ
a hanno i consiglieri? - Sebbene dallapprovazione dei documenti contabili
siano esclusi gli studenti che non abbiano
raggiunto la maggiore età, tuttavia l'attività
del consiglio non è diretta alla materiale
redazione dei documenti contabili che sono invece
predisposti dal Dirigente e dal DSGA. - Qual è il grado di libertà d'azione per un
consigliere nelle proposte e nelle iniziative per
coinvolgere tutti i genitori? - Le prerogative dei consiglieri sono disciplinate
in primo luogo dalle norme. Ma nel determinare il
grado di libertà di azione è fondamentale il
regolamento di istituto. Considerati gli ampi
poteri di iniziativa del consiglio di istituto è
possibile portarvi le proposte dei genitori. Lo
strumento maggiore di coinvolgimento è
lassemblea. Inoltre il DPR 275/99 ha
riconosciuto una grande possibilità ai genitori
di contribuire allofferta formativa. - Torna allindice
22Convocazione del Consiglio di Circolo o di
Istituto Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 18
- (Art. 13 CM 105/75)
- Lordine del giorno della prima seduta del
Consiglio d'Istituto prevede dopo l'insediamento,
le elezioni del presidente, la "lettura e
approvazione verbale seduta precedente". Dato che
nessuno di noi era presente alla riunione
precedente, dovremmo astenerci? - Quella della redazione successiva del verbale è
una pratica diffusa ma che si presta a critiche,
vuoi per la diversa composizione vuoi per le
esigenze legate alla pubblicità che non appaiono
superate dalla circostanza che è solo il testo
della delibera che deve essere reso pubblico.
Infatti laffissione allalbo della copia
integrale - sottoscritta e autenticata - del
testo delle deliberazioni deve avvenire entro
otto giorni dalla seduta e deve rimanere esposta
per un periodo di 10 giorni. Dunque per il
contenuto delle delibere non può essere ammessa
approvazione successiva. Ma negli stessi termini
anche il verbale va depositato per lopportuna
visione. Questo confermerebbe limpossibilità di
unapprovazione successiva. Tuttavia il Consiglio
di Stato si è espresso favorevolmente rispetto
alla possibilità di lettura ed approvazione alla
seduta successiva. Per quanto sarebbe corretta
un'astensione - Torna allindice
23Convocazione del Consiglio di Circolo o di
Istituto Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 19
- (Artt. 48, 50 OM 215/91)
- La prima convocazione deve avvenire entro venti
giorni dalla proclamazione degli eletti o il
Dirigente deve solo provvedere entro questo
termine solo alla convocazione? Prima di allora
può essere convocato il precedente consiglio? - L'uso del termine "convocazione" contrapposto a
quello di "seduta" lascia desumere che il
dirigente entro il 20 giorno dalla proclamazione
debba solo disporre la convocazione. - Inoltre, nonostante lavvenuta proclamazione dei
i nuovi eletti, Il consiglio di circolo o di
istituto scaduto per compimento del triennio
resta in carica sino all'insediamento del nuovo
organo Questo fa concludere che fino
all'insediamento del nuovo consiglio, il
dirigente possa, per quanto appaia poco
opportuno, convocare quello scaduto. - Torna allindice
24Convocazione del Consiglio di Circolo o di
Istituto Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 20
- (Art. 48 dellOM 215/91 Art. 9 CM 105/75)
- Chi convoca, stabilisce lordine del giorno,
presiede e dirige la prima riunione del Consiglio
di Circolo o di Istituto prima della elezione del
presidente? - La prima convocazione del consiglio di circolo o
di istituto è disposta dal Dirigente. Nella
prima seduta il consiglio, presieduto dal
direttore didattico o dal preside, elegge tra i
rappresentanti dei genitori, membri del consiglio
stesso, il proprio presidente. Se ne desume che
1) il Dirigente Scolastico convoca la prima
seduta e pertanto di essa decide l'ordine del
giorno 2) il DS presiede la seduta 3) se
certamente la nomina delle cariche va effettuata
nel corso della prima seduta, non è escluso che
possano discutervi anche altri argomenti. Sarebbe
opportuno che i regolamenti disciplinassero tale
ipotesi. - Torna allindice
25Convocazione del Consiglio di Circolo o di
Istituto Approfondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 21
- (Artt. 35, 37, 38, 40 D.lgs 297/94 Artt. 48, 50,
51 e 53 OM 215/91 Art. 14 DPR 275/99) - Il presidente ha dato le dimissioni. Il nostro
regolamento prevede che le dimissioni devono
essere accettate dal consiglio. Il presidente ha
convocato il consiglio il quale ha accettato le
dimissioni. Il Dirigente però ha chiesto al
vicepresidente di riconvocarlo sostenendo
l'invalidità della precedente seduta giacché
convocata da un presidente dimissionario. È
corretto? - Il D.lgs 297/94 non contempla il caso di
"dimissioni" ma solo di "cessazione dalla
carica" per qualsiasi causa ovvero di
decadenza, prevedendo la "surrogazione". - Sebbene dimissionario il presidente era in carica
fino allaccoglimento delle sue dimissioni. - Linvalidità delle deliberazioni è legata
soprattutto alla regolarità della costituzione. - Torna allindice
26Compiti del Presidente Approfondimenti per la
risoluzione di questioni pratiche 22
- (Art. 42 del D.L.vo 297/94 Art. 2 del Decreto
Interministeriale 28 maggio 1975) - Il Presidente in Consiglio d'Istituto può
sospendere la seduta e rinviare per ragioni di
opportunità la trattazione di un argomento
allordine del giorno? - I poteri di sospensione della seduta riconosciuti
al presidente riguardano essenzialmente la tutela
dell'ordine pubblico (ad esempio se non è
possibile l'ordinato proseguimento della seduta
può sospenderla ed ordinarne la prosecuzione non
pubblica). Egli dirige la seduta ma deve
rispettare il principio democratico della
collegialità. - Il Presidente del Consiglio di Istituto può
utilizzare carta intestata della scuola per
effettuare comunicazioni nella sua qualità ai
consiglieri, ai rappresentanti o ad altri
presidenti? - Il presidente del consiglio di Istituto "a)
convoca e presiede il consiglio b) affida le
funzioni di segretario del consiglio ad un membro
del consiglio stesso c) autentica, con la
propria firma, i verbali delle adunanze redatti
dal segretario del consiglio in un registro a
pagine precedentemente numerate."Il
rappresentante legale dellistituto è il
Dirigente Scolastico. - Torna allindice
27Elezione del Presidente Approfondimenti per la
risoluzione di questioni pratiche 23
- A seguito delle dimissioni del presidente del
consiglio d'istituto il vice presidente ne assume
la carica a tutti gli effetti oppure si devono
effettuare nuove elezioni? - Il consiglio eleggerà nel proprio seno un nuovo
presidente. La nomina del vicepresidente,
prevista dall'art. 8 del D.L.vo 297/94 nonché
dall'art. 10 della CM 105/75 (non invece dall'OM
215/91 che all'art. 49 prevede, ove non sia
presente il presidente, la sostituzione con il
consigliere più anziano) ha evidentemente lo
scopo di supplire ai casi di temporanea assenza o
impedimento del presidente e non ha effetto
automatico di "nomina successiva". Lo si trova
espresso chiaramente al comma 6 dell'art. 25 del
D.l.vo 297/94 a proposito del CNPI. - Torna allindice
28Elezione del Presidente Approfondimenti per la
risoluzione di questioni pratiche 24
- (Art. 8 D.L.vo 297/94 Art. 10 C.M. 105/75 Art.
49 OM 215/91) - Per lelezione del Presidente del Consiglio di
Circolo o di Istituto votano solo i genitori? - Il presidente presiede l'intero consiglio e come
tale deve essere riconosciuto da tutte le
componenti. "Il consiglio di circolo o di
istituto è presieduto da uno dei membri, eletto a
maggioranza assoluta dei suoi componenti, tra i
rappresentanti dei genitori degli alunni" "Nella
prima seduta il consiglio è presieduto dal
preside o dal direttore didattico ed elegge, tra
i rappresentanti dei genitori membri del
consiglio stesso, il proprio presidente" Il
consiglio di circolo o di istituto è presieduto
da uno dei suoi membri, eletto, a maggioranza
assoluta dei suoi componenti, tra i
rappresentanti dei genitori degli alunni. - Torna allindice
29Il Piano dellOfferta Formativa Approfondimenti
per la risoluzione di questioni pratiche 25
- (DPR 275/99)
- È obbligatoria la costituzione della commissione
POF? Chi la istituisce? - Non è prevista espressamente. Essa rientra tra le
naturali esigenze organizzative in quanto fase
preparatoria del lavoro del collegio. Come tale è
disposta dal Dirigente. Poiché il POF è
predisposto con la partecipazione di tutte le
componenti sarebbe auspicabile proporre
listituzione di Commissioni miste, aperte anche
alla partecipazione dei genitori. - A chi compete approvare il POF?
- Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal
collegio dei docenti tenendo presenti pareri e
proposte delle associazioni e degli organismi di
partecipazione dei genitori e degli studenti ed è
adottato dal consiglio di circolo o di istituto
che ne definisce prioritariamente gli indirizzi e
le scelte di gestione del amministrazione, ed il
consiglio infine lo adotta. - Torna allindice
30Il Piano dellOfferta Formativa Approfondimenti
per la risoluzione di questioni pratiche 26
- (Art. 3, 16 DPR 275/99)
- Come i genitori possono contribuire nella
definizione degli indirizzi generali del POF? - Il POF esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa e
lattività progettuale è di competenza dei
docenti. Pertanto è possibile effettuare una
preliminare fase di monitoraggio per il
rilevamento dei bisogni e successivamente
attraverso la formulazione di proposte e pareri
tenendo conto dei quali il collegio elaborerà il
POF. - Mi piacerebbe introdurre un progetto di
alfabetizzazione, come posso fare? - Formulando una proposta (preferibilmente
attraverso il comitato genitori) al collegio. - Torna allindice
31Il Piano dellOfferta Formativa Approfondimenti
per la risoluzione di questioni pratiche 27
- (DPR 275/99)
- I genitori possono presentare un progetto da
inserire nel POF per favorire la formazione
linformazione e la partecipazione e creare un
collegamento con le altre scuole del territorio? - Certo. Per il progetto si segnala Genitori a
Scuola Investire in Formazione e Informazione - (DPR 275/99 Art. 6 D.I. 44/01 )
- Il POF è stato disatteso in parte. Come genitore
posso chiederne al Dirigente e al Consiglio di
Istituto le motivazioni In base a quale
normativa? - Non è prevista espressamente una fase di
verifica del POF ma solo del Programma annuale.
Sussiste sicuramente un interesse in quanto
genitore e destinatario dellofferta, ai sensi
della L 241/90, a chiedere spiegazioni. - Quali sono i termini temporali della
presentazione delle proposte dei genitori per
lelaborazione del P.O.F.? - Non sono previste specifiche scadenze temporali
ma poiché esso va consegnato alle famiglie
allatto delliscrizione le proposte dovrebbero
essere presentate prima della fine dellanno
scolastico per il successivo. - Torna allindice
32Il Piano dellOfferta Formativa Approfondimenti
per la risoluzione di questioni pratiche 28
- (Art. 2 D.I. 44/01)
- Quando si inserisce un progetto nel POF è
necessario prevedere ed indicare anticipatamente
le risorse economiche necessarie a finanziarlo? - Nella relazione sono illustrati gli obiettivi da
realizzare e la destinazione delle risorse in
coerenza con le previsioni del piano dell'offerta
formativa (P.O.F.) e sono sinteticamente
illustrati i risultati della gestione in corso
alla data di presentazione del programma,
rilevati dalle schede di cui al comma 6, e quelli
del precedente esercizio finanziario. Dunque le
risorse della scuola devono essere destinate in
maniera coerente al POF. Ad ogni singolo
progetto compreso nel programma e predisposto dal
dirigente per l'attuazione del piano dell'offerta
formativa (P.O.F.), è allegata una scheda
illustrativa finanziaria, redatta dal direttore
dei servizi generali e amministrativi, di seguito
denominato direttore, nella quale sono
riportati l'arco temporale in cui l'iniziativa
deve essere realizzata, nonché i beni e i servizi
da acquistare. Per ogni progetto, annuale o
pluriennale, deve essere indicata la fonte di
finanziamento, la spesa complessiva prevista per
la sua realizzazione e le quote di spesa
attribuite a ciascun anno finanziario, fatta
salva la possibilità di rimodulare queste ultime
in relazione all'andamento attuativo del
progetto, mediante il riporto nella competenza
dell'esercizio successivo delle somme non
impegnate al 31 dicembre dell'esercizio di
riferimento, anche prima dell'approvazione del
conto consuntivo. Quindi ad ogni progetto
inserito nel POF, e coerentemente nel
programma, va allegata la scheda illustrativa
dove deve essere indicata tra l'altro la fonte
del finanziamento. - Torna allindice
33La gestione contabileApprofondimenti per la
risoluzione di questioni pratiche 29
- (Artt. 32-35 DI 44/01)
- È vero che il Dirigente Scolastico per spese
inferiori a 2000 EUR ha capacità negoziale (anche
in materia contrattuale) autonoma contro e/o
indipendentemente dalla volontà del Consiglio? - "Per la attività di contrattazione riguardanti
acquisti, appalti e forniture il cui valore
complessivo ecceda il limite di spesa di EURO
2000 oppure il limite preventivamente fissato dal
Consiglio d'istituto, quando non risulti
altrimenti disposto dalle norme di cui al capo
secondo del presente titolo, il dirigente procede
alla scelta del contraente, previa comparazione
delle offerte di almeno tre ditte direttamente
interpellate." L'attività svolta secondo deve
rispettare i caratteri di pubblicità disciplinati
(ad ese. messa a disposizione dei contratti nella
seduta successiva, affissione all'albo, diritto
di accesso). - Torna allindice
34Programma annuale e scadenze contabili
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 30
- (Art. 2, 18 DI 44/01)
- Poiché si prevede il Programma annuale deve
essere approvato entro il 15 dicembre anche
senza il parere dei revisori, questultimo è
vincolante o no? - Il programma annuale può essere approvato senza
il parere del revisore dei conti, entro il 15
dicembre cioè nel termine ordinatorio. Nulla è
precisato in merito alla sua vincolanza. Invece
per il conto consuntivo è necessario il pregresso
parere favorevole dei revisori. Inoltre in caso
di approvazione del consiglio difforme da tale
parere occorre che esso sia entro il 15 maggio,
all'Ufficio scolastico regionale, corredato di
tutti gli allegati, del programma annuale, con
relative variazioni e delibere, nonché di una
dettagliata e motivata relazione, ai fini
dell'adozione dei provvedimenti di competenza". - Qual è il termine perentorio per lapprovazione
del programma annuale? - Il 14 febbraio
- Torna allindice
35Programma annuale e scadenze contabili
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche 31
- (Art.2, 6 DI 44/01)
- È stato convocato per il 2 luglio il CdI e tra
gli argomenti allOrdine del Giorno è inserito
verifica e modifica del Programma annuale. Sono
rispettati i termini? - La scadenza per la verifica del programma annuale
è il 30 giugno. - Al 3 luglio ancora non si provveduto alla
verifica del programma, il termine del 30 giugno
è da ritenersi ordinatorio o perentorio? - Il termine perentorio contraddistingue una
attività, un atto che deve essere
necessariamente compiuto entro il termine stesso
altrimenti risulta inutile (inutiliter dato) con
conseguente applicazione di sanzioni o
comunque effetti sfavorevoli. E' dunque un
termine di decadenza. Per il termine
ordinatorio, invece, non sono previste sanzioni
o effetti sfavorevoli avendo la semplice
funzione di ordinare unattività ed il cui
mancato rispetto non comporta decadenze. Il
termine del 30 giugno potrebbe qualificarsi come
ordinatorio,dal momento che non vi sono previste
conseguenze per il mancato rispetto. Ciò anche
perché lesercizio finanziario termina il 31
dicembre (art. 2). Tanto che il comma 5 afferma
che soltanto " Durante l'ultimo mese
dell'esercizio finanziario non possono essere
apportate variazioni al programma, salvo casi
eccezionali da motivare. - Torna allindice
36Pubblicità delle sedute Approfondimenti per la
risoluzione di questioni pratiche 32
- (Art. 42 del D.L.vo 297/94)
- Per partecipare alle sedute del Consiglio
d'Istituto occorre preavvisare il dirigente? - Alle sedute del consiglio di circolo e di
istituto possono assistere gli elettori delle
componenti rappresentate nel consiglio e i membri
dei consigli circoscrizionali di cui alla legge 8
giugno 1990, n. 142. Il consiglio di circolo e
di istituto stabilisce nel proprio regolamento le
modalità di ammissione in relazione
all'accertamento del titolo di elettore e alla
capienza ed idoneità dei locali disponibili,
nonché le altre norme atte ad assicurare la
tempestiva informazione e l'ordinato svolgimento
delle riunioni. Dunque per le modalità di
ammissione e comunicazione delle riunioni bisogna
sapere cosa prevede il regolamento di istituto.
In mancanza vale la regola generale della
pubblicità ma se i locali non sono
sufficientemente capienti, il presidente, che
dirige la seduta, può chiedere al pubblico di
allontanarsi. - Torna allindice
37Pubblicità delle sedute Approfondimenti per la
risoluzione di questioni pratiche 33
- (Art. 42 del D.L.vo 297/94)
- Ho chiesto al Dirigente di poter assistere alle
riunioni del Consiglio d'Istituto. Non ho
ricevuto risposta. La partecipazione alle sedute
non è disciplinata dal regolamento di istituto.
Il comportamento del dirigente configura
omissione di atti d'ufficio ai sensi dellart.
328 c.p.? - L'ipotesi di rifiuto dellart. 328 c.p. si
realizza per un atto indebitamente rifiutato che
deve essere compiuto senza ritardo per "ragioni
di giustizia, sicurezza pubblica, ordine
pubblico, igiene o sanità". Quella di omissione
ove entro 30 giorni da una diffida latto non sia
compiuto né siano esposte le ragioni del ritardo.
Chieda chiarimenti ai sensi della L 241/90 . - I genitori della commissione mensa possono
partecipare alle riunioni del Consiglio di
Istituto? Esiste una norma in proposito? - La partecipazione alle sedute del consiglio di
circolo e di istituto è disciplinata dalla legge
((Art. 42 del D.L.vo 297/94) e dal regolamento di
istituto. In quanto elettori, ove non altrimenti
previsto, i genitori possono chiedere di essere
ammessi - Torna allindice
38Pubblicità delle sedute Approfondimenti per la
risoluzione di questioni pratiche 34
- (Art. 1 comma 3 CM 105/75 Art. 42 del D.L.vo
297/94 Art. 10 comma 3 lettera a) Dlgs 297/94) - I membri della Commissione Mensa hanno chiesto di
partecipare alla riunione del Consiglio di
Istituto giacché si discute di argomenti di
interesse comune ma il Dirigente ha ribadito che
la convocazione, indirizzata anche ai Genitori
della Commissione Mensa ed affissa all'albo della
scuola, va consegnata solo ai Consiglieri. È
regolare? I genitori della Commissione mensa
possono comunque partecipare? - "La convocazione deve essere effettuata con
lettera diretta ai singoli membri dell'organo
collegiale e mediante affissione all'albo di
apposito avviso in ogni caso, l'affissione
all'albo dell'avviso è adempimento sufficiente
per la regolare convocazione dell'organo
collegiale". Pertanto la convocazione in forma
scritta va inviata ai "singoli membri del
consiglio", mentre per l'adempimento della
convocazione è sufficiente l'affissione all'albo.
Pertanto se la convocazione all'albo comprende la
commissione mensa, essa è formalmente invitata. - Il Presidente ha informato i genitori che
assistevano alla seduta di non intervenire salvo
concedere loro la parola in virtù delle sue
prerogative se pertinente ai punti in
discussione, ma il Dirigente ed alcuni docenti si
sono opposti sostenendo che non esiste normativa
che legittimi il Presidente a riguardo. È vero? - "Per il mantenimento dell'ordine il presidente
esercita gli stessi poteri a tal fine conferiti
dalla legge a chi presiede le riunioni del
consiglio comunale. I compiti di presidenza sono
strettamente connessi a quelli di direzione. - Torna allindice
39Pubblicità degli atti Approfondimenti per la
risoluzione di questioni pratiche 35
- (Art. 43 D.L.vo 297/94 Art. 2 comma 9 D.I. 44/01)
- In qualità di genitore o di rappresentante di
classe, posso richiedere i verbali dei consigli? - Certamente. "Gli atti del consiglio di circolo o
di istituto sono pubblicati in apposito albo
della scuola". In ogni caso Si osservano inoltre
le disposizioni in materia di accesso ai
documenti amministrativi, di cui alla legge 7
agosto 1990 n. 241. Bisogna fare istanza di
accesso ai sensi della L 241/90 motivando la
domanda. Inoltre qualora si volesse estrarre
copia è preferibile dichiarare espressamente di
assumersi i relativi costi (come previsto dalla L
241/90). - I documenti contabili come il Programma Annuale
sono atti pubblici? - Certo. Il programma è affisso all'albo
dell'istituzione scolastica entro quindici giorni
dall'approvazione ed inserito, ove possibile,
nell'apposito sito WEB dell'istituzione
medesima. - Torna allindice
40Suggerimenti Approfondimenti per la risoluzione
di questioni pratiche 36
- Vorrei costruire una rete di presidenti dei
consigli di circolo e di istituto per condividere
comuni problematiche, ma la grossa difficoltà è
raggiungere i genitori poiché per questioni di
privacy le scuole non mi conferiscono nessun tipo
di dati. Cosa si può fare? - Lidea è ottima. Purtroppo, nonostante il ruolo
istituzionale svolto, non esiste una banca dati
pubblica dei presidenti dei consigli di
circolo/istituto e dei comitati genitori che
faciliti il compito. - Sebbene i nominativi degli eletti siano pubblici
come previsto dallart. 45 dellOM 215/91 non
lo sono altrettanto i loro recapiti. Si può
ipotizzare una norma di regolamento che preveda
per tutti gli eletti un'autorizzazione preventiva
al trattamento dei dati personali per gli scopi
istituzionali connessi al loro incarico. - Attualmente ciò è possibile attraverso un impegno
diretto individuando le scuole da contattare
(magari inserite in un foglio xls per un ambito
territoriale definito). Può essere d'aiuto
l'anagrafica del Ministero. Successivamente si
può contattare direttamente le scuole o
telefonicamente ovvero anche via mail, spiegando
l'iniziativa, rilasciando i propri dati e
chiedendo che siano trasferiti ai presidenti. - Torna allindice
41LAssembleaApprofondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 37
- (Art. 15 del D.L.vo 297/94)
- Con quanto anticipo deve essere richiesta
unassemblea al dirigente? - Non sono previsti termini. Bisognerà verificare
cosa previsto dal regolamento di istituto e
richiederla con un congruo anticipo che consenta
un'idonea informazione. - Il Dirigente Scolastico può respingere la
richiesta di convocazione dellassemblea dei
genitori? - Motivatamente.
- Si può tenere unassemblea dei genitori fuori dai
locali scolastici? In tal caso dovremmo comunque
informare il dirigente? - Qualora le assemblee si svolgano nei locali del
circolo o istituto, la data e l'orario di
svolgimento di ciascuna di esse debbono essere
concordate di volta in volta con il direttore
didattico o preside. Ciò lascia intendere che
esse possano tenersi anche fuori dai suddetti
locali. Dovrebbe altresì desumersi che solo in
tal caso vi sia obbligo di previa informazione
del dirigente, tuttavia è buona norma portarlo a
conoscenza di unassemblea ove si trattano i
problemi della scuola - Torna allindice
42LAssembleaApprofondimenti per la risoluzione di
questioni pratiche 38
- (Artt. 13 e 15 D.L.vo 297/94)
- La nostra scuola non dispone di locali adeguati
per unassemblea plenaria. Ci è stato risposto
che potevamo svolgerla in locali esterni alla
scuola ma sopportando lonere economico. A chi
spetta pagare? - Per le assemblee studentesche la CM
312/79 ha stabilito che ove le scuole non
dispongano "per le assemblee di istituto, di
locali sufficientemente capienti", "- e sempreché
gli studenti non intendano svolgere assemblee per
classi parallele - potranno essere utilizzati,
previ accordi tra gli istituti interessati, i
locali di altre scuole o quelli eventualmente
messi a disposizione dal Comune o dalla
Provincia, senza alcun onere a carico del
bilancio della scuola (...)". - La circostanza che l'uso di altri locali per lo
svolgimento di assemblee non debba importare
oneri economici per i bilanci delle scuole è
stata ribadita nella Nota del 30 gennaio 2001. - Ci è stato detto che fuori dai locali scolastici
si potevano svolgere per legge soltanto 4
assemblee all'anno è così? - Per le assemblee studentesche è previsto che
- - nell'orario di lezione può tenersi una
assemblea di istituto al mese della durata di 2
ore - - fuori dell'orario delle lezioni può tenersi
un'altra assemblea mensile. - Quatto sono le assemblee in cui al massimo può
essere richiesta la partecipazione di esperti di
problemi sociali, culturali, artistici e
scientifici, indicati dagli studenti unitamente
agli argomenti da inserire nell'ordine del
giorno. - Torna allindice
43Il Consiglio di Circolo o di Istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche
- Grazie per lattenzione
- Cinzia Olivieri cinzia_olivieri_at_yahoo.it
- Sportello Genitori Studenti e Scuola
- http//www.edscuola.it/archivio/famiglie/famsporte
llo.html