Title: Storia della traduzione
1Storia della traduzione
2La traduzione anticaMaura Runco
3Dove nasce e dove si sviluppa la traduzione?
- le attività del traduttore e dellinterprete sono
molto antiche - nascono nellAntico Egitto
- le testimonianze sono per lo più delle liste e
dei glossari bilingui e plurilingui, cioè delle
tavolette in terracotta - la città di Roma può venir definita come la culla
dei primi traduttori
4- in realtà il ??mestiere? del traduttore si
svillupa anche nelle tribù più arretrate e
lontante dal resto del mondo - perché?
- la risposta è molto semplice la sua nascita
risale al momento in cui apparvero e si
diffusero, nei vari popoli-tribù, le diverse
lingue, poiché, allo stesso tempo, sorse
lesigenza e la necessità di tradurre testi da
una lingua allaltra
5- arriviamo ora nell Asia Minore
- dove nel II millenio a.C. si sviluppano delle
cancellerie nelle quali trovavano impiego gli
scribi specializzati ( popolazioni bibilonesi,
assire, ittite...) - loro erano specializzati per legiziano,
laramaico, larabo, lassiro...
6Roma...
- per la prima volta nella storia viene fatta
pubblicare a Roma la prima traduzione,
precisamente nel 146 a.C. - il Senato ha fatto tradurre il trattato di
agricoltura di Magone cartaginese - nel frattempo personaggi illustri romani si
dilettano nella traduzione qui vi troviamo Livio
Andronico, Cicerone, Terenzio, Plauto...
7Cicerone
- filosofo, avvocato, scrittore latino ed oratore
- traduce per la prima volta in latino termini
filosofici greci - ci sono pervenuti anche vasti frammenti del
lavoro compiuto sul Timeo di Platone - sono state trovate anche traduzioni libere
(citate come Aratea e Fenomeni celesti )
8- Cicerone, parlando di traduzione pone il grande
problema teorico ( nella traduzione dei
?Discorsi? di Demostene e Eschine ) - ? bisogna essere fedeli alle parole del testo (
traduzione letterale ) o al pensiero contenuto
nel testo ( traduzione libera o letteraria ) ?? - Cicerone trova una soluzione e ce la spiega in
questo modo lui non si è comportato come un
semplice traduttore, ma come uno scrittore,
rispettando le proposizioni, i pensieri e le
figure. Ha usato termini adatti alle abitudini
latine non cambiandone però il significato
essenziale ed il valore.
9- Mezzo secolo dopo Cicerone anche Orazio rinnova e
ribadisce lo stesso precetto nellEpistola ad
Pisones ma piu per definire ladattamento
letterario che la traduzione - Nelleta cristiana, un contemporaneo di san
Gerolamo, Evagro pone al centro della sua
prefazione un principio che dimostra quanto fosse
diffuso ormai il giudizio di cicerone Se la
traduzione da una lingua allaltra viene fatta
letteralmente, nasconde il significato del testo
(.).Nulla deve mancare al significato, se
qualcosa manca alle parole. - San Gerolamo chiudera il periodo antico con un
vero e proprio trattato organico e teorico sulla
traduzione, il De optimo genere interpretandi
10Livio Andronico
- poeta e drammaturgo latino
- è stato il primo a tradurre lOdissea di Omero in
latino - ha tradotto anche molte tragedie greche ( temi
guerra di Troia, Edipo e il ritorno di
Agamennone) - ha tradotto lOdissea perché secondo lui
rispecchiava i valori romani ( patria, famiglia e
religione) - secondo Cicerone, Andronico era un cattivo
traduttore
11Plauto
- commediografo latino
- le sue commedie sono delle rielaborazioni in
latino di commedie greche - si ispira molto ai modelli greci, ma nel suo
lavoro cambia e aggiunge, perciò queste commedie
non risultano delle vere e proprie traduzioni
12Terenzio
- commediografo latino
- lui non si limitò ad una semplice tarduzione e
riproposizione dei testi originali greci - ma fece delle modifiche nei personaggi e nelle
trame - come Plauto, praticava la contaminatio, ovvero
introduceva allinetrno di una stessa commedia
personaggi ed episodi di altre commedie, però
anchesse di origine greca
13La Bibbia ed i Settanta
- prima dei traduttori romani troviamo i ?Settanta?
- è la più antica versione greca del Vecchio
Testamento della Bibbia - Settanta perché erano settanta in traduttori che
si riunirono ad Alessandria dEgitto per tradurla
14- Mezzo secolo dopo Cicerone anche Orazio rinnova e
ribadisce lo stesso precetto nellEpistola ad
Pisones ma piu per definire ladattamento
letterario che la traduzione - Nelleta cristiana, un contemporaneo di san
Gerolamo, Evagro pone al centro della sua
prefazione un principio che dimostra quanto fosse
diffuso ormai il giudizio di cicerone Se la
traduzione da una lingua allaltra viene fatta
letteralmente, nasconde il significato del testo
(.).Nulla deve mancare al significato, se
qualcosa manca alle parole.
15- San Gerolamo chiudera il periodo antico con un
vero e proprio trattato organico e teorico sulla
traduzione, il De optimo genere interpretandi
16- La traduzione nel Medioevo
17La traduzione nel Medioevo
- La traduzione possiede fin dallantichita , e
ben prima che la linguistica divenisse una
disciplina, un suo luogo definito come attivita
letteraria e come problema letterario. - La religione, o meglio lespansione del
cristianesimo, continua ad essere causa a un
tempo e movente principale di tale attivita. - Cristianizzare equivale sempre a tradurre.
18La traduzione nel Medioevo
- LInghilterra ha il Venerabile Beda e il re
Alfredo e piu tardi Alfric - Lirlanda ha i suoi monaci traduttori
- La germania ha Notker il Balbo
- I paesi slavi hanno i loro vescovi Cirilio e
Metodio
19La traduzione nel Medioevo
- Il passaggio da lingue latine a lingue neolatine
si compie quasi dovunque - La Cantilene de sainte Eulalie il primo testo
letterario francese (883) e adattamento in
lingua volgare di un cantico latino sullo stesso
tema - Il poema di Saint Alexis (1050), e una copia in
lingua romanza di decasillabi latini anteriori a
quellepoca.
20La traduzione nel Medioevo
- Anche la traduzione profana ha lasciato le sue
traccie - Il Serment de Strasbourg- la traduzione in lingua
romanza di una minuta diplomatica latina - Gli atti giudiziari e gli atti notarili
traduzioni dal dialetto originale in latino le
dichiarazioni e le testimonianze della persona in
causa
21La traduzione nel Medioevo
- Unaltra ricca serie di traduzioni medievali
quelle scritte dagli arabi con laiuto di qualche
ebreo. - Traducono testi ebraici, ma piu spesso quelli
greci, opere di medici, di filosofi, di
matematici, di astronomi e di geografi. - Alla fine del secolo XII, Maimonde ha riassunto
questa lunga esperienza dei traduttori arabi ed
ebrei in consigli analoghi a quelli di Cicerone e
san Gerolamo
22La scuola di Toledo
- La Spagna, luogo di incontro delle civilta
ebraica, araba e cristiana, ha avuto fin dal XII
secolo e per un secolo e mezzo la prima vera
scuola di traduttori. - I traduttori erano spagnoli, inglesi, ebrei
convertiti, mozarabi fra di essi, uno dei piu
importanti e Gerardo da Cremona.
23La scuola di Toledo
- Nella scuola si facevano lezioni e commenti di
testi e si lavorava, se non proprio in una specie
di comunita, almeno in un continuo contatto fra
gente le cui lingue madri o le lingue su cui
lavoravano erano quelle di quasi tutto il mondo
civilizzato dellepoca. - 53 manoscritti che si conservano nella cattedrale
di Toledo e alla Biblioteca Nazionale di Madrid
riuniscono parecchie centinaia di opere diverse,
testimoniando dellattivita di questa scuola.
24 Dante
25Il Rinascimento ed il rinnovamento della
traduzione
- Il principio dominante era fino ad allora che di
un testo sacro si dovessero tradurre le parole
una ad una , garantendo cosi la massima fedelta
e limitando fino ad eliminralo qualsiasi rischio
di falsare la parola divina con
uninterpretazione personale. - Fuori dal campo religioso tradurre significava
trasferire il senso di un testo da una lingua
allaltra- adattarlo e spesso anche molto
liberamnete, riassumerlo, svilupparlo,
trasformarlo, secondo linspirazione del
rifacitore o secondo la necessita e i gusti del
tempo e del luogo. - Chanson de Roland o Roman de Renart
(rimaneggiamneti o rifacimenti)
26Il Rinascimento ed il rinnovamento della
traduzione
- Due fattori che influenzano latto di tradurre
- l'invenzione della stampa moltiplicazione del
numero dei lettori - nascita delle lingue nazionali- finalmente
riconosciute come nobili mezzi di comunicazione
del pensiero sia nel campo amministrattivo che
in quello letterario, giuridico, diplomatico,
filosofico o scientifico
27Il Rinascimento ed il rinnovamento della
traduzione
- Riforma necessità di una Sacra Scrittura
tradotta nelle nuove lingue nazionali - Etienne Dolet scrive la lingua francese, la
lingua italiana, la lingua spagnola, la lingua
tedesca, la lingua inglese - Martin Lutero 1522 al 1543 la prima traduzione
completa in tedesco della Bibbia. - Epistola sulla traduzione insiste
sul fatto che, per tradurre, bisogna capire il
senso intimo del testo
28Il Rinascimento ed il rinnovamento della
traduzione
- La prima teoria della traduzione Etienne Dolet
nel 1540, Il modo di ben tradurre da una lingua
ad un'altra, con cinque regole fondamentali - Comprendere perfettamente il significato del
testo e largomento trattato dallautore che ci
dispone a tradurre - Conoscere perfettamente la lingua originale come
quella in cui si traduce - Non essere asserviti al significato letterale
- Evitare i latinismi, e adottare la buona lingua
francese duso comune - Cercare di avere uno stile bello, sciolto,
elegante, senza troppe pretese e soprattutto
uniforme
29Il Rinascimento ed il rinnovamento della
traduzione
- Joachim Du Bellay consacra alla traduzione tre
capitoli della sua Deffence et illustration de la
langue francaise - La lingua francese non è povera come molti
credono - Le traduzioni non bastano per dare una struttura
perfetta alla lingua francese - Sui cattivi traduttori e sulla necessita di non
tradurre i poeti -
- Du Bellay E piacevole tradurre quegli autori
nei quali si deve rappresentare solo il
contenuto ma e pericoloso affrontare coloro che
molto hanno concesso alla grazia ed alleleganza
espressiva, sopratutto quando si deve rendere la
loro opera in un idioma piu debole
30Il Rinascimento ed il rinnovamento della
traduzione
- dizionari bilingui e poliglotti
- Dizionario delle otto lingue, greco, latino,
fiammingo, francese, spagnolo, italiano, inglese,
tedesco. 1550). Dizionario delle 11 lingue, 1677. - traduzione completa in versi della Divina
Commedia opera dellabate Balthazar Grangier
Luigi XVI. leggerà più volte il Paradiso di Dante
nella sua prigione -
31La traduzione e il classicismo
32- Lelemento dominante che segna la storia della
traduzione nelleta del classicismo laffermarsi
del gusto francese, che sono con il suo
razionalismo universalista tendera per un secolo
e mezzo verso il tipo di traduzione che e stato
definito la bella infedele . - La traduzione non e ancora discussa nella sua
legittimita, ma non mancano epigrammi.
33- Madame de Lafayette paragonava i traduttori ai
domestici che vanno a portare un messaggio da
parte del loro padrone, e spesso riferiscono il
contrario di quello che e stato loro detto - E aggiungeva Essi hanno anche un altro difetto
da domestici quello cioe di credersi gran
signori come il loro padrone, sopratutto quando
questi e molto antico
34- Montesquieu fa risponedre e al traduttore, fiero
di star lavorando da ventanni sulla medesima
opera Come signore!Sono dunque ventanni che
Lei non pensa?
35- Voltaire Che non si creda di conoscere i poeti
attraverso le traduzioni, ..sarebbe come
pretendere di vedere in una stampa i colori di un
quadro. - Paul Lousi Courier gli risponde che questo
paragone non e peggiorativo, poiche ci sono
anche delle belle stampe e, in mancanza del
quadro autentico, si puo gia approfittare di
una buona copia, se ne esistono.
36- Lidea fondamentale che domina quel periodo
classico e ancora di tradizione medievale e
cioe che le due lingue classiche, il greco e il
latino, sono due lingue perfette, dotate dun
insuperabile richezza di vocabolario, di
costruzioni grammaticali, di sfumature
stilistiche, di finezze espressive e musicali... - Le lingue moderne invece sono inferiori per
nobilta, per tradizione illustre, per
grammatica sono cioe idiomi piu deboli...
37- Le traduzioni sono considerate quasi
esclusivamente come un esercizio di lingua
francese. - Questa teoria della supremazia delle lingue e
legata a vecchie ipotesi religiose sullorigine
delle lingue, le quali sarebbero tanto piu
vicine alle origini del mondo, e poi condannate a
una progressiva decadenza. - Vecchia ipotesi, questa, che sopravvivera fino
alla fine del secolo XIX.
38- La sopravvalutazione delle proprieta miracolose
del greco e del latino si accompagna alla
convinzione che il XVII e il XVIII sec. abbiano
acquisito in modo definitivo la conoscenza
delluomo eterno e immutabile, e il costume
dellepoca abbia raggiunto la perfezione
insuperabile della correttezza e del gusto, le
regole definitive della vita sociale ideale, le
uniche ad essere adatte a questa natura umana
eterna. - I moderni traducono gli antichi, ma poiche il
secolo di Luigi XIV e il modello del buon gusto,
quanto urta o in qualche modo contrasta con quel
gusto devessere, secondo loro, addolcito,
francesizzato, modernizzato.
39- Le belle infedeli (omologazione)
- Madame de Lafayette
- lingue classiche, il greco e il latino, sono due
lingue perfette - Gaspard de Tende Art de traduire (1661) le
traduzioni fatte nel francese possono migliorare
loriginale - Omero, Dante
- In Russia, in Inghilterra
40- Gaspard de Tende Art de traduire (1661) le
traduzioni fatte nel francese possono migliorare
loriginale - Sostituire le idee che piacevano al tempo di
Omero con altre piu adatte ai nuovi tempi - Senza troppo allontanare Dante dalla sua epoca lo
si riavvicina a quella attuale - I traduttori francesi rinunciano a traduure le
espressioni volgari, i paragoni disgustosi, le
descrizioni orride e crude, gli enigmi degli
autori (asino - , il tu, le ingiurie diventano
diplomatiche, ecc.)
41- Nellex Cecoslovacchia Comenio- traduzione
libera, adatta loriginale basandosi sul suo
signficato - In Russia le traduzioni sugli stessi principi
i migliori scrittori sono anche migliori
traduttori , in Inghilterra
42- In Inghilterra On the principles of translation
di Fraser Tytler (1790)- il primo trattato che
cerchi di esaminare tale attivita in se stessa e
per sse stessa su basi moderne e scientifiche. - A Firenze il Savonarola riprese il progetto di
Dubois di riunire i grandi maestri di lingue
orientali
43- La prima vera scuola interpreti moderna naque
sotto lauspicio dei re di Francia legati ai
Turchi da tradizionali rapporti diplomatici,
perche con i Turchi il latino non poteva essere
usato come lingua diplomatica
44- Nella Russia di Pietro il Grande sorse la prima
associazione di traduttori. Imapzinete di
occidentalizzare il suo paese, lo zar aveva
bisogno urgente di traduttori creo quindi per
questa attivita una funzione ministeriali. - Parallelamente naque la Societa dei traduttori
di libri stranieri, che giunse a contare 114
membri, fra cui tutti gli scrittori del tempo.
45Linguistica e traduzione
46- Fino a questi ultimi anni la linguistica non si
era mai occupata della traduzione in quanto
operazione linguistica. - Con le prime ricerche sulla traduzione automatica
si creo la necessita di considerare la
traduzione dal punto di vista della linguistica. - Un grande numero di linguisti e stato introdotto
ed impegnato negli studi sulle macchine per
tradurre
47- Roman Jackobson- alcune pagine dedicate
allargomento la linguistica non esisterebbe
senza la traduzione - J.P. Vinay- chiede che la traduzione sia infine
considerata come un oggetto di studio
radicalmente legato alla linguistica
48Fedorov
- difende la necessita di creare una teoria
scientifica della traduzione fondata soprattutto
sulla linguistica
49Fedorov
- La traduzione e unattivita particolare, che
occupa un posto sempre piu importante come mezzo
di cultura e di relazione. - Quindi e naturale che abbia anche una base
teorica. - Qualunque attivita tende sempre a liberarsi
dallempirismo artigianale ed a costruirsi la
propria teoria.
50Fedorov
- 2. Una teoria della traduzione dovrebbe essere la
generalizzazione delle osservazioni compiute su
traduzioni particolari ma una volta stabilita,
questa teoria dovrebbe escludere dalla traduzione
qualsiasi soluzione arbitraria, qualsiasi
intuizione.
51Fedorov
- 3. Come tutti i fenomeni, la traduzione e un
fatto che puo essere studiato da molti punti di
vista quello storico, letterario, linguistico,
psicologico, ecc. - Ma una teoria della traduzione deve fondarsi
sullo studio linguistico dei problemi, perche
qualsiasi fatto di traduzione implica anzitutto
un fatto di lingua. E qualsiasi altro studio
sullargomento non deve prescindere da questi
fatti di lingua, considerati come dati. - Il punto di vista linguistico nellanalisi della
traduzione non esclude gli altri, ma li precede e
li condiziona o almeno resta sempre sottointeso.
52Fedorov
- Con lanalisi linguistica dei fatti di traduzione
non si pretende di spiegare ogni aspetto in
quella attivita e tanto meno i suoi problemi
storici, letterari, estetici, ideologici.
Tuttavia tutti questi problemi esigono, o
presuppongono, una solida base linguistica. - Cosise limpostazione linguistica dellindagine
non basta a porre ne a risolvere tutti i
problemi della traduzione, essa fornisce almeno
il solo terreno sicuro per la soluzione di questi
altri problemi.
53Fedorov
- 5. Una teoria della traduzione richiede quindi
anzitutto che siano risolti, prima di ogni altra
cosa, certi problemi linguistici, fondamentali
per la teoria stessa.
54Fedorov
- Dopo aver affermato in modo categorico la
priorita dellanalisi linguistica in fatto di
problemi di traduzione, Fedorov cerca di
determinare con chiarezza anche il posto occupato
dalla teoria della traduzione nel complesso delle
discipline linguistiche. - Cio che distingue la teoria della traduzione da
tutte le discipline linguistiche (lessicologia,
grammatica, stilistica...) e lattitudine per
cui si considerano i fatti non sul piano di una
sola lingua ma su quello di due lingue date, e si
affronta cosi lintero sistema di corrispondenze
esistenti fra loro.
55Cary
- Cary sviluppa una tesi che si contrappone a
quella di Fedorov. - La traduzione non e unoperazione linguistica,ma
unoperazione sui generis, impossibile a
definirsi in altro modo che per se stessa,
irriducibile a qualunque altro campo scientifico
56Cary
- La traduzione letteraria non e unoperazione
linguistica e unattivita letteraria. - La traduzione poetica non e unattivita
linguistica, e unattivita poetica. - La traduzione taetrale non e unoperazione
linguistica e unattivita drammaturgica. - Per tradurre le parole di una poesia bisogna
essere poeti, per tradurre unopera teatrale
bisogna essere scrittori di teatro(altrimenti si
traduce il senso linguistico del teatro...) - Per essere interpreti ci vuole ben altro che la
conoscenza linguistica di una lingua straniera
bisogna essere psicologi e diplomatici, oratori,
uomini di teatro ecc.
57Conclusione
- Per chi ha seguito il dibattito dallesterno,
sembra evidente che Fedorov abbia ragione - La traduzione non e mai unoperazione unicamente
ne totalmente linguistica, ma e prima di tutto
e sempre unoperazione linguistica.
58- Semantica e visioni del mondo
59- Wilhelm von Humboldt-
- Innere Sprachform- presupposto che prima della
lingua esistesse una sorta di stampo mentale
interiore, peculiare ad ogni popolo. - Il linguaggio non eun ergon (una cosa, un
prodotto), ma una energeia (unattivita
creatrice) - La lingua e lo strumento grazie al quale, a
partire dalle prime nozioni acquisite
nellinfanzia, luomo crea letteralmente il suo
modo di guardare - La visione del mondo di ogni uomo e in qualche
modo predeterminata dalla sua lingua
60Edward Sapir
- Il linguaggio e le nostre abitudini di pensiero
sono uniti fra loro in modo inestricabile - La lingua e mezzo di espressione della societa
- Gran parte del mondo reale e modellata
inconsciamente secondo le abitudini linguistiche
del gruppo.... - Noi vediamo e sentiamo o facciamo lesperienza
del mondo in questo o in quel modo guidati
esclusivamente dalle abitudini linguistiche della
nostra comunita, che ci predispongono a certe
scelte nella nostra interpretazione.
61Benjamin Lee Whorf
- E il nostro linguaggio a fornirci la forma
dellesperienza che pensiamo di avere del mondo. - La riduzione del mondo in cose e in processi
separati e determinata unicamente dalla
grammatica. - I fatti sono diversi per ogni parlante perche i
suoi strumenti linguistici gli forniscono modi
diversi di esprimerli - Un uomo del XVII sec. sentiva la denominazione
del tempo in modo diverso dalluomo del XIV e XV
secolo. - Ne risulta che e impossibile trovare ritrovare
il significato (quindi tradurre) totale di un
enunciato del XVI quale lo si percepiva a
quellepoca.
62- Leo Weisgerber ha mostrato come la visione del
mondo riflessa da una lingua trovi difficilmente
il suo corrispettivo in unaltra - Jost Trier
- Nozione di campo semantico
- Le parole di un campo semantico costituiscono una
specie di mosaico che ricopre il campo del
concetto.
63Conclusione
- Gli uomini non vedono le cose cui non danno un
nome gli occhi degli uomini non distinguono
nettamente quello che la loro lingua non denomina
in modo distinto - Gli uomini dunque non vedono sempre nello stesso
modo quello stesso mondo che hanno sotto gli
occhi - Come tradurre allora questi Weltbilder diversi?
- Possono superare questi ostacoli i traduttori?