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Storia di ARPAnet

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Title: Storia di ARPAnet


1
Storia di ARPAnet
  • Alla fine degli anni '60 nasce il progetto
    ARPAnet, su iniziativa della Defense Advanced
    Research Project Agency (DARPA).
  • ARPAnet utilizza minicomputers della BBN detti
    Packet Switched Nodes (PSN), collegati da linee
    punto-punto. Gli host si collegano ai PSN con una
    speciale interfacia, detta 1822.
  • In segiuto viene reso possibile anche il
    collegamento host-PSN tramite linea seriale con
    protocollo HDLC/LAPB.
  • Nel 1984 il DoD separa ARPAnet (che continua ad
    esistere per ricerche sperimentali) MILnet,
    utilizzata regolarmente per le comunicazioni del
    DoD. Le due sottoreti rimangono interconnesse.
  • Nel 1990 termina il progetto ARPAnet e scompare
    la sottorete che portava il suo nome. La
    tecnologia ARPAnet è tuttora utilizzata in parti
    di MILnet.

2
Nascita di Internet
  • Negli anni '70 DARPA promuove anche studi sulla
    commutazione di pacchetto via satellite o via
    radio. Nasce l'esigenza di interconnettere reti
    eterogenee (1978-79). Ciò porta alla definizione
    dell'architettura TCP/IP. Primi esperimenti
    1980.
  • Nel 1983 DARPA impone ad ogni host connesso ad
    ARPAnet di usare il TCP/IP.
  • Nasce così un insieme di reti interconnesse per
    mezzo di protocolli TCP/IP. Questo insieme prende
    il nome di Internet.
  • L'Inclusione dei protocolli TCP/IP nel Berkeley
    Unix ne provoca una rapidissima diffusione, anche
    al di fuori di Internet.

3
Internet negli Stati Uniti
  • Attualmente il nucleo della rete Internet negli
    Stati Uniti è gestito e finanziato da cinque
    agenzie governative
  • National Science Foundation (NSF).
  • Defense Advanced Research Project Agency (DARPA).
  • Department of Energy (DOE).
  • National Aeronautics and Space Administration
    (NASA).
  • Department of Health and Human Services (DHHS).

4
Comitati di Coordinamento
  • Le cinque agenzie governative sono coordinate dal
    Federal Networking Committee (FNC).
  • Le altre reti di Internet possono utilizzare la
    dorsale del FNC purché si impegnino a farlo per
    soli scopi di ricerca.
  • L'insieme delle reti statunitensi autorizzate a
    usare la dorsale forma la National Research and
    education Network (NREN).
  • I contatti fra il FNC e gli organismi analoghi di
    altri paesi sono tenuti dal Coordinating
    Committee for International Research Networking
    (CCIRN).

5
Internet in Europa
  • Già nella prima metà degli anni '80 vengono
    stabiliti i primi collegamenti transatlantici fra
    sedi europee e il resto dell'Internet
    statunitense.
  • In seguito, su iniziativa soprattutto di EUnet
    (la rete UUCP europea) e dei fisici delle alte
    energie, vengono creati alcuni collegamenti
    TCP/IP europei internazionali.
  • Nel 1989 i gestori dell'embrione di rete TCP/IP
    europea creano un gruppo di lavoro, detto RIPE
    (Réseaux IP Européens), con lo scopo di creare
    l'inrastruttura organizzativa necessaria alla
    crescita di Internet in Europa.
  • RIPE è tuttora una associazione di volontari, la
    cui utilità è tuttavia riconosciuta da tutti gli
    enti che finanziano le reti per la ricerca in
    Europa e in USA.
  • È allo studio la proposta di creazione di un
    centro operativo di RIPE finanziato dalla
    Comunità Europea e da altre fonti.

6
Internet in Italia
  • Il primo collegamento italiano viene realizzato
    nel maggio '86 il CNUCE di Pisa avvede alla rete
    via satellite SATnet (una delle reti che formano
    Internet).
  • Lo sviluppo di Internet in Italia è attualmente
    coordinato da EUnet e dal Gruppo Armonizzazione
    Reti per la Ricerca, di cui fanno parte
  • CILEA,
  • CINECA,
  • CNR,
  • ENEA,
  • INFN,
  • Tecnopolis-CSATA.
  • Attualmente le seguenti linee internazionali
    collegano l'Italia al resto di Internet
  • CNAF (Bologna) - CERN (Ginevra) (collegamento
    GARR),
  • DIST (Genova) - INRIA (Sophia-Antipolis)
    (collegamento EUnet).

7
Documenti ufficiali di Internet
  • Tutti i documenti ufficiali di Internet e le
    informazioni utili per il suo utilizzo sono
    ottenibili via rete collegandosi con il Network
    Information Systems Center (NIC o SRI-NIC), che
    si trova presso lo SRI International a Menlo Parl
    (California).
  • SRI-NIC svolge anche funzioni di Registrar,
    assegnando indirizzi etc.
  • Alcuni documenti ottenibili dallo SRINIC sono
    identificati dalla sigla RFCnnnn. RFC sta per
    Request for Comments. Il contenuto degli RFC è di
    varia natura, ma alcuni di questi contengono le
    specifiche dei protocolli ufficiali della rete
    Internet (e quindi dell'architettura TCP/IP).
  • Informazioni su Internet sono reperibili anche
    presso NIS.NSF.NET, NIS.EU.NET e altri server.

8
L'Internet Activity Board
  • Il coordinamento della proettazione, l'evoluzione
    e la gestione di Internet è condotto
    dall'Internet Activity Board (IAB).
  • Possono far parte dell'IAB tutti i volontari che
    abbiano qualche incarico di rilievo correlato con
    le attività di Internet.
  • Alcuni compiti dell'IAB sono
  • Approvare gli standard di Internet,
  • Coordinare il processo di pubblicazione degli
    RFC,
  • Fare piani a lunga scadenza per l'evoluzione di
    Internet,
  • Rapresentare la comunità Internet a livello
    internazionale per tutte le questioni
    tecnico-politiche.
  • Tutte le decisioni dell'IAB vengono rese
    pubbliche per mezzo di RFC.

9
Il modello Catenet
  • L'interconnessione delle reti in Internet avviene
    in modo conforme al modello Catenet.
  • Il modello Catenet è descritto nel documento IEN
    48 "The Catenet Model for Internetworking"
    scritto da Vint Cerf nel 1978.
  • IEN significa Internet Engineering Note. Anche
    gli IEN sono ottenibili dallo SRI-NIC.

10
Caratteristiche del modello Catenet
  • Il sistema di indirizzamento è unico per tutto
    l'insieme di reti interconnesse.
  • I dati vengono trasmessi dal mittente al
    destinatario in forma di datagram, ossia
    pacchetti contenenti nell'intestazione gli
    indirizzi del mittente e del destinatario.
  • Le reti sono interconnesse da gateway, ossia da
    macchine che ricevono il datagram da una rete e
    lo ritrasmettono su un'altra dopo aver consultato
    opportune tabelle di routing. I gateway fanno
    parte del sistema di indirizzamento globale.
  • L'inoltro di un datagram su una rete può
    richiedere l'inserimento del datagram in uno o
    più pacchetti del tipo utilizzato sulla
    sottorete.
  • Talvolta la trasmissione di un datagram su una
    sotorete può richiederne la suddivisione in più
    datagram. In tal caso la ricostruzione del
    datagram originario viene fatta dal computer
    destinatario.

11
L'indirizzamento di Internet
  • Il sistema di indirizzamento golbale della rete
    Internet utilizza indirizzi di 4 bytes.
  • Si è soliti rappresentare gli indirizzi di
    Internet come quattro numeri decimali separati da
    punti. Ogni numero decimale rappresenta il valore
    di un byte dell'indirizzo.
  • Ad esempio, l'indirizzo x'020B80FE' viene
    comunemente rappresentato come 2.11.128.254.
  • La parte iniziale di un indirizzo Internet
    identifica una rete, la parte rimanente un host
    su tale rete. Secondo questa terminologia anche i
    gateway sono host.
  • Un host connesso a più reti ha almeno un
    indirizzo Internet per rete. Ciò è vero in
    particolare per i gateway.

12
Classificazione degli indirizzi Internet
  • In un indirizzo Internet, il confine fra
    indirizzo di rete e indirizzo di host è
    determinato dal valore dei primi due bit.
  • Se il primo bit è 0, la rete è di classe A. Il
    primo byte identifica la rete, i tre successivi
    l'host.
  • Se il valore dei primi due bit è 10, la rete è di
    clase B. I primi fue bytes identificano la rete,
    i due successivi l'host.
  • Se il valore dei primi due bit è 11, la rete è di
    classe C. I primi tre bytes identificano la rete,
    l'ultimo l'host.
  • Un indirizzo Internet in cui la porzione host ha
    tutti i bit a 0 ha il significato di "questo"
    host.
  • Un indirizzo Internet in cui la porzione host ha
    tutti i bit a 1 ha il significato di "tutti gli
    host di questa rete" (broadcast address).
  • Una rete di classe C può avere al massimo 254
    host.

13
Informazioni per un gateway
  • Per il suo corretto funzionamento, un gateway di
    Internet ha bisogno delle seguenti tabelle
  • Una tabella delle reti adiacenti, contenente
    l'indicazione del tipo di rete e dell'indirizzo
    Internet che il gateway ha su tale rete.
  • La tabella delle "route", che per ogni indirizzo
    di rete indica l'indirizzo di un host su una rete
    adiacente a cui passare i datagram.
  • Per le reti non di tipo punto-punto, una tabella
    di mapping da cui ricavare l'indirizzo nativo di
    ogni host sulla rete adiacente.
  • Generalmente è necessario costruire manualmente
    solo la tabella delle reti adiacenti e quella del
    mapping per le reti multihost senza possibilità
    di broadcasting (p. es. X.25).

14
Esempio delle informazioni di un gateway
Tabella delle reti adiacenti 1.
Tipo Ethernet Indirizzo IP 192.12.192.1 2. X.25
131.24.6.125 3. Point-to-point 193.2.28.1
Tabella delle route Rete 24 via 131.24.1.1 197.2
5.123 193.2.28.2 ........ .......
Mapping X.25 L'host 131.24.1.1 ha indirizzo
X.25 026245050211304 131.24.20.111 25510045230
..... .....
  • Mapping Ethernet
  • L'host 192.12.192.1 ha indirizzo
    MAC 0800.89A0.2170
  • 192.12.192.4 0260.8C58.2733
  • ..... .....

15
Subnetting
  • La proliferazione del numero di reti in Internet
    causa problemi di memoria sui gateway e una
    cattiva utilizzazione delle linee di
    trasmissione, che vengono monopolizzate dai
    gateway per scambiare informazioni di routing.
  • L'RFC950 (Internet Standard Subnetting Procedure)
    consente di avere insiemi di reti adiacenti aveti
    tutte lo stesso indirizzo di rete.
  • Alcuni dei bit della parte locale dell'Internet
    address vengono utilizzati per distinguere una
    sottorete da un'altra.
  • Solo gli host adiacenti ad almeno una delle reti
    "subnetted" devono sapere quali sono i bit che
    identificano le sottoreti.

16
Internet Protocol
  • L'RFC791, pubblicato nel 1981, definisce
    l'Internet Protocol (IP), che viene utilizzato
    per trasportare i datagram su Internet.
  • Campi importanti del datagram IP sono
  • Un identificatore di 16 bit assegnato al datagram
    dal mittente.
  • L'Internet address del mittente.
  • L'Internet address del destinatario (può essere
    un indirizzo di broadcast).
  • L'identificatore del protocollo di livello
    superiore a cui è destinato il datagram (Protocol
    Number).
  • Il "time to live" si tratta di un valore di 16
    bit che deve essere decrementato almeno di 1 da
    ogni gateway. Permette di evitare che un datagram
    resti in circolazione per sempre.
  • Su tutti gli host su cui esiste l'IP deve
    esistere l'ICMP (Internet Control Message
    Protocol, RFC792), usato soprattutto per lo
    scambio di informazioni di controllo co i gateway.

17
Reti su cui è standardizzato il trasporto di
datagram IP
  • Protocollo Nome esteso RFC
  • IP-ARPA Internet Protocol on ARPAnet BBN 1822
  • IP-WB Internet Protocol on Wideband Network 907
  • IP-X25 Internet Protocol on X25 Networks 877
  • IP-E Internet Protocol on Ethernet Networks 894
  • IP-EE Internet Protocol on Exp. Ethernet
    Nets 895
  • IP-IEEE Internet Protocol on IEEE 802 1042
  • IP-DC Internet Protocol on DC Networks 891
  • IP-HC Internet Protocol on Hyperchannel 1044
  • IP-ARC Internet Protocol on ARCNET 1051
  • IP-SLIP Transmission of IP over Serial
    Lines 1055
  • IP-NETBIOS Transmission of IP over NETBIOS 1088
  • IP-FDDI Transmission of IP over FDI 1103

18
Soluzioni non standard per il trasporto di
datagram IP
  • Oltre alle possibilità elencate nela precedente
    tabella, esistono soluzioni proprietarie per il
    trasporto di datagram IP su reti particolari.
    Queste soluzioni richiedono in genere l'utilizzo
    di un prodotto (HW e/o SW) ben preciso.
  • Fra le soluzioni proprietarie vale la pena di
    ricordare
  • SNALINK E' la soluzione IBM per il trasporto di
    ip su SNA.
  • D-Bridge. E' la soluzione Wollongong per il
    trasporto di IP su reti DECnet.
  • TCP/IP Portal. E' la soluzione DEC per il
    trasporto di IP su reti DECnet.
  • L'RFC1171 descrive il Point to Point Protocol
    (PPP), un proposed standard per trasportare più
    protocolli di tipo datagram sulla stessa linea
    seriale. Fra i protocolli previsti ci sono IP,
    DECnet e CLNS OSI.
  • Attualmente non è ancora ufficiale lo standard
    per il trasporto di IP su linee seriali sincrone.
    Lo SLIP (RFC1055) è solo per linee asincrone.

19
Lista parziale di Protocol Numbers
La seguente tabella è un estratto di quella
completa, disponibile sull'RFC1060 (Assigned
Numbers).
  • Decimale Sigla Protocollo
  • 1 ICMP Internet Control Message
  • 6 TCP Transmission Control Protocol
  • 8 EGP Exterior Gateway Protocol
  • 9 IGP any private interior gateway
  • 17 UDP User Datagram Protocol
  • 29 ISO-TP4 ISO Transport Protocol Class 4
  • 88 IGRP IGRP

20
Protocolli di routing
  • Generamente i gateway costruiscono e aiornano le
    tabelle di routing scambiando informazioni con i
    gateway che si trovano sulle reti adiacenti.
  • Esistono vari protocolli che descrivono il modo
    in cui devono avvenire gli scambi di informazioni
    fra gateway.
  • In un messaggio di routing normalmente un gateway
    invia ad altri gateway una lista di coppie (rete,
    distanza), che mostra quanto ciascuna "dista" dal
    gateway.
  • I vari protocolli di routing differiscono fra
    loro soprattutto per il modo in cui viene
    calcolata e interpretata la distanza.
  • Il Routing Information Protocol (RIP) è molto
    diffuso perchè fa parte della distribuzione Unix
    di Berkeley, ma è adatto solo a reti piccole con
    collegamenti a velocità omogenee.
  • Alcuni Routing Protocol sono descritti sugli RFC,
    altri sono proprietari.

21
Autonomous Systems
  • I gateway di Internet sono raggruppatti in
    Autonomous Systems (AS), costititi da gateway che
    comunicano con lo stesso Routing Protocol.
  • Per lo scambio di informazioni di routing fra
    gateway di AS distinti esiste l'Exterior Gateway
    Protocol (EGP, RFC904).
  • L'EGP era stato pensato per una Internet
    costituita da un AS centrale (il Core) e tanti AS
    connessi direttamente al Core. E' estremamente
    difficile gestire l'attuale topologia di Internet
    con l'EGP.
  • Il Border Gateway Protocol (BGP, RFC1105) non ha
    le limitazioni dell'EGP, ma è ancora nella fase
    sperimentale.
  • Suddividendo Internet in vari AS si riesce, fra
    l'altro, a ridurre il numero di reti che deve
    essere mantenuto nelle tabelle di ciascun gateway.

22
ARP
  • L'Address Resolution Protocol (ARP, RFC826)
    permette di evitare la costruzione manuale di
    tabelle di mapping sulle reti su cui esiste
    possibilità di broadcasting.
  • Un host che vuole conoscere l'indirizzo nativo
    corrispondente ad un indirizzo Internet di un
    host su una rete adiacente invia la richiesta
    sulla rete con un pacchetto di broadcast.
  • L'host che ha l'indirizzo Internet richiesto
    invia una risposta all'host richiedente.
  • L'host richiedente trova l'indirizzo cercato nel
    campo Sender Address del pacchetto di risposta.

23
TCP
  • Il protocollo IP non garantisce la consegna dei
    datagram al destinatario.
  • Per consentire la consegna della corretta
    succesione di dati al destinatario è stato
    definito il Transmission Control Protocol (TCP,
    RFC793).
  • Varie applicazioni possono utilizzare i servizi
    TCP contemporaneamente sullo stesso host. Vengono
    distinte per mezzo del port number (16 bit).
  • Alcuni Port Numbers sono riservati per
    determinate applicazioni.

24
Utilizzo del TCP
  • Un'applicazione che intenda servirsi del TCP
    deve
  • 1. Mettersi in contatto col il programma TCP
    locale specificando il proprio Port Number.
  • 2. Chiedere l'apertura di una connessione con
    un'applicazione TCP remota, specificandone
    Internet Address e Port Number (caso "Client")
  • oppure
  • Attendere l'arrivo di una richiesta di
    connessione dall'applicazione remota (caso
    "Server").
  • 3. Scambiare dati con il partner fino alla
    chiusura della connessione.
  • 4. Provocare o prendere atto della chiusura della
    connessione.

25
UDP
  • Alcune applicazioni particolari (es. la
    consultazione del directory) possono funzoinare
    con un servizio di tipo datagram, senza
    l'overhead introdotto dal TCP per garantire
    l'affidabilità di un servizio Connection
    Oriented.
  • Per queste applicazioni è stato definito lo User
    Datagram Protocol (UDP, RFC768).
  • I pacchetti UDP, come i pacchetti TCP, sono
    trasportati nel campo dati dei datagram IP.
  • Un campo importante dell'header UDP è il Port
    Number, che permette di distinguere fra più
    applicazioni UDP sullo stesso host.
  • Le stazioni UDP, come quelle TCP, devono farsi
    conoscere al programma UDP locale specificando un
    Port Number.

26
Il DomainName System
  • Normalmente gli utenti identificano gli host
    remoti con un nome simbolico anziché con
    l'indirizzo Internet.
  • In Internet i nomi simbolici vengono assegnati da
    autorità organizzate secondo una struttura
    gerarchica e vengono detti "domini".
  • L'organizzazione gerarchica si riflette nella
    forma stessa del nome.
  • es. nome3.nome2.nome1.nome0
  • "nome0" viene detto "top level domain" e deve
    essere registrato presso lo SRI-NIC.
  • L'autorità che ha registrato "nome0" è libera di
    assegnare nomi del tipo ".nome0" e può a sua
    volta assegnare ad autorità di livello inferiore
    il dirito di assegnare nomi del tipo
    ".nome1.nome0".
  • Questo schema per l'assegnazione dei nomi è detto
    Domain Style Addressing ed è descritto
    nell'RFC920.

27
Top Level Domains
  • Sono accettati come top level domains i seguenti
    nomi
  • 1. I codici ISO di due lettere delle nazioni
    (es. IT per l'Italia),
  • 2. Codici di tre lettere che identificano la
    categoria dell'ente cui appartengono le risorse
    (es. EDU per education, COM per commercial, ORG
    per organization, MIL per military, GOV per
    government, etc.).
  • Il secondo tipo di calssificazione è
    particolarmente diffuso in Nord America, il primo
    nel resto del mondo.
  • Il top level domain dell'Italia (IT) è stato
    registrato dall'istituto CNUCE di Pisa.

28
Name Server
  • Anticamente la traduzione fra nomi simbolici e
    indirizzi Internet avveniva consultando un file
    (HOSTS.TXT) che doveva essere aggiornato
    periodicamente su tutti gli host della rete.
  • Questo metodo è ancora usato su molte LAN che
    usano il TCP/IP senza essere su Internet.
  • Su Internet la traduzione viene fatta consultando
    un archivio distribuito, cui accedono processi
    detti Name Server (RFC1032, RFC1033, RFC1034 e
    RFC1035).
  • Ogni Name Server possiede gli archivi relativi a
    un sottoinsieme connesso dell'albero dei nomi (la
    "zona"). L'archivio di una zona contiene anche
    gli indirizzi dei Name Server delle zone
    subordinate.

29
Le Zone
  • Ogni zona è un sottoalbero. Con il termine "Name
    Server di X.Y.Z" si indica un Name Server
    responsabile di un sottoalbero con radice X.Y.Z.
  • La stessa zona è gestita usualmente da più di un
    Name Server. In questo caso gli archivi vengono
    aggiornati manualmente su un solo Name Server,
    detto primario. Gli altri Name Server, detti
    secondari, richiedono periodicamente al primario
    copie aggiornate degli archivi.
  • I Name Server che conoscono l'indirizzo dei Name
    Server dei top level domain sono detto Root Name
    Server.
  • I non-root Name Server devono conoscere
    l'indirizzo di qualche Name Server
    gerarchicamente superiore.

30
Name Resolver
  • Un programma che deve tradurre un nome simbolico
    in indirizzo di Internet ricorre al Name Resolver
    locale.
  • Il Name Resolver conosce gli indirizzi di uno o
    più Name Server non troppo distanti a cui inviare
    le interrogazioni.
  • Se la interrogazione riguarda una risorsa fuori
    della zona del Name Server consultato, questo
    deve consultare i suoi archivi per scoprire il
    nome di un Name Server più vicino alla risorsa
    nell'albero gerarchico.
  • L'interrogazione può essere passata a questo
    secondo Name Server, o il nome di questo può
    essere restituito al Name Resolver perché
    prosegua nella ricerca.
  • Tutte le risposte dei Name Server hanno un "time
    to live" che indica per quanto tempo possono
    essere ritenute valide. Ciò permette ai Name
    Server di conservare le risposte relative a
    risorse di altre zone e di utilizzarle per
    rispondere a interrogazioni successive.

31
Applicazioni TCP
  • Alcune applicazioni TCP particolarmente note
    sono
  • TELNET Telnet Protocol (RFC854). Permette il
    logon su host remoti.
  • TN3270 È un TELNET Client presente su molti host
    ASCII, che provvede alla traduzione TTY-3270,
    consentendo il logon su host IBM.
  • FTP File Transfer Protocol (RFC959). Permette di
    collegarsi con host remoti per trasferire files
    fra archivi remoti e archivi locali. Normalmente
    per acceder all'archivio di un utente remoto
    ocorre conoscerne la password, ma su molti host
    esistono archivi accessibili senza password in
    sola lettura ("anonymous FTP").
  • SMTP Simple Mail Transfer Protocol (RFC821).
    Permette di inviare posta a utenti su host
    remoti.
  • Tutte queste applicazioni richiedono la presenza
    sull'host remoto del server corrispondente.

32
SMTP e RFC822
  • Generalmente chi scrive un messaggio di posta
    elettronica non si connette con il server remoto,
    ma interagisce con un agente locale che deposita
    il messaggio sullo spazio disco locale.
  • Il "Client" SMTP generalmente è un "daemon", che
    legge i messaggi da disco e li trasmette ai
    destinatari stabilendo connessioni TCP con i
    "Server" SMTP remoti.
  • Il "Client" SMTP trove le informazioni necessarie
    al corretto instradamento dei messaggi nella loro
    intestazione.
  • L'RFC822 (Standard for the Format of Internet
    Text Messages) descrive il formato delle
    intestazioni dei messaggi da mandare via SMTP.
  • Un tipico indirizzo RFC822 ha la forma
    "localpart_at_globalpart", dove generalmente
    "localpart" è il nome di uno user e "globalpart"
    il nome di un host (in forma Domain Style).
  • L'RFC822 descrive anche campi che interessano
    solo gli utenti finali, quali la data, l'oggetto,
    etc.

33
Record MX
  • I "Client" SMTP, prima di chiedere al Name Server
    l'Indirizzo Internet corrispondente a un nome
    simbolico, cercano un record di tipo MX con quel
    nome.
  • Il valore del record MX contiene il nome di un
    altro host Internet in grado di consegnare la
    posta al destinatario.
  • I record MX sono descritti sull'RFC974 (Mail
    Routing and the Domain System).
  • I record MX permettono di inviare posta da
    Internet ad altre reti (l'MX record deve puntare
    a un mail gateway) o a PC che si connetto a
    Internet saltuariamente.
  • L'RFC987 (Mapping between X.400 and RFC822)
    descrive il funzionamento dei gateway fra posta
    RFC822 e posta X.400.
  • Esistono già in funzione alcuni gateway RFC987.

34
Network Management
  • Sono stati definiti due protocolli di management
    per le reti TCP/IP
  • SNMP Simple Network Management Protocol
    (RFC1157).
  • CMOT Common Management Information Services and
    Protocol over TCP/IP (RFC1095).
  • Entrambi i protocolli prevedono un agent
    sull'oggetto da controllare e un manager sulla
    stazione che controlla la rete.
  • Quasi tutti gli oggetti critici (es. i router)
    di recente produzione contengono l'agent SNMP.
  • Esiste già un certo numero di prodotti per fare
    il management SNMP.
  • Il CMOT è il protocollo di management dell'OSI
    usato sopra il TCP. Attualmente è poco usato
    perché il MIB (Management Information Base)
    dell'OSI è solo parzialmente definito.
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