Title: LA FORZA DELLA MENTE NELLA STORIA
1- LA FORZA DELLA MENTE NELLA STORIA
2- La Sapienza è la Vita che Dio ha creato in
Cristo attraverso lo Spirito. Le persone sono
sapienti non perché sono intelligenti, ma perché
vivono e si mantengono nel rapporto profondo
damore tra la forza di Dio e le loro forze
personali da cui scaturisce la vita e lordine di
tutte le cose. - La mente sapiente ha occhi che vedono ed orecchie
che odono le immagini ed i suoni che provengono
da unanima in relazione dAmore con il proprio
Creatore ed ha un cuore aperto alla relazione,
che sa e conosce al là dellesperienza sensibile
e dei ragionamenti.
3- Presso i popoli antichi la mente non ha nome, non
perché essi non ne facciano uso, piuttosto perché
non è unentità separata dal resto delle forze
delluomo. - E ovvio che, se pensiamo alluomo primitivo, non
possiamo credere che non abbia usato la mente. - La mente del Neanderthal o del Cro-Magnon non era
però staccata dalla realtà, perché era vitale per
questuomo entrare in relazione con lambiente
attraverso le sue forze personali per risolvere
problematiche quali il freddo e la fame vi era
però anche lintuizione, quella che gli psicologi
chiamano insight, attività inconscia capace di
trovare risoluzioni geniali che ancora oggi gli
antropologi non sanno spiegare con le loro
intelligenze razionali. - La scoperta del fuoco, la ruota, la lavorazione
dei metalli, la scrittura, la matematica,
lastronomia non sono state scoperte casuali né
ragionate, ma frutto di una mente in collegamento
con le forze inconsce, capaci di osservare ma
anche di intuire e di scoprire quindi la natura e
le sue leggi non per dominarla ma per entrare in
relazione con lei.
4Le civiltà antiche
- Nonostante i loro limiti, le riduzioni ed i
condizionamenti culturali i popoli antichi non
parlano della mente. Essi parlano di cuore,
ovvero di inconscio. - Per gli Egiziani, nel Libro dei Morti, quando
il defunto si presenta davanti al dio Osiride e
proclama la propria innocenza davanti ad un lungo
elenco di colpe, è il suo cuore che viene messo
su un piatto della bilancia, mentre sullaltro vi
è limmagine di Maat dea dellordine cosmico, ma
anche dellordine morale e sociale, del regolare
funzionamento di ogni cosa. - Avere un cuore giusto significa dunque aver
rispettato lordine naturale che regola la vita
delluomo e del cosmo.
5I Greci di Omero
- I Greci di Omero non sono il popolo che noi
conosciamo storicamente, soprattutto Troia e la
sua guerra non sono quelle di Schlimann e della
collina di Hissarlik. - La cecità della mente razionale dei filologi del
700/800, persi in mille ragionamenti se Omero
fosse cieco o no, se fosse veramente esistito o
no, se avesse scritto lui o no entrambi i poemi
famosi, non erano stati in grado di vedere la
verità. Lha vista un ingegnere. - I poemi giunti fino a noi, secondo questa recente
interpretazione, sembrano parlarci di una
popolazione nordica, che abitava la penisola
scandinava intorno al XV secolo a.c. - Questo popolo è un popolo forte, che pur con
numerosi limiti, percepiva limmortalità
dellanima e la presenza delle divinità accanto a
loro, non proprio dentro di loro, ma molto vicine
e presenti, capaci di sostenere o di condannare
luomo alla gloria o alla morte, senza una
precisa ragione per la verità, ma consapevoli di
non essere i signori della propria vita.
6La mente dei Greci
- I Greci di Omero non avevano una sola parola per
indicare la mente, essi, come per il corpo e per
la vista, avevano una serie di parole che
indicavano non latto in sé, bensì
latteggiamento, i gesti, il movimento, le
emozioni che accompagnavano lazione o la
funzione sempre intesa come un sistema, un
complesso di eventi che concorrevano a
caratterizzare vari momenti del vedere o del
comprendere. - Il corpo, per esempio, cambiava nome spesso,
veniva chiamato membra se era movimento,
pelle se si voleva indicare la sua superficie,
linvolucro corporale che dava il colore del
corpo, soma se invece era un corpo morto, un
cadavere. - Anche il vedere riceveva il suo significato
autentico dallatteggiamento che lo accompagnava.
7Saper vedere
- Il vedere per la lingua Omerica non era mai la
semplice funzione, bensì il modo intuitivo in cui
si vedeva. - Si può vedere in modo sinistro e terribile,
lampeggiante, ed è il modo in cui viene colto lo
sguardo del veggente, dellindovino ed anche del
serpente, ma anche il guardare con nostalgia
lontano oppure si può guardare in modo fiero,
gioioso e libero o in modo meravigliato,
spalancando la bocca. - Quando questo sistema di intendere latto visivo
si perderà il verbo più usato per vedere avrà il
significato di essere spettatore o di stare a
guardare, osservare.
8La mente
- Per indicare la mente poi avevano essenzialmente
tre parole thumos che indicava le emozioni, le
passioni, che animano il corpo e imprimono il
movimento agli arti e che accomuna gli uomini
agli animali psichè, che indicava il soffio
vitale, lanima che scende nellAde quando
abbandona il corpo e la più nota nous, che,
per gli studiosi, non è assolutamente scindibile
dallo thumos e dalla psichè e che è colei che
permette la percezione delle immagini, nel
significato di intendere e penetrare in
profondità, collegato alla funzione del vedere,
anzi preferibilmente del sapere.
9La mente che vede e sa
- Uno dei verbi più usati per vedere, non è un
caso, ha anche il significato di sapere. In
quanto ho visto, so, ma questa conoscenza non è
affidata alla semplice funzione visiva, bensì ad
una partecipazione dellanima alla vista che
genera conoscenza, questa è la mente, il vous,
per i Greci di Omero, lo spirito che vede con
chiarezza e sa. - Tutte e tre, insieme, thumos, psichè e nous,
sentimenti ed emozioni, soffio vitale che anima
le membra e immagini che danno una visione chiara
e sapiente, animano il corpo vivente, senza vi è
il soma, il cadavere.
10Una mente primitiva
- Gli studiosi della lingua greca chiamano questo
modo di esprimersi primitivo e ritengono
moderno invece la successiva espressione
dellatto conoscitivo e visivo, ridotta e fissata
in un unico significato, incapaci di cogliere la
ricchezza di questo modo omerico di percezione
della realtà delluomo che accedeva ad unaltra
via di conoscenza, oltre il mondo sensoriale. - Ovviamente anche questo modo omerico è molto
lontano dalla verità e dalla vera natura
delluomo, ma appare migliore certamente del
successivo approccio che i Greci storici avranno
con questa dimensione della conoscenza.
11La filosofia
- Perduta questa esperienza della conoscenza, vi è
la filosofia, che non sa più vedere e
conoscere, perché può solo affidarsi agli organi
di senso. - Empedocle ( filosofo eleatico del V sec. a.c.)
dice a tal proposito Gli organi di senso sono
fortemente limitati, poiché molte miserie li
colpiscono che rendono ottusi i pensieri, ben
poco si scorge nella propria vita, si muore
presto e si ha la certezza solo del poco in cui
ci si è imbattuti. Chi può affermare di aver
trovato il tutto? Luomo non lo può vedere, né
udire, né afferrare con la mente (vous).(fr.3) - Empedocle con queste parole ci testimonia come
sempre più ci si allontana dalla conoscenza e
come la mente non è più in grado di fornire
risposte soddisfacenti, perché sempre più
limitata.
12Dal nous al logos
- Per Eraclito (VI-V sec.a.c.) il nous, che ha
ancora il significato di penetrare
nellinterpretazione, ha però bisogno di
certezze, di un criterio pubblico e comune,
quello della ragione, il logos, da tutti
condiviso e pubblicamente riconosciuto. - Con Anassagora (462 a.c.), il nous diviene
Intelletto Cosmico che imprime movimento ai corpi
che si uniscono e si respingono, come
lintelletto muove le membra del corpo
umano,perdendo per sempre quella dimensione
complessa omerica che dava vita al corpo, thumos,
psichè e nous.
13Il sillogismo aristotelico
- Quando Aristotele (384-322 a.c.) svolge
unindagine sui ragionamenti, intende studiarne
la forma e non il contenuto, divenendo
linventore della logica formale, con lintento
di costruire ragionamenti corretti. - Se le premesse sono vere la conclusione non può
essere falsa. - La validità del sillogismo però risiede nella sua
struttura formale e non nella verità o falsità
delle premesse, ci possono essere conclusioni
corrette anche se le premesse sono false e quindi
le deduzioni possono essere valide ma non
necessariamente vere. - Tutti gli animali sono mortali
- Tutti gli uomini sono animali
- Tutti gli uomini sono mortali
Tutti gli animali sono immortali Tutti gli uomini
sono animali Tutti gli uomini sono immortali
14La verità intuita
- Lo stesso Aristotele quando deve definire in
quale modo si ottengono premesse prime, gli
assiomi, quelle comuni a tutte le scienze, come
per esempio il principio di non-contraddizione
(AA non può essere AB), di identità (AA non è
non-A) o del terzo escluso (AB oppure Anon B),
anche lui deve ricorrere ad una verità intuitiva,
non meglio definita ma certamente non
dimostrabile attraverso il ragionamento,
riconoscendo implicitamente i limiti del suo
procedere.
15La retorica
- Larte del parlare su qualsiasi cosa, anche le
più inutili, avendo come punto di riferimento non
il Bene , ma lutile personale è un male che,
attraverso la sofistica, dalla Grecia giunge fino
a noi. E un male che i Greci ridotti e deboli,
senza Dio e senza anima, colpiti nella sessualità
e quindi nei nervi e nel corpo, coltivano come
unica possibilità di accesso alla realtà che però
diviene per loro sempre più incomprensibile. - Le ultime scuole filosofiche infatti,
epicureismo, scetticismo, storicismo, non
cercheranno nemmeno più di comprendere il mondo,
ma cercheranno solo la felicità, senza trovarla,
per un uomo che sempre più sofferente tenderà ad
isolarsi ed a rinchiudersi in se stesso per paura
del dolore divenuto ingovernabile. -
- La retorica però è linsegnamento per eccellenza
nelle scuole e nelle Università per molti secoli
ed anche la filosofia.
16Il ragionare è diabolico
- Il ragionamento è diabolico, è il mezzo
attraverso il quale il serpente tenta Eva, è il
mezzo attraverso cui il diavolo tenta Gesù
stesso. - Stacca la ragione dal collegamento con le altre
forze e fa credere alluomo, come fu per Adamo ed
Eva, di poter, per suo mezzo, conquistare
limmortalità e divenire come Dio, precipitandolo
invece nellabisso della cecità e della sordità.
17- Allora la donna vide che lalbero era buono da
mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per
acquistare saggezza () allora si aprirono gli
occhi di tutti e due e si accorsero di essere
nudi. (Gen.3,1e7). - Usando la ragione e riducendo la mente alla sola
attività razionale, si crede di vedere e di udire
ciò che prima non si era visto ed udito, in
realtà colpiscono i sensi immagini e suoni che
scollegati dallanima e da Dio, separati
dallinconscio e dalle forze in collegamento con
lAlbero della Vita, non si sanno più spiegare e
quindi comprendere, facendo della terra un luogo
che produce spine e cardi, della vita stessa
dolore e delle relazioni desiderio di dominio e/o
necessità di sottomissione.
18La dea Mens
- I Romani avevano un tempio sul Campidoglio per la
dea Mens. Questa era la dea dellordine, del
comportamento adeguato, governato dal potere,
anzi sottomesso al potere politico. - Essa era il contrario del furore,
dellinvasamento,dei comportamenti che non
rispettavano le regole imposte dallideologia
dello Stato. - Anche la mente a Roma è sottomessa allideologia
dello stato, si può pensare solo ciò che serve
allo stato, il resto è caos e quindi vietato
19Il ragionare dei cristiani
- Non dimentichiamo che i cristiani perdono Cristo
quando cominciano a cedere al ragionamento ed
alle argomentazioni filosofiche greche, pur di
essere accettati e non più criticati come
irrazionali seguaci di una fede senza logica. - Le eresie nascono dal ragionare su Cristo, ovvero
dallaccostarsi a Lui con una ragione che non
comprende il cuore del cristianesimo, stoltezza
per la mente, follia per la ragione.
20Le eresie
- Eresia, scelta sul significato della parola e
della natura di Cristo, soggetta a varie
interpretazioni. - Larianesimo fonda il suo ragionamento
sull'affermazione che ciò che è generato non può
essere di pari potenza del suo creatore e che
quindi Cristo non poteva essere della stessa
natura divina del Padre, piuttosto umana. - Il Nestorianesimo da Nestorio, patriarca di
Costantinopoli, ammette che in Cristo
convivessero due nature e due persone, unite tra
loro da un rapporto puramente spirituale.
Nestorio negava anche la "favola pagana", per
usare suoi termini, di Maria come madre di Dio e
Dio stesso avvolto in fasce e crocifisso. - Lo Gnosticismo, (da gnosi, ovvero conoscenza),
afferma che la salvezza è data da Dio soltanto a
pochi uomini, ai quali è stata trasmessa
attraverso una conoscenza particolare ed
elitaria. La salvezza non è trasmessa da Cristo,
ma da ciò che l'uomo conosce e può raggiungere
con le proprie facoltà mentali e attraverso la
propria azione, secondo ciò che ha dentro di sè.
21Le eresie
- Il Pelagianesimo. Trae origine da Pelagio
(350-425 d.C. circa), un monaco britannico. Egli
sosteneva che la salvezza dell'uomo non fosse
nelle mani assolute di Dio, ma che l'uomo potesse
arrivare da sè, con le proprie forze, alla grazia
e alla redenzione. - Il Donatismo si caratterizza come movimento
scismatico. Le sue origini risalgono già al
periodo delle persecuzioni dei primi cristiani e
predica la necessità che la Chiesa si configuri
come un'organizzazione fortemente elitaria e
selettiva, composta da cristiani puri (non
ammetteva infatti il rientro in seno alla Chiesa
dei sacerdoti convertiti sotto persecuzione). - Il monofisismo. Nel 448 a.c., Eutiche, un monaco
di Costantinopoli, in polemica con Nestorio
afferma la presenza di due persone distinte
(l'una divina e l'altra umana) nel Cristo
incarnato Eutiche ipotizzò che, prima
dell'incarnazione, c'erano due nature, ma dopo
una sola, quella divina, derivata dall'unione
delle due nature stesse (ek duo physeon). - In questa maniera, Eutiche negò che la natura di
Cristo fosse consustanziale alla nostra, fatto
che, quindi, impedirebbe di redimerci attraverso
di Lui.
22- Non è possibile accogliere Cristo se non con il
cuore. - Perché il cuore di questo popolo si è indurito,
son diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli
occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire
con gli orecchi e non intendere con il cuore
(Mt, 13 15).
23Nel Medioevo
- La tensione religiosa, la ricerca della propria
anima e della relazione profonda con Dio nel
Medioevo corrono di pari passo con gli studi
dialettici e retorici che comunque sono ritenuti
listruzione per eccellenza insieme allo studio
del latino e di quegli autori sopravvissuti e
tramandati attraverso le trascrizioni amanuensi. - La formazione culturale nelle Università del XII
secolo partiva dallo studio delle arti liberali
che erano sette, tre erano le arti del trivio
grammatica retorica e dialettica, mentre quelle
del quadrivio erano aritmetica, geometria, musica
e astronomia. Lo studio del diritto era svolto
nellambito della retorica, con la quale aveva
stretti legami già nella cultura greca e in
quella romana. - La filosofia poi fioriva tramandando il pensiero
dei greci e dei latini tutto teso alla ricerca
della felicità inseguita attraverso le
spiegazioni ragionate dellepicureismo, lo
stoicismo, lo scetticismo
24Umanesimo e Rinascimento
- LUmanesimo ed il Rinascimento pensano di poter
dimenticare le sofferenze di una sessualità
negata, di un corpo e di nervi duramente provati
dalla lontananza dellanima da Dio esercitando la
ragione, la filosofia e la riscoperta dei
classici, che invece contribuiscono a far sentire
sempre più forte il senso della morte e di
inutilità della vita, che dunque và vissuta senza
illusioni e per quello che offre. - Si apre così la via nei secoli successivi allo
studio anatomico dei corpi senza vita, sui quali
esercitare la ragione e lintelligenza senza più
essere in grado di cogliere ciò che non è più
evidente luomo non è solo carne senza vita,
luomo non è solo esercizio della ragione.
25La dea Ragione
- Nel 700 la sofferenza per i numerosi
condizionamenti della sessualità, dei nervi, del
corpo, divenuti modo dessere, fissati nelle
cellule nervose di ognuno, creano un inconscio
malato ed una mente mal funzionante, nel senso
che là dove si pensa di comprendere tutto e di
risolvere tutto, soprattutto il malessere e la
sofferenza della persona, con una ragione ormai
svincolata, separata e divisa da Dio e dalle
altre forze, si consente al diavolo di stabilire
sede stabile per le sue opere.
26Nuovi Ideali la democrazia
- Fratellanza, libertà uguaglianza. Questi i nuovi
valori che lilluminismo in accordo con la
massoneria esporta in tutto il mondo innanzi
tutto attraverso la rivoluzione francese. Da qui
nasce lidea della democrazia. - Sostanzialmente, gli studiosi e gli storici più
onesti non credono che la democrazia sia mai
esistita. Dietro questa parola si celano gli
interessi di una classe sociale, che, dal 700 ad
oggi, attraverso il razionalismo, il relativismo
morale, il capitalismo e gli attacchi alla
religione ed a Cristo, ha mirato unicamente al
mantenimento di un potere fondato sulla
ricchezza, governando masse di uomini dei
quali disporre per elezioni, per manifestazioni
e scioperi, per una lotta di classe alla ricerca
di una giustizia sociale, che in realtà non ha
mai cambiato la vera sofferenza dei più poveri,
ma che soprattutto ha reso gli uomini
consumatori di beni, a tutto vantaggio dei loro
produttori.
27- Le libertà proclamate dalla rivoluzione si
scontrano nella stessa Francia con una realtà
fatta di schiavismo e razzismo su cui si fonda
limperialismo anche di gran parte delle nazioni
europee, bisognose di manodopera e nuovi mercati
per i loro profitti. La Francia per prima, mentre
in patria fa la rivoluzione, nelle colonie
mantiene la schiavitù. - Il continuo riferimento ai Greci ed ai Romani
durante la rivoluzione francese, il
Neoclassicismo, larte tutta tesa alla loro
imitazione mira al recupero di valori disancorati
dalla religione e soprattutto dal cristianesimo,
in quanto le civiltà antiche erano pagane e
dunque potevano essere prese come modello di
libertà e democrazia.
- La rivoluzione poi si fa attacco violento di un
gruppo sociale di non possidenti, i giacobini,
contro le classi privilegiate ed a ben guardare
la parte giacobina sanguinaria ed estremista sarà
proprio quella destinata allinsuccesso, per il
pericoloso attacco alla libertà della ricchezza
di cui si era resa promotrice (1793-1795).
28- La rivoluzione francese intende inoltre procedere
ad un radicale programma di scristianizzazione
della società. - Viene sostituito il calendario gregoriano con un
nuovo calendario rivoluzionario in cui sono
soppresse tutte le festività religiose sostituite
da festività civiche, in cui i martiri della
libertà divengono oggetto di vera e propria
venerazione. - Si moltiplicano le persecuzioni contro i preti e
numerose chiese, compresa Notre Dame, vengono
consacrate al culto della Dea Ragione, guida
spirituale della rivoluzione e della lotta
delluomo contro la superstizione ed i
pregiudizi.
29Napoleone Bonaparte
- Illuminista e massone, Napoleone è la figura
chiave della trasformazione della rivoluzione in
rivoluzione borghese con il ripristino della
schiavitù coloniale, formalmente abolita dai
giacobini, e labolizione del suffragio
universale. - Dallaltra persegue una politica di conquista e
non certo di libertà di cui farà le spese anche
lItalia e continua nellattacco alla Chiesa ed
al cristianesimo, da sradicare totalmente, almeno
nei suoi progetti.
30Gli occhi di Maria
- Mentre le truppe di Napoleone invadono lo Stato
pontificio, saccheggiandolo e devastandolo, nel
luglio 1796, si manifestò un fenomeno
inspiegabile più di cento immagini sacre (in
gran parte mariane) si 'animarono'. Muovono gli
occhi, mutano colore, talvolta cambiano
espressione. Il fenomeno, iniziato ad Ancona,
aveva avuto come testimone lo stesso Napoleone,
ma fu a Roma che ebbe larghissima diffusione, per
mesi, senza che nessuno lo smentisse, anche fra i
non cattolici. - Le autorità religiose - pur desiderose di non
irritare gli invasori - furono 'costrette' ad
aprire un rigoroso processo, dove sfilarono
decine di testimoni e uomini di scienza. La
sentenza finale non poté che confermare quanto
tutti pensavano davvero la Madonna aveva voluto
testimoniare la sua protezione per la città
minacciata.
31- Vittorio Messori, scrittore noto per le sue
ricerche sui 'carismi' mariani, ritiene una tale
ondata di prodigi, proprio mentre la Rivoluzione
investiva il centro del cattolicesimo, non
casuale, essa sembrerebbe inscriversi in un
enigmatico piano provvidenziale di cui - dati e
nomi alla mano egli tenta di discernere le
linee. - Questi eventi fanno anche pensare ad un invito
della Madonna ad aprire gli occhi, a guardare la
realtà veramente, a comprendere che senza Dio,
senza anima, senza Cristo non può esserci
salvezza per gli uomini. Gli uomini di quel tempo
risposero allinvito di Maria e per due anni vi
furono ovunque veglie, preghiere e processioni, i
delitti e i furti praticamente scomparvero, ma
quando il pericolo finì,finì anche la tensione
religiosa, Roma e la Chiesa erano salve, ci dice
Messori, ma fu effettivamente così?
32- Perché non comprendete il mio linguaggio?
Perché non potete dare ascolto alle mie parole,
voi che avete per padre il diavolo e volete
compiere i desideri del padre vostro ( Gv 8,
43-44). - La presenza del diavolo nei condizionamenti di
questa cultura è così forte che nemmeno il
miracolo degli occhi di Maria riesce a convertire
profondamente il cuore delle persone. Le orecchie
sono sorde e la mente non comprende il vero
significato di quanto accadee la storia continua
il suo corso.
33Facciamo lItalia...e litaliano!
- Tutti credono alla libertà ed alla democrazia e
tutti credono che garantire libertà e democrazia
significhi risolvere oppressioni e schiavitù. - Tutti gli intellettuali italiani sono impegnati a
vario titolo in questa impresa, incapaci di
vedere la verità che pure hanno davanti agli
occhi lItalia non esiste. - Divisa subito dopo la fine dellImpero romano di
Occidente, non è mai più stata unita, ha subito
invasioni diverse, ha avuto storie diverse, ha
generato culture diverse, lingue diverse. Sono
1500 anni di storia. La vita di una civiltà.
Nemmeno la lingua Italiana esiste, Manzoni la
deve inventare ex novo, con i Promessi Sposi, ma
a che serve? - Quando nasce il novello Regno dItalia, creato
dai vari massoni Mazzini, Garibaldi, e dai
Savoia, con lui nasce la questione meridionale,
la questione di una terra che aveva una sua
storia, una sua lingua, una sua cultura, nemmeno
viste, tanto meno prese in considerazione. Subito
il banditismo, di lì a poco la piaga della mafia.
34La Giovine Italia
- I punti su cui si fonda la Giovine Italia di
Mazzini sono i medesimi della rivoluzione
francese. - La Giovine Italia (Marsiglia 1831) è la
fratellanza degli Italiani credenti in una legge
di progresso e di dovere il pensiero e lazione
per restituire lItalia in nazione una,
indipendente e sovrana e () repubblicana lunica
istituzione che assicuri la libertà,
luguaglianza e la fraternità. - I mezzi dei quali La Giovine Italia deve valersi
per raggiungere lo scopo sono leducazione e
linsurrezione.
35Il tricolore
- Lo stesso Tricolore Italiano, dai colori bianco,
rosso e verde, fu consacrato quale simbolo della
patria il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia, dal
Congresso dei rappresentanti di Bologna, Ferrara,
Reggio Emilia e Modena, che pochi mesi prima
aveva proclamato la nascita della Repubblica
Cispadana. I colori rosso e bianco vennero scelti
su imitazione della bandiera francese, il verde
era simbolo della libertà, e proprio a Reggio
Emilia era stato piantato LAlbero della Libertà. - La bandiera bianca, rossa e verde con la
costituzione della Giovine Italia diventerà il
simbolo della libertà e della volontà di
rinnovamento e di unità nazionale del popolo
italiano. Esso recava, da una parte, la scritta
"Libertà, Uguaglianza, Umanità" e dall'altra
"Unità, Indipendenza".
36Libertà fraternità uguaglianza
- Non è la rivoluzione né francese né italiana che
può rendere gli uomini liberi, uguali e fratelli.
- In questo modo si diventa solo cittadini di una
Patria che si è sostituita a Dio, di uno Stato
che impone leggi pur proclamando diritti e che ha
bisogno del voto per governare e quindi bisogno
di indirizzare le opinioni dei più. - La libertà vera è quella che si conquista con la
lotta contro i propri condizionamenti,
luguaglianza è quella che abbiamo in quanto
figli di Dio tutti creati a Sua immagine e
somiglianza, ma tutti unici ed irripetibili, con
un Io Potenziale da esprimere, libero da ogni
legame e dipendenza, fratelli se nellesperienza
dellAmore del Padre nellAlbero della Vita,
riusciamo a ricevere rispetto e dare rispetto e
ad amarci nella Verità della nostra natura
profonda.
37Cristo, Sapienza di Dio
- Solo se la persona, dal concepimento alla morte,
continua a vivere la relazione totale ed
indisturbata con Dio, tutte le sue energie sono
sane ed egli vive. - E lesperienza personale di tutte le forze di
Dio, dellanima, del sesso, del corpo che,
inconsce, irrorano il conscio. E lesperienza
personale di Cristo, quella che ha vissuto la
Madonna.
38Istruzione e comunicazione
- Queste idee continuano comunque a diffondersi
anche dopo la caduta delle monarchie europee,
anche quando si formano gli stati nazionali. Anzi
sono proprio le nazioni che, nate da queste idee,
continuano a propagarle attraverso listruzione e
la comunicazione. La percezione dellimportanza
delleducazione è già presente nella
Dichiarazione dei Diritti del 1793. - Alla fine dell800 non si parla più di libertà, è
sentito piuttosto come indispensabile educare le
masse alldea dello stato nazionale la
nazionalizzazione delle masse serve per farle
identificare con le idee che servono alla elite
dominanti per mantenere i loro poteri.
39- La scuola diviene uno strumento di questo
programma. - Soprattutto in Italia, dove non esiste nemmeno
una lingua unitaria,è necessario procedere ad un
programma di alfabetizzazione e di insegnamento
dellitaliano standard, la lingua inventata dal
Manzoni che ancora oggi è regola e riferimento di
ciò che si può o non si può dire. - La storia viene poi manipolata e travisata,
raccontata in prospettiva nazionalista, per la
nascita degli eroi nazionali e delle virtù
nazionali (Cuore di E.De Amicis) che
infiammano i cuori ed i sentimenti per la Patria,
il Tricolore, i soldati, difensori della Patria
tutto questo permetterà la Prima Guerra Mondiale
e poi nei vari paesi europei linstaurarsi delle
dittature (nazista, fascista e comunista)ma
tutte queste idee sono costruzioni mentali, molto
lontane dai bisogni reali delle persone che
soffrono e non sanno il perché. - Vi è inoltre il contributo della comunicazione
con la diffusione di stampa e letteratura
popolare orientate alla diffusione delle medesime
idee.
40Emergenza maestri
- Il nuovo Stato italiano si trova poi di fronte
allimpellente necessità di sostituire, con
personale laico, il clero dedito fino ad allora
alleducazione ed ostile alla nuova
configurazione politica del paese. -
- In questa fase di emergenza la qualità e la
formazione degli insegnanti vennero messe in
secondo piano, furono immessi nelle scuole
maestri dotati di spirito patriottico e
nazionalistico, facendo prevalere le garanzie
politiche che essi offrivano sui requisiti
culturali e professionali. -
- Il livello qualitativo del corpo insegnante era
pertanto basso. Esistevano maestri - sarti,
calzolai o sagrestani - di umili origini, privi
di preparazione, ispirati fondamentalmente dal
buon senso, che venivano in corrispondenza
retribuiti con bassi stipendi. La professione
del maestro, pertanto, si presentava assai poco
interessante dal punto di vista economico,
precaria e poco redditizia poiché i maestri
dipendevano dalle instabili condizioni
finanziarie delle amministrazioni comunali.
41Maria Montessori
- Maria Montessori (1870-1950) medico e psichiatra,
lavorando con bambini anormali si rende conto
della realtà, per prima vede il bambino per
quello che è veramente il bambino è completo,
possiede energie creative e disposizioni morali
come lamore, che l'adulto invece ha ormai
compresso dentro di sé rendendole inattive. Gli
adulti hanno la tendenza a reprimere la
personalità del bambino e spesso lo costringono a
vivere in un ambiente di altra misura con ritmi
di vita innaturali. - Il principio fondamentale deve essere, a suo
avviso, la libertà dell'allievo, poiché solo la
libertà favorisce la creatività del bambino già
presente nella sua natura. Dalla libertà emerge
da sè la disciplina. Un individuo disciplinato è
capace di regolarsi da solo quando sarà
necessario seguire delle regole di vita. - Il periodo infantile inoltre per lei è una fase
della vita in cui la mente del bambino assorbe le
caratteristiche dell'ambiente circostante
facendole proprie, crescendo per mezzo di esse,
in modo naturale e spontaneo, senza dover
compiere alcun sforzo cognitivo.
42- La Montessori critica la psicologia scientifica,
dei primi anni del secolo. - Questa, nella sua cecità di fondo, riteneva che
fossero sufficienti una osservazione pura e
semplice e una misurazione scientifica per creare
una scuola nuova, rinnovata ed efficiente. - L'oggetto dell'osservazione non è invece il
bambino in sé, secondo la Montessori, ma la
scoperta del bambino nella sua spontaneità ed
autenticità. - Della scuola tradizionale infantile Maria
Montessori critica il fatto che, in essa, tutto
l'ambiente sia pensato a misura di adulto. In un
ambiente così concepito il bambino non si trova a
suo agio e quindi non si trova nelle condizioni
per poter agire spontaneamente. - Il compito dell'insegnante è l'organizzazione
dell'ambiente. Deve attendere che i bambini si
concentrino su un determinato materiale, per poi
dedicarsi all'osservazione dei comportamenti
individuali. - L'insegnante aiuta il bambino, lo sviluppo del
quale deve compiersi secondo i ritmi naturali e
in base alla personalità che il bambino dimostra
43Il bambino è padre dellumanità e della
civilizzazione. E il nostro maestro anche nei
riguardi della sua educazione.
- La Montessori realizza del materiale didattico
specifico per l'educazione sensoriale e motoria
del bambino - incentrato su un'unica qualità dell'oggetto, per
esempio peso, forma e dimensioni, per
leducazione sensoriale - materiale didattico autocorrettivo, per educare
il bambino all'autocorrezione dell'errore e al
controllo dell'errore senza l'intervento
dell'educatore e materiale didattico attraente,
oggetti di facile manipolazione e uso, creato per
invogliare il bambino all'attività di
gioco-lavoro con esso. - Il bambino è libero nella scelta del materiale.
Tutto deve scaturire dal suo interesse spontaneo,
sviluppando così un processo di autoeducazione e
di autocontrollo.
44- Ad eccezione del tentativo di Mussolini di fare
anche delle scuole Montessori uno strumento di
propaganda fascista, lOpera Nazionale Montessori
non viene particolarmente ostacolata anzi desta
interesse in tutto il mondo scientifico del primo
Novecento, ma le scuole di metodo Montessori in
Italia oggi sono poche decine, per il 90 nidi e
materne, praticamente inesistente un percorso che
accompagni lintero arco di sviluppo del bambino.
45La scuola oggi
- La nostra scuola è erede non dellesperienza di
Maria Montessori, ma di quella scuola che impone
contenuti ed idee e che vuole uniformare tutti a
stessi valori, falsi perché atei e radicati in
una razionalità esasperata, improntati ad una
pretesa ricerca di oggettività a tutti i costi ed
in ogni campo che priva lesperienza umana della
bellezza e della complessità della scoperta del
creato e delluomo. - Gli insegnanti sono eredi delle manie di
protagonismo della scuola gentiliana, dove la
qualità della lezione era data dalle abilità
oratorie di un professore, che non aveva mai
altro uditorio al di fuori di quelle mura e che
doveva fare sfoggio delle sue conoscenze, senza
mai dubitare di quanto insegnato. - Oggi i libri di testo sono ancora indiscutibili
(lo dice il libro) insieme alla libertà di creare
percorsi autonomi di letture affidate
esclusivamente alla formazione ed alla
sensibilità del docente. - Nelle nostre scuole si continua a diffondere una
cultura relativista ed atea, dissociata e
schizofrenica, che produce malessere e
disinteresse tra i ragazzi, perché non rispetta
la loro vita e le loro energie personali.
46La nostra cultura
- La storia poi insegnata nelle nostre scuole, ci
presenta un uomo che discende dalla scimmia e che
non si sa ancora come si è evoluto fino a
camminare su due piedi e che per caso ha fatto
scoperte enormi che hanno cambiato il corso della
storia dellumanità. - I Greci sono il prototipo dalle democrazia e
della civiltà, i Romani grandi uomini,
conquistatori e fondatori dellImpero. Cristo uno
dei tanti profeti, laddove trovi ancora un posto
nei libri. La Chiesa è una istituzione,
essenzialmente politica e corrotta, integrata con
il potere, che ha generato lInquisizione,
persecuzioni e sofferenze. - La letteratura poi ci costringe a studiare tra
gli altri Foscolo, ateo e illuminista che anela
solo al nulla eterno e che invita al culto dei
sepolcri, simbolo di valori civili, familiari ed
anche poetici, per cui larte è lunica a donare
limmortalità.
47Solo mente
- Nessuno è in grado di spiegare che Leopardi,
venerato ancora oggi dai docenti di Italiano,
soffriva nel corpo e nello spirito i
condizionamenti culturali di generazioni e
generazioni, giunti indisturbati fino a lui
attraverso genitori severi che non avevano saputo
amarlo, che gli avevano inflitto molte sofferenze
fino a costringerlo a vivere di puro esercizio
mentale, traduzioni di classici latini e greci,
composizioni in greco di poemetti e composizione
di testi di critica e filosofia, mentre fuori
dalle sue finestre la vita correva e lo chiamava
ad una più piena realizzazione di sé, impossibile
per lui da raggiungere senza una cultura che con
Cristo facesse luce sui mali dellinconscio. Da
qui la depressione ed il dolore che stringe
inesorabile la sua esistenza.
48Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per
tutti i giorni della tua vita (Gen. 3 14)
- Tutta la nostra cultura e la nostra istruzione è
puro esercizio mentale, sradicato dalla profonda
realtà delluomo creato ad immagine e somiglianza
di Dio, chiamato a vivere, come la Madonna la
pienezza delle sue forze in collegamento con Dio
nellAlbero della Vita per vivere lAmore e amare
gli altri. - Tale sradicamento, frutto del paziente lavoro del
diavolo comodamente annidato nelle connessioni
malate della nostra mente, ci rende ciechi e
sordi alla verità della nostra natura,
allordinato sviluppo delle nostre forze e non
sentiamo più e non vediamo più cosa stiamo
facendo e dove stiamo andando.
49Il decadentismo
- Il nome che viene dato a tutta la cultura del
primo novecento parla della morte che si è
impossessata della mente, del corpo, dei nervi,
del sesso e dellanima delluomo. - Nessuno, nemmeno i poeti, dotati in genere di
particolare sensibilità ed intuito, sono più in
grado di comprendere dove sia la verità e cosa
essa sia. Essi dicono che è possibile solo
cogliere frammenti e brandelli di essa,
strappandoli allinconscio, ma senza avere più
strumenti per interpretarli correttamente. - Quasi per un assurdo controsenso la poesia riesce
a comunicare parole che vengono dal profondo, ma
non sa cosa esse significhino per la persona.
50- Freud con la scoperta dellinconscio ha comunque
gettato uno spiraglio di luce sulloscuro mondo
inconscio, ma nemmeno lui sapeva cosa esso fosse
e comunque vi percepiva forze negative e di morte
alle quali il conscio poneva forti resistenze,
per impedirne larrivo alla coscienza. - I condizionamenti inconsci, il dolore che essi
provocano, portano a pensare ad un inconscio
negativo, da tenere lontano e da maneggiare con
cautela, per non farsi altro male.
51- I fiori del male di C.Baudelaire, La pioggia
feroce che lava ai selciati lordure e menzogne
nellanime impure di C.Rebora, Lanima stanca
di godere e di soffrire, che giace come il corpo,
ammutolita, tutta piena di una rassegnazione
disperata di C.Sbarbato, parlano della
sofferenza di cuori riarsi dalluso della
ragione,incapace di impedire il dilagare del male
dellanima e del corpo. - Su queste sofferenze e cecità educhiamo i nostri
ragazzi, loro vogliono essere felici e noi
permettiamo che venga instillato nella loro anima
il pessimismo, la debolezza, la malattia e il
ragionamento.
52Lesistenzialismo
- Lapice della distruzione della persona si
raggiunge quando luomo, ormai annientato da
questo inutile lavoro mentale, della cui
inutilità ormai ha fatto esperienza ed ha la
piena consapevolezza, è rappresentato
dallesistenzialismo. - Lesistenza è inautentica, dominata
dallimpersonalità, lunica autenticità risiede
nellavvertire langoscia verso il nulla, che è
lessere per la morte, nullificazione possibile
di tutte le possibilità e quindi possibilità
decisiva, che sottrae allimpersonalità ed alla
dispersione della quotidianità ( Heidegger
1889-1976). - Luomo dunque attraverso lesercizio sempre più
perverso della ragione, arriva, attraverso la
filosofia, alla perdita totale di sé.
Heidegger
53- E.Montale (1896-1981) scrive Spesso il male di
vivere ho incontrato/ era il rivo strozzato che
gorgoglia/ era lincartocciarsi della foglia/
riarsa, era il cavallo stramazzato perché non vi
è un altro modo per rappresentare laridità che
pervade luomo, la sofferenza che lo distrugge e
nello stesso tempo lo crocifigge ad unesistenza
senza significato. - Non chiederci la parola che squadri da ogni
lato/ lanimo nostro informe, non ci sono più
nemmeno parole da pronunciare che possano più
spiegare o dare ragione del male che grava sul
cuore, perché si è perduto lorientamento, la
storia di questo male perverso e profondo che
lentamente distrugge luomo. - E.Montale, premio Nobel per la Letteratura nel
1975con le sue poesie vengono educati i nostri
giovani.
54Il discorso di S.S.Benedetto XVI a Ratisbona
- Giovanni ha iniziato il prologo del suo Vangelo
con le parole "In principio era il ?????". È
questa proprio la stessa parola che usa
l'imperatore Dio agisce s?? ????, con logos.
Logos significa insieme ragione e parola una
ragione che è creatrice e capace di comunicarsi
ma, appunto, come ragione. Giovanni con ciò ci ha
donato la parola conclusiva sul concetto biblico
di Dio, la parola in cui tutte le vie spesso
faticose e tortuose della fede biblica
raggiungono la loro meta, trovano la loro
sintesi. In principio era il logos, e il logos è
Dio, ci dice l'evangelista. L'incontro tra il
messaggio biblico e il pensiero greco non era un
semplice caso. La visione di san Paolo, davanti
al quale si erano chiuse le vie dell'Asia e che,
in sogno, vide un Macedone e sentì la sua
supplica "Passa in Macedonia e aiutaci!" (cfr At
16,6-10) questa visione può essere interpretata
come una "condensazione" della necessità
intrinseca di un avvicinamento tra la fede
biblica e l'interrogarsi greco.
55- Così, nonostante tutta la durezza del disaccordo
con i sovrani ellenistici, che volevano ottenere
con la forza l'adeguamento allo stile di vita
greco e al loro culto idolatrico, la fede
biblica, durante l'epoca ellenistica, andava
interiormente incontro alla parte migliore del
pensiero greco, fino ad un contatto vicendevole
che si è poi realizzato specialmente nella tarda
letteratura sapienziale. Oggi noi sappiamo che la
traduzione greca dell'Antico Testamento,
realizzata in Alessandria la "Settanta" , è
più di una semplice (da valutare forse in modo
addirittura poco positivo) traduzione del testo
ebraico è infatti una testimonianza testuale a
se stante e uno specifico importante passo della
storia della Rivelazione, nel quale si è
realizzato questo incontro in un modo che per la
nascita del cristianesimo e la sua divulgazione
ha avuto un significato decisivo.9 Nel
profondo, vi si tratta dell'incontro tra fede e
ragione, tra autentico illuminismo e religione.
Partendo veramente dall'intima natura della fede
cristiana e, al contempo, dalla natura del
pensiero greco fuso ormai con la fede.
56- Il Papa prosegue affermando che questo legame tra
ragione e logos è solo una parte del discorso,
laltra riguarda lamore, il Dio Eros ed Agape,
che chiama luomo incessantemente a sé e che si
dona gratuitamente, superando radicalmente la
visione dei filosofi greci avevano di Dio. - Perché con tutta la gioia di fronte alle
possibilità dell'uomo, vediamo anche le minacce
che emergono da queste possibilità e dobbiamo
chiederci come possiamo dominarle. Ci riusciamo
solo se ragione e fede si ritrovano unite in un
modo nuovo se superiamo la limitazione
autodecretata della ragione a ciò che è
verificabile nell'esperimento, e dischiudiamo ad
essa nuovamente tutta la sua ampiezza. In questo
senso la teologia, non soltanto come disciplina
storica e umano-scientifica, ma come teologia
vera e propria, cioè come interrogativo sulla
ragione della fede, deve avere il suo posto
nell'università e nel vasto dialogo delle
scienze. - La ragione e la teologia dunque ci consentono di
affrontare la questione delluomo e la questione
di Dio con tutto il rigore e limpegno della
nostra intelligenza, contro il relativismo ed il
positivismo scientifico del nostro tempo.
57- Maria, Madre di Dio e nostra Madre, non ha avuto
bisogno di studiare teologia e di aprire alla
ragione nuovi e più vasti orizzonti per vivere la
pienezza del suo Io Potenziale nellAlbero della
Vita. - Lei ci mostra la Via in Cristo, per liberarci dai
condizionamenti che devastano il nostro cuore,
che ci rendono cechi e sordi, ridotti ad usare
una ragione che è la morte delle nostre energie
personali. - Messaggio a Mirjana 2 Maggio 2007
- "Cari figli, oggi vengo a voi con il desiderio
materno che mi doniate i vostri cuori. Figli
miei, fate questo con totale fiducia e senza
paura. Io metterò nei vostri cuori mio Figlio e
la sua misericordia. Allora, figli miei,
guarderete con occhi diversi il mondo che è
attorno a voi. Vedrete il vostro prossimo,
sentirete i suoi dolori e le sue sofferenze. Non
volgerete la testa da coloro che soffrono, perché
mio Figlio volgerà la testa da quelli che fanno
così. Figlioli, non esitate.
58Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi
guiderà alla verità tutta intera, perché non
parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e
vi annunzierà le cose future. Egli mi
glorificherà, perché prenderà del mio e ve
l'annunzierà.(GV 16)
- Dio attraverso il suo Spirito ci chiama alla
luce sulla creazione che è in noi, sulle forze
della Vita che sono in noi e che esigono rispetto
e scambio di rispetto. Lo Spirito si è fatto
presente nella storia e si fa presente ogni volta
che collaboriamo con la nostra Croce per la
redenzione che in noi opera Cristo con la Sua
Croce fino alla Resurrezione. - Solo così potremo avere una mente sapiente,
purificando la forza dellanima, del sesso, dei
nervi e del corpo, dagli inganni del diavolo,
sperimentando la libertà e lAmore.
59Come risolvere in Cristo secoli e secoli di
storia che hanno portato luomo a questa malattia
della mente?
- Per entrare pienamente in contatto con la Forza
di Dio dentro e fuori di noi che ci trascende e
nello stesso tempo intimamente ci appartiene,
dobbiamo essere liberi dai condizionamenti
personali e culturali che derivano dalle
generazioni che ci hanno preceduto. - Abbiamo bisogno di risolvere dentro e fuori di
noi le contraddizioni che, attraverso una mente
malata, ci hanno portato ad una scienza staccata
dalla fede e ad una fede staccata dalla vita e
arrivare a partecipare in Cristo allo Spirito e
verità
60 Una nuova cultura per risolvere in Cristo le
fissazioni della mente a partire dallanima
- E' tempo che ci risvegliamo, che ci liberiamo,
che ci convertiamo e, con la forza dataci in
natura, percorriamo un cammino di sviluppo di
vita che ci permetta di risolvere in Cristo
dentro e fuori di noi le fissazioni a partire
dallanima, per vivere le nostre energie di
sessualità, nervi e corpo e tornare alla pulizia
ed alla libertà di una mente sapiente, capace di
collaborare con la forza di Dio
61Una nuova cultura per tornare alla sapienza
della mente
- E evidente la necessità
- Di luce sulla realtà inconscia dentro e fuori
delluomo - Di una nuova proposta culturale libera dalla
storia degli uomini e conforme alla Parola di Dio
scritta in ciascuno come Vita - Della formazione di testimoni che sperimentino
questa proposta, incontrino Cristo nella
liberazione dai loro condizionamenti personali e
culturali e la portino agli altri - trasmettendo Cristo, scacciando i diavoli e
guarendo ogni infermità, come facevano gli
apostoli.
62Solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, è Amore
- Solo Dio è Amore e chi sta nell'Amore rimane in
Dio e Dio in lui è questa la fonte della forza
di Dio e della salute delle forze del nostro
Albero della Vita personale, che ci porta alla
vera Sapienza. - Ma, come dice Cristo, "solo i puri di cuore
vedranno Dio" e saranno beati nell'Amore. Solo
dando il primato alla natura ed alla sacralità
esiste la possibilità di un'autentica libertà
umana e quindi la capacità di un vero incontro
con Dio e con l'altro nell'amore. Cristo non solo
proclama questa realtà, ma anche, in ogni Suo
gesto, la testimonia.
63La Sapienza è Cristo
- Il Signore mi ha creato all'inizio della sua
attività, prima di ogni sua opera, fin d'allora.
23Dall'eternità sono stata costituita, fin
dal principio, dagli inizi della terra. (Pr 8
23) - Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse
Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e
donde vengono?. 14 Gli risposi Signore mio, tu
lo sai. E lui Essi sono coloro che sono
passati attraverso la grande tribolazione e hanno
lavato le loro vesti rendendole candide col
sangue dell'Agnello. 15 Per questo stanno davanti
al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e
notte nel suo santuario e Colui che siede sul
trono stenderà la sua tenda sopra di loro.16 Non
avranno più fame,né avranno più sete,né li
colpirà il sole,né arsura di sorta,17 perché
l'Agnello che sta in mezzo al tronosarà il loro
pastoree li guiderà alle fonti delle acque della
vita.E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi.
(Ap. 7,13-17) - Cristo, lAlbero della Vita, è Sapienza di Dio
e ci chiama a lavare le nostre vesti per essere
con Lui nella Vita.