Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage - PowerPoint PPT Presentation

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Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage

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Title: Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage Author: dOTT. CARLO LI CASTRI Last modified by: chuck Created Date: 5/31/2006 8:55:14 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage


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Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage
Aspetti giuridici e normativi
  • Aula formazione Ospedale Ingrassia
  • 23-24 Giugno 2006

Dott. Carlo Li Castri Dirigente medico MCAU
Ospedale Ingrassia
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IL TRIAGE INFERMIERISTICO IN PRONTO SOCCORSO
UN LAVORO...DI SQUADRA
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  • Fondamenti normativi
  • DPR 27/3/1992 Atto di indirizzo e
    coordinamento delle regioni per la determinazione
    dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza
  • D.M. SANITA ( g.u.17/5/1996) atto di intesa
    stato-regioni di approvazione linee guida sul
    sistema emergenza-urgenza in applicazione DPR
    27/3/1992
  • D.A. sanità regione Sicilia 27/3/2001 Linee
    guida generali sul funzionamento del servizio di
    emergenza sanitaria regionale "S.U.E.S. - 118".

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  • Fondamenti normativi
  • D.A. sanità regione Sicilia 25/3/2004 Linee
    guida relative alla formazione del personale
    medico operante nel Servizio urgenza emergenza
    sanitaria - S.U.E.S. 118.
  • Legge regione Piemonte 12/12/1997 n. 61 Norme
    per la programmazione sanitaria e per il Piano
    sanitario regionale triennio 97/99- Regione
    Piemonte

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  • Fondamenti normativi
  • Il DPR 27/3/1992 Atto di indirizzo e
    coordinamento delle regioni per la determinazione
    dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza
    assicura e definisce il livello essenziale di
    assistenza sanitaria con uniformità su tutto il
    territorio nazionale.
  • In Particolare
  • 1. Disciplina e definisce il sistema di
    allarme sanitario, attraverso il numero
    telefonico nazionale 118, collegato , su base
    provinciale , alla Centrale operativa ( CO)
  • 2. Disciplina e definisce il Sistema di
    accettazione e di emergenza sanitaria,
    articolandolo nel
  • Servizio di Pronto Soccorso
  • Dipartimento di Emergenza

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  • Fondamenti normativi
  • DPR 27/3/1992
  • Art. 7 Le funzioni di Pronto Soccorso, sono
    svolte nellOspedale sede di P.S.
  • - interventi diagnostico-terapeutici di urgenza
    compatibili con le specialità presenti
  • - primi accertamenti diagnostici, clinici,
    strumentali, di laboratorio
  • - interventi necessari alla stabilizzazione del
    paziente
  • - trasporto protetto

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  • Fondamenti normativi
  • DPR 27/3/1992
  • Art. 8 Le Funzioni del Dipartimento di
    Emergenza assicura nellarco delle 24 ore,
    attraverso le UU.OO. Specialistiche ospedaliere
  • Le funzioni di Pronto soccorso
  • Interventi diagnostico- terapeuTici di emergenza
    medici, chirurgici, ortopedici, ostetrici e
    pediatrici
  • Osservazione breve
  • Assistenza Cardiologica
  • Assistenza rianimatoria

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  • Fondamenti normativi
  • D.M.sanità G.U. 17/5/96 Atto intesa
    Stato-Regioni di approvazione linee guida sul
    sistema di emergenza-urgenza
  • Definisce gli obiettivi del Dipartimento
    dEmergenza Accettazione, DEA
  • Assicurare adeguati livelli assistenziali, anche
    attraverso protocolli diagnostico-terapeutici
    verificati e aggiornati
  • Assicurare i collegamenti tecnico-organizzarivi
    con gli altri ospedali, siti nel territorio di
    riferimento
  • Organizzare un sistema per la valutazione e la
    promozione della qualità dellassistenza e
    dellappropriatezza dellutilizzo delle risorse
  • Favorire il più alto livello di aggiornamento del
    personale
  • Contribuire alla educazione alla salute dei
    cittadini per un corretto uso del sistema delle
    emergenze

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  • D.M.sanità G.U. 17/5/96 Atto intesa
    Stato-Regioni di approvazione linee guida sul
    sistema di emergenza-urgenza
  • 2. Definisce le Funzioni di Triage
  • Allinterno del DEA deve essere prevista la
    funzione di Triage, come primo momento di
    accoglienza e valutazione dei pazienti in base a
    criteri definiti che consentano di stabilire le
    priorità di intervento.
  • Tale funzione è svolta da personale
    infermieristico adeguatamente formato che opera
    secondo protocolli prestabiliti dal dirigente
    del servizio

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  • D.A. sanità regione Sicilia 27/3/2001 Linee
    guida generali sul funzionamento del servizio di
    emergenza sanitaria regionale "S.U.E.S. - 118".
  • Definisce struttura e personale S.U.E.S. Sicilia
  • Centrale operativa
  • Sistema territoriale di emergenza
  • Rete ospedaliera e territoriale
  • Importante è la definizione di
  • Risorse tecnologiche sistema radio, sistema
    informatico
  • Rete dei trasporti tra cui ambulanze
    rianimatorie, eliambulanze

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  • D.A. sanità regione Sicilia 25/3/2004 Linee
    guida relative alla formazione del personale
    medico operante nel Servizio urgenza emergenza
    sanitaria - S.U.E.S. 118.
  • Definisce i programmi di formazione ed
    aggiornamento del personale afferente al SUES(
    medici dei PTE, medici del 118, infermieri,
    soccorritori, personale laico ) attraverso un
    Percorso formativo uniforme
  • stabilisce come obiettivo generale luniformità
    terapeutica in ogni settore del sistema emergenza
  • Formazione di accesso? medici del SUES 118
  • Formazione permanente ed aggiornamento?le altre
  • figure

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  • Evoluzione storicadel Servizio di Pronto
    soccorso
  • I Presidi di Pronto soccorso hanno avuto fino
    alla fine degli anni 70 molteplici dislocazioni
  • 1. territoriale, per lo più sotto legida di
    associazioni e di corporazioni, in primis la
    CRI
  • 2. aziendale, sensu lato, cioè pensiamo ai
    pronto soccorso siti allinterno di enti o
    istituzioni dello stato quali ,ad es. Ferrovie,
    Poste, istituzioni militari e civili, ed altro
  • 3. ospedaliera, ove assumevano una connotazione
    di zona di transito o smistamento, nellattesa
    che il malato venisse spostato in uno specifico
    reparto ospedaliero

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  • Un Nuovo Concetto di Pronto soccorso
  • La continua evoluzione delle conoscenze e
    delle tecnologie correlate allEmergenza,
    laumento di incidenza di patologie soprattutto
    cardiiovascolare e lesigenza di adattamento
    della rete ospedaliera alle diverse realtà
    territoriali hanno portato allindividuazione di
    una tipologia nuova di presidio di Pronto
    Soccorso, in cui potere instaurare un approccio
    di tipo multidisciplinare al paziente per
  • migliorare lefficienza del servizio nella logica
    del Problem solving, ovverossia nella gestione
    delle urgenze
  • incentivare lo sviluppo di un modello lavorativo
    dEquipe, in termini di assistenza e
    distribuzione razionale dellorganico

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  • Un Nuovo Concetto di Pronto soccorso
  • Esso trova fondamento negli enunciati degli
    artt. 10 del D.P.R. n.128 del 27/03/69 e art.55
    della legge 18/04/75 n.148 , secondo cui alle
    regioni è demandato il compito di promuovere
    lattuazione, presso gli ospedali che ne
    presentino i requisiti, delle strutture
    organizzative a tipo dipartimentale tra le
    divisioni, sezioni e servizi affini e
    complementari, al fine della loro migliore
    efficienza operativa, delleconomia di gestione e
    del progresso tecnico e scientifico.
  • Si delinea una nuova concezione del
    Servizio di Pronto Soccorso, che riconosce nel
    Dipartimento il suo modulo organizzativo

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  • Dipartimento Emergenza Accettazione D.E.A.
  • E la risposta concreta alle necessità di
    cambiamento della vecchia struttura
    dellemergenza.
  • Non più vari reparti di competenza a struttura
    piramidale, ma unica struttura Organizzativa-gesti
    onale
  • E dotato di struttura organizzativa
    multidisciplinare, che comporta lintegrazione
    funzionale di divisioni e servizi,
  • Costituisce il collegamento funzionale tra i
    presidi territoriali e i servizi e le Divisioni
    dellospedale di riferimento impegnati
    nellurgenza.
  • E collegato alla rete dellemergenza attraverso
    la Centrale operativa , alla quale fa riferimento
    il numero telefonico 118

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  • Dipartimento Emergenza Accettazione D.E.A.
  • La competenza dellorganizzazione dei DEA è delle
    Regioni
  • Promuove il decentramento dellassistenza
    attraverso la creazione dei Presidi di Pronto
    soccorso adeguati alle diverse realtà
    territoriali, attraverso
  • Listituzione di nuove unità nelle zone
    sprovviste
  • Il potenziamento delle unità operative esistenti
  • Lintegrazione dei Presidi di P.S. con le
    strutture limitrofe( ospedaliere e territoriali,
    come i PTE, la continuità assistenziale, la
    medicina di base)
  • In una parola
  • LA RETE DELLEMERGENZA

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  • Dipartimento Emergenza Accettazione D.E.A.
  • Figura chiave IL MEDICO DURGENZA
  • Compiti del medico durgenza ( già normati dal
    DPR 128/69)
  • Accettazione sanitaria del malato
  • Valutazione clinica sussistono i caratteri di
    urgenza?
  • Destinazione del malato
  • ricovero, dimissione, osservazione breve
    intensiva
  • QUALI I CRITERI PER LA VALUTAZIONE CLINICA IN
    URGENZA?
  • TRIAGE

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  • TRIAGE
  • OBIETTIVI
  • Operare una selezione delle priorità di
    intervento
  • Discernere sulleffettivo bisogno di
    ospedalizzazione
  • Selezionare in base a determinati parametri in
    caso di Maxiemergenze
  • Effettuare opera di contenimento emotivo dei
    bisogni
  • Iniziare manovre di salvaguardia delle funzioni
    vitali BLS
  • DUE TIPOLOGIE DI TRIAGE

TRIAGE EXTROSPEDALIERO
TRIAGE OSPEDALIERO
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  • TRIAGE
  • EXTRAOSPEDALIERO Viene svolto generalmente nel
    territorio nellambito delle attività dei Team
    del 118, da personale medico e/o infermieristico,
    sulla base della tipologia di richiesta di
    intervento, della decisione presa dalla centrale
    operativa, in relazione alle risorse umane e
    tecnologiche dislocate sul territorio( ambulanze
    medicalizzate,con infermiere, solo con
    operatore di trasporto ecc..)
  • OSPEDALIERO Viene svolto allingresso
    dellOspedale, allinterno di una zona
    individuata, cd. TRIAGE AREA, da personale
    infermieristico, dotato di competenze nel settore
    e formato alluopo, e che opera secondo
    protocolli prestabiliti dal dirigente del
    servizio, codificando e semplificando le priorità
    di intervento attraverso luso dei cosiddetti
    codici colore, largamente in uso, anche se con
    differenziazioni tra le diverse realtà ospedaliere

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  • TRIAGE area
  • Area individuata allinterno del D.E.A. ove
    svolgere le funzioni di Triage, dotata di
    strumenti diagnostici di base
  • Sfigmomanometro
  • Fonendoscopio
  • Termometro
  • Pulsoossimetro portatile
  • Glucorefrattometro
  • Presidi per una prima disinfezione e bendaggio
  • Maschere per la ventilazione e/o ossigenazione
    artificiale ( qualora nellarea siano disponibili
    i gas medicali centralizzati o semoventi
  • Ogni eventuale altro presidio è a discrezione
    della direzione del servizio, sulla base delle
    caratteristiche dello stesso, ad es.
    Elettrocardiografo in caso di personale medico
    in loco,

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  • LINFERMIERE DI TRIAGE
  • Una nuova figura professionale
  • QUALI FUNZIONI?
  • STABILITE DAL DPR 27.3.92 E DAL DM SANITA
    17.5.96
  • INFERMIERE DI CENTRALE OPERATIVA Ha la
    responsabilità operativa della centrale,
    nellambito dei protocolli stabiliti dal
    responsabile della CO svolge funzioni di
    ricezione, registrazione, selezione delle
    chiamate , secondo un sistema di codifiche
    stabilito dal DM sanita del 15 maggio 1992 ?
    TRIAGE TELEMATICO
  • INFERMIERE EXTRAOSPEDALIERO Generalmente
    coadiuva il personale medico nelle Ambulanze
    medicalizzate, ma può svolgere funzioni di
    ricezione , e di triage extraospedaliero vero e
    proprio nel caso delle cd.
  • MAXIEMERGENZE
  • TEAM SUL POSTO
  • 2 infermieri 1 medico

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  • LINFERMIERE DI TRIAGE
  • Una nuova figura professionale

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  • LINFERMIERE DI TRIAGE
  • MAXIEMERGENZE
  • La squadra di intervento, costituita da 1 medico
    e 2 infermieri
  • garantisce i collegamenti con la CO
  • svolge funzioni di triage in loco, con criteri
    diversi dallattribuzione dei codici in
    condizioni normali
  • Mantiene i contatti con la rete ospedaliera al
    fine di censire i pazienti ricoverati
    dimissibili, per laccoglienza delle vittime
    provenienti dallarea del disastro
  • Molto importante è in questi casi il ruolo di
    coordinamento svolto dal Comitato provinciale
    della Protezione Civile, che raccorda tra loro il
    sistema del 118 e gli altri Enti deputati ad
    intervenire ( vigili del fuoco, carabinieri,
    esercito, CRI, Polizia di stato, ecc.), mentre le
    funzioni di coordinamento delle attività di
    soccorso, per quanto attiene al servizio
    Sanitario Nazionale, sonoattribuite alla CO del
    118

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  • LINFERMIERE DI TRIAGE
  • INFERMIERE DI TRIAGE OSPEDALIERO
  • Ai sensi dellart.10 del DPR 27/03/92,
    linfermiere professionale , nello svolgimento
    del servizio di emergenza, può praticare
    iniezioni per via venosa e fleboclisi, oltre a le
    attività e manovre atte a salvaguardare le
    funzioni vitali, previste dai protocolli decisi
    dal medico responsabile del servizio.
  • FUNZIONE DI MANAGER DEI BISOGNI DI SALUTE
  • Individuali e collettivi

Nursing assessment
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  • LINFERMIERE DI TRIAGE
  • INFERMIERE DI TRIAGE OSPEDALIERO
  • è dunque una
  • FIGURA CHIAVE NELLA VALUTAZIONE CLINICA
  • Tale ruolo , giudicare cioè lo stato di salute di
    un soggetto, non può essere svolto solo con
    lapproccio clinico obbiettivo, ma necessita di
    un percorso guidato, i
  • protocolli di selezione
  • Preparati con particolare cura da personale
    esperto
  • Controllati e aggiornati costantemente

I CODICI DEL TRIAGE
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  • SISTEMA DI CODIFICA IN TRIAGE
  • E un sistema di classificazione delle priorità
    in emergenza?ne esistono diverse tipologie
  • Sec. Alberti esistono 4 situazioni di urgenza
  • Urgenza estrema ? grave pericolo di morte
    imminente
  • Urgenza primaria ? pazienti da visitare al più
    presto , giunti in ambulanza
  • Urgenza secondaria ? paz. da visitare entro poche
    ore , spesso venuti da soli
  • Non urgenza ? paz. Che non necessitano di
    trattamento acuto, deambulano, lucidi, spesso
    venuti da soli

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  • SISTEMA DI CODIFICA IN TRIAGE
  • CLASSIFICAZIONE A 5 PRIORITA
  • in uso in alcuni paesi europei
  • EMERGENZA BLS-d ACLS
  • URGENZA visita immediata o entro pochi minuti
  • SITUAZIONE NON URGENTE o urgenza differibile
  • SITUAZIONE IN CUI SI PUO INVIARE IN ALTRO
    SERVIZIO
  • SITUAZIONE IN CUI SI PUO FISSAREUN APPUNTAMENTO

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  • SISTEMA DI CODIFICA IN TRIAGE
  • SISTEMA A 4 CODICI COLORE
  • CODICE ROSSO IMMINENTE PERICOLO DI VITA
    CEDIMENTO DI UN PARAMETRO VITALE (CIRCOLO,
    RESPIRATORIO, COSCIENZA) ?ACCESSO IMMEDIATO IN
    SALA ROSSA
  • CODICE GIALLO POTENZIALE PERICOLO DI VITA
    POSSIBILE CEDIMENTO DI UNA FUNZIONE VITALE?
    ACCESSO IMMEDIATO, SE POSSIBILE, TEMPO MEDIO DI
    ATTESA lt 10 MIN.
  • CODICE VERDE PRESTAZIONE DIFFERIBILE
  • NESSUNA COMPROMISSIONE DEI PARAMETRI VITALI?
    ACCESSO DOPO I CODICI ROSSI E GIALLI,
    POSSIBILMENTE lt 2 ORE
  • CODICE BIANCO NESSUNA URGENZA
  • POSSIBILI PERCORSI ALTERNATIVI ( curante,
    ambulatori ,)
  • ? ACCESSO DOPO GLI ALTRI CODICI

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TriageSALA DATTESA DI UN EFFICIENTE P.S.
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  • SCHEDA DI TRIAGE
  • STRUMENTO IN GRADO DI PERMETTERE LA VALUTAZIONE
    DELLA QUALITA DELLASSISTENZA

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  • ASPETTI MEDICO-LEGALI DEL TRIAGE INFERMIERISTICO
  • PERCHE CONOSCERLI?
  • ? PER EVITARE DI passare questo testimone ai
    colleghi

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  • ASPETTI MEDICO-LEGALI DEL TRIAGE INFERMIERISTICO
  • Cosè IL TRIAGE per la medicina legale?
  • E un processo formale di valutazione e
    classificazione di soggetti che accedono a un DEA
  • Non modifica quantitativamente il carico di
    lavoro dei medici, MA MODIFICA LORDINE DEL
    LAVORO MEDICO RAZIONALIZZA
  • Non riduce i tempi medi di attesa,anzi
  • I CODICI MENO GRAVI AUMENTANO
  • I TEMPI MEDI PER LACCETTAZIONE

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  • ASPETTI MEDICO-LEGALI DEL TRIAGE INFERMIERISTICO
  • LInfermiere di triage
  • E stretto tra 2 fuochi
  • Aumento del numero di accessi ospedalieri
  • Contrazione disponibilità dei posti letto
  • Per cui
  • BISOGNA DISPORRE DI UN SISTEMA FLESSIBILE, MA
    NON VULNERABILE

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  • ASPETTI MEDICO-LEGALI DEL TRIAGE INFERMIERISTICO
  • SISTEMA TRIAGE
  • UN SISTEMA FLESSIBILE, MA NON VULNERABILE?
    SISTEMA RAZIONALE
  • REQUISITI LOGISTICO- ORGANIZZATIVI
  • LOCALE, ACCESSIBILITà, ATTREZZATURE
  • REQUISITI NON STRUTTURALI
  • DOTAZIONE DEL PERSONALE DOTATO DI SPECIFICA
    COMPETENZA PROFESSIONALE

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  • ASPETTI MEDICO-LEGALI DEL TRIAGE INFERMIERISTICO
  • IDENTITA giuridica DELLINFERMIERE
  • Si fonda su 2 cardini

1
2
Abolizione del mansionario Legge 42/99
Figura e profilo professionale D.M.sanità 739/94
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  • ASPETTI MEDICO-LEGALI DEL TRIAGE INFERMIERISTICO
  • Autonomia decisionale dellinfermiere di Triage
  • E stabilita dalle Linee guida sul sistema di
    emergenza sanitaria n.1/96, che alla voce
    Funzioni di Triage esplicita che la funzione
    di triage venga svolta dallinfermiere,
    adeguatamente FORMATO
  • Viene altresì limitata dalle stesse linee guida,
    ove viene ricordato che opera secondo
    protocolli prestabiliti dal dirigente di
    servizio

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  • ASPETTI MEDICO-LEGALI DEL TRIAGE INFERMIERISTICO
  • Autonomia decisionale dellinfermiere di Triage
  • in cosa consiste?
  • R. CARATTERIZZARE IL GRADO DI URGENZA ? cioè
    DARE UN PRIMO GIUDIZIO DI GRAVITA
  • In cosa non consiste?
  • R. NON E FARE DIAGNOSI
  • fin dove arriva?
  • ARRIVA FIN DOVE INIZIA LATTO MEDICO, CHE
    CONSISTE NEL FARE DIAGNOSI E NELLIMPOSTARE LA
    SCELTA TERAPEUTICA CORRETTA
  • Può comprendere manovre terapeutiche?
  • R. SI, SOPRATTUTTO IN CASI DI STATO DI
    NECESSITA

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  • ASPETTI MEDICO-LEGALI DEL TRIAGE INFERMIERISTICO
  • LA COLPA PROFESSIONALE
  • NON DERIVA , COME QUELLA MEDICA, ..DALLOPERARE
    MALE (IMPERIZIA) O DAL NON FARE (NEGLIGENZA)

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Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage
  • LA COLPA PROFESSIONALE
  • NEGLI ERRORI DI ATTRIBUZIONE DEL CODICE DI
    GRAVITA, OVE SI DIMOSTRI CHE CIO E
    AVVENUTO PER DIFETTO DI INTERPRETAZIONE DELL
    ELEMENTO SINTOMATOLOGICO OBIETTIVO E SOGGETTIVO,
    PROCRASTINANDO LINTERVENTO MEDICO IN TEMPI E
    MODI CUSALMENTE RILEVANTI NEL DETERMINISMO DEL
    DANNO
  • (Norelli, Magliona, Dipartimento medicina
    Legale,
  • Università di Firenze)

DOVE SI ... ANNIDA?
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Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage
  • LA COLPA PROFESSIONALE
  • NELLA SCORRETTA APPLICAZIONE DEI PROTOCOLLI ,
    definiti da altri, SU CUI SI FONDA IL LAVORO DEL
    TRIAGISTA, con conseguente sottostimadelle
    condizioni cliniche
  • (Norelli, Magliona, Dipartimento medicina
    Legale,
  • Università di Firenze)

DOVE SI ... ANNIDA?
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Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage
  • RIFLESSIONI MEDICO-LEGALI
  • MANCA ALLO STATO ATTUALE UNA CASISTICA
    GIURISPRUDENZIALE SU COLPA PROFESSIONALE
    INFERMIERISTICA
  • Tuttavia in alcuni casi le conseguenze della
    sottovalutazione iniziale dello status clinico
    del soggetto possono causare fattispecie
    penalmente rilevanti, come LESIONI PERSONALI
    COLPOSE, OMICIDIO COLPOSO

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  • COSA PUO FARE LINFERMIERE PER DIFENDERSI?
  • RICHIEDERE PROTOCOLLI CHIARI E REVISIONABILI
  • PRETENDERE LA PROPRIA FORMAZIONE SPECIFICA
  • AGGIORNARSI DI CONTINUO

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Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage
  • REGISTRARE I DATI SANITARI SU SUPPORTO ? SCHEDA
    DI TRIAGE, DA ALLEGARE A REFERTO O CARTELLA
    CLINICA
  • FACILITARE LARCHIVIAZIONE DELLA SCHEDA DI
    TRIAGE, in quanto atto pubblico
  • INFORMARE CHIARAMENTE SULLE ATTIVITA DA SVOLGERE
    SUL PAZIENTE
  • FACILITARE LACQUISIZIONE DEL CONSENSO DA PARTE
    DELL UTENTE

RAPPORTO INFERMIERE-UTENTE ASPETTI MEDICO-LEGALI
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Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
  • IL TRIAGE INFERMIERISTICO RAPPRESENTA
    LESPRESSIONE PIU PROPRIA DELLA AUTONOMIA
    PROFESSIONALE DELLINFERMIERE
  • TUTTAVIA BISOGNA AFFRONTARE LE PROSPETTIVE
    EMERGENTI DA UNA NORMATIVA NEBULOSA , CARENTE E
    PASSIBILE DI INTERPRETAZIONI NON UNIVOCHE

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Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
  • APPARE LACUNOSA LA DEFINIZIONE DI UNA NON
    PRECISATA ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO(
    definizione carente di compiti e funzioni per
    qualità e modi)
  • PROSPETTIVE SFUMATE CIRCA LOBBLIGATORIETA E LA
    SPECIALIZZAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE

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Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage
  • OGGI PIU CHE MAI LINFERMIERE DI EMERGENZA GIOCA
    UN RUOLO CHIAVE SIA NELLA OFFERTA CHE NELLA
    PRODUZIONE DEL BENE SALUTE

CONCLUSIONI
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Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage
CONCLUSIONI
  • E DOVERE DELLINFERMIERE STESSO E COMPITO DELLA
    ISTITUZIONE SANITARIA FACILITARNE LATTIVITA
    ATTRAVERSO LA FORMAZIONE

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Corso di Formazione Azienda USL 6 Il Triage
  • NOI AUSPICHIAMO CHE QUESTO CORSO ABBIA
    CONTRIBUITO AL VOSTRO MOMENTO FORMATIVO
  • GRAZIE

CONCLUSIONI
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