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Formazione per il governo clinico

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Formazione per il governo clinico Monitoraggio delle performance cliniche Il governo dell innovazione nei sistemi sanitari La formazione per il governo clinico – PowerPoint PPT presentation

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Title: Formazione per il governo clinico


1
  • Formazione per il governo clinico
  • Monitoraggio delle performance cliniche
  • Il governo dellinnovazione nei sistemi sanitari
  • La formazione per il governo clinico

2
  • Monitoraggio delle
  • performance cliniche

3
Monitoraggio performance Introduzione (1)
  • Strumenti e metodologie per misurare e
    documentare le prestazioni sanitarie
  • Ieri
  • Florence Nightingale raccolta sistematica dei
    dati di mortalità prima e dopo lapplicazione di
    procedure sanitarie e igieniche negli ospedali da
    campo durante la guerra di Crimea
  • Ernest Codman registrazione continua dei
    pazienti operati in ospedale e rilevazione
    sistematica degli esiti clinici a 1 anno
    dallintervento.

4
Monitoraggio performance Introduzione (2)
  • Oggi
  • Maggiore complessità delle procedure
  • Statistica epidemiologia
  • Passaggio da valutazione della prestazione del
    singolo professionista alla valutazione dei
    servizi e dei sistemi sanitari (lassistenza è
    multidimensionale)
  • Passaggio da finalità di autocontrollo a finalità
    di organizzazione e di strutturazione delle
    relazioni tra professionisti
  • Accountability (dover rendere conto delle proprie
    decisioni e del proprio operato)

5
Monitoraggio performance Principi generali (1)
  • Qualità dellassistenza
  • Quella che definiamo come qualità
    dellassistenza è un insieme di diverse
    dimensioni che attengono a vari aspetti
    dellattività dei professionisti e delle
    organizzazioni sanitarie nel loro insieme.
  • Alcune di queste dimensioni hanno direttamente a
    che vedere con le performance cliniche
    propriamente dette, vale a dire con le decisioni
    adottate a livello clinico nella gestione di
    specifici pazienti e con i risultati clinici
    effettivamente ottenuti. Altre riguardano
    loperatività dei servizi più in generale e la
    loro effettiva capacità di assicurare ai
    cittadini e ai pazienti condizioni riconosciute
    come requisiti necessari per una buona qualità
    dellassistenza.
  • La valutazione dovrebbe essere basata su elementi
    espliciti (standard di riferimento), cioè valori
    misurabili di performance che indicano la qualità
    delle cure da raggiungere sulla base delle
    migliori evidenze o, laddove non disponibili,
    sulla base dellopinione degli esperti.

6
Monitoraggio performance Principi generali (2)
  • Dimensioni dellassistenza che concorrono alla
    qualità
  • Accessibilità
  • Continuità
  • Efficacia
  • Efficienza
  • Appropriatezza clinica
  • Appropriatezza organizzativa
  • Sicurezza
  • Tempestività
  • Centralità del paziente
  • Sviluppo delle risorse umane

7
Monitoraggio performance Principi generali (3)
  • Accessibilità facilità con cui i pazienti
    accedono allassistenza necessaria in funzione
    dei propri bisogni
  • Continuità grado di coordinamento e integrazione
    tra servizi e operatori coinvolti nella gestione
    di determinate categorie di pazienti
  • Efficacia capacità di un intervento sanitario di
    ottenere i risultati clinici desiderati
  • Efficienza capacità di ottenere i risultati
    clinici desiderati con il minimo impiego di
    risorse

8
Monitoraggio performance Principi generali (4)
  • Appropriatezza clinica utilizzo di un intervento
    sanitario efficace in pazienti che ne possono
    effettivamente beneficiare in ragione delle loro
    condizioni cliniche
  • Appropriatezza organizzativa erogazione di un
    intervento/prestazione in un contesto
    organizzativo idoneo e congruente, per quantità
    di risorse impiegate, con le caratteristiche di
    complessità dellintervento erogate e con quelle
    cliniche del paziente
  • Sicurezza erogazione dellassistenza in
    contesti organizzativi che riducono al minimo le
    condizioni di rischio o pericolo per i pazienti e
    per gli operatori

9
Monitoraggio performance Principi generali (5)
  • Tempestività erogazione di un intervento in
    tempi congrui con il bisogno assistenziale del
    paziente
  • Centralità del paziente capacità di tenere
    conto, nella definizione dei percorsi
    assistenziali, dei bisogni, delle aspettative e
    delle preferenze del paziente e dei suoi
    familiari, rispettando la sua cultura, la sua
    autonomia decisionale e la sua dignità.
  • Sviluppo delle risorse umane capacità di
    conservare e sviluppare le competenze dei
    professionisti, offrendo opportunità di continuo
    apprendimento/addestramento, in un ambiente
    consono a mantenere la soddisfazione per il
    contesto lavorativo in cui operano

10
Monitoraggio performance Criteri di
valutazione (1)
  • Criteri di valutazione
  • La loro individuazione è il primo passaggio del
    processo di valutazione
  • Riflettono le conoscenze scientifiche disponibili
  • Rappresentano il riferimento per il confronto con
    la pratica clinica corrente
  • Classificazione criteri di struttura, di
    processo e di esito ( i primi 2 rilevanti nella
    valutazione delle performance cliniche)

11
Monitoraggio performance Criteri di
valutazione (2)
  • Criteri di struttura criteri riferiti alla
    disponibilità di risorse tecniche, organizzative,
    strutturali necessarie a una appropriata
    espletazione dellassistenza.
  • Comprendono i requisiti relativi alle competenze
    dei professionisti e al loro grado di
    integrazione e coordinamento
  • Criteri di processo si riferiscono alle azioni o
    alle decisioni adottate dagli operatori clinici,
    quali per esempio prescrizioni, interventi
    chirurgici, indagini diagnostiche
  • Criteri di esito si riferiscono tipicamente alla
    risposta ottenuta da un intervento, lo stato di
    salute, la mortalità, la morbosità, la qualità
    della vita e la soddisfazione del paziente

12
Monitoraggio performance Criteri di
valutazione (5)
  • Esplicitano le modalità di assistenza che
    dovrebbero essere realizzate in specifiche
    circostanze cliniche e/o per determinate
    categorie di pazienti
  • Esprimono il legame tra linee guida e valutazione
    della qualità dellassistenza prospetticamente e
    retrospettivamente
  • Si riferiscono ad aspetti assistenziali
    misurabili e traducibili in indicatori (di
    struttura, processo ed esito) che rappresentano
    la misura quantitativa del grado di adesione a un
    certo criterio

13
Monitoraggio performance Criteri di
valutazione (6)
  • Requisiti dei criteri di valutazione
  • Evidence-based
  • Condivisione
  • Pertinenza
  • Traducibilità in indicatori con le seguenti
    caratteristiche
  • riproducibilità (inter- e intra-)
  • accuratezza (sensibilità e specificità,
    minimizzando falsi positivi e falsi negativi
  • sensibilità al cambiamento
  • facile comprensione
  • rilevazione semplice e poco costosa

14
Monitoraggio performance Criteri di
valutazione (7)
  • Criteri proxy
  • Criteri intermedi (proxy) per aspetti
    dellassistenza correlati allesito, ma più
    facilmente misurabili dellesito stesso
  • Gli indicatori proxy vanno sempre interpretati
    con grande cautela (legame incerto con il
    fenomeno che si intende rilevare)

15
Monitoraggio performance Definizione degli
indicatori (1)
16
Monitoraggio performance Definizione degli
indicatori (2)
  • Esempio controllo del dolore post-operatorio
  • Linea-guida il dolore post-operatorio dovrebbe
    essere valutato e documentato a intervalli
    regolari, sulla base del tipo di intervento e
    della severità del dolore (per esempio ogni 2 ore
    a paziente sveglio nelle 24 ore successive
    allintervento)
  • Criterio di valutazione il dolore è stato
    valutato ogni 2 ore a paziente sveglio nelle 24
    ore successive allintervento
  • Indicatore numero di pazienti in cui il dolore è
    stato effettivamente valutato ogni 2 ore nelle 24
    ore successive allintervento sul totale dei
    pazienti operati
  • da Hutchinson A et al. Health Technology
    Assessment 7(18). 2003

17
Monitoraggio performance Definizione degli
indicatori (3)
  • Linee guida
  • consapevolezza del legame tra linee guida e
    valutazione della qualità dellassistenza
    crescente
  • audit clinici verifica della traduzione delle
    raccomandazioni di comportamento clinico in
    criteri di valutazione e in corrispondenti
    indicatori
  • limiti delle linee guida mancato utilizzo di
    questo strumento come base per le attività di
    audit
  • in mancanza di linee guida evidence-based (o di
    buona qualità) si utilizzano altri strumenti

18
Monitoraggio performance Definizione degli
indicatori (4)
  • Altre metodologie
  • processo strutturato di confronto tra opinioni
    diverse
  • raggiungimento del consenso e definizione di
    criteri di valutazione condivisi
  • metodo RAND (il più usato) per la valutazione
    della appropriatezza degli interventi sanitari
  • consente la definizione di criteri di
    valutazione molto specifici
  • metodo di lavoro che fa comunque riferimento
    alle conoscenze scientifiche disponibili
  • nello stesso tempo considera lopinione degli
    esperti e lesperienza clinica

19
Monitoraggio performance Definizione degli
indicatori (5)
  • Requisito essenziali degli indicatori capacità
    di discriminare gli episodi assistenziali in cui
    il criterio di valutazione sia stato/non sia
    stato rispettato per ragioni attinenti alla
    qualità dei servizi (non per fattori di contesto
    e/o per circostanze cliniche specifiche)
  • La scelta degli indicatori (cosa e come misurare
    ) deve consentire di formulare un esplicito
    giudizio sulla qualità dellassistenza erogata

20
Monitoraggio performance Definizione degli
indicatori (6)
  • Il numero degli indicatori
  • Numero troppo limitato eccessiva semplificazione
    di una realtà complessa e articolata
    (multidimensionale)
  • Numero troppo ampio confusione e ostacolo ad
    analisi e lettura critica
  • Indicatori compositi (sintesi di diverse
    misure) problemi concettuali e statistici, a
    volte complicano lanalisi
  • Non esiste, quindi, un criterio per definire, a
    priori, il numero giusto, che va scelto di
    volta in volta

21
Monitoraggio performance Definizione degli
indicatori (7)
  • Il tipo degli indicatori
  • Indicatori di processo
  • misurano direttamente lassistenza erogata al
    paziente (indicatore diretto e immediato)
  • sensibilità al cambiamento (rappresentativa di
    decisioni in ambito clinico per specifiche
    categorie di pazienti)
  • facile attribuzione di responsabilità (del
    professionista o del team)
  • limitato risk adjustment rispetto agli indicatori
    di esito
  • difficile rilevazione delle informazioni
    (necessaria cartella clinica)

22
Monitoraggio performance Definizione degli
indicatori (8)
  • Indicatori di esito
  • evidenziano direttamente i risultati ottenuti
    (per esempio mortalità conseguente a una
    procedura)
  • di facile comprensione
  • problemi di accuratezza, affidabilità della
    metodologia statistica (risk adjustment)
  • difficile attribuzione di responsabilità (specie
    se coinvolto un insieme di servizi per esempio
    mortalità per angioplastica coronarica eseguita
    in pazienti con IMA)
  • valutazione problematica su aspetti non
    esclusivamente sanitari (per esempio recupero
    funzionale) non rilevati di routine

23
Monitoraggio performance PROMs
  • I PROMs (patient reported outcome measures) sono
    misure di esito rilevate mediante questionari
    somministrati ai pazienti prima e dopo specifici
    interventi chirurgici, la cui qualità non è
    rilevabile in termini di mortalità ma di impatto
    sulla qualità della vita (per esempio protesi
    danca).
  • La loro applicazione richiede consolidamento di
    capacità organizzative per la raccolta dati
    sistematica (esperienza britannica)

24
Monitoraggio performance Fonti informative (1)
  • Le fonti informative da utilizzare
  • documentazione clinica
  • database amministrativi
  • database clinici

25
Monitoraggio performance Fonti informative (2)
  • Sarebbe ideale avere indicatori esaustivi e
    rilevabili dai dati già disponibili (per esempio
    dalle SDO).
  • Quindi AHRQ ha elaborato indicatori rilevati dai
    flussi informativi correnti (rilevano esiti
    clinici, tassi di utilizzo di specifici
    interventi chirurgici e indicatori di qualità
    dellassistenza primaria).
  • Inoltre ci sono set di indicatori dellAgency for
    Health-Care Policy and Research per il
    monitoraggio della sicurezza dei pazienti
    ricoverati in ospedale.

26
Monitoraggio performance Fonti informative (3)
  • Indicatori di performance clinica rilevabili
    dalle schede di dimissione ospedaliera elaborati
    dallAgency for Health-Care Policy and Research
    (www.ahcpr.gov)
  • Indicatori di esito
  • Indicatori di utilizzo
  • Indicatori di qualità delle cure primarie

27
Monitoraggio performance Fonti informative (4)
  • Indicatori di esito
  • Mortalità ospedaliera nelle comuni procedure di
    isterectomia, laminectomia, colecistectomia,
    prostatectomia transuretrale (TURP), protesi
    danca, protesi del ginocchio
  • Complicanze ostetriche, infezione da ferita,
    effetti avversi e complicanze iatrogene
  • Complicanze dopo chirurgia maggiore polmonari,
    IMA, emorragie o ulcere gastrointestinali,
    trombosi venosa/embolia polmonare, infezione
    urinaria durante il ricovero, polmonite
  • Complicanze dopo procedure invasive vascolari
    trombosi venosa/embolia polmonare, polmonite

28
Monitoraggio performance Fonti informative (5)
  • Indicatori di utilizzo
  • Ostetricia parto cesareo, parto vaginale dopo
    parto cesareo
  • Chirurgia appendicectomia incidentale in
    soggetti anziani, isterectomia, laminectomia,
    prostatectomia transuretrale (TURP),
    prostatectomia radicale, colecistectomia
    laparoscopica, bypass aorto-coronarico

29
Monitoraggio performance Fonti informative (6)
  • Indicatori di qualità delle cure primarie
  • Ostetricia basso peso alla nascita, peso molto
    basso alla nascita
  • Pediatria attacchi asmatici
  • Prevenzione vaccinazione antinfluenzale nei
    soggetti anziani
  • Medicina complicanze a breve e a lungo termine
    del diabete
  • Chirurgia perforazione dellappendice

30
Monitoraggio performance Fonti informative (7)
  • Indicatori derivati dai dati amministrativi
  • Da interpretare con cautela
  • Influenza da parte delle modalità di codifica
    (finalità amministrative diverse da quelle
    assistenziali)
  • Mancanza di descrizione accurata delle
    caratteristiche cliniche dei pazienti e dei
    processi assistenziali effettivamente adottati
  • Limitazioni soprattutto nella valutazione della
    appropriatezza nelluso di interventi sanitari
    (manca il dettaglio delle caratteristiche
    cliniche di quel paziente)

31
Monitoraggio performance Fonti informative (8)
  • Documentazione clinica e database clinici
  • documentazione clinica fonte informativa
    primaria (audit clinico) per l autovalutazione
    di singole unità operative
  • database clinici raccolta di informazioni
    sistematica, stabile e continuativa, con lo scopo
    di documentare la qualità dei processi
    assistenziali e i loro esiti
  • flusso informativo ad hoc (monitorare una
    specifica area assistenziale)
  • attività impegnativa
  • evoluzione in registri (coinvolgimento di
    tutti/più servizi dello stesso tipo afferenti a
    una determinata area geografica
  • piattaforma utile per valutazione della qualità e
    per la ricerca

32
Monitoraggio performance Finalità della
valutazione (1)
  • Finalità della valutazione
  • La valutazione rende disponibili informazioni
    sulla qualità dei servizi sanitari a molteplici
    destinatari e con finalità spesso diverse
  • informare chi ha un ruolo di responsabilità nel
    governo e nella amministrazione dei servizi
    sanitari
  • fornire valutazioni preliminari a iniziative di
    miglioramento della qualità in una organizzazione
    sanitaria
  • informare i cittadini e gli utenti dei servizi,
    affinché possano orientare le proprie scelte

33
Monitoraggio performance Finalità della
valutazione (2)
  • Classificazione delle attività di valutazione
  • in base a
  • destinatari delle informazioni (interni o
    esterni al sistema)
  • obiettivi (formativi come nel caso dellaudit
    clinico di rendicontazione e di verifica da
    parte di soggetti interni o esterni)
  • natura delle azioni adottate in conseguenza del
    giudizio espresso in sede di valutazione

34
Monitoraggio performance Finalità della
valutazione (3)
Tassonomia dei diversi possibili modelli di
valutazione
35
Monitoraggio performance Finalità della
valutazione (4)
Caratteristiche degli indicatori in funzione
delle finalità della valutazione
36
Monitoraggio performance Finalità della
valutazione (5)
37
Monitoraggio performance La valutazione come
confronto (1)
  • La valutazione delle performance cliniche ha
    quasi sempre finalità comparativa tramite
    specifici indicatori confronta le prestazioni
    erogate con gli standard di riferimento
  • Raramente sono disponibili indicatori
    universalmente accettati ( indicatori
    sentinella)
  • In genere si valuta come la misura attribuita a
    un servizio tramite un determinato indicatore si
    distribuisca nel confronto tra più servizi, per
    individuare outlier (in senso positivo o negativo)

38
Monitoraggio performance La valutazione come
confronto (2)
  • Case mix
  • Si riferisce al fatto che i singoli centri
    assistono pazienti di diversa gravità e quindi
    diversamente suscettibili di sperimentare lesito
    valutato (per esempio la morte) a prescindere
    dalla qualità dellassistenza
  • Per effetto del case mix, un centro può essere
    indicato come outlier (positivo o negativo)
  • Laggiustamento per case mix rappresenta la
    condizione preliminare a ogni possibile
    valutazione delle performance, al fine di
    minimizzare lerrore

39
Monitoraggio performance La valutazione come
confronto (3)
  • Differenza in performance
  • Errore casuale
  • Errore sistematico
  • Reale differenza nella qualità dellassistenza
    erogata
  • La reale differenza delle performance (confronto
    tra due o più strutture/servizi) va distinta
    dalleffetto dellerrore

40
Monitoraggio performance La valutazione come
confronto (4)
  • errore casuale errore di precisione della stima
    dovuto alla variabilità (eterogeneità casistica,
    errori di misurazione dellindicatore, ecc).
    Influenza la precisione della stima, può essere
    ridotto aumentando la numerosità della casistica
  • errore sistematico (o bias) distorsione
    introdotta nel confronto dovuta al mancato
    controllo di fattori interferenti nellanalisi
    comparativa (fattori di confondimento)
  • standardizzazione e/o di risk adjustment per
    ridurre il peso dei fattori di confondimento (non
    eliminabili del tutto)

41
Monitoraggio performance Valutazione e
modelli di governance (1)
  • Valutazione delle performance cliniche come
    elemento sostanziale dei modelli di governance
  • Complessità dei sistemi sanitari (varietà di
    soggetti in relazione) e complessità della
    relazione committente/operatore
  • Necessità di rendicontazione (accountability),
    spiegazione, motivazione e documentazione delle
    azioni intraprese e dei risultati conseguiti
  • La rendicontazione è un atto dovuto tra decisori,
    amministratori, manager, professionisti ma anche
    nei confronti dei cittadini/pazienti

42
Monitoraggio performance Valutazione e
modelli di governance (2)
  • Gli strumenti tecnici della valutazione
    (indicatori, standard, ecc.) rappresentano la
    base della rendicontazione e la premessa ad
    azioni di ricompensa/sanzione o di miglioramento
  • In ambito sanitario, procedure di rendicontazione
    interne alle singole organizzazioni e di
    rendicontazione pubblica (dimensione
    dellaccountability, anni 80)
  • New public management aziendalizzazione delle
    organizzazioni sanitarie e amministrazione della
    cosa pubblica attraverso strumenti gestionali
    derivati dal privato

43
Monitoraggio performance Valutazione e
modelli di governance (3)
  • Per le aziende sanitarie passaggio da procedure e
    processi a obiettivi e risultati
  • Necessità di indicatori capaci di documentare i
    risultati effettivamente raggiunti (target)
  • Target strumento di indirizzo e verifica delle
    politiche sanitarie e di controllo della capacità
    di raggiungere gli obiettivi assegnati
  • Modello britannico
  • Passaggio dalla programmazione alla competizione
    (conseguente libertà di scelta dei cittadini)
  • Non provato che la competizione produca
    miglioramento

44
Monitoraggio performance Valutazione e
modelli di governance (4)
  • Tradizionali modalità di accountability interne
    alle organizzazioni sanitarie basate su
    responsabilità ed etica dei singoli
    professionisti e capacità autoregolatorie delle
    professioni sanitarie
  • Oggi crisi di fiducia e caduta delle logiche
    autoreferenziali
  • Necessario compensare deficit di accountability
    con ridefinizione dei modelli di governance
    interni ed esterni alle organizzazioni sanitarie

45
Monitoraggio performance Valutazione e
modelli di governance (5)
  • Determinanti dei comportamenti professionali
    strutturali, organizzativi, amministrativi e
    socio-culturali
  • Manager e policy maker chiamati in causa per
    creare un contesto favorente il cambiamento negli
    stili di pratica clinica e lattività di
    valutazione attraverso raccolta e analisi delle
    informazioni e loro diffusione
  • Comportamenti professionali complessi e
    resistenti al cambiamento offerta di
    informazioni (raccomandazioni, linee guida,
    documentazione dei processi) insufficiente
  • La valutazione è impegno non solo dei
    professionisti, ma dellorganizzazione nel suo
    complesso (convergenza delle competenze e delle
    capacità tecniche)

46
Monitoraggio performance Valutazione e policy
(1)
  • Le recenti politiche sanitarie dedicano
    attenzione alla valutazione delle performance
    cliniche, prevedendo
  • incentivazione economica
  • reputazione dei singoli operatori e delle
    organizzazioni
  • coinvolgimento dei cittadini
  • valorizzazione del ruolo dei professionisti come
    parte di una organizzazione

47
Monitoraggio performance Valutazione e policy
(2)
  • Il ricorso a incentivi economici
  • pay for performance (P4P) o pay for quality
    (P4Q) il compenso economico di professionisti
    e/o delle organizzazioni sanitarie è legato alla
    qualità intrinseca del servizio (non ai volumi di
    attività svolta) misurata con specifici
    indicatori di performance (modello britannico)
  • bonus compensa la partecipazione del
    professionista a specifiche iniziative/attività e
    non i risultati effettivamente ottenuti rilevati
    sulla base di specifici indicatori (modello
    italiano)

48
Monitoraggio performance Valutazione e
modelli di governance (8)
  • La pubblicizzazione dei risultati (1)
  • Disponibilità ai cittadini delle informazioni
    sulla qualità delle prestazioni erogate
    (reputazione professionisti e organizzazioni e
    scelta dei cittadini)
  • Graduatorie di ospedali o di singoli
    professionisti in funzione dei risultati clinici
    (tramite indicatori) secondo modello anglosassone
  • Razionale azione positiva su comportamenti e
    operato e sui risultati
  • Come conseguenza della adozione di queste
    iniziative maggiore attenzione alla qualità
    dellassistenza

49
Monitoraggio performance Valutazione e
modelli di governance (8)
  • La pubblicizzazione dei risultati (2)
  • Effetti negativi comportamenti opportunistici
    (selezione della casistica e demotivazione)
  • Rafforzamento degli strumenti di verifica e
    controllo
  • Modifica nella natura delle relazioni dalla
    fiducia (trust, propria delle relazioni tra
    individui) alla confidence (concetto simile ad
    affidabilità, che presuppone la necessità di
    documentare, quantificare, misurare basandosi su
    indicatori e strumenti statistici ed
    epidemiologici)

50
Monitoraggio performance Valutazione e
modelli di governance (8)
  • Il ruolo dei professionisti nelle organizzazioni
    sanitarie
  • Coinvolgimento e partecipazione ai processi
    decisionali base per politiche di valorizzazione
    dei professionisti nelle organizzazioni sanitarie
  • Obiettivo motivazione e valorizzazione dei
    professionisti (detentori competenze e capacità
    essenziali per lo sviluppo dellorganizzazione
    sanitaria)
  • Relazione positiva, relazione tra coinvolgimento
    dei professionisti e qualità delle performance
    cliniche

51
  • Il governo dellinnovazione
  • nei sistemi sanitari

52
Innovazione Introduzione (1)
  • Livello di sviluppo di un sistema sanitario
  • interesse dellindustria che produce commodities
    (contributo indiretto a occupazione e ricchezza)
  • sapere scientifico e umanistico (ricerca)
  • innovazione

53
Innovazione Introduzione (2)
  • Innovazione comporta 2 rischi (in realtà
    dicotomia non è così netta)
  • rischio di adottare uninnovazione che in futuro
    non si rivelerà efficace (dispendio di risorse)
  • rischio di non adottare uninnovazione che in
    futuro si rivelerà utile (perdita di salute)

54
Innovazione Introduzione (3)
  • Fasi e strumenti per
  • comprendere le potenzialità di uninnovazione
  • valutare le conoscenze disponibili
    sullinnovazione
  • analizzare le ricadute delladozione
    dellinnovazione dal punto di vista economico,
    organizzativo, dello sviluppo professionale e
    dellequità del sistema

55
Innovazione Introduzione (4)
  • Metodologia dellHealth Technology Assessment
    (governo delle tecnologie sanitarie)
  • Metodologia del Knowledge Translation (governo
    delle innovazioni clinico-organizzative)

56
Innovazione HTA Tecnologie sanitarie (1)
  • Problema introduzione di nuove e complesse
    tecnologie senza disporre di affidabili
    valutazioni sullutilizzo appropriato e sulla
    verifica del beneficio atteso
  • Vantaggio competitività (cogliere
    tempestivamente gli sviluppi e i progressi della
    ricerca)
  • Conseguenza decisioni su basi conoscitive ancora
    deboli e incomplete

57
Innovazione HTA Tecnologie sanitarie (2)
  • Tecnologia sanitaria
  • (Carta di Trento sulla valutazione delle
    tecnologie sanitarie in Italia)
  • Le attrezzature sanitarie, i dispositivi medici,
    i farmaci, i sistemi diagnostici, le procedure
    mediche e chirurgiche, i percorsi assistenziali e
    gli assetti strutturali, organizzativi e
    manageriali nei quali viene erogata lassistenza
    sanitaria.
  • Le tecnologie sanitarie comprendono quindi tutte
    le applicazioni pratiche della conoscenza che
    vengono utilizzate per promuovere la salute e
    prevenire, diagnosticare e curare le malattie

58
Innovazione HTA (1)
  • Health Technology Assessment (HTA) è un attività
    multidisciplinare che fornisce supporto
    metodologico a definire luso appropriato e
    valutare il rapporto costo-efficacia
    dellinnovazione
  • Ha lobiettivo di fornire ai responsabili delle
    politiche sanitarie e delle scelte assistenziali
    informazioni scientificamente affidabili sugli
    effetti delle tecnologie sanitarie (basandosi su
    ricerca ed EBM)

59
Innovazione HTA (2)
  • Valuta caratteristiche tecniche, sicurezza,
    fattibilità, efficacia clinica, costo-efficacia,
    implicazioni e ricadute organizzative, sociali,
    legali e etiche
  • Fornisce informazioni utili alle decisioni
    oppure raccomandazioni, più o meno vincolanti,
    su sviluppo, adozione, diffusione e uso

60
Innovazione HTA (3)
  • Base di partenza della valutazione rilevanza dei
    temi e delle tecnologie e definizione delle
    priorità
  • Base di arrivo collocazione dei prodotti HTA nel
    processo decisionale (implementazione)

61
Innovazione HTA Definizione delle priorità
(1)
Effetti attesi sulla politica dei costi sanitari aggregati Effetti attesi dalla politica sulla salute della popolazione Effetti attesi dalla politica sulla salute della popolazione Effetti attesi dalla politica sulla salute della popolazione
Incremento Effetto marginale Riduzione
Incremento Potrebbe/non potrebbe essere utile valutare Evitare Evitare
Effetto marginale Utile valutare Non vale la pena valutare Evitare
Riduzione Priorità alta Utile valutare Potrebbe/non potrebbe essere utile valutare
62
Innovazione HTA Definizione delle priorità
(2)
  • Criteri selezionati da 11 agenzie HTA dopo un
    processo di selezione progressivo (che ha portato
    a trascurare aspetti sociali, etici e legali)
  • disease burden (o peso della malattia)
  • potenziale impatto clinico della tecnologia
  • alternative disponibili
  • potenziale impatto finanziario
  • potenziale impatto economico
  • disponibilità di evidenze scientifiche

63
Innovazione HTA Definizione delle priorità
(3)
  • La matrice dello studio del Partito conservatore
    britannico (2010) analizza rischi etici, morali,
    legali e sociali basandosi su casi-studio
    (nanotecnologia, biotecnologia, tecnologie
    impiantabili, farmaci neurologici) e propone due
    quesiti discriminanti
  • la tecnologia minaccia di cambiare o mettere in
    discussione la natura essenziale dellessere
    umano?
  • la tecnologia minaccia di spingere le persone al
    di là dei normali limiti dellessere umano?

64
Innovazione HTA, principi analitici
  • Principi analitici di un processo di HTA
  • esplicitazione del quesito di politica sanitaria
  • traslazione del quesito in quesiti di valutazione
  • revisione sistematica delle evidenze di efficacia
    teorica, sicurezza, efficacia clinica ed
    efficienza
  • analisi delle implicazioni sullassistenza e sul
    sistema (equità, risorse, bisogni formativi,
    regolamentazione e rimborso, utilizzo
    appropriato)
  • sviluppo della valutazione,
  • conclusioni, opzioni, raccomandazioni
  • lista completa delle fonti e degli strumenti usati

65
Innovazione HTA, processo di valutazione (1)
  • Il processo di valutazione viene sviluppato da
    gruppi di lavoro multidisciplinari con competenze
    necessarie per valutare
  • caratteristiche
  • performance tecnica
  • sicurezza
  • efficacia clinica
  • costo-efficacia
  • ricadute organizzative, etiche e sociali

66
Innovazione HTA, processo di valutazione (1)
67
Innovazione HTA, processo di valutazione (3)
  • Processo di valutazione
  • valutazione preliminare sviluppata e proposta
    dallindustria e affidata a ricercatori e clinici
    per la sperimentazione
  • pubblicazione dei risultati, raccolta, sintesi e
    valutazione critica della letteratura
  • sviluppo dei rapporti di HTA e loro diffusione a
    supporto delle decisioni di adozione
  • idealmente, disponibilità a professionisti e
    pazienti che raccolgono informazioni

68
Innovazione HTA, processo di valutazione (4)
69
Innovazione HTA, processo di valutazione (5)
  • Esplicitazione del razionale teorico e delle
    aspettative a sostegno dellinnovazione (come e
    che cosa la tecnologia può offrire rispetto ai
    processi di cura correnti) porta a
  • definire i destinatari della tecnologia
    innovativa (pazienti e professionisti)
    coerentemente con le sue potenzialità
  • confrontare la tecnologia nuova e quella
    esistente, rispetto a benefici clinici,
    organizzativi o economici

70
Innovazione HTA, processo di valutazione (6)
  • Il profilo delle evidenze empiriche è la road map
    del processo di indagine
  • dimostra la validità della tecnologia in termini
    di performance tecnica, fattibilità, sicurezza,
    efficacia e costo-efficacia
  • difficilmente lanalisi della letteratura traccia
    un profilo delle evidenze completo ed esauriente,
    ma permette di comprendere lo stadio di sviluppo
    della tecnologia e confrontare le diverse
    indicazioni cliniche ipotizzate

71
Innovazione Limiti HTA (1)
  • Conflitto tra convincente razionale teorico
    (conoscenza concettuale) e mancanza di robuste
    evidenze di efficacia (conoscenza empirica),
    specie per le cosiddette alte tecnologie
    diagnostiche o terapeutiche, ad alto contenuto
    innovativo
  • Nel governo dellinnovazione il processo di
    valutazione può riportare e valorizzare la
    conoscenza concettuale riportandola allinterno
    dei paradigmi della conoscenza empirica

72
Innovazione Limiti HTA (2)
  • Critiche a HTA
  • Impatto molto limitato sui decisori (target
    principale)
  • Insufficientemente tempestiva (rispetto
    allapprovazione regolatoria o al lancio sul
    mercato)
  • Cause
  • velocità di sviluppo e lancio delle nuove
    tecnologie
  • pressione del mercato e dellindustria delle
    innovazioni sui destinatari e utilizzatori
  • diversità dei tempi di realizzazione tra attività
    di ricerca e attività decisionale

73
Innovazione HTA Coverage with Evidence
Development (1)
  • La Coverage with Evidence Development (CED) o
    adozione di prestazioni sanitarie condizionata
    consiste nelluso della tecnologia condizionato
    allo sviluppo della ricerca e alla produzione di
    ulteriori prove e permette di usufruirne in
    determinate condizioni e per un periodo definito.
  • Oggi si tende ad applicare per tecnologie con
    indicazioni cliniche prive/con poche alternative
    terapeutiche

74
Innovazione HTA Coverage with Evidence
Development (2)
  • Utilizzo appropriato esiste un forte razionale
    scientifico per ritenere che la tecnologia sia in
    grado di offrire sostanziali benefici, ma mancano
    evidenze dirette di efficacia e che possono
    essere prodotte in tempi adeguati
  • Utilizzo non appropriato come espediente per
    introdurre innovazioni che godono di forti
    appoggi e interessi o per ritardarne lingresso
    per motivi economici

75
Innovazione HTA Coverage with Evidence
Development (3)
  • Algoritmo decisionale basato su tre quesiti
  • 1) ci sono sufficienti evidenze per ritenere che
    linnovazione possa risultare migliore del
    trattamento o della tecnologia al momento
    disponibile?
  • 2) è opportuno raccogliere maggiori informazioni?
    I vantaggi potenziali della raccolta di ulteriori
    dati, il cosiddetto valore dellinformazione,
    devono essere raffrontati ai costi della raccolta
    e dellanalisi
  • 3) stabilito che linnovazione ha un beneficio
    atteso positivo e che lulteriore ricerca è
    vantaggiosa, conviene aspettare di avere dati
    aggiuntivi?

76
Innovazione HTA Analisi del contesto (1)
  • Il processo di analisi del contesto varia al
    variare della tecnologia, ma mantiene comunque
    come finalità
  • individuazione e caratterizzazione del target
    (pazienti e professionisti)
  • stima dei volumi di attività attesi
  • valutazione delladeguatezza del contesto
    rispetto allintroduzione della tecnologia
  • valutazione delle ricadute organizzative e
    previsione di un piano di implementazione
    adeguato

77
Innovazione HTA Analisi del contesto (2)
  • Utilizzando il razionale teorico e il profilo
    delle evidenze che forniscono una stima dei
    pazienti potenziali beneficiari e quindi una
    stima dellimpatto clinico sui processi di cura,
    lanalisi del contesto deve evidenziare i margini
    di miglioramento offerti dalla nuova tecnologia
  • I maggiori benefici rispetto alla pratica
    assistenziale corrente rappresentano un
    presupposto per lintroduzione della nuova
    tecnologia

78
Innovazione HTA Piano implementazione (1)
  • Strategie di implementazione, sostegno e
    integrazione
  • Le decisioni sulladozione di una tecnologia
    sanitaria dipendono dalla valutazione del
    plausibile impatto clinico-assistenziale e dalla
    valutazione della potenziale idoneità della
    tecnologia a integrarsi nellofferta
    assistenziale
  • E di riferimento il modello per lo sviluppo e
    la valutazione di interventi complessi proposto
    dal Medical Research Council (MRC) inglese
    (enfasi sulla fase della teoria e della
    modellizzazione)

79
Innovazione HTA Piano implementazione (2)
  • Il modello MRC identifica 4 aspetti determinanti
    per lintegrazione di una nuova tecnologia e pone
    quesiti specifici su come la tecnologia incide
    su
  • rapporto tra paziente e medico e tra paziente e
    servizio sanitario
  • rete di relazioni tra professionisti
  • sistemi attuali di assegnazione dei ruoli e di
    valutazione delle competenze e performance
  • capacità dellorganizzazione di gestire
    linnovazione

80
Innovazione HTA Piano implementazione (3)
Contesto Quali strategie sono già in atto? Come queste verranno influenzate dallintervento? Quali cambiamenti al contesto sono prevedibili? Gli interventi chirurgici in urologia sono già largamente diffusi. Tuttavia interventi chirurgici urologici mini-invasivi non sono uniformemente offerti e alcuni centri sono più avanzati di altri nel fornire opzioni terapeutiche ai pazienti. Lintroduzione di pochi centri specializzati in chirurgia robot-assistita potrebbe incrementare e accentuare questa variabilità di offerta.
81
Innovazione HTA Piano implementazione (4)
Coerenza Lintervento è facilmente descritto e chiaramente differenziato dalla pratica corrente? Ha un obiettivo chiaro? Lintervento è chiaramente distinto ed innovativo in quanto richiede una tecnologia innovativa, nuove competenze, strutture adeguate e costi aggiuntivi. E atteso che lintervento migliori sia la performance che gli esiti clinici legati alla chirurgia mini-invasiva.
82
Innovazione HTA Piano implementazione (5)
Partecipazione cognitiva I potenziali utilizzatori dellintervento ne riconoscono il valore aggiunto, le potenzialità? sono disponibili a investire tempo, risorse, competenze e attività lavorativa nellintervento proposto? I professionisti coinvolti nelladozione della tecnologia sono entusiasti e disposti a investire il loro tempo nella formazione. I professionisti che non avranno la tecnologia a disposizione potrebbero non riconoscerne i vantaggi e potrebbero non incoraggiare i propri pazienti ad accedervi.
83
Innovazione HTA Piano implementazione (6)
Azione collettiva Quale sarà limpatto sulla attività lavorativa degli utilizzatori? Lintervento è in grado di sviluppare o potrebbe interferire con la loro attività? Quali effetti potrebbe avere sul rapporto medico e paziente? Lincontro tra medico e paziente sarà condizionato a seconda che si svolga in un centro che offre la prestazione o meno. Nel caso il professionista non disponga della tecnologia, linvio ad un centro specializzato potrebbe condizionare il rapporto con il paziente.
E necessario un programma estensivo di formazione? La tecnologia richiede un adeguato programma di formazione,, che dovrà essere definito e formalizzato, in accordo con la comunità professionale di riferimento, in tutti i suoi dettagli (requisiti dei formatori, requisiti di accesso alla formazione, criteri di valutazione)
Quale impatto avrà linnovazione sulla suddivisione del lavoro, delle risorse, responsabilità, e potere tra I diversi gruppi professionali? Poiché lo sviluppo di una rete di chirurghi specializzati nella tecnica robot-assistita potrebbe contribuire ad attrarre pazienti e risorse, incluse quelle per la ricerca, occorre che leventuale impatto di ciò negli altri centri venga monitorato (variazione nei volume dei pazienti, perdita di professionisti ecc.)
Linnovazione è coerente con gli obiettivi generali dellorganizzazione che la adotterà? Linnovazione è coerente con gli obiettivi e finalità delle organizzazioni che intendono adottarla che, tuttavia, dovranno investire risorse per la realizzazione dei cambiamenti strutturali e organizzativi necessari e conseguenti allavvio dellattività (percorsi assistenziali dedicati, piani di gestione del rischio, programmi di formazione )
84
Innovazione HTA Valutazione economica (1)
  • In sanità alti costi e poche risorse necessità
    di fare scelte sugli investimenti
  • Necessarie tecniche che valutino gli effetti
    degli investimenti in termini di efficacia e di
    costi
  • Obiettivo della valutazione economica presentare
    informazioni dettagliate rispetto al modo più
    efficiente di allocare le limitate risorse a
    disposizione, al fine di massimizzare i benefici

85
Innovazione HTA Valutazione economica (2)
  • Si parla di efficiente allocazione delle risorse
    quando il valore prodotto dallinvestimento in
    una opportunità risulta maggiore del valore che
    sarebbe prodotto da opportunità alternative.

86
Innovazione HTA Valutazione economica (3)
  • Lanalisi costo-efficacia confronta la nuova
    tecnologia sanitaria con standard attuali e/o con
    altre tecnologie sanitarie equivalenti
  • Ha lo scopo di fornire strumenti per
    lallocazione delle risorse economiche, decidere
    le priorità (quali tecnologie acquistare) e
    ottimizzare luso di tecnologie già introdotte
  • I metodi usati possono essere suddivisi in metodi
    impliciti ed espliciti

87
Innovazione HTA Valutazione economica (4)
  • Metodi impliciti
  • valutazione lasciata allabilità e allesperienza
    professionale del singolo operatore sanitario che
    in prima persona sceglie per i propri pazienti
  • caratterizzati da inefficienza, mancanza di
    equità (possibilità di offrire servizi differenti
    a pazienti simili o offrire ai pazienti servizi
    non appropriati) con conseguente spreco di
    risorse

88
Innovazione HTA Valutazione economica (5)
  • Metodi espliciti
  • sono i metodi di valutazione di impatto economico
    utilizzati nellambito dellHTA
  • priorità di scelta in base a criteri condivisi e
    validati

89
Innovazione HTA Metodi di alutazione
economica (1)
  • La valutazione economica si avvale dellanalisi
    comparativa effettuata in termini sia di costi
    sia di efficacia
  • Lanalisi è parziale se non prevede una
    comparazione e/o prende in considerazione solo i
    costi o solo le conseguenze
  • Unanalisi parziale è effettuata quando la
    tecnologia è talmente innovativa da non avere un
    confronto o quando la conoscenza sugli effetti è
    troppo instabile

90
Innovazione HTA Metodi di alutazione
economica (2)
  • Analisi di minimizzazione dei costi
  • Analisi costo-efficacia
  • Analisi costo-utilità
  • Analisi costo-beneficio

91
Innovazione HTA Metodi di alutazione
economica (3)
  • Analisi di minimizzazione dei costi
  • viene utilizzata nel caso in cui le conseguenze
    della tecnologia innovativa e della pratica
    standard siano equivalenti e si intenda mettere a
    confronto semplicemente i costi delle alternative

92
Innovazione HTA Metodi di alutazione
economica (4)
  • Analisi costo-efficacia
  • è la più usata perché considera costi e
    conseguenze dirette
  • confronta interventi sanitari alternativi, che
    producono conseguenze diverse
  • il costo viene valutato per unità di efficacia,
    preferendo a parità di efficacia, lalternativa
    con costo unitario minore o, a parità di costo,
    lalternativa con il massimo di efficacia (per
    esempio alternative da cui risulta un diverso
    numero di giorni di ricovero/visite
    ambulatoriali, tasso di mortalità come
    riferimento quantitativo)
  • limite non tiene conto delle variazioni
    qualitative

93
Innovazione HTA Metodi di alutazione
economica (5)
  • Analisi di costo utilità
  • considera una dimensione sia quantitativa (per
    esempio numero di anni di vita salvati) sia
    qualitativa (per esempio associa a ciascun anno
    di vita un coefficiente di qualità di vita
    attribuendo un punteggio)
  • risultati espressi sotto forma di costo per QALY
    (Quality Adjusted Life Years)

94
Innovazione HTA Metodi di alutazione
economica (6)
  • Analisi costo-beneficio
  • confronta tecnologie che comportano conseguenze
    differenti
  • confronto in termini monetari (monetizzazione
    delle risorse consumate e dei benefici
    introdotti)

95
Innovazione Ricerca traslazionale (1)
  • Ricerca traslazionale
  • Trasferimento dei risultati della ricerca da un
    ambito scientifico a un altro, sulla base di un
    preciso percorso dindagine e di utilizzo delle
    conoscenze
  • Per la medicina, questo percorso comincia con la
    ricerca di base e gli studi pre-clinici, i
    risultati dei quali vengono traslati nella
    ricerca clinica, i cui risultati vengono
    trasferiti a loro volta nella pratica clinica

96
Innovazione Ricerca traslazionale (2)
  • 1 blocco mancato trasferimento alla fase di
    studio di strumenti diagnostici e terapeutici
  • 2 blocco (fase di raccolta e fase di
    disseminazione) mancata implementazione o
    adozione dei risultati nella pratica clinica

97
Innovazione Ricerca traslazionale (3)
  • Il superamento del secondo blocco richiede un
    approccio multidisciplinare (epidemiologia,
    economia, comunicazione, organizzazione,
    politiche sanitarie)
  • Passaggio da esclusiva dei professionisti
    sanitari a contributo dei cittadini e dei
    responsabili

98
Innovazione Ricerca traslazionale, EBM
  • Evidence Based Medicine
  • inizialmente si pensava approccio clinico
    (ricerca dei risultati pubblicati, valutazione,
    selezione e decisione)
  • ma sono necessarie competenze per il reperimento
    degli studi e di critical appraisal
  • riconosciuta necessità di sistematizzazione,
    valutazione critica e divulgazione da parte di
    organi attendibili
  • ma linformazione non basta ci sono altri
    determinanti che influenzano le scelte
    assistenziali (fattori ambientali,
    amministrativi, accademici, economici e sociali)

99
Innovazione Ricerca traslazionale, KTE
  • Knowledge traslation (traslazione della
    conoscenza)
  • processo dinamico e iterativo
  • comprendente sintesi, disseminazione, scambio,
    applicazione eticamente corretta della conoscenza
  • fine migliorare la salute, offrire assistenza
    efficace, rafforzare il sistema sanitario.
  • nellambito delle strategie di traslazione e
    scambio della conoscenza (Knowledge Translation
    and Exchange KTE) viene individuato il
    knowledge brokering mette in comunicazione
    ricerca e pratica

100
Innovazione Ricerca traslazionale, Linee guida
  • Linee guida
  • ruolo determinante nel processo di miglioramento
    della qualità
  • adozione locale rappresenta opportunità di
    aggiornamento dei professionisti, informazione ed
    educazione dei pazienti, verifica efficacia e
    appropriatezza dellofferta assistenziale
  • la produzione delle linee guida è trasversale
    (rispetto dei criteri metodologici) separata dal
    trasferimento delle raccomandazioni (locale e non
    facilmente generalizzabile)
  • limplementazione richiede una strategia per
    ridurre lincompatibilità con il contesto

101
Innovazione I determinanti del cambiamento
  • La ricerca sullimplementazione si è concentrata
    su tre filoni che sottolineano limportanza di un
    approccio composito
  • il trasferimento della informazione
  • il comportamento dei professionisti sanitari
  • il cambiamento nelle organizzazioni sanitarie

102
Innovazione Trasferimento informazione (1)
  • Il trasferimento dellinformazione
  • le strategie di diffusione e disseminazione
  • Diffusione approccio passivo (conferenze, eventi
    didattici formali, distribuzione o invio postale
    di materiale cartaceo o audiovisivo)
  • Disseminazione approccio interattivo con
    definizione di contenuti e destinatari del
    messaggio in base a esigenze formative specifiche

103
Innovazione Trasferimento informazione (2)
  • Metodi incontri a piccoli gruppi o individuali,
    utilizzando professionalità specifiche e
    materiale costruito ad hoc
  • Strategie di diffusione basate su teorie
    educazionali ed epidemiologiche del comportamento
    (conoscenza e forza scientifica delle
    informazioni sono i determinanti del
    comportamento clinico dei professionisti, che è
    razionale e forgiato dal sapere personale). In
    realtà resta poco chiaro il rapporto tra
    conoscenza e comportamento
  • La diffusione è più opportunamente valutata in
    termini di capillarità del metodo

104
Innovazione Trasferimento informazione (3)
  • Risultati disseminazione impatto modesto su
    comportamento, possono predisporre al cambiamento
  • Ipotesi il messaggio è efficace solo per coloro
    che già si identificano in esso (ruolo di
    rinforzo e conferma), è inefficace su chi non lo
    condivide o non è disposto al cambiamento
  • Importanti le altre fonti di conoscenza
    (esperienza e formazione) con cui linformazione
    derivata dalla ricerca si trova a competere

105
Innovazione Cambiamento dei comportamenti (1)
  • Il cambiamento dei comportamenti le strategie
    per modificare motivazioni e attitudini
  • Strategie per influenzare il cambiamento del
    comportamento promemoria, uso opinion leader
    locali, raccolta e consegna ai professionisti di
    dati e informazioni che monitorizzano le scelte
    assistenziali, analisi e discussione per la
    valutazione degli esiti clinici
  • Sono supportate da teorie del comportamento
    cognitivo (i fattori determinanti il
    comportamento sono convinzioni personali,
    attitudini e intenzioni)

106
Innovazione Cambiamento dei comportamenti (2)
  • Fattori determinanti il comportamento
  • rapporto tra benefici e danni del comportamento e
    quindi possibilità di verificare direttamente le
    conseguenze positive di una data scelta (leva per
    adottarlo) non sempre conseguenze positive molto
    dirette
  • importanza attribuita al cambiamento da parte di
    persone di cui si ha stima e fiducia (ruolo
    influenza e pressione sociali)
  • percezione della propria capacità ed efficacia
    personale (competenza professionale e influenza
    personale)

107
Innovazione Cambiamento delle organizzazioni (1)
  • Il cambiamento nelle organizzazioni
  • Le strategie organizzative maggiormente valutate
    sono realizzate a livello dellorganizzazione e
    finalizzate a modificare il comportamento
    individuale.
  • I riferimenti teorici differenziano nel processo
    del cambiamento tre fasi successive
  • lo scongelamento della prassi consolidata
  • il cambiamento
  • il ricongelamento della nuova prassi

108
Innovazione Cambiamento delle organizzazioni (1)
  • Forze trainanti fattori economici e pressioni
    derivate dalla competizione
  • Forze frenanti attaccamento alla prassi
    tradizionale, cultura dellorganizzazione e
    cultura degli individui (innovatori, precursori,
    maggioranza precoce, maggioranza tardiva e
    conservatori)
  • Successo o fallimento sono determinati da
    molteplici fattori interconnessi, fino a oggi non
    adeguatamente analizzati e compresi

109
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (1)
  • Analisi dei determinanti della decisione
    assistenziale e strategie di implementazione
  •  
  • Determinanti delle decisioni assistenziali o
    della pratica clinica i fattori di ostacolo e i
    fattori facilitanti alla adozione di un
    comportamento
  • Lidentificazione dei determinanti è preliminare
    alla scelta di strategie efficaci
  • I vari metodi per individuarli si dividono in due
    macro categorie metodi esplorativi e metodi
    confermativi (o basati su teorie

110
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (2)
  • Metodi esplorativi
  • raccolta del maggior numero di informazioni
    possibili su presunti vantaggi e svantaggi per
    gli individui e per lorganizzazione, conseguenti
    alla adozione di una nuova pratica clinica
  • raccolta induttiva e senza un costrutto teorico
    delle informazioni, successivamente organizzata
    in forma intellegibile

111
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (3)
  • Metodi confermativi o basati su teorie
  • consentono rilevazione dei fattori di ostacolo
    (con definizione a priori di barriere prevedibili
    e verifica della reale presenza nel contesto)
  • permettono di rilevare fattori inaspettati
    (solo quelli percepiti)
  • non garantiscono unanalisi esaustiva
  • raccolta dati e informazioni aggiuntive su
    fattori che non emergono spontaneamente

112
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (4)
  • Strumenti di rilevazione (usati da entrambi i
    metodi)
  • revisione sistematica degli studi sullargomento
  • questionari
  • interviste
  • focus group
  • raccolta di dati

113
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (5)
  • Revisioni di studi
  • Se sistematiche, consentono di usufruire di
    conoscenza già disponibile e di individuare
    unampia varietà di determinanti
  • Provengono da contesti molto diversi, per cui
    alcuni determinanti possono risultare irrilevanti
    rispetto al proprio contesto e altri potrebbero
    non essere stati identificati
  • Sono un buon punto di partenza, ma non devono
    essere considerate lunica fonte di dati

114
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (6)
  • Sondaggi tramite questionari
  • Sono veloci da analizzare se sono utilizzate
    principalmente domande chiuse
  • Consentono di raggiungere un vasto numero di
    individui e di coprire unampia gamma di
    possibili problemi
  • Tendono ad avere un basso tasso di risposta
  • Non permettono indagini approfondite

115
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (7)
  • Interviste individuali
  • Sono utili a identificare fattori inaspettati e
    non definiti a priori
  • Sono utili per far emergere motivazioni
    sottostanti
  • Richiedono molto tempo
  • Richiedono complesse analisi qualitative dei dati

116
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (8)
  • Focus group
  • Sfruttano linterazione tra individui e gruppi
    professionali
  • Permettono di raccogliere molte informazioni in
    poco tempo
  • Sono efficaci per rilevare una grande varietà di
    problematiche
  • Necessitano di competenze nella conduzione e di
    unattenta preparazione

117
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (9)
  • Analisi della variabilità della pratica (raccolta
    dati)
  • Può determinare limpatto reale e oggettivo
    (piuttosto che quello percepito) di un
    determinante e fornirne una stima quantitativa
  • Non è in grado di individuare i meccanismi
    causali né di interpretare una eventuale
    variabilità rilevata

118
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (10)
  • Analisi dei determinanti
  • è complessa, non è consigliabile affidarsi a un
    unico strumento di rilevazione
  • i diversi metodi di indagine si basano su un
    confronto tra la pratica corrente e quella
    raccomandata e sullutilizzo di specifiche
    classificazioni o tassonomie
  • il confronto è descritto attraverso
    rappresentazioni grafiche, diagrammi di flusso,
    catene causali, check-list o descrizioni
    narrative e consente di evidenziare le differenze
    che costituiscono le potenziali barriere alla
    implementazione delle raccomandazioni

119
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (11)
  • Identificazione delle barriere prioritarie
  • è il passaggio analitico successivo che individua
    i determinanti suscettibili di modifiche e ne
    stabilisce rilevanza
  • può essere guidata da framework teorici (a
    priori) o da metodi empirici (a posteriori)
  • può utilizzare processi formali (metodo Delphi,
    diagrammi, matrici
  • richiede classificazione o tassonomia dei fattori
    di ostacolo per codificare le informazioni
    raccolte
  • È finalizzata alla scelta delle strategie di
    implementazione più idonee ed efficaci

120
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (12)
  • Sviluppo di un piano di implementazione
  • riconoscimento dei vincoli (fattori di ostacolo
    su cui non si può intervenire (tipico laumento
    dellorganico)
  • rilevazione del tasso di modificabilità
    dellorganizzazione (azioni ritenute necessarie e
    avviate) e di immodificabilità (azioni ritenute
    necessarie ma che non possono essere intraprese)
  • classificazione delle barriere in funzione della
    loro forza di resistenza al cambiamento e scelta
    degli interventi per indebolire o annullare la
    resistenza

121
Innovazione Analisi determinanti decisioni
assistenziali (13)
  • Legame tra caratteristiche degli individui e
    predisposizione al cambiamento o tra
    caratteristiche delle organizzazioni e capacità
    di accog
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