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Relazione

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Title: PowerPoint Presentation Last modified by: Enrico Sattin Created Date: 1/1/1601 12:00:00 AM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

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Title: Relazione


1
Relazione
caffeina
e
pellicola
alimentare
2
La Caffeina
  • Sostanza alcaloide contenuta nei chicchi di
    caffè. Emolto simile alla teobromina, la
    sostanza alcaloide contenuta nel cacao, e alla
    teofillina, lalcaloide delle foglie di tè.

3
Caratteristiche chimico fisiche
  • Poco solubile in acqua fredda
  • E una base debole
  • In soluzione acquosa i suoi sali con acidi forti
    sono fortemente idrolizzati
  • Non è molto solubile nella maggior parte dei
    solventi organici

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Dove troviamo la caffeina?
  • Semi di caffè
  • Pasta di guaranà
  • Foglie di thè secche
  • Noci di cola
  • Semi di cacao

5
Cosa Provoca?
  • Uno degli effetti più conosciuti della caffeina
    è la sua capacità di agire come stimolante in
    grado di ritardare in maniera temporanea la
    sensazione di fatica, effetto che, in soggetti
    predisposti, può causare insonnia. È stato
    inoltre dimostrato che la caffeina agisce come un
    diuretico leggero.

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A dosaggi maggiori abbiamo
  • Agitazione psicomotoria, eccitamento e
    instancabilità
  • Aumenta la peristalsi del colon
  • Nausea
  • Tremori, contrazioni muscolari
  • Ipervigilanza
  • Flusso disordinato del pensiero e del linguaggio

7
Miti e realtà sulla caffeina
  • La caffeina crea dipendenza?Parecchi soggetti
    faticano a stare senza caffeina ma ciò è dovuto
    allabitudine di assunzione che dopo qualche
    giorno di mal di testa si attenua diminuendone la
    dose
  • La caffeina ha effetti negativi sulla salute dei
    bambini? In realtà i bambini hanno la stessa
    capacità di metabolizzarla, tuttavia, vista la
    sensibilità dei bambini, dosi elevate possono
    causare effetti quali eccitabilità,
    irritabilità, ansia

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Ricerche
  • Dopo anni di ricerche gli scienziati sono giunti
    che non cè associazione tra consumo moderato
    (adulti 300mg al giorno) e rischi per la salute.
    Ognuno di noi può continuare a gustare thè e
    caffè affidandosi al proprio buon senso e alla
    moderazione.

Segue una tabella indicativa sul dosaggio
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Quantitativo medio per porzione
Caffè solubile 75 mg in una tazza da 190 ml
Thè 50 mg in una tazza da 190 ml
Bibite energetiche 28-87 mg in un bicchiere da 250 ml
Cola 8-53 mg in un bicchiere da 250 ml
Altre bibite analcoliche 24 mg in un bicchiere da 250 ml
Caffè espresso 30-50 mg in una tazzina da 30 ml
Cioccolata 5,5-35,5 mg in una barretta da 50 gr
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Altro usi della caffeina
  • Uso cosmetico coadiuvante per il
  • trattamento della cellulite date le
  • potenzialità lipolitiche e termogeniche
  • Eccitante del sistema nervoso

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Svolgimento esperienza
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Principio
  • La caffeina viene estratta dal caffè
  • con acqua bollente e successivamente
    chiarificata dopo il passaggio avvenuto
  • in una colonna cromatografica.
  • Per la determinazione della caffeina occorre però
    realizzare la retta di taratura della stessa
    tramite il metodo spettrofotometrico nell' UV.

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Apparecchiatura
  • Spettrofotometro
  • Cuvette al quarzo
  • Colonna comatografica di vetro
  • con setto poroso e rubinetto
  • Pompa per il vuoto
  • Beuta da vuoto da 50 ml
  • Matracci tarati da 50 e 250 ml
  • Pipette di varia taratura
  • Imbuto separatore

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Reagenti
  • MgO in polvere per cromatografia
  • Celite in polvere
  • Reagente di Carrez 1 soluzione di ZnSO4
  • Reagente di Carrez 2 soluzione di K4Fe(CN)6

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Procedimento per lestrazione della caffeina
  • Preparazione dei campioni
  • Retta di taratura

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Preparazione dei campioni
1
  • Pesare 1 gr di caffè in un becher
  • da 100 ml, aggiungere 3gr di MgO in polvere
  • e 15 ml di acqua bollente e successivamente
    portare a bagnomaria per 10 minuti. Riempiere la
    colonna cromatografica con 2,5 gr di celite e 2,5
    gr di MgO e poca acqua.

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Preparazione dei campioni
2
  • Ora per chiarificare si trasferisce la soluzione
    campione nella colonna con l'ausilio di acqua
    bollente e far cadere goccia a goccia sottovuoto.
  • Si ferma l'eluizione quando si arriva a
    raccogliere 150-190 ml di liquido.
    Successivamente è necessario raffreddare la
    soluzione con acqua fredda e trasferire il
    liquido raccolto in un matraccio da 250 ml.

18
3
  • A questo punto la soluzione potrebbe risultare
    torbida,
  • in questo caso si aggiungono 5 ml di
    reagente di Carrez 1 e 2 nell'ordine.
  • Si preparano quindi 7 standard dentro 7 matracci
    da 50 ml ciascuno prelevando dalla soluzione
    precedente determinati ml per poi portare a
    volume

STANDARD ml PRELEVATI
1 2
2 4
3 6
4 8
5 10
6 12
7 14
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Retta di taratura
1
  • Preparare i matracci contenenti
  • 1-2-3-4-5-6-7 ml di soluzione standard di
    caffeina , i quali avranno rispettivamente
    concentrazioni 2-4-6-8-10-12-14 mg/L di caffeina,
    si effettua lanalisi spettrofotometrica. Leggere
    lassorbanza a 273 nm e costruire il grafico
    della retta di taratura.

20
Retta di taratura
2
  • Esaminare il campione a concentrazione di
    caffeina incognita, effettuare lanalisi
    procedendo alla stessa maniera degli standard.
  • Dal grafico si può risalire alla quantità
    percentuale di caffeina contenuta in un litro di
    soluzione precedentemente trattata.

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RETTA DI TARATURA
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Elaborazione dati
  •   Diluizione caffeina
  • 1gr di caffeina? 100ml?250 ml
  •   Diluizione campione 10100
  •   Concentrazione soluzione standard 100mg/L
  • Concentrazione ricavata
  • dalle retta di taratura 11,914 mg/L

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Calcoli
  • Mg di caffeina in 100 ml di soluzione
    standard
  • 11,914 1000 X 100
  • X 1,1914 mg
  • Mg di caffeina in 250 ml di soluzione standard
    1,1914 10 X 250
  • X 29,78 mg
  • 29,78 mg ? 0,02978 gr di caffeina in 1 gr di
    caffè
  •       Percentuale di
    caffeina
  • 0,02978 1 X
    100
  • X 2,978

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Conclusioni ed osservazioni
  • Confrontando i dati teorici, la caffeina è
    presente nei semi di caffè in percentuali
    oscillanti tra lo 0,7 e l1,8 , invece nella
    prova eseguita il laboratorio la percentuale di
    caffeina è estremamente diversa.
  • Questo si può attribuire o al metodo usato o
    allapparecchiatura o allaccuratezza del lavoro.

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PELLICOLA ALIMENTARE NELL' IR
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Utilità pellicola
  • Film trasparenti, fogli e vaschette d'alluminio,
    sacchetti e contenitori di plastica, vassoietti
    rigidi, carta... la gamma dei prodotti destinati
    al confezionamento domestico degli alimenti è
    decisamente ampia e qualche imbarazzo nella
    scelta è giustificato. A volte, però, finiscono
    per prevalere criteri di praticità ed economicità
    che non sempre si accordano con le indispensabili
    attenzioni di tipo igienico. La scelta
    dell'imballaggio più opportuno dovrebbe tener
    conto invece di almeno due aspetti fondamentali
    le specifiche esigenze di protezione, il modo in
    cui si intende conservare il cibo.

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Il problema del PVC
  • Nella produzione delle pellicole a base di PVC
    si usano, infatti, particolari additivi chiamati
    ftalati, tossici per l'uomo. Alcuni test
    scientifici hanno dimostrato che questi ftalati
    possono migrare nei cibi, particolarmente in
    quelli grassi o contenenti alcol.

28
Ftalati
  • Gli ftalati sono additivi, che vengono aggiunti
    al pvc per renderlo più morbido. Le conseguenze,
    possono essere gravi alterazioni ormonali con
    riduzione della fertilità maschile, malformazioni
    nei feti, accumuli nell'organismo a carico di
    fegato e reni. L'alternativa c'è ed è quella che
    Coop ha scelto per tutelare i propri soci e
    consumatori eliminare il pvc dalle pellicole per
    alimenti, utilizzando del semplice ed innocuo
    polietilene. Ciò ha riscontrato successo nelle
    vendite anche se la pellicola risulta leggermente
    irrigidita.

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Esperienza
  • Lanalisi sulla pellicola alimentare si è svolta
    preparando unapposita tessera con un ritaglio
    nel centro per la lettura del laser sulla
    pellicola.
  • Si tara lo spettrometro facendo il background
    ovvero facendo una lettura sullassorbimento
    dellaria che successivamente il software
    sottrarrà allo spettro della pellicola.
  • Quindi si fa calcolare al pc lo spettro
    dassorbimento nellIR e si traggono le
    conclusioni sulla composizione della pellicola

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Spettro nellIRpellicola alimentare WIT
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Considerazioni finali
  • Dai picchi posso rilevare la presenza di

Stretching dei legami C-H
Bending
e
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Presentazione a cura di E. Sattin C.
Gherardini F. Pavarin
Elaborazione grafica IBM
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