Title: Corso di laurea specialistica in
1 ANALISI DI RISCHIO
- Corso di laurea specialistica in
- Scienze e Tecnologie per lAmbiente e il
territorio - Corso di Depurazione chimica
- Chiara Borsatti
- Anno Accademico 2006-2007
2EXCURSUS NORMATIVO
A LIVELLO COMUNITARIO
- 1994 Common Forum sui siti contaminati
dellUnione Europea
Progetto a scala europea per la stima dei
rischi determinati dai siti contaminati (Bonn
1994)
CARACAS Azione Concertata sullAnalisi di
Rischio dei Siti Contaminati, iniziativa
finanziata dalla CE attraverso il programma
Ambiente e clima
3EXCURSUS NORMATIVO
- ATTIVITA DI CARACAS (7 aree tematiche)
- tossicologia umana,
- analisi di rischio ecologico,
- destino e trasporto dei contaminanti,
- indagini ed analisi dei siti,
- modelli,
- valori guida e di screening,
- metodologie di analisi di rischio.
4EXCURSUS NORMATIVO
- Decreto legislativo 22/97, articolo 17 regola le
responsabilità pubbliche e private
riguardo alla bonifica e ripristino ambientale
dei siti e indica - limiti di accettabilità per le concentrazioni di
contaminanti in diversi comparti ambientali
in funzione delluso del sito - linee guida per la raccolta e lanalisi dei
campioni - criteri generali per la progettazione e
lesecuzione degli interventi di
risanamento.
5EXCURSUS NORMATIVO
- Decreto Ministeriale del 25 ottobre 1999, n. 471
- Allegato 1 valori di concentrazione residua
accettabile - Allegato 4 indicazioni da seguire e requisiti da
soddisfare
per la realizzazione dellanalisi di rischio - Articolo 2 e 5 i valori possono essere superati
se si dimostra nel progetto preliminare, che non
possono essere raggiunti neanche applicando le
migliori tecnologie disponibili a costi
sostenibili. - ASTM standard internazionale per la
valutazione del rischio, rispetta i requisiti
dellallegato 4 del D.M.471/99
6ANALISI DI RISCHIO
- stima delle conseguenze sulla salute umana e
sullambiente di un evento potenzialmente
dannoso, in termini di probabilità che le stesse
conseguenze si verifichino (APAT, 2005). - previsione dei modi e tempi in cui l'inquinamento
presente nel sito potrà raggiungere la
popolazione e le componenti ambientali dell'area
interessata - indagini e le valutazioni necessarie a stabilire
il rischio posto da uno specifico sito sospetto
di inquinamento alla salute pubblica e
all'ambiente naturale e costruito
7Livelli di elaborazione dellanalisi di rischio
- 3 livelli di elaborazione dellanalisi di rischio
- dal 1 (più semplice) al 3 (più complesso) si ha
che
- il grado di protezione della salute umana e
dellambiente risulta invariato - il numero e la qualità dei dati necessari per
le elaborazioni aumenta - le risorse da impiegare aumentano
- lefficacia degli interventi di risanamento
aumenta - le assunzioni conservative introdotte nei
calcoli diminuiscono
8Livelli di elaborazione dellanalisi di rischio
LIVELLO 1
- confronto i valori di concentrazione degli
inquinanti con i valori di riferimento delle
Tabelle dellAllegato 1 del D.M. 471/99
- Valori lt valori riferimento
Rischio trascurabile
- Valori gt valori riferimento
Rischio non trascurabile
- Bonifica se interventi fattibili e sostenibili
economicamente - Misure provvisorie di risanamento
- Bonifica con misure di sicurezza
9Livelli di elaborazione dellanalisi di rischio
LIVELLO 2
- Utilizza dati esistenti e indagini in sito e in
laboratorio - Formulazione di un modello concettuale di sito
- Considera lesposizione a determinati inquinanti
e i possibili bersagli sulla base di modelli
semplificati
- Valori lt valori indicati
Rischio trascurabile
- Valori gt valori indicati
Rischio non trascurabile
- Misure provvisorie di risanamento
- Il rischio giustifica ulteriori investimenti di
risorse finanziarie - Modifica la tipologia e le caratteristiche degli
interventi di bonifica
per raggiungere i valori che
pongono un rischio accettabile
10Livelli di elaborazione dellanalisi di rischio
LIVELLO 3
- Analisi di rischio completa
- Modelli numerici deterministici e/o
probabilistici -
- Valori lt valori riferimento
Rischio accettabile
Rischio non accettabile
- Valori gt valori riferimento
- Interruzione o riduzione dei percorsi di
esposizione - Intervenenti sui recettori
- Ulteriori opere che diminuiscono la
pericolosità degli inquinanti
11Analisi di rischio sanitario
- stima del pericolo a cui sono potenzialmente
esposti determinati individui a causa della
presenza di una matrice contaminata - suddivisa in quattro fasi
- Raccolta dati e identificazione dellHazard
- Valutazione tossicologica
- Valutazione dellesposizione
- Caratterizzazione e stima del rischio
12Analisi di rischio sanitario
1 FASE RACCOLTA DATI E IDENTIFICAZIONE
DELLHAZARD
- indagini e studi per la caratterizzazione
preliminare del sito - identificazione dei contaminanti che possono
determinare condizioni di pericolo - definire il Modello Concettuale del Sito (MCS),
costituito da tre elementi
13(No Transcript)
14Analisi di rischio sanitario
- sorgente di contaminazione sostanze pericolose
presenti nel sito e loro localizzazione,
concentrazioni, proprietà fisico/chimiche e
tempi di rilascio - percorsi di migrazione degli inquinanti
attraverso le matrici ambientali
identificazione dei comparti ambientali
attraversati, evoluzione spazio temporale delle
concentrazioni, misura o stima dei tempi di
decadimento, degradazione o di accumulo - bersagli o recettori della contaminazione nel
sito o nel suo intorno identificazione dei
potenziali recettori delle sostanze individuate e
della loro sensibilità (residenti, frequentatori
del sito, lavoratori e bambini), concentrazioni
delle sostanze che arrivano ai recettori.
15Analisi di rischio sanitario
2 FASE VALUTAZIONE TOSSICOLOGICA
- la tossicità è dovuta alla dose di assunzione è
la giusta dose che fa la differenza tra veleno e
rimedio - tossicità per una via di assunzione, si considera
tossico anche per le altre vie - periodo di esposizione
- esposizione a concentrazioni alte per breve
periodo EFFETTO
ACUTO - esposizioni a piccole dosi per tempi prolungati
EFFETTO
CRONICO
16Analisi di rischio sanitario
Sostanze non cancerogene
- Effetto soglia dose minima alla quale si
verificano effetti dannosi - NOAEL il più alto livello di dose sperimentale
di un composto in cui non si osserva un effetto
statisticamente o biologicamente significativo in
un gruppo di individui esposti comparato ad un
idoneo gruppo di individui di controllo - NOAEL/fattore di incertezza Rdf
- Rdf (dose di riferimento giornaliera)dose che
può essere assunta senza che si manifestino
apprezzabili rischi o effetti negativi durante
lintera vita umana (mg/Kg/giorno)
17Analisi di rischio sanitario
Sostanze cancerogene
- Effetto non soglia una dose infinitesima di
assunzione o esposizione al composto può dare
effetti dannosi alla salute umana - Slope Factor (SF) la probabilità di contrarre il
cancro in seguito ad esposizione nel corso della
vita ad una dose giornaliera unitaria SF è
pendenza della retta derivante dal modello
lineare di interpolazione dei dati dose-risposta
(mg/Kg/giorno) - informazioni tossicologiche da banche dati IRIS
(Integrated Risk Information System), HEAST
(Health Effects Assessment Summary Tables),
Inventario Nazionale delle Sostanze Chimiche
(Istituto Superiore di Sanità di Roma).
18Analisi di rischio sanitario
3 FASE VALUTAZIONE DELLESPOSIZIONE
- Esposizione contatto di un composto chimico con
il limite esterno di un essere umano (USEPA) - 2 Fasi
- esposizione del limite (contatto con il limite
esterno) - entrata (attraversamento del limite)
19Analisi di rischio sanitario
- Per valutare lesposizione bisogna
- definire i percorsi di esposizione
- determinare il mezzo con cui avviene il
trasporto di contaminanti - individuare la concentrazione di contaminanti
- definire il tempo di esposizione (frequenza e
durata) - identificare la popolazione esposta (età, sesso,
peso, etc.)
- La pericolosità di una sostanza dipende da
- concentrazione nel mezzo che viene a contatto
con il recettore - velocità di assunzione
- frequenza e durata dellassunzione
- fattore di assorbimento
- tempo di dimezzamento biologico
20Analisi di rischio sanitario
- A assorbimento (mg/Kg-day)
- CE concentrazione di esposizione
- CR tasso di esposizione
- EFD frequenza e durata di esposizione descrive
quanto spesso e quanto a lungo l'esposizione
avviene. È generalmente calcolata usando due
termini (EF e ED) - EF frequenza di esposizione
(giorni/anno) - ED durata dell'esposizione (anni)
- BW peso corporeo (Kg) il peso corporeo mediato
sull'intero periodo di esposizione - AT tempo di mediazione (giorni) periodo sopra
il quale l'esposizione è mediata (per il rischio
di cancerogenicità si usa la durata media della
vita, lifetime, mentre per il pericolo di
tossicità cronica si usa lo stesso periodo di
esposizione, ED)
21Analisi di rischio sanitario
- Si considerano diverse vie di esposizione, in
base a queste si prendono in considerazione
diversi aspetti
- Aria area e profondità della contaminazione
superficiale, direzione dei venti, condizioni
climatiche - Falda dati idrogeologici (profondità acquifero,
permeabilità, direzione e velocità di flusso,
fattori di attenuazione, distanza del pennacchio
dal recettore finale) - Suolo caratteristiche del suolo superficiale,
dimensioni del suolo interessato.
22Analisi di rischio sanitario
Sostanze non cancerogene
- Lesposizione è calcolata come Dose media
giornaliera (ADD, in mg/Kg/giorno) e dipende da
- Concentrazione del composto,
- Aliquota di assunzione,
- Durata dellesposizione,
- Peso corporeo,
- Tempo di esposizione.
Sostanze cancerogene
- Si utilizza lindice LADD dose giornaliera media
per la durata della vita (mg/Kg/giorno) - Durata media della vita anziché il tempo di
esposizione
23Analisi di rischio sanitario
4 FASE CARATTERIZZAZIONE E STIMA DEL RISCHIO
- Per la caratterizzazione del rischio si
sintetizzano i dati raccolti considerando
- leffetto dellesposizione ad un composto
chimico sulla salute umana - i dati delle curve dose-risposta, la natura e
limportanza degli effetti osservati di un
determinato composto - natura ed estensione dellesposizione, gli
individui e i tipi di popolazione esposti - le incertezze connesse alla stima.
24Analisi di rischio sanitario
Sostanze non cancerogene
- Rischio valutato associando le stime di
assunzione alle stime di tossicità della
sostanza - R E/RfD HQ
- In presenza di più sostanze sui cui effettuare la
valutazione si avrà - R ? E/Rfd THQ
- Verrà considerato accettabile il caso in cui
- THQ lt 1
25Analisi di rischio sanitario
Sostanze cancerogene
- rischio espresso come la probabilità che un
individuo contragga il cancro in seguito ad una
esposizione cronica alla sostanza considerata - R E SF
- considerando la presenza di più sostanze
cancerogene - R ? E SF
26Analisi di rischio sanitario
- Una volta calcolato il rischio si considera
- R gt 10-4 rischio non tollerabile, occorre
intervenire sulle sorgenti (es.
rimozione, attenuazione) sui percorsi (es.
interruzione, minimizzazione) o sui bersagli
(es.allontanamento, monitoraggio) - 10-4 lt R lt10-6 sono necessarie specifiche
valutazioni al fine di giudicare la necessità e
la tipologia di interventi sul sito - R lt 10-6 rischio tollerabile, non viene
richiesta alcuna azione.
27Analisi di rischio sanitario
GESTIONE DEL RISCHIO
- Ultimata la fase di caratterizzazione del
rischio, si affronta il problema della sua
gestione - Concorrono alle decisioni e alla implementazione
di interventi
- fattori tecnologici disponibilità di idonee
metodologie di intervento - fattori socio-economici costi associati agli
interventi e importanza della diminuzione del
rischio - fattori legali normative esistenti relative
alla tutela della vita umana
28Analisi di rischio sanitario
- Aspetto economico molto importante
- Più i processi di bonifica avanzano, più il
rischio si abbassa, ma aumentano anche le
risorse economiche da impiegare - Equilibrio tra costo totale e rischio totale
29Analisi di rischio ecologico
- il processo che stima la probabilità che possano
avvenire o stiano avvenendo effetti ecologici
avversi, come risultato dellesposizione ad uno o
più agenti stressanti (US-EPA 1998)
- analisi di rischio può essere condotta a partire
da tre situazioni
- identificazione di un agente stressante
- identificazione di un effetto avverso
- identificazione di unentità ecologica da
proteggere
30Analisi di rischio ecologico
- Formulazione del problema (FP) si stabiliscono
gli obiettivi dellanalisi, viene costruito il
modello concettuale e si predispone il piano di
analisi su cui verrà sviluppata la fase
successiva. - Fase di analisi (FA) vengono valutati ed
elaborati i dati sulle caratteristiche di
esposizione degli agenti stressanti e sugli
effetti ecologici potenziali, mediante la
definizione di due profili il profilo di
esposizione e il profilo agente
stressanteeffetto. - Fase di caratterizzazione del rischio (CR) si
stima la probabilità che avvengano gli effetti
ecologici avversi definiti durante la
formulazione del problema, confrontando i due
profili definiti nella fase di analisi. Inoltre
si definisce lincertezza di stima e le sue
fonti, nonché la potenzialità ed i limiti della
ERA condotta
31(No Transcript)
32RADAR AMBIENTALE
- metodo proposto e pubblicato dal professore
Vaccari dellUniversità di Pavia - valutazione del rischio comparativo
- livelli di priorità di disinquinamento
nellattuazione dei piani di bonifica ambientale - 6 parametri
- Prevede
- matrici per la valutazione di ogni singolo
parametro - schede operative utilizzabili sul campo dagli
operatori - tabella di sintesi che unifica tutte le
informazioni e valutazioni emerse dallanalisi
dei singoli parametri
33RADAR AMBIENTALE
- I parametri utilizzati per la valutazione del
rischio sono
Presenza antropica
- popolazione residentecoloro che abitano o
lavorano stabilmente in edifici costruiti nella
zona oggetto di indagine e coloro che fruiscono
per un periodo prolungato - popolazione circostante coloro che abitano o
lavorano stabilmente nellarea circostante la
zona oggetto di indagine e coloro che transitano
nelle immediate vicinanze della zona - Vanno inoltre considerate caratteristiche
geografiche, meteoclimatiche, la densità
abitativa della zona, laccessibilità della zona,
eventuali recinzioni, isolamento dellarea.
34RADAR AMBIENTALE
Acque superficiali
- acque che lambiscono, attraversano, entrano in
contatto con la zona oggetto di indagine - frequenza storica di eventuali esondazioni
- attenzione ad eventuali sversamenti di materiali
Aria
- odori molesti o esalazioni presenti
- venti possono allontanare le esalazioni
- barriere geografiche o architettoniche possono
schermare le esalazioni - volatilità, nocività e persistenza in forma
aerodispersa delle sostanze potenzialmente
pericolose presenti
35RADAR AMBIENTALE
Terreni
- Si distinguono in terreni scarsamente permeabili
e scarsamente impermeabili - I contaminanti comunemente considerati sono
melme acide, residui catramosi, metalli pesanti,
pesticidi, idrocarburi - Rischio deve essere valutato in rapporto alle
caratteristiche litologiche della zona
Falda
- Falda superficiale importante individuare la
direzione di scorrimento della falda e le
caratteristiche litologiche del sito per
individuare la vulnerabilità della falda - Falde profonde falde idrogeologicamente
separate da quella superficiale. È importante
verificare leffettiva separazione dalla falda
superficiale
36RADAR AMBIENTALE
Condizioni strutturali o di contenimento
- valutare lo stato di conservazione di tutte le
strutture fisse o mobili, interrate o
superficiali, di qualunque dimensione, che con il
loro cedimento possano direttamente o
indirettamente provocare lo sversamento di
sostanze potenzialmente dannose - sostanze reattive che possono sprigionare vapori
dannosi o generare reazioni esotermiche e
principi di incendio
- Ad ognuno dei sei parametri viene assegnato un
valore da 1 a 5 che rappresentano - 1 rischio nullo
- 2 rischio basso
- 3 rischio medio
- 4 rischio alto
- 5 rischio molto alto
37RADAR AMBIENTALE
- Se non è possibile attribuire un punteggio viene
assegnato il valore più alto, cinque,
accompagnato da un asterisco per evidenziare
limpossibilità di valutare il rischio per quel
parametro. - Il rischio r è dato da
- r p x m
- dove m magnitudine delleventuale evento
inquinante, - p probabilità che questo si
verifichi - Una volta assegnato il rischio ad ogni singolo
parametro si individua su ognuno dei sei bracci
il punto corrispondente alla valutazione
attribuita, la parte più interna ha valore 1
mentre quello più esterna ha valore 5. Dopo aver
individuato i punti, questi vengono uniti e la
grandezza dellarea così trovata corrisponde al
rischio.
38(No Transcript)