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Nessun titolo diapositiva

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Title: Nessun titolo diapositiva Author: Dip. Clinica Veterinaria Last modified by: Dip. Clinica Veterinaria Created Date: 9/18/2003 9:31:54 AM Document presentation ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Nessun titolo diapositiva


1
ANALGESIA
LOCALE Gli anestetici locali vengono impiegati
per ottenere la desensibiliz- zazione e
lanalgesia delle superfici cutanee ( A.TOPICA),
dei tes- suti locali ( INFILTRAZIONE E BLOCCO
PERIFERICO) e delle strutture regionali ( A. DA
CONDUZIONE, A. REGIONALE) UTILIZZATA Alternativa
o in associazione alla. endovenosa o inalatoria
nei pa- zienti ad alto rischio. Nel cane e gatto
impiegata raramente .
2
VANTAGGI 1) rapidità di esecuzione 2) facilità
di esecuzione 3) non è richiesto un controllo
costante dellanimale 4) rischi intraoperatori
ridotti APPLICAZIONE - interventi piccola
chirurgia - scopi terapeutici ( artriti,
sinoviti, teniti, pruriti intensi) - diagnostica
zoppicature CONTROINDICAZIONI - infezione -
infiammazione locale - ipersensibilità al farmaco
3
.ASSORBIMENTO A. LOCALE VASOCOSTRITTORE
(ADRENALINA) ritarda lassorbimento
soluz. all1 per evitare
eff. coll.( se acciden-
talmente inoculata in vena) SOLVENTE
OLEOSO ritarda lassorbimento.
Trattamento terapeutico di
pruriti, eczemi . IALURONIDASI ( enzimi
mucolitici) aumentano la velocità di

assorbimento. CARATTERISTICHE ANALGESICO 1)
non deve essere irritante per i tessuti 2) non
deve dare reazioni allergiche 3) deve dare
completa analgesia 4) deve essere metabolizzato
senza dare danno epatico o renale 5) elevata
potenza a bassa concentrazione 6) disponibili in
soluzioni sterili
4
ANALGESICI
LOCALI Sostanze che messe a contatto con una
struttura nervosa a qualunque livello, riescono
ad abolire temporaneamente lecci- tabilità o la
conduzione degli stimoli nervosi. LIDOCAINA è
la più usata . E utilizzata per a. locali,
regionali, spinali e per applicazioni topiche.
Nella. epidurale viene utilizzata al 2 , quella
al 4 viene impiegata per la. di superficie
delle mucose. MEPIVACAINA impiegata per a.
infiltrative, intraarticolari, tro- culari ed
epidurali. Soluz. all 1 a. epidurale cane
5
  • BUTACAINA 2 per a. superficie delle mucose e
    della cornea
  • Durata danestesia discretamente lunga, non
    provoca midriasi e
  • non danneggia la cornea.
  • PROPARACAINA azione rapida, leffetto dura circa
    15
  • E usata per la. topica del naso dellorecchio,
    per le ferite e prima
  • del cateterismo.
  • E lagente topico di scelta per la. corneale.
  • CLORURO DI ETILE provoca congelamento della zona
    cutanea
  • trattata.
  • piccole incisioni
  • drenaggio ascessi

6
  • ANALGESIA
  • SUPERFICIE
  • RAFFREDDAMENTO
  • INFILTRAZIONE
  • SUPERFICIE
  • Anestesie locali più altri agenti terapeutici
    sotto forma di gelatine
  • o creme.
  • RAFFREDDAMENTO
  • Cloruro di etile
  • INFILTRAZIONE
  • Blocca le terminazioni nervose di tutto il campo
    operativo
  • -INTRADERMICA
  • SOTTOCUTANEA

7
  • Lanalgesia per infiltrazione si utilizza
  • applicazioni antalgiche in un articolazione
    dolorante
  • analgesia di un tendine o legamento
  • analgesia di cicatrici dolorose
  • analgesia delle vaginali del testicolo
  • artriti e sinoviti
  • Può essere
  • -AVVOLGENTE
  • RADIATA
  • PROFONDITA ( BLOCCO PERIFERICO)
  • VANTAGGI
  • 1)non vengono mutati i rapporti tra i tessuti
  • 2)si può praticare alla base dei tumori
    peduncolati o sottocutanei
  • 3)amputazioni dita
  • 4 interventi su capezzoli
  • CONTROINDICATA nei tumori maligni

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ANALGESIA SPINALE Se introduciamo nel canale
rachideo un analgesico, esso, venendo a contatto
con le radici nervose nel punto in cui
abbandonano il midollo spinale , porta a perdita
della sensibilità di quelle regioni del corpo
EPIDURALE La soluzione si spande nel canale
rachidiano, senza che lago penetra- to nel
canale spinale abbia oltrepassato le meningi. Lo
spazio epidurale è posto tra dura madre e canale
osseo.
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  • PUNTI DI ELEZIONE
  • Articolazione lombo-sacrale
  • Si distinguono in
  • ANESTESIA ALTA O ANTERIORE
  • ANESTESIA BASSA O POSTERIORE
  • Ciò dipende dalla progressione dellanalgesico
    nel canale rachidiano
  • TECNICA
  • Si utilizzano aghi lunghi (7-10 cm) forniti di
    mandrino
  • Tutto lo strumentario e la cute devono essere
    sterili
  • Lanalgesico più impiegato è la LIDOCAINA
  • La localizzazione dellago nello spazio
    epidurale è indicata da.
  • una repentina diminuzione delle resistenza
    allinserzione dellago
  • facilità di inoculaz. di una piccola quantità
    daria, di a. locale

10
  • Prima di inoculare lanestetico è necessario
    eseguire la prova della
  • aspirazione per verificare se cè presenza di
    sangue o di fluido
  • cerebrospinale.
  • lanalgesico deve essere inoculato lentamente
  • non passa la B.P.
  • utile in interventi sul perineo, sulla coda e
    sugli arti posteriori
  • CONTROINDICAZIONI
  • affezioni o pregressi traumi delle vertebre
    lombo- sacrali
  • malformazioni congenite o acquisite della colonna
  • COMPLICAZIONI
  • -lesioni a carico dei legamenti intervertebrali,
    a carico delle arterie,
  • delle vene e delle radici nervose

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CANI CONTENIMENTO 2 tecniche SITO nello spazio
lombo-sacrale DOPO LINOCULAZIONE -
decubito dorsale - sollevamento del
treno anteriore INDICATA -taglio
ceareo -ovarioisterectomia -castrazione -riduzione
prolasso rettale -caudectomia -osteosintesi -mast
ectomie DOSI 1ml LIDOCAINA 2 ogni 4.5kg
analgesia fino a L2 1ml / 3,5kg
analgesia fino a T5
12
Il dosaggio viene calcolato nel cane anche in
base alla taglia dellanimale , misurando la
lunghezza dellanimale tra la cresta occipitale
e la base della coda. LUNGHEZZA in cm
LIDOCAINA 2 in ml
fino a 30
fino a 1.0 35

1.5 40
2.0
45
2.5 50
3.0
oltre i 90
10.0 e più
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  • INOCULAZIONE IN UNA ZONA IMPROPRIA
  • Ritardo dellinizio dellanestesia
  • Paresi monolaterale degli arti posteriori
  • Anestesia parziale della coda o della regione
    perineale
  • Shock e/o morte in seguito ad inoculazione nello
    spazio sub-
  • aracnoideo

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FARMACI PER LE
EMERGENZE ANALETTICI sono farmaci che stimolano
il centro del respiro e
producono un aumento degli scambi respiratori
DOXAPRAM si può somministrare per
qualunque via.
I.V. produce la risposta in 10-30 CANI 1
mg/kg ANTAGONISTI SPECIFICI
ANTISEDAN DOMITOR ANEXATE
BENZODIAZEPINE NALOXONE OPPIACEI
NALOXONE 4-AP DROPERIDOLO FENTANIL
15
CORTICOSTEROIDI 1) producono un effetto
vasodilatatorio e migliorano la perfusione
tissutale 2) ad alte dosi esercitano un marcato
effetto anticoagulante 3) riducono ledema nel
S.N.C. ( dopo un trauma) LIDOCAINA 1) impiegata
nel trattamento delle ARITMIE VENTRICOLARI
durante lanestesia 2) i livelli ematici
diminuiscono rapidamente dopo linoculazione
di un singolo bolo per mantenere un livello
ematico terapeutico occorre linfusione
continua. In EMERGENZA se non cè a disposizione
una vena si può sommi- nistrare nellalbero
bronchiale tramite un catetere endotracheale
e viene rapidamente assorbita. DOSE CANE 2-6
mg/kg i.v. GATTO 0.25 -0.75 mg/kg
i.v.
16
FENILEFRINA ( alfa mimetico) Determina
bradicardia Si utilizza nelle ARITMIE
SOPRAVENTRICOLARI DOSE CANE 0.08 mg/kg
i.v. PROPANOLOLO ( beta bloccante) Previene
liperattività cardiaca prodotta da paura, algia,
anestesia trauma chirurgico. Utile per il
trattamento delle ARITMIE e delle FIBRILLAZIONI
CARDIACHE. DOSE 0.2 mg/kg i.v. ATROPINA Si
utilizza nella bradicardia
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ISOPROTERENOLO è impiegato come uno
stimolante cardiaco in anestesiolo-
gia nonché nella terapia dello shock e nel
trattamento del broncospasmo. Viene
diluito in una soluzione di destrosio al 5 ( 5
ml in 500 ml) Si somministra goccia a goccia fino
a raggiungere frequenze car- diache comprese fra
80 e 140. ADRENALINA produce
rapido aumento sia della pressione sistolica che
di quella diastolica.
Determina aumento della F.C. DOSE 0.5-1 ml
i.v.
18
SODIO BICARBONATO 5 Andrebbe somministrato
i.v. per combattere lacidosi e migliorare
lazione delladrenalina. Dovrebbe essere
somministrato entro 2 dallarresto CALCIO
CLORURO o CALCIO GLUCONATO i.v. 0.5- 3
ml al 10 ( 10-20 ml di una soluzione al 10
ogni 10) migliora il tono mio- cardico
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EMERGENZE IN CORSO DI ANESTESIA La
PREVENZIONE degli incidenti intraoperatori si
fonde oltre che 1) uso razionale degli
anestetici 2) corretta organizzazione del lavoro
di sala operatoria 3) accurati accertamenti
clinici 4) controllo costante dei materiali e
apparecchiature 5) volontà di collaborare tra il
personale La MORTE INTRAOPERATORIA prevedibile
nei pazienti ad alto rischio non è da escludere
nei soggetti sani od oggetto di banali
pro- cedure chirurgiche. Apparati maggiormente
coinvolti - RESPIRATORIO -
CARDIOVASCOLARE
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APPARATO RESPIRATORIO Accanto ad eventi
improvvisi che richiedono terapia durgenza ci
possiamo trovare di fronte a situazioni ad
evoluzione più subdola che possono avere
conseguenze fatali. EVENTI IMPROVVISI -
ARRESTO RESPIRATORIO O APNEA - OSTRUZIONE
RESPIRATORIA - LARINGOSPASMO SITUAZIONI
AD EVOLUZIONE PIU SUBDOLA - IPOPNEA
- IPERPNEA - TACHIPNEA
21
APNEA CAUSE - ostruzione delle vie
respiratorie - laringospasmo
- irritazione della mucosa
nasale e faringo laringea -
applicazione di stimoli dolorifici in anestesia
leggera - arresto cardiaco
primitivo - surdosaggio da
farmaci anestetici In assenza di monitoraggio si
noterà - sospensione dei movimenti
toracici - assenza di movimenti di
escursione del pallone respiratorio ed
il suo eccessivo rigonfirarsi - cianosi
delle mucose Accertata la pervietà delle vie
respiratorie è necessario 1) SOMMINISTRARE O2 2)
SOSPENDERE LA SOMMINISTRAZIONE DI ANESTETICO 3)
SOSPENDERE LINTERVENTO 4) SOMM ANALETTICI
RESPIRATORI A(DOXAPRAM) 5)ANTAGONISTI SPECIFICI
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OSTRUZIONE RESPIRATORIA CAUSE - errato
posizionamento del paziente -
accumolo di secrezioni o di materiale rigurgitato
in faringe -
laringospasmo - caduta della
lingua sulla glottide SI EVIDENZIA - ridotta
escursione del pallone di riserva
- comparsa di rumori respiratori
abnormi In seguito allostruzione si va incontro
ad ipossia, ipercapnia. Lo sforzo respiratorio
provoca un aumento dl lavoro necessario alla
ventilazione e la pressione negativa, durante
linspirazione, può provocare edema
polmonare. TRATTAMENTO 1) RIMUOVERE LA CAUSA 2)
O2
23
LARINGO e BRONCOSPASMO Più frequente nel gatto
dopo somministrazione di etere, alotano
e barbiturici o quando tentiamo di intubare
forzatamente. Il laringospasmo può iniziare come
riflesso a stimoli in partenza dal campo
operatorio, se lanestesia non è sufficientemente
profonda. SI MANIFESTA - stridore inspiratorio
- difficoltà di
ventilazione -
cianosi TRATTAMENTO 1) RISTABILIRE LA PERVIETA
DELLE VIE AEREE (EVENTUALMENTE INTU-
BARE) Spesso laumento del tasso ematico di CO2
è sufficiente a far regre- dire la sintomatologia
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IPOPNEARespirazione lenta ed irregolare . L
ipopnea riflette una ventilazione inefficace, con
ossigenazione ed eliminazione della CO2
insufficienti Lipoventilazione si verifica più
facilmente - la pressione
addominale è aumentata -
distensione, contenzione ed obesità L IPOPNEA
può verificarsi in seguito -
somministrazione di sedativi e narcotici -
piani più profondi di unanestesia gassosa o
barbiturica In questi casi si può andare incontro
ad APNEA TRANSITORIA
che non preoccupa se non si
sviluppa
CIANOSI
25
TRATTAMENTO 1) INTUBAZIONE 2) O2 3)
RESPIRAZIONE CONTROLLATA 4) ANTAGONISTI SPECIFICI
26
IPERPNEA E TACHIPNEA Un aumento della profondità
e della frequenza del respiro può conseguire a -
stimolazione chirurgica durante una anestesia
troppo superficiale - ipossia e /o
ipercapnia TRATTAMENTO- assicurare la pervietà
delle vie aeree -
O2 La TACHIPNEA può essere osservata durante
lanestesia con alo- tano quando si usano alte
concentrazioni. Può essere controllata con una
piccola dose di MEPERIDINA i.v.
27
ALTERAZIONI EMOGASANALITICHE Dovute a -
posizione del letto operatorio -
manovre chirurgiche - alterazione
del rapporto ventilazione/ perfusione ( le
zone di polmone declivi sono
perfuse, quelle pro- clivi
meglio ventilate) IPOSSIEMIA CAUSE -
ipoventilazione del paziente
- distacco raccordi circuito respiratorio
- ostruzione parziale o totale del
tubo endotracheale -
somministrazione di miscele ipossiche IPERCAPNIA-
consegue ad una ipoventilazione del paziente e
si associa ad acidosi
respiratoria eccessiva può provocare -
vasodilatazione cerebrale
- edema
- ipertensione
endocranica
28
IPOCAPNIA consegue ad una iperventilazione del
paziente e si associa ad
alcalosi respiratoria Può
conseguire vasocostrizione cerebrale.
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APPARATO CARDIOVASCOLARE ALTERAZIONI PRESSIONE
ARTERIOSA - IPOTENSIONE induzione con tiopentone
che determina vaso-
dilatazione periferica - IPERTENSIONE manovre di
intubazione tracheale forzate de-
termina la liberazione di
catecolamine con gravi
crisi ipertensive ARITMIE CARDIACHE -
TACHICARDIA SOPRAVENTRICOLARE (F.C. gt 180) -
TACHICARDIA VENTRICOLARE ( precede
fibrillazione) - EXTRASISTOLIA ATRIALE O
VENTRICOLARE CAUSE - ipertono simpatico
determinato da -
surdosaggio - manip.
strutture intratoraciche e endoaddom.
- manip. Occhio ( riflesso
oculo-cardiaco)
30
TRATTAMENTO TACHICARDIA VENTRIC.
LIDOCAINA ( 2-6 mg/kg i.v.) TACHICARDIA
SOPRAVENTR. FENILEFRINA (0.08mg totale) -
BRADICARDIA (F.C. lt 50-60) CAUSE
riflesso vagale per - stimolazione
faringo-laringo-
tracheale
TRATTAMENTO - regrediscono alleggerendo
lanestesia - ATROPINA - in
mancanza di effetto ISOPROTERENOLO ( goccia a
goccia
80-140
F.C.) La predisposizione allinsorgenza delle
ARITMIE può essere deter- minata-
MIOCARDIOPATIE - IPOSSIA e/o
IPERCAPNIA - IPERPOTASSIEMIA
-IPOPOTASSIEMIA
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ARRESTO CARDIACO CAUSE - Ipossia
- Ipercapnia - Iperkaliemia
- Depressione miocardica indotta da
anestetici DIAGNOSI - Assenza dei movimenti
respiratori - assenza del
polso - assenza dellitto
cardiaco e dei toni cardiaci
- midriasi - cianosi
- cessazione del sanguinamento del
campo operatorio LARRESTO CARDIACO è un
EMERGENZA da 3 che necessita dellim- mediato
apporto di sufficiente O2 e la rimozione di CO2
dal cervello TERAPIA - interrompere la
somministrazione dellanestetico
- O2 - massaggio cardiaco
esterno - ADRENALINA i.v.
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- SODIO BICARBONATO i.v. per
combattere lacidosi e
migliorare lazione delladrenalina
- CALCIO GLUCONATO i.v. per migliorare il tono
cardiaco TURBE DELLA TERMOREGOLAZIONE IPERTERMIA
MALIGNA frequente nelluomo e nel suino, se-
gnalate sporadicamente nel cane
e nel gatto IPOTERMIA CAUSA- RIDUZIONE
DELLA TERMOREGOLAZIONE indotta
dalla diminuzione del metablismo degli organi
-AUMENTO DELLA TERMOLISI
- vasodilatazione cutanea
- infusione di soluz.
fredde - esposizione
per lungo tempo di visceri add.o torac
- ventilazione con gas freschi.
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CONSEGUENZE - vasocostrizione
periferica con riduzione perfusione di
molti organi e tessuti -
riduzione contrattilità miocardica
- turbe del ritmo cardiaco -
alterazioni dellequilibrio acido-basico
- tempo di risveglio prolungato IPOGLICEMIA
. Può determinare danno cerebrale. PAZIENTI A
RISCHIO - diabetici
- neonati
- patologie epatiche SEGNI CLINICI -
tachicardia -
ipertensione -
ipotensione e sudorazione
- livelli ematici glucosio inferiori a 60
mg/dl
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TRATTAMENTO- somministrare destrosio 5 dose 2-5
ml/kg/h Valutare la glicemia prima dellanestesia
e ogni 2 ore e al termine dellanestesia e
assicurarsi che il paziente mangi altrimenti
sommi- nistrare glucosio. VOMITO O
RIGURGITO Vomito processo attivo che porta il
contenuto nella faringe Rigurgito movimento
passivo del contenuto gastrico che refluisce
nellesofago o nella faringe CAUSE
- pressione gastrica elevata -
stimolazione del riflesso del vomito morfina,
apomorfina, ossimorfone, xilazina
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PREVENZIONE - digiuno di almeno 12 ore
- non somministrare acqua per
almeno 2 ore prima
dellanestesia -
premedicazione con ATROPINA riduce la mo-
tilità gastrointestinale
e lincidenza di vomito
- somministrare CIMETIDINA 10mg/kg i.v. che
riduce la secrezione
acida gastrica -
intubare il soggetto e gonfiare la
cuffia TRATTAMENTO Durante linduzione -
abbassare la testa del pziente e pulire la bocca
- aspirare il materiale in trachea ( se non è
stato messo il tubo endot. - somministrare O2
- rimandare lintervento - trattare il
broncospasmo con AMINOFILLINA per via i.v.
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Durante lanestesia - Inserire una sonda
gastrica e svuotare lo stomaco - Eliminare
il liquido dalla faringe - Estubare il
soggetto appena ripresa la deglutizione.
Rimuovere il tracheotubo con la testa del
paziente abbassata
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SHOCK Può essere definito come una condizione
nella quale cè un inade- guata perfusione
tissutale che esita in ipossia cellulare lo shock
è un insufficienza del flusso ematico, non della
pressione sanguigna. Si distingue in 1)
IPOVOLEMICO è secondario ad una diminuzione
della massa
sanguigna per perdita di sangue o di plasma o di
acqua ed
elettroliti. A) EMORRAGICO
- e. esterna ( ferite, enterorragie,
metrorragie, rinorragie) - e.
interna ( endoperitoneale, endopleurica)
B) PER PERDITE DI PLASMA -
infiammazioni essudative e trasudati
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C) PER PERDITA DI ACQUA ED
ELETTROLITI - vomito
- diarrea
- sudorazione profusa
- insufficienza surrenalica acuta 2) SETTICO è
causato da una infezione da batteri gram-negativi
di origine intestinale i
quali attraverso la liberazione
di endotossine esplicano effetti dannosi
sullapparato
cardiovascolare. 3) DA IPERSENSIBILITA
- ANAFILASSI
- REAZIONI A FARMACI CAUSE -
veleno di insetti e di serpenti
- sieri, vaccini

39
-
antibiotici ( soprattutto penicillina e

streptomicina)
- mezzi di contrasto iodati Nello shock
anafilattico il decesso può avvenire per
insufficien- za respiratoria dovuta ad un
grave broncospasmo. 4) NEUROGENO è provocato da
una completa interruzione del
midollo spinale o da qualche altro
fenomeno,
producente vasodilatazione periferica con ipo-
tensione, che simuli
questo effetto. Lanestesia spinale
alta è una procedura che può provocare
questa eventualità. Questo shock si
può trattare con agenti sia alfa mimetici ( fe-
nilefrina) che misti alfa-beta mimetici(
dopamina. anfetamina)
40
5) CARDIOGENO consegue alla incapacità della
pompa cardiaca
a mantenere un effettivo volume circolalante.
SINTOMI- ipovolemia
- alterata perfusione periferica
- mucose pallide
- polso frequente e filiforme
- F.C. aumentata
- F.R. aumentata
- ridotto sanguinamento nel campo
operatorio e
colorazione scura del sangue
- diminuzione T. corporea
- estremità fredde
41
  • Durante gli interventi chirurgici possono
    influenzare lo sviluppo di
  • shock 4 fattori
  • Effetti del preanestetico e dellanestetico
  • Emorragia
  • Manipolazione dei visceri
  • Raffreddamento della cavità addominale e del suo
    contenuto
  • MISURE PROFILATTICHE
  • Eliminare le cause
  • Ristabilire lossigenazione
  • Reintegrare la massa circolante
  • Corticosteroidi inducono vasodilatazione e
    migliorano la perfu-
  • sione tissutale
  • In caso di shock non indurre anestesia finchè
    lanimale non è stato
  • rianimato.
  • EVITARE tranquillanti FENOTIAZINICI

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Si può USARE - ketamina
- diazepam -
narcotici - O2 / N2O In
alternativa A. di CONDUZIONE o REGIONALE Per
risolvere lo shock ipovolemico è necessario
seguire 4 caposaldi Il I CAPOSALDO nel suo
trattamento è di fornire una adeguata ven-
tilazione Il II CAPOSALDO è diretto ad
ottenere un adeguato volume ematico
circolante.Il flusso più efficace per limpiego
immediato è la soluzione di
RINGER LATTATO quantità 8 VOLTE MAGGIO-
RE della quantità di sangue realmente
perso. Il III CAPOSALDO è di assicurare
lefficienza del meccanismo di
pompaggio del cuore. Nello shock
la riserva cardiaca diminuisce ed il cuore
diviene inefficiente.
43
Il IV CAPOSALDO si somministrano corticosteroidi
che sono indi- cati quando lo shock
è prolungato Altra cosa importante è che
lIPOTERMIA ha un effetto protettivo durante lo
shock
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