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Nessun titolo diapositiva

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Title: Nessun titolo diapositiva


1
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MESSINA FACOLTA' DI
MEDICINA E CHIRURGIA
FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA
2
FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA anno acc.2000
3
FISIOPATOLOGIA TIROIDE
ANATOMIA
4
TIROIDE
ANATOMIA Ghiandola endocrina peso 15-25 gr
  • Apporto ematico elevato 4-6 ml/g/m
  • Drenaggio linfatico notevole
  • Innervazione adrenergica e colinergica

5
(No Transcript)
6
(No Transcript)
7
(No Transcript)
8
(No Transcript)
9
TIROIDE
ISTOLOGIA
Ghiandola tiroide è composta da 3.000.000 di
follicoli
Follicolo unità anatomo funzionale
Gruppi di 20-40 formano un lobulo
lobi
  • Tra i follicoli vi sono cellule parafollicolari o
    cellule C.
  • La parete del follicolo è un monostrato di
    cellule cuboidali
  • che circondano il secreto chiamato colloide.

La tiroide accumula il prodotto endocrino fuori
dalle cellule a differenza delle altre ghiandole
endocrine.
10
STRUTTURA CALCITONINA
11
Tireo globulina (peso molecolare 650,000)
Grossa molecola glicoproteica
È proormone
È contenuta nel secreto endofollicolare ( o
colloide)
Cuboide colloide NORMALE
Colonnare colloide pallido o cromofobo
(iperattività ghiandola)
Epitelio follicolare
Piatto colloide abbondante
(ipoattività ghiandolare)
12
(No Transcript)
13
ASSE IPOTALAMO-IPOFISARIO
SINTESI E SECREZIONE ORMONI TIROIDEI
14
SINTESI E METABOLISMO ORMONI TIROIDEI
  • Trasporto I (tubo digerente torrente
    ematico)
  • - captazione dello I
  • - ossidazione dello I
  • - organificazione dello I (incorporato nei
    radicali tirosinici forma iodotirosina inattiva)

MIT monoiodiotirosina DIT diiodiotirosina
15
trasporto
ossidazione
captazione
organificazione
16
  • - accoppiamento delle iodotirosine T3 e T4
  • accumulo gli ormoni si legano alla
    tireoglobulina (TG) e si accumulano nel secreto
  • follicolare o colloide.
  • - idrolisi enzimatica della tireoglobulina
    libera AA iodati iodotironine iodotirosine
  • - passaggio in circolo delle iodotironine (T3 -
    T4) come ormoni.
  • Le iodotirosine vengono invece deionate e
    reimmesse nella sintesi ormonica.
  • - trasporto dello iodio
  • introduzione (alimenti, acqua)
  • assorbimento (mucosa gastrica come ioduro)
  • - captazione dello iodio

I tappa concentrazione di ioduri (cellule
epitealiali dei follicoli)
Pompa degli ioduri (trasporto attivo) (ATP e K)
Gradiente ioduri tiroidei/plasmatici
da 251 a 3001
In rapporto
17
- ossidazione dello iodio iodio ione (I-)
iodio molecolare (I2)
perossidasi
Organificazione dello I
laminoacidotirosina incorpora lo I
  • MONOIODOTIROSINA (MIT)
  • DIIODOTIROSINA (DIT)

fa parte della catena polipeptidica della
tireoglobulina
- accoppiamento della tirosina mediante lenzima
CONIUGASI
MIT DIT T3 DIT DIT T4
18
(No Transcript)
19
- accumulo
I (95 ) legato a proteine solubili nella colloide
La tireoglobulina è 80 delle proteine nella
colloide
  • Non può attraversare la cellula del follicolo
  • Se presente nel siero TIROIDITE ACUTA o dopo
  • irradiazione intratiroidea con Iodio radioattivo.
  • Idrolisi delle tireoglobuline e passaggio in
    circolo del T3 e del T4
  • Enzima proteolitico (contenuto nei lisosomi)
  • Separa dalla grossa molecola proormonica di
    accumulo
  • TG T3 T4

- Thyroxine Binding Globuline (TBG) Globulina
legante la tiroxina - Thyroxine Binding
Pre-Albumin (TBPA) Prealbumina legante la tiroxina
PROTEINE vettrici nel plasma degli ormoni T3 e T4
20
  • Idrolisi delle tireoglobuline e passaggio in
    circolo del T3 e del T4

21
(No Transcript)
22
(No Transcript)
23
Alcuni gozzi sono da congenito difetto di
concentrazione iodica della tiroide. NB. gli
stessi soggetti sono incapaci di
concentrare iodio nella saliva e nel
succo gastrico.
24
FISIOPATOLOGIA DELLA TIROIDE
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TIROIDITI
  • malattia di Hashimoto
  • (tiroidite linfocitaria o struma linfomatoso)
  • tiroidite sub-acuta (malattia di De Quervain)
  • tiroidite acuta (tiroidite specifica, tiroidite
    batterica)
  • struma di Riedel (tiroidite cronica)

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  • MALATTIA DI HASHIMOTO
  • (tiroidite linfocitaria o struma linfomatoso)
  • -descritta nel 1912 da Hashimoto
  • -frequente in donne di mezza età

Stadi inizialimodesto ipertiroidismo
(liberazione dellormone
depositato) Stadi avanzati e cronici
ipotiroidismo.
Normale la captazione radioiodica
  • - tiroide indurita e gommosa
  • - incidenza in aumento

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Presenza in circolo di anticorpi contro la
tireoglobulina e contro antigeni delle cellule
epitealiali tiroidee.
MALATTIA DI HASHIMOTO (tiroidite linfocitaria o
struma linfomatoso)
E considerata MALATTIA AUTOIMMUNE
Durante la malattia alcuni noduli presenti sono
duri e si richiede una diagnosi differenziale
con le neoplasie maligne(agobiopsia ecoguidata).
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MECCANISMI PATOGENETICI DELLA TIROIDITE DI
HASHIMOTO
  • effetto lesivo-citotossico degli anticorpi
    antitireoglobulina

dovuto a formazione di immunocomplessi
(tireoglobulina - anticorpi -
antitireoglobulina) a livello tiroideo (mebrana
basale ed epitelio follicolare)
Attivazione di particolari cellule mononucleate
(kill cells) ad opera di questi complessi
  • infiltrazione linfocitaria della ghiandola
  • autoanticorpi circolanti e rispettivi antigeni
  • tra cui TGI (thyroid Growth Promoti??
  • Immunoglobulinus) immunoglobulina
  • che stimola la crescita tiroidea
  • autoimmunità tiroidea numerosi dati indicano
    che è
  • geneticamente determinata

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VARIANTI DELLA TIROIDITE DI HASHIMOTO
Fibrosa, giovanile, atrofica e focale
es. ob. del collo, ispezione palpazione
  • Clinica

ecografia (eventualmente agobiopsia) scintigrafia
  • Diagnostica strumentale
  • Diagnostica di laboratorio

Quadro microscopico - diffusa infiltrazione
linfocitaria - obliterazione degli acini Negli
stadi avanzati è caratteristica la FIBROSI
  • ORMONOTERAPIA
  • CHIRURGIA (ghiandola aumentata di volume, danno
    estetico,
  • presenza di noduli sospetti)

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TIROIDITE SUB-ACUTA (Malattia di De Quervain)
  • Inizio improvviso
  • Spesso secondaria ad infezione delle vie
    respiratorie
  • Tiroide congesta, gonfia e fragile.
  • Riferita alternananza in pochi mesi di
    remissioni ed esacerbazioni.
  • Secondaria ad infezioni virali.
  • Remissione spontanea
  • Raramente residuano noduli tiroidei

Lab VES Leucociti o -
Assenza di anticorpi antitiroidei
Microscopicamente presenza di cellule giganti
Terapia medica nulla o al limite del
cortisone. Non indicata la terapia chirurgica
(spesso si ha ripristino della funzionalità
tiroidea normale)
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TIROIDITE ACUTA (tiroidite specifica tiroidite
batterica)
  • Raramente si osserva infezione batterica della
    tiroide
  • Secondaria ad infezioni delle labbra, della
    faringe e dei linfonodi vicini
  • Risponde agli antibiotici
  • Può dare ascessi tiroidei, che vanno drenati.

Più rare da infezioni tubercolari, da
actinomicosi e sifilitiche.
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STRUMA DI RIEDEL Tiroidite cronica
  • tiroidite rara
  • tiroide di consistenza dura per la presenza di
    fibrosi diffusa e
  • minima componente ghiandolare (consigliabile la
    biopsia per
  • differenziarla dalle neoplasie).
  • sintomi iniziali ipotiroidismo marcato e
    spesso irreversibile

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GOZZO o STRUMA ADENOMATOSO Adenoma iperfunzionante
  • affezione diffusa in tutto il mondo
  • provoca un aumento asimmetrico della tiroide
    (colpita diffusamente,
  • con aspetto lobulato o bozzoluto)

GOZZO
Nodulare adenomatoso colloidale
Noduli solitari Noduli multipli
Tossico Non tossico
Patogenesi comune
  • Carenza iodica
  • Stimolazione continua o intermittente della
    tireoglobulina

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Fattori etiologici
  • Diete gozzigene (alimenti e medicine)
  • Inquinamento delle acque
  • Sesso
  • Assunzione di calcio, fluoro e cloro
  • Predisposizione genetica (errori metabolici che
    portano
  • alla difettosa biosintesi ormonale).
  • Difetto di trasporto dello iodio
  • Difetto di organificazione (sindrome di PENDRED
    - gozzo e sordità)
  • Deficit enzima dealogenasi
  • Difetto di accoppiamento iodio - tirosilico con
    peptidi iodati ormonali nel plasma.

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  • -allinizio la stimolazione tireotropinica
    comporta diffusa iperplasia,
  • in seguito si hanno noduli
    solitari o multipli
  • negli stadi avanzati si ha il gozzo
    multinodulare correlabile alla
  • disposizione
    anatomica della tiroide in lobuli
  • Il nodulo solitario compare III e IV decade
  • Il gozzo multinodulare negli anni successivi

Se non vi è grave deficit della sintesi ormonale
(ipotiroidismo gozzuto), i pazienti sono
clinicamente EUTIROIDEI.
  • Gozzi voluminosi possono essere asintomatici
  • Possono comportare sintomatologia secondaria
    alla compressione della massa
  • Fastidio locale, disfagia, dispnea, senso di
    disagio toracico (se retrosternale)

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NODULO SOLITARIO IPERFUNZIONANTE ADENOMA
TIROIDEO IPERFUNZIONANTE MORBO DI PLUMMERNODULO
TOSSICO
Nodulo tiroideo iperfunzionante sopprime il resto
della ghiandola
Nel 1913 Henry Plummer riconobbe che
lipertiroidismo può aversi senza le
manifestazioni oculari tipiche del Morbo di
Basedow
  • produzione di TSH
  • TSH circolante (per linibizione dovuta ad
    aumento del T3 e T4 in circolo)

?
- incidenza fra V e VI decade - 5,8/1 rapporto
donna/uomo - decorso lento - raramente la lesione
è plurifocale (noduli)
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Col termine di Morbo di Plummer può essere da
taluni designato anche un gozzo multinodulare
con noduli funzionalmente più attivi del
restante parenchima.
ADENOMA
Lesione dotata di autonomia funzionale in
assenza di stimolo tireotropinico, in quasi il
90 degli adenomi.
Non vi è autonomia del turnover intraghiandolare
dello iodio
Infatti solo il 10 degli adenomi -sono
iperfunzionanti -captano rapidamente
radioiodio -sopprimono funzione iodoconcentrante
nel restante tessuto -e producono quadro
ipertiroideo
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MORBO DI BASEDOW detto anche Morbo di Flaiani -
Graves - Basedow
  • più caratteristica e più frequente
    tireotossicosi
  • maggiore frequenza tra i 20 e i 50 anni
  • in oltre il 50 vi è familiarità
  • fattori scatenanti
  • Traumi psichici
  • Tensione nervosa
  • Infezioni
  • Freddo
  • Stasi

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Nel Morbo di Basedow tutta la tiroide è
iperfunzionante perché obbligata da un QUID che
risiede fuori dalla ghiandola.
  • LATS (long acting thiroid stimulator)
  • sostanza che agisce sulla tiroide come lormone
    tireotropo ipofisario
  • non componente fisiologico del sangue
  • ha azione tireostimolante più tardiva e più
    prolungata (TSH az. Massima 3 ore
  • LATS az. 8-16 ore)
  • autoanticorpo polipeptide della classe della
    globulina (IgG)
  • LATS è presente nel 50-90 dei pazienti con Morbo
    di Basedow.
  • LATS autoanticorpo agisce stimolando e non come
    qualsiasi altro anticorpo
  • che distrugge il bersaglio (antigene
    tiroideo).
  • IL TSH nel M. di Basedow risente dellazione
    inibente secondaria agli ormoni
  • tiroidei in circolo
  • Il LATS non viene invece da questi influenzato.

40
ALTERAZIONI ANATOMO-PATOLOGICHE DEL MORBO DI
BASEDOW
  • Gozzo tossico diffuso la tiroide risulta
    aumentata
  • di volume in maniera uniforme
  • Gozzo nodulare basedowificato aumento della
    tiroide
  • in maniera disomogenea per la presenza di
    noduli
  • intraghiandolari
  • Esoftalmo secondario alla sostituzione del
    grasso
  • retro-orbitale da tessuto connettivo
    metacromatico.
  • Mixedema pretibiale presenza ed aumento del
  • tessutto connettivo.

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GOZZI
Carenza di I
  • Aumento della clearance I
  • Aumento della captazione I

tiroide provvede con
  • Iperplasia
  • Ipertrofia epitelio-follicolare

ne consegue
monoiodotirosina triiodotironina
Preferenzialmente produce
Ormonogenesi tiroidea
invece di
diiodotirosina tiroxina
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Ipersecrezione tireotropinica (anche se il TSH
circolante non è aumentato
Probabile aumentatata sensibilità della ghiandola
al TSH
ne deriva
Ingrandimento tiroideo Ridotta concentrazione
intratiroidea dello I
Insufficiente sintesi ormonale
Stimolo allaccrescimento della tiroide
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CAUSE DEL GOZZO
endogene
  • Cause genetiche (familiarità) hanno scarsa
    importanza
  • Sesso familiare
  • Pubertà
  • Gravidanza
  • autoimmunitaria

esogene
  • Carenza di iodio (negli alimenti)
  • Eccessiva perdita urinaria di I

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  • Ipotiroidismo
  • Eutiroidismo
  • Ipertiroidismo
  • Tipologia del gozzo
  • diffuso,
  • nodulare,
  • simmetrico o asimmetrico,
  • ipotiroideo,
  • eutiroideo,
  • ipertiroideo

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GOZZO NON TOSSICO
Tumefazione tiroidea diffusa o nodulare, che non
sia di natura flogistica o tumorale, senza
ipotiroidismo o ipertiroidismo.
Gozzo Endemico ( del 10 della popolazione)

Sporadico (familiare) secondario a difetti
congeniti o ereditari
  • Sintesi o dismissione ormoni tiroidei
  • Alterata risposta dei tessuti periferici agli
    ormoni tiroidei.

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Voluminoso gozzo nodulare
gozzo nodulare tossico immerso
gozzo nodulare lobo di sinistra.  
http//www.tiroide.net/esempidi.htm
47
TIROIDECTOMIA
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TIROIDECTOMIA
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TIROIDECTOMIA
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TIROIDECTOMIA
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TIROIDECTOMIA
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TIROIDECTOMIA
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TIROIDECTOMIA
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TIROIDECTOMIA
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