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CLASSIFICAZIONE DEI VASI SANGUIGNI arterie maggiori (o elastiche) includono l'aorta, l'innominata, la succlavia, l'inizio della carotide comune e l'origine delle ... – PowerPoint PPT presentation

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CLASSIFICAZIONE DEI VASI SANGUIGNI
arterie maggiori (o elastiche) includono l'aorta,
l'innominata, la succlavia, l'inizio della
carotide comune e l'origine delle arterie
polmonari
arterie di medio calibro (o muscolari)
piccole arterie (con calibro inferiore ai 2 mm)
capillari
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ANATOMIA DELLE ARTERIE
3
ANATOMIA DELLE ARTERIE
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LA TUNICA INTIMA
  • Il singolo strato di cellule endoteliali è
    l'unica barriera tra il sangue e i suoi
    componenti e i tessuti trombogenetici
    sottostanti. L'integrità dell'endotelio è quindi
    di fondamentale importanza per il manteni-mento
    della normale struttura di tutto il vaso. Il
    danno endoteliale è inoltre responsabile, almeno
    in parte dell'inizio dell'aterogenesi
  • La lamina basale, formata da tessuto connettivo
  • subendoteliale (collagene 4, trombogenico),
    proteo-
  • glicani, elastina e altre glicoproteine di
    matrice. Ha funzione strutturale e di filtro
    negli scambi vasi/ interstizio sia in condizioni
    fisiologiche che in corso di infiammazione

LA LAMINA ELASTICA INTERNA
  • Strato di fibre elastiche disperse e disposte in
    direzione longitudinale. Tale strato non è
    continuo bensì fenestrato. Attraverso questi
    spazi, soprattutto nelle arterie di medio
    calibro, le cellule muscolari lisce possono
    penetra-re nell'intima (cellule miointimali)

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LA TUNICA MEDIA
  • o strato muscolare. E' composto da un'alternanza
    di strati di cellule muscolari liscie e di fibre
    elastiche. E' poco vascolarizzata, l'ossigeno e i
    nutritivi necessari
  • al lavoro muscolare arrivano per diffusione dai
    vasi dell'avventizia (vedi oltre). E
    responsabile della propagazione dell'impulso
    sistolico del cuore, aiutando la propulsione del
    sangue nel torrente circolatorio.
  • Con l'avanzare dell'età le fibre elastiche si
    deterio-rano e vengono sostituite da tessuto
    fibroso
  • In condizioni fisiologiche le cellule muscolari
    lisce regolano la vasocostri-zione/dilatazione
    dei vasi. Inoltre esse sono in grado di
    sintetizzare vari tipi di collagene, PGAG ed
    elastina.
  • In corso di aterosclerosi esse possono
    differenziarsi, proliferare e migrare nell'intima
    divenendo cellule miointimali, sono dotate di
    recettori per le LDL, fanno attiva pino- e
    fagocitosi e producono enzimi litici. Per tutti
    questi motivi esse sono da considerarsi tra le
    principali cause dell'aterosclerosi.

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LA TUNICA AVVENTIZIA
  • Tessuto connettivo contenente fibroblasti, fibre
    ela-stiche, nervi e i vasa vasorum, piccoli vasi
    che pene-trano non più di 1/3 dell'avventizia.
  • Le connessioni nervose sono numerose soprattut-
  • to nelle arterie di medio e piccolo calibro, dove
    giocano
  • un ruolo nella vasodilatazione/costrizione dei
    vasi e
  • quindi nella regolazione autonoma del flusso
    sanguigno.
  • I capillari dell'avventizia sono responsabili
    dell'ap-
  • porto trofico alla tunica media. In corso di
    aterosclerosi da questi vasi prende il via il
    fenomeno dell'angiogenesi che gioca un ruolo
    importante nella pato-genesi della malattia

LA LAMINA ELASTICA ESTERNA
  • Simile a quella interna, è anch'essa fenestrata.
    Attraverso questi spazi, in corso di
    aterosclerosi penetrano nella tunica media i vasi
    di nuova sintesi che si originano da quelli
    preesistenti nell'avventizia. Ciò porta ad una
    alterazione della parete arteriosa che comporta
    un suo indebolimento strutturale

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PATOLOGIE DELLE ARTERIE
  • le malattie che colpiscono le arterie vengono
    raggruppate sotto il nome di arteriosclerosi.
  • di queste ricorderemo le tre principali
  • aterosclerosi (as), (vedi oltre)
  • sclerosi calcificante della media di Monckeberg
    consiste nella progressiva e diffusa
    calcificazione della tunica media di tutte le
    arterie muscolari
  • arteriolosclerosi diffuso e progressivo
    inspessimento ed irrigidimento delle piccole
    arterie e delle arteriole

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EPIDEMIOLOGIA E CARATTERISTICHE
GENERALI DELL'ATEROSCLEROSI
  • l'aterosclerosi, (AS) è una malattia delle larghe
    e medie arterie, tra le quali le più colpite sono
    l'aorta, le coronarie e le arterie del sistema
    cerebrale.
  • Le manifestazioni cliniche principali sono quindi
    l'infarto miocardico e l'infarto cerebrale
    (ictus). Tali patologie da sole coprono il 20-25
    delle morti negli U.S.A.
  • L'AS causa inoltre una varietà di altre patologie
    meno gravi, tra cui l'ischemia cardiaca cronica,
    la gangrena agli arti inferiori, l'encefalopatia
    ischemica, aneurismi e stenosi (aortica, renale).
  • Ciò incrementa al 50 sul totale il numero delle
    morti correlabili all'AS.

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EPIDEMIOLOGIA E CARATTERISTICHE GENERALI DELL'AS
  • L'AS è causata dallo sviluppo dell'ateroma, una
    lesione delle arterie che appare come una placca
    rialzata rispetto alla parete vasale interna
    (intima).
  • Tale placca è formata da un "core" di lipidi
    (soprattutto colesterolo estrificato o
    complessato a proteine, presente in sede
    extracellulare o all'interno di cellule), da una
    capsula esterna fibrosa e da una serie di tipi
    cellulari quali macrofagi, piastrine, fibroblasti
    e loro forme di differenziazione peculiari
    dell'AS (cellule miointimali e cellule schiumose)
  • L'ateroma riconosce diversi stadi di sviluppo la
    stria lipidica, la placca fibrosa e la lesione
    complicata.

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EPIDEMIOLOGIA E CARATTERISTICHE GENERALI DELL'AS
  • Le placche ateromasiche, soprattutto nelle prime
    fasi del loro sviluppo, si presentano molto
    sparse e distanziate tra loro nei vasi.
  • Col progredire della malattia se ne formano un
    numero sempre maggiore e, ingrandendosi, possono
    arrivare a coprire completamente intere porzioni
    di arterie.
  • Gli ateromi, aumentando di volume tendono a
    protrudere all'interno del lume vasale ed ad
    alterare il normale flusso sanguigno
  • Infine, l'ateroma può ulcerarsi, determinando lo
    sviluppo di un trombo in situ che può impedire
    completamente il flusso ematico.

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EPIDEMIOLOGIA E CARATTERISTICHE GENERALI DELL'AS
  • Alternativamente i trombi (o frammenti di questi)
    possono essere rilasciati in circolo, andando ad
    intasare vasi sanguigni a distanza e danneggiando
    i relativi organi
  • Infine, aumentando il loro volume gli ateromi
    tendono ad invadere la tunica media indebolendo
    la struttura dell'arteria, causando il suo
    sfiancamento e predisponendola allemoraggia

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EPIDEMIOLOGIA E CARATTERISTICHE GENERALI DELL'AS
  • Le placche ateromasiche si sviluppano lentamente
    ed insidio-samente per molti anni. La lesione
    complicata, risultato di 30-50 anni di sviluppo
    è, nella maggior parte dei casi responsabile
    degli effetti clinici.

orizzonte clinico
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COMPLICANZE DELL'AS IL CERVELLO
ischemia acuta (ictus)
aneurisma e rottura (emorragia)
carotidi arterie vertebrali arterie cerebrale
ischemia cronica (demenza)
Gli aneurismi aterosclerotici sono più
comunemente causati da AS allarteria basilare.
La conseguenza più comune dellaneurisma
cerebrale è lemorragia intracranica
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COMPLICANZE DELL'AS IL RENE
aterosclerosi intrarenale
ipertensione renale
insufficienza renale
stenosi extrarenale
ipertensione renale, uremia
ha causato
loc-clusione del lume di una delle arterie
renali. Ciò ha provocato ischemia del rene, che è
divenuto atrofico (Ra).
Un grave ateroma (A)
Ra
A
Ri

Il rene indenne mostra unipertrofia
compensatoria (Ri).
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COMPLICANZE DELL'AS AORTA, ARTERIE
VISCERALI/PERIFERICHE
stenosi aortica (lipotimia, morte)
rottura, emorragia (morte)
aneurisma
gangrena
occlusione
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COMPLICANZE DELL'AS LANEURISMA
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COMPLICANZE DELL'AS CUORE
ischemia intermittente
angina pectoris
fibrosi del miocardio, cardiopatie
ischemia cronica
arterie coronarie
ischemia acuta
infarto miocardico
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FATTORI DI RISCHIO PER L'ATEROSCLEROSI
fattori irreversibili
fattori reversibili
  • età
  • sesso
  • patologie pregresse
  • (diabete)
  • ipercolesterolemia
  • (su base genetica)
  • ipertensione
  • (su base genetica)
  • obesità
  • (su base genetica)
  • Stress
  • fumo di sigaretta
  • uso di contraccettivi orali
  • ipercolesterolemia
  • (diete sbilanciate)
  • ipertensione
  • (diete sbilanciate, sedentarietà)
  • obesita'
  • (diete sbilanciate, sedentarietà)

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FATTORI DI RISCHIO PER L'ATEROSCLEROSI
  • ETA' gli effetti dell'AS, misurati come
    incidenza di infarto miocardico aumentano
    marcatamente con l'età, per declinare poi dopo i
    75 anni
  • SESSO nell'età compresa tra 35 e 55 anni il
    tasso di mortalità per infarto miocardico degli
    uomini è di più di cinque volte più alto delle
    donne
  • IPERCOLESTEROLEMIA nell'età compresa tra 35 e 44
    anni, sia nei maschi che nelle femmine, livelli
    di colesterolo plasmatico maggiori di 265 mg/dl
    si associano a un rischio di infarto miocardico
    cinque volte maggiore di quello per livelli di
    colesterolo inferiore a 220 mg/ml
  • DIABETE Nei pazienti diabetici il rischio di
    infarto è raddoppiato. Aumenta inoltre di 80-150
    volte la frequenza di gangrene agli arti inferiori

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FATTORI DI RISCHIO PER L'ATEROSCLEROSI
  • FUMO DI SIGARETTA In uomini che fumano uno o più
    pacchetti di sigarette al giorno il tasso di
    mortalità per infarto e dal 70 al 200 più alto
    che in individui non fumatori
  • IPERTENSIONE in uomini di età compresa tra 45 e
    62 anni con pressione arteriosa superiore a
    95/160 il rischio di infarto miocardico è cinque
    volte maggiore di individui della stessa età
    normotesi (90/140 o meno). La pressione
    diastolica è il parametro di riferimento più
    importante

quando in un individuo coesistono
contemporaneamente più fattori predisponenti
all'as le singole percentuali di rischio di
infarto miocardico o di altre patologie correlate
all'as non si sommano bensì aumentano in modo
esponenziale!!!!
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FATTORI DI RISCHIO PER L'ATEROSCLEROSI
  • IPERTENSIONERapporti di rischio di malattia
    coronarica correlati con l'ipertensione in uomini
    di età compresa tra 45-74 anni

rapporto di rischio di malattia coronarica
pressione sanguigna (mmHg)
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FATTORI DI RISCHIO PER L'ATEROSCLEROSI
  • FUMO DI SIGARETTARapporti di rischio di malattia
    coronarica correlati con il consumo di sigarette
    in uomini di età compresa tra 40-64 anni negli
    Stati Uniti

4
3
rapporto di rischio di malattia coronarica
2
1
0
0 10 20 gt20
consumo giornaliero di sigarette
23
FATTORI DI RISCHIO PER L'ATEROSCLEROSI
  • IPERCOLESTEROLEMIAIncidenza annuale di malattia
    coronarica per 1000 (corretta per età) correlata
    al rapporto colesterolo totale/colesterolo-HDL in
    un follow-up di 26 anni condotto su uomini e donne

300
donne
Incidenza annuale di malattia coronarica per 1000
(corretta per l'età)
250
uomini
200
150
100
50
0
lt3.5 3.5-5.4 5.5-7.4 7.5-9.4 gt9.5
colesterolo totale/colesterolo HDL
24
FATTORI DI RISCHIO PER L'ATEROSCLEROSI
  • IPERCOLESTEROLEMIARapporti di probabilità di
    malattia coronarica dei bassi valori di
    colesterolo-HDL in confronto ai valori elevati di
    colesterolo totale e di colesterolo-LDL in uomini
    e donne

20
donne
uomini
rapporto di probabilità di malattia coronarica
15
10
5
0
totale LDL HDL totale LDL HDL
colesterolo
colesterolo
25
FATTORI DI RISCHIO PER L'ATEROSCLEROSI
  • IPERCOLESTEROLEMIA Frequenza di anomalie
    lipoproteiche in soggetti di sesso maschile di
    controllo (sani) e con malattia coronarica


soggetti sani soggetti con

malattia

coronarica

(n841) (n321)
colesterolo totale (gt240 mg/dl) 21
25 colesterolo-LDL (gt160
mg/dl) 27
32 colesterolo-HDL (lt 35 mg/dl) 17
58 plt 0.001, casi contro
controllo, analisi con T-test. I casi di malattia
sono costituiti da soggetti maschi con malattia
coronarica significativa attestata da angiogramma
prima dei 60 anni. I controlli sono soggetti
maschi asintomatici di età analoga ai pazienti
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