Valutazione delle resistenze al trasferimento di materia nei processi biologici - PowerPoint PPT Presentation

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Valutazione delle resistenze al trasferimento di materia nei processi biologici

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Valutazione delle resistenze al trasferimento di materia nei processi biologici Cinetica delle reazioni biologiche Il principale obiettivo dei trattamenti biologici ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Valutazione delle resistenze al trasferimento di materia nei processi biologici


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Valutazione delle resistenze al trasferimento di
materia nei processi biologici
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Cinetica delle reazioni biologiche
  • Il principale obiettivo dei trattamenti biologici
    di depurazione è la rimozione della sostanza
    organica contenuta nel substrato da trattare
    tramite la crescita attiva dei microorganismi
    presenti, generalmente batteri. Leffetto della
    depurazione si ottiene così tramite
    unassociazione tra la crescita batterica e la
    rimozione del substrato, cosicché la cinetica di
    entrambe le reazioni è strettamente collegata.
  • La crescita batterica è definita dallincremento
    del numero di organismi vivi nel tempo ma spesso
    questo parametro è difficilmente misurabile per
    cui si ricorre si ricorre a stime associate al
    metabolismo. I vincoli associati al metabolismo
    si dividono in anabolici e catabolici.

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  • La descrizione cinetica può essere più o meno
    complicata dipendentemente dalla complessità
    della situazione fisica in cui la crescita
    avviene e dallutilizzo che si vuole fare della
    cinetica stessa.
  • Linterazione che esiste tra lambiente (medium o
    mezzo) e la tipologia della biomassa cellulare è
    indicata dallo schema seguente che evidenzia
    linterazione tra la popolazione cellulare e il
    mezzo che è multicomponente e multifase. Esso è
    multicomponente perché contiene vari nutrienti e,
    in più, i prodotti del metabolismo cellulare è
    multifase poiché composto almeno da una fase
    liquida e da una gas.
  • Unulteriore difficoltà da tenere in conto è
    relativa alla reologia del mezzo che non è
    assimilabile a quella di un liquido newtoniano
    ma, in virtù dellalta viscosità e della varietà
    di fasi e componenti, è quella di un liquido
    non-newtoniano.

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(No Transcript)
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  • La cinetica di crescita di popolazione a cui si
    farà riferimento nel seguito è quella ottenuta
    nellipotesi di modello non strutturato - ovvero
    la massa cellulare, o la sua concentrazione, sono
    sufficienti a caratterizzare lintera fase
    biologica (cinetica di crescita bilanciata).
  • La velocità di crescita cellulare netta, ri, sarà
    espressa come ri mX dove m è la velocità di
    crescita specifica e X la concentrazione di
    microorganismi.

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Ponendo una piccola quantità di microrganismi in
presenza di un eccesso di substrato, la
produzione di nuovo materiale cellulare segue
landamento qualitativo riportato in figura dal
cui esame è possibile individuare 5 distinte fasi
di crescita.
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  1. fase di induzione e di crescita accelerata.
    Rappresenta il tempo necessario ai microrganismi
    per acclimatarsi al nuovo ambiente e per
    sintetizzare gli enzimi e i coenzimi specifici
    per i substrati da metabolizzare. Tale periodo è
    ovviamente funzione delle condizioni ambientali,
    e può essere praticamente annullato utilizzando,
    come inoculo, cellule in crescita esponenziale
    provenienti dallo stesso substrato
  2. fase di crescita esponenziale. Durante questo
    periodo i substrati sono ancora presenti in
    eccesso, la singola cellula si riproduce ad una
    velocità determinata dal suo caratteristico tempo
    di generazione e quindi la velocità di crescita
    della biomassa, dX/dt, dipende soltanto dalla
    concentrazione X dei microrganismi.

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  • dove X è la concentrazione della biomassa e m è
    il suo tasso di crescita.
  • Integrando questa equazione si ottiene
  • dove mmax indica il massimo tasso di crescita
    della biomassa.
  • Il tempo di generazione (tg) che serve alla
    popolazione microbica per raddoppiarsi è,
    pertanto,
  • Il tempo di duplicazione oscilla in genere tra
    qualche decina di minuti a diverse ore.

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  • fase di crescita rallentata. Rappresenta il
    periodo dello sviluppo della coltura microbica
    nel quale una delle sostanze nutritive cade in
    difetto e diventa pertanto limitante per la
    crescita dei microrganismi una relazione che
    lega il tasso di crescita della biomassa alla
    concentrazione S del substrato limitante è
    (Monod, 1942)
  • dove S è la concentrazione del substrato e K è la
    costante di semisaturazione (ovvero
  • la concentrazione del substrato
  • in corrispondenza della quale
  • la velocità di crescita è la metà
  • di quella massima).

La rappresentazione grafica della equazione è
riportata in figura.
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  • fase di crescita stazionaria. In questa fase la
    popolazione rimane costante (m 0). Questo fatto
    può essere interpretato sia considerando che in
    queste condizioni non cè più crescita in quanto
    il substrato è usato dai microrganismi come
    energia di mantenimento, sia ipotizzando che la
    crescita dei nuovi microrganismi è compensata
    dalla morte di altri più vecchi
  • fase di declino. Questa fase è caratterizzata
    dalla diminuzione della concentrazione dei
    microrganismi (mlt0) e si verifica quando il
    substrato è esaurito la variazione di
    concentrazione dei microrganismi è rappresentata
    da
  • Dove b è il tasso di respirazione endogena che
    può essere interpretato sia come costante di
    mantenimento che come tasso di morte cellulare.

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  • I sistemi microbici che operano negli impianti di
    depurazione si trovano nelle fasi 1) e 2) durante
    lavviamento degli impianti e nelle fasi 3) 4) e
    5) nelle condizioni di marcia a regime. Pertanto
    lequazione cinetica che regola il processo
    biologico assume lespressione generale

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  • A queste equazioni va aggiunta lespressione del
    bilancio di materia
  • dove Y è il rendimento di crescita pari alla
    massa di microrganismi prodotti per unità di
    substrato consumato.
  • In definitiva si ottiene
  • dove v è il tasso di utilizzazione del substrato.
  • Questultima espressione è nota come equazione di
    Michaelis e Menten (dove kmmax/Y).

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  • Le equazioni appena illustrate descrivono il
    comportamento cinetico di un sistema
    biomassa-substrato nel caso particolare che tale
    sistema possa essere considerato omogeneo (cioè
    costituito da ununica fase) e quindi con
    resistenze diffusionali, dovute al trasporto del
    substrato, praticamente nulle.
  • Tali resistenze, però, possono avere un ruolo
    molto importante in quanto i microorganismi, se
    ben adattati, tendono ad aggregarsi naturalmente
    in forma di biofiocco (sospeso nel bulk liquido)
    o di biofilm (aderente ad un supporto solido).
  • Sebbene i biofiocchi e i biofilm abbiamo
    caratteristiche specifiche differenti ciò che li
    accomuna è la presenza di un gradiente di
    concentrazione del substrato causato dalla
    resistenza al trasporto di materia dal bulk
    liquido al sito attivo. Questo gradiente di
    concentrazione provoca una disuniformità spaziale
    tra la velocità di utilizzazione del substrato e
    quella di crescita cellulare.


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Schema delle resistenze incontrate dallossigeno
per raggiungere i siti attivi cellulari

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IL BIOFIOCCO controllo diffusionale esterno
  • In condizioni stazionarie la quantità di
    substrato trasportata dal bulk del liquido alla
    superficie esterna della biomassa è uguale alla
    quantità di substrato consumato tramite le
    reazioni biochimiche
  • Dove KL è il coefficiente di trasporto di materia
    in fase liquida e ai la superficie esterna della
    biomassa per unità di volume di bioreattore.
    Ricordando lespressione di v la precedente
    equazione diviene
  • Questa relazione è fondata sullassunzione che in
    ogni punto allinterno del biofiocco la
    concentrazione del substrato sia pari al valore
    SS.


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  • Il numero di parametri può essere ridotto da 4 a
    2 adimensionalizzando lequazione ottenuta nel
    caso precedente. I parametri adimensionali
    introdotti sono xSS/SB Dammax/(KLSB) kK/SB.
  • Dove Da è il numero di Damköhler che rappresenta
    il rapporto tra la massima velocità di reazione e
    la massima velocità di trasferimento di materia.
    Quindi, ad esempio, se Daltlt1 la resistenza è
    unicamente di tipo cinetico. Lequazione di
    progetto ottenuta nel caso di controllo del
    trasferimento di massa esterno al substrato
    diventa
  • La soluzione analitica di tale equazione è
  • dove il segno è se bgt0 e viceversa.


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  • Si introduce a questo punto il fattore di
    efficienza h definito come
  • Che diviene, nel nostro caso
  • Quindi se hlt1 lattività catalitica è ridotta
    dallincremento della resistenza esterna. Se
    invece Da?0 si ha


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IL BIOFIOCCO controllo diffusionale interno
  • Riferiamoci ora alla diffusione dei substrati
    attraverso la matrice biologica porosa (così come
    attraverso un supporto poroso di enzimi
    immobilizzati).
  • I simboli Des e v denotano, rispettivamente, il
    coefficiente di diffusione effettiva e la
    velocità locale di utilizzazione del substrato.
  • Si tenga presente che il coefficiente Des è
    influenzato dalla porosità ep del solido, dalla
    tortuosità dei pori, t e, nel caso di diametri
    molto piccoli di questi ultimi (micropori) dal
    parametro Kp/Kr.
  • Quindi Des Ds0 ep /t Kp/Kr.
  • Dove Ds0 è la diffusività nel bulk.
  • t è in genere compreso tra 1.4 e 7.


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  • Il parametro Kp/Kr è ottenibile dalla
  • Dove rsubstrato è il raggio molecolare
    equivalente del substrato e rporo quello
    caratteristico del poro.
  • Il bilancio di materia scritto sullanello
    sferico e riportato nella figura precedente
    presuppone di conoscere la forma di v per la
    quale sarà assunta valida lequazione di
    Michaelis-Menten. Il parametro di massima
    velocità sarà dato da
  • Dove eimm mmol/g supporto rappresenta la
    concentrazione di enzima, rp g supporto/unità di
    volume di supporto la densità e qE, imm mmol
    substrato convertito /( s mmol enzima)
    lattività specifica dellenzima immobilizzato.
  • Le due condizioni al contorno necessarie sono
    (ds/dr)r00 e srRsS.


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  • La portata complessiva di utilizzazione del
    substrato v0 uguale al flusso che diffonde nel
    pellet (accumulo0) per cui
  • Dove Vp e Ap sono il volume della particella e la
    sua superficie esterna. Anche in questo caso si
    definisce in modo analogo il coefficiente di
    efficienza h.
  • Lequazione che rappresenta il bilancio di
    materia non può però essere risolta in modo
    semplice essendo non lineare e, di conseguenza,
    v0 non è ottenibile in forma algebrica. La
    soluzione dovrebbe quindi essere numerica ma,
    essendo questultima difficoltosa, si preferisce
    adimensionalizzare lequazione. I parametri
    derivati da tale procedura sono il numero di
    Thiele f e il numero b.

Il quadrato del numero di Thiele rappresenta il
rapporto tra la velocità di reazione del 1
ordine e la velocità di diffusione. Alti valori
di b indicano invece che la reazione diventa di
ordine 0.

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  • La forma ottenuta di hf(f, b) è però ancora di
    difficile valutazione perché dipende da parametri
    quali mmax e K difficile da ottenere. Per questo
    motivo si prosegue ad unulteriore manipolazione
    ottenendo, infine, hf(?, b) dove

La hg(?, b) è rappresentata in forma grafica
dalla seguente figura.
Come si evince dalla figura Se Flt0.3 h1
(controlla la reazione) Se Fgt3 h?F-1
(controlla la diffusione)

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  • Si è appena visto come risolvere il problema del
    bilancio di massa in due casi controllo della
    resistenza esterna o della resistenza interna.
    Vediamo ora come si opera nel caso in cui
    entrambe le resistenze devono essere considerate.
  • Si consideri ad esempio una piastra di enzima
    immobilizzato. Il bilancio allo stazionario si
    scrive
  • Risolvendo tale equazione si ottiene


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  • Il coefficiente h rappresenta il fattore di
    efficienza in assenza della resistenza al
    trasporto attraverso il film. Il reciproco del
    fattore di efficienza può essere visto come una
    misura della resistenza alla reazione del
    substrato a causa dei limiti al trasporto del
    substrato stesso.
  • La seguente equazione consente di individuare la
    resistenza controllante. Infatti se
  • allora linfluenza del film esterno è
    trascurabile.
  • Se, al contrario, è gtgt1 la resistenza interna può
    essere ignorata.

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