Title: Valutazione delle resistenze al trasferimento di materia nei processi biologici
1Valutazione delle resistenze al trasferimento di
materia nei processi biologici
2Cinetica delle reazioni biologiche
- Il principale obiettivo dei trattamenti biologici
di depurazione è la rimozione della sostanza
organica contenuta nel substrato da trattare
tramite la crescita attiva dei microorganismi
presenti, generalmente batteri. Leffetto della
depurazione si ottiene così tramite
unassociazione tra la crescita batterica e la
rimozione del substrato, cosicché la cinetica di
entrambe le reazioni è strettamente collegata. - La crescita batterica è definita dallincremento
del numero di organismi vivi nel tempo ma spesso
questo parametro è difficilmente misurabile per
cui si ricorre si ricorre a stime associate al
metabolismo. I vincoli associati al metabolismo
si dividono in anabolici e catabolici.
3- La descrizione cinetica può essere più o meno
complicata dipendentemente dalla complessità
della situazione fisica in cui la crescita
avviene e dallutilizzo che si vuole fare della
cinetica stessa. - Linterazione che esiste tra lambiente (medium o
mezzo) e la tipologia della biomassa cellulare è
indicata dallo schema seguente che evidenzia
linterazione tra la popolazione cellulare e il
mezzo che è multicomponente e multifase. Esso è
multicomponente perché contiene vari nutrienti e,
in più, i prodotti del metabolismo cellulare è
multifase poiché composto almeno da una fase
liquida e da una gas. - Unulteriore difficoltà da tenere in conto è
relativa alla reologia del mezzo che non è
assimilabile a quella di un liquido newtoniano
ma, in virtù dellalta viscosità e della varietà
di fasi e componenti, è quella di un liquido
non-newtoniano.
4(No Transcript)
5- La cinetica di crescita di popolazione a cui si
farà riferimento nel seguito è quella ottenuta
nellipotesi di modello non strutturato - ovvero
la massa cellulare, o la sua concentrazione, sono
sufficienti a caratterizzare lintera fase
biologica (cinetica di crescita bilanciata). - La velocità di crescita cellulare netta, ri, sarà
espressa come ri mX dove m è la velocità di
crescita specifica e X la concentrazione di
microorganismi.
6Ponendo una piccola quantità di microrganismi in
presenza di un eccesso di substrato, la
produzione di nuovo materiale cellulare segue
landamento qualitativo riportato in figura dal
cui esame è possibile individuare 5 distinte fasi
di crescita.
7- fase di induzione e di crescita accelerata.
Rappresenta il tempo necessario ai microrganismi
per acclimatarsi al nuovo ambiente e per
sintetizzare gli enzimi e i coenzimi specifici
per i substrati da metabolizzare. Tale periodo è
ovviamente funzione delle condizioni ambientali,
e può essere praticamente annullato utilizzando,
come inoculo, cellule in crescita esponenziale
provenienti dallo stesso substrato - fase di crescita esponenziale. Durante questo
periodo i substrati sono ancora presenti in
eccesso, la singola cellula si riproduce ad una
velocità determinata dal suo caratteristico tempo
di generazione e quindi la velocità di crescita
della biomassa, dX/dt, dipende soltanto dalla
concentrazione X dei microrganismi.
8- dove X è la concentrazione della biomassa e m è
il suo tasso di crescita. - Integrando questa equazione si ottiene
- dove mmax indica il massimo tasso di crescita
della biomassa. - Il tempo di generazione (tg) che serve alla
popolazione microbica per raddoppiarsi è,
pertanto, - Il tempo di duplicazione oscilla in genere tra
qualche decina di minuti a diverse ore.
9- fase di crescita rallentata. Rappresenta il
periodo dello sviluppo della coltura microbica
nel quale una delle sostanze nutritive cade in
difetto e diventa pertanto limitante per la
crescita dei microrganismi una relazione che
lega il tasso di crescita della biomassa alla
concentrazione S del substrato limitante è
(Monod, 1942) - dove S è la concentrazione del substrato e K è la
costante di semisaturazione (ovvero - la concentrazione del substrato
- in corrispondenza della quale
- la velocità di crescita è la metà
- di quella massima).
La rappresentazione grafica della equazione è
riportata in figura.
10- fase di crescita stazionaria. In questa fase la
popolazione rimane costante (m 0). Questo fatto
può essere interpretato sia considerando che in
queste condizioni non cè più crescita in quanto
il substrato è usato dai microrganismi come
energia di mantenimento, sia ipotizzando che la
crescita dei nuovi microrganismi è compensata
dalla morte di altri più vecchi - fase di declino. Questa fase è caratterizzata
dalla diminuzione della concentrazione dei
microrganismi (mlt0) e si verifica quando il
substrato è esaurito la variazione di
concentrazione dei microrganismi è rappresentata
da - Dove b è il tasso di respirazione endogena che
può essere interpretato sia come costante di
mantenimento che come tasso di morte cellulare.
11- I sistemi microbici che operano negli impianti di
depurazione si trovano nelle fasi 1) e 2) durante
lavviamento degli impianti e nelle fasi 3) 4) e
5) nelle condizioni di marcia a regime. Pertanto
lequazione cinetica che regola il processo
biologico assume lespressione generale
12- A queste equazioni va aggiunta lespressione del
bilancio di materia - dove Y è il rendimento di crescita pari alla
massa di microrganismi prodotti per unità di
substrato consumato. - In definitiva si ottiene
- dove v è il tasso di utilizzazione del substrato.
- Questultima espressione è nota come equazione di
Michaelis e Menten (dove kmmax/Y).
13- Le equazioni appena illustrate descrivono il
comportamento cinetico di un sistema
biomassa-substrato nel caso particolare che tale
sistema possa essere considerato omogeneo (cioè
costituito da ununica fase) e quindi con
resistenze diffusionali, dovute al trasporto del
substrato, praticamente nulle. - Tali resistenze, però, possono avere un ruolo
molto importante in quanto i microorganismi, se
ben adattati, tendono ad aggregarsi naturalmente
in forma di biofiocco (sospeso nel bulk liquido)
o di biofilm (aderente ad un supporto solido). - Sebbene i biofiocchi e i biofilm abbiamo
caratteristiche specifiche differenti ciò che li
accomuna è la presenza di un gradiente di
concentrazione del substrato causato dalla
resistenza al trasporto di materia dal bulk
liquido al sito attivo. Questo gradiente di
concentrazione provoca una disuniformità spaziale
tra la velocità di utilizzazione del substrato e
quella di crescita cellulare.
14Schema delle resistenze incontrate dallossigeno
per raggiungere i siti attivi cellulari
15IL BIOFIOCCO controllo diffusionale esterno
- In condizioni stazionarie la quantità di
substrato trasportata dal bulk del liquido alla
superficie esterna della biomassa è uguale alla
quantità di substrato consumato tramite le
reazioni biochimiche
- Dove KL è il coefficiente di trasporto di materia
in fase liquida e ai la superficie esterna della
biomassa per unità di volume di bioreattore.
Ricordando lespressione di v la precedente
equazione diviene - Questa relazione è fondata sullassunzione che in
ogni punto allinterno del biofiocco la
concentrazione del substrato sia pari al valore
SS.
16- Il numero di parametri può essere ridotto da 4 a
2 adimensionalizzando lequazione ottenuta nel
caso precedente. I parametri adimensionali
introdotti sono xSS/SB Dammax/(KLSB) kK/SB.
- Dove Da è il numero di Damköhler che rappresenta
il rapporto tra la massima velocità di reazione e
la massima velocità di trasferimento di materia.
Quindi, ad esempio, se Daltlt1 la resistenza è
unicamente di tipo cinetico. Lequazione di
progetto ottenuta nel caso di controllo del
trasferimento di massa esterno al substrato
diventa - La soluzione analitica di tale equazione è
-
- dove il segno è se bgt0 e viceversa.
17- Si introduce a questo punto il fattore di
efficienza h definito come - Che diviene, nel nostro caso
- Quindi se hlt1 lattività catalitica è ridotta
dallincremento della resistenza esterna. Se
invece Da?0 si ha
18IL BIOFIOCCO controllo diffusionale interno
- Riferiamoci ora alla diffusione dei substrati
attraverso la matrice biologica porosa (così come
attraverso un supporto poroso di enzimi
immobilizzati). - I simboli Des e v denotano, rispettivamente, il
coefficiente di diffusione effettiva e la
velocità locale di utilizzazione del substrato. - Si tenga presente che il coefficiente Des è
influenzato dalla porosità ep del solido, dalla
tortuosità dei pori, t e, nel caso di diametri
molto piccoli di questi ultimi (micropori) dal
parametro Kp/Kr. - Quindi Des Ds0 ep /t Kp/Kr.
- Dove Ds0 è la diffusività nel bulk.
- t è in genere compreso tra 1.4 e 7.
19- Il parametro Kp/Kr è ottenibile dalla
- Dove rsubstrato è il raggio molecolare
equivalente del substrato e rporo quello
caratteristico del poro. - Il bilancio di materia scritto sullanello
sferico e riportato nella figura precedente
presuppone di conoscere la forma di v per la
quale sarà assunta valida lequazione di
Michaelis-Menten. Il parametro di massima
velocità sarà dato da - Dove eimm mmol/g supporto rappresenta la
concentrazione di enzima, rp g supporto/unità di
volume di supporto la densità e qE, imm mmol
substrato convertito /( s mmol enzima)
lattività specifica dellenzima immobilizzato. - Le due condizioni al contorno necessarie sono
(ds/dr)r00 e srRsS.
20- La portata complessiva di utilizzazione del
substrato v0 uguale al flusso che diffonde nel
pellet (accumulo0) per cui - Dove Vp e Ap sono il volume della particella e la
sua superficie esterna. Anche in questo caso si
definisce in modo analogo il coefficiente di
efficienza h. - Lequazione che rappresenta il bilancio di
materia non può però essere risolta in modo
semplice essendo non lineare e, di conseguenza,
v0 non è ottenibile in forma algebrica. La
soluzione dovrebbe quindi essere numerica ma,
essendo questultima difficoltosa, si preferisce
adimensionalizzare lequazione. I parametri
derivati da tale procedura sono il numero di
Thiele f e il numero b. -
Il quadrato del numero di Thiele rappresenta il
rapporto tra la velocità di reazione del 1
ordine e la velocità di diffusione. Alti valori
di b indicano invece che la reazione diventa di
ordine 0.
21- La forma ottenuta di hf(f, b) è però ancora di
difficile valutazione perché dipende da parametri
quali mmax e K difficile da ottenere. Per questo
motivo si prosegue ad unulteriore manipolazione
ottenendo, infine, hf(?, b) dove
La hg(?, b) è rappresentata in forma grafica
dalla seguente figura.
Come si evince dalla figura Se Flt0.3 h1
(controlla la reazione) Se Fgt3 h?F-1
(controlla la diffusione)
22- Si è appena visto come risolvere il problema del
bilancio di massa in due casi controllo della
resistenza esterna o della resistenza interna.
Vediamo ora come si opera nel caso in cui
entrambe le resistenze devono essere considerate. - Si consideri ad esempio una piastra di enzima
immobilizzato. Il bilancio allo stazionario si
scrive - Risolvendo tale equazione si ottiene
23- Il coefficiente h rappresenta il fattore di
efficienza in assenza della resistenza al
trasporto attraverso il film. Il reciproco del
fattore di efficienza può essere visto come una
misura della resistenza alla reazione del
substrato a causa dei limiti al trasporto del
substrato stesso. - La seguente equazione consente di individuare la
resistenza controllante. Infatti se - allora linfluenza del film esterno è
trascurabile. - Se, al contrario, è gtgt1 la resistenza interna può
essere ignorata.