Analisi e gestione del rischio - PowerPoint PPT Presentation

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Analisi e gestione del rischio

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Analisi e gestione del rischio Lezione 14 Basket Credit Derivatives Funzioni di Copula Rischio di portafogli di crediti Il mercato dei prodotti strutturati degli anni ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Analisi e gestione del rischio


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Analisi e gestione del rischio
  • Lezione 14
  • Basket Credit Derivatives
  • Funzioni di Copula

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Rischio di portafogli di crediti
  • Il mercato dei prodotti strutturati degli anni
    recenti si è particolarmente sviluppato in
    prodotti che forniscono lesposizione a un
    portafoglio di credito.
  • I derivati su basket di crediti hanno svolto lo
    stesso ruolo dei derivati creditizi a livello
    univariato. Possono essere utilizzati
  • Per trasferire il rischio di credito
  • Per costruire sinteticamente esposizioni a
    portafogli di nomi

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Portafogli di CDS
  • Assumiamo di avere un portafoglio di un numero
    limitato anche se non trascurabile di CDS
    (assumiamo 50-100 nomi, ad esempio)
  • Vogliamo definire la probabilità di perdita su
    tutto il portafoglio. Definiamo Q(k) la
    probabilità di osservare k default entro la
    scadenza del CDS e assumiamo, per semplicità che
    la LGD sia data e la stessa per tutti gli n nomi.

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Derivati first-to-default
  • Consideriamo un derivato di credito che paga
    protezione, la prima volta che un elemento del
    paniere di nomi di riferimento è in default. La
    protezione si estende fino al tempo T.
  • Valore del derivato è
  • FTD LGD v(t,T)(1 Q(0))
  • Q(0) è la probabilità di sopravvivenza di tutti i
    nomi nel basket. Possiamo anche scrivere
  • Q(0) ?Q(?1 gt T, ?2 gt T)

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Derivati first-x-to-default
  • Consideriamo invece un derivato di credito che
    paga protezione, sui primi x default dei nomi
    di riferimento del paniere precedente.
  • Il valore del derivato sarà ovviamente

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La specificazione di Q(x)
  • Valutare i derivati di credito su basket richiede
    quindi la specificazione della distribuzione
    congiunta di default Q(x)
  • Tale distribuzione dipende da due elementi
  • La probabilità di default (e la LGD, se
    considerata stocastica), di ciascun nome nel
    basket
  • La struttura di correlazione (dipendenza) tra
    default (e LGD) dei nomi nel basket.

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Modelli di Q(x)
  • Le ipotesi che possono essere fatte sulla perdita
    attesa di ciascun nome sono
  • Pool omogeneo di nomi (stessa probabilità di
    default e stessa LGD)
  • Pool eterogeneo di nomi (diversa probabilità di
    default e diversa LGD)
  • Le ipotesi sulla struttura di dipendenza sono
  • Default indipendenti
  • Modelli in forma ridotta multivariati (Marshall
    Olkin)
  • Funzioni di copula
  • Factor copula (default condizionalmente
    indipendenti)

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Default indipendenti
  • Nellipotesi che i default siano indipendenti le
    scelte più ovvie per la distribuzione congiunta
    sono
  • La distribuzione binomiale
  • La distribuzione di Poisson

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Intensità di portafoglio
  • Il modello di Poisson è particolarmente utile
    perché consente limmediata estensione dei
    modelli in forma ridotta a portafogli di crediti.
  • Lassunzione di indipendenza implica che
  • Q(0) Q(?1 gt T, ?2 gt T) Q(?1 gt T) Q(?2 gt T)
  • e nei modelli intensity based
  • Q(?1 gt T) Q( ?2 gt T) exp (?1 ?2 )(T
    t)
  • Otteniamo quindi unintensità di default di
    portafoglio che è la somma delle intensità di
    default individuali dei singoli nomi
  • ? ?1 ?2

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Valutazione di un first-to-default
  • Ricordiamo che il valore di un first-to-default
    swap è ricavato da
  • FTD LGD v(t,T)(1 Q(0))
  • Nel caso di default indipendenti abbiamo quindi
  • LGDv(t,T)(1 exp ?(T t))
  • LGDv(t,T)(1 exp (?1 ?2 )(T t))
  • Il problema è trovare unestensione di questo
    modello al caso in cui ci sia dipendenza tra gli
    eventi di default.

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Distribuzione di Marshall Olkin
  • La distribuzione di Marshall Olkin è la naturale
    estensione del processo di Poisson al caso
    multivariato.
  • Assumiamo il caso di due nomi. Secondo la
    distribuzione di Marshall Olkin abbiamo
  • Q(?1 gt T, ?2 gt T) exp (?1 ?2 ?12)(T t)
  • La correlazione tra i tempi di sopravvivenza è
  • ?12 ?12 /(?1 ?2 ?12)

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Intensità di portafoglio
  • Lidea della distribuzione di Marshall Olkin è
    che shock diversi causano il default di
    sotto-insiemi dei nomi.
  • Il problema è che può esistere un numero
    arbitrariamente alto di shock, e questo rende la
    calibrazione del modello proibitiva
  • In genere viene proposta la specificazione

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Valutazione di un first-to-default
  • Ricordiamo che il valore di un first-to-default
    swap è ricavato da
  • FTD LGD v(t,T)(1 Q(0))
  • Nel caso di default indipendenti abbiamo quindi
  • LGDv(t,T)(1 exp ?(T t))
  • LGDv(t,T)(1 exp (?1 ?2 ?n ?12n)(T
    t))
  • Si noti che laumento della correlazione tra i
    tempi di default riduce il valore del contratto
    first-to-default.

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Funzioni di copula
  • Alla base delle funzioni di copula cè il
    principio delle trasformazione con integrale di
    probabilità.
  • Se per una variabile Xi con distribuzione di
    probabilità Hi calcoliamo la trasformata
    integrale ui Hi(Xi), ui ha distribuzione
    uniforme in 0,1.
  • Dalla distribuzione congiunta H(X1, X2,, Xn ),
  • H(X1, X2,, Xn )
  • H(H1-1 (u1), H2-1 (u2),, Hn-1 (un) )C(u1,
    u2,,un)
  • La funzione C(u1, u2,,un) è detta funzione di
    copula. Che proprietà deve avere?

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Funzioni di copula
  • Prendiamo per esempio il caso bivariato.
  • Una funzione z C(u,v) è detta copula se e solo
    se
  • z, u e v sono in 0,1
  • C(0,v) C(u,0) 0, C(1,v) v, C(u,1) u
  • C(u2, v2 ) C(u1, v2 ) C (u2, v1) C (u1, v1)
    ? 0 per tutti i valori u2 gt u1 e v2 gt v1
  • Teorema di Sklar ogni distribuzione congiunta
    può essere scritta come una funzione di copula
    che abbia le distribuzioni marginali come
    argomenti e qualsiasi funzione di copula che
    abbia distribuzioni come argomenti è una
    distribuzione congiunta

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Funzioni di copula esempi
  • Due rischi A e B con probabilità congiunta H(A,B)
    e probabilità marginali Ha(A) e Hb(B)
  • H(A,B) C(Ha , Hb), e C è una funzione di
    copula.
  • Casi
  • 1) Cind(Ha , Hb) HaHb, rischi indipendenti
  • 2) Cmax(Ha , Hb) min(Ha,Hb) dipendenza perfetta
    positiva
  • 3) Cmin(Ha , Hb) max(Ha Hb 1,0) dipendenza
    perfetta negativa
  • Dipendenza imperfetta (limiti di Fréchet)
  • max(Ha Hb 1,0) ? C(Ha , Hb) ? min(Ha,Hb)

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Correlazione
  • Uno dei problemi della non-normalità dei
    rendimenti a livello multivariato è che la
    correlazione lineare non è affidabile
  • Può verificarsi che la correlazione lineare
    risulti inferiore a 1 (superiore a 1) anche se
    due variabili sono perfettamente dipendenti.
  • Questo si verifica quando
  • Le distribuzioni marginali non sono ellittiche
  • Le relazioni tra le due variabili non sono
    lineari
  • Esempio x N(0,1), y x2 ?1 è semplice
    mostrare che la covarianza è zero, anche se
    ovviamente x e y sono perfettamente correlati.

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Funzioni di copula e struttura di dipendenza
  • Le funzioni di copula sono legate alle
    statistiche non-parametriche di dipendenza, come
    il ? di Kendall o il ?S di Spearmans
  • Si noti, che, a differenza degli stimatori non
    parametrici, lindice di correlazione lineare ?
    dipende dalle distribuzioni marginali e può non
    coprire lintero range tra 1 e 1, e rende
    problematica la determinazione del grado relativo
    di dipendenza.

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Esempi di funzioni di copula Copule ellittiche
  • Distribuzioni multivariate ellittiche, come la
    normale o la t di Student, possono essere
    utilizzati come funzioni di copula.
  • Copule normali sono ottenute da
  • C(u1, u2,, uN) N(N 1 (u1 ), N 1 (u2 ), ,
    N 1 (uN ) ?)
  • e gli eventi estremi sono indipendenti.
  • Per funzioni di copula Student t con v gradi di
    libertà
  • C(u1, u2,, uN) T(T 1 (u1 ), T 1 (u2 ), ,
    T 1 (uN ) ?, v)
  • eventi estremi sono dipendenti, e lindice di
    tail dependence è una funzione di ? e v.

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Esempi di funzioni di copula Copule archimedee
  • Copule archimedee sono costruite a partire da una
    funzione generatrice ? da cui calcoliamo
  • C(u,v) ? 1 ?(u)?(v)
  • Un esempio è la copula di Clayton. Ponendo
  • ?(t) t a 1/a
  • otteniamo
  • C(u,v) maxu av a 1,0 1/a
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