Title: I componenti dei sistemi RF-ID
1I componenti dei sistemi RF-ID
2RF-ID come veicolo dell'informazione
- L'RF-ID è una nuova tecnologia che permette la
gestione di un processo di identificazione in
maniera automatica - E utile pensare al RF-ID come un veicolo
intelligente con cui l'informazione attraversa i
luoghi e i tempi del nostro vivere - In questa lezione verranno presentati i
personaggi che partecipano alla formazione dei
sistemi RF-ID
3Obiettivi delle lezioni
- Mettere a fuoco gli elementi costitutivi di un
sistema RF-ID - Apprendere i principi di comunicazione dei
transponder e dei reader - Conoscere le principali tipologie di componenti e
di apparati RF-ID e i loro campi di applicazione
4(part I) Elementi dei sistemi RF-ID
- Ogni sistema RF-ID è costituito da tre elementi
fondamentali - Il transponder (o TAG), che permette
l'identificazione dell'oggetto e della persona
che lo porta - L'apparato di lettura (Reader), che interroga i
TAG interagendo con essi - Lapplicazione software, che si interfaccia con
uno o più reader e, attingendo a risorse di rete
come i database e gli applicativi aziendali,
gestisce il processo dal punto di vista
informatico
5Principio di funzionamento
- La lettura avviene quando i tag si trovano
all'interno del campo generato dal reader - In queste condizioni le antenne del tag e del
reader trasferiscono le informazioni relative
all'identificazione utilizzando i principi delle
comunicazioni radio... - Dopo la lettura, i dati acquisiti diventano
disponibili all'intero processo di gestione
informatico.
www.weblogsinc.com
6Il mercato dei transponder
- Il mercato dei TAG offre oggi un'ampia scelta di
soluzioni tecnologiche e commerciali, e si adatta
alle esigenze delle più svariate applicazioni - Alcuni transponder sono legati ad un utilizzo
specifico (le tessere di identificazione, laundry
tags per le lavanderie o cattle tags per i
ruminanti...) - Altri sono commercializzati per finalità del
tutto trasversali (esempio glass tag label)
7I formati costruttivi dei transponder
- Forma a disco e monete (resina, plastica o
policarbonato) - Chiodi per legno
- Capsule di vetro o di plastica
- Chiavette per il caffè, portachiavi (key-fobs) o
braccialetti plastici - Smart labels (etichette stampabili intelligenti)
- Plastica, carta, illays (dry oppure wet)
- Cuciti su stoffa (Textile tag)
- Formato tessera (ISO Card)
8L'alimentazione del transponder
- Per accedere alla memoria del transponder, è
necessario un circuito integrato che indirizzi il
settore desiderato - Il micro chip richiede sempre, anche se di
piccola entità, unalimentazione in corrente
continua - La famiglia di TAG si divide in
- Tag passivi (senza batteria)
- Tag semi passivi e attivi (con batteria)
- Infatti alcuni tag sono alimentati unicamente
durante il processo di lettura, e l'alimentazione
viene fornita dallo stesso campo elettromagnetico
emesso dal reader
www.techexchange.com
9All'interno di un tag passivo
- Un tag passivo, indipendentemente dal suo formato
costruttivo, contiene - Un'antenna, che raccoglie l'energia del reader
- Un condensatore, che ne accumula una piccola
quantità - Un microprocessore a basso consumo, che
implementa il protocollo radio - La memoria, che contiene le informazioni da
restituire al reader o sui cui avverà un scrittura
www.RFID-handbook.com
10Tag semi-passivi e attivi
- Nei tag semi passivi (attività di logging) è
presente una micro-batteria, utilizzata per
alimentare permanentemente alcune parti del
transponder - Il processo di comunicazione avviene generalmente
allo stesso modo dei transponder passivi - Anche i tag attivi dispongono di una batteria.
Essa provvede sia alla comunicazione con il
reader (in ricezione e in trasmissione), sia
all'alimentazione dei circuiti del micro-chip - I tag attivi sono gli apparati più evoluti e con
essi è possibile raggiungere le massime
prestazioni destinate alle applicazioni speciali.
www.caenrfid.it
11Le frequenze operative
- Data l'applicazione da realizzare, la scelta
della frequenza operativa è molto importante per
il progetto del sistema RF-ID - Solo con alcune frequenze è possibile una lettura
a lunga distanza, altre sono capaci di
attraversare senza attenuazione tessuti organici
e o fluidi - Alcune infine sono le uniche indicate per operare
in prossimità o all'interno di oggetti metallici - Prima di passare ai dettagli sulle frequenze è
meglio mettere a fuoco alcuni aspetti delle onde
radio
www.stockphoto.it
12Il campo elettromagnetico
- Abbiamo visto come nei sistemi RF-ID i campi
elettromagnetici assumono un ruolo molto
importante, infatti - Sono il veicolo con cui il reader trasferisce
energia al tag per alimentarlo - Sono il mezzo che il tag utilizza per inviare al
reader le informazioni lette nella propria memoria
13La lunghezza d'onda
- Il campo e.m. Si propaga all'interno di un mezzo
dielettrico (come l'aria ad esempio), grazie a
una continua alternanza e scambio di campi
magnetici ed elettrici (concatenazione di energia
in forme diverse) - La rapidità con cui avviene questo scambio
determina la lunghezza d'onda del campo emesso
dal reader che interroga il transponder - Il campo e.m. si propaga nell'aria alla stessa
velocità della luce, così la lunghezza d'onda
(lambda) si ricava dividendo c (velocità m/s) per
f (frequenza Hz) - ? c / ƒ
www.clima.casaccia.enea.it
14Le linee di forza dei campi e.m.
- Quando un reader emette un campo e.m, le onde si
propagano seguendo delle linee guida, chiamate
linee di forza - Per distanze inferiori alla lunghezza d'onda del
campo emesso, siamo nel campo vicino dove è la
componente magnetica a predominare. Le linee
magnetiche sono chiuse in anelli - Per distanze superiori alla lunghezza d'onda,
siamo nel campo lontano, dove le onde si muovono
secondo piani paralleli
15Spettro elettromagnetico
- I transponder RF-ID sono progettati per operare
su frequenze molto diverse... - Dalle basse frequenze (LF125-145 kHz),
utilizzate per le comunicazioni radio AM in onde
lunghe. - Passiamo alle frequenze delle onde corte
(HF13.56 MHz) impiegate per le trasmissioni
civili e militari - Si utilizzano anche le UHF (433-868 MHz),
impiegate nella diffusione televisiva e dai
telefoni cellulari - Infine arriviamo alle micro-onde SHF2,4-5.6 GHz
adottate ad esempio nei sistemi
WLAN-WiFi-Bluetooth
upload.wikimedia.org
16Transponder magnetici (tecnica)
- I tag passivi LF (125, 134 kHz) e HF (13.56 MHz)
utilizzano il principio della mutua induzione - Durante la lettura l'antenna del reader e quella
del tag si trovano all'interno di un circuito
magnetico dove avviene - L'induzione di corrente che alimenta il chip del
TAG - La trasmissione dei dati di lettura (o scrittura)
attraverso la variazione dei parametri di
induttanza del tag (che genera una tensione ai
capi dell'antenna del reader) - La velocità di lettura dipende dalla frequenza
utilizzata, chiamata portante della comunicazione
17Transponder UHF
- Distanza operativa 2 10 m (quando attivi
oltre 100m) - Trasferimento dati veloce (28 kb/s)
- Formati label molto economiche
- Lettura influenzata da oggetti metallici
(riflessioni) e dal corpo umano (assorbimento) - Esistono standard per l'identificazione delle
merci e la logistica
www.parelec.com
18Transponder elettrici (tecnica)
- I tag passivi UHF (868 MHz) e SHF (2.4 GHz)
utilizzano la riflessione del campo radio, come
nei primi sistemi RF-ID dei radar areonautici - Quando l'onda ettromagnetica generata del reader
raggiunge l'antenna del tag, il campo radiante
viene assorbito per accumulare energia
all'interno del tag - Dopo qualche mS il chip del tag si accende e
mette in opera una sequenza di cortocircuiti
sull'antenna stessa, il risultato è una sequenza
di riflessioni trasmesse verso il reader per
back-scattering