INGEGNERIA DEI SISTEMI E DEI SERVIZI PER IL TERRITORIO E PER L - PowerPoint PPT Presentation

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INGEGNERIA DEI SISTEMI E DEI SERVIZI PER IL TERRITORIO E PER L

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Title: INGEGNERIA DEI SISTEMI E DEI SERVIZI PER IL TERRITORIO E PER L


1
INGEGNERIA DEI SISTEMI E DEI SERVIZI PER IL
TERRITORIO E PER LAMBIENTEAnalisi dei processi
produttivi- 2008-09
  • Gianmario Motta gianmario.motta_at_unipv.it

2
ANALISI DELLE DETERMINANTI
  • Introduzione
  • Il modello di analisi
  • Passi del metodo
  • Documentazione della analisi

3
Obiettivi
  • Il presente modulo propone un modello di analisi
    delle determinanti (driver) delle prestazioni
  • Il modello delle determinanti completa il modello
    delle prestazioni, infatti
  • Il modello delle prestazioni misura le
    prestazioni di una data configurazione di
    processi
  • Il modello delle determinanti identifica le cause
    di un dato livello di prestazioni
  • Il modello delle determinati struttura lanalisi
    di un processo esistente, individuando, per ogni
    leva
  • Le criticità della situazione as-is (diagnosi)
  • Le possibili soluzioni (elementi prognostici)
  • Indirettamente la entità del cambiamento
    richiesto

4
Il modello di analisi
  • Modello delle determinanti
  • Modelli complementari
  • Testo del caso Computer Credit

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Modello delle determinanti assunzioni
Prestazioni f
  • Le prestazioni dei processi (effetto) sono
    determinate dalla configurazione del processo
    (causa)
  • La configurazione del processo non è data solo
    dal flusso delle attività ma dalla combinazione
    di vari elementi, detti appunto determinanti

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Modello delle determinanti
Flusso Attività
Organiz-zazione
Compe-tenze
Piani-ficazione
Tecno-logia
Output
Macro-Org.
Competenze
Completezza
Architettura
Attività
Micro-Org
Risorse
Efficacia
Prestazioni
Tecnologia
Ownership
Contesto
Costo
7
Computer Credit - as is Libero adattamento da
Hammer Champy 1991
  • COMPUTER Credit finanzia lacquisto dei computer,
    del software e dei servizi venduti da COMPUTER,
    uno dei maggiori produttori di computer nel mondo
    con vendite di oltre 5 miliardi di dollari negli
    USA.
  • COMPUTER Credit è strutturata secondo normali
    coordinate territoriali e funzionali.
  • Al CEO rispondono un responsabile dello staff
    amministrativo che ha sotto di sé Pianificazione
    Controllo, Amministrazione (Contabilità) e
    Risorse Umane.
  • Un altro ufficio in staff al CEO cura la
    promozione e limmagine del finanziamento in
    leasing dei grandi elaboratori Unix e Host
    venduti da COMPUTER attraverso campagne
    pubblicitarie e campagne di promozione.
  • La gestione di pagamenti arretrati e morosità è
    affidata ad un ufficio Contenzioso, che
    interfaccia società specializzate nel recupero
    dei crediti. Lemissione dei leasing e la
    gestione dei pagamenti è affidata al responsabile
    Operazioni, che si vale di un piccolo staff di
    pianificazione commerciale.
  • Dalle Operazioni dipendono le quattro filiali
    strutturate per regione degli USA (Nordest,
    Midwest, Pacifico, Sud) e lufficio centrale che
    monitora i pagamenti.
  • Dal punto vista operativo, COMPUTER Credit agisce
    come back office della rete di vendita di
    COMPUTER. Il venditore di COMPUTER è, infatti,
    incentivato a promuovere i contratti di leasing
    in genere il venditore propone in ununica
    offerta al cliente sia la vendita della macchina
    o del software sia il finanziamento in leasing.

8
Computer Credit - as is Libero adattamento da
Hammer Champy 1991
  • La velocità e il servizio al cliente sono quindi
    importantissimi sia per il venditore, che deve
    fare preferire la Credit rispetto ad altri
    fornitori di finanziamento, sia per il cliente,
    che vuole vedere un leasing perfettamente
    attagliato al tipo dacquisto fatto e in generale
    alla sua posizione e fedeltà a COMPUTER. Tuttavia
    il funzionamento della COMPUTER Credit è
    decisamente complicato.
  • 1. Quando un venditore di COMPUTER telefona per
    una richiesta di finanziamento, risponde una
    delle 14 persone che siede intorno ad un grande
    tavolo la persona che prende la telefonata
    annota la richiesta su un modulo cartaceo.
  • 2. Successivamente, il modulo è portato al piano
    superiore (Ufficio Fidi e Crediti), dove uno
    specialista (verificatore) immette linformazione
    in un sistema e verifica il fido, scrive il
    risultato della verifica sullo stesso modulo e lo
    invia allufficio Pratiche Commerciali. Questo
    ufficio ha il compito di modificare le condizioni
    standard di finanziamento in risposta alla
    particolare richiesta del cliente. A tale scopo è
    utilizzato un sistema ad hoc. Le modifiche, una
    volta definite, sono allegate al modulo.
  • 3. La pratica giunge ad uno specialista di tassi
    (prezzista), che inserisce i dati della pratica
    in un personal computer, e calcola il tasso
    dinteresse da applicare al cliente il tasso è
    scritto su un secondo modulo, che è consegnato,
    insieme con il modulo di richiesta, ad un gruppo
    dimpiegati dellufficio Evasione Ordini.
  • 4. Uno degli impiegati raccoglie tutte le
    informazioni in una lettera dofferta, che può
    essere inviata al rappresentante COMPUTER tramite
    Federal Express.
  • Lintero ciclo dura in media 6 giorni, e talvolta
    anche due settimane. Secondo la rete commerciale,
    il ciclo è troppo lungo, perché la lunga durata
    concede al cliente il tempo per cercare unaltra
    fonte di finanziamento, farsi sedurre da un altro
    venditore o ripensarci. Così i venditori
    tempestano di telefonate lazienda per sapere a
    che punto siano le loro richieste. Nessuno è in
    grado di dirlo, in quanto la pratica si trova in
    un punto sconosciuto del trattamento della
    pratica.

9
Metodo di analisi
  • Flusso delle attività
  • Organizzazione
  • Competenze
  • Pianificazione e controllo delle prestazioni
  • Tecnologia

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Modello delle determinanti 1. Flusso attività
Flusso Attività
Organiz-zazione
Compe-tenze
Piani-ficazione
Tecno-logia
Output
Macro-Org.
Competenze
Completezza
Architettura
Attività
Micro-Org
Risorse
Efficacia
Prestazioni
Tecnologia
Ownership
Contesto
Costo
11
Metodo di analisi 1. Flusso attività che sono
le attività?
  • Lanalisi considera le attività di un processo
    end to end (in genere un sottoinsieme)
  • Le attività analizzate sono di norma elementari,
    cioè
  • atomiche
  • omogenee rispetto a
  • Frequenza
  • Attore
  • Regole
  • Tecnologia utilizzata
  • La analisi considera il flusso delle attività,
    rappresentabile da diagrammi di flusso
  • Generici/ informali
  • Formali p.e. UML/ Activity Diagram, DFD, EPC,

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Metodo di analisi 1. Flusso attività 1.1
Analisi output
  • Scopo della analisi valutare gli output rispetto
    a
  • Necessità per il cliente
  • Adeguatezza per il cliente contenuti e modalità
    di erogazione
  • Ambito della analisi
  • Output primari senza di essi il processo non
    esisterebbe
  • Output complementari esistono in quanto esiste
    loutput primario (p.e. informazioni sulloutput
    primario, servizi accessori ecc.)

Customer
A3
A1
Request
Output
A4
A2
Business
Process
13
Metodo di analisi 1. Flusso attività 1.1
Analisi output esempio 1 - clienti esterni
Ouput descrizione Qualifica-zione output Primario (P) Comple-mentare (C) Valore delloutput e del servizio per il cliente Utilizzo da parte del cliente Necessità output per il cliente Best practice (che fanno i migliori concorrenti o aziende di altri settori con servizi analoghi) Possibili soluzioni (formato output, modo di produzione, modo di distribuzione ecc.)
Proposta finanzia-mento P Contenuti ok tempestività ko OK OK Output simile ma tempi veloci Proposta via mail o web
Info su avanza-mento C Il valore deriva dalla lentezza del servizio primario OK Necessaria solo per la lentezza del servizio Info non data in quanto il processo è veloce Abolizione con un processo veloce e/o rilevazione automatica accessibile in linea
14
Metodo di analisi 1. Flusso attività 1.1
Analisi output note sullesempio 1
  • Lesempio (estrapolato dal caso Computer Credit)
    mostra output destinati a clienti esterni
  • Output primari si valutano criticità e
    potenziali migliorie in termini di
  • Adeguatezza/ flessibilità (p.e. le proposte non
    rispecchiano quanto il cliente ha richiesto.)
  • Lentezza (tempo di risposta elevato)
  • Completezza (le proposte non contengono tutto
    quanto il cliente ha richiesto)
  • Accessibilità / usabilità (p.e. informazione solo
    cartacea o solo digitale)
  • Contenuti / struttura
  • Ecc.
  • Output complementari si applica la stessa
    analisi tuttavia
  • Gli output complementari non sono di per se
    necessari
  • P.e. la informazione al cliente sullavanzamento
    citata nel caso Computer Credit è resa necessaria
    dalle carenze delloutput primario
  • NB Il confronto con la migliore concorrenza e con
    processi analoghi anche di settori diversi può
    suggerire possibili modifiche (vedi colonna
    soluzioni)

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Metodo di analisi 1. Flusso attività 1.1
Analisi output esempio 2 - clienti interni
esterni
Ouput descrizione Qualifica-zione output Primario (P) comple-mentare (C) Valore delloutput e del servizio per il cliente Utilizzo da parte del cliente Necessità output per il cliente Best practice (che fanno i migliori concorrenti o aziende di altri settori con servizi analoghi) Possibili soluzioni (formato output, modo di produzione, modo di distribuzione ecc.)
Report per Authority P Contenuti KO tempestività OK OK OK Output simile ma adeguato Riprogettare il contenuto
Report interni P Contenuti OK tempestività OK Parziale e limitato Informazioni sugli andamenti Meno report e self service via interfaccia web Adozione best practice
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Metodo di analisi 1. Flusso attività 1.1
Analisi output note sullesempio 2
  • Molti processi possono produrre output primari
    destinati a clienti interni ed a clienti esterni
    p.e.
  • Corporate Services
  • Contabilità (esempio)
  • IT
  • Pubblica Amministrazione
  • Ecc.
  • Clienti esterni gli output primari sono
    necessari (possono ovviamente essere migliorati)
  • Clienti interni gli output sono da considerare
    discrezionali quindi ne va valutata in orini
    luogo la necessità

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Metodo di analisi 1. Flusso attività 1.1
Analisi output Sintesi
  • Gli output sono la finalità del processo
    gestionale.
  • Lanalisi degli output chiarisce what is the
    process for orientando la successiva analisi di
    dettaglio delle attività del processo gestionale
  • Lanalisi degli output si diversifica a seconda
    del ruolo delloutput (primario o complementare)
    e del cliente (interno od esterno)

Cliente esterno (E) / interno (I) Ouput primario (P)/ Comple-mentare (C) Necessità (N) / Discre-zionalità (D) delloutput Analisi contenuti e modalità (criticità e possibili migliorie)
E P N Sempre presente
E C D Variabile, in ragione del profilo delloutput primario
I P D Variabile, in ragione del grado di necessità
I C D Variabile, in ragione del profilo delloutput primario
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Metodo di analisi 1. Flusso attività 1.2
Analisi attività
  • Scopo della analisi valutare le attività
    rispetto a
  • Necessità per loutput (analisi del valore)
  • Disegno ottimale del processo
  • Bilanciamento delle regole (analisi delle
    regole)
  • Ambito della analisi
  • Attività elementari del processo

Customer
A3
A1
Request
Output
A4
A2
Business
Process
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Metodo di analisi 1. Flusso attività 1.2
Analisi attività
  • Analisi del valore delle attività
  • Le attività aggiungono valore agli output per il
    cliente?
  • Le attività sono finalizzate ad ottenere loutput
    richiesto dal cliente?
  • Le attività che non aggiungono valore sono
    indispensabili al funzionamento del processo?
  • Possono essere evitate attività p.e.
  • Semplificando la gerarchia e/o adottando una
    diversa organizzazione del lavoro
  • Svolgendo meglio le attività a monte (
    eliminando anomalie e/o ottimizzando)?
  • Analisi del valore delle regole le procedure e i
    controlli possono essere semplificati?
  • Le operazioni di controllo allinterno delle
    attività sono giustificate? (p.e. verifica della
    identità di un materiale con ispezione completa)
  • Esistono controlli ed attività dovuti a carenza
    di informazione? (p.e. inventario fisico dei
    pezzi, ricerca manuale su documentazione
    cartacea)
  • Le attività meno critiche possono essere
    standardizzate?
  • Le attività possono essere svolte in lotti grandi
    (modalità batch)?

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Metodo di analisi 1. Flusso attività 1.2
Analisi attività
  • Analisi del disegno del processo
  • Esistono attività duplicate (p.e. duplicazione
    data entry)?
  • Il flusso del processo è lineare?
  • I percorsi seguiti dagli oggetti (materiali,
    documenti, informazioni) hanno loop
    incontrollati?
  • Esistono attività o operazioni che hanno il solo
    scopo di sincronizzare il processo?
  • Le attività possono essere parallele o
    sovrapposte?
  • La sequenza rispecchia precedenze logiche o la
    esigenza di specializzare/utilizzare le stesse
    risorse?
  • La sovrapposizione e il coordinamento delle
    attività permette di migliorare loutput del
    processo?
  • E possibile spostare le attività più a monte del
    processo

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Metodo di analisi - 1. Flusso attività 1.2
Analisi attività documentazione
  • Lanalista considera il flusso delle attività del
    processo e struttura la analisi su tre colonne
    (vedi dopo)
  • Criticità as-is delle attività analizzate
  • Grafo del processo con evidenziate le attività
    analizzate
  • Possibili soluzioni to be per le attività
    analizzate

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Metodo di analisi - 1. Flusso attività 1.2
Analisi attività documentazione
Sotto variabile analizzata Ad ogni criterio di
analisi è dedicato un foglio separato
Possibili soluzioni Sono descritte le soluzioni
per ogni attività analizzata
Diagnosi attività as-is Si spiega perché una data
attività non aggiunge valore La diagnosi è fatta
solo per alcune attività del processo ( in questo
caso quelle che non aggiungono valore)
Grafico del processo Nel grafico sono evidenziate
le attività analizzate
23
Modello delle determinanti 2. Organizzazione
Flusso Attività
Organiz-zazione
Compe-tenze
Piani-ficazione
Tecno-logia
Output
Macro-Org.
Competenze
Completezza
Architettura
Attività
Micro-Org
Risorse
Efficacia
Prestazioni
Tecnologia
Ownership
Contesto
Costo
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Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.1
Macrostruttura che è ?
Esempio di macrostruttura di una generica azienda
che produce e vende ascensori NB La sola
Divisione Commerciale è approfondita a zoom
(caselle tratteggite)
25
Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.1
Macrostruttura che cosa è ?
  • La macrostruttura è descritta dagli organigrammi
  • Gli organigrammi indicano le dipendenze
  • Gerarchiche, rappresentate con linea continua
  • Funzionali, rappresentate con linea tratteggiata
    (non evidenziate nellesempio)
  • La descrizione della struttura data
    dallorganigramma è integrata da un testo che di
    ogni casella (nodo o foglia della gerarchia)
    descrive
  • responsabilità (che cosa è affidato)
  • autorità (autonomia decisionale)
  • compiti (che cosa deve essere fatto)

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Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.1
Macrostruttura che è ?
  • Dal punto di vista modellistico gli organigrammi
    sono alberi le cui foglie sono unità
    organizzative (p.e. un centro di costo e/o di
    profitto)
  • La struttura organizzativa può contenere molti
    livelli (si contano a partire dal CEO) p.e.
  • CEO
  • Divisione Commerciale
  • Vendite Privati
  • Vendite Nord Italia
  • Vendite ascensori

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Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.1
Macrostruttura che è ?
  • Ciascun livello della struttura può essere
    suddiviso secondo criteri molteplici
  • funzione,
  • prodotto,
  • territorio,
  • cliente / mercato
  • altri criteri (programma, progetto ecc.)
  • Nel caso esemplificato
  • CEO
  • Divisione Vendite Funzione
  • Vendite Privati Cliente/mercato
  • Vendite Nord Italia Territorio
  • Vendite Ascensori Prodotto

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Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.1
Macrostruttura che è ?
  • Rispetto al macrostruttura i processi si
    distinguono in
  • Funzionali attori della stessa funzione
  • P.e. vendita di un contratto di manutenzione
    interno a Commerciale
  • Interfunzionali attori di funzioni diverse
  • P.e. fornitura ascensori su misura per un nuovo
    grattacielo attori appartenenti a commerciale,
    sviluppo prodotto, produzione, acquisti
  • Interaziendali attori di aziende diverse
  • P.e. fornitura di componenti per ascensori
    acquisti azienda cliente, commerciale ecc.
    azienda fornitrice
  • La difficoltà progettuale cresce al crescere
    della inter-funzionalità e della
    inter-aziendalità

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Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.1
Macrostruttura che è ?
  • La macrostruttura influenza la interfunzionalità
    dei processi
  • Infatti lo stesso processo può essere funzionale,
    interfunzionale o interaziendale a seconda della
    macrostruttura
  • Esempio realizzazione software controllo
    ascensore
  • Funzionale il reparto che sviluppa è interno al
    commerciale
  • Interfunzionale il reparto che sviluppa è parte
    di una funzione aziendale distinta p.e. sviluppo
    prodotto
  • Interaziendale il software è sviluppato su
    commessa da un fornitore su specifiche della
    funzione di sviluppo prodotto e sui requisiti del
    commerciale

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Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.1
Macrostruttura analisi
  • Interfunzionalità del processo
  • Gli attori del processo appartengono alla stessa
    unità organizzativa?
  • Quante unità organizzative distinte
    funzionalmente o gerarchicamente sono coinvolte
    nel processo?
  • Quanti passaggi di unità organizzativa avvengono
    nel processo (p.e. passaggi di unità
    organizzativa/ passaggi di attività totali)?
  • Struttura ideale struttura processiva (process
    oriented structure) in cui la ripartizione dei
    compiti è funzione del cliente e del prodotto
  • Possibili vantaggi di una strutturaprocessiva
  • Migliore integrazione del processo
  • Minore numero di dipendenze gerarchiche e
    funzionali degli attori dei processi

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Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.1
Macrostruttura analisi - esempio di
documentazione
32
Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.2 Process
ownership che è?
Ingegnere di processo
Process owner
  • Il process owner ha sotto la propria
    responsabilità gerarchica o funzionale tutto il
    processo (od almeno una parte essenziale)
  • Il process owner ha il mandato di definire
  • le prestazioni del processo
  • Il disegno del processo
  • Il ruolo di process owner può essere dato ad una
    singola persona, ad una struttura, ad un comitato

Alto
Potere decisionale sulla progettazione
Subordinato
Case Manager
Basso
Basso
Alto
Potere decisionale sulle prestazioni
33
Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.2
Process ownership analisi
  • Come sono presidiate le prestazioni dei processi?
  • Esiste un process owner?
  • Esiste un case manager?
  • Esiste un contatto unico con il cliente?
  • Le transazioni con cliente sono prese in carico
    da un unico attore che è in grado di garantirne
    lesito?
  • Possibili risultati della process ownership
  • Migliore qualità delloutput e del servizio al
    cliente grazie alla responsabilità specifica
    sulle prestazioni del processo
  • Pre-requisito di una strategia di controllo
    centrata anche sul cliente

34
Metodo di analisi - 2. Organizzazione 2.2
Process ownership esempio di documentazione
35
Metodo di analisi - 2. Organizzazione 2.3
Microstruttura che è?
  • Specifica mansioni / specializzazioni / figure
    professionali che eseguono i compiti (task)
    assegnati alla unità operativa
  • E documentata in mansionari (job description)
  • Definisce / implica una data organizzazione del
    lavoro in quanto specifica chi fa che cosa
  • A seconda della distribuzione dei compiti può
    essere
  • Parcellizzata (specializzata) ogni figura
    professionale svolge un singolo compito,
    tipicamente ripetitivo (one job one task)
  • Integrata (processiva) ogni figura
    professionale svolge una ampia gamma di compiti
    ed è specializzato per cliente o per problema
    (one job many tasks)
  • Mista i meno esperti eseguono una gamma
    ristretta di task, i più esperti una gamma più
    ampia e/o meno ripetitiva (trainee vs expert)

36
Metodo di analisi - 2. Organizzazione 2.3
Microstruttura analisi
  • Attività semplici e attività complesse sono
    svolte dalla stessa risorsa?
  • Valutare la varianza di complessità delle
    decisioni e delle competenze richieste
  • Le attività di supporto sono integrate con le
    corrispondenti attività primarie?
  • Le informazioni sono gestite da chi le usa?
  • I ruoli operativi sono affiancati alle attività
    specialistiche necessarie e collegate (job
    enrichment)?
  • Le attività di supporto poco legate alle attività
    primarie sono opportunamente separate?
  • Gli attori del processo hanno la delega
    necessaria a svolgere le attività del processo in
    modo efficiente?
  • I tempi del processo sono allungati dalla
    necessità di richiedere autorizzazioni o ricevere
    risposte a problemi o eccezioni?
  • Il controllo è sui risultati o sugli adempimenti?
  • Il livello di preparazione degli attori è
    coerente con il livello di delega?
  • Responsabilità ed attività sono bilanciate ?
  • Vedi LRC

37
Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.3
Microstruttura analisi /Linear Responsibility
Charting (LRC)
Processi Organizzazione Organizzazione Organizzazione Organizzazione Organizzazione
Processi Marketing Direzione vendite Contact center Rete vendita Controllo gestione
Pianificazione campagne E A - - I
Definizione target E D - - -
Esecuzione campagna negozi I I - E I
Esecuzione campagna telefonica I I E - I
  • LEGENDA
  • E Esegue (deve esserci almeno una E per riga )
  • A Assiste collabora affiancando chi esegue
  • D Decide (distinto da chi esegue od assiste)
  • I Riceve informazioni
  • NOTA BENE Le etichette possono essere
    specializzate o generalizzate secondo necessità

38
Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.3
Microstruttura analisi /Linear Responsibility
Charting (LRC)
  • SCOPO LA LRC EVIDENZIA
  • Buona formazione di ogni attività (orizzontale)
  • Bilanciamento dei ruoli (verticale)
  • NB
  • Una microstruttura ben disegnata
  • Evita sovrapposizioni poche od una E sulla
    stessa riga
  • Garantisce uno e un solo punto decisionale una
    sola D per riga

Processi Struttura Struttura Struttura Struttura Struttura
Processi Mktg Dir Ven CC Ven AFC
Pian. campagne E A - - I
Definizione target E D - - -
Esecuzione campagna negozi I I - E I
Esecuzione campagna telefonica I I E - I
39
Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.3
Microstruttura analisi / esempio
La microstruttura delle filiali Computer Credit
(vedi caso Computer Credit)comprende una serie di
reparti, ciascuno dei quali include varie
mansioni (p.e. lufficio fidi include la mansione
di analista) La microstruttura è parcellizzata
ogni figura professionale svolge un singolo
compito, tipicamente ripetitivo (one job one
task)
40
Metodo di analisi 2. Organizzazione 2.3
Microstruttura analisi / esempio di
documentazione
41
Metodo di analisi 2. OrganizzazioneAppendice
Best practice U.T.E.
FABB
FABB
MANUTENZIONE
SPECIALISTA
REP MAN.
REP 1
REP 2
REP 3
UTE 1
UTE 2
UTE 3
Manutenzione
Manutenzione
Manutenzione
  • Nella organizzazione tradizionale un reparto di
    manutenzione fornisce tutta la gamma dei servizi
    ordinari, straordinari e specialistici ai reparti
    produttivi
  • Nella organizzazione integrata delle Unità
    Tecnologiche Elementari il reparto svolge
    direttamente i lavoro di manutenzione ordinaria
    (oliatura, pulizia ecc.) mentre il presidio
    specialistico si porta a livello di stabilimento
    e/o è affidato al fornitore del macchinario

42
Metodo di analisi 2. OrganizzazioneAppendice
Best practice Case Manager
PRATICHE EVASE
VALUTAZIONE
ALTRE ATTIVITA
CONTENZIOSO
PROTO- COLLO
LIQUIDA- ZIONE
PERIZIA DANNI
CONTEN- ZIOSO
CASE MGR
PRATICHE DA VALUTARE
LIQUIDAZIONI
PRATICHE DA EVADERE
  • Gruppi di gestione del cliente
  • Supporto di esperti sul contenzioso per eccezione
  • No tempi morti
  • Controllo su qualità e servizio
  • Organizzazione del lavoro Tayloristica
  • Efficiente su grandi volumi e lavori ripetitivi
  • Tempi morti maggiori dei tempi produttivi
  • No logica di servizio al cliente

43
Modello delle determinanti 3. Competenze
risorse
Flusso Attività
Organiz-zazione
Compe-tenze
Piani-ficazione
Tecno-logia
Output
Macro-Org.
Competenze
Completezza
Architettura
Attività
Micro-Org
Risorse
Efficacia
Prestazioni
Tecnologia
Ownership
Contesto
Costo
44
Metodo di analisi - 3.1 Competenze che sono
competenze mansioni?
RICERCA Job 1 Job 2 Job 3 Job 4
Curric 1 x
Curric 2 x
Curric 3 x
Curric 4 x
  • Definizioni
  • Mansione il tipo di compito che un dipendente
    svolge
  • Competenza il grado di esperienza / conoscenza
    della materia
  • I processi, a seconda delle loro caratteristiche,
    richiedono diversi mix di competenze (Curricula)
    e mansioni (Job) p.e.
  • Ricerca alta specializzazione / alta
    esperienza-competenza (ricerca)
  • Organizzazione standardizzata alta
    specializzazione / esperienza competenza
    generica (banca, linea di montaggio)
  • Lanalisi individua il profilo as is e il profilo
    to be per il processo considerato

BANCA Job 1 Job 2 Job 3 Job 4
Curric 1 x x x x
Curric 2
Curric 3
Curric 4
45
Metodo di analisi 3.1 Competenze che sono le
competenze di dominio e le competenze di processo?
  • Un analisi più approfondita delle competenze
    distingue le competenze fra dominio e processo
  • Competenze di dominio conoscenza della materia
    (p.e. Matematica attuariale)
  • Competenze di processo sapere svolgere una data
    mansione o servizio (p.e. erogare mutui)
  • Idealmente la competenza dovrebbe essere alta sia
    per dominio sia per processo (quadrante H-H)
  • NB Il livello H può essere assoluto o relativo
    alle esigenze del processo

Mestiere H Processo L
Mestiere H Processo H
Competenze di mestiere
Mestiere L Processo L
Mestiere L Processo H
Competenze di processo
46
Metodo di analisi - 3.1 Competenze Analisi
  • Le competenze richieste per lo svolgimento delle
    attività sono coerenti con le competenze degli
    addetti al processo?
  • Il processo richiede ed usa competenze
    professionali con elevato livello di conoscenza
    ed esperienza?
  • Il livello di competenza disponibile è maggiore o
    minore del livello di competenza richiesto?
  • In che misura le competenze professionali
    richieste dipendono dalla disponibilità di
    informazioni?
  • NB Possibili azioni per bilanciare le competenze
  • Mix addetti (adeguare gli addetti alle
    caratteristiche del processo)
  • Aumentare le competenze con Knowledge Base
    Knowledge management, Formazione / addestramento
  • Bilanciare la micro - organizzazione (p.e.
    affiancare gli esperti agli inesperti)

47
Metodo di analisi - 3.1 Competenze Analisi -
esempio di documentazione
48
Metodo di analisi 3.2 Risorse che sono?
  • Le risorse risorse umane operatori che
    lavorano al processo
  • Scopo della analisi valutare la adeguatezza
    quantitativa delle risorse attraverso parametri
    quantitativi confrontabili
  • Di efficienza / produttività
  • Fatture fornitori verificate / addetti
  • Operazioni allo sportello / addetti
  • Telefonate risposte / addetti
  • Ore di insegnamento effettive/ insegnanti
  • Ecc.
  • Di incidenza
  • Numero addetti alla amministrazione/ addetti
    totali azienda
  • Ecc.

49
Metodo di analisi 3.2 Risorse analisi
  • Quale è il livello di saturazione degli addetti
    del processo?
  • Le risorse sono troppo sature?
  • Le risorse sono insature?
  • Esistono colli di bottiglia nel processo?
  • La ripartizione delle risorse tra le attività del
    processo è bilanciata?
  • NB1 Possibili risultati
  • maggiore efficienza temporale (minori tempi
    morti) per la migliore allocazione degli addetti
    alle attività del processo,
  • migliore efficienza sulle risorse (produttività)
    per migliore saturazione e bilanciamento
  • NB2 Una valutazione approfondita richiede una
    specifica conoscenza di tecniche OdL e di
    dimensionamento degli organici

50
Modello delle determinanti 3. Competenze
risorse
Flusso Attività
Organiz-zazione
Compe-tenze
Piani-ficazione
Tecno-logia
Output
Macro-Org.
Competenze
Completezza
Architettura
Attività
Micro-Org
Risorse
Efficacia
Prestazioni
Tecnologia
Ownership
Contesto
Costo
51
Metodo di analisi 4. Pianificazione e
controllo prestazioni che e?
  • Pianificazione delle prestazioni
  • Definizione degli obiettivi da conseguire p.e.
  • Budget aziendale
  • Obiettivi di vendita
  • Fissazione dei compensi in proporzione al
    raggiungimento di obiettivi p.e.
  • incentivazione venditori sui volumi e sui
    margini delle vendite
  • Controllo risultati
  • Rilevazione (monitoraggio) rilevazione delle
    attività del processo
  • P.e. monitoraggio di un negozio rilevazione
    continua dei dati di funzionamento
  • P.e. monitoraggio delle attività rilevazione di
    ogni singolo avanzamento
  • NB il monitoraggio non implica alcuna azione
    correttiva
  • Analisi degli scostamenti
  • Individuazione e attuazione delle azioni
    correttive

52
Metodo di analisi 4. Pianificazione e controllo
prestazioni perché è importante?
  • Il comportamento di addetti e management riflette
    ciò che è incentivato e/o premiato (che cosa fa
    fare carriera)
  • In contesti diversi il comportamento premiante è
    diverso e la stessa variabile è premiante in un
    caso e indifferente in un altro p.e.
  • Burocrazia
  • OK Conformità alle procedure, quindi correttezza
    formale
  • Neutro o negativo Orientamento al cliente
  • Medico chirurgo
  • OK Competenza professionale
  • Indifferente Orientamento al cliente
  • Concessionario auto
  • OK Orientamento al cliente, profitto
  • KO Correttezza formale
  • Professore universitario (Italia)
  • OK Pubblicazioni
  • Indifferente Didattica
  • Il sistema di controllo ideale
  • Deve essere completo
  • Deve essere indirizzato alla finalità del
    servizio / output che il processo produce
  • Deve garantire tutti gli stakeholder del processo

53
Metodo di analisi 4. Pianificazione e controllo
prestazioni 4.1 Analisi copertura - sintesi
  • Un sistema ideale di controllo delle prestazioni
    dovrebbe includere
  • Tutte le metriche di prestazione (costo, qualità,
    servizio)
  • Tutti gli stakeholder (management, cliente,
    lavoratore, altri)
  • Tutte le possibili segmentazioni dei valori
    (centro di costo, prodotto, processo, ecc.)
  • Tutto il ciclo di controllo (pianificazione,
    controllo, monitoraggio, incentivazione)
  • Ovviamente un sistema completo è praticamente
    infattibile!
  • Lanalisi deve identificare quanto il sistema as
    is copre e quanto dovrebbe coprire il sistema to
    be )

Segmentazione
Ciclo di controllo
Metriche / Stakeholder
54
Metodo di analisi 4. Pianificazione e controllo
prestazioni 4.1 Analisi copertura metriche e
stakeholder
Stakeholder Metrica Indicatore (KPI) Controllo (0/1) Sistema
Cliente Costo 1 Costo al cliente 0 -----
Mgr Costo 2 Costo unitario produzione 1 Elaborazioni manuali
  • Si considerano le prestazioni selezionate nella
    fase di analisi delle prestazioni
  • Si valuta se e con quale sistema la prestazione è
    controllata
  • Lesempio qui sopra è indicativo

55
Metodo di analisi 4. Pianificazione e controllo
prestazioni 4.1 Analisi copertura
segmentazioni schema
  • I valori di ogni indicatori possono essere
    segmentati rispetto a diverse dimensioni di
    analisi
  • Segmentazione per responsabilità / struttura
  • I valori sono rilevati per ciascun centro di
    costo / ricavo
  • E la segmentazione standard del controllo di
    gestione
  • Costi e ricavi filiale, soddisfazione del cliente
    per filiale, costi laboratorio
  • Segmentazione per processo / attività
  • I valori sono rilevati al livello delle attività
    dei processi o delle singole transazioni
  • Coincide per gli indicatori di costo con la ABC
    (Activity Based Costing)
  • Esempio costo per progettazione, tempo di
    risposta per un mutuo, costo del collaudo software
  • Segmentazione per cliente
  • I valori delle prestazione sono rilevate per
    singolo cliente o tipo cliente
  • Esempio ricavi per cliente, livello di servizio
    per cliente
  • Segmentazione per prodotto
  • Le prestazioni sono segmentate per singolo
    prodotto
  • Esempio costi di un modello automobilistico,
    costi di un mutuo
  • Segmentazione per progetto
  • Le prestazioni sono rilevate per progetto e per
    fase/attività di progetto, che può essere anche
    interaziendale
  • Può essere considerata una specializzazione
    della segmentazione per processo / attività
  • Usata ampiamente nella pianificazione e nel
    controllo dei progetti

56
Metodo di analisi 4. Pianificazione e controllo
prestazioni 4.1 Analisi copertura
segmentazione
Indicatore (KPI) Responsabilità Processo Cliente Prodotto Progetto Note
1 Costo al cliente 1 0 1 0 0
2 Costo unitario produzione 1 1 0 1 0
  • Si selezionano le dimensioni di analisi rilevanti
  • Per ogni prestazione, è valutato se la dimensione
    sia controllata
  • Lesempio qui sopra è indicativo

57
4. Pianificazione e controllo prestazioni 4.1
Analisi copertura ciclo controllo
Definizione obiettivi
  • Richiamiamo qui graficamente i principali
    elementi del ciclo di controllo
  • Definizione obiettivi
  • Pianificazione degli obiettivi idealmente per
    attore / stakeholder
  • La pianificazione include anche la Incentivazione
  • Fissazione degli incentivi collegata con gli
    obiettivi
  • Regole di comportamento scritte e non scritte
  • Controllo risultati
  • Monitoraggio delle prestazioni
  • Verifica periodica dei risultati
  • Definizione delle azioni correttive

Controllo risultati
Definizione azioni correttive
Esecuzione
58
4. Pianificazione e controllo prestazioni 4.1
Analisi copertura ciclo controllo
Indicatore (KPI) Pianifi-cazione obiettivi Pianificazione incentivi Controllo risultati Monitoraggio prestazioni Pianificazione azioni correttive Controllo azioni cor-rettive
1 Costo al cliente 1 0 1 1 0 0
2 Costo unitario produzione 1 1 1 0 1 0
  • Si rileva quanto è completo il controllo delle
    variabili critiche considerando le fasi
    canoniche del controllo
  • Lesempio qui sopra è indicativo

59
Metodo di analisi 4. Pianificazione e controllo
prestazioni 4.2 Efficacia ed allineamento del
sistema
  • La analisi della completezza è seguita da
    valutazioni aggiuntive sulla efficacia del
    sistema
  • Le informazioni sulle prestazioni del processo
    arrivano a chi deve prendere le decisioni?
  • Eventuali asimmetrie informative chi decide
    non sa e chi sa non decide
  • Informazioni non rilevate e/o non comunicate
  • Il sistema di incentivi è allineato agli
    obiettivi del processo?
  • Lanalisi delloutput del processo deve stabilire
    quale è la finalità del processo
  • Il sistema di controllo deve appunto pianificare
    e controllare il raggiungimento efficace ed
    efficiente del fine del processo
  • Gli incentivi sono individuali o di gruppo?

60
Metodo di analisi 4. Pianificazione e controllo
prestazioni 4.3. Supporto tecnologico e costi
  • Le tecnologie di controllo includono
  • Sistemi informativi
  • Supporto operativo / elaborazione transazioni
  • Analitici (Data warehouse)
  • DSS (calcolo e simulazione del budget)
  • Strumenti di ufficio Excel e simili
  • Sistemi manuali
  • Si valuta se le tecnologie utilizzate consentano
    un controllo efficiente ed efficace delle
    prestazioni del processo
  • Il cliente è informato (o può essere informato)
    sullo stato di avanzamento delle sue richieste?
  • Il costo di raccolta, elaborazione ed
    interpretazione delle informazioni è
    proporzionato alla importanza del sistema di
    controllo del processo ?

61
Documentazione della analisi
  • Schema
  • Tabella di sintesi

62
Documentazione schema (30-40pp)
La grafica Power Point deve essere ricca !!!
3. Sintesi valutazione
2. Valutazione determinanti
1. Obiettivi valutazione
4. Approfondi-menti
Tutto ciò che si vuole o si deve aggiungere per
documentare la valutazione compiuta incluse
analisi statistiche, analisi della cause con
metodi Fishbone ecc.
La valutazione continua la analisi delle
prestazioni scopo ed obiettivi coincidono vanno
indicati eventuali elementi specifici della
valutazione
Scelta dei criteri di valutazione rilevanti
allinterno di ogni determinante Documentazione
delle valutazioni effettuate per ogni
determinante 1 Flusso Attività 2
Organizzazione 3 Competenze 4 Pianificazione e
controllo prestazioni 5 Tecnologia (solo richiami)
  • Sintesi direzionale delle risultanze di analisi
    che vanno articolate nei paragrafi
  • Aree di criticità
  • Aree di miglioramento
  • Tabella determinanti (riassunto della valutazione
    fatta nel capitolo 2)
  • Conclusioni

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Tabella sintetica delle determinanti
DETERMINANTE CRITICITA OSSERVAZIONI
Flusso delle attività
Organizzazione
Competenze
Tecnologia
Pianificazione e controllo prestazioni
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