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Teorie e tecniche del giornalismo scientifico

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Teorie e tecniche del giornalismo scientifico Rossella Castelnuovo Universit di Tor Vergata Anno accademico 08- 09 Gli argomenti di oggi scienze alla radio ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Teorie e tecniche del giornalismo scientifico


1
Teorie e tecnichedel giornalismo scientifico
  • Rossella Castelnuovo

Università di Tor Vergata Anno accademico
08-09
2
Gli argomenti di oggiscienze alla radio
  • La radio una storia di scienza
  • Sorella maggiore di Internet
  • Chi parla e chi ascolta
  • Epoche e linguaggi

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30 ottobre 1938 Orson Wells interpreta alla radio
Cbs La guerra dei mondi di Herbert G. Wells
Sappiamo oggi che il nostro mondo veniva
osservato da vicino da intelligenze superiori
alluomo, eppure mortali come lui
Annunciatore Cè una perturbazione in
arrivo. Ci colleghiamo con la sala meridiana
dellhotel Plaza per ascoltare musica
Interrompiamo le trasmissioni..per comunicato
speciale il prof.. dellOsservatorio.. ha
ooservato esplosioni da Marte. Torniamo alla
musica
Ancora un comunicato. (Rumori di folla sirene.
) Sta accadendo qualcosa di terrificante,
guardate!!
4
La radiouna storia di scienza
5
LE PRIME TAPPE
  • 1895 Primo esperimento di Marconi
  • 1899 Comunicazione dellarrivo
    dellAmericas Cup
  • prima del ritorno delle
    barche in porto
  • 1901 Una S in Morse dalla Cornovaglia al
    Canada
  • 1906 Prima trasmissione di voce umana
  • in Massachussets (Reginald
    Fessenden)
  • 1910 Primo concerto di Enrico Caruso
  • dal Metropolitan di New
    York

6
James Clerk Maxwell
Gustav L. Hertz
Augusto Righi
Guglielmo Marconi
Michael Faraday
Reginald Fessenden
7
non solo consenso
  • Thomas Edison, alla metà degli anni Venti,
    afferma
  • quella radio è una mania che passerà presto
  • Arturo Toscanini si rifiutò di esguire musica che
    venisse trasmessa alla radio
  • Luigi Einaudi definì la radio
  • uno strumento di imbecillità

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Sorella maggioredi Internet
9

RADIOAMATORI NEGLI USA
  • 1921 50 mila
  • 1922 600 mila
  • 1925 4 milioni
  • 1927 6 milioni

10
L'era di Internet
1981 213 1982 235 1983 562 1984 1.204
1985 1.961 1986 5.089 1987 28.174 1988
80.000 1989 130.000 1990 376.000 1991
727.000 1992 1.313.000 1993 2.217.000 1994
5.846.000 1995 14.352.000 1996 21.819.000
1997 29.760.000 1998 43.230.000 1999
72.398.000 2000 109.574.000 2001
147.345.000 2002 171.638.000 2003
233.101.000 2004 317.646.000
Host internet 1991-2004Numeri in milioni
11
COME INTERNET.QUASI
  • Nasce come mezzo di comunicazione diversa da
    quella di massa
  • Allinizio sono gruppi di giovani amatori
  • Molti big criticano e dissentono
  • Si espande da se..nel bene e nel male
  • Rivoluziona la circolazione delle informazioni
  • ? politica, società, economia, cultura,
    scuola
  • ma
  • Dal rapporto della radio pochi a molti
  • al rapporto di Internet molti a molti

12
  • 1964 2004
  • da 1 telefono ogni 5 persone
  • a 2 telefoni a persona
  • Abbiamo sempre più offerte per comunicare e
    sempre meno tempo per usarle


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LA RADIO E'.....
  • IL PRIMO
  • MEZZO DI COMUNICAZIONE DI MASSA
  • Accessibile anche agli analfabeti
  • Ascoltabile mentre si fa qualche altra cosa
  • Facilmente trasposrtabile
  • Veloce
  • Raggiungibile da tutti con una telefonata
  • Economica
  • Sfuggente (prima di Internet)

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La radio provoca la prima rivoluzionenella
diffusione dei saperi
prima della radio
dopo la radio
  • Poca informazione
  • Tempi lunghi
  • Costi alti
  • Scienza per pochi
  • Pubblico istruito
  • Nessuna formazione specifica
  • Più informazione
  • Tempi brevi
  • Costi minori
  • Scienza per tutti
  • Pubblico nazionale
  • Formazione in redazione

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MULTIMEDIALITA DELLA RADIO
  • Prima pagina radio giornali
  • Golem radio tv Internet
  • Zapping radio tv
  • Hollywood party radio cinema
  • Gialappas tv radio
  • Ruggito del coniglio radio strada
  • Scienza al Palladium radio teatro

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Con le tecniche di streaming e poadcastingla
radio supera anche il limite della
volatilità.Si può riascoltare dopo la messa in
ondaSi può archiviare durante la messa in onda
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Chi parlae chi ascolta
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La radio è suonoLuso della voce corrisponde
alla grafica di un giornaleattira lattenzione,
sottolinea, guida lascolto
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In Italia le trasmissioni radio iniziano il
alle 21,00 del 6 Ottobre 1924 Concerto di
musiche di Haydn Annuncio di Maria Luisa
Boncompagni
Il primo segnale orario viene dato alle 22,00
del 31 agosto 1925
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Lascolto
  • Orario di punta mattina dalle 6,30 alle 9,00
  • Accompagna altre attività
  • Frammentato
  • Solitario intimo
  • Per emittente (identità di rete)
  • Interattivo

Lascolto della radio dato morente dopo
lavvento della tv è oggi in crescita in tutte
le categorie sociali e per tutte le età
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  • 37 milioni di persone ascoltano la radio in
    Italia con 1119 emittenti
  • 36,5 circa dellascolto è finalizzato
    allinformazione
  • 63 ascolta musica
  • solo 1,9 ha accesso casuale

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LA VOCEun contatto diretto
  • Alta ? convince, crea entusiasmo
  • Cambio di tono ? qualcosa di speciale
  • Velocità ? adeguata
  • al tempo e al genere del
    programma
  • Pause ? 2 secondi possono sembrare infiniti
  • ma che suspence!
  • Enfasi ? una scelta precisa
  • Sintesi, riprese, rilanci
  • Dizione ? parole staccate, occhio al dialetto!

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GADDA 1 LE INDEROGABILI NORME DI RADIO
TRE . La forma deve essere chiara, spedita,
elegante Non didattica, dottrinale, accademica
o troppo astratta . Commenti e descrizioni non
devono superare la quantità di informazioni
dirette (dati, citazioni, testimonianze) e
devono mantenersi entro un rapporto di un terzo .
Chi conduce e presenta deve mettere in luce
ospiti e contenuti e non sé stesso . Immaginare
il pubblico come persone singole che si trovano
allascolto . Leguale deve parlare alleguale.
Porsi come informatori, gradevoli interlocutori
o come amici . Il discorso di una sola persona
è accettabile per un periodo lungo, al massimo,
15 minuti . Per discorsi più lunghi di 15
minuti è bene usare due o più voci . Evitare di
suscitare nellascoltatore un complesso di
inferiorità culturale Tener conto della
conoscenza limitata di chi ascolta, del
qualunque che non è unenciclopedia .
Astenersi dalluso del pronome Io
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GADDA 2 LE INDEROGABILI NORME DI RADIO TRE
(segue) Evitare gli elenchi di nomi di persone .
Evitare luso di troppe date e dati in cifre .
Entrare subito in argomento senza preamboli .
Costruire un testo fatto di periodi brevi .
Evitare frasi subordinate, lunghe parentesi o
divagazioni. . Segnalare con congiunzioni e
particelle appropriate i passaggi di pensiero .
Evitare le litoti a catena . Evitare pronomi
relativi (questo, quello, il primo), ma ripetere
il nome . Nella scelta delle parole evitare
parole desuete forme
dialettali neologismi, preziosismi e
snobismi vocaboli astratti
parole straniere non traducibili Lesposizione
delle idee deve avere il carattere di una caduta
dal contagocce Ogni affollamento di idee
conduce al vuoto radiofonico
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Epoche e linguaggidi scienza alla radio
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ogni periodo ha diverse....
tecnologie
stili di comunicazione scientifica
contesti
linguaggi
programmi
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LE EPOCHE E I LINGUAGGI DELLA RADIO
  • anni 30 40
  • propaganda - la radio come tecnologia di guerra
  • Linguaggio aulico Testi scritti
  • anni 50
  • Musica, evasione e pubblicità
  • Nasce la terza rete Rai
  • Gli attori lavorano sulla voce recitante
  • anni 60
  • Prime rotture di schemi tradizionali
  • 69 le telefonate in diretta
  • anni 70
  • le radio libere
  • Nuovi linguaggi spontanei e rottura codici
  • anni 80
  • dai programmi al flusso
  • anni 90
  • il palinsesto
  • anni 2000
  • Radio in rete e fai da te
  • anni 30 40
  • Scienza di regime
  • Elogio dellindustria
  • anni 50
  • Stile accademico e didattico
  • anni 60
  • Le meraviglie della scienza
  • anni 70
  • Programmi descrittivi e sceneggiati
  • Mentre ad Asilomar
  • anni 80
  • Qualcosa non va?
  • Primi approcci critici
  • e programmi giornalistici
  • anni 90
  • Scienza di servizio

la scienza
in generale
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IL DOPO GADDA Per un pubblico disattento
confuso, sovrastimolato, sovrinformato/disinformat
o . curare linizio, lattacco . ripetere il
nome delle persone che stanno parlando .
riprendere con brevi sintesi largomento di cui
si sta parlando . recitare, calcare la voce su
cose importanti, fare pause . modulare la voce
come se corrispondesse a titoli, sommari, strilli
dello scritto . lanciare domande retoriche o
interrogativi che possano coinvolgere
lascoltatore . scalettare, sceneggiare la
puntata . dichiarare gli obiettivi ?
promettere . raccontare con vivacità,
coinvolgere . riassumere e
concludere, riprendendo lattacco in finale
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Nonostante la messa in onda di tanti programmi
di scienza, Qualificati, divertenti e
interessanti, cè ancora molto da fare se questa
è la definizione di divulgazione scientifica in
Radio Garzantina 2003 a cura di Peppino
Ortoleva e Barbara Scaramucci
la diffusione del sapere scientifico, previa
semplificazione, a un pubblico di non specialisti
è un aspetto essenziale, fin dalle origini, della
radiofonia educativa. .con lintento di portare
il sapere al popolo, cioè al volgo
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