SINDROMI NEUROCUTANEE

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SINDROMI NEUROCUTANEE

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SINDROMI NEUROCUTANEE IN ETA PEDIATRICA DEFINIZIONE Includono gruppo eterogeneo di patologie Caratterizzate da anomalie a carico di SNC e della cute La maggior ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: SINDROMI NEUROCUTANEE


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SINDROMI NEUROCUTANEE
  • IN ETA PEDIATRICA

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DEFINIZIONE
  • Includono gruppo eterogeneo di patologie
  • Caratterizzate da anomalie a carico di SNC e
    della cute
  • La maggior parte è di tipo famigliare, da difetto
    nella differenziazione dellectoderma primitivo

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CLASSIFICAZIONE
  • Neurofibromatosi
  • Sclerosi tuberosa
  • Sd Sturge-Weber
  • Malattia di von Hippel-Lindau
  • Sd PHACE
  • Atassia-teleangectasica
  • Sd del nevo lineare
  • Ipomelanosi di Ito
  • Incontinentia pigmenti

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NEUROFIBROMATOSI
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NEUROFIBROMATOSI
  • Disturbo comune autosomico dominante
  • Malattia proteiforme
  • Può colpire virtualmente tutti i sistemi e gli
    organi
  • Progressiva
  • Lo sviluppo delle complicanze è ritardato per
    decadi
  • NF risultato di unanomalia della
    differenziazione e migrazione della cresta
    neurale durante le fasi precoci dellembriogenesi

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NEUROFIBROMATOSI
  • Gruppo eterogeneo di malattie genetiche
    neuroectodermiche
  • Classificazione in 2 forme diverse secondo la
    clinica e la genetica
  • NF 1
  • più frequente Incidenza 1/4000
  • Cromosoma 17 - gene 17q11.2
  • NF 2
  • Incidenza 1/50 000
  • 10 di tutti i casi di Neurofibromatosi
  • Cromosoma 22 - gene 22q1.11
  • Altre secondo Riccardi con clinica più sfumata
  • NF tipo 3,4,5,6,7,8

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NEUROFIBROMATOSI TIPO 1
  • Forma più frequente, entrambi i sessi
  • AD
  • Patogenesi
  • Il prodotto del gene di NF1 è la neurofibromina,
    proteina che interviene nel controllo della
    differenziazione e proliferazione cellulare
    attivando GPT-asi ? GAP proteine responsabili del
    proto-oncogene p21ras per cui è tumor oppressor
    gene
  • Cioè gene NF1 non funzionante non controlla il
    ciclo cellulare per cui determina una
    proliferazione incontrollata e fenomeni
    differenziativi alterati

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NF 1 CLINICA
  • Macchie caffelatte
  • Lentigginosi
  • Neurofibromi cutanei, mucosi estensione
    viscerale, muscolare, ossea Lassità articolare
    Ehlers-Danlos-like
  • Manifestazioni oftalmologiche
  • Noduli di Lisch
  • Gliomi del nervo ottico
  • Displasia fibrosa dello sfenoide
  • Manifestazioni scheletriche
  • Displasia sfenoidale, macrocefalia, bassa
    statura, scoliosi-cifoscoliosi, psudoartrosi
    delle ossa lunghe
  • Complicanze
  • Difficoltà dellapprendimento scolare, o deficit
    sviluppo neuropsichico
  • Tumori trasformazione maligna dei neurofibromi
    nodulari periferici o plessiformi gliomi nervo
    ottico, feocromocitomi, rabdomiosarcomi, tumori
    carcinoidi

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NEUROFIBROMATOSI TIPO 1CLINICA
SEGNI CLINICI MAGGIORI
SEGNI CLINICI MINORI
  • Macchie caffè-latte
  • Lentigginosi
  • ascellare
  • e/o inguinale
  • e/o base del collo
  • Noduli iridei di Lisch
  • Neurofibromi cutanei
  • Macrocefalia
  • Bassa statura
  • Ipertelorismo
  • Anomalie toraciche

COMPLICANZE Disturbi cognitivi, tumori cerebrali,
tumori del midollo spinale, tumori altri orgnai,
convulsioni, neurofibroma plessiforme,
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NEUROFIBROMATOSI TIPO 1CRITERI DIAGNOSTICI
  • gt o 6 macchie caffè-latte
  • gt o 2 neurofibromi cutanei o nodulari o 1
    neurofibroma plessiforme
  • Lentigginosi ascellare o inguinale
  • Glioma delle vie ottiche
  • gt o 2 noduli di Lisch
  • Lesione ossea specifica
  • Un parente di primo grado con NF 1
  • NB poiché nel neonato le chiazze caffè-latte
    anche 1 o 2 sono lunico sintomo presente, anche
    un numero inferiore a 6 va considerato a rischio
    e le macchie caffè-latte vanno differenziate da
    altre possibili macchie analoghe alla nascita ?
    nevo ipocromico, nevo nevocellulare congenito,
    mastocitosi

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NF1 CHIAZZE CAFFELATTE
  • Macule pigmentate colorito bruno variabile da
    camoscio a marrone
  • con bordi netti
  • a forma ovoidale diametro max qualche centimetri
    lt 7 cm
  • sede
  • raggruppate in corrispondenza di un distretto
    corporeo
  • casuale
  • Cmq MAI su cuoio capelluto o palmo-plantare
  • Spesso già presenti alla nascita o entro il primo
    anno ? sono la prima manifestazione clinica di
    NF1
  • Cmq compaiono entro il 4 aa
  • Evoluzione
  • Stazionaria
  • Oppure impallidiscono assumendo un colore più
    pallido diventando meno evidenti

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DIAGNOSI DIFFERENZIALE CHIAZZE CAFFELATTE
  • 10 della popolazione non affetta da NF 1
    presenta macchie caffelatte in numero da 1 a 5
  • Per cui le macchie caffelatte sono presenti anche
    in altre forme di patologie ereditarie

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NF1 LENTIGGINOSI
  • Lesioni pigmentate simili a chiazze caffelatte di
    piccole dimensioni 1-3 mm
  • Comparsa tardiva (seconda infanzia o adulto)
    dopo macchie caffelatte

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NF1 NEUROFIBROMI CUTANEI
  • Derivano da cellule di Schwann delle guaine dei
    nervi periferici
  • Esordio tardivo, raro a 5 aa, aumentano numero in
    età puberale

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LESIONI sessili o peduncolate
  • Consistenza soffice
  • Dimensioni variabili 0,1 cm ad alcuni cm
  • Numero alcuni fino a max qualche centinaia
  • Sede principale al tronco-arti, in F sede areolare

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LESIONIpiccoli noduli sottocutanei
  • Possono invaginarsi nel derma sofficefenomeno
    del button-holing (NON presente in altre
    neoformazioni cutanee)

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LESIONINEUROFIBROMI IN PROFONDITA
  • Detti anche tumori plessiformi
  • Dimensioni enormi, coinvolti tutti gli strati
    cutanei e anche muscolari, ossee, viscerali (app
    gastrointestinale sintomi gravi)?spesso rilevati
    ext da chiazza pigmentaria associata a
    ipertricosi
  • Sede tronco, capo, arti, collo agli arti se
    interessa losso causa una deformazione con gravi
    ripercussioni estetiche e funzionali

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LESIONIpapillomatosi
  • Neurofibromi alle mucose nel 5 dei casi

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COMPLICANZE NEUROLOGICHE
  • NF1 rischio elevato di sviluppare complicanze
    neurologiche
  • Studi con RM evidenziano anomalia segnali in T2
    in tratti ottici, tronco encefalico, globo
    pallido, talamo, capsula interna, cervelletto ?
    UBO Unidentified Bright Object
  • Scompaiono con letà, non più visibili dopo 30 aa
    di età
  • Opinioni diverse su UBO e associazione a deficit
    di apprendimento-attenzione-linguaggio-psicosocial
    i-comportamentali
  • Convulsioni cloniche parziali complesse o
    generalizzate
  • Idrocefalo raro
  • Macrocefalia freq
  • Sd Moyamoya aneurismi o stenosi vascolari ?
    attacchi ischemici cerebrovascolari transitori,
    emiparesi, deficit cognitivi
  • Disturbi psicologici per la gravità e
    caratteristiche proprie della patologia
  • Lesioni al chiasma ottico e ipotalamo ? pubertà
    precoce

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NEOPLASIE
  • Trasformazione del neurofibroma in
    neurofibrosarcoma o schwannoma maligno
  • Feocromocitoma ipertensione arteriosa
  • Rabdomiosarcoma
  • Leucemia
  • Leucemia mieloide
  • Tumori di Wilson
  • Xantogranuloma giovanile
  • Tumori SNC ? elevata morbilità e mortalità
  • Gliomi ottici, meningiomi cerebrali e midollari,
    neurofibromi, astrocitomi, neurilemmomi

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NEUROFIBROMATOSI TIPO 2
  • Detta anche Neurofibromatosi acustica bilaterale
  • AD, spesso da mutazione spontanea
  • Diagnosi in presenza di uno dei due criteri
  • Masse bilaterali dell8 nervo cranico
    compatibili con dg di neurinoma acustico
    (dimostrato tramite TAC o RM)
  • Un genitore, fratello o figlio con NF2 e masse
    unilaterali sull8 nervo cranico o uno dei
    seguenti disturbi
  • Neurofibroma, meningioma, glioma, schwannoma,
    opacità lenticolare subcapsulare posteriore
    giovanile

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NEUROFIBROMATOSI TIPO 2
  • Clinica
  • Neurinomi acustici bilaterali
  • Caratteristica distintiva di NF2
  • Sintomi
  • Durante linfanzia perdita uditiva, debolezza
    facciale, cefalea, instabilità
  • Seconda-terza decade segni di massa a livello
    dellangolo cerebellopontino
  • Manifestazioni cutanee più lievi
  • Chiazze caffelatte e schwannomi superficiali o
    profondi a superficie rugosa
  • Neurofibromi rari a sede prevalente su naso e
    palmo

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DIAGNOSI-TERAPIANEUROFIBROMATOSI
  • Diagnosi precoce
  • Anamnesi
  • Esame obiettivo
  • Consulenza oculistica periodica ogni anno fino ai
    10 aa
  • EEG
  • TC o RMN in casi sintomatici (perdita o disturbi
    visivi, proptosi, aumento pressione
    intracranica/per asintomatici controversie
  • Trattamento delle complicanze
  • Chirurgia plastica dei neurofibromi cutanei
  • Rimozione chirurgica dei neuromi sottocutanei
  • Chemio o radio o chirurgia per gliomi delle vie
    ottiche
  • Counselling genetico
  • Genitore con NF ha il 50 di rischio di
    trasmettere la patologia ai figli
  • Dg prenatale possibile solo se un genitore è
    affetto, NO se mutazione de novo perché il gene
    da studiare è molto lungo
  • Follow-up

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SCLEROSI TUBEROSA
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SCLEROSI TUBEROSA
  • AD
  • Mutazione spontanea nel 75 dei casi
  • Gene
  • TSC1 sul cromosoma 9q34
  • Proteina amartina
  • TSC2 sul cromosoma 16p13
  • Proteina tuberina
  • Queste proteine agisono in sincronia a lilvello
    dellapparato del Golgi
  • Prevalenza 1/6000
  • Pato eterogenea con ampio spettro clinico
  • Ritardo mentale grave-convulsioni
  • Precocità desordio è legato con il rischio di
    ritardo mentale
  • Colpiti anche altri organi cuore, reni, occhi,
    polmoni, ossa

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SCLEROSI TUBEROSADIAGNOSI
  • Diagnosi
  • 2 criteri maggiori
  • Oppure 1 maggiore 2 minori
  • Criteri maggiori
  • Lesioni cutanee, oculari, cerebrali, tumori a
    carico di cuore, reni, polmoni
  • Criteri minori
  • Cisti ossee, polipi rettali, aree di rarefazione
    dello smalto dentale, anomalie della migrazione
    della sostanza bianca cerebrale, fibromi
    gengivali, amartomi non renali, chiazze retiniche
    acromiche, lesioni cutanee ipopigmentate, cisti
    renali multiple

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SCLEROSI TUBEROSACLINICA
  • Lesioni cutanee
  • Lesioni retiniche e cerebrali
  • Lesioni a carico di altri organi

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SCLEROSI TUBEROSACLINICA?LESIONI CUTANEE
  • 90 dei casi
  • Macule ipomelanotiche a forma di foglia di
    frassino
  • Vedo bene con lampada di Wood a luce
    ultravioletta
  • Per fare dg devo avere almeno 3 macule
    ipomelanotiche
  • Tronco e arti
  • Adenomi sebacei tra 4 e 6 aa piccoli noduli rosa
    su naso e guance ? si fondono e si ingrandiscono
    assumendo un aspetto carnoso
  • DD acne
  • Chiazza zigrinata (shagreen patch) lesione
    rilevata e ruvida a consistenza buccia darancia
    in sede lombo-sacrale
  • Fibromi sub e peri-ungueali comuni
    nelladolescenza

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SCLEROSI TUBEROSACLINICA? LESIONI RETINICHE
  • Tumori moriformi
  • Origine alla testa del nervo
  • Lesioni grigie e piatte nella regione del disco
  • Amartomi o aree di depigmentazione

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SCLEROSI TUBEROSACLINICA? LESIONI CEREBRALI
  • Spasmi infantili e EEG ipsaritmico
  • Convulsioni ? epilessia mioclonica
  • Deficit cognitivo
  • Anomalie comportamentali es autismo
  • Lesione Tuberi cerebrali
  • Vedo in RM in T2
  • Il numero di tuberi è direttamente collegato alla
    compromissione neurologica del pz
  • Sede
  • sulle circonvoluzioni degli emisferi cerebrali,
  • nella regione subependimale ? calcificazione e
    proiezione nella cavità ventricolare assumendo un
    aspetto a candela colante (età 3-4 aa)
  • Se presenti vicino foro di Monro possono causarne
    lostruzione con conseguente idrocefalo
  • Micro riduzione del numero di neuroni,
    proliferazione di astrociti, presenza di neuroni
    giganti multinucleati a forma bizzarra
  • Talvolta trasformazione in astrocitoma
    subependimale maligno a cellule giganti

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SCLEROSI TUBEROSACLINICA? LESIONI A CARICO DI
ALTRI ORGANI
  • 50 rabdomiosarcomi cardiaci dg prenatale eco ?
    insufficienza cardiaca congestizia e aritmia, ma
    si risolvono spontaneamente
  • 80 etàgt 10 aa angiomiolipomi benigni ai reni
  • Siti renali singole o multiple
  • Lesione polmonare classica linfoangiomiomatosi

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SCLEROSI TUBEROSADIAGNOSI
  • Diagnosi
  • 2 criteri maggiori
  • Oppure 1 maggiore 2 minori
  • Criteri maggiori
  • Lesioni cutanee, oculari, cerebrali, tumori a
    carico di cuore, reni, polmoni
  • Criteri minori
  • Cisti ossee, polipi rettali, aree di rarefazione
    dello smalto dentale, anomalie della migrazione
    della sostanza bianca cerebrale, fibromi
    gengivali, amartomi non renali, chiazze retiniche
    acromiche, lesioni cutanee ipopigmentate, cisti
    renali multiple

TC o RMN Geni TSC 1 o 2 Dg prenatale se AF
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SCLEROSI TUBEROSATERAPIA
  • Controllo delle convulsioni
  • Chirurgia se ostruzione foro Monro

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SCLEROSI TUBEROSAFOLLOW-UP
  • Eco reni
  • Ecocardio
  • Rx Torace
  • Attenzione a sintomi/segni occlusione foro di
    Monro? immediata verifica!!!

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SINDROMEDI STURGE-WEBER
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SINDROME DI STURGE-WEBER
  • Sindrome sporadica
  • /50 000 nati vivi
  • Molti sintomi tra cui
  • Nevo facciale (macchia vono porto)
  • Convulsioni
  • Emiparesi
  • Episodi simil-ictus
  • Calcificazioni intracraniche
  • Ritardo mentale

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EZIOLOGIA
  • Sviluppo anomalo del letto vascolare primitivo
    negli stadi precoci di vascolarizzazione, durante
    la riorganizzazione dellapporto di sangue a
    cervello, meningi e volto
  • Mentre lectoderma si differenzia in cute
    facciale e lobo occipitale del cervello
  • Infatti in questi pz le leptomeningi risultano
    riccamente vascolarizzate, mentre il cervello
    sottostante diviene atrofico e calcificato
    (soprattutto nella corteccia)

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CLINICA
  • Nevo facciale
  • Congenito
  • Nella parte superiore del volto più freq
  • Talvolta parte inferiore del volto, tronco,
    mucosa buccale o faringe
  • Complicanze buftalmo e glaucoma dellocchio
    omolaterale
  • Convulsioni nel primo anno di vita
  • Focali
  • Tonico-cloniche
  • Sul lato controlaterale rispetto al nevo facciale
  • Possono divenire refrattarie ai farmaci
    anti-convulsivanti
  • Associati spesso a emiparesi a lenta progressione
  • Trombosi corticali nella regione colpita causano
    episodi simil-ictus transitori o deficit visivi
    per diversi giorni
  • Nella tarda infanzia in almeno 50 dei casi
    ritardo mentale, gravi disturbi
    dellapprendimento forse a causa di convulsioni
    generalizzate e di progressiva atrofia cerebrale
    secondaria allipossia locale e allassunzione di
    anti-convulsivanti

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DIAGNOSI
  • RX cranio
  • Calcificazione intracranica in sede occipitale
    che assume aspetto tortuoso
  • TC cranio
  • Estensione della calcificazione
  • Atrofia corticale unilaterale
  • Dilatazione omolaterale del ventricolo laterale
  • RM utile per valutare la sostanza bianca, la sede
    e dimensioni della malformazione vascolare

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TERAPIA
  • Approccio multidisciplinare
  • Controllo delle convulsioni
  • Anti-convulsivanti
  • Se refrattario emisferectomia nei primi 1-2 anni
    se gli attacchi hanno origine da un solo emisfero
  • Affrontare i disturbi di comportamento e
    apprendimento
  • Interventi educativi specifici
  • Nevo facciale
  • Terapia laser solo per prese in giro dei
    coetanei che possono causare difficoltà
    psicologiche e di adattamento scolastico
  • Follow-up

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MALATTIADI VON HIPPEL-LINDAU
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MALATTIA DI VON HIPPEL-LINDAU
  • AD
  • Incidenza 1/36 000
  • Gene soppressore tumorale VHL sul cromosoma
    3p25-26
  • Organi coinvolti
  • Cervelletto, midollo spinale, bulbo, retina,
    reni, pancreas, epididimo
  • Emangioma cerebellare inizio età adulta, segni
    di aumento pressione intracranica
  • Rimozione chirurgica è risolutiva
  • 25 dei pz sviluppa angiomi retinici piccole
    masse di capillari a pareti sottili nella retina
    periferica, NON compromettono la visione, ma
    essudato nella regione dellangioma può causare
    distacco retinico e perdita visiva ?Terapia
    fotocoagulazione e criocoagulazione con buoni
    risultati
  • Emangioblastoma midollo spinale anomalie della
    propiocezione, disturbi della deambulazione,
    disfunzione vescicale
  • Lesioni cistiche a carico di reni, pancreas,
    fegato, epididimo
  • Associazione frequente con feocromocitoma
  • Causa di morte più comune carcinoma renale!

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SINDROME DEL NEVO LINEARE
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SINDROME DEL NEVO LINEARE
  • Malattia sporadica
  • Clinica
  • Nevo facciale
  • Fronte o naso, lungo la linea mediana
  • Poco visibile durante linfanzia, in seguito
    diviene ipercheratonico e colore giallo-bruno
  • Anomalie neuroevolutive
  • gt50 convulsioni e ritardo mentale
  • Convulsioni generalizzate, mioclonico o motorio
    focale
  • Segni neurologici focali emiparesi ed emianopsia
    omonima
  • TC normale oppure emimegaencefalia con
    alterazioni amartomatose

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SINDROMEPHACE
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SINDROME PHACE
  • Acronimo indica la presenza contemporanea di
  • malformazioni della fossa Posteriore
  • Emangioma (Hemangiomas)
  • Se facciali di grandi dimensioni, possono essere
    associati a malformazioni di Dandy-Walker,
    anomalie vascolari, glaucoma, cataratta,
    microftalmia, ipoplasia del nervo ottico, difetti
    della parete ventrale (fessure sternali)
  • Emangioma facciale è tipicamente omolaterale
  • F
  • Emangiomi delle vie aeree possono causare
    ostruzione
  • Terapia emangioma utile interferone alfa
  • anomalie Arteriose
  • Coartazione dellaorta
  • Altri difetti cardiaci e oculari (Eye
    abnormalities)

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ATASSIA-TELEANGECTASIA SD LOUIS-BAR
  • Autosomica recessiva
  • Clinica
  • Atassia cerebellare
  • 2-3 aa
  • Teleangectasie cutanee e oculari
  • 3-6 aa
  • Naso-area temporale-congiuntiva--ltvolto-avambracci
    facce flessorie
  • Frequenti infezioni delle vie respiratorie
  • Diminuite Ig, anomalie strutturali del timo, alto
    rischio di linfoma e di leucemia a cellule T

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INCONTINENTIA PIGMENTI
  • Disordine multisistemico
  • Lesioni cutanee che evolvono in 4 stadi associate
    ad alterazioni a carico di altri organi
  • Occhiocataratta, fibroplasia lenticolare,
    strabismo
  • Anomalie dentarie
  • SNC ritardo mentale, epilessia, idrocefalo
  • Ezio difetto nelle cellule della cresta
    neurale infiltrazione di eosinofili
    nellepidermide
  • Ereditaria forse legato allX, magg in F

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(No Transcript)
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CLINICA FASE BOLLOSA
  • Insorgenza nel periodo neonatale
  • Lesioni eritemato-papulose ricoperte da bolle
    tese, piccole
  • Disposte linearmente soprattutto sugli arti e sul
    dorso
  • Eosinofilia ematica
  • Istobolla spongiotica intraepidermica con
    necrosi di cheratinociti
  • Eosinofilia scompare dopo 3-4 settimane senza
    alcun trattamento, le bolle si risolvono e si
    passa alla fase successiva ?

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CLINICA FASE PAPULO-CHERATOSICA
  • Papule lichenoidi
  • Distribuite agli arti e sul tronco
  • Istoinfiammazione dermo-rpidermica ed aspetti
    iniziali di incontinentia pigmenti
  • ?

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CLINICA FASE PIGMENTATA
  • Dà il nome alla malattia
  • Linee ipercromiche di colore ardesia localizzate
    allinguine ma successivamente coinvolgono il
    tronco seguendo le linee di Blaschko volto
    risparmiato
  • Insorgenza delle lesioni al 6 mese di vita o
    intorno ai 2 aa
  • Schiarimento spontaneo delle lesioni al 10 o 16
    aa
  • Istoabbondanza di pigmento melanico nel derma
    superficiale poiché lepidermide diviene
    incontinente, èpresenza di melanofagi dermici
  • ?

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CLINICA FASE ATROFICA
  • Nelle donne adulte affette
  • NB forme atipiche non seguono in modo preciso
    questa evoluzione in fasi successive
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