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Lo sviluppo umano

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Title: Lo sviluppo umano


1
Lo sviluppo umano
2
Dalla natura alla cultura
Natura e cultura si intrecciano nellesistenza
umana. Gli esseri umani sono esseri biologici,
però essi non si sono limitati ad adattarsi
allambiente ma lhanno trasformato hanno
utilizzato le risorse a loro disposizione,
trasformando la natura secondo le proprie
necessità, organizzandosi in gruppi, stabilendo
regole, creando forme di comunicazione, di
espressione artistica, di pensiero. In altre
parole, hanno prodotto cultura.
3
Sviluppo organico e cultura
  • Le caratteristiche fisiche che hanno favorito lo
    sviluppo culturale della specie sono
  • stazione eretta essa ha permesso un maggior
    controllo del territorio
  • pollice opponibile ha permesso una miglior
    presa e una maggior precisione
  • maggior sviluppo del cervello il cervello
    delluomo è il triplo di quello delle scimmie
    antropomorfe
  • ovulazione nascosta la disponibilità della
    donna allattività sessuale non solo nel periodo
    fecondo, ma durante tutto lanno ha prodotto un
    aumento del desiderio e la tendenza alla
    costruzione di relazioni stabili
  • linguaggio la dotazione di un apparato fonico
    che permette di emettere suoni articolati ha
    favorito la comunicazione e quindi lo sviluppo
    della cultura.

4
Lo sviluppo del bambino
Anche nello sviluppo individuale il rapporto tra
natura e cultura è fondamentale. Lindividuo è
in continua evoluzione, dallinfanzia alla
vecchiaia. I sensi cominciano a svilupparsi già
nel grembo materno, e possono quindi svilupparsi
rapidamente a partire dalla nascita. La vista è
il senso meno sviluppato alla nascita.
Gradualmente il bambino acquisisce abilità nei
movimenti e la posizione seduta ed eretta.
5
Lo sviluppo del linguaggio
I primi tre anni di vita sono fondamentali per lo
sviluppo del linguaggio. Nel periodo
prelinguistico (dal primo allottavo mese) il
linguaggio è caratterizzato da una
sperimentazione di suoni che prende il nome di
lallazione. Nel periodo linguistico, che inizia
verso i dieci mesi, compaiono le prime parole. Lo
psicopedagogista svizzero Jean Piaget ritiene che
lo sviluppo del linguaggio sia legato allo
sviluppo cognitivo per questo i messaggi
intenzionali non compaiono prima degli otto/dieci
mesi. Secondo Colwyn Trevarthen invece
lintenzionalità comunicativa è presente fin
dalla nascita. Jerome Bruner sottolinea come la
comunicazione si sviluppi grazie allambiente
sociale e alle relazioni con gli altri.
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Lo sviluppo cognitivo 1
Il comportamentismo John Watson ritiene, partendo
dagli esperimenti di Ivan Pavlov, che
lapprendimento avvenga per condizionamento e
risulti dalla associazione tra uno stimolo e
una risposta (condizionamento classico). Qualche
anno più tardi, Burrhus F. Skinner sviluppò tale
concezione con la teoria del rinforzo i rinforzi
possono essere positivi (una ricompensa) o
negativi (leliminazione di uno stimolo
spiacevole) e rafforzare un comportamento appreso
(condizionamento operante, detto così perché la
risposta produce un effetto sullambiente).
John B. Watson(1879-1958)
Burrhus F. Skinner(1904-1990)
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Lo sviluppo cognitivo 2
Il costruttivismo
Jean Piaget intende lo sviluppo come un continuo
equilibrarsi, cioè come un passaggio da uno
stato di minore equilibrio ad uno di equilibrio
superiore. Alla base dello sviluppo vi sono due
meccanismi, lassimilazione (il soggetto
incorpora i nuovi dati negli schemi mentali già
esistenti) e laccomodamento (le strutture
preesistenti sono riadattate alle nuove
informazioni). Inoltre tale sviluppo avviene
attraverso quattro stadi.
  1. stadio senso-motorio (0-2 anni)schemi
    percettivi e motori - il bambino impara a
    manipolare gli oggetti
  2. stadio preoperatorio (2-7anni)pensiero
    simbolico - il bambino è capace di costruire
    rappresentazioni mentali delle cose anche in
    loro assenza
  3. stadio delle operazioni concrete (7-12 anni)
    capacità di classificare e ordinare gli oggetti
    in serie conservazione della quantità, della
    sostanza, del numero pensiero reversibile
  4. stadio delle operazioni formali (adolescenza)
    capacità di astrazione e di riflessione
    spontanea

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Lo sviluppo cognitivo 3
La scuola storico-culturale
Lev S. Vygotskij sottolinea linfluenza
dellambiente sullo sviluppo cognitivo, per cui
esso è lesito delle attività e delle
interazioni sociali. Non si tratta quindi della
maturazione più o meno spontanea di alcune
strutture psichiche ma è fondamentale
linterazione con gli adulti. Vygotskij parla di
una zona di sviluppo prossimale e del passaggio,
grazie ad un supporto psicopedagogico esterno
(famiglia e scuola), dal livello di sviluppo
attuale al livello di sviluppo potenziale.
  • Vygotskij individua tre fasi nello sviluppo dei
    concetti
  • sintesi il bambino coglierà soprattutto le
    somiglianze delle cose
  • generalizzazione capacità di creare nessi
    concreti fra le cose al di là delle semplici
    somiglianze
  • astrazione creazione dei concetti veri e propri
  • Nello sviluppo del linguaggio Vygotskij
    distingue
  • linguaggio egocentrico il bambino parla a se
    stesso per spiegarsi ciò che vede e ciò che fa
  • linguaggio comunicativo strumento per
    interagire con gli altri
  • linguaggio interiore utilizzato senza suoni nei
    processi di pensiero

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Lo sviluppo cognitivo 4
Il cognitivismo Contro lautomatismo del
comportamentismo, Jerome Bruner elabora la
teoria motivazionale. Egli ritiene che il
comportamento intelligente delluomo si
differenzia da quello degli animali perché egli
è capace di selezionare le informazioni, e la
sua mente è capace di compiere generalizzazioni
altamente astratte. Distingue poi tra
rappresentazioni esecutive, legate ad azioni
pratiche (compaiono nel primo anno di vita)
rappresentazioni iconiche, basate su immagini
mentali (compaiono verso i dodici mesi)
rappresentazioni simboliche, basate sulluso di
segni convenzionali, caratteristiche del pensiero
logico-scientifico (compaiono verso i diciotto
mesi sviluppandosi fino alladolescenza).
Jerome S. Bruner (1915)
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Lo sviluppo oltre ladolescenza
Lo sviluppo cognitivo non si esaurisce con
ladolescenza. Durante letà adulta lindividuo
continua a fare esperienze e ad apprendere da
tali esperienze ampliando le sue conoscenze e
specializzandosi in alcuni campi.
Linvecchiamento solitamente viene collegato al
deterioramento delle capacità cognitive ma al
riguardo dobbiamo tener conto della distinzione
fatta da Raymond Cattel tra intelligenza fluida
(capacità di risolvere problemi in situazioni
nuove senza ricorso a esperienze pregresse) e
intelligenza cristallizzata (abilità che derivano
dallesperienza e dalle conoscenze acquisite).
Con la vecchiaia declina solo la prima.
Raymond B. Cattel (1905-1998)
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Lo sviluppo emotivo
Le emozioni sono stati complessi dellorganismo
caratterizzati da fattori psicologici e
fisiologici. Le emozioni influenzano
lattenzione, la motivazione e gli interessi
personali e condizionano i processi di
valutazione. Pertanto lo sviluppo emotivo è
altrettanto fondamentale di quello
percettivo-motorio e cognitivo uno sviluppo
emotivo regolare faciliterà la maturazione
cognitiva e le abilità e le conoscenze
aiuteranno il bambino a riflettere e a
comprendere i suoi stati danimo. Per un
adeguato sviluppo è fondamentale il modo in cui
la madre fa da specchio per le emozioni che il
bambino prova.
Gustav Klim, Madre e figlio, dettaglio da Le tre
età della donna, 1905
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Lo sviluppo del sé
Lo sviluppo emotivo del bambino è possibile
grazie allintegrazione delle dimensioni
cognitive, percettive e motorie con il proprio
sé. La prima consapevolezza di sé avviene con
il riconoscimento del proprio corpo i bambini
dai nove mesi ai due anni, posti di fronte a
uno specchio, mostrano una certa capacità di
auto-riconoscimento.
Si può definire il sé come la totalità delle
componenti psichiche individuali che permettono
di fare proprie le esperienze esterne,
distinguendo ciò che appartiene a se stessi da
ciò che appartiene alla realtà esterna
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Approcci teorici
Teoria della differenziazione (K. Bridges) alla
nascita, i bambini provano solo una generica
eccitazione, ovvero emozioni indifferenziate che
si manifestano con movimenti disordinati e
pianto solo in seguito si distinguono
sofferenza e piacere e man mano tutte le altre
emozioni
Approccio differenziale (C. Izard) il bambino
sarebbe in grado fin dalla nascita di provare
interesse, gioia, disgusto e dispiacere, e anche
di manifestarle con il pianto la fame e con il
sorriso la soddisfazione altre emozioni, come
rabbia e paura, comparirebbero più tardi
Approccio funzionale lorganizzazione generale
delle emozioni sarebbe presente già nei neonati
in forma rudimentale, per differenziarsi
successivamente nel rapporto tra individuo e
ambiente, favorendo il processo di adattamento e
regolando sia gli elementi psicologici interni
che i comportamenti sociali
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Lo sviluppo sociale nellinfanzia
  • Nei primi due anni il bambino è un essere
    sociale fin dalla nascita e, pur mostrando
    predilezione per la figura materna, si relaziona
    anche con figure diverse come il padre, i nonni
    e le educatrici quindi per il bambino,
    inizialmente è più semplice interagire con un
    adulto che con un coetaneo, anche se alcuni studi
    hanno dimostrato che è possibile favorire le
    relazioni fra pari a partire almeno dai nove
    mesi
  • dai due ai sei anni il mondo sociale dei
    bambini si allarga sia allinterno della
    famiglia che al di fuori. Il mondo esterno si
    configura come un sistema costituito di reti di
    influenze (sistemi ecologici di L. Bertalanffy e
    di U. Bronfenbrenner)
  • tra i sei e gli undici anni lingresso nella
    scuola dellobbligo rappresenta un momento di
    forte discontinuità con larrivo di richieste
    più impegnative che implicano una competenza
    sociale maggiore (K. Dodge) i bambini devono
    affrontare nuove amicizie e rispettare nuove
    regole.

Il gioco è una delle attività che più favorisce
la socializzazione e lapprendimento di regole.
Piaget parla infatti del gioco di ruolo, nel
quale i bambini imparano a mettersi nei panni
degli altri
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Lo sviluppo sociale nelladolescenza
Ladolescenza è una condizione di confine si
esaspera il conflitto tra scelta e identità,
cioè il divario tra il non sapere chi si è e la
paura di perdere ciò che si potrà essere.
Inoltre in questa fase si cercano, in modo
conflittuale e contraddittorio, autonomia ed
emancipazione dalla famiglia dorigine adottando
spesso comportamenti oppositivi a quelli
indicati dai genitori. Nel corso
delladolescenza acquista importanza il
sentimento di amicizia e si intensificano le
relazioni con i coetanei con i quali si rafforza
sia il senso di identità personale he quello di
gruppo, sperimentando nuove appartenenze.
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Le differenze di genere
Uno degli aspetti più importanti riguarda la
sessualità nel senso più ampio per identità di
genere sintende la consapevolezza, che si
sviluppa gradualmente, di appartenere alla
categoria maschile o a quella femminile. Lo
sviluppo è determinato dallinterazione di
fattori biologici e da influenze ambientali
subite nel processo di socializzazione. Alcuni
studiosi americani, come Sandra Bem, criticano la
polarizzazione dei due concetti e preferiscono
parlare di mascolinità, femminilità, androginia
questultima indicherebbe lequilibrio iniziale
tra caratteristiche maschili e femminili come
condizione naturale per ogni individuo solo
verso i 6-7 anni si svilupperebbe lidea di
costanza dellidentità sessuale.
Secondo Freud è durante la fase fallica dello
sviluppo psico-sessuale, cioè tra i 3 e i 6
anni, che i bambini di entrambi i sessi scoprono
le differenze tra maschi e femmine e si compie
lidentificazione con il genitore del proprio
sesso passando attraverso il superamento del
complesso edipico.
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Lorientamento sessuale
Per orientamento sessuale sintende la
preferenza erotica per un partner del senso
opposto (relazione eterosessuale) o dello
stesso sesso (omosessuale), o per entrambi
(bisessuale). Lomosessualità si può definire
come una variante del comportamento umano. In
realtà, nel processo di sviluppo possono
manifestarsi in tutti gli individui alcune
tendenze omosessuali che, se temporanee,
costituiscono una fase transitoria indice di una
flessibilità di genere talvolta esse sono invece
il preludio di una condizione esistenziale
permanente. Lomosessualità in genere esprime
una libera scelta nellorientamento sessuale e
per questo non va considerata una patologia.
Renè Magritte, Gli amanti, 1928
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Il ciclo di vita 1
Oggi si tende a considerare lo sviluppo in
relazione allintera durata della vita
dellindividuo che affronta una serie di sfide e
attraversa vari passaggi.
Infanzia e teorie dello sviluppo Freud ha parlato
dello sviluppo psicosessuale individuando,
secondo un ordine cronologico una fase orale,
anale, fallica, in relazione alle diverse zone
erogene interessate dopo una fase di latenza,
nelladolescenza si giunge alla fase genitale
vera e propria che corrisponde alla sessualità
matura. Erik H. Erikson ha parlato invece dello
sviluppo psicosociale, nel quale ha individuato
una serie di crisi in corrispondenza di età
differenti.
Ladolescenza Ladolescenza è caratterizzata dal
susseguirsi tumultuoso di cambiamenti connessi
allo sviluppo somatico e psichico, tra cui il
consolidamento dellidentità di genere per
questo essa è il tempo dellincertezza e si
accompagna al malessere psicologico.
I giovani adulti Negli ultimi anni si è delineata
una nuova fase di sviluppo (19-28 anni), nella
quale, anche se grandi, i giovani sperimentano
una prolungata convivenza con i propri genitori
sia per ragioni economiche che culturali.
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Il ciclo di vita 2
La maturità Con lespressione mezza età si
definisce il periodo centrale delletà matura,
che può coincidere con una crisi causata dalla
diminuzione di opportunità, perché ormai il
lavoro e il tipo di vita sembrano stabilizzati.
Inoltre si sperimenta la sindrome del nido
vuoto, con la definitiva uscita di casa dei
figli e la morte dei genitori.
La tarda età adulta Dai 55 ai 75 anni si entra
nella tarda età adulta o terza età in cui si
notano i cambiamenti legati allinvecchiamento
biologico e psichico e gli effetti di andro e
menopausa. In questa fase il pensionamento è
unaltra tappa significativa che può
accompagnarsi a sentimenti di tristezza,
sensazione di vuoto e problemi economici.
La vecchiaia Lallungamento della vita media ha
aggiunto una nuova fase dellesistenza, la
cosiddetta quarta età, che può essere affrontata
per realizzare un invecchiamento riuscito,
bilanciando un minimo numero di insuccessi e un
massimo numero di successi bisogna operare un
processo di selezione dei fini da raggiungere e
di ottimizzazione dei mezzi a disposizione.
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Alterazioni nello sviluppo cognitivo
  • Non sempre lo sviluppo individuale avviene
    regolarmente. Si possono verificare alterazioni
    dovute sia a fattori biologici che
    psico-ambientali. Si parla di ritardo mentale in
    particolare quando ci troviamo di fronte a
    deficit cognitivi che comportano uno sviluppo
    cognitivo atipico, che interessa circa il 3
    della popolazione. Tra le principali cause
    fisiologiche del ritardo vengono individuate
    alcune malattie metaboliche
  • mutazioni cromosomiche (sindrome di Down)
  • problemi durante la gravidanza o durante il
    parto (pre o perinatale)
  • problemi medici durante linfanzia (infezioni,
    traumi, mancanza di stimolazioni sensoriali e
    sociali)

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Disturbi della comunicazione
  • Disturbi del linguaggio
  • disturbi centrali detti afasia
  • disturbi di produzione o emissione, come la
    balbuzie
  • disturbo della fonazione, ovvero incapacità di
    usare i suoni del linguaggio
  • Disturbi dapprendimento
  • dislessia problemi legati alla capacità di
    lettura
  • disortografia difficoltà di scrittura
  • discalculia incapacità di fare calcoli
  • Difficoltà di scrittura
  • agrafia lessicale il soggetto scrive le parole
    come le pronuncia
  • agrafia fonologica il soggetto ha difficoltà a
    scrivere le parole senza senso
  • agrafia profonda il soggetto scrive commettendo
    errori semantici, ad es. scrive orologio
    invece di tempo
  • agrafie periferiche il soggetto omette o scambia
    la disposizione delle lettere

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Lautismo
Lautismo è una delle psicosi più temute in età
evolutiva. Il termine indica individui
completamente assorbiti dalle proprie esperienze
interiori con conseguente perdita di interesse
per la realtà esterna. Esso ha cause organiche,
biologiche o psicologiche. Il bambino autistico
mostra totale indifferenza verso il mondo esterno
e non è in grado di stabilire rapporti con gli
altri durante i primi mesi passa spesso da
stati di apatia ad altri di agitazione. La
maggioranza di loro diventano anaffettivi non
sorridono e si oppongono a ogni manifestazione di
affetto. Si presentano inoltre notevoli
difficoltà nella comunicazione. Tipica la
ritualità del dondolarsi fino ad arrivare a
picchiare la testa contro la culla.
Il libro di Bruno Bettelheim, La fortezza vuota,
dedicato allautismo
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Il bullismo
Il termine bullismo indica un fenomeno di
deviazione relazionale tra pari sia
dellinfanzia che delladolescenza. Un fenomeno
che si manifesta anche nelletà adulta sul luogo
di lavoro e prende il nome di mobbing. Il
bullismo comprende forme di violenza e
sopraffazione perpetrate tra coetanei, quasi
sempre organizzati in gruppi, e che si svolgono
soprattutto in ambito scolastico. Tale
comportamento vessatorio, intenzionale e
persistente rischia di compromettere lintegrità
psicologica emotiva e fisica della vittima.
  • Metodi diretti riguardano forme come
    laggressione fisica, lumiliazione, le minacce.
    Le molestie sessuali, le vessazioni verbali
  • Metodi indiretti comprendono strategie più
    sottili come pettegolezzi e calunnie
    finalizzatiallisolamento della vittima

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I disturbi alimentari
Nelladolescenza i cambiamenti fisici e ormonali
producono spesso stati di angoscia relativi al
nuovo aspetto fisico il disturbo alimentare è
la manifestazione della mancata accettazione del
proprio corpo.
Anoressia nervosa Il più noto tra i disturbi
alimentari consiste nel rifiuto del cibo e nella
volontà di perdere peso con una ferrea
disciplina può comparire tra i 10 e i 30 anni
ma anche nellinfanzia ed è più comune tra le
femmine. I sintomi sono perdita di peso, calo
della temperatura corporea, interruzione o
assenza delle mestruazioni. Lanoressica,
attraverso la privazione del cibo, cerca di
controllare e dominare la realtà.
Bulimia nervosa Consiste in una condotta
impulsivo-compulsiva, cioè in una perdita di
controllo su di sé, che spinge prima ad una
grande abbuffata e poi alla necessità di
svuotarsi con il vomito o assumendo lassativi.
Essa si presenta tra i 12 e i 35 anni con
particolare presenza introno ai 18. Anoressia e
bulimia sono spesso connesse.
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Le dipendenze
Droga Luso abituale di droga porta alla
tossicomania, la quale può essere definita il
desiderio prolungato (da cui la dipendenza) di
alcune sostanze dalleffetto analgesico o
euforizzante. La sospensione comporta una
sindrome di astinenza, ovvero febbre improvvisa,
sudorazione, tachicardia, tremori e dolori,
crampi muscolari, deliri, disturbi alla vista e
difficoltà respiratorie.
Alcol e tabacco Lalcolismo rappresenta un
problema diffuso e pericoloso come nelletà
adulta esso comporta modificazioni del carattere
e dellaffettività, stati depressivi e
compromissione di alcuni organi come il fegato.
Anche il tabagismo, cioè luso di tabacco,
comporta dipendenza si tratta della
tossicodipendenza più tollerata, ma non per
questo meno pericolosa.
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