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La pragmatica

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La pragmatica Morris divide il linguaggio in: Sintassi (relazione tra segni tra di loro) Semantica (relazione tra segni e oggetti a cui si riferiscono) – PowerPoint PPT presentation

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Title: La pragmatica


1
La pragmatica
  • Morris divide il linguaggio in Sintassi
    (relazione tra segni tra di loro) Semantica
    (relazione tra segni e oggetti a cui si
    riferiscono) Pragmatica (relazione tra segni
    e loro interlocutori)
  • Pragma (fatto-azione), pragmatismo si oppone
    allidea di K come struttura stabile ma Processo
    Interpretativo
  • Secondo Morris non necessaria analisi
    psicologica basta studiare le abitudini
    comportamentali di una comunità linguistica
  • Difficile definire il suo ambito senza
    sovrapposizioni con altre discipline (alcune
    parole indicano di loro relazioni tra il parlante
    e la situazione descritta es. sign. Di
    fortunamente)

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Possibili definizioni
  • La pragmatica si occupa dellorigine, impiego ed
    effetto dei segni sul comportamento dei
    partecipanti alla com.
  • E tutto ciò che non può essere spiegato da
    regole grammaticali/semantiche
  • lo studio delle azioni che si possono fare
    parlando
  • Definizione di tutti i contesti possibili di un
    enunciato
  • E luso effettivo del linguaggio
  • Che cosa vuole dire USO?

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Luso del linguaggio
  • sono quasi le cinque
  • I contesti in cui si svolge
  • La relazione tra gli agenti impegnati?
  • I loro stati mentali?
  • Le regole che gestiscono il dialogo
  • Le regole della comunicazione che spiegano la
    relazione tra significato lett e del parlante

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Semantica e pragmatica
  • Difficile sganciare il significato dal contesto
    in cui avviene, la semantica non distinguibile da
    prag.
  • Che cosa intendiamo per contesto contesto
    semantico
  • Una scelta linguistica ha già in sé una serie di
    assunzioni di sfondo (contesto dipendenti) (es.
    tagliare torta capelli strada)
  • contesto di enunciazione le relazioni tra gli
    agenti di una comunicazione
  • Quanto la pragmatica può essere inserita nelle
    discipline psicologiche studio degli stati
    mentali implicati nel parlare
  • Oppure nelle regole formali che organizzano la
    conversazione (etnometodologia, Garfinkel, 1972)

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Fenomeni al limite
  • Deissi espressioni linguistiche che indicano
    entità variabili a seconda del contesto. es.
    dimostrativi (pronomi personali, possessivi,
    espressioni di tempo e luogo) passami quel
    libro lì.
  • Presupposizioni proposizioni assunte
    implicitamente in determinati enunciati
    francesco ha smesso di fumare
  • Qualsiasi asserzione ha in sé la presupposizione
    che i termini usati abbiano un riferimento il
    re di Francia è calvo

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Aree di sviluppo
  • Studio dei fenomeni psicologici e sociologici
    implicati
  • Studio di specifici elementi linguistici che
    fanno riferimento ad un contesto (deittici)
  • Studio degli elementi che fanno riferimento al
    parlante

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Austin atti linguistici
  • Origine distinzione tra enunciati descrittivi
    (scuscettibili di valutazione in termini di
    verità, es. il gatto è sul tappeto) e enunciati
    non descrittivi (condizioni di felicità) es.
    Chiedo scusa.
  • Linguaggio distinguibile per le AZIONI che con
    esso si fanno
  • IL DIRE E FARE

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Performativi
  • Esistono degli atti linguistici alla forma
    indicativa che non descrivono degli atti ma che
    servono per realizzarli
  • con questo anello io ti sposo
  • Necessitano di regole convenzionali e di
    circostanze appropriate affinché siano
    realizzabili in chiesa con un prete

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Condizioni di buona riuscita
  • possiamo perciò definire le regole del linguaggio
    in base alle condizioni di felicità (le
    condizioni che ne determinano la realizzabilità
    dellazione).
  • È prevista una procedura convenzionale
  • Che prescrive circostanze e comportamenti
  • Tutti i partecipanti eseguono la procedura
    correttamente e con sincerità (deve avere i
    sentimenti richiesti)
  • Fallimenti per abuso di procedura o non
    realizzabilità

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Oltre i performativi
  • Estende questi criteri a tutti gli aspetti del
    linguaggio (performativi impliciti)
  • Ogni enunciato è unazione dal momento che
    modifica gli stati mentali degli interlocutori
  • Il linguaggio può essere descritto secondo delle
    regole che organizzano lazione

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Tre punti di vista
  • Ogni enunciato può essere analizzato dal punto di
    vista
  • Atto locutorio specifico atto forma letterale
  • pietà, pietà!
  • Atto illocutorio intenzioni del parlante
  • implorare qualcuno
  • Atto perlocutorio effetti che ci si propone di
    ottenere sullaltro
  • Che laltro si impietosisca
  • Ogni livello può non soddisfare condizioni di
    buona riuscita perlocutorio è strettamente
    privato

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tassonomia
  • Ordina i verbi performativi in 5 categorie
  • Verdittivi
  • Esecutivi
  • Commissivi
  • Espositivi
  • Comparativi
  • Categorie non omogenee, basato su analisi
    superficiale
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