Title: Universit
1- Università degli Studi di Firenze
- Facoltà di Scienze della Formazione
- Dipartimento di Scienze dell'Educazione e dei
Processi Culturali e Formativi - La Comunicazione Formativa a Scuola
- Vanna Boffo
2- La comunicazione didattica
- Aspetti teorici
- Comunicazione è il termine che indica lo scambio
di messaggi che va dagli organismi unicellulari
agli animali, alle macchine e alluomo, le cui
forme comunicative sono studiate, a seconda
della forma, della funzione e della
destinazione, dalla psicologia, dalla
linguistica, dalla sociologia, dalla teoria
dellinformazione e dalla cibernetica. - ( Galimberti U., Dizionario di Psicologia,
Milano, Garzanti, 1999, p. 223).
3- La comunicazione designa il carattere specifico
dei rapporti umani, in quanto sono, o possono
essere, rapporti di partecipazione reciproca o di
comprensione. - Dunque il termine risulta sinonimo di
coesistenza o di vita con gli altri e indica
linsieme dei modi specifici secondo cui la vita
umana può atteggiarsi. -
- (Abbagnano N., Dizionario di filosofia, Torino,
UTET, 1971, pp. 143-144).
4- LA STRUTTURA DELLA COMUNICAZIONE
- Sono tre i fattori che unificano tutte le
possibili forme della comunicazione - (Jakobson R., Linguistica generale, Milano,
Feltrinelli, 1963, p. 185). - Il contesto nel quale il mittente invia un
messaggio al destinatario. Tale contesto deve
essere afferrato dal destinatario per poter
essere afferrato e comunicato. - Il codice, mediante il quale avviene la
comunicazione, deve essere comune a mittente e
destinatario. - Il contatto deve essere stabilito e mantenuto fra
emittente e destinatario, sia tramite un canale
fisico che una connessione psicologica.
5- Tale schema è universalmente
- accettato e le differenze si impongono
- al livello del messaggio che attiva una
- relazione semplice o complessa con il
- contesto, il codice e il contatto.
6- La comunicazione verbale e non verbale
- Verbale e non verbale sono aspetti diversi di un
medesimo processo comunicativo. - Movimenti del corpo, gesti, espressioni del viso,
atteggiamenti. - Fenomeni paralinguali, pianto, riso, pause,
silenzi. - Posizioni nello spazio, distanza fra sé e gli
altri. - Sensibilità tattile e olfattiva.
- Artefatti, trucco, abbigliamento.
- Le modalità di comunicazione non verbale sono
determinate da fattori culturali e variano in
relazione allo stato psicologico dei soggetti in
interazione fra loro - (Galimberti U., 1999, p. 225).
7- Ogni comunicazione è un fatto sociale sia che
avvenga fra due o più individui, sia che avvenga
nel colloquio interiore dellindividuo con se
stesso. - Ogni segno è leggibile in corrispondenza di una
comune esperienza, o sulla base di un sistema
culturale comune.
8- Sintassi
- Rapporti formali fra segni senza alcun
riferimento ai contenuti - Semantica
- Analisi del rapporto fra i segni in relazione al
contenuto, a ciò che i segni designano. - Pragmatica
- Analisi del rapporto fra i segni in funzione del
loro uso.
9- Modelli della comunicazione
- Modello lineare (Emittente-messaggio-ricevente)
- Modello interattivo (Pragmatica della
comunicazione umana, Atti linguistici,
Sociolinguistica) - Modello dialogico (Circolarità della
comunicazione e analisi conversazionali)
10- Pragmatica della comunicazione umana
- (Watzlawick P., Beavin J. H., Jackson D. D.,
Pragmatica della comunicazione umana, Roma,
Astrolabio, 1971) - Assiomi
- 1. Non si può non comunicare
- (Il comportamento non ha un suo opposto. Non
esiste un non comportamento). - 2. Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto
e un aspetto di relazione, di modo che il secondo
classifica il primo ed è quindi metacomunicazione
(La capacità di metacomunicare in modo adeguato
non solo è la conditio sine qua non della
comunicazione efficace, ma è anche strettamente
collegata con il grosso problema della
consapevolezza di sé e degli altri).
11- 3. La natura di una relazione dipende dalla
punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra
i comunicanti. - (Una serie di comunicazioni può essere
considerata come una sequenza ininterrotta di
scambi).
12- 4. Gli esseri umani comunicano sia con il modulo
numerico che con quello analogico. Il linguaggio
numerico ha una sintassi logica assai complessa e
di estrema efficacia, ma manca di una semantica
adeguata nel settore della relazione, mentre il
linguaggio analogico ha la semantica, ma non ha
nessuna sintassi adeguata per definire in un modo
che non sia ambiguo la natura delle relazioni. - 5. Tutti gli scambi di comunicazione sono
simmetrici o complementari, a seconda che siano
basati sulluguaglianza o sulla differenza.
13- EFFETTI PATOLOGICI DEGLI ASSIOMI DELLA TEORIA
DELLA PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE UMANA - 1. IMPOSSIBILITA DI NON-COMUNICARE
- Squalificazione della comunicazione
- Il sintomo come comunicazione
- 2. LA STRUTTURA DI LIVELLO DELLA COMUNICAZIONE
- Il disaccordo a livello di contenuto
- Il disaccordo a livello di relazione
- 3. LA PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI
- 4. ERRORI NELLA TRADUZIONE DEL MATERIALE
ANALOGICO IN NUMERICO - 5. PATOLOGIE DELLINTERAZIONE SIMMETRICA E
COMPLEMENTARE - Escalation simmetrica
- Complementarietà rigida
14- LA COMUNICAZIONE PARADOSSALE
- PARADOSSO
- E UNA CONTRADDIZIONE CHE DERIVA DALLA DEDUZIONE
CORRETTA DA PREMESSE COERENTI - TIPI DI PARADOSSI
- Paradossi logico-matematici o antinomie (livello
della sintassi logica) - Definizioni paradossali o antinomie semantiche
(livello della semantica) - Paradossi pragmatici o ingiunzioni paradossali
(livello della pragmatiche)
15- TEORIA DEL DOPPIO LEGAME
- Due o più persone sono coinvolte in una relazione
intensa che ha un alto valore di sopravvivenza
fisica e/o psicologica per una di esse, per
alcune o per tutte. - Messaggio che asserisce qualcosa
- Messaggio che asserisce qualcosa sulla propria
asserzione - Queste due asserzioni si escludono a vicenda
- Quindi se il messaggio è un ingiunzione
lingiunzione deve essere disobbedita per essere
obbedita se è una definizione del Sé o
dellaltro, la persona di cui si è data la
definizione è quel tipo di persona solo se non lo
è e non lo è solo se lo è.
16- Il Docente e la comunicazione in classe
- Strategie difensive o Identificazione Proiettiva
- Patologie del comportamento comunicativo
- Doppio legame
- Mistificazione
- Risposta tangenziale
Evasione Docente evasivo
Seduzione Docente seduttivo
Aggressione Docente aggressivo
17- Il Ruolo di Cura della Relazione
- Attenzione ai bisogni
- Attenzione allascolto
- Attenzione al dialogo
- Il ruolo di cura della relazione educativa si
esplica attraverso il dispositivo pedagogico del
sostegno - Il sostegno si esprime attraverso il dialogo,
lascolto e lempatia. - LEmpatia esprime la capacità dei soggetti di
entrare in una comunicazione reciproca
accogliente, rispettosa dei limiti reciproci,
vera, orientata al sentire e al pensare.
18LE DINAMICHE DEL GRUPPO
- Secondo la trattazione di W. Bion
- GRUPPO DI LAVORO
- gruppo razionale e manifesto
- GRUPPO DI BASE
- gruppo emotivo e inconsapevole
- Il gruppo di base agisce secondo
- ASSUNTI DI BASE
- a) DIPENDENZA
- b) ACCOPPIAMENTO
- c) ATTACCOFUGA
19Per un equilibrio tra individuo e gruppo
- Espressione dell'unicità e
- capacità di attivare il processo decisionale
- Equilibrio tra bisogni individuali e
raggiungimento degli obiettivi generali - Rispettare la diversità/individuo e rispettare il
contesto/persone - Coltivare le risorse personali e crescere come
istituzione - Metodo
- La discussione i problemi e le questioni
inerenti l'organizzazione - devono essere discusse
- La partecipazione ogni persona
dell'organizzazione partecipa alla discussione
20Il Conflitto Coordinare un gruppo di lavoro
- Metodi
- Evitare il dogmatismo e l'escalation del
conflitto - Evitare la monopolizzazione
- Mantenere concreta la discussione
- Incoraggiare la partecipazione
- Evitare di deviare dal focus del tema/problema
- Evitare le critiche pesanti
- Trasformare il giudizio in un suggerimento
positivo - Esprimere i propri desideri in modo positivo
- Rimanere positivi
21Patologie della comunicazione nel Gruppo
- Mancanza di tempo
- Dogmatismo
- Moralità Tu devi
- Critica
- Vaghezza
- Immobilità
- Deviazione
- Non realizzabilità
-
22Alcune questioni generali per concludere
- A. Intenzioni errate
- B. Comunicazioni errate
- C. Mancanza di regole nel gruppo
- Il conflitto può nascere
- dalla combinazione di questi fattori
-
-
-
-
23Comunicare nel gruppo per costruire
l'organizzazione
Sviluppare un pensiero comprensivo/riflessivo Svi
luppare un pensiero della complessità Sviluppare
la capacità empatica Essere costruttivi
245 linee guida per la comunicazione riflessiva
Chiedere permesso Essere concreti Descrivere
sentimenti ed emozioni Fornire suggerimenti per
il futuro Chiarire la ragione dei suggerimenti
25Grazie
Per aver avuto il permesso Per aver avuto
l'ascolto Per aver avuto il tempo Per aver
avuto l'attenzione Per aver ricevuto il dono
dello scambio delle parole, delle idee, delle
emozioni