Effetto delle onde d - PowerPoint PPT Presentation

1 / 40
About This Presentation
Title:

Effetto delle onde d

Description:

... Tendinopatie inserzionali Tendiniti calcifiche e non Lesioni della cuffia dei rotatori Contratture muscolari Pubalgia Tendinopatie inserzionali del ginocchio ... – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:108
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 41
Provided by: frai154
Category:
Tags: delle | effetto | onde | pubalgia

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: Effetto delle onde d


1
Roberto Frairia, Marina Berta, Laura
Berta Università di Torino, Med Sport 2000
S.r.l., Torino.
Terapia con Onde dUrto esperienze cliniche e
prospettive
2
Terapia con onde durtoIndicazioni per i tessuti
molli
  • Epicondiliti/epitrocleiti
  • Tendinopatie inserzionali
  • Tendiniti calcifiche e non
  • Lesioni della cuffia dei rotatori
  • Contratture muscolari
  • Pubalgia
  • Tendinopatie inserzionali del ginocchio
  • Tendinopatie plantari associate e non a spina
    calcaneare

3
Pubalgia nel calciatore Lattivita del gioco del
calcio, prevede sollecitazioni meccaniche che
agiscono sul bacino e che sono rese più complesse
dalle energiche contrazioni dei gruppi muscolari
omo- e controlaterali impegnati nel sospingere
anteriormente larto calciante e nellazione
stabilizzante del corpo che rimane, sia pur per
brevi momenti, in appoggio monopodalico.  
4
(No Transcript)
5
  • Limpegno maggiore si verifica a carico del
    quadricipite femorale, degli adduttori di
    entrambi gli arti e dei retti addominali che
    vengono sequenzialmente coinvolti in rapide
    contrazioni isometriche, isotoniche ed
    eccentriche, simmetriche e non.
  • Queste contrazioni inducono
  • microtraumi sulle giunzioni osteotendinee
  • frizione delle facce articolari
  • comparsa di momentanei movimenti disgiuntivi a
  • carico della sinfisi pubica

6
FATTORI EZIOPATOGENETICI   Microtraumi ripetuti
(sollecitazioni in senso tangenziale sulla
sinfisi pubica e oscillazioni sul piano frontale
del bacino)   FATTORI AGGRAVANTI E
CONCAUSALI  Calzature o plantari non
corretti  Terreni di allenamento
accidentati  Variazioni di carico di lavoro

7
  • CASISTICA
  • 52 calciatori professionisti portatori di
    pubalgia cronica
  • età 19 - 35 anni
  • periodo di osservazione marzo 1998 dicembre 2003

8
PROTOCOLLO DI TERAPIA  
Strumento Minilith SL1 Storz Medical
4 - 6 sedute, a cadenza mono - bisettimanale
2000-2500 colpi per seduta energia erogata
0.030 0.055 mJ/mm2  
9
RISULTATI Casi
Sedute n. recidive a mesi
n. n.
12 24 36 Risoluzione completa
46 4 0 0
0 Risoluzione parziale 4 6
Nessun risultato 2
6 8 che presentavano lieve dolenzia
al termine dellattività sportiva ripresa a
livello agonistico, raggiungevano il recupero
totale dopo 2 trattamenti aggiuntivi.
10
  Effetto antalgico immediato Non impiego di
farmaci   Nessun effetto collaterale   Ripresa
funzionale precoce e duratura (88)
11
Patologia tendinea a inserzione
ischio-crurale 45 Atleti professionisti e
non Età 26 - 48 anni Sintomatologia dolorosa
perdurante da almeno 2 mesi, ribelle a terapia
con antiflogistici (FANS e cortisonici per via
sistemica o locale ) o ad altri trattamenti
(ipertermia)
12
  • EZIOPATOGENESI
  • microtraumi ripetuti
  • allenamento su terreni duri
  • postura scorretta
  • dismetria arti inferiori
  • carico eccessivo con aumento della massa
    muscolare del quadricipite della coscia

13
  • PROTOCOLLO TERAPEUTICO
  • Strumentazione Minilith SL1 Storz Medical
    Italia
  • Colpi per seduta 3000
  • Energia erogata 0.030- 0.055 mmJ/mm2
  • Numero sedute 6 8 bisettimanali

14
  • EFFICACIA DELLA TERAPIA CRITERI DI VALUTAZIONE
  • Riduzione del dolore tale da consentire la
    ripresa degli allenamenti
  • Aumento progressivo del carico di lavoro nel mese
    successivo al termine del trattamento
  • Risoluzione completa del dolore e ripresa delle
    competizioni al 3 mese successivo allinizio
    della terapia

15
RISULTATI 32 soggetti che rispondevano ai
criteri definiti venivano considerati guariti 6
soggetti non presentavano nessun miglioramento 10
soggetti con persistente lieve dolore a carichi
maggiori di allenamento si raggiungeva la
risoluzione totale con 4 sedute aggiuntive Nei
soggetti responsivi non si sono verificate
recidive, (attualmente a 30 mesi)
16
La terapia con onde durto, già validata per
altre tendinopatie inserzionali, può essere
considerata una efficace alternativa alla terapia
medica generale e/o locale delle tendinopatie
degli adduttori e dei muscoli posteriori della
coscia ad inserzione ischiatica. Lalta
percentuale di risoluzione totale e lassenza di
recidive per un periodo significativamente lungo
consentono di proporre la terapia con onde durto
come elettiva anche in queste patologie.
17
Esperienze cliniche 2002 -2003
  • Piezoson 100 - Richard Wolf - Germania

18
Casistica e protocollo di trattamento
n. mJ/mm2 colpi/seduta n sedute
Tendinopatia cuffia dei rotatori 16 0.025-0.031 3000 4
Periartrite scapolo omerale calcifica 15 0.031-0.043 3000 4
Epicondilite 14 0.025-0.043 3000 4-6
Spina calcaneare 25 0.043-0.11 3000-3500 4-5
19
Risultati
n. risoluzione totale risoluzione parziale 1 seduta aggiuntiva
Tendinopatia cuffia dei rotatori 16 16
Periartrite scapolo omerale calcifica 15 15
Epicondilite 14 10 4 4
Spina calcaneare 25 22 3 3
20
Spunti di Ricerca
  • Sviluppi
  • Prospettive

21
Osservazioni cliniche
  • Il trattamento con le onde durto induce una
    significativa accelerazione dei processi di
    guarigione sia nel tessuto osseo che nei tessuti
    muscolo-tendinei.
  • Il processo riparativo anatomico conduce alla
    ripresa funzionale del tessuto lesionato.

22
Effetti delle onde durto
  • cavitazione
  • modificazione della polarizzazione e della
    permeabilità della membrana
  • induzione di fattori di crescita
  • ossido nitrico ??
  • altro??

23
Spunti di Ricerca - Prospettive
  • valutare leffetto della terapia con onde durto
    sulla proliferazione e sulla differenziazione di
    osteoblasti e fibroblasti umani in vitro
  • identificare i meccanismi di azione delle onde
    durto sui tessuti osseo e muscolo-tendineo
  • estrapolare leffetto in vitro al fine di
    allestire protocolli terapeutici da utilizzare in
    vivo.

24
(No Transcript)
25
(No Transcript)
26
Materiali e metodi
  • Linea cellulare di fibroblasti umani normali
    derivati da cute
  • Linea cellulare di osteoblasti umani normali hFOB
    1.19 (ATCC)
  • Retrotrascrizione
  • Amplificazione (PCR) per TGFß-1, Collageno I,
    Collageno III, Fosfatasi Alcalina, Osteocalcina

27
Obiettivo definire le condizioni ottimali di
trattamento ai fini riparativi
  • Le condizioni di trattamento ottimali (n di
    colpi e livello di energia), sono definite dalla
    percentuale di sopravvivenza delle cellule e
    dagli effetti indotti dal trattamento ESW.

28
(No Transcript)
29
  • Fibroblasti e osteoblasti umani presentano
    diversa sensibilità al trattamento con onde
    durto a bassa energia.
  • Nei fibroblasti umani non sussiste differenza
    significativa tra i due livelli di energia,
    mentre il numero di colpi è il fattore
    discriminante per definire la percentuale di
    sopravvivenza.
  • Negli osteoblasti la percentuale di sopravvivenza
    dipende sia dal livello di energia che dal numero
    di colpi.

30
Effetti delle ESW sulla proliferazione in vitro
31
Effetti delle ESW sulla proliferazione in vitro

tempo 0 3 giorno 6 giorno 9
giorno 12 giorni
32
Obiettivo condizioni ottimali ai fini riparativi
33
  • La terapia con ESW induce un incremento della
    crescita cellulare.
  • Nei fibroblasti, 1000 colpi a energia 0,22 mJ/mm2
    consentono di coniugare il massimo stimolo
    proliferativo con la maggiore di sopravvivenza.
  • Negli osteoblasti, 300 colpi a energia 0,11
    mJ/mm2 consentono di coniugare un elevato stimolo
    proliferativo con la maggiore di sopravvivenza.

34
Identificazione dei meccanismi di azione delle
onde durto sui tessuti osseo e muscolo-tendineo
  • Valutazione della espressione genica
  • per
  • TGFß-1 (transforming growth factor)
  • Collageno I, Collageno III,
  • Fosfatasi Alcalina, Osteocalcina

35
Fibroblasti
T 0 Controllo
T 0 ESW
T 48 h Controllo
T 48 h ESW

36
Osteoblasti
T 48 h ESW
T 48 h controllo
RPL 7
OSTEOCALCINA
FOSFATASI ALCALINA
37
TGF-ß1
Fibroblasti
Osteoblasti
38
  • Il trattamento con onde durto induce un
    incremento significativo della espressione genica
    del TGF-ß1 negli osteoblasti
  • Landamento di Collageno I, Collageno III,
    Fosfatasi Alcalina, Osteocalcina dopo trattamento
    con ESW è sovrapponibile a quello osservato nelle
    cellule non trattate
  • Il trattamento con onde durto sembra non
    interferire, almeno nel periodo di osservazione,
    sulla differenziazione funzionale delle linee
    cellulari studiate

39
Considerazioni conclusive (1)
  • Esiste una specificità cellulare di risposta al
    trattamento con ESW
  • Il trattamento con ESW induce una stimolazione
    proliferativa che può variare in termini
    quantitativi e temporali
  • Il meccanismo attraverso il quale si esplica
    leffetto proliferativo coinvolge il TGF-ß1
    (osteoblasti), ma sussistono modalità diverse in
    rapporto al tipo di cellula

40
Considerazioni conclusive (2)
  • Il numero di colpi condiziona la di
    sopravvivenza, ma non incide sullincremento
    proliferativo successivo, in condizioni di bassi
    livelli di energia.
  • Il trattamento in vivo dovrà tener conto, oltre
    che del tipo di tessuto da trattare, anche delle
    caratteristiche individuali, delletà del
    soggetto trattato e della situazione ormonale e
    metabolica per scegliere le condizioni ottimali
    di trattamento ai fini riparativi.
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com