Title: La sperimentazione Sivadis: il valore aggiunto del monitoraggio
1La sperimentazione Sivadis il valore aggiunto
del monitoraggio
Seminario di Formazione SIVADIS 3 28 Novembre-02
Dicembre 2005
Genny Terrinoni
2La sperimentazione Sivadis il valore aggiunto
del monitoraggio
- Soggetti coinvolti
- Aspetti consolidati nelle opinioni
- Aspetti critici
- Lavoro di analisi
Classificazione Avvio analisi multivariata
3Aspetti consolidati nelle opinioni e negli
atteggiamenti
- Limportanza della partecipazione al progetto
viene motivata con - la voglia di confrontarsi e di mettersi alla
prova - occasione per migliorare le proprie capacità
professionali - come unoccasione di formazione e aggiornamento
- Anche le motivazioni meno frequenti indicano un
atteggiamento decisamente costruttivo nel merito
e nelle finalità del progetto, evidenziando
altresì la percezione di un ruolo formativo
delloperazione
4Aspetti consolidati nelle opinioni e negli
atteggiamenti
- Procedura di confronto-condivisione tra
valutatore e/o team e dirigente scolastico - Giudizio ampiamente positivo, caratterizzato
come utile e costruttivo congruentemente con
latteggiamento nei confronti della propria
partecipazione alla sperimentazione - Interazione come una dimensione complessa ma
dinamica da governare attraverso un
coinvolgimento costruttivo -
5Aspetti consolidati nelle opinioni e negli
atteggiamenti
- Il fascicolo individuale riscuote apprezzamenti
più positivi rispetto allo scorso anno sia nella
struttura complessiva che nelle singole sezioni - soddisfazione per laccoglimento delle
indicazioni e suggerimenti dei soggetti che hanno
messo su campo il modello - Utilità delle informazioni ricevute sul progetto
- informazioni e strategie sono ritenute
significativamente più utili rispetto a quanto
espresso nello scorso anno
6Aspetti consolidati nelle opinioni e negli
atteggiamenti
- Team di Valutazione e Componente DS nel Team
- la costituzione di team riscuote un largo
consenso da parte dei DS - più critica e articolata la posizione dei
valutatori (problemi di risorse, tempi,
organizzazione, selezione) - presenza componente DS nel ruolo di valutatore
riscuote un ampio consenso dai DS - più debole il consenso e più critico il
giudizio dei valutatori - Obiettivi pluriennali
- la stragrande maggioranza dei soggetti coinvolti
considera più adeguata una valutazione su
obiettivi pluriennali motivandola con il
rapporto complessità obiettivi- tempi più
distesi per una loro attuazione e adeguata
valutazione
Dati questionari e focus group
7Aspetti problematici nelle opinioni e negli
atteggiamenti
- Informazioni e strategie informative
- scarsa tempestività
- scarsa o quasi nulla estensione delle
informazioni sul progetto che, secondo il
giudizio di molti DS generano - rinforzo delle percezioni di diffidenza ed
esclusione - alimentano atteggiamenti pregiudizialmente
negativi nei confronti del sistema valutativo - frenano altresì consapevoli aperture alla
partecipazione - Tempi di attuazione
- inadeguati alla complessità del lavoro (avvio
tardivo) - non corrispondenza con linizio delle attività
dellanno scolastico
Dati questionari e focus group
8Aspetti problematici nelle opinioni e negli
atteggiamenti
- Adeguatezza dello strumento (giudizio valutatori)
- Lo strumento in sé va bene ma
Elaborazione di strumentazione di
accompagnamento/ supporto alla strumentazione
predisposta che guidi le fasi procedurali della
valutazione (raccolta di informazioni,
osservazione)
Viene rilevata la presenza di gradi di eccessiva
arbitrarietà
Esigenza di pervenire ad una valutazione valida e
attendibile
Dati questionari e focus group
9Aspetti problematici nelle opinioni e negli
atteggiamenti
Adeguatezza dello strumento (giudizio dirigenti
scolastici) Lo strumento in sé va bene ma
Visite più frequenti e più sistematiche del
valutatore nella scuola per favorire una lettura
ed una comprensione di ciò che accade realmente
nella scuola
Perplessità sulla capacità del solo strumento di
consentire una rappresentazione sostanziale della
complessità del proprio lavoro
Esigenza di pervenire ad una valutazione valida e
attendibile
Rischio di produzioni cartacee formali
Dati questionari e focus group
10Aspetti problematici nelle opinioni e negli
atteggiamenti
Formulazione obiettivi e indicatori
Percentualmente identiche le indicazioni sulle
richieste di supporto fatte al valutatore
formulazione ob ma soprattutto ind
Percentualmente basse le difficoltà segnalate
nella formulazione di ob e ind
Stabili le esigenze formative di natura
metodologica, confermate dallanalisi dei
fascicoli
Cresciuta la percentuale di ds che dichiarano
modifiche degli ind nel corso del colloquio
Dati questionari e focus group
11Esiti dellanalisi dei Fascicoli individuali di
Valutazione
- Lanalisi formale e di contenuto, attuata sulla
base di criteri scientifici, dei materiali
valutativi contenuti nei 176 fascicoli
individuali (contesto, obiettivi, azioni e
indicatori) offre - una descrizione esaustiva e affidabile
- riduce lestrema variabilità ed eterogeneità dei
materiali ad un numero limitato di tipologie - salvaguarda la pluralità, la ricchezza e la
rappresentatività delle effettive pratiche
valutative
12Elementi di progresso nella formulazione degli
obiettivi
- I risultati dellanalisi evidenziano un processo
in corso di lenta ma progressiva condivisione
semantica e concettuale - consistente riduzione di obiettivi generici e/o
pluriconcettuali - minore ambiguità semantica
- riduzione del numero di categorie di contenuto
entro le quali sono codificabili - lettura più immediata e riduzione di operazioni
interpretative - Tale processo sembra essere stato positivamente
influenzato da due fattori - la riduzione e la ridefinizione interna delle
aree valutative (da cinque a quattro) operata nel
secondo anno di sperimentazione - lampio uso (anche se non sempre rispettoso delle
indicazioni metodologiche ad esso connesse e
della chiara indicazione sulla sua natura
empirico-descrittiva e non normativa) del
repertorio elaborato dallINVALSI a conclusione
del primo anno di sperimentazione
13Elementi di progresso nella formulazione degli
obiettivi
- Tutti questi aspetti, insieme alladeguamento
della strumentazione, sono particolarmente
interessanti in quanto costituiscono le basi
fondamentali per - descrivere correttamente loggetto della
valutazione - predisporlo alla lettura e dunque alla sua
valutazione - creare condizioni affidabili per il governo
della intersoggettività - elaborare un lessico comune per rendere
comparabili i dati valutativi
14Elementi di progresso nella formulazione di
obiettivi e indicatori
- Difficoltà permanenti nella formulazione degli
obiettivi - un numero abbastanza consistente di obiettivi che
non corrisponde ancora a criteri basilari di
corretta formulazione - obiettivi semanticamente ambigui e/o
incomprensibili - Elementi di progresso nella formulazione degli
indicatori - una formulazione che consente il riconoscimento
più immediato del contenuto/oggetto di
misurazione e della tipologia di misura, dunque,
una loro più facile classificazione - una formulazione che consentirebbe, se
ulteriormente affinata in termini di criteri,
strumenti e procedure, lidentificazione più
immediata e più precisa dei criteri di
misurazione e/o di verifica intersoggettiva in
essi contenuti
15Elementi di progresso nella formulazione di
obiettivi e indicatori
- Difficoltà permanenti nella formulazione degli
indicatori - un numero abbastanza consistente di indicatori
non consente di comprendere loggetto/i che in
concreto vorrebbero misurare e le modalità
connesse alloperazione di misura
16Indicatori Semplici
Totale Indicatori 4693 su 176 Fascicoli
Individuali
Categoria Frequenza sul totale delle codifiche
Quantità Partecipanti fra il Personale Scolastico 229 11,4
Quantità di Risorse Finanziarie 225 11,2
Quantità di Incarichi Assegnati al Personale 153 7,6
Quantità di Riunioni / Incontri tra il Personale Scolastico 144 7,2
Quantità di Progetti 140 7
Quantità di Convenzioni 126 6,3
Quantità di Strutture Predisposte e Attivate 119 5,9
Presenza e Corrispondenza nel POF 110 5,5
Quantità Partecipanti tra gli Alunni 95 4,7
Quantità di Corsi di Formazione 49 2,4
Elaborazione Portfolio 30 1,5
Quantità di Alunni Promossi, Inscritti, con Insufficienze, Debiti, etc... 25 1,3
Rispetto dei Tempi 16 0,8
Utilizzo ore per Attività Scolastiche, Extra-Scolastiche, aggiuntive 12 0,6
17Indicatori Complessi
Totale Indicatori 4693 su 176 Fascicoli
Individuali
Categoria Frequenza sul totale delle codifiche
Livello di Soddisfazione (Senza Soggetti Specificati) 75 3,7
Livello di Condivisione del Personale Scolastico 65 3,2
Verifica, Rilevazione degli Apprendimenti degli Alunni 58 2,9
Livello di Efficacia 47 2,3
Grado Positività Immagine della Scuola 46 2,3
Grado Positività Clima nella Scuola 44 2,2
Livello di Soddisfazione del Personale Scolastico 40 2
Livello di Responsabilità del Personale Scolastico 33 1,6
Livello di Soddisfazione degli Alunni 24 1,2
Livello di Soddisfazione delle Famiglie 24 1,2
Livello di Soddisfazione degli Utenti 24 1,2
Livello di Motivazione degli Alunni 24 1,2
Livello di Motivazione senza Soggetti Specificati 17 0,8
Livello di Collegialità tra il Personale Scolastico 12 0,6
18Elementi di interesse nella descrizione del
contesto
- La focalizzazione più precisa 1 dei punti di
forza e di debolezza del contesto risulta
particolarmente interessante in quanto - mette in evidenza dati di lettura individuale
del contesto che, al di là degli strumenti e dei
metodi attraverso i quali tale lettura viene
attuata, esprime le priorità che il dirigente
scolastico, in prima persona, individua e pone
come base delle sue scelte operative - lanalisi di questi dati risulta altresì
interessante per un reperimento (tanto a livello
autovalutativo che valutativo) di legami di
congruenza, significatività e pertinenza tra
contesto scolastico, obiettivi e azioni
individuali che il dirigente scolastico intende
elaborare e perseguire - 1 Grazie al radicale cambiamento della sezione
del fascicolo dedicata alla rilevazione dei dati
di contesto
19Elementi di interesse nellanalisi delle azioni
- Sul piano specificamente formale le azioni
dichiarate presentano spesso - una formulazione che, di fatto, è la
ripetizione pedissequa dellobiettivo/i
correlato/i - una scarsa definizione in termini di operazioni
e comportamenti osservabili - lassociazione di identiche azioni (la
differenza risiede solo in una diversa
formulazione linguistica) ad obiettivi diversi
dichiarati nelle quattro aree valutative in
particolare, le azioni dellarea 1 e dellarea 2
sono praticamente sovrapponibili
20Classificazione dei materiali dellanalisi
- La classificazione di tutti i materiali offre una
descrizione esaustiva e affidabile che - riduce lestrema variabilità ed eterogeneità dei
materiali ad un numero limitato di tipologie - salvaguarda comunque la pluralità, la ricchezza
e la rappresentatività delle effettive pratiche
valutative - un repertorio descrittivo delle aree di attività
e delle azioni professionali del DS - una lettura interpretativa, su base semantica,
delle azioni dichiarate ed un loro raggruppamento - una sintesi delle azioni più frequenti
raggruppate attorno a categorie/funzioni che
delineano un profilo empirico del dirigente
scolastico
21Sviluppi possibili
- La lettura degli esiti suggerisce di procedere
ad una loro analisi che permetta laccesso ad
aree semantiche più significative. - Ciò è possibile attraverso lapproccio
dellanalisi relazionale che consente di
lavorare ancora sui dati classificati per - esplorarne, più in profondità, aree semantiche
più significative - rilevare lorganizzazione dei dati in una rete
di connessioni reciproche - sistematizzare i dati nellottica di restituire
il messaggio nei suoi aspetti o caratteri
fondamentali
22Lettura interpretativa delle azioni
- Obiettivo dellanalisi delle azioni
- reperire un significato unitario di capire se le
eterogenee descrizioni delle azioni, potessero
essere ricondotte allinterno di alcune tipologie
capaci di rappresentare i caratteri e le funzioni
emergenti delloperato dei dirigenti scolastici - definire in qualche modo una sorta di suo
profilo di ruolo empirico - non si è tenuto conto degli specifici obiettivi
cui sono associate né dunque del legame di
pertinenza congruenza con essi perché, dalla
lettura comparata dei singoli fascicoli, risulta
abbastanza evidente che le azioni costituiscono
la vera peculiarità individuale del dirigente
scolastico in quanto esse non risultano mai
meccanicamente associabili a specifici obiettivi
1 bensì ad una pluralità di essi, anche
appartenenti ad aree valutative differenti - Il legame chiaramente riscontrabile è tra azioni
e contesto ma spesso dipendono più strettamente
da variabili del contesto specifico
(dallurgenza, dai costi, dalle risorse
disponibili, ecc) - 1 Nei fascicoli analizzati è molto più
frequente lassociazione tra azioni diverse ad un
identico obiettivo che non stesse azioni ad uno
stesso obiettivo
23I verbi e le aree di contenuto nellanalisi delle
Azioni
Verbi
Favorire (100)
Promuovere (69)
Coinvolgere (53)
Individuare (45)
Creare (43)
Attivare (35)
Gestire (31)
Organizzare (31)
Utilizzare (31)
Sviluppare (29)
Predisporre (27)
Motivare (25)
Migliorare (24)
Monitorare (22)
Area di contenuto dellazione
Ricerca conoscitiva (100)
Delega incarichi (65)
Formazione del personale (60)
Rapporti con enti territoriali (35)
Organizzazione dei tempi (30)
Costituzione gruppi di lavoro (27)
Individuazione/utilizzo risorse finanziarie (26)
Individuazione/valorizzazione competenze(25)
Definizione protocolli dintesa (22)
Elaborazione di contenuti nel P.O.F. (21)
Predisposizione di strumenti informatici (16)
Condivisione delle scelte (15)
Circolazione delle informazioni (15)
Motivazione allo studio alunni (13)
Manutenzione/gestione risorse strutturali (13)
Documentazione a vari livelli (10)
Indice (100 verbo più frequente 1 verbo meno
frequente)
Indice (100 azione più frequente 1 azione
meno frequente)
24Lettura interpretativa delle azioni
- E stato condotto un triplo livello di
categorizzazione - il primo ha considerato i verbi più
frequentemente utilizzati per esprimere le azioni
e i sostantivi (oggetti) esplicitati e/o più
frequentemente associati ai verbi - Il secondo ha considerato i verbi coniugati in
modi diversi dallinfinito e spesso associati ai
verbi che esprimono lazione che fa fatto
emergere due grandi modalità organizzative delle
azioni comunicativo/relazionale e
organizzativo/strutturale - il terzo ha considerato laspetto specificamente
semantico dei verbi-azione categorizzati e dei
rispettivi oggetti tale aspetto ha suggerito le
tre funzioni - management educativo
- management delle risorse
- management delle relazioni esterne
25Lettura interpretativa delle azioni
Comunicativo/Relazionale
Azioni del DS
Organizzativo/Strutturale
Management del Personale
Management Relazioni Esterne
- Sviluppo motivazione e clima
- Rilevando bisogni e attese
- Rendendosi sempre disponibile al dialogo
- Riconoscendo potenzialità e risultati impegno
- Incoraggiando e supportando i docenti
- Definendo ruoli
- Fissando obiettivi
- Stabilendo criteri e regole
- Delegando incarichi
- Investendo quote sulla formazione
- Mettendo a disposizione materiali e strumenti
- Promuovendo incontri e seminari
- Partecipando in prima persona
- Seguendo con attenzione le iniziative culturali
organizzate - Contattando e dialogando con tutti i soggetti del
territorio - Coinvolgimento ufficializzato di istruzioni
esterne per sostegno finanziario - Ottimizzando luso delle risorse, rendicontando
- Intervento puntuale professionisti esterni
esperti per supporto azione pilotata dalla scuola - Stipulando convenzioni e individuando esperti
- Collaborazione e cooperazione, condivisione
responsabilità di progettazione e valutazione - Promuovendo scambio di risorse economiche,
strutturali e professionali
Management Educativo
- Costruzione cultura comune
- Intercettando e interpretando le domande e le
attese - Ascoltando e dialogando con tutti
- Ricercando il contatto individuale e/o
collettivo con gli studenti - Organizzando e predisponendo strutture
laboratoriali di varia tipologia - Aprendo canali e modalità di counicazione
- Organizzando momenti di riflessione e dibattito
allargati
- Sviluppo partecipazione studenti
- Ricercando il contatto individuale e/o collettivo
- Individuando attese e problemi
- Incoraggiando limpegno
- Mettendo a disposizione strumenti e servizi
- Ampliando lofferta formativa
- Predisponendo percorsi ed opzioni per lutenza
debole
Sviluppo motivazione docenti
26Esempio analisi esplorative
Obiettivo Migliorare rapporti con il territorio
Azioni
Rafforzare rapporti con enti territoriali
Promuovere/migliorare i rapporti con famiglie
Istituti comprensivi
Formare il personale scolastico
La probabilità che le associazione con
lobiettivo siano dovute al caso è minore del 5
. Plt0,05