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Monitoraggio del benessere fetale

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Monitoraggio del benessere fetale Prof. M.Fichera Applicazione dell ecografia al depistage dell IUGR Differenti tipi di IUGR Ipotrofia disarmonica o asimmetrica ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Monitoraggio del benessere fetale


1
Monitoraggio del benessere fetale
  • Prof. M.Fichera

2
Monitoraggio biofisico fetale
  • Le modalità per stabilire se il feto presenta o
    meno le segni di sofferenza si fondono su
  • Ripetuti rilievi ecografici e flussimetrici
  • Cardiotocografia ante-partum
  • Conteggio dei movimenti attivi fetali
  • Valutazione di alcuni indicatori biochimici nel
    sangue e nelle urine materne (indici di
    funzionalità feto-placentare hCG, hLP,
    progesterone ed estrogeni)
  • Valutazione di alcuni indicatori biochimici
    della maturità fetale nel L.A. prelevato mediante
    amniocentesi

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Monitoraggio biofisico fetale
  • Profilo biofisico e comportamentale del feto.
  • È attuabile grazie ad un controllo ecografico
    seriato nel 3 trimestre di gravidanza.
  • I parametri che compongono questo profilo sono
  • I movimenti respiratori fetali (FBM)
  • Movimenti corporei fetali (FM)
  • Tono fetale (FT)
  • Movimenti oculari fetali intermittenti (FEM)
  • Volume del liquido amniotico (AFV o AFI)
  • Grado di maturità placentare

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monitoraggio biofisico fetale
  • I movimenti respiratori fetali (FBM) un feto in
    condizioni normali presenta almeno un episodio di
    respiro della durata di 30 sec. durante
    unosservazione di 30 min
  • Movimenti corporei fetali (FM) almeno un
    episodio di apertura e chiusura della mano,
    persistenza della mano chiusa a pugno o almeno 3
    movimenti degli arti o del corpo fetale.
  • Tono fetale (FT) è normale latteggiamento in
    flessione degli arti superiori e della testa ed
    almeno un movimento di estensione e ritorno in
    flessione

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monitoraggio biofisico fetale
  • Movimenti oculari fetali intermittenti (FEM)
    sono presenti durante la veglia ed il sonno
    profondo, assenti nelle fasi di sonno quieto.
    Sono sintomo di una buona maturazione del sistema
    nervoso centrale.
  • Volume del liquido amniotico (AFV o AFI)
  • Grado di maturità placentare

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monitoraggio biofisico fetale
  • Il valore clinico del profilo biofisico e
    comportamentale del feto e la sua accuratezza nel
    prevedere lo stato di sofferenza fetale non sono
    assoluti, ma aumentano se a questa procedura si
    associano anche
  • Conteggio dei movimenti fetali attivi
  • Cardiotocografia ante-partum (Non stress test)

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monitoraggio biofisico fetale
  • Conteggio dei movimenti fetali attivi
  • Con questa metodica non si vanno a ricercare i
    movimenti fetali tramite lesame ecografico, ma
    si basa sul conteggio dei movimenti fetali
    percepiti dalla madre.
  • La frequenza media di questi movimenti si riduce
    nelle ultime 10 settimane dopo la 30 settimana
    è considerato allarmante un reperto lt10 movimenti
    fetali in 12 ore.
  • Si considera preavviso di morte fetale lassenza
    di movimenti nellarco di 12 ore.

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monitoraggio biofisico fetale
  • Conteggio dei movimenti fetali attivi
  • Vi sono molti sistemi per la valutazione dei
    movimenti fetali, il più utilizzato è la scheda
    di Cardiff nella quale la gestante dovrà segnare
    a partire dalle ore 9 del mattino i primi 10
    movimenti fetali che riesce a percepire.
  • Se entro le ore 21 la gestante non segnala i 10
    movimenti è opportuno che contatti il medico per
    essere sottoposta ad ulteriori accertamenti, in
    particolare un non-stress test.

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monitoraggio biofisico fetale
  • Conteggio dei movimenti fetali attivi

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Ecografia
  • Essa consente, mediante diversi dati biometrici
    di valutare laccrescimento del feto.
  • Tutte le biometrie vanno ovviamente correlate a
    curve di accrescimento in funzione della
    settimana gestazionale.
  • (Si utilizzano normalmente come limiti, il decimo
    ed il novantesimo percentile.)

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Ecografia
  • Diametro Biparietale (DBP)
  • E stato il primo parametro biometrico proposto
    ed è tuttora uno dei più utilizzati.
  • Esso misura lampiezza massima della scatola
    cranica a livello dei punti più sporgenti delle
    ossa parietali.

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Ecografia
  • Diametro Biparietale (DBP)
  • E realizzabile dalla 11-12 settimana la curva
    del diametro biparietale cresce linearmente fino
    alla 34 settimana, poi presenta una flessione
    fisiologica.
  • Viene utilizzato sia per valutare lepoca
    gestazionale, sia per monitorare la crescita
    fetale e riconoscerne even-tuali alterazioni.

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Ecografia
  • Diametro occipitofrontale (DOF)
  • In caso di DBP inferiore alla norma, il rapporto
    DBP/DOF permette di differenziare una
    dolico-cefalia
  • (Rapporto inferiore a 0,75) da una riduzione
    globale dei diametri cefalici, nei quali tale
    rapporto risulta normale (tra 0,85 e 0,75).

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Ecografia
  • La circonferenza cranica
  • Per ovviare ai problemi di misura del DBP in
    funzione della forma del cranio, la tecnica più
    corretta è quella di misurare la circon-ferenza
    cranica.
  • Analogamente al DBP anche la CC presenta un
    progressivo incre-mento con il procedere della
    gra-vidanza con un modico rallenta-mento in
    prossimità del termine.
  • È più indipendente dalla va-riabilità della forma
    del cranio e per questo, più attendibile del DBP
    per la stima dellepoca gestazionale e la
    valutazione dell accrescimento fetale.

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Ecografia
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Ecografia
  • Biometria del tronco
  • Le prime misure sono state effettuate a livello
    toracico, ma il piano di scansione è difficile da
    standardizzare ed interessa organi poco sensibili
    alle variazioni del peso fetale.
  • Oggi si utilizzano esclusivamente le misure
    addominali.

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Ecografia
  • Biometria delladdome fetale
  • Una corretta valutazione biometrica delladdome
    fetale trova indicazioni per la stima del peso e
    la valutazione della simmetria dello sviluppo
    fetale in correlazione con laccre-scimento
    dellestremo cefalico.
  • Il piano di scansione ideale è su un piano
    trasversale perpendicolare alla colonna
    vertebrale allaltezza del ramo di comunicazione
    portale che deriva dalla vena ombelicale.

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Ecografia
  • La circonferenza addominale
  • Permette di evitare gli errori dovuti alla
    posizione fetale.
  • I valori normali sono nettamente inferiori a
    quelli del DBP allinizio della gravidanza,
    mentre poi si equivalgono, per superarli infine
    durante il terzo trimestre.
  • La crescita maggiore si verifica intorno alla
    32a settimana.

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Ecografia
  • La circonferenza addominale
  • Per monitorare lo sviluppo e la crescita del feto
    è stata da Campbell introdotta la valutazione del
    rapporto CC/CA.
  • Durante il secondo trimestre tale rapporto è gt1
    per il maggiore sviluppo della sezione cefalica.
  • Durante il terzo trimestre tale rapporto inizia a
    diminuire per laumento dei tessuti molli
    sottocutanei addominali ed il relativo incremento
    degli organi splancnici. Tra la 32 e la 35
    settimana i due valori sono pressochè uguali.
    Dopo la 35 avviene linversione del rapporto,che
    rimane lt1 fino a termine di gravidanza.

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Diagnosi strumentale del IUGR Ecografia
21
Ecografia
22
Ecografia
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Ecografia
  • Biometria degli arti
  • La misura del femore è utile per riconoscere le
    anomalie della crescita fetale.
  • Il femore è riconoscibile in quanto struttura
    ipereco-gena ed ha prima della 25 settimana un
    aspetto li-neare, dopo tale epoca assume un
    aspetto a mazza da golf.

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Ecografia
  • Biometria degli arti
  • E utile valutare anche le altre strutture ossee
    ed in particolare, le ossa lunghe (omero) per
    escludere alcune displasie ossee.
  • Prima della 22 settimana la lunghezza dellomero
    corri-sponde allincirca a quella del femore, ma
    con il progredire della gravidanza quella del
    femore diventa relativamen-te maggiore.

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Ecografia
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Ecografia
  • Misure degli annessi fetali
  • Lo spessore della placenta aumenta durante tutta
    la gravidanza fino alla 37 settimana e Grannum
    ne ha descritto dei gradi di senescenza
    fisiologica.
  • Una senescenza avanzata viene spesso osservata
    nella S.F.C.

27
Ecografia
28
Ecografia
  • Liquido Amniotico
  • Il volume del L.A. può essere valutato
    ecograficamente mediante la misura dello spessore
    della falda più grande, o mediante la valutazione
    dell AFI (amniotic fluid index) che si ottiene
    dividendo il contenuto uterino in 4 quadranti e
    sommando le misurazioni delle tasche di L.A. di
    ciascun quadrante.

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Ecografia
  • Liquido Amniotico
  • Il valore normale dell AFI è compreso tra 5 e
    20.
  • Se il valore è lt5 si parla di oligoamnios, mentre
    in caso di poliamnios si hanno valori superiori a
    20.

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Determinazione ecografica esatta delletà
gestazionale
  • Un anomalia nello sviluppo intrauterino può
    essere interpretata correttamente solo se si ha
    lesatta conoscenza delletà gestazionale.
  • Quando esiste un dubbio sulla data dinizio della
    gravidanza, lecografia può fornire una
    valutazione precisa, a condizione che essa sia
    effettuata prima della 22 settimana di
    amenorrea.

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Determinazione ecografica esatta delletà
gestazionale
  • Fino a 12 settimane di amenorrea la misura del
    CRL dellembrione permette una determinazione con
    margine derrore di più o meno 4 giorni.
  • Tra la 12 e la 22 settimana di amenorrea il
    margine di errore sale a più o meno 7 giorni
    valutando sia il DBP, sia la lunghezza del
    femore.

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Determinazione ecografica esatta delletà
gestazionale
  • Superata questepoca linfluenza ambientale sulla
    crescita intrauterina e la dispersione dei valori
    normali non consente più di determinare letà
    gestazionale.
  • Tuttavia due misurazioni del DBP fatte a 15 gg.
    di distanza permettono di valutare un
    rallentamento della crescita comparandola ad una
    curva normale.
  • Se linclinazione delle due curve è identica si
    può calcolare unetà ecografica presunta che non
    è precisa ma è in pratica utile.
  • Mentre se la curva rallenta si può dedurre che
    esiste un IUGR ma in tal caso la stima delletà
    gestazionale e più imprecisa.

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Differenti tipi di IUGR
  • La biometria ecografica permette di individuare
    l80 circa dei ritardi di crescita , essa
    consente inoltre la valutazione del tipo di
    ipotrofia e consente di sorvegliare levoluzione
    della stessa.
  • Per effettuare questa diagnosi la misurazione del
    DBP è insufficiente ed occorre effettuare
    contemporanea-mente la misura del DAT e del
    femore.
  • Si può schematicamente considerare che esistono
    due tipi di IUGR con caratteristiche ecografiche
    differenti, e diversi meccanismi fisiopatologici
    alla base.

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Differenti tipi di IUGR
  • Ipotrofia disarmonica o asimmetrica
  • Ipotrofia simmetrica o globale

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Differenti tipi di IUGR Ipotrofia
disarmonica o asimmetrica
  • E la più frequente e si verifica nel corso del
    terzo trimestre di gravidanza.
  • Mentre la crescita del DBP continua, la crescita
    del DAT si riduce, determinando valori inferiori
    al 10 percentile. Questa alterazione del DAT si
    manifesta talvolta alla 28 settimana, ma spesso
    più tardivamente.
  • Nei casi più gravi vi è arresto di crescita del
    DAT o anche la regressione. Si tratta in tal caso
    di un reale dimagramento intrauterino che in
    genere prelude ad una morte imminente.

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Differenti tipi di IUGR Ipotrofia
simmetrica o globale
  • E la meno frequente e si manifesta precocemente
    nella seconda parte del secondo trimestre (24 28
    settimane).
  • Il diametro biparietale ed il diametro addominale
    trasverso sono interessati in modo progressivo e
    simultaneo ed entrambi si riducono sotto il 10
    percentile.

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Differenti tipi di IUGR Ipotrofia
simmetrica o globale
  • Lipotrofia simmetrica esprime probabilmente un
    potenziale di crescita ridotta per diminuzione
    del numero delle cellule fetali.
  • La gran parte dei ritardi di crescita di questo
    tipo è rappresentata da feti sani ma geneticamete
    piccoli. La curva di accrescimento del DBP del
    DAT e del femore sono normali.

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Differenti tipi di IUGR Ipotrofia
simmetrica o globale
  • Più raramente i ritardi di crescita simmetrici
    riguardano feti con malformazioni congenite od
    anomalie cromosomiche.
  • In questi casi la curva di crescita delle
    differenti biometrie sarà variabile, normale o
    rallentata.
  • Alcune ipertensioni gravi, preesistenti alla
    gravidanza possono ugualmente agire molto
    precocemente sulla crescita fetale.
  • In questi casi la curva di crescita dei diametri
    fetali si discosterà sempre di più dalla curva
    normale come espressione di sofferenza fetale
    cronica.

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Differenti tipi di IUGR Ipotrofia
simmetrica o globale
  • Lipotrofia simmetrica può, infine, essere dovuta
    ad insufficienza placentare cronica.
  • Ma accanto a queste due varianti di curva di
    accrescimento riscontrate si possono osservare,
    più raramente altre 2 forme
  • Riduzione isolata
  • Lipotrofia clinica

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Differenti tipi di IUGR Ipotrofia
simmetrica o globale
  • Riduzione isolata della curva del DBP, con una
    crescita normale del DAT , fenomeno che si
    osserva nel corso del terzo trimestre e non si
    tratta di ipotrofia, ma semplicemente di un feto
    con testa piccola.
  • Lipotrofia clinica con biometria normale,
    eventualità che va necessariamente riconosciuta.
    Alcuni feti hanno diametro biparietale ed
    addominale trasverso normali, essendo purtuttavia
    di piccolo volume.

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Differenti tipi di IUGR
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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Stima ecografica del peso fetale
  • La valutazione approssimativa del peso fetale in
    utero costituisce un elemento essenziale nella
    decisione di estrazione prematura di un feto in
    caso di sofferenza cronica.
  • Questa valutazione può essere effettuata in modo
    soggettivo con lesame clinico o utilizzando
    formule matematiche prestabilite partendo dalla
    biometria ecografica.
  • Le formule proposte sono numerose.

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Stima ecografica del peso fetale
  • Il metodo più conosciuto è quello di Hansmann che
    realizza un monogramma partendo dal DBP e dal
    DAT. Qualunque sia il peso, al massimo lerrore
    non supera il 10.

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Stima ecografica del peso fetale
  • Altra formula è quella di De Mangon e Benis
    che, utilizzando i più comuni parametri, pongono
    una semplice formula
  • (47,33 x DAT)(39,70 x femore) 4155 peso in
    gr
  • Altre formule sono state proposte, ma nessuna
    mette al riparo da errori gravi soprattutto nei
    casi estremi.

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  • La flussimetria

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  • La flussimetria
  • Lo studio del sistema cardiocircolatorio fetale
    si basa sulla valutazione di diversi parametri
    derivati dallapplicazione del sistema Doppler e
    basati sulle velocità del flusso ematico.
  • Questi parametri sono calcolati a partire dalla
    valutazione di
  • Velocità massima sistolica (S)
  • Velocità telediastolica (D)
  • Velocità media (M)

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  • La flussimetria

Larteria ombelicale Lo studio del flusso
ematico a questo livello permette di valutare lo
stato della circolazione feto-placentare. Nei
feti con IUGR si osserva un aumento delle onde
velocimetriche secondario a diminuzione, assenza
o inversione del flusso telediastolico. Queste
modificazioni sono segno di unaumentata
impedenza vascolare placentare.
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  • La flussimetria

Larteria ombelicale
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  • La flussimetria
  • LAorta
  • Modificazioni del flusso ematico a questo livello
    riflettono alterazioni a livello di
  • Gittata cardiaca
  • Resistenze periferiche fetali
  • Resistenze placentari
  • Combinazione di tutti questi fattori
  • Nei feti con IUGR si osserva una riduzione del PI
    associato a flussi telediastolici assenti o
    invertiti, questo si traduce in una notevole
    riduzione del flusso diretto al distretto
    splancnico e si associa ad unelevata incidenza
    di complicazioni neonatali.

50
  • La flussimetria

LAorta
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  • La flussimetria

LArteria renale Nei feti con IUGR si osserva un
PI aumentato, questo fenomeno è direttamente
proporzionale alla severità dellipossiemia
fetale ed inversamente proporzionale al volume
del liquido amniotico.
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  • La flussimetria

La circolazione cerebrale Nei feti con IUGR si
osserva un PI ridotto a livello dellarteria
cerebrale media questa modificazione è
secondaria ad una risposta vasomotoria
(vasodilatazione che si realizza durante il
brain spring (centralizzazione del circolo).
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Cardiotocografia
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Analisi del tracciato
  • Teoricamente il tracciato si studia con metodo
    analitico mediante una segmentazione del
    tracciato. La segmentazione identifica differenti
    parti separate da barre verticali. In tal modo si
    separerannole parti relative alla frequenza di
    bon da quelli relativi alle accelerazioni ed alle
    decelerazioni

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Frequenza di base
  • E la frequenza cardiaca media al di fuori delle
    accelerazioni e decelerazioni.
  • Si considera normale la frequenza compresa tra i
    120 e i 160 b.p.m.
  • Utilizzando la definizione abituale si
    distinguono le bradicardie gravi, al di sotto di
    100 b.p.m.
  • Le bradicardie moderate sono sovente
    fisiologiche
  • tra le 2 e le 4 del mattino il 12 di tracciati
    hanno una frequenza di base inferiore a 120 bpm.

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  • Le tachicardie sono gravi quando superano i 180
    bpm. Brachicardia e tachicardia costituiscono
    variazione di lunga durata del ritmo cardiaco di
    base.
  • Esse durano da molti minuti a molte ore. Non
    devono essere confuse, sul piano terminologico nè
    con le accelerazioni,nè con le decelerazioni

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  • La frequenza cardiaca di base mostra delle
    oscillazioni che caratterizzano la sua
    variabilità a medio termine. Vanno valutate
    lampiezza ed il numero delle oscillazioni in
    finestre da 1m.
  • Lampiezza delle oscillazioni è definita come la
    differenza esistente tra la frequenza massima e
    la frequenza minima nel minuto considerato.
    Questa ampiezza è abbastanza stabile in un
    segmento.Lampiezza delle oscillazioni permette
    di definire
  • -un tracciato piatto o silente 5 b.p.m.
  • -un tracciato oscillatorio ristretto 6-9 b.p.m.
  • -un tracciato normale 10-24 b.p.m.
  • -un tracciato saltatoio gt25 b.p.m.

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  • Il numero delle oscillazioni è stato studiato
    soprattutto da Hammachen tre metodi sono stati
    proposti per calcolare questo numero
  • -i passaggi a zero
  • -il numero dei cicli propriamente detti
  • -i punti di ritorno
  • Va notato che se si osservano più di 18
    oscillazioni si tratta di artefatto tecnico
    (Litter) causato da un problema tecnico
    dellapparecchio.

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Accelerazioni
  • Vengono valutate per lampiezza, la durata ed il
    contesto nel quale appaiono.
  • Si considera accelerazione una variazione delle
    F.C.F. quella variazione che ha unampiezza di
    almeno 15bpm e dura almeno 15.
  • Questa durata e questa ampiezza sono abitualmente
    calcolate a partire dalla linea di base.
  • Occorre notare che alcuni AA. La calcolano a
    partire dal limite superiore della banda della
    frequenza media.
  • Il ritorno alla frequenza normale dopo
    accelerazione può essere difficile da valutare
    poiché spesso ad una accelerazione segue una
    decelerazione.
  • Le accelerazioni possono verificarsi
    spontaneamente ma sono più spesso associate a
    movimenti fetali od a contrazioni uterine.

60
Decelerazioni
  • Come per le accelerazioni esse sono
    caratterizzate dalla loro ampiezza, durata e dal
    contesto nel quale si verificano.
  • Per essere considerate come decelerazioni il
    rallentamento della requenza cardiaca di base
    deve deviare più di 15m ed avere unampiezza di
    almeno 15 b.p.m.
  • Le decelerazioni con una durata inferiore a 15
    sono state definite dip 0 da Hommachen e Spikes
    da Caldepro-Borcia

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Decelerazioni
  • Si è visto sopra che una decelerazione può
    seguire unaccelerazione similmente
    unaccelerazione può seguire una decelerazione.
  • Un tipo particolare di accelerazione che segue
    una decelerazione è lOVERSHOT
  • LOvershot è caratterizzato da un aspetto liscio,
    sereno ed il suo significato è discusso ma si
    osserva spesso in casi di ipertrofia severa o di
    anemia fetale per aloimmunizzazione Rh.

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Decelerazioni
  • Le decelerazioni avvengono sovente in occasione
    di una contrazione uterina e se essa è sincrona
    (decelerazione precoce) ma tardiva has un
    significato prognostico negativo.

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Interpretazione del tracciato.
  • La reattività del traccaito si valuta da numero
    di accelerazioni registrate in un periodo di
    tempo predefinito.Tutti gli AA. concordano nel
    sottolineare limportanza della reattività come
    espressione del benessere fetale. Tuttavia la
    definizione di variabilità normale variano
    secondo gli studi,

64
Interpretazione del tracciato.
  • Le divergenze si basano nel numero delle
    accelerazioni richieste per potere affermare che
    un tracciato è reattivo e per la durata della
    registrazione durante la quale il conteggio deve
    essere effettuato (da 15 a 30).
  • Infine alcuni AA. considerano tutte le
    accelerazioni mentra altri solamente le
    accelerazioni in rapporto con i movimenti fetali
    (percepiti o regostrato).

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Interpretazione del tracciato.
  • Lo studio della reattività si integra a quella
    della F C di base ed a quella delle oscillazioni.
  • (Es. Flynn e Kelly considerano normale un
    tracciato con frequenza compresa tra 120 e 140
    con varianza tra 5 e 20 b.p.m.)
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