Presentazione di PowerPoint

1
Convergenza tra informatica e tlc diagramma di
Kobayashi
2
ICn
Moores Wall
IC5
IC4
3D ICs Molecular Quantum Genetic Biological Optica
l Computing
IC3
IC2
IC1
Transistor
Thermionic Tube
1915 46 59
2010 2025
3
Learning objects Definition and properties   The
IEEE Learning Technology Standards Committee
defines learning objects or Reusable Learning
Objects as "any entity, digital or non-digital,
which can be used, re-used or referenced during
technology-supported learning." Opinions of
concise definition differ, largely due to the
difficulty levels of granularity pose, however A
Learning Object must be Reusable The main
idea of Reusable Learning Objects (RLOs) is to
break educational content down into small
standalone chunks that can be reused in various
learning environments, in the spirit of object
oriented programming. Standalone Like Lego,
RLOs are small standalone, reusable components -
video, demonstrations, tutorials, procedures,
stories, assessments, simulations, case studies,
HTML/text pages, etc that can be assembled to
provide resources for education and
training. Discoverable Objects must be able to
be found. Learning Objects must be tagged with
appropriate descriptive metadata in order to be
identified for the purpose they are to be put.
Whilst the technical description of objects is
being addressed via the various metadata schemas
that have been developed, there are increasing
calls from educators for the metadata schemas to
improve the pedagogic description of learning
objects. Granularity Objects have a defined
level of granularity which means they can stand
alone as single items or be combined (aggregated)
with other objects to form larger instructional
units. Interoperable Objects must be
interoperable that is content from multiple
sources must work with different learning
systems. In order to do this they must be
designed to standards. Instructional value In
order to be defined as a Learning Object there
must be some intrinsic instructional value. A
Learning Object is not just a Knowledge or
Information object.  
4
Il futuro uomo e macchine
FLOPS
100,000 Teraflop desktop
10
17
15
10
Teraflop
10
Cervello umano
13
CM-5
10
12
SUPERCOMPUTERS
Delta
CM-2
11
Cray C-90
10
Cray Y-MP
10
10
Massively parallel
Cray X-MP
10
Cray-1
9
CDC 7600
8
10
Cray -2
Multiprocessors
Stretch
ILLIAC IV
10
7
CDC 6600
LARC
10
6
CDC 1604
Vector
10
5
10
4
Scalar
10
UNIVAC
ENIAC
3
10
Transistors
2
Relays
Valvole sotto vuoto
Micro-processori
10
1000x
Circuiti integrati
1
0.1
1950
1960
1970
1980
1990
2000
1940
2010
5
IMPARIAMO
6

• Chip accelerometri, a forma di pettine con i
  denti distanti pochi micron, che reagiscono a
  seguito di movimenti. P.es. fanno rientrare la
  testina nel caso di caduta di un hard disk.
  Serviranno per i cellulari per scrivere sms
  muovendolo come penna per aria.
• Cellulari con hard disk. P.es. Hitachi 3k8, 8Gb
  grande come un pollice.
• Social software

7
La madre di Socrate era una lavatrice
8
Dobbiamo andare e non fermarci finchè non siamo
arrivati. Dove andiamo ? Non lo so, ma dobbiamo
andare. (Jack Kerouac)
9
Nel sistema scolastico probabilmente si tende a
privilegiare il principio di fedeltà ai messaggi
che l allievo riceve dal basso, cioè dai libri e
dalla spiegazione degli adulti, rispetto al
principio di creatività della mente. Entro certi
limiti questo fenomeno è da considerarsi
fisiologico. L uso esteso e diffuso di
didattiche rigide e dell apprendimento
nozionistico ci fa però sospettare di trovarci
molto spesso di fronte a errori pedagogici veri e
propri, che sacrificano ogni forma di vivacità e
creatività personale. Tende a irretire le menti e
a mortificarne le potenzialità.
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Interessante anche la lettura del rapporto
redatto dal sociologo e filosofo Edgar Morin,
ltQuali saperi insegnare nei Licei?gt, da cui
risulta la consapevolezza della centralità
dell educazione cognitiva degli studenti, in una
società () che solo un pensiero creativo e
critico è in grado di padroneggiare la rilevanza
delle nuove tecnologie in ambito scolastico e
formativo, come essenziali risorse di una
didattica all altezza (). La proposta
complessiva che ne emerge va nella direzione di
una cultura personalmente rivissuta, che
congiunga le conoscenze all attitudine
interrogativa, in uno sguardo che non perda mai
di vista l insieme dei problemi, e dunque, il
legame che unisce le singole scienze ai contesti
societari più ampi.