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NATURALISMO E VERISMO

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NATURALISMO e VERISMO Il Verismo un movimento letterario italiano che si sviluppa a Milano alla fine degli anni settanta del secolo XIX e che si ispira, seppur con ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: NATURALISMO E VERISMO


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Naturalismo e Verismo
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NATURALISMO e VERISMO
  • Il Verismo è un movimento letterario italiano che
    si sviluppa a Milano alla fine degli anni
    settanta del secolo XIX e che si ispira, seppur
    con sensibili divergenze, al Naturalismo che si
    diffonde in Francia fra il 1865 e il 1870.
  • Il Naturalismo e il Verismo si configurano come
    gli esiti letterari del pensiero positivista, che
    domina la cultura europea nella seconda metà
    dellOttocento, pertanto si propongono di
    descrivere la realtà psicologica e sociale con
    gli stessi metodi usati dalle scienze.
  • Lo scrittore deve descrivere la realtà in modo
    oggettivo ed impersonale, rappresentando tutti i
    gradini della scala sociale, muovendo dai più
    bassi per arrivare ai più elevati (procedendo dal
    semplice al complesso come prevede il metodo
    scientifico).

3
I FONDAMENTI TEORICI DEL NATURALISMO
  • Tra i fondamenti teorici del naturalismo vi è la
    concezione che lambiente eserciti una profonda
    influenza sui fenomeni sociali e psicologici e
    che questi debbano essere considerati alla stessa
    stregua dei fenomeni naturali perché sottoposti
    alle stesse leggi di causa ed effetto.
  • Non venivano messe in discussione le finalità
    sociali e morali dellarte, ma si riteneva
    necessario, per migliorare veramente la società,
    basarsi sulla ricerca del vero lunico genere
    letterario che può seguire il metodo scientifico
    è il romanzo, che deve diventare un romanzo
    sperimentale.
  • Il Naturalismo rifiuta la letteratura romantica
    perché idealisticamente basata sulla fantasia e
    sul sentimento, e concepisce il romanzo come uno
    strumento di indagine lobiettivo è quello di
    svelare, attraverso le trame, i meccanismi
    deterministici che regolano la società umana.
    Prevedendo gli effetti si può intervenire sulle
    cause alla base cè una concezione ottimistica
    che prevede la possibilità di miglioramento delle
    condizioni di vita.

4
Il Positivismo domina la cultura europea fra il
1849 e il 1890 circa. Si diffonde prima nelle
nazioni economicamente più avanzate (Inghilterra,
Francia, Germania), successivamente in Italia.
Presupposti del Positivismo sono lo sviluppo del
capitalismo industriale e le importanti
scoperte (nel campo della chimica, delle
termodinamica, dellelettromagnetismo, della
fisiologia ) Il Positivismo si pone in linea di
continuità con lIlluminismo e, ancor prima, con
il metodo induttivo di origine galileiana.
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August Comte
  • Affermava che levoluzione umana ha avuto tre
    stadi
  • - Teologico
  • - Metafisico
  • - Positivo
  • Solo il moderno procedere dellanalisi
    scientifica consente di individuare le leggi
    invariabili che guidano la natura e la società
    umana, dopo che la teologia e la metafisica
    avevano tentato in vano, nel passato, di spiegare
    la realtà naturale e sociale ora è necessario
    procedere attraverso un sapere positivo
  • Si tratta ora di fondare la sociologia, la
    scienza più difficile perché ha come oggetto
    luomo

6
Lideologia del progresso assumerà però, fra gli
anni 50 e 60, una connotazione di tipo
evoluzionistico assente in Comte
7
Charles Darwin
  • Nel 1859 viene pubblicata The Origin of Species
    nella quale sostiene che
  • a) la lotta per lesistenza e la selezione
    naturale distruggono le specie deboli, ma ne
    creano anche di nuove o rafforzano quelle che
    sopravvivono rendendole più resistenti
  • b) allinterno di ciascuna specie si realizzano
    variazioni organiche prodotte dal rapporto con
    lambiente, se vincenti tendono a consolidarsi
    per via ereditaria.
  • Nel 1871 pubblica la sua opera più
    rivoluzionaria The Descent of Man La
    discendenza delluomo.

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Herbert Spencer
Spencer non fu scienziato ma filosofo, infatti dà
allevoluzionismo uninterpretazione filosofica e
sociale. Inaugura il darwinismo sociale
secondo cui le regole dellevoluzione sono eguali
nel mondo naturale e nel mondo sociale e sono
segnate dal passaggio dal semplice al complesso,
dallomogeneo alleterogeneo. Proprio perché si
tratta di unevoluzione naturale, dunque lenta e
graduale, non è possibile pensare di risolvere i
problemi sociali con la rivoluzione occorre
lasciare che, sotto la spinta dei bisogni
materiali del singolo e del libero conflitto fra
le classi, il progresso si realizzi da solo
tramite la selezione.
9
Gustave Courbet pittore realista
francese
  • Gli spaccapietre
    (1849)

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Hippolyte Taine (p. 200 del Vol. E)
  • Il critico e storico positivista Hippolyte Taine
    è considerato il primo teorico del Naturalismo
    sia per l'uso del termine stesso - che venne da
    lui usato in un saggio dedicato a Honoré de
    Balzac e pubblicato sul "Journal de débats"
    nell'anno 1858 -, sia per aver affermato che i
    fenomeni spirituali sono prodotti dalla
    fisiologia umana e sono determinati dallambiente
    fisico in cui luomo vive.
  • Sulla base di un rigoroso materialismo
    deterministico, Taine sosteneva che luomo è il
    risultato di tre elementi
  • - race, fattore ereditario
  • - milieu, ambiente sociale
  • - moment, momento storico
  • che lo determinano nei suoi tratti
    psicologici e ne generano il comportamento,
    sicché anche il vizio e la virtù sono dei
    prodotti come e il vetriolo e lo zucchero
    (scriveva nel 1864).

11
Honoré de Balzac (p. 310 Vol. D)
  • Taine considerava Honoré de Balzac , autore de
    La Comédie humaine, uno dei precursori del
    Naturalismo. Balzac, nella Prefazione al suo
    ciclo narrativo 1842, aveva stabilito i canoni
    del Realismo (il romanziere deve ispirarsi alla
    vita contemporanea, studiando l'uomo quale appare
    nella società) e anticipato le teorie
    naturaliste tracciando una similitudine fra
    società umana e regno animale La società non fa
    delluomo, secondo gli ambienti dove si svolge la
    sua azione, tanti uomini diversi quante sono le
    varietà in zoologia? Le differenze fra un
    soldato, un operaio, un avvocato, un marinaio, un
    povero, ecc. sono altrettanto notevoli che quelle
    tra il lupo, il leone, il corvo.
  • Procedendo su questa linea e rafforzandola con le
    idee positivistiche, il Naturalismo si era
    proposto come uno studio scientifico della
    società e della psicologia dell'uomo, rigettando
    ogni idealismo e studiando di preferenza i ceti
    più umili, che, per le loro reazioni psicologiche
    elementari, meglio sembravano prestarsi a
    un'analisi scientifica oggettiva.

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Gustave Flaubert
  • Gustave Flaubert, autore di Madame Bovary (1857),
    è lo scrittore che i naturalisti indicheranno
    come loro precursore per la sua teoria
    dell'impersonalità che fa largo uso del discorso
    indiretto libero.
  • Flaubert, con i suoi romanzi, aveva
    impresso una svolta radicale alla tradizione del
    realismo romantico. Nel 1857, a proposito della
    sua teoria dell'impersonalità, scrive
  • L'artista deve essere nella sua opera come Dio
    nella creazione, invisibile e onnipotente, sì che
    lo si senta ovunque, ma non lo si veda mai. E poi
    l'Arte deve innalzarsi al di sopra dei sentimenti
    personali e delle suscettibilità nervose. È ormai
    tempo di darle, mediante un metodo implacabile,
    la precisione delle scienze fisiche.
  • Tramonta con il capolavoro flaubertiano
    il narratore onnisciente (modello consacrato da
    Scott, Manzoni, Balzac e Stendhal).
  • Il narratore invisibile e la
    focalizzazione sul personaggio (tramite il
    ricorso al discorso indiretto libero) creano un
    effetto di ambiguità e di problematicità
    nellinterpre-tazione (non cè più un narratore
    onnisciente che funga da guida al lettore, la
    prospettiva è del personaggio).

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Edmond e Jules de Goncourt (p. 212 Vol. E)
I fratelli de Goncourt furono fra gli iniziatori
della narrativa naturalista (anche se nelle loro
opere emergono cospicue venature di decadentismo,
come in Zola). La Prefazione a Germinie Lacerteux
(1864) è uno dei primi e più significativi
manifesti del Naturalismo francese. Il romanzo è
ispirato a una storia vera (quella della
domestica dei due fratelli) una serva malata di
isteria si degrada progressivamente, fino alla
morte, per una passione amorosa. Nel ricostruire
la vicenda essi si basano su una rigorosa
documentazione si tratta di un documento
umano, formula che verrà molto usata dai
naturalisti.
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Edmond e Jules de Goncourt, da Germinie
Lacerteux, Prefazione
  • ... questo è un romanzo vero ... Ed ora questo
    libro venga pure calunniato poco importa. Oggi
    che il Romanzo si allarga e ingrandisce, e
    comincia ad essere la grande forma seria,
    appassionata, viva, dello studio letterario e
    della ricerca sociale, oggi che esso diventa,
    attraverso l'analisi e la ricerca psicologica, la
    Storia morale contemporanea, oggi che il Romanzo
    s'è imposto gli studi e i compiti della scienza,
    può rivendicarne la libertà e l'indipendenza.
    Ricerchi dunque l'Arte e la Verità mostri
    miserie tali da imprimersi nella memoria dei
    benestanti di Parigi faccia vedere alla gente
    della buona società ... la sofferenza umana,
    presente e viva
  • LEGGERE il T2 a p. 212 Un manifesto del
    Naturalismo

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Émile Zola
  • Il saggio Il romanzo sperimentale ("Le roman
    expérimental") del 1880 raccoglie gli scritti
    teorici di Zola e viene considerato il Manifesto
    del Naturalismo, egli definisce il romanzo una
    conseguenza dell'evoluzione scientifica del
    secolo esso è, in una parola, la letteratura
    della nostra età scientifica, come la letteratura
    classica e romantica corrispondeva a un'età di
    scolastica e di teologia e aggiunge che Il
    romanziere muove alla ricerca di una verità... È
    innegabile che il romanzo naturalista, quale ora
    lo intendiamo, sia un vero e proprio esperimento
    che il romanziere compie sull'uomo, con l'aiuto
    dell'osservatore.
  • Queste concezioni prendono corpo nellopera
    fondamentale di Zola I Rougon Macquart un ciclo
    di 20 romanzi (pubblicati fra il 1871 e il 1893)
    in cui, rifacendosi alla Commedia umana di Balzac
    , traccia un quadro della società francese del
    secondo impero attraverso le storie dei membri di
    una famiglia. Il principio di interpretazione di
    tutte le vicende è la legge dellereditarietà.

LEGGERE il T3 a p. 218 Il Romanzo sperimentale,
Prefazione
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La poetica di Zola (pp. 201-202)
  • La poetica naturalista deriva dalla concezione
    deterministica della vita e dell'uomo e il
    romanzo non è altro che una piccola parte di vita
    analizzata con il metodo sia delle scienze
    naturali sia sociologiche.
  • Il romanziere-scienziato ha il compito di
    individuare, tramite uno studio attento della
    realtà, le leggi deterministiche che regolano
    tanto la sfera biologica quanto quella
    spirituale secondo Zola due principi si possono
    già affermare lereditarietà biologica e
    linflusso esercitato dallambiente sociale.
  • Questi principi sono già enunciati nella
    Prefazione ai Rougon gli accidenti nervosi e
    sanguigni che si rivelano in una razza
    determinano, a seconda degli ambienti in cui vive
    ciascun individuo di tale razza, i desideri, le
    passioni, insomma le manifestazioni umane che
    prendono i nomi convenzionali di virtù e vizi
    al centro dei romanzi sono le tare patologiche
    che condizionano ereditariamente i personaggi
    (come ad es. la protagonista di Germinal)
  • Il romanzo sperimentale diventa quindi uno
    strumento di indagine il fine è quello di
    aiutare le scienze politiche ed economiche nel
    regolare le società umana ed eliminare le
    storture.
  • Secondo Zola il lavoro dello scrittore-scienziato
    si può svolgere solo in un regime repubblicano e
    democratico, in cui sia possibile utilizzare gli
    strumenti della scienza moderna per realizzare il
    progresso e il benessere degli uomini.

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I temi della narrativa naturalista
  • I temi preferiti della narrativa
    naturalista furono antiidealistici e
    antiromantici in modo che la narrazione portasse
    con sé una forte carica di denuncia sociale che
    doveva risultare dalla descrizione scientifica ed
    obiettiva dei fatti. Tra i temi principali vi
    erano dunque
  • la vita quotidiana con le sue banalità, le sue
    meschinità e le sue ipocrisie
  • le passioni morbose che dovevano rasentare il
    limite della patologia psichiatrica, come la
    follia e il crimine
  • - le condizioni di vita delle classi
    subalterne, soprattutto del proletariato urbano
    che, con le sue miserie (prostituzione,
    alcolismo, delinquenza minorile) potessero dare
    un chiaro esempio di patologia sociale.

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TECNICHE NARRATIVE DI ZOLA
  • I. Interesse di indagine verso la REALTÀ
    CONTEMPORANEA
  • II. LAMBIENTE deve essere ricostruito in modo
    preciso e oggettivo
  • III. I PERSONAGGI sono calati in un determinato
    contesto sociale che ne condiziona i
    comportamenti e ne determina le caratteristiche
    fisiche e morali
  • IV. LESSICO DELLA LINGUA PARLATA ma il
    linguaggio gergale (dei ceti proletari parigini)
    appartiene solo ai personaggi nei dialoghi e
    nel discorso indiretto libero il narratore usa
    invece un linguaggio colto, letterario
  • V. IMPERSONALITÀ il narratore assume un punto di
    vista esterno e osserva dallalto i fatti
    narrati, è impersonale ma a volte emerge il suo
    giudizio (borghese colto, democratico e
    progressista).

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LASSOMOIR (Ammazzatoio) di EMILE ZOLA
  • Il primo romanzo sul popolo che non mentisca e
    che abbia odor di popolo (Zola)
  • Vicenda Gervaise dalla provincia giunge a Parigi
    giovanissima con il suo amante, da cui ha due
    figli e da cui viene poi abbandonata sposa un
    operaio che subisce un infortunio sul lavoro e
    diviene alcolizzato. Anche la protagonista
    diventa unalcolizzata e si prostituisce, morendo
    sola in un sottoscala, la figlia Anna
    (protagonista del successivo romanzo) subirà le
    stesse leggi ereditarie e ambientali.
  • Lingua realistica, cruda e corposa, costruita per
    dare voce al popolo (discorso indiretto libero ed
    espressioni gergali).

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Situazione politico-economica italiana
  • 1861-1876 Destra storica, erede del liberalismo
    cavouriano Stato accentratore, suffragio
    censitario, ostilità allo sviluppo industriale,
    libero-scambismo per favorire lesportazione di
    prodotti agricoli e limportazione dei prodotti
    industriali, colture estensive dei latifondi
  • 1876 Sinistra, erede del mazzinianesimo e del
    partito dazione inasprimento delle tariffe
    doganali, pressione fiscale, Triplice Alleanza
    (1882) e corsa agli armamenti, avvio
    all'industrializzazione, crisi agraria ,
    questione meridionale, crisi dei ceti medi
    tradizionali, nuovo ceto medio impiegatizio, leva
    militare obbligatoria

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IL VERISMO (pp.226-229)
  • Il Verismo è una corrente letteraria italiana
    nata sotto la diretta influenza del clima del
    positivismo.
  • il Verismo si ispira in maniera evidente al
    Naturalismo francese.
  • Si sviluppa a Milano, la città dalla vita
    culturale più feconda e aperta maggiormente alle
    influenze straniere, fra il 1875 e il 1895.
  • Le opere veriste però rappresentano soprattutto
    le realtà sociali dell'Italia centrale,
    meridionale e insulare la Sicilia è descritta
    nelle opere di Giovanni Verga, di Luigi Capuana e
    di Federico de Roberto Napoli in quelle di
    Matilde Serao e di Salvatore di Giacomo la
    Sardegna nelle opere di Grazia Deledda.
  • Il primo fervente sostenitore di Zola fu il
    critico di tendenze democratico radicali Felice
    Cameroni che nei suoi articoli difendeva lautore
    francese perché professava le teorie più
    radicali repubblicano in politica, materialista
    in filosofia, realista in arte.
  • Una teoria coerente ed un nuovo linguaggio furono
    invece elaborati da due galantuomini
    meridionali Luigi Capuana, come critico del
    Corriere della Sera ha una funzione
    fondamentale nel far conoscere lopera di Zola
    (in particolare, recensisce lAssomoire nel
    1877) Verga intraprese la strada del verismo con
    la raccolta di novelle Vita dei campi e infine
    col primo romanzo del Ciclo dei Vinti, I
    Malavoglia, nel 1881.

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Nella recensione a I Malavoglia (1881) Capuana
scrive
  • Senza dubbio lelemento scientifico sinfiltra
    nel romanzo contemporaneo ma la vera novità
    non istà in questo. Né sta nella pretesa di un
    romanzo sperimentale . Se il romanzo non
    dovesse far altro che della fisiologia o della
    patologia, o della psicologia comparata in azione
    ... il guadagno non sarebbe né grande né bello.
    Il positivismo, il naturalismo esercitano una
    vera e radicale influenza nel romanzo
    contemporaneo, ma soltanto nella forma, e tal
    influenza si traduce nella perfetta impersonalità
    di questopera darte.
  • Da ciò consegue che per i veristi
  • La scientificità non deve consistere nel
    trasformare la narrazione in esperimento, per
    dimostrare la validità di tesi scientifiche, ma
    nella tecnica con cui il narratore presenta la
    realtà (in modo oggettivo) ? la scientificità per
    i veristi si manifesta solo nella forma,
    attraverso il principio dellimpersonalità.

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Impersonalità e regressione
Nella prefazione al racconto Lamante di
Gramigna (T3 a p. 350) (che ha la forma di una
lettera inviata a Salvatore Farina, contrario
alle tendenze veriste) Verga espone i nuclei
teorici che sono alla base della sua
sperimentazione letteraria
  • il vero il racconto deve esser storico
    documento umano
  • la lingua colle medesime parole semplici e
    pittoresche della narrazione popolare
  • veridicità preferirai trovarti faccia a faccia
    col fatto nudo e schietto.. senza la lente dello
    scrittore efficacia dellessere stato, delle
    lagrime vere
  • legge causa-effetto sacrifichiamo volentieri
    leffetto della catastrofe, allo sviluppo logico,
    necessario delle passioni e dei fatti
  • eclissi dellautore la mano dellartista rimarrà
    assolutamente invisibile, allora avrà limpronta
    dellavvenimento reale, lopera darte sembrerà
    essersi fatta da sé
  • ?

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Eclisse dellautore e regressione (LEGGERE T4
B) e D) a pp. 352-354 T8 a p. 384)
Lobiettivo principale di Verga è eliminare ogni
senso di artificialità letteraria, dare
lillusione completa della realtà, limpressione
di assistere direttamente ai fatti, senza alcun
intermediario. Per questo adotta la tecnica
della regressione la voce che racconta si
colloca tutta allinterno del mondo
rappresentato, allo stesso livello dei
personaggi. Il narratore si mimetizza nei
personaggi di un certo ambiente adottando il loro
punto di vista, esprimendo i loro giudizi, i loro
sentimenti, ecc. Lautore si eclissa nellopera
perché non ha diritto di giudicare la materia che
rappresenta se la voce narrante giudica non lo
fa secondo la visione colta dellautore (come il
narratore naturalista), ma in base alla visione
elementare e rozza del popolo, che spesso anzi,
non coglie le reali motivazioni psicologiche di
un personaggio o non è in grado di interpretare
correttamente un fatto, dunque si ha un effetto
di straniamento.
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Giovanni Verga (Catania 1840 Catania 1922)
  • Opere preveriste
  • Una peccatrice (1866)
  • Al periodo fiorentino appartiene Storia di una
    capinera (1871)
  • Nel 1872 Verga si trasferisce a Milano dove
    pubblica Eva (già iniziato a Firenze), Tigre
    reale ed Eros (1875) nel 1874 scrive la novella
    Nedda, anche se il racconto resta estraneo
    allimpersonalità verista, inaugura un nuovo
    interesse per il mondo rustico e lambientazione
    siciliana.
  • Opere veriste (dal 1878)
  • La prima opera verista è la novella Rosso Malpelo
    (1878)
  • Vita dei campi (1880) raccolta di novelle fra
    cui Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana, La
    lupa, Jeli il pastore, Fantasticheria, Lamante
    di Gramigna
  • I Malavoglia (1881)
  • Novelle rusticane (1883) fra cui La roba
  • Mastro don Gesualdo (1889)

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Ideologia verghiana connessa al principio di
impersonalità
  • Pessimismo la società umana è dominata dal
    meccanismo della lotta per la vita (lettera al
    Verdura del 21 aprile 1878) gli uomini non sono
    mossi da valori ideali, ma dallinteresse
    economico, dallegoismo, dalla volontà di
    sopraffazione
  • La lotta per la vita come legge di natura essa
    è immodificabile, non ci sono alternative alla
    realtà esistente, né nel futuro, né nel passato
    (come ritorno a forme superate dal mondo
    moderno), né in una dimensione trascendente ?
    visione materialista ed atea
  • Lautore non ha diritto di giudicare Chi
    osserva questo spettacolo la lotta per
    lesistenza non ha il diritto di giudicarlo è
    già molto se riesce a trarsi un istante fuori del
    campo della lotta per studiarla senza passione e
    rendere la scena nettamente, con i colori adatti
    (Prefazione ai Vinti) ? limpersonalità è
    espressione del pessimismo, lillegittimità del
    giudizio è dovuto allimpossibilità di modificare
    il reale
  • Conservatorismo Verga rifiuta le ideologie
    progressiste contemporanee, democratiche e
    socialiste, giudicandole fantasie infantili o
    inganni capaci di provocare pericolosi
    rivolgimenti sociali
  • Dissacrazione del mito populistico è assente
    ogni forma di mitizzazione del mondo rurale come
    anche latteggiamento di pietismo sentimentale
    verso il popolo.

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TECNICHE NARRATIVE di VERGA
  • I. IMPERSONALITÀ E NARRATORE POPOLARE Pare quasi
    che lautore non ci sia e che non esprima
    giudizio alcuno, anzi, vi è il punto di vista dei
    personaggi allinterno . Lautore usa il
    linguaggio corale che da globalmente il giudizio
    implicito
  • II. ARTIFICIO DELLA REGRESSIONE Per adottare il
    punto di vista del popolo, rinuncia alla sua
    intellettualità ed assume la prospettiva
    (cultura, etica) popolare
  • III. PRINCIPIO DELLO STRANIAMENTO La tecnica
    dello straniamento consiste nell'adottare, per
    narrare un fatto e descrivere una persona, un
    punto di vista completamente estraneo all'oggetto
    e questo procedimento narrativo lo troviamo usato
    in larga misura nelle opere veriste del Verga
  • IV. DISCORSO INDIRETTO LIBERO Non vi sono segni
    grafici, il discorso è in 3 persona. Manca il
    verbo reggente e nel linguaggio popolare vengono
    riferite idee proprie del personaggio
  • V. LA CONCATENAZIONE Questa può essere per
    identità o per convinzione. In quella per
    identità consiste nel porre a poca distanza
    parole di significato analogo, in quella per
    convinzione di mettere una parola e subito dopo
    il suo contrario
  • VI. RIPETIZIONE Rientro significativo a dettagli
    descrittivi che ritornato per dare ununità
    organica. Queste possono essere a distanza di
    pagine ma anche nella frase successiva
  • Il linguaggio di Verga non è colto ma non vi è
    neppure poco dialetto. Vi si trovano espressioni
    popolari, ha una sintassi del modo parlato.

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Scrittori naturalisti Scrittori veristi
  • Descrizione ambienti cittadini
  • ottimismo (conoscere la legge dellereditarietà e
    del condizionamento sociale per modificare le
    condizioni esterne e conseguire la felicità)
  • Fiducia nel progresso
  • Scrittori borghesi che vivono a Parigi in
    contesto democratico e socialista Zola è
    portavoce delle istanze progressiste denunciando
    la miseria della condizione operaia
  • il positivismo influenza il romanzo facendolo
    diventare sperimentale, importanza del contenuto
    che è oggetto di esperimento
  • La letteratura denuncia uno stato e contribuisce
    a modificarlo
  • Impersonalità a parte subiecti
  • descrizione ambienti contadini
  • Pessimismo (la legge dellereditarietà e i
    condizionamenti ambientali sono immodificabili
    luomo non può migliorare il suo destino)
  • Sfiducia, anzi impossibilità di progresso
  • Scrittori meridionali formatisi al nord (nel
    clima socialista e repubblicano di Milano,
    Firenze) che parlano del sud arretrato, sono
    intellettuali conservatori galantuomini
    meridionali
  • Il romanzo deve essere sperimentale nella forma
    che ovviamente è impersonale, nella tecnica
    utilizzata
  • La letteratura non modifica la realtà, può solo
    studiarla
  • Impersonalità a parte obiecti

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Opere naturaliste e veriste
Opere simboliste ed estetiste
  • 1865 Edmund e Jules de Goncourt, Germinie
    Laceteux
  • 1877 Zola, LAssomoir
  • 1880 Verga, Vita dei campi Zola, Il romanzo
    sperimentale
  • 1881 Verga, I Malavoglia
  • 1889 Verga, Mastro don Gesualldo
  • 1873 Rimbaud, Una stagione allinferno 1874,
    Verlaine, Romanze senza parole 1876 Mallarmé, Il
    pomeriggio di un fauno
  • 1884 Verlaine, I poeti maledetti 1884 Huysmans,
    Controcorrente 1889 DAnnunzio, Il piacere
  • 1891 Wilde, Il ritratto di Dorian Gray 1897
    Mallarmé, Un colpo di dadi non abolirà mai il caso
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