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LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

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LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI Giorgio Moretti Laboratorio di Epidemiologia Ambientale Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanit Pubblica Universit degli Studi ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI


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LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
  • Giorgio Moretti
  • Laboratorio di Epidemiologia Ambientale
  • Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità
    Pubblica
  • Università degli Studi di Padova

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ALIMENTI
  • Gli eventi principali che influiscono sulla
    qualità di un alimento durante la sua
    conservazione sono
  • la trasmissione della luce, in quanto alcune
    radiazioni catalizzano reazioni indesiderate
    soprattutto su elementi fotosensibili
  • la trasmissione di gas, in particolare ossigeno
    (permette la respirazione degli aerobi, provoca
    ossidazioni e perdite di aromi e di vitamine) e
    anidride carbonica
  • il trasferimento di umidità che crea condizioni
    più o meno favorevoli allo sviluppo microbico
  • la trasmissione del calore che accelera tutte le
    reazioni
  • le sollecitazioni meccaniche sia di tipo dinamico
    (urti e vibrazioni) sia di tipo statico
    (compressioni).

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ALIMENTI
  • In un alimento devono essere soddisfatte
  • la qualità organolettica
  • la qualità nutrizionale
  • la qualità igienica
  • Un alimento mal conservato può perdere una o più
    delle qualità sopra indicate

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ALIMENTI
  • Alimenti mal conservati possono causare
  • intossicazioni
  • infezioni
  • tossinfezioni

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ALIMENTI
  • Il fatto che gli alimenti mal conservati possano
    essere causa di malattie è noto fin dai tempi più
    antichi.
  • Il problema che quindi si pone è quello di poter
    disporre nei vari periodi dellanno di alimenti
    idonei al consumo umano.

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DISPONIBILITÀ DI ALIMENTI
  • Le strategie adottate per avere alimenti
    disponibili sono basate sui seguenti principi.
  • La diversificazione delle specie differenziare
    le varie specie per farle produrre più a lungo,
    il più a lungo possibile nel corso dellanno.
  • Ideazione di tecniche di conservazione degli
    alimenti.

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DISPONIBILITÀ DI ALIMENTI
  • DIVERSIFICAZIONE DELLE SPECIE
  • La strategia consisteva nella selezione e nella
    coltivazione di moltissime qualità di prodotti al
    fine di rendere i cibi disponibili per un lungo
    periodo dellanno.
  • Celebri sono state le sperimentazioni di Jean de
    la Quintinye, direttore di tutti i giardini di re
    Luigi XIV, che progettò un frutteto di 500
    qualità di pere che fosse in grado di produrne
    sempre di fresche in ogni momento dellanno.
  • Anche i contadini hanno sempre seguito questa via.

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CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
  • Per luomo, la conservazione degli alimenti
    divenne una necessità al formarsi delle prime
    forme sociali stanziali.
  • La conservazione consente di mantenere gli
    alimenti in luoghi diversi da quelli di
    produzione ed in stagioni differenti da quelle di
    raccolta.
  • Fino ad alcuni secoli fa, luomo sfruttava una
    serie di fenomeni naturali per conservare gli
    alimenti, poi, dalla fine del XVIII secolo,
    comparvero numerosi e moderni procedimenti di
    conservazione e di trasformazione.

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CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
  • La salatura, lessiccamento al sole e
  • laffumicamento erano già praticati
  • nel tardo Paleolitico (circa 30.000 a.C.)
  • Marco Terenzio Varrone (I secolo a.C.)
    afferma che a Roma si importavano quarti di
    maiali e prosciutti dalla Gallia padana.

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CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
  • Aristotele consigliava di conservare le
  • mele avvolgendole in uno strato di
  • argilla, isolandole così dallaria.
  • Nei paesi caldi il metodo più usato fu quello
    dellessiccazione al sole, mentre nei paesi
    freddi fu quello dellaffumicamento.
  • Dappertutto, però, fu il sale protagonista di
    primissimo piano nella storia dellalimentazione.
    Limportanza del sale fu enorme e per il suo
    possesso furono condotte numerose guerre.

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CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
  • Altri procedimenti di conservazione furono quelli
    a base di aceto, olio, miele e zucchero.
  • Tutte queste sostanze, però, rendevano
    conservabili i prodotti solo a costo di
    modificare in modo più o meno radicale il loro
    gusto di origine.
  • Unaltra tecnica assai diffusa fu quella della
    fermentazione che, da sola o accoppiata alla
    salatura, diede origine a prodotti straordinari
    come il formaggio, lo yogurt, i crauti ed i
    salumi.

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CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
  • Nel 1796, dopo numerosi tentativi, Nicolas
    Appert, pasticciere parigino, produce le prime
    conserve in vasi di vetro, utilizzando il
    riscaldamento in acqua bollente e la chiusura
    ermetica del vaso in fase di bollitura.
  • Nel 1810, in Inghilterra, Peter Durand presenta
    il brevetto per un metodo di conservazione degli
    alimenti mediante riscaldamento entro recipienti
    di latta Bryan Donkin e John Hall perfezionano
    il sistema applicando la saldatura del coperchio
    a fine cottura.

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CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
  • Nel 1817 a Boston e nel 1819 a New York vengono
    aperti stabilimenti per la produzione di
    ostriche, salmone e granchi in scatola.
  • Nel 1853, Gail Borden, in Texas, mise a punto un
    sistema di conservazione di latte condensato.
  • La guerra civile nordamericana (1861) rappresentò
    la vera svolta produttiva con la necessità di
    fornire alimenti alle truppe.
  • Nel 1858, Francesco Cirio apre a Torino la prima
    fabbrica di piselli in scatola e, nel 1881,
    Pietro Sada impianta a Crescenzago la prima
    fabbrica di conserve di carne.

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CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
  • Per lungo tempo limpiego del freddo è stato
    assai limitato.
  • Tale mezzo era adoperato nelle regioni o zone
    dove la neve ed il ghiaccio permanevano oltre la
    stagione fredda esistono documenti che
    dimostrano luso del ghiaccio da parte dei cinesi
    nel 1100 a.C.
  • Protagora (500 a.C.) narra che gli Egizi
    ricorrevano alla pratica del raffreddamento
    dellacqua per evaporazione, spruzzando per tutta
    la notte, con clima asciutto, brocche di
    materiale poroso in tal modo ottenevano il punto
    di gelo.
  • Da Mariani Costantini A., Cannella C., Tomassi
    G. (1999) Fondamenti di nutrizione umana. Il
    Pensiero Scientifico Editore

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IL FREDDO
  • Le ghiacciaie venivano costruite in luoghi scelti
    con molta attenzione doveva infatti esserci un
    posto dove creare una pozza (laghetto) che doveva
    fornire il ghiaccio.
  • Ledificio veniva realizzato in forma cilindrica,
    in pietra, coperto da un cappello con la paglia o
    in pietra ricoperto da terra.

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IL FREDDO
  • Industria del ghiaccio
  • (Piacenza, 1907)
  • Ghiacciaia domestica

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(No Transcript)
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