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Acquisizioni a debito (Levereged Buy Out) e comportamenti opportunistici Alberto Lanzavecchia Parma Argomenti della lezione 1. Le acquisizioni a debito (LBO) 1. – PowerPoint PPT presentation

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Title: Parma


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Parma
ETICA E FINANZA - SPAMI Acquisizioni a debito
(Levereged Buy Out) e comportamenti
opportunistici Alberto Lanzavecchia
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Argomenti della lezione
1. Le acquisizioni a debito (LBO) 2. Caso
Telecom Italia 3. Caso Lottomatica
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1. Le acquisizioni a debito (LBO)
LEVERAGED BUYOUT Tecnica finanziaria che
consente lacquisizione di una società mediante
il ricorso allindebitamento (più o meno
pronunciato) che, perfezionata loperazione, è
destinato ad essere rimborsato con mezzi di
pertinenza della società acquisita.
Questa tecnica consente di acquisire società che
generano cassa (redditizie) utilizzando in minima
parte il denaro dellacquirente
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1. Le acquisizioni a debito (LBO)
  • I SOGGETTI COINVOLTI
  • NewCo società di nuova costituzione (o società
    esistente utilizzata come veicolo per
    loperazione) che raccoglie i fondi propri degli
    investitori di rischio (imprenditori o
    finanzieri)
  • Target società obiettivo dellacquisizione. La
    sua redditività (cassa) sarà utilizzata per
    ripagare i debiti che la NewCo ha contratto per
    concludere lacquisizione.
  • Banche finanziatrici Gruppo di banche (in pool
    o in sindacato) che concedono i prestiti
    (garantiti dal pegno sulle azioni della NewCo)
    alla NewCo necessari per acquistare il controllo
    della Target.

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1. Le acquisizioni a debito (LBO)
LO SCHEMA DELLOPERAZIONE
FASE 1 Raccolta Fondi
FASE 2 Acquisizione
FASE 3 Fusione
Banche
Banche
Rimborso debiti (3interessi)
Finanziamenti Es. 3
Prezzo offerto Es. 4
NEWCO TARGET
TARGET
NEWCO
Azioni
Capitale di rischio
Imprenditori e/o Finanzieri Es. 1
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1. Le acquisizioni a debito (LBO)
  • OPERAZIONI TIPICHE
  • 1) RICAMBIO GENERAZIONALE I vecchi soci escono,
    monetizzando il valore creato nel tempo, e chi
    vuole rimanere nuovi soci comprano lazienda.
  • 2) ACQUISTO DI AZIENDE
  • 3) AMMORTAMENTO INTANGIBILI A VALORI DI MERCATO

La tecnica è al servizio degli obiettivi
delloperazione
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1. Le acquisizioni a debito (LBO)
PROFILI CRITICI DELLOPERAZIONE
  • Tutela dei soci di minoranza e dei creditori
    della società target, che post fusione si ritrova
    più indebitata rispetto a prima
  • riduzione/assenza dividendi
  • Tutele del patrimonio aziendale della società
    target
  • gran parte della redditività aziendale (la c.d.
    cassa o cash flow) verrebbe ora destinata al
    rimborso dei debiti e non agli investimenti
  • vendita di attività (beni immobili, rami
    dazienda, società del gruppo) per ottenere
    ulteriore liquidità per rimborsare i debiti
    contratti
  • Equilibrio finanziario più instabile
  • Tutela degli altri portatori di interessi
  • Comunità, Clienti, Dipendenti, Stato (imposte!)

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Argomenti della lezione
1. Le acquisizioni a debito (LBO) 2. Caso
Telecom Italia 3. Caso Lottomatica
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2. Caso Telecom ItaliaFonte dati
www.wikipedia.it
Sintesi della storia del Gruppo
Telecom Formalmente nasce nel 1994, con il
"Piano di riassetto delle telecomunicazioni". Il
riassetto prevede la fusione delle cinque società
del gruppo IRI-STET operanti nel settore
telefonico SIP, IRITEL, Italcable, Telespazio e
SIRM. Dalla fusione nasce Telecom Italia. Nel
1995, con una scissione parziale dalla casa
madre, nasce Tim (Telecom Italia mobile) il cui
capitale è controllato per il 63,01 da Telecom.
Per massimizzare l'incasso dalla prevista
privatizzazione la Holding STET e Telecom Italia
vengono fuse la nuova società prenderà il nome
di Telecom Italia. Contestualmente Seat
(l'editore delle Pagine Gialle) viene scissa da
Telecom Italia. Sotto la presidenza di Guido
Rossi nel 1997 viene attuata la privatizzazione
della società dalla vendita del 35,26 del
capitale si ricavano circa 26.000 mld di lire. La
privatizzazione viene realizzata con la modalità
del cosiddetto nocciolo duro si vende cercando
di creare un gruppo di azionisti che siano in
grado di farsi carico della gestione della
società. A causa della scarsa risposta degli
investitori il nocciolo non si forma il gruppo
con capofila gli Agnelli riunisce solo il 6,62
delle azioni e si rivela molto fragile. Il
primo LBO Olivetti e Tecnost Nel 1999 la
Olivetti, attraverso la Tecnost (la NewCo) di
Roberto Colaninno, lanciò una offerta pubblica
d'acquisto che si concluse con il controllo del
51,02 della società. La scalata costò 61.000
miliardi di lire, finanziata dalle banche,
obbligazioni e con nuove azioni per oltre 37.000
miliardi. Successivamente Tecnost viene fusa con
Olivetti ( per accorciare la catena di
controllo), ma non con la società target per non
perdere il controllo su di essa (a causa
delleffetto diluizione). Il secondo LBO
Olimpia (Pirelli) Dal luglio 2001 Telecom è
controllata da Olimpia (Newco partecipata da
Pirelli - 60-, Benetton, Banca Intesae,
Unicredito e Hopa) che ha acquistato il pacchetto
di controllo direttamente dagli azionisti di
controllo (non ha lanciato unOPA sul mercato).
Per accorciare la catena di controllo, nel 2003
avviene la fusione tra la controllante Olivetti
con Telecom Italia. Oggi Olimpia è è partecipata
solo da Pirelli e Benetton. Al 14 settembre 2006,
gli azionisti rilevanti di Telecom sono HOPA SPA
con il 3,721 OLIMPIA SPA con il 18,007 e tre
investitori istituzionali. Le cessioni di
attività del Gruppo Telecom Dalla conclusione del
primo LBO, vengono cedute quasi tutte le
partecipazioni in aziende manifatturiere (tranne
Olivetti Tecnost), alcune aziende non strategiche
e varie partecipate straniere Nel 2000
venduta ad Unipol la compagnia di assicurazione
MEIE, ceduto l'80 di Italtel venduta la Sirti
(impiantistica per le reti di telecomunicazioni),
scorporate le attività di Tin.it Nel 2001
ceduto il 26 dell'operatore spagnolo di
telecomunicazioni AUNA. Nel 2002 cessione di
Telespazio Nel 2004 viene venduto l'operatore
mobile venezuelano Digitel a CANTV Nel 2005
cessione di Finsiel (la maggiore azienda italiana
nel campo del software) venduta TIM Hellas La
fusione Telecom Italia - TIM Nel marzo 2005
Telecom Italia lancia un'offerta pubblica
d'acquisto su TIM. La fusione Telecom-TIM è
finanziata da una cordata di banche. Il costo
necessario per loperazione eleva l'indebitamento
di Telecom da 29 a 44 miliardi di euro. Dal
bilancio 2005, l'indebitamento finanziario netto
risulta essere di 39,858 miliardi di euro.
Tuttavia, come già nell'anno passato, la società
decide, nel marzo 2006, di dare priorità
all'aumento dei dividendi per gli azionisti in
risposta, l'agenzia Fitch Ratings riduce il
rating di Telecom Italia, portandolo da A- a
BBB. Il nuovo piano industriale L'11 settembre
2006 il consiglio d'amministrazione dell'azienda
decide di procedere alla divisione e
riorganizzazione di Telecom Italia in tre
distinti settori Telecom Italia (telefonia
fissa, internet e media) Telecom Italia
Mobile (telefonia mobile) Telecom Italia
Rete (la rete telefonica) In un primo momento si
è parlato di una possibile cessione di TIM, sia
in Italia che in Brasile, valutate
rispettivamente 30-35 miliardi di euro e 6-7
miliardi di euro. La cessione permetterebbe a
Telecom Italia di sanare il suo debito di 44
miliardi di euro. Il 15 settembre 2006, dopo
l'annuncio dello scorporo di TIM, Marco
Tronchetti Provera si dimette dalla guida della
società la presidenza torna, dopo 9 anni, a
Guido Rossi, che deve lasciare la FIGC. Sembra
così definitivamente tramontata l'ipotesi
ricostituire TIM come società autonoma e di
venderla successivamente insieme a Telecom Brasil.
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2. Caso Telecom ItaliaFonte articolo La
Repubblica Autore A. Penati, 15-09-2006
  • Per rilevare la quota di controllo di Telecom, i
    nuovi soci non hanno usato la propria liquidità,
    ma quella di una società da loro gestita Pirelli
  • Olimpia (la NewCo) infatti è stata in parte
    capitalizzata mediante apporti dai soci (Pirelli
    e Benetton), ma maggiormente si è indebitata con
    le banche (3 mld).
  • Non essendo stata avviata la fusione tra Olimpia
    e la società target (Telecom) lunica fonte di
    incasso per ripagare i debiti di Olimpia sono i
    dividendi che Telecom paga ai suoi azionisti.
  • A sua volta, i debiti contratti da Pirelli (per
    capitalizzare Olimpia) possono essere ripagati
    solo tramite i dividendi che Olimpia distribuisce
    ai soci (se esiste liquidità sufficiente) oppure
    vendendo attività aziendali del Gruppo Pirelli
    (es Prismian)
  • Agli azionisti di Pirelli, in ogni caso,
    rimarrebbe solo la liquidità residuale.

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2. Caso Telecom ItaliaFonte articolo La
Repubblica Autore A. Penati, 15-09-2006
  • Si dispone (tramite la riorganizzazione) di una
    società (Telecom) per risolvere i problemi di
    Pirelli che però è unaltra società,
    giuridicamente distinta, con azionisti e
    stakeholder distinti
  • La strada individuate è di breve periodo, miope
    la vendita di attività/affari pregiate (TIM).
  • Le argomentazioni di supporto sono deboli.
  • In passato la strategia industriale di Telecom è
    stata sacrificata agli obiettivi finanziari
    per ripagare i debiti contratti con i due LBO,
    sono state vendute le attività estere. Come
    risultato, il Gruppo è ora fortemente concentrato
    nel mercato domestico, più competitivo, saturo e
    a bassa crescita.
  • Altri errori riguardano gli investimenti
    effettuati nel passato (televisioni).

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2. Caso Telecom ItaliaFonte articolo La
RepubblicaAutore A. Penati, 15-09-2006
  • Per non perdere il controllo del Gruppo, la
    fusione TIM-Telecom è stata realizzata facendo
    ricorso ad ulteriore indebitamento.
  • Per cercare di mettere fine alle sofferenze di
    Pirelli, si pregiudica il futuro di Telecom
  • la vendita di TIM sarebbe un errore clamoroso
  • il problema non è TIM in mani straniere (lo
    sono già, senza scandali, 3, Wind,
    Omnitel-Vodafone, Tele2, Albacom ecc.!), ma il
    fallimento del mercato nel rimuovere manager
    inefficienti (che utilizzano le società come se
    fossero proprie).

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2. Caso Telecom ItaliaFonte articolo La
RepubblicaAutore A. Penati, 29-09-2006
  • In conclusione
  • Lesasperazione di operazioni di ingegneria
    finanziaria, unite ad errori industriali, hanno
    appesantito e impoverito il valore del Gruppo
    Telecom
  • Il conflitto fra portatori di interessi nel
    caso Telecom è esponenzialmente ingigantito
    perché coinvolge due Gruppi Industriali distinti
    e quotati la maggioranza degli azionisti
    (ciascuno troppo piccolo) è in balìa delle
    decisioni di una minoranza che il mercato dei
    capitali inefficiente non riesce e rimuovere

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Argomenti della lezione
1. Le acquisizioni a debito (LBO) 2. Caso
Telecom Italia 3. Caso Lottomatica
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3. Caso LottomaticaFonte articolo La
RepubblicaAutore A. Penati, 20-1-2006
  • Nel 2001 Lottomatica entra in Borsa. Pochi mesi
    dopo il Gruppo De Agostini ne acquisisce il
    controllo offrendo a tutti gli azionisti, tramite
    il meccanismo dellOPA, lo stesso prezzo nota
    nel caso Telecom, lattuale gruppo di comando ha
    acquistato le azioni direttamente dal gruppo di
    comando precedente solo loro hanno incassato il
    premio per il controllo
  • La redditività dellazienda e una buona gestione
    consentono in pochi anni di ripagare
    completamente le Banche e gli azionisti.

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3. Caso LottomaticaFonte articolo La
RepubblicaAutore A. Penati, 20-1-2006
  • Il management di Lottomatica ha una visione
    strategica, di lungo periodo la concessione del
    gioco del Lotto scade tra 6 anni e occorre per
    allora avviare nuovi affari complementari.
  • Non ha scelto la strada della diversificazione
    (ossia entrare in settori scollegati),
    utilizzando la cassa generata in Lottomatica per
    acquisire/ sviluppare nuovi mercati (al
    contrario, sono diversi i casi, italiani ed
    esteri, in cui la liquidità dellazienda madre è
    stata impiegata per diversificare in altri
    settori), ma ha scelto la crescita sui mercati
    esteri nel medesimo settore (giochi).
  • Lottomatica chiede agli azionisti (il mercato) i
    mezzi necessari per loperazione e avvia un LBO
    sullazienda target.
  • I margini e la qualità del management lasciano
    presagire che,
  • anche questa volta, risulterà una operazione ben
    riuscita.
  • Cosa insegna il caso Lottomatica?
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