IL CIPPATO PUO' DIVENTARE UN PROGETTO ECONOMICO PER GLI AGRICOLTORI, PER LE NOSTRE CAMPAGNE? - PowerPoint PPT Presentation

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IL CIPPATO PUO' DIVENTARE UN PROGETTO ECONOMICO PER GLI AGRICOLTORI, PER LE NOSTRE CAMPAGNE?

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(CONTI DA VERIFICARE) il prezzo di cessione delle biomasse legnose in Italia si aggira attualmente tra i 40 e i 55 euro la tonnellata. ... come coltura no food . – PowerPoint PPT presentation

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Title: IL CIPPATO PUO' DIVENTARE UN PROGETTO ECONOMICO PER GLI AGRICOLTORI, PER LE NOSTRE CAMPAGNE?


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IL CIPPATO PUO' DIVENTARE UN PROGETTO ECONOMICO
PER GLI AGRICOLTORI, PER LE NOSTRE CAMPAGNE?

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  • LA BIOMASSA
  • La biomassa è la sostanza organica derivante
    dalla fotosintesi clorofilliana le piante
    assorbono dallambiente anidride carbonica che
    viene trasformata, con lapporto di energia
    solare, acqua e sostanze nutrienti, presenti nel
    terreno, in materiale organico.
  • Il potenziale contenuto energetico che viene dato
    dalla creazione di biomassa nel pianeta in un
    anno è equivalente a 70 miliardi di tonnellate di
    petrolio, circa 10 volte lattuale fabbisogno
    energetico mondiale.
  • La biomassa è la più diffusa e antica delle fonti
    energetiche, sostituita gradualmente, negli
    ultimi 150 anni, dai combustibili fossili. Anche
    i combustibili fossili hanno origine organica, ma
    non sono rinnovabili (la biomassa lo è).

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  • LA BIOMASSA UTILIZZABILE
  • A FINI ENERGETICI
  • Tra le principali tipologie di biomassa
    utilizzabili per la produzione di energia, oltre
    alla legna derivante dalla cura dei boschi, ai
    residui dellattività agricola (paglia, potature)
    e delle attività agroindustriali, oltre agli
    scarti della lavorazione del legno, e dai reflui
    industriali, civili, animali e della frazione
    organica dei rifiuti solidi organici, oltre a
    tutto questo, una biomassa ad utilizzo energetico
    può essere specificatamente data da apposite
    colture, o lignocellulosiche, o oleaginose,
    amidacee, zuccherine cioè da piante coltivate
    per essere destinate alla produzione di energia.

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  • UN MODELLO PRODUTTIVO AGRICOLO
  • IL PAE
  • Piante appositamente destinate alla produzione
    energetica non si chiamano queste produzioni
    Biomasse, ma PAE, cioè Produzioni
    Energetiche di origine Agricola. Infatti nel
    termine Biomassa vengono compresi materiali di
    scarto non certificabili e non solo agricoli.
  • PAE sono prodotti vergini, materiali
    agro-forestali provenienti da coltivazioni
    erbacee e arboree, appositamente coltivati per
    destinarli alla produzione energetica.
  • Pertanto, per gli operatori del settore, il PAE
    (le produzioni agricole energetiche) è un modello
    produttivo che si può controllare, testare,
    certificare, senza rischi per lambiente nella
    fase di trasformazione energetica.

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  • QUALI PIANTE UTILIZZARE?
  • 1 IPOTESI I PIOPPETI
  • Anche lelemento paesaggistico diventa
    importante utilizziamo per le nostre campagne
    che cercano un progetto economico produzioni
    legnose che le rendano gradevoli, belle a
    vedersi?
  • Una possibilità è data dal pioppo. I
    pioppeti sono lelemento di attrazione del
    paesaggio, e allo stesso tempo economicamente
    compatibile, più di altre specie magari più
    pregevoli, come i platani, i salici, gli
    eucalipti.
  •  
  • LA COLTIVAZIONE DEL PIOPPO SRF
  • Il pioppo a rapida crescita (SRF sta per
    Short Rotation Forestry) ha il vantaggio di avere
    vari ibridi (non ogm!) in modo da trovare quello
    più adatto a ciascun particolare terreno ed area
    geografica.
  • E una pianta inoltre che dà una produzione
    costante (pertanto un sicuro approvvigionamento
    per il consumo energetico), è molto produttiva
    (il taglio può avvenire ogni due anni con piante
    ad altezza di 7/8 metri oppure ogni 5 anni con
    piante ad altezza di più di 12/15 metri), non è
    invasiva e ha un facile espianto ed inoltre vi è
    un uso dacqua senzaltro inferiore a quello
    utilizzato per la produzione di mais.
    Ciononostante luso dellacqua in forme di
    irrigazione è essenziale per la buona resa del
    pioppeto.

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  • I LIMITI DELLA COLTIVAZIONE DEL PIOPPO
  • Il problema del futuro sarà, nelle nostre
    campagne, la razionalizzazione dellacqua
    (proveniente dal Piave).
  • Siamo in zona di alta pianura. Pertanto in
    un contesto di presenza dacqua portata solo da
    sistemi di irrigazione artificiali, che tolgono
    molta capacità idrica ai fiumi (un problema con
    il quale, piaccia o non piaccia, dovremo fare i
    conti).
  • Il pioppeto richiede terreni con
    disponibilità dacqua e di nutrienti, e dipende
    anche da un diserbo accurato. Questa specie
    tollera male la siccità estiva, è sensibile a
    diversi parassiti e tende a sfruttare molto il
    terreno su cui cresce. Pertanto il pioppeto
    richiede diserbi, fertilizzazioni, irrigazione
    artificiale. I risultati sono superiori a quelli
    di molte altre specie arboree, ma richiede
    interventi irrigui e chimici non indifferenti.

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  • 2 IPOTESI LA COLTIVAZIONE DELLA ROBINIA
  • Unalternativa, meno pregevole forse dal
    punto di vista estetico-ambientale, ma più valida
    dal punto di vista economico, e di non
    inquinamento e di risparmio dacqua, potrebbe
    essere quello della coltivazione della Robinia.
  • I vantaggi della robinia sono la notevole
    frugalità, la crescita iniziale molto rapida e la
    grande vitalità delle ceppaie. Si adatta a
    terreni relativamente poveri, tollera la siccità
    estiva. Ha una grande capacità di fissare lazoto
    atmosferico, che rende superflui gli interventi
    di fertilizzazione, ed evita di depauperare il
    suolo anche in presenza di una gestione
    produttiva intensiva.
  • Lo svantaggio della robinia potrebbe essere
    quello di allargarsi troppo, uscendo dagli
    allineamenti originali dei campi, con
    unestensione a zone adiacenti. Questo problema
    mostra però la grande vitalità della specie è può
    essere risolto con misure di controllo (ad
    esempio passando con un trinciatutto) per
    mantenere gli allineamenti dei campi e i confini.

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  • PIOPPO O ROBINIA?
  • La soluzione potrebbe essere di creare situazione
    di convivenza, di COMPLEMENTARIETA, tra pioppeti
    e robineti, mettendo questi ultimi in luoghi dove
    il pioppo non può sviluppare tutto il suo
    potenziale.
  • Il robineto ha spese ridotte (limpianto, il
    controllo degli allineamenti, la raccolta), ed è
    adatto ad occupare anche appezzamenti
    relativamente piccoli, dove si desidera
    intervenire con la minor frequenza possibile. Il
    taglio può essere a turno breve (ogni 2-4 anni)
    o a turno medio (ogni 5-7 anni).
  • A sua volta il pioppeto dà una pregevole
    produzione legnosa e attualmente gode pure di
    finanziamenti europei per i costi di impianto e
    manutenzione (ed è possibile, a proposito di
    contributi europei, coltivarlo su terreni a set
    aside come coltura no food, continuando a
    ricevere il contributo europeo per il terreno a
    riposo).

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  • CONVIENE COLTIVARE CIPPATO?
  • (CONTI DA VERIFICARE)
  • il prezzo di cessione delle biomasse legnose in
    Italia si aggira attualmente tra i 40 e i 55 euro
    la tonnellata. Considerati i costi di raccolta,
    che oscillano oggi tra gli 11 ed i 18 euro la
    tonnellata, ed i costi di trasporto che devono
    essere contenuti in un massimo di 10 euro la
    tonnellata, la coltivazione può consentire
    allagricoltore la remunerazione del materiale
    legnoso con almeno 20 euro la tonnellata di
    prodotto legnoso. Tenuto inoltre conto di
    possibili finaziamenti europei (premio unico
    annuale seminativo e aiuto supplementare),
    oppure dellutilizzo di campi a set aside
    continuando ad usufruire dello specifico
    contributo per colture a riposo.

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  • IL GUADAGNO DI UN CAMPO TREVIGIANO
  • 50 euro (prezzo a tonnellata)
  • 10 euro (spese di raccolta)
  • 10 euro (sp. gestione, essiccazione,
    controllo, trinciamento, etc.)
  • 10 euro (trasporto)
  • __________________
  • 20 euro (UTILE a tonnellata)
  • 200 ton/ha x 20 euro 4.000 euro 2 anni per
    taglio
  • 2.000 euro allanno a ettaro (2 campi) senza
    contributi diretti e indiretti (1.000 euro annue
    a campo senza contributi)
  • MA NON E SOLO QUESTO

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  • I CONTRIBUTI
  • Come prima detto, con lattuale regolamentazione
    comunitaria le colture permanenti destinate ad
    uso energetico possono beneficiare sia del Premio
    Unico Annuale seminativi, che di aiuti
    supplementari di volta in volta stabiliti.
  • Aiuti che lazienda può ottenere solo
    contrattualizzando il ritiro a scopo energetico
    delle produzioni realizzate con una società
    accreditata presso gli organismi pagatori.
  • E con la possibilità di coltivare la pianta
    destinata ad uso energetico anche su terreni a
    set aside, come coltura no food.

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  • IL PROTOCOLLO DI KYOTO E I CREDITI DI
  • ANIDRIDE CARBONICA
  • Unimportante funzione ambientale delle piante è
    data dalla loro capacità di accumulare gas ad
    effetto serra, in particolare la Co2 (anidride
    carbonica), che sta aumentando considerevolmente
    nellatmosfera (35 negli ultimi 150 anni),
    determinando laumento delleffetto serra che si
    ritiene una delle cause dei cambiamenti climatici
    in corso.
  • Il Protocollo di Kyoto obbliga i paesi che lo
    hanno sottoscritto a ridurre del 6 le emissioni
    di Co2 nellatmosfera. Le piantagioni forestali,
    anche quelle a turno breve, possono contribuire a
    immagazzinare il carbonio (ovvero la Co2)
    allinterno della parte legnosa e anche nel
    terreno.
  • Se poi si usano tecniche colturali conservative
    che riducano al massimo le lavorazioni del
    terreno, la mancanza di disturbo al suolo
    consentirebbe negli anni di conservare e
    aumentare ulteriormente il contenuto di Carbonio
    dei terreni agricoli e forestali.
  • Le piantagioni boschive a rapido accrescimento
    sono tra i sistemi agro-forestali più efficaci
    per lassorbimento di gas serra.
  • Il fatto che vari Paesi industriali si siano
    impegnati a ridurre le emissioni di Co2, questo
    sta portando allo sviluppo, a livello
    internazionale, di un sistema simile alle Borse
    finanziarie in cui, sul mercato libero, nazioni,
    imprese o singoli operatori privati possono
    vendere o comprare, a seconda delle proprie
    necessità, i crediti di Carbonio, cioè la
    capacità dimostrata e certificata di assorbire
    Co2.

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  • AL POSTO DELLE CAVE
  • UN PROGETTO RURALE NELLE NOSTRE CAMPAGNE, NEL
    SEGNO DELLO SVILUPPO AGRICOLO E DELLAMBIENTE
  • Pertanto le piantagioni boschive consentono di
    sostituire i combustibili fossili con un
    combustibile rinnovabile come il legno.
  • E qui sta un altro punto da valutare.
    Contemporaneamente al legno in combustione, usato
    per riscaldare o raffreddare edifici, si può
    sviluppare, con lo stesso processo, la
    COGENERAZIONE, cioè la possibilità che abbiamo di
    usare la stessa combustione per una percentuale
    di produzione energetica, da usare per
    lautoconsumo o da mettere in rete (con
    lintroito dei cosiddetti certificati verdi, che
    remunerano il produttore di energia rinnovabile).
  • Studi del CNR ci dicono che, se soltanto si
    raddoppiasse la quantità di energia prodotta con
    tali coltivazioni, lItalia sarebbe in grado di
    soddisfare quasi completamente gli impegni di
    riduzione dei gas serra
  • connessi al protocollo di Kyoto.
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