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LEGIONELLA: GESTIONE DI UN

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Title: LEGIONELLA: GESTIONE DI UN EMERGENZA OSPEDALIERA Author: Dr.ssa Giovanna Faccenda Last modified by: Dr.ssa Giovanna Faccenda Created Date – PowerPoint PPT presentation

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Title: LEGIONELLA: GESTIONE DI UN


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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
OSPEDALE SICURO dalla PROGETTAZIONE alla
GESTIONE SICUREZZA, IGIENE E TECNICA OSPEDALIERA
  • Paola De Bellis
  • Giovanna Faccenda

Fano 16 novembre 2006
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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Epidemiologia
  • Problema emergente attualmente ancora
    sottostimato
  • In Europa il tasso medio di infezione
  • 5,4 casi/milione (2000)
  • 7,6 casi/milione (2001)
  • 10,1 casi/milione (2002)
  • 37,9 di origine comunitaria, 8,6 nosocomiale,
    20,6 associato a viaggi, 32,9 sorgente
    sconosciuta
  • 189 epidemie (1579 casi) di cui
  • - 36 nosocomiali
  • - 38 comunitarie
  • - 113 associate a viaggi

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In Italia
LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
  • In 20 anni sono stati notificati 3021 casi
    (83-2003)
  • Nel 2003, notifiche 617
  • Lombardia
  • Piemonte
  • Lazio
  • Di cui 12,3 del totale (76) erano di origine
  • nosocomiale (solo il 54 di origine nosocomiale
  • certa)

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N. di casi notificati per regione nel 2002
Totale casi 639
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Manifestazione e gestione dei casi
LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
  • Caso 1
  • Caso sospetto ma non accertato
  • Femmina età 55 anni con neoplasia in trattamento
    con corticosteroidi. Anche se erano soddisfatti i
    criteri delle linee guida ministeriali i clinici
    non hanno confermato la diagnosi
  • Precedente ricovero presso la U.O. di medicina
    dal 19/4 al 27/4.
  • Si ricovera il 4/05/05 presso la U.O. di Medicina
    per focolaio broncopneumonico
  • Ospedalizzazione continuativa per almeno 10
    giorni prima dellinizio della sintomatologia
  • Broncopolmonite
  • Antigene urinario positivo il 5/05/05
  • Antilegionella IgM 24,4 (lt a 9)

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Manifestazione e gestione dei casi
LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
  • Caso 1
  • Caso sospetto ma non accertato
  • presumibile fonte di esposizione lacqua (la
    ricerca quantitativa gt102 UFC)
  • Non risulta nelle 2 settimane precedenti
    lesordio della sintomatologia soggiorno diverso
    dalla propria abitazione né alcun fattore di
    rischio comunitario

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Manifestazione e gestione dei casi
LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
  • Caso 2
  • Caso accertato di legionellosi nosocomiale
  • Maschio, 80 anni, immunosoppressione per terapia
    corticosteroidea
  • Precedentemente ricoverato presso la U.O. di
    Medicina dal 4/4/05 al 26/4/05
  • Si ricovera nuovamente il 6/05/05 presso la U.O.
    di Geriatria con un quadro di ampio focolaio
    broncopneumonico sup. dx, recente
    pleuropericardite
  • Antigene urinario positivo in data 11/05/05
  • Sierologia positiva antilegionella (RFC) gt1512
    antilegionella IFI 1128, IGM 36,7,

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Manifestazione e gestione dei casi
LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
  • Caso 2
  • Caso accertato di legionellosi nosocomiale
  • presumibile fonte di esposizione lacqua (I
    ricovero) la ricerca quantitativa gt102 UFC
  • Non risulta soggiorno diverso dalla propria
    abitazione nelle 2 settimane precedenti lesordio
    della sintomatologia
  • Non è stato rilevato alcun fattore di rischio
    comunitario (Igiene e Sanità Pubblica)

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Manifestazione e gestione dei casi
LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
  • Caso 3
  • Caso accertato di legionellosi di possibile
    origine nosocomiale
  • Paziente femmina di anni 80 con insufficienza
    cardiaca
  • Ricovero presso la U.O. di Medicina dal 11/5 al
    18/5
  • Si ricovera nuovamente dal 2/06/05 al 20/06/5
    presso la U.O. di Geriatria
  • Addensamento polmonare
  • Antigene urinario positivo 3/06/06
  • Sierologia antilegionella 132 (RFC), 1128
    (IFI), 1256 (IFI), antilegionella IgG 11,3, IgM
    51,1
  • Presumibile fonte di esposizione lacqua (P.S.) ?

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Manifestazione e gestione dei casi
LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
  • Caso 3
  • Caso accertato di legionellosi di possibile
    origine nosocomiale
  • Sottoposta ad ossigenoterapia (nel rispetto dei
    protocollo)
  • Insorgenza della sintomatologia dopo 15 giorni
    dalla dimissione
  • Non risulta nelle 2 settimane precedenti
    lesordio della sintomatologia soggiorno diverso
    dalla propria abitazione né alcun fattore di
    rischio comunitario
  • Utilizzo di ossigenoterapia domiciliare (negativa
    la ricerca di legionella nellacqua del
    gorgogliatore)

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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Strategie di intervento
  • Costituzione unità di Crisi
  • Indagine epidemiologica
  • Monitoraggio delle possibili fonti di
    contaminazione ambientale
  • Divieto di utilizzo dellacqua interventi di
    bonifica dellimpianto idrico installazione
    idonei filtri
  • Coinvolgimento del personale, diffusione del
    protocollo Legionellosi vigilanza in ambiente
    ospedaliero.
  • Sorveglianza attiva polmoniti nosocomiali
  • Disinfezione continua dellimpianto idrico
  • Consulenza del Servizio di Igiene Ospedaliera
    Azienda Ospedaliera - Universitaria Osp. Riuniti
    - Ancona

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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Strategie di intervento
  • Costituzione Unità di crisi
  • E stata istituita lUnità di Crisi costituita
    da
  • Direzione Medica Ospedaliera
  • Servizio di Prevenzione e Protezione
  • Ufficio Tecnico
  • Ditta manutenzione Impianti

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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Strategie di intervento
  • Indagine epidemiologica in ambiente ospedaliero
  • Individuazione fonti di esposizione tramite
    lintervista del personale medico e non dellU.O.
  • esame della documentazione sanitaria del primo
    ricovero
  • indagine ambientale
  • Indagine epidemiologica dellIgiene e Sanità
    Pubblica
  • Non sono stati evidenziati fattori di rischio
    comunitari

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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Strategie di intervento
  • Monitoraggio
  • Impianto di condizionamento
  • Impianto idrico
  • esecuzione di campionamenti dellacqua (calda e
    fredda) prioritariamente a livello della
    medicina (stanze dei pazienti) e a livello
    centralizzato (boiler), successivamente
    allingresso dellacquedotto, addolcitori,
    medicina durgenza e ai piani non ancora
    occupati. Allinizio ogni 7 giorni,
    successivamente ogni 15 giorni, poi 1 volta al
    mese

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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Strategie di intervento
  • Divieto di utilizzo dellacqua interventi di
    bonifica dellimpianto idrico, installazione
    filtri
  • Alla comunicazione del secondo caso è stato
    disposto il divieto di utilizzo dellacqua
    potabile in Medicina
  • In contemporanea è stata effettuata la bonifica
    dellimpianto idrico tramite shock termico e
    iperclorazione (per 3 giorni), ripetuto dopo
    circa 20 giorni
  • Riutilizzo acqua fredda per uso igienico
  • In considerazione che la negatività non si
    manteneva per più di 15 giorni sono stati
    installati idonei filtri ai rubinetti
  • Successivamente riammissione dellutilizzo
    dellacqua
  • Pulizia canali di ventilazione

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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Strategie di intervento
  • Coinvolgimento del personale
  • Immediati contatti con il Responsabile dellU.O.
  • Riunione con tutto il personale sanitario
    coinvolto (ala nuova dellOspedale)
  • Sensibilizzazione del personale sanitario per
    lindividuazione dei casi
  • Formalizzazione di un percorso operativo da
    seguire in presenza di casi sospetti di
    legionellosi
  • Raccomandazione per il rispetto delle procedure
    che interessano lapparato respiratorio
    (ossigenoterapia, aerosol terapia) e loro
    verifica.

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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Strategie di intervento
  • Sorveglianza attiva polmoniti nosocomiali
  • Indagine conoscitiva sulla situazione delle
    polmoniti nosocomiali in tutto lospedale
  • Sorveglianza attiva delle polmoniti nosocomiali
    in tutto il Presidio Ospedaliero mediante
    lutilizzo di apposita scheda

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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Strategie di intervento
  • Disinfezione continua dellimpianto idrico
  • In data 28/09/05 è stato installato un sistema
    di disinfezione dellimpianto idrico tramite
    biossido di cloro
  • Dal mese di dicembre inizio della negatività che
    si è mantenuta nel tempo
  • Rimozione dei filtri nel mese di aprile 2006
  • Sporadica ripositivizzazione legata ad
    occasionale malfunzionamento dellimpianto

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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Valutazioni e conclusioni
  • Criticità
  • Aspetti tecnici
  • Aspetti gestionali/relazionali
  • Aspetti tecnici
  • Difficoltà nellesecuzione della clorazione e
    shock termico (caratteristiche intrinseche
    dellimpianto scarsa conoscenza dello stesso)
  • Mancanza di procedure specifiche e dettagliate
  • Efficacia limitata dei trattamenti nel tempo
  • Difficoltà dellinquadramento clinico dei casi
    secondo le linee guida ministeriali

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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Valutazioni e colclusioni
  • Aspetti gestionali/relazionali
  • Reazione di allarme degli operatori
  • Gestione dellU.O. di Medicina (53 pl) senza
    acqua o solo con acqua fredda per diversi giorni
  • Gestione dei filtri
  • Comparsa di articoli sulla stampa
  • Interessamento degli organi di vigilanza
  • Impatto economico

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LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
  • Impatto economico
  • Esami microbiologici 8.044,22 (anno 2005)
    4.460,23 (anno 2006)
  • Iperclorazione 7.123,00 (anno 2005) 2.020,00
    (anno 2006)
  • Modifiche tecniche dellimpianto e bonifiche
    (addolcitore, boiler ecc) 27.710
  • Installazione e gestione filtri 76.000 (2005),
    75.000 (al30/09/06)
  • Impianto biossido di cloro 32.000
    (installazione) 1.000 (costo di esercizio
    annuo)
  • Impegno personale ?

22
LEGIONELLA GESTIONE DI UNEMERGENZA OSPEDALIERA
Tutte le misure adottate in maniera integrata si
sono dimostrate ad oggi efficaci
nellinterruzione della catena epidemiolgica
della malattia
23
Grazie
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