Title: Diapositiva 1
1Metodi di valutazione della membrana peritoneale
Dott. Gianpaolo Amici U.O. Nefrologia e Dialisi
Ospedale di Treviso
2Un po di storia
Popovich RP, et al. The definition of a novel
portable/wearable equilibrium peritoneal dialysis
technique. ASAIO 1976 5 64. Pyle KW, et al.
Peritoneal trasport evaluation in CAPD.
Moncrief-Popovich, eds. CAPD Update Masson 1980
35-52. Verger C, et al. Structural and
ultrastructural peritoneal membrane changes and
permeability alterations during continuous
ambulatory peritoneal dialysis. Proc Eur Dial
Transplant Assoc. 1981 18 199-205. Verger C,
et al. Acute changes in peritoneal morphology and
transport properties with infectious peritonitis
and mechanical injury. Kidney Int 1983 23
823831.
3Primi studi di trasporto peritoneale
Pyle KW, et al. CAPD Update 1980
4Mass Transfer Area Coefficient
- D(VDCD)/dt KA(CB-CD) (1-s)QUC
- Tasso accumulo soluti diffusione
convezione - Dove
- Membrana peritoneale omogenea
- C CB-f(CB-CD) variazioni di concentrazione in
funzione delle quantità di trasporto convettivo e
diffusivo - KA mass transfer area coefficient (costante)
- s coefficiente di riflessione
- QU a1 exp(a2t) a3 tasso di ultrafiltrazione
- Ne deriva la funzione del volume del dialisato
nel tempo - VD a1/a2 exp(a2t)-1a3tVD0
5Primi approcci per i test di funzionalità
peritoneale
- Verger C, et al. Prognostic value of peritoneal
equilibration curves in CAPD patients. Proc. III
Int Symp on PD (Washington DC) 1984 88-93. - Verger C, et al. Peritoneal permeability and
encapsulating peritonitis. The Lancet 1985 325
(8435) 986-7.
6Twardowski ZJ, et al. Peritoneal equilibration
test. Perit Dial Bull 1987 7 138-47. Introduzio
ne di un test sistematico, semplice,
riproducibile durata 4 ore, G. 2.27, 2 litri,
D/P urea, creatinina, glucosio, proteine,
correzione interferenza creatinina, volume
residuo, valori di riferimento per
classificazione.
7Prima domanda
- Perché si eseguono i test di funzionalità
peritoneale?
8Classificazione dei pazienti con il PET
9(No Transcript)
10Effetto del trasporto peritoneale
11Utilizzo del PET per la prescrizione
12Utilizzo del PET nel deficit di UF
13Seconda domanda
- Quale test eseguite per il monitoraggio della
funzionalità della membrana peritoneale?
14Deflessione del sodio con soluzioni glucidiche e
modello a tre pori
n dV/dt JV LpS . (?P -?prot??prot
?g??g - ?-?i??i) L
i1
15PDC(Haraldsson B. Kidney Int 1995 47 1187-98.)
- Utilizza il modello a tre pori di Rippe e
software di modeling Gambro. - A0/?x area di diffusione di piccoli soluti, LpS
conduttanza idraulica, JvAR riassorbimento di
fluido verso il sangue, JvL flusso di plasma
attraverso i pori grandi. - Raccolta 24 ore, 5-6 scambi, differenti stasi e
concentrazioni, sacche separate, pesate e
campionate, urine 24h, siero 2 campioni, dosaggio
di urea creatinina glucosio albumina e sodio. - Effettuate validazioni indipendenti.
16PFT- Peritoneal Function TestGotch FA, et al.
Adv Perit Dial 1996 12 43-5.
- Incluso nel software modellazione Pack PD
Fresenius - Pt50 tempo necessario per un soluto per
raggiungere un D/P di 0.5. - Valutazione di trasporto peritoneale, clearance
totale, bilancio di fluido e parametri
nutrizionali. - Raccolta delle 24 ore di dialisato con singole
sacche con diversi tempi di stasi, separate
pesate e campionate per urea, creatinina,
glucosio e proteine, raccolta urine e campione di
siero. - Effettuata validazione clinica controllata
dallautore.
17PD AdequestVonesh EF, et al. Blood Purif 1991
9 246-70.
- Modello di Pyle-Popovich modificato, software
modellazione Baxter. - Basato su PET standard con raccolta dialisato
della notte e urine e dialisato delle 24 ore. - Drenaggio della sacca notturna di almeno 6 ore di
durata, infusione di 2 litri G 2.27, stasi 4
ore, campioni 0-2-4h, un campione siero, dosaggio
di urea glucosio e creatinina. - Eseguite validazioni indipendenti.
18SPA - Standard permeability analysis
- Stasi 4 ore, G3.86, 2 litri, campionamento
dialisato minuti 10-20-30-60-120-180, due
campioni ematici. Marker di volume destrano
70.000 1g/L. Dosaggi destrano HPLC, elettroliti
con elettrodi specifici, glucosio e proteine
standard. - Pannekeet MM, et al. Kidney Int 1995 48 866-75.
- Smit W, et al. Kidney Int 2004 66 849-54
19PET G.3.86
- Suggerito come test più utile del PET standard
con stessa durata e procedura. - Calcolo di D/PCr, D/D0G, UF, ?DNa assoluto.
- Documentata capacità di diagnosticare deficit di
UF nelle fasi iniziali e seguirne la progressione
con incremento del trasporto molecolare e
riduzione del ?DNa. - Validato come test di follow-up da La Milia V,
et al. Kidney Int 2006 69 927-33.
20Mini-PET
- G3.86, 2 litri, stasi 1 ora.
- Dosaggio di creatinina, proteine e glucosio con
metodi standard, sodio con fotometria a fiamma e
potenziometria diretta. - FWT (ml) UF totale (ml) UFSP (ml)
- UFSP calcolata sul rapporto tra sodio rimosso
(massa) e sodio plasmatico. - La Milia V, et al. Kidney Int 2005 68 840-6.
Doppio Mini-PET
- Stesse procedure del miniPET con G1.36 e G3.86
1 ora ciascuna in sequenza. - Stessi dosaggi e calcoli.
- Calcolo e valutazione conduttanza osmotica del
glucosio, calcolo esatto della FWT con correzione
del trasporto del sodio puramente diffusivo. - Test utile per la valutazione di UFF
- La Milia V, et al. Kidney Int 2007 72 643-50.
21Terza domanda
- Quale problema metodologico richiede una
particolare cura nellesecuzione dei test?
22Dosaggio della creatinina nei liquidi
- A distanza di molti anni il metodo dosaggio più
diffuso della creatinina rimane quello Jaffè
cinetico. - Questo metodo soffre linterferenza del glucosio
presente nel liquido di dialisi peritoneale. - La correzione viene fatta dosando la creatinina
nel liquido di una sacca blank. - Il valore ottenuto viene diviso per la
concentrazione del glucosio e si ottiene un
fattore di correzione della sovrastima che
moltiplicato per la concentrazione del glucosio
presente in ogni singolo campione deve poi essere
sottratto dai dosaggi della creatinina nei
liquidi.
23Dosaggio del glucosio nei liquidi
- Il dosaggio del glucosio con metodo enzimatico
(esochinasi) nei liquidi (dialisato) è lineare
mediamente fino a 800 mg/dl. - Alle concentrazioni medie del PET (2270-3860
mg/dl) i liquidi di dialisi sottoposti a questa
determinazione mostrano una sottostima rilevante. - Qualora al tempo 0 del PET o nel liquido blank
della sacca di controllo il dosaggio sia più
basso del previsto deve essere considerato questo
errore. - Lerrore può essere corretto con diluizione del
liquido di dialisi ma il laboratorio deve essere
sensibilizzato alle necessità di accuratezza.
24Altri problemi metodologici
- Lo spazio morto delle linee e lo scarto di fluido
- Il tempo zero
- Il calcolo e la valutazione del volume residuo
- La pesatura esatta del volume infuso
- La pesatura esatta del volume drenato
- Il tempo di infusione
- Il tempo di drenaggio
25Il controllo della qualità dei test
- Controllo critico dei dati strani e non
compatibili con la fisiologia o lo stato del
paziente. - Costruzione delle curve di equilibrazione per
controllo progressività (0-120-240). - Il D/P della Creat ha una distribuzione gaussiana
nelle popolazioni, le categorie medie (HA-LA)
sono le più frequenti (75), le categorie estreme
L e H sono rare (25 massimo).
26Quarta domanda
- La standardizzazione dei test in dialisi
peritoneale presenta dei vantaggi quali?
27Standardizzazione del PET
- Confrontabilità dei PET in quanto test
semplificati di trasporto sono misure relative e
quindi il loro valore è legato al protocollo
esecutivo. - Tempo di stasi, numero di prelievi, dosaggi,
volumi e concentrazioni sono elementi essenziali
da specificare
28Test di follow-up
- La confrontabilità dei risultati del PET può
essere utile interpaziente ma nel lungo termine è
essenziale per valutare i cambiamenti della
membrana peritoneale nel tempo specie in
relazione a eventi patologici. - La standardizzazione del protocollo esecutivo del
test costante nel tempo permette questo tipo di
controllo clinico
29Didattica e protocolli
- La trasmissione delle conoscenze teoriche e
pratiche negli avvicendamenti di personale e
nella didattica viene facilitata dalla presenza
di protocolli validi, riconosciuti unanimemente e
stabili nel tempo. - Il PET pur essendo conosciuto da parecchio tempo
rimane una procedura complessa e delicata e
quindi si giova della presenza di protocolli
consolidati