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Studente: GIORGIO ROSATI

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Studente: GIORGIO ROSATI Correlatore: PAOLO NERI Correlatore: MARIA LITIDO Referente: Prof. PLACIDO MUNAF LCA ESECUZIONE DELLA VALUTAZIONE DELL IMPATTO AMBIENTALE ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Studente: GIORGIO ROSATI


1
  • Studente GIORGIO ROSATI
  • Correlatore PAOLO NERI
  • Correlatore MARIA LITIDO
  • Referente Prof. PLACIDO MUNAFÒ

2
OBIETTIVI DELLO STUDIO
  • Gli elementi vetrati hanno una vita utile
    limitata, obiettivo dello studio è ricercare una
    forma di riutilizzo che sia effettivamente
    vantaggiosa dal punto di vista dellimpatto
    ambientale.
  • Mediante prove di laboratorio stabilire
    leffettiva possibilità di progettare fine vita
    diversi da quelli correntemente realizzati.
  • Eseguita unanalisi di mercato delle tipologie di
    elementi commercializzati si intende realizzare
    un confronto tra gli stessi in merito allimpatto
    ambientale prodotto nel corso dellintero ciclo
    di vita.

3
ORGANIZZAZIONE DEL LAVOROESECUZIONE DEI TEST IN
LABORATORIO
  • Sviluppo di una metodologia operativa di
    smantellamento dei manufatti ordinari e
    separazione delle componenti fondamentali
  • Monitoraggio dello stato di degrado del deposito
    sottoposto a diverse condizioni ambientali
    (diverse tipologie di ambienti aggressivi).
  • Determinazioni delle prestazioni fisiche
    dellelemento deteriorato.
  • Progettazione (qualora si evidenziasse la
    fattibilità del punto 1) di una metodologia di
    riutilizzo dellelemento.
  • Determinazione di un processo di controllo di
    qualità dellelemento al termine della vita utile
    del manufatto vetrocamera.

4
ESECUZIONE DEI TEST IN LABORATORIOPROVA n. 1
  • Procedure per separare un vetrocamera nelle sue
    componenti essenziali. Dovranno però essere
    speditive, non distruttive e semplici da
    realizzare.
  • Metodologie adottate
  • taglio meccanico
  • riscaldamento in acqua e taglio meccanico
  • riscaldamento in acqua con ausilio di ultrasuoni
    e taglio meccanico
  • acido acetico e taglio meccanico

5
ESECUZIONE DEI TEST IN LABORATORIOPROVA n. 2
6
ESECUZIONE DEI TEST IN LABORATORIOPROVA n. 3
Dallanalisi degli spettri di assorbimento si
nota come il vetro deteriorato presenti le
medesime proprietà nellUV visibile, diventando
invece molto meno riflettente nel lontano
infrarosso.
7
ESECUZIONE DEI TEST IN LABORATORIOPROVA n. 4
  • Metodologia di riutilizzo dellelemento
  • smontaggio dellelemento con tecnica TAGLIO
    MANUALE
  • rimozione del profilo distanziatore
  • asportazione dei sali disidratanti
  • effettuazione di un ciclo di riscaldamento per i
    Sali (5 0re a 300)
  • raschiatura del vetro nelle zone a contatto con i
    sigillanti
  • riassemblaggio del manufatto (metodologia
    tradizionale)
  • PROVA n. 5
  • Metodologia controllo qualità
  • Controllo ottico del vetro con deposito e nel
    caso fossero presenti macchie di grandezza
    superiore a 0,5 mm sostituire lelemento.

8
ORGANIZZAZIONE DEL LAVOROLCA
  • Analisi dettagliata dei componenti costitutivi
    degli elementi vetrati
  • Confronto tra gli impatti ambientali prodotti
    dalle varie soluzioni presenti nel mercato
  • Analisi di sensibilità su un manufatto
    particolarmente rappresentativo al variare di
    alcune caratteristiche costitutive

9
LCAI CAMPIONI DA STUDIARE
Campioni derivanti dalla ricerca di mercato,
rappresentano una completa sintesi dellofferta.
Ci sono anche elementi che sebbene poco venduti a
causa della recente introduzione sul mercato
potrebbero essere invece largamente utilizzati in
futuro.
10
LCAIL SERRAMENTO (IL SISTEMA)
  • Per effettuare il calcolo del fabbisogno
    energetico di un vetro, in base alla norma UNI
    10077-1 del 2007, non si può prescindere dalle
    caratteristiche del telaio, come evidenziato
    dalla seguente formula
  • Di conseguenza si è utilizzato il telaio in legno
    presente nella banca dati EcoInvent per la parte
    relativa alla tecnologia costruttiva, e per la
    trasmittanza termica, mentre le informazioni
    mancanti (permeabilità allaria) sono state
    tratte dalle schede tecniche della ditta Cormo
    soc. Coop telaio S1.
  • Il serramento ha unarea di 1,5 m2, con 1 m2 di
    superficie vetrata e 0,5 m2 di telaio, è posto ad
    Ancona ed è rivolto verso Sud, per 30 anni. Il
    pannello vetrato è il campione 6-A.

11
La Metodologia LCA
OBIETTIVO UNITA FUNZIONALE FUNZIONE DEL
SISTEMA CONFINI DEL SISTEMA ISO 14040
ENERGIE
PROCESSI
MATERIALI
Competenze INGEGNERIA, ECONOMIA, FISICA, SC.
AMBIENTALI, SC. NATURALI, BIOLOGIA, ARCHITETTURA,
CHIMICA, MEDICINA, STORIA,
EMISSIONI E RISORSE
VALUTAZIONE DEL DANNO AMBIENTALE ISO 14044
ANALISI DI SENSIBILITÀ E VALUTAZIONE DEI
MIGLIORAMENTI ISO 14044
12
LCA IL CODICE DI CALCOLO SIMAPRO LCA COME PROCESSO
Resources
Processing
INPUT
Material
Energy
Transport
OUTPUT
  • Emission to air
  • Emission to water
  • Emission to soil
  • Final waste flow
  • Non material emis
  • Social issues
  • Economic issues

DISPOSAL
Waste Treatment
LCA
13
LCA I METODI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI
  • Sviluppatore Prè su commissione del
    Min.Ambiente olandese
  • Uno dei più diffusi a livello europeo
  • Valutazione attraverso un valore sintetico,
    basato su 3 categorie di danno a loro volta
    ripartite in categorie di impatto(approccio
    endpoint)?organizza le informazioni ?semplifica
    linterpretazione dei risultati

Eco-Indicator 99
Paesi bassi
  • Sviluppatore Swiss Federal Institute of
    Technology
  • Valutazione Il metodo è levoluzione di
    EcoIndicator 99. Ne differisce soprattutto per la
    categoria Climate Change (in Kg CO2 eq).
  • Le unità di misura degli indicatori scaturiscono
    dal confronto con sostanze di riferimento
    (sostanze equivalenti)

Impact 2002
Svizzera
  • Sviluppatore Swedish Environmental Research
    Institute
  • Valutazione del danno in termini di
    disponibilità a pagare.
  • Lunità di misura del danno complessivo è lELU
    (Environmental Load Unit) che restituisce
    direttamente il valore monetario del danno

EPS 2000
Svezia
  • Sviluppatore governo danese in collaborazione
    con imprese private
  • Valutazione approccio midpoint (si basa su
    categorie di impatto disaggregate, anche se
    sommabili con unità di misura Pt). Le risorse
    vengono trattate in un metodo a sé stante (EDIP
    97 Only Resources)

EDIP 2003
Danimarca
Sviluppatore international panel of climate
change (sede in Svizzera) Valutazione comprende
solo fattori di caratterizzazione per il
potenziale di riscaldamento globale diretto
emessi in aria.
IPCC 100A 2007
14
LCAIL CASO DI STUDIO
Valutazione del danno ambientale prodotto dal
campione 6-A
Obiettivi dello studio
LCA Cradle to Grave dallestrazione delle
materie prime alla produzione del prodotto,
alluso che del prodotto viene fatto, e alla
dismissione
Confini del sistema
Unità funzionale
1,5 m2 di infisso per 30 anni
Alcuni dati sono tratti dalla banca dati
EcoInvent (dati generici), altri sono dati
specifici.
Qualità dei dati
Metodi
Tutti i 5 metodi modificati dal gruppo di studio
Processi
Alcuni processi sono stati creati, altri sono
stati tratti da banca dati
15
LCAI PARAMETRI
La necessità di dover cambiare le
caratteristiche fisiche dei serramenti per poter
creare i diversi elementi da confrontare ha fatto
si che fin dallinizio si sia fatto largo uso dei
parametri.
16
LCAINVENTARIO
Elemento vetrato
Produzione
Telaio
Trasporti
Manutenzione
Consumo energetico vetro
Fase duso
Consumo energetico telaio
Consumo energetico contatto vetro telaio
Rigenerazione zeolite
Fine vita
Smaltimento vetro
Smaltimento telaio
17
Energia trasmissione
Estiva
Invernale
Estiva
Energia Irraggiamento
Invernale
18
Energia trasmissione
Estiva
Invernale
Estiva
Energia Permeabilità
Invernale
19
Energia climatizzazione
Estiva
Invernale
20
LCA RISULTATI CON I 5 METODI DI VALUTAZIONE
21
LCA RISULTATI CON I 5 METODI DI VALUTAZIONE -
CONCLUSIONI
  • Dallanalisi dei risultati si nota che
  • con tutti i Metodi il danno massimo è dovuto
    allesaurimento delle risorse.
  • Con tutti i Metodi ad esclusione di EDIP 2003 il
    processo che produce il danno massimo è lenergia
    dovuta al fabbisogno invernale a causa della
    trasmissione nel vetro. Con EDIP 2003 diventa più
    impattante la produzione del telaio.
  • Con IPCC il danno vale 996,04677 kg CO2 eq. Il
    processo che produce il danno massimo è quello
    del fabbisogno invernale dovuto al vetro e alla
    trasmissione del calore.

22
LCA IL PROCESSO DIVISO PER FASI (RISULTATI)
  • Dallanalisi dei risultati si nota che
  • Con tutti i Metodi il danno massimo è quello
    dovuto alla fase di uso. Con EDIP 2003 il danno
    della fase di produzione si avvicina, però, a
    quella di uso a causa del peso minore dato dal
    Metodo modificato alla valutazione di risorse e
    combustibili fossili. La fase di produzione
    produce un danno la cui percentuale varia da un
    minimo di 8.9 con IPCC 100a 2007 ad un massimo
    del 42.24 con EDIP 2003.

23
LCA ANALISI DI SENSIBILITÀ (1) CONFRONTO SU
QUANTITÀ DI VETRO DA RIFIUTI (0-50) NELLA
PRODUZIONE DEL VETRO
Confronto eseguito con Impact 2002. Lelemento a
sinistra rappresenta il campione 6-A in cui il
vetro è prodotto con il 50 in peso di macinato
di vetro, mentre lelemento a destra è il
campione 6-A realizzato con vetri prodotti da
materie prime vergini. Il danno ambientale vale
rispettivamente 0,25771 Pt contro 0,25795 Pt.
24
LCA ANALISI DI SENSIBILITÀ (2) IL TIPO DI GAS DI
RIEMPIMENTO (ARIA, ARGON O VUOTO)
Confronto eseguito con Impact 2002. Lelemento a
sinistra rappresenta il danno ambientale prodotto
dal campione 5-A (vetrocamera doppio in cui il
gas basso emissivo è aria), lelemento al centro
rappresenta il danno ambientale prodotto dal
campione 6-A (vetrocamera doppio in cui il gas
basso emissivo è argon), lelemento a destra
rappresenta il danno ambientale prodotto dal
campione 12 vetro evacuato (vetrocamera doppio in
cui la camera interna è posta a bassa pressione).
Il danno ambientale vale rispettivamente 0,27469
Pt, 0,25795 Pt, 0,24686 Pt.
25
LCA ANALISI DI SENSIBILITÀ (3) IL MATERIALE CHE
COSTITUISCE IL PROFILO DISTANZIATORE (AL,
POLIPROPILENE O POLIISOBUTILENE)
Confronto eseguito con Impact 2002. Lelemento a
sinistra rappresenta il danno ambientale prodotto
dal campione 6-A (vetrocamera doppio il cui
profilo distanziatore è realizzato in alluminio),
lelemento al centro rappresenta il danno
ambientale prodotto dal campione 6-B (vetrocamera
doppio il cui profilo distanziatore è realizzato
in polimero acciaio), lelemento a destra
rappresenta il danno ambientale prodotto dal
campione 11 distanziatore trmoplastico
(vetrocamera doppio il cui profilo distanziatore
è realizzato in materiale polimerico). Il danno
ambientale vale rispettivamente 0, 25799 Pt,
0,2494 Pt, 0,2469 Pt.
26
LCA ANALISI DI SENSIBILITÀ (4) IL MATERIALE DEL
DEPOSITO (TIN-AG-TIN, IN2O3 E TIO2)
Confronto eseguito con Impact 2002. Il primo
vetrocamera presenta un deposito basso emissivo
hard-coat (realizzato con Triossido di Indio), il
secondo un deposito a controllo solare hard-coat
(realizzato con dissido di Titanio), il terzo
presenta un deposito basso emissivo soft-coat
(realizzato con due strati di Nitruro di Titanio
tra cui è stato interposto uno strato di Argento)
e il quarto un deposito a controllo solare
soft-coat (realizzato con dissido di Titanio). Il
danno ambientale vale rispettivamente 0,3794 Pt,
0,47815 Pt, 0,2469 Pt, 0,32843 Pt.
27
LCA ANALISI DI SENSIBILITÀ (5) IL NUMERO DI VETRI
(VETRO SINGOLO, DOPPIO, TRIPLO)
Confronto eseguito con Impact 2002. Confronto
tra gli impatti prodotti dai cicli di vita di un
serramento con vetro singolo, con vetro doppio e
con vetro triplo. Il danno ambientale vale
rispettivamente 0,50246 Pt, 0,34439 Pt, 0,29231
Pt.
28
LCA ANALISI DI SENSIBILITÀ (6) IL MATERIALE
POLIMERICO INTERPOSTO CHE SOSTITUISCE IL VETRO DI
MEZZO
Confronto eseguito con Impact 2002. Confronto
tra un serramento con triplo vetrocamera basso
emissivo (due camere daria) ed un serramento con
vetrocamera composto da due vetri piani
allinterno dei quali viene interposto un sottile
foglio realizzato in materiale polimerico, che
quindi va a formare due camere daria con i due
vetri di cui prima. Il danno ambientale vale
rispettivamente 0,50246 Pt, 0,23145 Pt, 0,20852
Pt.
29
LCAANALISI DI SENSIBILITÀ (7)ANALISI SCENARI
FINE VITA
  • Sono stati analizzati quattro possibili scenari
    di fine vita
  • Lo scenari correntemente realizzato, nessun
    genere di riciclaggio (difficoltà separazione
    componenti), nessun genere di rigenerazione
  • Riciclaggio di alcune delle componenti, nessun
    genere di rigenerazione
  • Riciclaggio di alcune delle componenti,
    rigenerazione del vetrocamera senza rigenerazione
    dei setacci molecolari
  • Riciclaggio di alcune delle componenti,
    rigenerazione completa del vetrocamera (fine vita
    più virtuoso)

30
LCA ANALISI DI SENSIBILITÀ (8) OPERAZIONE DA
EFFETTUARE SUL VETRO DOPO 15 ANNI (SOSTITUZIONE O
RIGENERAZIONE)
Confronto eseguito con Impact 2002. Confronto tra
lo stesso serramento con vetrocamera, sottoposto
però a diverse operazioni allo scadere dei 15
anni di vita. Il vetrocamera del primo serramento
viene infatti rigenerato, mentre il secondo no.
Il danno ambientale vale rispettivamente 0,25795
Pt, 0,23145 Pt, 0,2661 Pt.
31
LCA ANALISI DI SENSIBILITÀ (9) OPERAZIONE DA
EFFETTUARE SUL SERRAMENTO AL FINE VITA CIOÈ A 30
ANNI (RICICLO O SMALTIMENTO IN DISCARICA)
Confronto eseguito con Impact 2002. confronto tra
lo stesso serramento con vetrocamera, sottoposto
però a diverse operazioni allo scadere dei 30
anni di vita. Per il primo vetrocamera viene
effettuato il riciclo così come proposto dalla
banca dati EcoInvent, per il secondo viene
effettuato un riciclo in cui viene considerato
come fonte di impatto ambientale solo la raccolta
(allocando limpatto relativo alla produzione del
vetro riciclato al ciclo di vita del nuovo
vetro), nel terzo caso si valuta invece la
dismissione in discarica con I relativi
trasporti. Il danno ambientale vale
rispettivamente 0,25795 Pt, 0,25347 Pt, 0,25382
Pt.
32
LCA ANALISI DI SENSIBILITÀ (10) CONFRONTO CON
IMPACT 2002 DEI PROCESSI A PARITÀ DI VARIABILE.
Confronto eseguito con Impact 2002. Lelemento
che produce limpatto ambientale più rilevante è
il campione 1 (vetro singolo) con 0.503375 Pti
mentre limpatto minimo è generato da campione 13
(Heat Mirror) con 0.203184 Pti.
33
LCA ANALISI DEI COSTI INTERNI E DEI COSTI ESTERNI
Metodo Human Health Ecosystem production capacity Abiotic stock resource / Resources Biodiversity / Ecosystem Quality Totale
EPS ELU 129.39 58.204 416.39 1.7013 605.69
Eco-indicator 99 13.623 - 27.154 0.26448 41.04148
Costi interni 255.7
  • Dallanalisi dei risultati si nota che
  • i due metodi generano due valori di costo che
    differiscono di un fattore 15
  • Il costo interno è il 42.22 del costo esterno
    calcolato con EPS

34
LCA ESECUZIONE DELLA VALUTAZIONE DELLIMPATTO
AMBIENTALE CON METODI MODIFICATI
  • A tutti i Metodi considerati sopra, tranne IPCC,
    sono state apportate modifiche e aggiornamenti da
    parte degli autori stessi (aggiornamento 2011).
    Risultato esecuzione della valuazione
  • Dal confronto con il risultato ottenuto con la
    precedente versione di Eco-Indicator si nota che
    il danno totale aumenta (da 0.25885 Pt a
    0,29232306Pt) ma la percentuale tra le diverse
    fasi cambia di poco.
  • Dal confronto con il risultato ottenuto con la
    precedente versione di Impact si nota che il
    danno totale risulta pressoché uguale (passa da
    0.25795 Pt a 0.26533 Pt), la percentuale tra le
    diverse fasi è costante.
  • Dal confronto con il risultato ottenuto con la
    precedente versione di EPS si nota che il danno
    totale risulta simile (diminuisce da 553.31 Pt a
    608.9 Pt), la percentuale tra le diverse fasi è
    costante.
  • Dal confronto con il risultato ottenuto con la
    precedente versione di EDIP si nota che il danno
    totale aumenta da 5,7492 Pt a 9.9692 Pt, La fase
    di produzione diventa il 69.54 a scapito di
    quella di uso. Il Global warming rimane costante.
    Laumento del danno totale è dovuto soprattutto a
    Resources a causa del cambiamento di alcuni
    coefficienti della normalizzazione e della
    valutazione.

35
LCA ESECUZIONE DELLA VALUTAZIONE DELLIMPATTO
AMBIENTALE CON METODI MODIFICATI
  • Si vuole tenere conto del fatto che il legno non
    può essere considerato come una risorsa
    inesauribile. In realtà nel periodo del suo ciclo
    produttivo il legno deve essere considerato
    esauribile sono necessari almeno 30 anni perché
    il legno si riproduca a meno che non si aumentino
    le foreste certificate (riducendo quelle vergini)
    e non si consideri anche il legno che si ottiene
    dalla potatura dei boschi naturali. Il consumo di
    legno è stimato essere di 0.6 m3/anno pers.
  • Lindicatore Wood
  • E stato modificato il Metodo IMPACT (IMPACT
    2002260611 wood (20 anni) 230711) introducendo
    nella caratterizzazione la categoria di impatto
    Wood con tutte le substances che contengono Wood
    esclusi i legni particolari (con fattore 1). Nel
    damage assessment si è introdotta la categoria di
    danno Wood (con fattore 1). Nella normalizzazione
    si è usato il fattore (1/0.6)1.6667, Nella
    valutazione il fattore è 1/300.0333 per tenere
    conto che lesaurimento del legno dura 30 anni se
    ottenuto da foreste certificate.
  • Ricercaforestale (Il consumo e la produzione del
    legno)

36
LCA IL FOGLIO DI CALCOLO
A partire dai risultati del calcolo del campione
6-A si è voluto impostare un foglio di calcolo
che consenta di ottenere con buona
approssimazione la valutazione dellimpatto
ambientale di una diversa tipologia di superficie
vetrata.
  • Le variabili del sistema sono (Input)
  • Area del vetro
  • Area del telaio
  • Area del serramento
  • Perimetro del vetro
  • Trasmittanza del vetro
  • Trasmittanza del telaio
  • Fattore solare
  • Coefficiente di permeabilità dellinfisso
  • Tempo di vita del serramento
  • Le risultati de foglio sono (Output)
  • Human Health
  • Ecosystem Quality
  • Climate change
  • Resources
  • Radioactive waste
  • Danno totale
  • Costo esterno

37
CONCLUSIONI GENERALI (1)
  • Dallo studio effettuato si possono trarre le
    seguenti conclusioni generali
  • La metodologia del taglio meccanico risulta
    funzionale allo smontaggio dei manufatti.
  • Il controllo di qualità dei vetri con deposito
    consta nella ricerca di punti bianche più grandi
    di 0,2mm
  • I processi rappresentativi dei campioni studiati
    sono stati costruiti usando lo strumento dei
    parametri previsto da SimaPro. I parametri
    costituiscono gli input del sistema di cui
    interessa la variabilità.
  • Con tutti i Metodi il danno massimo è dovuto
    allesaurimento delle risorse.
  • Con tutti i Metodi ad esclusione di EDIP 2003 il
    processo che produce il danno massimo è lenergia
    dovuta al fabbisogno invernale a causa della
    trasmissione nel vetro. Con EDIP 2003 diventa più
    impattante la produzione del telaio.
  • Con tutti i Metodi il danno massimo è quello
    dovuto alla fase di uso. Con EDIP 2003 il danno
    della fase di produzione si avvicina a quella di
    uso a causa del peso minore dato dal Metodo
    modificato alla valutazione di risorse e
    combustibili fossili. La fase di produzione
    produce un danno la cui percentuale varia da un
    minimo di 8.9 con IPCC 100a 2007 ad un massimo
    del 42.24 con EDIP 2003.
  • Elementi prestazionalmente più validi si rivelano
    in generale meno impattanti rispetto a elementi a
    prestazioni più contenute.
  • Lelemento che produce limpatto ambientale più
    rilevante è il campione 1 (vetro singolo) con
    0.503375 Pti mentre limpatto minimo è generato
    da campione 13 (Heat Mirror) con 0.203184 Pti.
  • il vetro vergine produce un danno maggiore
    dell11,82 di quello prodotto da vetro riciclato
    al 50 (rapporto calcolato sul solo vetro e non
    sullintero serramento).
  • Tra i diversi tipi di riempimento quello che
    produce il danno minimo è aria a bassa densità
    (vetro evacuato).

38
LCA CONCLUSIONI GENERALI (2)
  1. I depositi a controllo solare quelli (entrambi
    costituiti da TiO2 con diverso spessore)
    producono lo stesso impatto ambientale. Il
    deposito basso emissivo soft ottenuto con
    TiN-Ag-TiN produce un danno leggermente superiore
    a quello dei due depositi precedentemente
    considerati. Il deposito basso emissivo hard
    ottenuto con In2O3 produce un danno superiore a
    quello dei tre depositi precedentemente
    considerati.
  2. La minore trasmittanza ottenuta aumentando il
    numero di vetri diminuisce il consumo energetico
    dovuto alla trasmissione del calore.
  3. La separazione in materiale polimerico riduce il
    consumo di energia termica durante la fase duso.
    Ciò è dovuto al fatto che migliora la resistenza
    alla trasmissione del calore e diminuisce il
    fattore solare.
  4. La rigenerazione produce un impatto minore del
    3,06 di quello della sostituzione (rapporto
    calcolato sul solo vetro e non sullintero
    serramento).
  5. Il danno del riciclo è minore del 23.74 del
    danno della discarica (rapporto calcolato sul
    solo vetro e non sullintero serramento).
  6. Lintroduzione dellindicatore Wood nel Metodo
    IMPACT per tenere conto del legame che la
    rinnovabilità del legno ha con il tempo, aumenta
    il danno dovuto al legno massello e riduce il
    vantaggio rispetto al legno riciclato.

39
LCA CONCLUSIONI GENERALI (3)
  1. La modifica ai Metodi fatta durante lo
    svolgimento del presente lavoro e che in pratica
    tende ad uniformare il criterio di IPCC 2007
    usato per calcolare il Global warming, non
    produce sostanziali cambiamenti nei risultati
    ottenuti. Anche lintroduzione della categoria di
    impatto Wood, produce un danno piccolo. Invece il
    cambiamento dei coefficienti di normalizzazione
    di Eco-indicator 99 proposto dagli autori del
    Metodo, lintroduzione dei nuovi materiali in
    EDIP con un unico fattore di valutazione che
    preveda la riduzione del 5 dei consumi,
    producono un aumento di danno sensibile.
  2. Il foglio di calcolo permette di calcolare, con
    buona approssimazione, il danno rappresentato da
    7 indicatori ambientali al variare di alcune
    variabili scelte in base a relazioni semplici tra
    lunità funzionale del processo principale e
    lUnità Funzionale dei sottoprocessi che lo
    compongono.
  3. I due metodi per il calcolo dei costi esterni
    generano due valori di costo esterno che
    differiscono di un fattore 15
  4. Il costo interno è il 42.22 del costo esterno
    calcolato con EPS.

40
GRAZIE PER LATTENZIONE
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