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Acqua e Africa

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Acqua e Africa Lo sfruttamento della risorsa acqua e i drammi del continente africano Bacino del Nilo la ricchezza di acque del delta del Nilo Condizioni di vita In ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Acqua e Africa


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Acqua e Africa
  • Lo sfruttamento della risorsa acqua
  • e i drammi del continente africano

2
(No Transcript)
3
Bacino del Nilola ricchezza di acque del delta
del Nilo
E la sete del corno dAfrica
4
(No Transcript)
5
Condizioni di vita
  • In Africa la disponibilità di acqua potabile,
    reti fognarie e servizi igienici è ancora molto
    lontana da uno standard accettabile, soprattutto
    nelle aree rurali, dove meno del 60 della
    popolazione dispone di acqua potabile e meno
    della metà di servizi igienici.

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Condizioni sanitarie
7
Secondo le stime dell OMS 800 milioni sono le
persone che non hanno un rubinetto in casa e più
di 200 milioni di bambini muoiono a seguito del
consumo di acqua insalubre e per le cattive
condizioni sanitarie che ne derivano.Si stimano
complessivamente che l80 delle malattie nei
paesi del sud del mondo sia dovuto dalla cattiva
qualità dellacqua.
8
Sono fondamentalmente 5 malattie di origine
idrica
  • Malattie trasmesse dall acqua
  • Tifo, colera, dissenteria, gastroenterite ed
    epatite, si trasmettono direttamente (acqua) o
    indirettamente (feci, carogne)
  • Infezioni della pelle e degli occhi dovuti
    allacqua
  • Tracomi, lebbra congiuntivite e ulcere.
  • Parassitosi legate allacqua
  • Causa acque stagnanti
  • Malattie dovute ad insetti vettori
  • Mosche e zanzare, causa scarsa igiene e
    arretratezza
  • delle condizioni sanitarie
  • Malattie dovute a mancanza di igiene
  • taeniases

9
LOro blu
  • LAcqua potabile non è più un diritto universale
    ma una merce con un valore e da privatizzare
  • Lacqua è diventato un elemento di ingiustizia,
    sempre minore è il numero di persone che ne hanno
    accesso

10
Le Guerre dellAcqua
  • Nella dichiarazione ministeriale stilata a Doha
    nel 2001 nel vertice WTO si parla di eliminazione
    delle barriere tariffarie e non tariffarie sui
    bene e servizi ambientali e quindi anche lacqua

Le guerre dellAcqua sono spesso mascherate da
conflitti etnici e religiosi, mentre sono legate
al controllo di questo nuovo business.
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Fiumi contesi
  • Più del 40 della popolazione mondiale vive in
    bacini idrografici divisi tra diversi paesi e i
    dilemmi crescono se nel paese vi è crescita
    demografica e le fonti idriche sono molto
    limitate sul suo territorio
  • Molti sono i fiumi contesi in Africa, le maggiori
    controversie si hanno
  • Nilo
  • Lago Ciad
  • Senegal
  • Zambesi
  • Okavango
  • Congo
  • Volta
  • Malibamatso e Senqunyane

12
Tensioni lungo il bacino del Nilo
  • Già nel 1989 lex segretario generale
  • delle Nazioni Unite Boutros-Ghali, osservò che
    la sicurezza nazionale dellEgitto è nelle mani
    di almeno altri otto paesi africani
  • Infatti la popolazione dellEtiopia sta crescendo
    rapidamente ed ha bisogno di incrementare la
    produzione agricola
  • Nel Sudan lagricoltura è fra le principali
    attività produttive del paese, ma un progetto per
    la costruzione di un canale che avrebbe portato
    acqua a Egitto e Sudan è stato bloccato
    dallEsercito Popolare di Liberazione Sudanese in
    difesa delle tribù meridionali contro il governo
    centrale del Nord

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Tensioni lungo il bacino del Nilo
  • LA DIGA DI MEROWE
  • Sono documentati molti casi in cui la polizia
    sudanese ha risposto con violenza, arresti e
    torture la protesa popolare. Nel settembre del
    2003 un gruppo di coltivatori ha cercato di
    tornare nei villaggi originari ed il governo ha
    risposto con violenza ferendone molti
  • Verso fine giugno 2006, l'APM aveva pubblicato un
    rapporto di 14 pagine che documentava gli arresti
    arbitrari, i massacri e le violazioni dei diritti
    umani commessi durante la costruzione della diga
    di Merowe. Le proteste verso il governo si sono
    sempre concluse con la violenza, diversi
    oppositori alla costruzione della diga sono stati
    arrestati e torturati.
  • Per queste persone in difficoltà si sono battute
    diverse organizzazione, sono infatti arrivati
    aiuti dallONU e continuano ad arrivarne altri
    dallUNICEEF
  • LA DIGA DI BUJAGALI
  • In Uganda nel 2002 è stato approvato il progetto
    per la costruzione di una grande diga a Bujagali
    che causerà per migliaia di persone la perdita
    della casa, laccesso alle risorse del fiume e la
    scomparsa di molte specie ittiche e aumento delle
    tariffe energetiche

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Situazione attuale
  • Nel 2004 è stato stipulato un accordo tra Egitto,
    Etiopia e Sudan per la creazione di un parlamento
    congiunto dei dieci Stati del bacino del Nilo col
    compito di affrontare il tema della distribuzione
    delle risorse idriche
  • In Uganda cè una proposta sullenergia
    geotermica in alternativa alla diga di Bujagali
    che avrebbe un prezzo competitivo ed un minor
    costo sociale ed ambientale
  • Ulteriori proposte per piccole dighe
    idroelettriche in alternativa alla costruzione di
    ulteriori grandi dighe

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Proposte di soluzione
  • Spartizione dellacqua in base ad una spartizione
    dei benefici
  • Alleviare il carico politico del fiume e
    stabilire un uso ottimale
  • Es. lEtiopia potrebbe ospitare una serie di
    piccole dighe di sbarramento idroelettriche e
    modesti progetti dirrigazione. Lelettricità
    potrebbe contribuire a costruire una
  • piattaforma industriale.

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Bacino del Nilo
  • Il Nilo percorre 6.693 chilometri dalla sua foce
    in Burundi e 5.588 dalla sua principale fonte
    dacqua, il lago Victoria, tra Uganda, Kenya e
    Tanzania.
  • L'85 del Nilo è generato dalla piovosità in
    Etiopia e scorre come Nilo azzurro nel Sudan
    prima di entrare in Egitto. La parte restante
    dipende dal sistema del Nilo bianco, che ha le
    sue sorgenti in Tanzania, al lago Vittoria, e si
    congiunge al Nilo azzurro nei pressi di Khartoun.
  • Il bacino si estende su tre milioni di chilometri
    quadrati (dieci per cento della superficie
    africana) e occupa aree di Burundi, Egitto,
    Eritrea, Etiopia, Kenya, Tanzania, Repubblica
    Democratica del Congo, Ruanda, Sudan, Tanzania e
    Uganda, paesi che totalizzano 255 milioni di
    abitanti.

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Cambiamenti del bacino del Nilo
  • lEgitto è una delle zone che soffre maggiormente
    lo stress idrico ed è il maggior consumatore
  • La portata del Nilo si sta progressivamente
    riducendo, si stima addirittura del 75 prima
    della fine del secolo
  • Il delta del Nilo si sta riducendo di 5-8 m
    allanno dalla costruzione della diga di Assuan
  • Il limo non può più essere utilizzato
    dallagricoltura a causa della diga di Assuan
  • Fine della pesca delle sardine perché mancano i
    ricchi fanghi

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Lo sfruttamento del Nilo
  • 56 milioni di persone in Egitto dipendono quasi
    interamente
  • dalle acque del Nilo, ma le origini del fiume
    non si trovano
  • all'interno dei confini del paese.
  • Sulla base di un accordo sottoscritto nel 1959
    con il Sudan, e del precedente del 29, l'Egitto
    ha diritto ogni anno a 55,5 miliardi di metri
    cubi d'acqua del Nilo, mentre al Sudan ne sono
    stati assegnati 18,5. Per soddisfare il suo
    fabbisogno l'Egitto integra l'acqua del Nilo con
    piccole quantità di acque freatiche, con l'acqua
    del drenaggio agricolo e con acque di scolo
    municipali trattate.
  • Gli accordi assicurano allEgitto, sulla cui
    costa mediterranea sfocia il fiume, un ampio
    controllo sulle acque del Nilo e limitano luso
    di questa risorsa ai paesi attraversati dal corso
    superiore del fiume
  • Sebbene laccordo rifletta chiaramente una realtà
    coloniale obsoleta, lEgitto, la cui economia
    dipende in gran parte dallo sfruttamento del
    fiume, si è opposto alla sua revisione.

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Cambiamenti climatici
  • I cambiamenti climatici lasciano una traccia
    sullambiente, sulla diffusione di malattie sulla
    disponibilità o meno dacqua
  • Es
  • La deforestazione del Monte Kenya ha modificato
    lecosistema (ristagni dacqua e aumenti delle
    temperature), ambiente adatto alla riproduzione
    delle zanzare e diffusione della malaria
  • Lungo il bacino del fiume Nyando la
    deforestazione ha impoverito e reso più fragile
    il suolo della regione, i detriti occludono il
    delta e le piogge causano regolarmente inondazioni

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Lo sviluppo distruttivo
  • La deforestazione
  • Lattività estrattiva
  • Lagricoltura industriale
  • Controllo statale e non locale delle risorse
    idriche
  • Deviazione dei fiumi
  • Dighe faraoniche

Interruzione del Ciclo dellAcqua
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Gli utilizzi dellacqua
  • In Africa viene sfruttato soltanto il 5 delle
    risorse idriche e solo il 7 dei terreni agricoli
  • Secondo calcoli effettuati dalla FAO, laumento
    dell 1 nel rendimento dellacqua, consente un
    supplemento di 24 litri al giorno per ogni
    individuo della popolazione, mentre un aumento
    del 10 sarebbe uguale al consumo domestico di
    acqua corrente.
  • Migliorare il rendimento dellacqua,richiede
    prima di tutto un aumento delle rese agricole,
    cioè il rendimento commerciabile del raccolto per
    ogni unità di acqua utilizzata. Inoltre rendere
    minime le perdite di acqua e sfruttare di più la
    pioggia.

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Effetti ambientali delle dighe
  • La costruzione di dighe può provocare
  • Aumento delle inondazioni a valle
  • Aumento dei costi
  • Talvolta la riduzione di cibo
  • Riduzione della quantità dacqua disponibile
  • Un aumento della produzione cerealicola a monte
    può causare un declino della qualità e quantità
    dacqua dolce a valle e conseguente perdita degli
    stock ittici, che una delle fonti primarie in
    Africa di proteine

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Dighe ed altre opere idriche
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LA SUA STORIA
  • Nel 1899 i britannici iniziarono a costruire una
    diga nei pressi di Assuan, terminandola nel 1902.
  • Il progetto iniziale prevedeva una diga lunga
    1900 m e alta 54 m, ben presto queste dimensioni
    si dimostrarono inadeguate, per questo in due
    fasi successive si alzò la diga, prima tra il
    1907 e il 1912 e poi tra il 1929 e il 1933. Nel
    1946, invece che aumentare per la terza volta
    laltezza della diga si decise di costruirne una
    nuova e più grande diga 6 km a monte della
    vecchia diga.
  • Il progetto della Grande Diga prese avvio nel
    1952. All'inizio gli Stati Uniti si proposero per
    finanziare la costruzione con un prestito di
    circa 270 milioni di dollari.

DIGA DI ASSUAN
Nel 1956 in seguito a disaccordi di tipo
politico, l'offerta statunitense fu ritirata, il
governo egiziano decise di proseguire nel
progetto utilizzando le entrate dovute alla
nazionalizzazione del Canale di Suez. Nel 1958 in
piena guerra fredda intervenne l'Unione Sovietica
proponendo di pagare come regalo all'Egitto un
terzo dei costi della costruzione e di fornire
assistenza sia a livello tecnico che progettuale,
che di macchinari. La costruzione iniziò nel 1960
e l'Alta Diga, fu terminata il 21 luglio del
1970, mentre la creazione del bacino che avrebbe
accolto le acque si era completata nel 1964 e da
quel momento si era iniziato a riempire anche se
la diga non era ancora stata completata, fino a
raggiungere la capacità massima nel 1976.
25
VANTAGGI SVANTAGGI
Sedimentazione eccessiva nelle acque a monte
della diga. Erosione di quelle a valle, scomparsa
di specie che migravano lungo il corso del Nilo.
Diminuzione della produttività della pesca lungo
il fiume. Diminuzione della fertilità dei terreni
a valle perché la diga trattiene parte del limo.
Migrazione di animali marini nel fiume a causa
dell'aumento della salinità. Aumento del livello
delle acque freatiche nei campi vicini al fiume.
Inquinamento del fiume dovuto a fertilizzanti e
pesticidi.
DIGA DI ASSUAN
  • Piene del Nilo sono regolate.
  • Minor rischio di inondazioni e siccità.
  • Miglior irrigazione e quindi tre raccolti
    all'anno di cotone.
  • Maggior produzione di energia idroelettrica
    grazie all'installazione di una grande centrale.

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LE IDEE E I FIANANZIAMENTI
  •   Il progetto della diga di Merowe rappresenta
    l'ultimo di una serie di investimenti e progetti
    compiuti dal Sudan sul Nilo. E stata progettata
    nel 98 ma la costruzione è iniziata nel nuovo
    millenio. Un grande problema è sicuramente i
    denaro, si stima che i fondi Arabi si
    impegneranno a contribuire circa 780 dei 2000
    milioni di dollari del costo complessivo. E anche
    la Malaysia è decisa a contribuire.
  • Altri finanziamenti giungeranno dal Kuwait

GLI INTERESSI DEI POTENTI
A giugno dell'anno scorso, Jalal Yousif al-Dagir,
il Ministro sudanese dell'Industria e degli
Investimenti ha annunciato che s'intendeva
investire in nuove piantagioni di canna da
zucchero sulla riva orientale del Nilo Bianco per
produrre 300.000 tonnellate di zucchero all'anno.
325 milioni di dollari freschi dal Kuwait che si
sarebbero aggiunti al capitale della più grossa
società produttrice di canna del paese, la Kenana
Sugar, che già sforna 700.000 tonnellate di
zucchero all'anno. Negli ultimi tempi la società
ha registrato una crescita di ben il 15 l'anno
e..., guarda caso, è dipendente al 100 dal Nilo!
Sempre l'anno scorso, il capo del governo
della città di Khartoum, ha dichiarato che stava
facendo i preparativi per portare, entro aprile
di quest'anno, l'area del paese coltivata a
frumento da 300 a 500.000 acri con il conseguente
aumento delle necessità idriche.
DIGA DI MEROWE
.
LA DIGA IN COSTRUZIONE
27
  • Aspetti non economici
  • Già 850 famiglie hanno perso le loro case e le
    loro proprietà a causa dell'inizio del
    riempimento del bacino di raccolta. In questa
    prima fase sono spariti già 15 villaggi. Altri 10
    villaggi in cui vivono complessivamente 1350
    famiglie rischiano di essere le prossime
    "vittime" del megaprogetto, realizzato senza aver
    mai coinvolto la popolazione locale per un totale
    di 50.000 sfollati.
  • Il tasso di povertà è aumentato per effetto della
    diga dal 10 al 65, principalmente per il costo
    delle pompe che in assenza del fiume servono per
    irrigare e per la povertà del suolo
  • La diga sta distruggendo importanti siti
    archeologici

DIGA DI MEROWE
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  • Sennar e Rosieres, costruiti nel 1925 e 1966
    rispettivamente, non sono certo molto efficienti,
    in quanto frutto di una trasformazione da
    sbarramenti per irrigazione in impianti di
    generazione idroelettrica. Nascono, infatti, da
    dighe costruite per far arrivare l'acqua a
    giganteschi comprensori agricoli sviluppati in
    quegli anni nel Sudan centrale, specialmente a
    Gesira. La forte domanda d'energia degli anni '60
    e '70 ne ha suggerito l'adattamento tecnico con
    l'inserimento di impianti di generazione di
    energia in strutture che non erano nate per
    questo.

ROSIERES...
LE ALTRE DIGHE
Rosieres, l'impianto idroelettrico attivo più
potente del Sudan, si trova a 500 km a sudest di
Khartoum, sul Nilo Blu ed ha una capacità di
generazione che arriva al massimo a 250 MW.
Sennar, il secondo impianto in ordine
d'importanza, si trova più a valle sullo stesso
fiu-me mentre l'ancora più modesto Khashm al
Qirbah si trova sul fiume Atbara e copre i
bisogni della piccola area di Gedarif e Kassala,
nel Sudan orientale.
...E SENNAR
L'uso promiscuo di questi impianti di sbarramento
e l'inefficiente coordinamento fra le autorità
demandate all'irrigazione e alla generazione sono
da considerarsi la causa principale dei cronici
black-outs che da sempre affliggono il paese.
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IL CANALE TOSHKA
  • LEgitto ha in corso due grandi progetti.
    Toshka nuova valle del Nilo. Un canale di 320 km
    (dal lago Nasser fino alloasi di Kharga) che
    permetterebbe di avviare la creazione di un nuovo
    delta, a ovest di quello attuale, con
    lobbiettivo di aumentare di 500 mila ettarile
    superfici irrigue e coltivabili del paese, e del
    25 quelle abitate. In questa area dovrebbero
    essere costruite 18 città di media grandezza e
    decine di villaggi per offrire unabitazione a
    3-4 milioni di egiziani nei prossimi anni.

Il costo del canale comprese le infrastrutture,
le case, le strade,ecc..è stato stimato in 9
milisrdi. Il governo di Mubarak conta di
investire solo il 20 della cifra il resto
dovrebbe arrivare dai privati.
I PROGETTI
E IL PIU GRANDE CANALE DAI TEMPI DI
SUEZ
E IL N.S.A.P.
Nel frattempo lEgitto è impegnato in un altro
progetto gigantesco il North Sinai Agricultural
Project, che andrà a rifornire con lacqua del
Nilo il Sinai.
IL TERRIOTORIO DI EL-KHARGA
FARAONICI
Sarà un canale lungo 242 km. Nel deserto dove
oggi vivono circa 170 mila egiziani, per lo più
beduini, entro ventanni dovrebbero stabilirsi 3
milioni e 200 mail coloni egiziani. Nellagosto
del 1994 il governatore del Sinai ha annunciato
che il canale avrebbe raggiunto Rafah, città di
confine alla striscia di Gaza.
LA CITTA RAFAH
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LAgricoltura industriale
  • Lagricoltura tradizionale
  • Fertilizzanti organici
  • Colture idricamente poco esigenti
  • Irrigazione goccia a goccia
  • Conseguenze
  • Il terreno riesce a mantenersi umido
  • LAgricoltura industriale (Rivoluzione verde)
  • Fertilizzanti inorganici
  • Pesticidi
  • Colture per il mercato
  • Irrigazione a pioggia
  • Conseguenze
  • Siccità
  • Desertificazione
  • Ristagni
  • Salinizzazione

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Consumi acqua ai fini agricoli
  • In Africa il settore agricolo è la fonte
    principale di vita per il 70 della popolazione.
  • Soltanto il 4 dei terreni dellAfrica
    subsaariana sono irrigati si calcola che per
    poter irrigare tutta lAfrica ci vogliano 2
    miliardi di dollari.
  • Ad esempio, il riso irrigato rende il doppio
    rispetto all acqua piovana con una minima
    variazione del consumo di acqua per chilo di
    prodotto.
  • Nel Madagascar ad esempio, si utilizza
    intensificazione del riso del sistema in cui il
    terreno viene bagnato solo nelle fasi
    riproduttive e quando la pianta sta producendo il
    grano.

Crescita prevista prelievi acqua a fini agricoli
dal 1998 al 2030
32
Gestione idrica
  • Molto spesso lacqua viene pompata molto più
    velocemente della ricarica naturale
  • La maggior parte dellacqua si disperde per
    perdite lungo i canali, per prelevamenti, per
    trasudazione ed evaporazione.
  • Se il drenaggio non è corretto si provoca la
    salinizzazione

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Tecniche per una gestione sostenibile dellacqua
  • Piccoli sbarramenti, pozzi e canali
  • Raccolta delle acque meteoriche (bacino
    imbrifero, terrazze a ciglio)
  • Pompe motorizzate
  • Pompe a pedale
  • Riciclo delle acque reflue

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Carestie
  • È fondamentale aumentare la produttività agricola
    per migliorare la sicurezza alimentare
  • In alcune zone dellAfrica le risorse idriche
  • sottoutilizzate offrono grandi potenzialità per
    lirrogazione utilizzando tecniche semplici e
    poco costose
  • La FAO stimava che nei paesi in via di sviluppo
    i terreni irrigati sarebbero cresciuti del 27
    nel periodo 1996-2030, ma la quantità dacqua per
    uso agricolo sarebbe aumentata solo del 12

35
Donne
  • Le donne dedicano molto tempo per prelevare
    lacqua molto lontano
  • Un miglioramento dellirrigazione può consentire
    loro di dedicarsi alla coltura orticola,
    aumentando il reddito e la dieta

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LA CULTURA AFRICANA
37
La cultura tradizionale Africana dipende
essenzialmente dal concetto della famiglia e del
gruppo etnico. Le arti tradizionali servono a
rafforzare i modelli sociali e religiosi. In
passato la cultura europea influenzò molto
l'Africa da tutti i suoi aspetti, ma si rifiutò
di conoscere la cultura locale. Oggi i governi
tendono a conservare la cultura locale anche se
influenzata dalle mode, occidentali sebbene
quest'ultime, attraverso film, radio, i viaggi e
la televisione abbiano influenzato soprattutto i
giovani.
38
RELIGIONI IN AFRICA In Africa si trovano
principalmente le seguenti religioni - In
prevalenza la religione islamica con 250/280
milioni di praticanti, specialmente nelle regioni
settentrionali e orientali. Quella di tipo
animistico che conta 200 milioni ed infine la
cristiana che si divide in cattolica e
protestante, contando 120 milioni di credenti.
ANIMISMOL'animismo è una delle tante religioni
Africane. Questa gente crede che oltre agli dei
esistono altri esseri di natura quasi divina, che
come demoni e spiriti possono essere benefici o
malefici nei confronti dell' uomo. POPOLAZIONI E
LINGUE AFRICANE A nord si parla camito-semito,
mentre al sud si parla bantu-sudanese. I
linguaggi autoctoni camitici , parlati da
Berberi, Somali, Capti e Galla in epoca storica
si sono sovrapposti ai linguaggi di origine
semitica, quali l'arabo e l'amarico etiopico. A
sud invece si parlano idiomi sudanesi e idiomi
bantù.
39
AKAN Gruppo di popolazioni dell'Africa
occidentale, che occupa una vasta regione della
Costa d'Avorio al Togo essi parlano una serie di
lingue. La struttura sociale è di tipo
patriarcale basata su grandi famiglie raggruppate
in clan sia matrilineari le varie tribù ono
rette da un capo elettivo ed erano raggruppate in
federazioni oggi sciolte. ROTSEPopolazione
Africana di lingua bantu stanziata in regioni
occidentali della Zambia. Sono agricoltori e
allevatori. HERERO  Popolazione bantu
dell'Africa sud-occidentale. Oggi sono confinati
in riserve nelle steppe della Repubblica
Sudafricana. BEDUINI Vi sono tre gruppi di
maggiori tribù tutte di origine araba . I nomadi
Beduini della penisola araba sono arrivati nel
Deserto del Sinai, circa cinque secoli fa. Per i
Beduini i cammelli e le capre sono molto
importanti Perché provvedono latte per le
famiglie, pelli per le tende e letame per i
fuochi dell' accampamento poi il cammello che è
il mezzo di spostamento viene chiamato "La nave
del deserto".
40
BERBERII Berberi sono uno dei tanti popoli
Africani. Essi hanno una lingua propria e
discendono da antichi popoli mediterranei. In
epoca protostorica , questo popolo non si è mai
fatto sottomettere dai conquistatori, e quindi
hanno conservato le loro tradizioni originarie.
La loro economia si basa sull' agricoltura,
mentre l' allevamento è più frequente per i
Berberi del Rift Valley, che vivono allo stato
nomade o seminomade con allevamenti, in
particolare di pastorizia come pecore, bovini,
dromedari, cavalli e capre.
41
TUAREG Popolazione dell'Africa settentrionale
stanziata in prevalenza nel Sahara centrale e
centro-meridionale. Rispetto ai berberi
arabizzati sono caratterizzati da alta statura,
corporatura molto longilinea, testa alta e
allungata con faccia ampia in cui risaltano un
naso quasi aquilino e l'occhio con la palpebra
superiore formante una tipica plica.
Originariamente pastori nomadi, sono diventati
anche abili allevatori di cammelli e cavalli
Diffusa è la lavorazione dell'argento, delle
pelli, delle stuoie e di tappeti e tessuti che
realizzano con lana di cammello.  
42
MASAIPopolazione stanziata nell'area stepposa
fra il Ruvu e l'eyasi (Tanzania), il Magadi e il
Kilimangiaro (Kenya). Essi sono pastori un tempo
nomadi. SOTHOPopolazione a economia
agricolo-pastorale, apparente al gruppo bantu
meridionale stanziata in vasti territori
dell'Africa del sud. MAURIPopolazioni
Saharaiane stanziate nella Mauritania e in parte
nel Senegal. LUNDAPopolazione stanziata
nell'Africa centrale e nelle regioni del medio e
alto bacino del Kasai e del medio bacino del
Lulua. Sono agricoltori sedentari secondo
strutture matrilineari. ACHOLITribù nilotica
stanziata nell'Uganda settentrionale e nel Sudan
meridionale.
43
LUBAGruppo etno-linguistico africano stanziato
in una vasta regione dalle sponde sud-occidentali
del lago Tanganica fino al fiume Sankuru, a
ovest, e all'alto corso del Kafue, a sud
(Zaire-Zambia). KONGOPopolazione Africana
stanziata nella regione fluviale fra il pool
Malebo e Matadi. I Kongo sono agricoltori
sedentari, abili artigiani e attivi commercianti
in origine organizzati in clan matrilineari,
hanno mutato le loro strutture in senso
patriarcale per influssi soprattutto europei, pur
mantenendo vive alcune tradizioni originarie.
44
Fine
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