SEMEIOTICA E FISIOPATOLOGIA DEL COLLO - PowerPoint PPT Presentation

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SEMEIOTICA E FISIOPATOLOGIA DEL COLLO

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Title: TIROIDE Last modified by: Prof. Di Stefano Created Date: 1/13/2003 3:12:51 PM Document presentation format: Presentazione su schermo (4:3) Other titles – PowerPoint PPT presentation

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Title: SEMEIOTICA E FISIOPATOLOGIA DEL COLLO


1
SEMEIOTICA E FISIOPATOLOGIA DEL COLLO
  • Prof. B. Di Stefano
  • Dipartimento di Chirurgia
  • Az. Policlinico Università di Catania

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Semeiotica fisica del collo
  • Regione anteriore
  • zona sopraioidea
  • zona sottoioidea
  • Regione laterale
  • zona sottomascellare
  • zona carotidea
  • zona sopraclaveare
  • Regione posteriore (nucale)
  • fossetta sottoccipitale
  • bordi esterni m. trapezio
  • vertebra prominente (C7)

3
Semeiotica funzionale del collo
  • ESAME OBIETTIVO del COLLO
  • Ispezione
  • paziente seduto o in piedi
  • collo in iperestensione per valutare eventuali
    tumefazioni
  • Palpazione
  • evitare che i muscoli siano in tensione, quindi
    far flettere il capo in avanti, in dietro o
    lateralmente a seconda della zona da esplorare
  • Auscultazione
  • fonendoscopio a livello dei grossi vasi (aa.
    carotidi, vv. giugulari) per valutare rumori o
    soffi vascolari e rumori respiratori

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Fisiopatologia del collo
  • Principali alterazioni patologiche a carico del
    COLLO
  • Alterazioni della conformazione (collo di
    Madelung accumulo adiposo in sede nucale e
    laterale collo proconsolare aumento uniforme
    del collo per linfoadenomegalie laterocervicali
    Sd. Di Klippel-Feil riduzione numerica delle
    vertebre cervicali)
  • Difetti di postura e di movimento (torcicollo
    congenito o acquisito, danza e stenosi delle
    carotidi, danza delle giugulari)
  • Tumefazioni (a livello di linfonodi, vasi,
    ghiandole salivari, tiroide, timo, cute, esofago
    e muscoli del collo causate prevalentemente da
    infiammazioni o tumori)
  • Soluzioni di continuo (fistole più
    frequentemente nella regione anteriore o
    laterale, tracheostomia)

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Diverticolo esofageo di Zenker
6
Semeiotica fisica della tiroide
  • Ghiandola formata da due lobi destro e sinistro,
    uniti da un istmo. In un 15 dei casi si può
    avere un 3 lobo il piramidale.
  • Vascolarizzazione aa. tiroidee superiore (ramo
    della art. carotide esterna) e inferiore (ramo
    dellart. succlavia).
  • Istologia parenchima organizzato in follicoli
    che contengono la sost. colloide in cui vi sono
    gli ormoni tiroidei. Accanto ai follicoli si
    trovano le cellule C parafollicolari che
    producono calcitonina.

7
(No Transcript)
8
Semeiotica funzionale della tiroide
  • FUNZIONI DELLA TIROIDE
  • Sintesi degli ormoni tiroidei
  • (T3, T4) che è regolata dallasse
  • ipotalamo-ipofisario attraverso la secrezione di
    TRH (ipotalamico) e TSH (ipofisario).
  • Sintesi di calcitonina che determina una
    riduzione della calcemia e della fosfatemia
    mediante il blocco del riassorbimento osseo

9
Semeiotica funzionale della tiroide
  • AZIONI DEGLI ORMONI TIROIDEI
  • Stimolazione processi ossidativi (fegato,
    rene, muscolatura liscia)
  • Effetto positivo sullaccrescimento
  • Azione diuretica
  • Aumento del metabolismo calcico, glucidico e
    proteico
  • Scissione ed eliminazione del colesterolo
  • Aumento delleccitabilità del sistema nervoso
  • Azione favorente lo sviluppo del sistema
    linfatico e del timo
  • Aumento del polso, della portata cardiaca e
    della pressione differenziale

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Esame Obiettivo della tiroide
  • ISPEZIONE
  • Porsi di fronte e di lato al paziente, che può
    stare in piedi oppure seduto, con le braccia
    lungo il corpo e la testa leggermente eretta.
  • Valutazione di eventuali asimmetrie, pulsazioni
    o tumefazioni a carico del collo
  • Per stabilire se una tumefazione è a carico del
    collo far deglutire il paziente una tumefazione
    tiroidea si muove verso lalto con la
    deglutizione.

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Esame Obiettivo della tiroide
  • PALPAZIONE
  • Con entrambe le mani, una per ciascun lato,
    appoggiando i pollici sulla nuca, posteriormente
    al paziente.
  • Individuare dallalto verso il basso losso
    ioide e la cartilagine cricoide sotto la quale
    cè la tiroide (maggiormente apprezzabile se si
    fa deglutire il paziente).
  • Se è presente una tumefazione valutarne
  • - dimensioni
  • - consistenza
  • - omogeneità della superficie
  • - mobilità sui piani superficiali e profondi
  • - dolore
  • - fremito parenchimale

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Esame Obiettivo della tiroide
  • PERCUSSIONE
  • Utilizzata solo in caso di massa tiroidea
    retrosternale (gozzo) per delimitare lestensione
  • AUSCULTAZIONE
  • Nel gozzo tossico è possibile reperire un soffio
    parenchimale (thrill) a livello della ghiandola
    dovuto allaumento della velocità del circolo
    ematico e allipervascolarizzazione tipici del
    gozzo iperfunzionante.

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Esame Obiettivo della tiroide
SEGNI EXTRATIROIDEI - globi oculari (es.
esoftalmo) - apparato cutaneo e annessi
piliferi - volto - apparato cardiovascolare -
apparato gastroenterico - sistema neuro-muscolare
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GOZZODefinizione
Fisiopatologia della Tiroide
Aumento di volume della tiroide, in rapporto ad
ipertrofia, iperplasia e neoplasia della ghiandola
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GOZZOClassificazione
  • Anatomica
  • Eziopatogenetica
  • Funzionale

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GOZZO
Classificazione Anatomica diffuso quando
interessa globalmente la ghiandola circoscritto
quando ne interessa solo una parte
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GOZZO Classificazione Eziopatogenetica
GOZZI IPERTROFICO / IPERPLASTICI - GOZZO
ENDEMICO (carenza di Iodio) - GOZZO SPORADICO
- GOZZO BASEDOWIANO (esoftalmico) - GOZZO
LINFOMATOSO (Hashimoto) GOZZI NEOPLASTICI
BENIGNI ADENOMI GOZZI MALIGNI
CARCINOMI ---------------------------------- GO
ZZI DISTOPICI - Gozzo ptosico (endotoracico)
- Gozzo aberrante (da tiroide ectopica)
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GOZZO Classificazione Funzionale
  • Semplice o eutiroideo
  • Ipertiroideo
  • Ipotiroideo

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GOZZO FUNZIONALE
GOZZO SEMPLICE (EUTIROIDEO) quando laumento
del volume della tiroide si accompagna ad uno
stato metabolico normale. - Gozzo nodulare e
gozzo colloido-cistico - Carcinoma tiroideo -
Tiroidite acuta e tiroidite subacuta di De
Quervain in cui la palpazione della ghiandola è
dolorosa con edema e aumento di temperatura della
cute sovrastante - S. di Pendred dovuta ad un
difetto metabolico ereditario nellutilizzazione
dello iodio da parte della tiroide
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GOZZO FUNZIONALE
  • GOZZO CON IPERTIROIDISMO quando si manifesta con
    unaumentata funzionalità.
  • Adenoma tossico di Plummer dovuto ad una
    espansione monoclonale delle cellule follicolari
    che assumono capacità di crescita e di produzione
    di ormoni svincolato dallazione del TSH.
  • - Morbo di Basedow, malattia autoimmune in cui
    si hanno immunoglobuline (TSI), prodotte dai
    linfociti B, che stimolano la secrezione ormonale
    legandosi al recettore tiroideo per il TSH. Nella
    sintomatologia si ha, oltre al gozzo, esoftalmo e
    mixedema pretibiale
  • - Gozzo tossico multinodulare che rappresenta la
    fase evolutiva di un gozzo multinodulare non
    tossico.

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IPERTIROIDISMO
  • Laumento funzionale della tiroide si manifesta
    con
  • ipereccitabilità nervosa e instabilità psichica
    (alternarsi di euforia e depressione)
  • ipereccitabilità neuromuscolare che si associa a
    debolezza muscolare e tremore
  • diminuzione del peso corporeo per un elevato
    metabolismo tissutale
  • cute calda e umida per profusa sudorazione
  • tachipnea per incremento della ventilazione
    polmonare
  • tachicardia
  • aumento della portata circolatoria
  • accelerata velocità di circolo
  • aumento della pressione arteriosa differenziale
  • aumento del lavoro del cuore con lo sviluppo nel
    tempo di una cardiopatia tireotossica con
    scompenso ad alta portata
  • diarrea per iperperistaltismo intestinale

- Sintomi ipertiroidismo semplice. - Sintomi
gozzo adenoma tossico di Plummer - Sintomi
gozzo esoftalmo Morbo di Basedow
22
GOZZO FUNZIONALE
GOZZO CON IPOTIROIDISMO quando si manifesta
con uninsufficienza funzionale della ghiandola.
- In condizioni di carenza di iodio in cui
manca il substrato per la produzione degli
ormoni, e il deficit tiroxinemico si traduce in
una anormale stimolazione della adenoipofisi a
secernere TSH che provoca unaumento di
produzione della colloide comunque povera di
ormoni. - Carcinoma della tiroide - Tiroidite
di Hashimoto dovuta ad una infiltrazione
linfocitaria della ghiandola - Tiroidite di
Chagas dovuta ad una infezione da Trypanosoma
Cruzi
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IPOTIROIDISMO
  • Linsufficienza della ghiandola tiroide
    determina
  • una grave compromissione delle attività mentali
    come bradipsichismo, bradilalia
  • mixedema ovvero infiltrazione mixoide dei
    tessuti
  • alterazioni distrofiche della cute, cute arida e
    secca, capelli caduchi e unghie fragili
  • bradipnea e bradicardia
  • diminuzione del metabolismo basale
  • ipercolesterolemia e iperproteinemia
  • anemia

Tale patologia può essere congenita (atireosi o
ipoplasia tiroidea) oppure acquisita legata alla
carenza di iodio, ad asportazione chirurgica
della tiroide, alla distruzione con raggi X o con
radio-iodio-terapia, a processi flogistici,
displastici ecc
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Esami di laboratorio
  • T3 (valori normali 80-210 ng/dl) è indice solo in
    minima parte dellattività secretoria diretta
    della tiroide, in quanto per il 90 viene
    prodotto dalla deiodazione periferica di T4, è
    lormone attivo per eccellenza.
  • T4 (valori normali 4,5-12 mcg/dl) è indice
    diretto dellattività secretoria della tiroide ed
    una sua alterazione può indicare una
    modificazione secretoria tiroidea o
    unalterazione a carico delle proteine
    plasmatiche di trasporto.
  • TSH prodotto a livello ipofisario (valori
    normali 1-5 mcU/ml circa), è importante per la
    diagnosi differenziale tra ipotiroidismo primario
    (TSH elevato) e secondario a insufficienza
    ipotalamo-ipofisaria (TSH basso).
  • Test con TRH (ormone di liberazione della
    tireotropina).
  • Anticorpi anti-tireoglobulina e
    anti-microsomiali particolarmente indicati nella
    tiroidite di Hashimoto.
  • Tireoglobulina importante nella sintesi degli
    ormoni tiroidei usato anche come marker tumorale.
  • Calcitonina un suo innalzamento (gt 1 ng/ml)
    depone per la presenza di carcinoma midollare
    della tiroide.

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Indagini strumentali
  • Non invasive
  • - Scintigrafia
  • - Ecografia
  • - TC
  • - RMN
  • Invasive
  • - Agoaspirato

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Indagini strumentali
ECOGRAFIA TIROIDEA
Nodulo tiroideo
27
Indagini strumentali
SCINTIGRAFIA TIROIDEA
Tiroide normale
Noduli freddi tiroidei
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Indagini strumentali
TEST di Captazione tiroidea con I131
TC
RMN
29
Indagini strumentali
  • Citologia con AGOASPIRATO
  • ricerca di cellule neoplastiche
  • (falsi negativi)

30
(No Transcript)
31
Indagini strumentali
  • Studio delle strutture limitrofe
  • Non invasive
  • Rx TORACE
  • Rx ESOFAGO CON BARIO
  • TC TORACE
  • Invasive
  • - LARINGO-TRACHEOSCOPIA
  • - ANGIOGRAFIA

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Indagini strumentali
- RX TORACE
Gozzo sternale con trachea a clessidra
Gozzo calcifico
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Indagini strumentali
TC cervico-toracica
34
Indagini strumentali
Angiografia tronchi sovra-aortici
35
(No Transcript)
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TUMORI DELLA TIROIDE
INCIDENZA circa 2 nuovi casi/100000
abitanti/anno più frequente nella donna
FATTORI DI RISCHIO ereditarietà per il
carcinoma midollare (S. di Sipple) carenza
iodica (associazione con il carcinoma
follicolare) eccesso iodico (associazione con
il ca. papillifero) irradiazione della regione
cervicale Tiroidite di Hashimoto (linfoma o
carcinoma)
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TUMORI DELLA TIROIDE
CLASSIFICAZIONE tumori benigni ADENOMA
FOLLICOLARE ADENOMA
PAPILLIFERO ADENOMA A CELLULE DI HURTLE
tumori maligni differenziati Ca
PAPILLIFERO (79) Ca FOLLICOLARE
(13) Ca MIDOLLARE (4)
tumori indifferenziati Ca ANAPLASTICO (1,5)
tumori maligni mesenchimali
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Tumori benigni della tiroide
ADENOMI
LESIONI BENIGNE CIRCOSCRITTE, SOLIDE,
CAPSULATE FUNZIONALMENTE AUTONOMI ADENOMA
NON FUNZIONANTE (SEMPLICE) Nodulo freddo
ADENOMA FUNZIONANTE produce Tireoglobulina ed
ormoni tiroidei determina
blocco del TSH depressione funzionale
parenchima sano ( caldo, ipercaptante alla
scintigrafia) - SINGOLO ADENOMA DI
PLUMMER - MULTINODULARE STRUMA
TOSSICO TUTTI GLI ADENOMI POSSONO CANCERIZZARE
MA, SPESSO, GLI ADENOMI PAPILLIFERI
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Adenoma
40
Tumori maligni della tiroide
CARCINOMA PAPILLIFERO
CARATTERISTICHE - Predilige letà giovanile
- Plurifocale e bilaterale nel 30-40 dei
casi - Forme occulte (esordio con
metastasi linfonodali) - Tendenza a
metastatizzare per via linfatica ANATOMIA
PATOLOGICA Macroscopicamente si presenta di
colore biancastro, privo di caspula ma con
limiti abbastanza netti. Microscopicamente
presenta formazioni papillari contenute nei
follicoli.
41
Tumori maligni della tiroide
CARCINOMA FOLLICOLARE
CARATTERISTICHE - picco di incidenza 30- 40
anni - tende a metastatizzare per via
ematica - forma capsulata -
forma non capsulata (frequente infiltrazione
strutture vascolari)
CARCINOMA ANAPLASTICO
CARATTERISTICHE - picco di incidenza età
avanzata - tende a metastatizzare
precocemente - non produce ormoni né
TG ANATOMIA PATOLOGICA carcinoma
indifferenziato a grandi cellule
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Tumori maligni della tiroide
CARCINOMA MIDOLLARE
CARATTERISTICHE - origina dalle cellule C
- produce tireocalcitonina e istamina - può
anche produrre PG, ACTH, serotonina - forma
sporadica più frequente nella 5- 6 decade -
forma familiare più frequente nella 2- 3
decade - associato ad aumentati livelli di
calcitonina
43
Tumori maligni della tiroide
QUADRO CLINICO -Tumefazione tiroidea
indolente - Linfoadenomegalia
latero-cervicale (1 sintomo)
ESAME OBIETTIVO - Consistenza, dolenzia,
mobilità rispetto ai piani
superficiali e profondi e con la deglutizione.
- Deve comprendere la palpazione
dei linfonodi latero- cervicali.

SINTOMI TARDIVI - Disfagia (interessamento
esofageo) - Dispnea (interessamento
tracheale) - Tosse, raucedine
- Disfonia (da interessamento del n.
ricorrente e/o paralisi della corda
vocale omolaterale)
IPERPARATIROIDISMO (nel carcinoma midollare)
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Tumori maligni della tiroide
DIFFUSIONE
LOCALE NN. RICORRENTI, TRACHEA,
MM. PRETIROIDEI VIA LINFATICA ( ca.
papilliferi, midollari e anaplastici) - LL.
LATEROCERVICALI - LL. SOVRACLAVEARI - LL.
MEDIASTINICI VIA EMATICA ( ca. follicolari,
anaplastici). METASTASI OSTEOLITICHE A -
POLMONI - OSSA - FEGATO
- ENCEFALO - RENI, SURRENI - CUTE

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Tumori maligni della tiroide
  • DIAGNOSI
  • ESAME OBIETTIVO
  • ECOGRAFIA (Lesioni non palpabili D.D.
    cisti/noduli)
  • SCINTIGRAFIA TIROIDEA (131-I 99-Tc)
  • TIPIZZAZIONE ISTOLOGICA (Agobiopsia, chirurgia
    diagnostica)
  • MARKERS NEOPLASTICI TIREOGLOBULINA ( ca.
    indifferenziati )
  • TPA ( ca.
    anaplastici )
  • CALCITONINA ( ca.
    midollare)
  • TC CERVICO- MEDIASTINICA
  • Rx ESOFAGO CON BARIO (dislocazioni e/o
    compressioni esofago-tracheali)
  • SCINTIGRAFIA OSSEA

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(No Transcript)
47
Semeiotica fisica delle paratiroidi
  • 4 ghiandole (2 superiori- 2 inferiori) situate
    nella regione cervicale dietro la tiroide ma
    possono essere presenti anche in sede ectopica
    intratimiche, mediastiniche o intratiroidee.
  • colore rosso bruno, al taglio giallastre.
  • cellule principali producono il paratormone

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Vascolarizzazione delle paratiroidi
arterie paratiroidee superiori e inferiori
derivano rispettivamente da - art. tiroidea
sup. (dalla carotide) - art. tiroidea inf.
(dalla succlavia)
49
Semeiotica funzionale delle paratiroidi
  • AZIONE PTH
  • OSSO aumento del riassorbimento del calcio
  • RENE
  • - aumento del riassorbimento tubulare di calcio
  • - aumento della escrezione di fosforo
  • - idrossilazione Vit. D
  • INTESTINO aumento dellassorbimento di calcio
    mediato dalla Vit. D

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FISIOPATOLOGIA DELLE PARATIROIDI CLASSIFICAZIONE
  • IPERPARATIROIDISMO
  • - Primitivo
  • - Secondario
  • - Terziario
  • IPOPARATIROIDISMO

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IPERPARATIROIDISMO
PRIMITIVO
  • CAUSE
  • Adenoma singolo 70- 80 dei casi
  • multiplo 2- 3 dei casi
  • Iperplasia può coinvolgere 1 o, più
    frequentemente, tutte le paratiroidi
  • Carcinoma
  • meno frequente microcitoma polmonare, ca
    mammella, ca rene
  • MANIFESTAZIONI CLINICHE
  • osteoporosi per richiamo di calcio dallosso
  • iperacidità gastrica con sviluppo di ulcera
    peptica
  • calcinosi del pancreas
  • litiasi colecisti
  • nefrocalcinosi per deposito di calcio nel
    parenchima
  • litiasi renale
  • ipertensione per irrigidimento della parete dei
    vasi
  • condrocalcinosi e pseudogotta a livello delle
    articolazioni
  • debolezza muscolare e stato ansioso- depressivo

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IPERPARATIROIDISMO
PRIMITIVO
  • ESAMI DI LABORATORIO
  • Nel sangue
  • aumento del PTH
  • ipercalcemia
  • ipofosfatemia
  • Nelle urine
  • ipercalciuria
  • iperfosfaturia
  • INDAGINI STRUMENTALI
  • RX mostra osteoporosi diffusa, fratture
    patologiche, calcinosi e calcolosi renale
  • Ecografia, TC, Scintigrafia, RMN per localizzare
    eventuale adenoma o carcinoma

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IPERPARATIROIDISMO
PRIMITIVO
  • TERAPIA
  • se adenoma tumorectomia
  • se iperplasia paratiroidectomia totale
  • se carcinoma exeresi della neoplasia
    emitiroidectomia omolaterale

Carcinoma paratiroide
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IPERPARATIROIDISMO
SECONDARIO
  • CAUSE (stimolazione cronica delle paratiroidi
    per ipocalcemia persistente)
  • insufficienza renale cronica
  • Carenza di Vit. D
  • S. da malassorbimento (es. per interventi di by
    pass intestinali)
  • pseudoiperparatiroidismo per difetto di risposta
    nel recettore del PTH
  • MANIFESTAZIONI CLINICHE
  • dolori ossei
  • prurito
  • calcificazione vascolare e periarticolare
  • debolezza muscolare
  • ESAMI DI LABORATORIO
  • lieve aumento del PTH
  • ipocalcemia
  • iperfosforemia
  • ipocalciuria
  • ipofosfaturia

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IPERPARATIROIDISMO
TERZIARIO
  • CAUSE
  • iperplasia secondaria che nel tempo va incontro
    ad adenoma diventando così indipendente dalla
    calcemia
  • MANIFESTAZIONI CLINICHE
  • ( gravi rispetto alle forme precedenti)
  • calcificazione vascolare
  • calcificazione periarticolare
  • calcificazioni parenchimali

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IPOPARATIROIDISMO
  • CARATTERISTICHE
  • può essere ereditario (su base autoimmune) o
    acquisito (di origine chirurgica)
  • ipocalcemia
  • iperfosforemia
  • ipocalciuria
  • MANIFESTAZIONI CLINICHE
  • tetania spesso preceduta da parestesie
    soprattutto agli arti (si ha se calcemia lt 5 mg)
  • crisi convulsive
  • laringospasmo
  • ipereccitabilità muscolare
  • osteosclerosi generalizzata (per insufficiente
    azione osteoclastica)
  • cataratta
  • TERAPIA
  • trattamento con PTH
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