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Attivit

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Title: Attivit economiche e servizi on-line: E giusto fidarsi di Internet ? Author: Alberto Last modified by: chiara Created Date: 1/26/2000 9:17:02 AM – PowerPoint PPT presentation

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Title: Attivit


1
Qualità dellaria modelli
Modellistica e Gestione dei Sistemi
Ambientali a.a. 2007-2008 Dispense del
Corso Laurea in Ingegneria Gestionale Laurea
Specialistica in Ingegneria delle
Telecomunicazioni (ind. Sistemi di
Telerilevamento) Laurea Specialistica in
Ingegneria Informatica (ind. Gestione e
Automazione dei Servizi) Chiara Mocenni
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I processi fisici diffusione e trasporto
  • Dispersione della massa si assume che in un
    volumetto infinitesimo dxdydz nellintervallo
    temporale dt lincremento della massa inquinante
    e quindi la sua concentrazione media C(x,y,z,t)
    eguagli lapporto netto derivante dagli ingressi
    esterni e dalleventuale contributo di una
    sorgente inquinante S o di un fattore di
    rimozione R.

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Equazione della diffusione
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  • A causa delle turbolenze e dei fenomeni vorticosi
    il moto è sempre vario, ma se facciamo
    riferimento alla media in un periodo di tempo T
    di durata maggiore della scala temporale delle
    fluttuazioni turbolente e minore della scala
    delle variazioni di velocità medie del vento, si
    può distinguere una componente media v ed una
    componente fluttuante v sovrapposta al moto e a
    media nulla.

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  • Essendo C influenzata dalla velocità del vento
    risulta che anche C è composta da una componente
    media C e da una fluttuante C.
  • La prima componente rappresenta il trasporto e la
    seconda la diffusione.

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I modelli di dispersione
  • Data una emissione di una certa sostanza in
    atmosfera (boundary layer) il modello di
    dispersione calcola le concentrazioni di questa
    sostanza nei punti dello spazio circostante.
  • Lo scopo di una simulazione modellistica può
    essere quello di un confronto delle
    concentrazioni calcolate con quelle di
    riferimento della normativa di legge oppure di
    verificare limpatto di una variazione dello
    scenario emissivo (ad es. modifiche di un
    impianto di generazione o flussi di traffico).

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Criteri per la scelta del modello
  • Scala spaziale
  • Scala temporale
  • Dominio
  • Inquinante
  • Meteorologia
  • Sorgenti emissive
  • Regime

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Modelli deterministici
  • Modelli euleriani (STEM, CAMX) di chimica e
    trasporto, sorgenti puntuali o diffuse,
    risoluzione orizzontale max ? 1 Km in orizzontale
  • Sistema di coordinate fisse
  • Si basano sulla risoluzione di una equazione
    differenziale di diffusione ricavata dal bilancio
    di massa

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  • Si distinguono
  • Modelli analitici (andamento al suolo della
    concentrazione sottovento ad una sorgente
    continua puntiforme)

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(No Transcript)
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  • Modelli a box (il dominio è suddiviso in una o
    più celle allinterno delle quali linquinante è
    considerato perfettamente miscelato)
  • Modelli a griglia (il dominio è suddiviso in un
    grigliato tridimensionale, metodo risolutivo
    differenze finite).

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  • Modelli fotochimici (modelli a griglia) oltre a
    simulare fenomeni di trasporto e diffusione
    tengono conto di reazioni chimiche in fase
    gassosa e delle deposizioni secche.
  • Finalizzati alla ricostruzione dellinquinamento
    secondario
  • Ozono troposferico, Particolato, deposizioni
    acide
  • Modelli euleriani tridimensionali a griglia
  • Sono in grado di ricostruire i seguenti processi
  • Emissioni da sorgenti areali e puntuali
  • Trasporto e diffusione turbolenta
  • Trasformazioni chimiche (fase gas e fase aerosol)
  • deposizione secca e umida
  • Inquinanti considerati
  • NOX, O3, VOC, HNO3, SO2, H2SO4, NH3, PPM

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  • Input dei modelli fotochimici
  • Parametri meteorologici
  • Parametri geofisici
  • Parametri emissivi
  • Parametri chimici
  • Parametri sperimentali.

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CALGRID (CALifornia GRIDded model)
  • Sistema di riferimento mobile che segue gli
    spostamenti delle masse daria di cui si vuole
    riprodurre il comportamento.

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  • Il box si muove in accordo con il vento presente
    nel bacino di studio. Ciò permette di simulare il
    movimento di una colonna daria allinterno del
    dominio la cui concentrazione di specie
    inquinanti è dovuta alle emissioni incontrate
    lungo il percorso, a processi di trasformazione
    chimica e di deposizione.

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  • Modelli lagrangiani a particelle (SPRAY),
    sorgenti puntuali o diffuse dominio di calcolo ?
    25x25 Km2, risoluzione orizzontale max ? 100 m
  • Modello lagrangiano a particelle per terreno
    complesso
  • La dispersione degli inquinanti viene ricostruita
    schematizzando l'emissione attraverso un insieme
    di unità piccolissime di dimensioni di massa nota
  • Ogni particella segue una diversa realizzazione
    (evoluzione) del flusso turbolento

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Modelli a traiettorie
  • Servono per modellare fenomeni che avvengono su
    scale spaziali dellordine delle centinaia di
    migliaia di chilometri. Esempi sono
    lacidificazione e leutrofizzazione di ambienti
    naturali, il trasporto di metalli pesanti.

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Modelli stocastici
  • Controllo in tempo reale e previsione dei livelli
    di attenzione e di allarme.
  • Non prevedono le concentrazioni degli inquinanti
    in base a leggi fisiche e a relazioni
    causa-effetto, ma sulla base dei dati misurati
    nel passato. Sono quindi in grado di prevedere le
    concentrazioni nei soli punti in cui si sono
    misurati i dati.

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Esempi
  • APC-2 Atmosferic Pollution Control
  • WINAST identificazione di modelli ARX

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  • CALPUFF riproduce il trasporto, la
    trasformazione e la deposizione di inquinanti in
    condizioni meteorologiche variabili non omogenee
    e non stazionarie. Può simulare e missioni
    puntuali e areali.
  • CALMET (integra CALPUFF e CALGRID)

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  • CALMET permette di ricostruire il campo di vento
    e il campo di temperatura.
  • Permette inoltre di calcolare i parametri di
    turbolenza.

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  • CALGRID applicazione per la riproduzione di un
    fenomeno di inquinamento fotochimico nel 1998 in
    Lombardia.
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