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Presentazione di PowerPoint

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Title: Presentazione di PowerPoint Author: Angela Bechini Last modified by: Administrator Created Date: 9/20/2002 9:38:43 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Presentazione di PowerPoint


1
INFORMAZIONI USATE IN EPIDEMIOLOGIA LE FONTI
DEI DATI
ANAMNESI ED ESAME OBIETTIVO OSSERVAZIONI DI
MEDICI SPECIALISTI DIAGNOSI CLINICHE CARTELLE
CLINICHE DENUNCE DI MALATTIA CERTIFICATI DI MORTE
E STATISTICHE DI MORTALITÀ QUESTIONARI INCHIESTE
DOMICILIARI DATI DI LABORATORIO
  • Quando si effettuano delle indagini
    epidemiologiche lo schema da seguire è
  • La raccolta dei dati,
  • lelaborazione statistica
  • linterpretazione dei dati

2
ANAMNESI ED ESAME OBIETTIVO Osservazione diretta
(visita medica) Spesso scarsa attendibilità delle
informazioni o per errore dellinvestigatore/esami
natore o, nel caso dellanamnesi, per
incompletezza o mancanza delle risposte. OSSERVAZI
ONI DI MEDICI SPECIALISTI Ampia variabilità delle
osservazioni effettuate su uno stesso oggetto da
persone diverse che praticano la stessa
specialità, oppure delle osservazioni in doppio
eseguite dallo stesso individuo. DIAGNOSI
CLINICHE ATTENZIONE AGLI ERRORI. Anche quando le
osservazioni sono complete e accurate e il
procedimento usato è corretto, medici con una
diversa preparazione usano criteri diversi per
giungere alla stessa diagnosi Necessità di
attenersi a criteri specifici e oggettivi nel
formulare la diagnosi, i quali siano accettati
da tutti, applicati e descritti nella loro
applicazione (per poter verificare che essa sia
stata fatta correttamente).
3
CARTELLE CLINICHE Spesso annotazioni carenti, di
difficile comprensibilità o illeggibili. Anche
quando tutti i dati sono completi e leggibili,
due persone possono trarre dalla stessa cartella
informazioni differenti. DENUNCE DI MALATTIA Per
legge, alcune malattie debbono essere denunciate
alle autorità sanitarie al momento della
diagnosi, per contribuire alla rilevazione
precoce dellinsorgenza di epidemie, e per poter
adottare adeguate misure preventive. Queste
registrazioni sono utili anche per valutare
lincidenza di quelle malattie in una
comunità. Nonostante lobbligo di legge, molti
casi non vengono denunciati. Lo stesso vale per
le segnalazioni degli effetti collaterali alla
somministrazione di farmaci.
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LE MALATTIE INFETTIVE SONO SUDDIVISE IN CLASSI DI
NOTIFICA
CLASSE 1. Malattie per le quali si richiede
segnalazione immediata o perché soggette al
regolamento Sanitario Internazionale o perché
rivestono particolare interesse (Colera, febbre
gialla, peste, poliomielite, botulismo, rabbia,
influenza con isolamento virale, tetano,
ecc.) CLASSE 2. Malattie rilevanti perché ad
elevata frequenza e/o passibili di interventi di
controllo (diarree infettive da Salmonelle,
epatite virale A, B, NANB, tifo, legionellosi,
MPR, pertosse, meningite, listeriosi,
ecc.) CLASSE 3. Malattie per le quali sono
richieste particolari documentazioni (AIDS,
lebbra, malaria, tubercolosi, ecc.) CLASSE 4.
Malattie per le quali alla segnalazione del
singolo caso da parte del medico deve seguire la
segnalazione alla ASL solo quando si verificano
focolai epidemici (dermatofitosi, scabbia,
infezioni, tossinfezioni di origine alimentare
ecc.) CLASSE 5. Malattie infettive e diffusive
notificate alla ASL e non comprese nelle classi
precedenti, zoonosi indicate dal regolamento di
polizia veterinaria di cui al DPR 320/54.
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CERTIFICATI DI MORTE E STATISTICHE DI
MORTALITÀ Hanno da oltre 100 anni un ruolo molto
importante nella ricerca epidemiologica. Anche
nei certificati di morte si verificano limiti ed
inaccuratezze. In ogni caso essi costituiscono
una raccolta di informazioni sulle malattie ad
esito mortale che puo essere usata per studiare
la frequenza di tali patologie a livello locale,
nazionale o internazionale. Il problema è che
spesso più malattie possono aver contribuito alla
morte del paziente, e magari ne viene riportata
una sola. Attenzione al cambiamento nei criteri
di classificazione delle cause di morte
(possibili artificiosi aumenti o diminuzione
dellincidenza di certe patologie come cause di
morte).
REGISTRI Registro ospedaliero, R. di
popolazione Per prevenire una malattia (R.
tumori, R. malformazioni congenite) Per
organizzazione sanitaria (R. dializzati, R.
invalidità professionali)
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QUESTIONARI Problema delle non risposte chi non
risponde è simile a chi ha risposto? Risposte
incoerenti (si e no alla stessa
domanda) Enfatizzazione dei sintomi di
malattia Presentazione di se stessi in luce
favorevole. INCHIESTE DOMICILIARI Dati delle
interviste spesso incompleti (solo dati più
rilevanti riportati). DATI DI LABORATORIO Control
lo di qualità Errori nella conservazione dei
campioni
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  • STUDI EPIDEMIOLOGICI
  • Rientrano in DUE grandi categorie
  • STUDI DI EPIDEMIOLOGIA DESCRITTIVA
  • Riguardano lentità e la distribuzione delle
    malattie nellambito della popolazione in
    rapporto a fattori personali, di spazio e di
    tempo
  • STUDI DI EPIDEMIOLOGIA ANALITICA
  • Mirano a scoprire i fattori determinanti delle
    malattie o le ragioni dellalta o bassa frequenza
    in determinati gruppi di soggetti

Lepidemiologia descrittiva attraverso
lidentificazione di variazioni nella
distribuzione delle malattie permette
allinvestigatore di formulare delle ipotesi
eziologiche che dovranno poi essere verificate.
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LA PERSONA Le variabili individuali di maggior
rilievo sono rappresentate da ETÀ, SESSO, RAZZA,
STATO CIVILE, CLASSE SOCIALE, OCCUPAZIONE
LAVORATIVA, FATTORI FAMILIARI ETÀ I tassi di
morbosità e di mortalità sono sempre correlati a
questa variabile. In generale, le malattie
croniche tendono ad aumentare con letà, mentre
le malattie infettive presentano andamenti
differenziati.
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LETÀ È CORRELATA NON SOLO ALLA FREQUENZA, MA
ANCHE ALLA GRAVITÀ DELLA MALATTIA (Es. Malattie
da Pneumococco, Salmonella, frequenza di
incidenti mortali tra i bambini).
I TASSI DI MORTALITÀ SPECIFICI PER ETÀ MOSTRANO
UN ANDAMENTO COSIDDETTO A J
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TABULAZIONE DEI TASSI DI MALATTIA IN RELAZIONE
ALLETA
RAPPRESENTAZIONE SIMULTANEA O TRASVERSALE
TABULAZIONE PER GRUPPI DI SOGGETTI DI ETÀ
SPECIFICA SEGUITI PER TUTTA LA DURATA DELLA VITA
RAPPRESENTAZIONE PER COORTI
10
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SESSO I tassi di mortalità a tutte le età sono
piu elevati tra i maschi rispetto alle femmine,
mentre i tassi di morbosità sono generalmente
piu alti nel sesso femminile. La spiegazione di
tali differenze coinvolge diversi fattori -
EREDITÀ - ORMONI - AMBIENTE - ABITUDINI DI
VITA ESEMPI Malattie respiratorie croniche
cardiopatia ischemica tentato suicidio
suicidio depressione.
RAZZA E GRUPPO ETNICO E nozione comune che 1)
Molte malattie differiscono notevolmente per
frequenza, severità (o entrambe) in razze
diverse 2) Le statistiche suddivise per razza
sono utili per identificare problemi correlati
alla salute.
NERI TASSI PIU ELEVATI DI IPERTENSIONE,
MALATTIE CEREBROVASCOLARI, TUBERCOLOSI, SIFILIDE,
OMICIDI, MORTE ACCIDENTALE, CANCRO
UTERINO. BIANCHI TASSI PIU ELEVATI DI
ARTERIOSCLEROSI CORONARICA, SUICIDI, LEUCEMIA,
CANCRO DELLA MAMMELLA.
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STATO CIVILE Tassi di mortalità decrescenti per i
seguenti tipi di stato civile DIVORZIATO,
VEDOVO, CELIBE, SPOSATO Supporto fisico e
psicologico fornito dallo stato maritale, ma
anche diversità fisiche ed emozionali tra gli
sposati ed i singles.
CLASSE SOCIALE Importanti differenze sono
evidenti per la MORTALITÀ INFANTILE e per la
MORTALITÀ NEI MASCHI ADULTI in funzione della
classe sociale. Rilevanza dei fattori quali
livello occupazionale, reddito, stato
nutrizionale, affollamento, igiene personale,
ricorso a cure e prevenzione. Relazione
biunivoca tra stato socio economico e alcune
patologie (Es. schizofrenia) Possibili errori di
valutazione se si effettuano studi sullutilizzo
dei servizi diagnostici e terapeutici.
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FATTORI FAMILIARI Per quanto riguarda la famiglia
di origine, sono importanti i seguenti fattori
- NUMERO DI GENERAZIONI PRESENTI IN CASA -
PRESENZA DI ENTRAMBI I GENITORI - NUMERO DI
BAMBINI - POSIZIONE DEL SOGGETTO NELLORDINE DEI
FIGLI - ETÀ DEI GENITORI ALLA NASCITA DEL
FIGLIO - PRESENZA DI DIFFERENZE DI ETÀ, CLASSE
SOCIALE, RELIGIONE DEI GENITORI
ALTRE VARIABILI PERSONALI GRUPPO SANGUIGNO,
ESPOSIZIONI AMBIENTALI, CARATTERISTICHE DI
PERSONALITÀ.
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IL LUOGO IL CONFRONTO FRA I TASSI DI UNA MALATTIA
IN LUOGHI DIFFERENTI PUÒ FORNIRE CHIARE
INDICAZIONI SULLEZIOLOGIA DELLA
MALATTIA. CONFRONTI FRA NAZIONI I tassi di
morbosità e di mortalità permettono di monitorare
lo stato di salute di ciascuna nazione,
verificare i progressi nel controllo di una
determinata patologia e fornire indicazioni sulle
cause di malattia. ATTENZIONE alle differenze tra
Paesi diversi nellaccuratezza della diagnosi,
nella completezza delle denunce e nella
classificazione delle patologie. (Es. Differenze
bronchite cronica-enfisema e psicosi
maniaco-depressiva-schizofrenia tra Gran Bretagna
e Stati Uniti). Se tuttavia le differenze tra
nazione e nazione sono rilevanti, ciò consente di
formulare ipotesi eziologiche che dovranno essere
verificate. (Es. Tassi di mortalità specifici in
Giappone). In generale, comunque, i confini
naturali sono più utili di quelli politici per
comprendere leziologia delle malattie. I fattori
ambientali e climatici da un lato e la
possibilità che i confini fisici isolino diverse
etnie dallaltro, spiegano le diverse
distribuzioni delle malattie. (Es. Malattie
parassitarie, gozzo endemico, melanoma, sclerosi
multipla).
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CONFRONTI FRA REGIONI DI UNO STESSO
PAESE Importanti soprattutto le diversità tra
ambiente urbano e rurale. (Es. tumore del
polmone, omicidi, malattie veneree da un lato
incidenti, tumori della pelle, tetano dallaltro).
CONFRONTI FRA ZONE DIVERSE DI UNA STESSA CITTA È
utile segnare i singoli casi che si verificano in
un contesto urbano su una mappa della città. Sarà
così possibile correlare la distribuzione
ottenuta a fattori quali la fornitura di acqua o
di latte, i servizi di autobus, le condizioni
delle abitazioni nei singoli quartieri, ecc.
Epidemia di colera a Londra del 1854. Mappa di
John Snow
Numero di morti per colera in relazione alla
compagnia di distribuzione dellacqua. L'acqua
Southwark Vauxhall era una causa importante
della malattia
IMPORTANZA DEGLI STUDI SUGLI EMIGRANTI
(INTERAZIONI TRA FATTORI GENETICI E FATTORI
AMBIENTALI).
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IL TEMPO Il verificarsi delle malattie è
solitamente espresso su base mensile o
annuale. Si possono identificare 3 tipi
principali di cambiamento nellandamento delle
malattie nel tempo. ANDAMENTI A LUNGO TERMINE O
SECOLARI Alcune malattie possono mostrare
cambiamenti nel corso di anni o decenni. Ad
esempio, i tassi di mortalità standardizzati per
età per tumori nei maschi statunitensi sono
cambiati negli ultimi 50 anni.
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ATTENZIONE è importante stabilire fino a che
punto le tendenze secolari riflettano cambiamenti
di incidenza o non siano piuttosto legate a
cambiamenti nella sopravvivenza. Bisogna inoltre
considerare gli artefatti quali - cambiamenti
negli orientamenti diagnostici dei medici -
miglioramenti nelle metodologie diagnostiche -
cambiamenti nelle regole di compilazione delle
cause di morte
ANDAMENTI CICLICI O PERIODICI ALCUNE MALATTIE SI
PRESENTANO CON AUMENTI O DIMINUZIONI CHE
RICORRONO CON REGOLARITÀ. I CICLI possono essere
annuali (stagionali) o avere diversa
periodicità. Variazioni stagionali caratteristiche
di alcune malattie infettive
(Influenza) Periodicità più breve incidenti
automobilistici mortali con picchi venerdì
e sabato sera valori più bassi di
martedì. Morti estive per annegamento
incidenti sciistici.
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FLUTTUAZIONI A BREVE TERMINE Diminuzioni o
aumenti dellincidenza di una malattia che si
possono osservare nellarco di ore, giorni,
settimane o mesi (bruschi cambiamenti climatici,
improvviso aumento dellinquinamento
atmosferico). EPIDEMIA Numero di casi della
stessa malattia significativamente più elevato di
quanto ci si potrebbe attendere, sulla base
dellesperienza passata, in quel luogo, in quel
periodo e tra quella popolazione. PER LA RAPIDA
DIFFUSIONE DI UNA MALATTIA INFETTIVA È IMPORTANTE
IL NUMERO DI SOGGETTI SUSCETTIBILI (HERD
IMMUNITY).
Schema dellandamento di unepidemia in una
popolazione suscettibile (recettiva).
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MALATTIE ENDEMICHE ED EPIDEMICHE Si definisce
ENDEMIA la costante presenza di una malattia o di
un agente infettivo in una data area geografica,
o la usuale prevalenza di una data malattia in
tale area. Il termine ENDEMIA è usato in
contrasto con quello di EPIDEMIA il verificarsi
in una comunità o regione di un insieme di
malattie di natura simile, in numero chiaramente
eccedente rispetto alle normali attese.
Lesame della definizione di EPIDEMIA indica come
tale termine abbia un significato ampio 1) Può
comprendere qualunque tipo di malattia (o
incidente), incluse malattie non infettive 2) Non
ci sono regole generali per quanto riguarda il
numero dei casi necessari per considerare un
episodio come epidemico. Piuttosto, si ha
unepidemia ogniqualvolta il numero dei casi
eccede quello atteso in base allesperienza del
passato in quella popolazione. 3) Non cè
specificazione di ampiezza geografica una
epidemia può colpire un quartiere o unintera
nazione, o addirittura avere una distribuzione
mondiale (PANDEMIA). Ad esempio pandemie di
influenza.
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4) Unepidemia può estendersi per qualsiasi
periodo di tempo può durare alcune ore
(intossicazione chimica, contaminazione batterica
di un cibo), alcune settimane (influenza,
epatite) o diversi anni (tossicodipendenza,
pandemie di colera). Alcuni Paesi hanno avuto
unepidemia di cancro del polmone negli ultimi 40
anni. Unepidemia che rimanga epidemica per
molti anni può alla fine essere considerata
endemica (ad es. molte malattie croniche, come
lipertensione, sono ampiamente diffuse nei Paesi
industrializzati senza mostrare variazioni di
frequenza da un anno allaltro).
CASI
Epidemia
Malattia sporadica
Endemia
TEMPO
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(No Transcript)
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  • CINA CAMPANELLO DI ALLARME DI MOLTE EPIDEMIE
  • SI AMMALA UN MEDICO!
  • Nel febbraio 2003 un medico proveniente dalla
    provincia di Guangdong (CINA) si ammala in un
    albergo di Hong Kong
  • 12 altri ospiti dellalbergo sono ricoverati
    nella settimana seguente il primo caso
  • 7 ne avevano condiviso lo stesso piano
  • Gli ospiti dellalbergo infetti esportano
    linfezione in

PROBABILE VIA DI CONTAGIO
Il 5 luglio 2003 lOrganizzazione Mondiale della
Sanità (OMS) ha ufficialmente annunciato che la
trasmissione locale della SARS è stata interrotta
anche a Taiwan, che era lultima zona affetta,
essendo trascorso un periodo pari a due volte
quello massimo di incubazione senza nuovi casi di
infezione
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Epidemia di SARS distribuzione dei casi
allhotel Amoy Gardens di Hong Kong Marzo 2003
24
(No Transcript)
25
IL CASO CANADA
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MISURE DEL RISCHIO RISCHIO RELATIVO E RISCHIO
ATTRIBUIBILE Sono due diverse misure
dellassociazione tra esposizione ad un
particolare fattore e rischio di un certo danno
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Il rischio attribuibile è espresso talvolta come
percentuale del tasso di incidenza negli esposti
Il RISCHIO ATTRIBUIBILE misura la quota del
RISCHIO ASSOLUTO (INCIDENZA) che può essere
attribuito ad un particolare fattore (Es.
fumo). È calcolato sottraendo dal tasso di
incidenza del gruppo esposto al fattore
(fumatori) il tasso del gruppo senza esposizione
al fattore (non fumatori). Perciò il rischio
attribuibile indica la quota di malattia dovuta
al fattore di rischio nel sottogruppo di
popolazione che è esposto al fattore stesso.
È un indice importante in Sanità Pubblica per
valutare il vantaggio potenziale ottenibile se si
potesse ridurre lesposizione dellintera
popolazione.
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Esercizio DAI DATI DELLA TABELLA CALCOLARE a) IL
RISCHIO RELATIVO DEI FUMATORI RISPETTO AI NON
FUMATORI b) IL RISCHIO ATTRIBUIBILE PER I
FUMATORI Spiegare poi le risposte a) e b) in
forma discorsiva.
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EPIDEMIOLOGIA ANALITICA
Negli studi sulleziologia delle malattie, si
procede dallidentificazione di gruppi con tassi
insoliti di malattia per mezzo di studi
descrittivi, allo studio dellassociazione tra un
fattore di rischio sospettato e la malattia nelle
popolazioni, fino a studiare tale associazione in
individui con specifiche caratteristiche. ALCUNE
IPOTESI POSSONO ESSERE SUGGERITE ANCHE DA
UNATTENTA OSSERVAZIONE CLINICA.
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Le ipotesi sono verificate sequenzialmente per
mezzo di STUDI RETROSPETTIVI (detti anche
CASO-CONTROLLO) e PROSPETTIVI (detti anche di
COORTE). Una volta identificati i fattori di
rischio, può essere progettato uno STUDIO
SPERIMENTALE per verificare se modificazioni di
tali fattori sono seguite da riduzione
dellincidenza della malattia.
STUDI SPERIMENTALI ? possibilità di stabilire
unassociazione causale in modo più
definitivo. SVANTAGGIO frequenti problemi
etici. STUDI OSSERVAZIONALI ? più praticabili,
forniscono la più grande quantità di informazioni
su molte malattie. SVANTAGGIO i gruppi osservati
possono differire in più caratteristiche oltre al
fattore in esame e conseguentemente può risultare
difficile dimostrarne il ruolo causale. (Fattori
di confondimento)
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