Il Capital Asset Pricing Model (CAPM) - PowerPoint PPT Presentation

1 / 49
About This Presentation
Title:

Il Capital Asset Pricing Model (CAPM)

Description:

Il Capital Asset Pricing Model (CAPM) Corso di Economia delle Scelte Finanziarie e di Portafoglio (prof. G. Ferri): Lezione 2 Il CAPM Deriviamo il CAPM di base a un ... – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:145
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 50
Provided by: Ministero3
Category:
Tags: capm | asset | capital | capm | model | pricing

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: Il Capital Asset Pricing Model (CAPM)


1
Il Capital Asset Pricing Model (CAPM)
  • Corso di Economia delle Scelte Finanziarie e di
    Portafoglio (prof. G. Ferri) Lezione 2

2
Il CAPM
  • Deriviamo il CAPM di base a un periodo.
  • È un modello dei rendimenti di equilibrio delle
    attività ampiamente usato nella letteratura
    finanziaria (diversificazione di portafoglio,
    misure di rischio e di rendimento, portafoglio di
    mercato).
  • Considereremo solo le azioni, ma il CAPM può
    applicarsi anche a tutte le altre attività
    finanziarie (es. obbligazioni, attività
    immobiliari ecc.).

3
Le principali questioni del CAPM
  • Il CAPM risponde a una serie di domande
  • Perché agli agenti conviene detenere un
    portafoglio diversificato che include un gran
    numero di attività rischiose piuttosto che, ad
    esempio, una sola attività rischiosa o un
    sottoinsieme di attività rischiose?
  • Cosa determina il rendimento di equilibrio atteso
    su ciascuna attività rischiosa nel mercato, in
    modo che gli investitori desiderino detenerla?
  • Cosa determina le scelta di un investitore
    individuale tra detenere lattività priva di
    rischio e detenere linsieme di attività
    rischiose?

4
Visione generale del CAPM - 1
  • Nel CAPM gli agenti
  • possono scegliere tra un insieme di attività
    rischiose (azioni) e lattività priva di rischio
    (depositi bancari o BOT)
  • possono dare e prendere a prestito quanto
    desiderano al tasso di interesse privo di
    rischio
  • sono avversi al rischio (? il rischio procura
    loro disutilità)
  • sia ERi il rendimento (atteso) di unattività i
    il suo rischio è misurato dalla sua varianza s2i
  • tutti gli individui hanno aspettative omogenee
    su rendimenti attesi, varianze e covarianze
    (correlazioni) tra i vari rendimenti
  • non ci sono né costi di transazione né tasse.

5
Visione generale del CAPM - 2
  • Consideriamo il motivo per detenere un
    portafoglio diversificato con un insieme di
    attività rischiose
  • Assumiamo, per il momento, che siano già stati
    fissati i fondi destinati allattività sicura
  • Investendo tutta la ricchezza nellattività 1, si
    ha rendimento atteso ER1 e rischio s21
    analogamente, se si sceglie solo lattività 2, si
    ha rendimento atteso ER2 e rischio s22
  • Assumiamo covarianza negativa tra i due
    rendimenti s12lt0, cioè ER1 cresce se ER2 cala e
    viceversa ciò implica un coefficiente di
    correlazione negativa tra i rendimenti poiché
    ?12s12/(s1 s2)
  • Perciò, la diversificazione riduce la varianza
    del portafoglio

6
Visione generale del CAPM - 3
  • Per semplificare al massimo, assumiamo ER1ER2 e
    s21s22 e che quando ER1 aumenta dell1 ER2 cala
    dell1, rendimenti perfettamente correlati
    negativamente ? 1
  • In queste ipotesi, se dividiamo a metà il
    portafoglio tra le due attività il rendimento del
    portafoglio è ER1ER2 ma la diversificazione
    riduce il rischio del portafoglio a zero (ogni
    rendimento sopra la media dellattività 1
    comporta un equivalente rendimento sotto la media
    dellattività 2 dato che ? 1)
  • Lesempio è ovviamente un caso speciale, ma
    mostreremo che, in generale, anche se la
    covarianza dei rendimenti è nulla o positiva (ma
    ?lt1) conviene diversificare

7
Visione generale del CAPM - 4
  • Lesempio suggerisce il perché ogni investitore
    potrebbe detenere un po di ognuna delle azioni
    sul mercato, se gli permettiamo di dare/prendere
    a prestito in misura illimitata al tasso privo di
    rischio r
  • Per capirlo meglio, facciamo un contro-esempio.
    Se una azione non fosse inizialmente voluta da
    nessun investitore allora il suo prezzo dovrebbe
    calare (tutti la vendono). Ma (ceteris paribus e
    assumendo un flusso di dividendi attesi positivo)
    il calo del prezzo corrente fa salire il
    rendimento atteso futuro. Allora, il prezzo
    corrente dovrà scendere finché lazione divenga
    attraente.

8
Visione generale del CAPM - 5
  • Le preferenze dellinvestitore entreranno in
    gioco, ma vale il teorema della separazione dei
    due fondi
  • Si può scindere linvestimento in due scelte
    separate. La prima, la quota ottimale xi di
    attività rischiose da detenere, dipende solo
    dalle aspettative sulle variabili di mercato
    (rendim, var, covar). Ma aspettative omogenee tra
    gli agenti ? tutti detengono le stesse
    proporzioni di attività rischiose (es. 1/20 di
    azioni a, 1/80 di ß ecc.) senza riguardo alle
    loro preferenze rischio-rendimento
  • Nel 2 stadio, lagente sceglie quanto prendere
    (dare) a prestito così da aumentare (ridurre) la
    ricchezza detenuta nel portafoglio di mercato di
    attività rischiose

9
Visione generale del CAPM - 6
  • Solo ora entrano in gioco le preferenze
    rischio-rendimento
  • se lagente è molto avverso al rischio, investirà
    quasi tutto nellattività sicura (con rendimento
    r) e destina solo una piccola parte della sua
    ricchezza allattività rischiosa nelle
    proporzioni fisse xi
  • se invece è poco avverso al rischio, userà la
    ricchezza (e semmai prenderà a prestito al tasso
    r) per investire nellattività rischiosa nelle
    proporzioni fisse xi.
  • NB il 2 stadio non influenza le domande
    relative di attività rischiose (restano fisse le
    proporzioni di xi) ? rendim attesi di equilibrio
    non dipendono dalle preferenze degli individui,
    ma solo da varianze e covarianze di mercato

10
Visione generale del CAPM - 7
  • Useremo la seguente notazione
  • rendimento atteso µi ERi
  • varianza dei rendimenti s2i var(Ri)
  • covarianza dei rendimenti sij cov(Ri , Rj)
  • Sui rendimenti di equilibrio, il CAPM prevede che
    il rendimento in eccesso atteso su unattività
    rischiosa (ERi r) sia direttamente correlato
    col rendimento in eccesso atteso sul portafolgio
    di mercato (ERm r) con la costante di
    proprzionalità beta di quella attività
  • (ERi r) ßi(ERm r) ovvero ERi r
    ßi(ERm r)
  • ove ßi cov(Ri , Rm)/var(Rm)

11
Visione generale del CAPM - 8
  • ERm è il rendimento atteso del portafoglio di
    mercato pari al rendimento atteso medio dal
    detenere tutte le attività nelle proporzioni
    ottimali xi. Poiché i rendimenti effettivi del
    portafoglio di mercato differiscono dai
    rendimenti attesi, la varianza var(Rm) è
    nonnulla.
  • La definizione del ßi dellimpresa i indica che
    dipende da
  • la covarianza tra rendimenti dellattività i e
    del portafoglio di mercato cov(Ri , Rm) e che
  • è inversamente correlato alla varianza del
    portafoglio di mercato var(Rm).
  • Se in media i rendimenti ex post approssimano
    quello atteso ex ante ERi, allora il CAPM spiega
    il rendimento medio dellattività i.

12
Visione generale del CAPM - 9
  • Cosa ci dice il CAPM sui rendimenti di equilibrio
    in borsa?
  • Primo si nota che (ERm r)gt0, altrimenti nessun
    agente avverso al rischio detiene il portafoglio
    di mercato di attività rischiose potendo
    guadagnare con certezza r
  • Poi, i rendimenti sulle singole attività tendono
    a muoversi nello stesso senso e, quindi, cov(Ri ,
    Rm)?0 e ßi?0. Per il CAPM se cov(Ri , Rm)0
    (ßi0) lattività i viene detenuta solo se ERir
    se cov(Rj , Rm)gt0 (ßjgt0) lattività j è detenuta
    solo se ERj è abbastanza gt r così da compensare
    mancata riduzione varianza portafoglio se cov(Rk
    , Rm)lt0 (ßklt0) lattività k è detenuta anche se
    ERk lt r perché riduce la varianza del portafoglio.

13
Visione generale del CAPM - 10
  • Il CAPM consente anche di misurare la volatilità
    relativa dei rendimenti attesi su singole
    attività in base ai ßi
  • Il rendimento dovrebbe muoversi uno a uno col
    portafoglio di mercato (cioè ERi ERm) se ßi1
    (azioni neutrali) più del portafoglio se ßigt1
    (azioni aggressive) meno del portafoglio se ßilt1
    (azioni difensive)
  • Così, gli investitori possono usare i ßi per
    classificare la rischiosità delle varie attività
    ed eventualmente prendere posizione ma, facendo
    così, non obbedirebbero il CAPM che, come detto,
    prescrive che tutti detengano il portafoglio di
    mercato composto nelle stesse proporzioni
    ottimali xi previste dal CAPM

14
Diversificazione, frontiera, trasformazione - 1
  • Prima di formalizzare il CAPM, vediamo criterio
    media-varianza concetto di portafoglio
    efficiente, guadagni da diversificazione nel
    ridurre il rischio di portafoglio.
  • Vediamo relazione tra rendimento atteso µp del
    portafoglio diversificato e suo rischio sp. Se si
    vuole minimizzare il rischio per ogni (livello)
    rendimento atteso, i portafogli efficienti sono
    sulla frontiera efficiente, non-lineare nello
    spazio (µp , sp). Poi esaminiamo la relazione
    rischio-rendimento per uno specifico portafoglio
    di due attività una è la somma di attività
    sicura data o presa a prestito, laltra il
    portafoglio unico di attività rischiose. Se ne
    ricava linea di trasformazione rischio-rendimento

15
Diversificazione, frontiera, trasformazione - 2
  • Criterio media-varianza (CMV)
  • Se linvestitore preferisce un rendimento atteso
    (ER) più elevato ma è avverso al rischio, secondo
    il CMV egli preferirà il portafoglio A (di n
    attività) al portafoglio B (con un insieme
    diverso di n attività) se
  • EA(R) ? EB(R) e anche
  • varA(R) ? varB(R) ovvero SDA(R) ? SDB(R)
  • ove SD deviazione standard. Se vale (i) ma (ii)
    no, il CMV non consente di scegliere.
  • I portafogli che soddisfano CMV sono efficienti
    nel nostro caso B è inefficiente e non sarà mai
    scelto se A è disponibile

16
Diversificazione, frontiera, trasformazione - 3
  • Diversificazione di portafoglio
  • Consideriamo due attività rischiose con
    rendimenti effettivi (a un periodo) R1 e R2 e con
    rendimenti attesi µ1ER1 e µ2ER2. Le varianze
    dei rendimenti sono s2iE(Ri-µi)2 per i1,2. Il
    coefficiente di correlazione tra movimenti nei
    due rendimenti è
  • ? s12 / (s1s2) ove s12 E(R1 µ1)(R2 µ2)
    cov(R1, R2)
  • Se ?1 (1) i due rendimenti sono perfettamente
    correlati positivamente (negativamente) e si
    muovono sempre nello stesso senso (in senso
    opposto). Chiaramente, il rischio del portafoglio
    dipende da ? diversificazione annulla il rischio
    se ? 1 e lo riduce per ? lt 1.

17
Diversificazione, frontiera, trasformazione - 4
  • Dapprima linvestitore sceglie in modo da
    minimizzare il rischio del portafoglio (per ora
    non si occupa di prestare/indebitarsi
    sullattività sicura). Dovrebbe mettere tutta la
    ricchezza in 1 sola delle 2 attività (tutte le
    uova in un solo paniere) e assumersi rischio s21
    o s22 oppure dividerla tra le 2 attività e, se
    sì, in quali proporzioni?
  • Diciamo che sceglie di detenere un proporzione x1
    di attività 1 e il restante x2(1 x1) di
    attività 2. Il rendimento effettivo sul
    portafoglio diversificato (ex post, non noto
    inizialmente) è Rp x1R1x2R2
  • Rendimento atteso (ex ante) ERp µp x1ER1
    x2ER2 x1 µ1 x2 µ2

18
Diversificazione, frontiera, trasformazione - 5
  • La varianza del portafoglio è
  • s2p E(Rp µp)2 Ex1(R1 µ1) x2(R2 µ2)2
  • x12 E(R1µ1)2 x22 E(R2µ2)2 2 x1x2
    E(R1µ1) (R2µ2)
  • x12 s21 x22 s22 2 x1x2 s12
  • x12 s21 x22 s22 2 x1x2 ? s1 s2
  • x12 s21 (1 x1)2 s22 2 x1 (1 x1) ? s1
    s2
  • Assumendo che le due attività hanno lo stesso
    rendimento, linvestitore mira solo a minimizzare
    il rischio (s2p)
  • ?(s2p)/?(x1) 2x1s21 2(1 x1)s22 2(1 2x1)
    ? s1 s2 0
  • da cui x1 (s22 ? s1 s2)/(s21 s22 2 ? s1
    s2)
  • ovvero x1 (s22 s12)/(s21 s22 2 s12)

19
Diversificazione, frontiera, trasformazione - 6
  • Dalla formula di s2p notiamo che la varianza del
    portafoglio è minima se ? 1 ed è massima se ?
    1.
  • Facciamo un esempio. Se s21(0,4)2 , s22(0,5)2 e
    ? 0,25 allora il valore ottimale di x1 è
  • x1 (0,5)20,25(0,4)(0,5)/(0,4)2(0,5)22(0,25)
    (0,4)(0,5)
  • ovvero x1 20/31 e, sostituendo, s2p12,1 che
    è minore della varianza che si ha investendo
    tutto nellattività 1 (0,4)216 o tutto
    nellattività 2 (0,5)225
  • Usare le formule sopra per mostrare che con ?1,
    s2p0.
  • Intuizione anche attività molto rischiose (alta
    s2i) servono a ridurre s2p se hanno covarianza
    negativa con altre attività già nel portafoglio

20
Diversificazione, frontiera, trasformazione - 7
  • Infine, si può mostrare che anche quando i
    rendimenti delle attività sono totalmente
    incorrelati, la loro aggiunta al portafoglio
    riduce s2p.
  • Con n attività incorrelate (?ij0), la varianza
    di portafoglio è s2p (x12s21 x22s22
    xn2s2n)
  • Se tutte le varianze sono uguali (s2is2) e tutte
    le attività sono detenute nella stessa
    proporzione (1/n), allora
  • s2p (n s2) / n2 s2 / n
  • da cui si vede che limn?? s2p 0, cioè attività
    incorrelate riducono in ogni caso il rischio del
    portafoglio e, pertanto, ci si può aspettare che
    non richiedano rendimenti oltre il tasso privo di
    rischio.

21
Diversificazione, frontiera, trasformazione - 8
  • Sin qui linvestitore si concentrava sul solo
    rischio poiché i rendimenti erano uguali, ma come
    muta la scelta se si rimuove tale ipotesi?
    Nellesempio con due attività, se µ110 µ220
    ?0,5 s1100 s2900 allora si ha
  • valore x1 rendimento atteso µp varianza (SD)
    portafoglio s2p
  • 0 20 900 (30,0)
  • 1/5 18 532 (23,1)
  • 2/5 16 268 (16,4)
  • 3/5 14 108 (10,4)
  • 4/5 12 52 (7,2)
  • 1 10 100 (10,0)
  • Rappresentare in figura (anche per ngt2) relazione
    (µp , sp) e anche riduzione di sp al crescere di
    n.

22
Diversificazione, frontiera, trasformazione -9
  • La frontiera efficiente
  • Se abbiamo N attività, è assai grande il numero
    di portafogli che si possono costruire variando
    xi (i1,2, N) ma solo alcuni di questi sono
    efficienti (figura), gli altri sono dominati da
    questi secondo il CMV
  • Per calcolare gli xi ottimali (quelli sulla
    frontiera efficiente) linvestitore fronteggia n
    rendimenti attesi µi e varianze s2i nonché
    n(n1)/2 covarianze sij, ove
  • 1
  • 2

23
Diversificazione, frontiera, trasformazione -10
  • La frontiera efficiente mostra tutte le
    combinazioni (µp , sp) che minimizzano il rischio
    (la DS del portafoglio sp) per ogni livello di
    rendimento atteso µp.
  • Linvestitore fronteggia il vincolo di bilancio
    Sxi1 (per ora non è consentito né prendere/dare
    a prestito sullattività sicura né vendere allo
    scoperto, cioè xilt0).

24
Diversificazione, frontiera, trasformazione -11
  • Il problema dellinvestitore può essere così
    rappresentato
  • Sceglie arbitrario rendimento obiettivo µp (es.
    10)
  • Sceglie arbitrari (xi)1 in modo da avere µp
    (dalla 1)
  • Calcola (sp)1, DS portafoglio con (xi)1 (dalla
    2)
  • Ripete passi 23 con (xi)2 elimina (xi)2 se
    (sp)1lt(sp)2
  • Itera passi 24 finché ottiene quellinsieme di
    valori xi che (i) soddisfa vincolo di bilancio
    (Sxi1) (ii) dà µp (iii) ha la DS minima del
    portafoglio (sp). Le attività detenute nelle
    proporzioni xi danno portafoglio efficiente, un
    punto nello spazio (µp , sp) (A in fig.)
  • Sceglie altro obiettivo arbitrario µp (es. 9)
    e ripete passi 15 per ottenere xi e (sp) (B
    in fig.).

25
Diversificazione, frontiera, trasformazione -12
I portafogli efficienti si trovano solo sulla
porzione superiore della curva XABCD, cioè sul
tratto XABC questa è la frontiera efficiente
26
Diversificazione, frontiera, trasformazione -13
  • Il nostro investitore ha percorso i seguenti
    passi
  • Dati rendimenti attesi, varianze e covarianze, ha
    costruito la (unica) frontiera efficiente
  • Ha così scelto le proporzioni ottimali xi che
    soddisfano vincolo di bilancio e minimizzano
    rischio portafoglio per ogni dato livello
    rendimento atteso µp
  • Ha ripetuto la procedura per calcolare il valore
    minimo di sp per ogni dato livello di rendimento
    atteso µp e ha quindi mappato la frontiera
    efficiente in spazio (µp , sp)
  • Ogni punto lungo la frontiera efficiente
    corrisponde a un diverso insieme di proporzioni
    ottimali x1, x2 .
  • 14 è la prima scelta in applicazione del teorema
    della separazione dei due fondi.

27
Diversificazione, frontiera, trasformazione -14
  • Dare/prendere a prestito la linea di
    trasformazione
  • Permettiamo ora allinvestitore di dare e
    prendere a prestito sul mercato dellattività
    sicura, con rendimento r tale rendimento è
    sicuro e quindi la sua var è 0 così come la sua
    covar con tutte le n attività rischiose. Lagente
    può
  • investire tutta la sua ricchezza in attività
    rischiose (senza dare né prendere a prestito)
  • investire meno della sua ricchezza in attività
    rischiose, dando a prestito il resto
    nellattività sicura con tasso r
  • investire più della sua ricchezza in attività
    rischiose, prendendo a prestito a tasso r.

28
Diversificazione, frontiera, trasformazione -15
  • La linea di trasformazione, è la relazione tra il
    rendimento atteso e il rischio di uno specifico
    portafoglio composto di (i) attività sicura
    (ii) portafoglio di attività rischiose
  • Costruiamo un portafoglio K composto da
    unattività rischiosa (ER1, s21) e dallattività
    sicura. Possiamo mostrare che vale la relazione
    µk a bsk ove µk e sk sono il rendimento
    atteso e la DS del nuovo portafoglio
  • Ma possiamo anche creare un altro nuovo
    portafoglio N che consta di q attività rischiose
    in proporzioni xi (i1,2, q) e dellattività
    sicura avendo µN d0 d1sN
  • Come sceglie linvestitore quanto dare/prendere a
    prestito sullattività priva di rischio?

29
Diversificazione, frontiera, trasformazione -16
  • La scelta la fa considerando un nuovo
    portafoglio, mix di una quota di ricchezza y
    investita nellattività sicura e (1y) nel
    portafoglio di attività rischiose con
  • rendimento effettivo RN yr (1y)R
  • rendimento atteso µN yr (1y)µR
  • Se y1 investe tutta la ricchezza nellattività
    sicura e µNr se y0 investe tutta la ricchezza
    in azioni e µNµR se ylt0 prende a prestito al
    tasso r per investire più della sua ricchezza in
    azioni (es. se ricchezza100 e y0,5 prende a
    prestito 50 per investire 150 in azioni)
  • Poiché r è noto e fisso, DS nuovo portafoglio
    dipende solo da sR (DS attività rischiose) sN
    (1y)sR

30
Diversificazione, frontiera, trasformazione -17
  • Da cui deriviamo (1y) sN/sR ovvero y 1
    (sN/sR)
  • e, sostituendo µN r (µR r)/sR sN d0
    d1sN
  • ove d0 r e d1 (µR r)/sR
  • Per cui, per ogni portafoglio mix di attività
    sicura e attività rischiose, la relazione tra
    rendimento atteso e DS del portafoglio è lineare
    con pendenza d1 e intercetta r.
  • Dato che ER gt r, per far crescere µN
    linvestitore deve far aumentare sN/sR ovvero
    deve investire una quota maggiore in azioni,
    riducendo y. Quando tutta la ricchezza è in
    azioni y0 e sNsR (punto X nella figura) quando
    y1, µNr e sN/sR0 ma lagente può anche
    prendere a prestito per investire in azioni più
    della sua ricchezza iniziale (punto Z nella
    figura).

31
Diversificazione, frontiera, trasformazione -18
La linea di trasformazione
32
Derivazione del CAPM - 1
  • Linea del Mercato dei Capitali (LMC)
  • Variando le caratteristiche dello specifico
    portafoglio di attività rischiose, vi saranno più
    linee di trasformazione (fig.) quella tangente
    alla frontiera efficiente è la linea del mercato
    dei capitali (LMC)
  • Le sue preferenze determinano solo a che punto
    lungo la LMC linvestitore si colloca
  • se poco avverso al rischio andrà su K (ove si
    indebita al tasso r per aumentare linvestimento
    in azioni)
  • se molto avverso andrà su A (ove presta al tasso
    r per ridurre linvestimento in azioni)
  • ma ambedue rispettano le proporzioni xi per ciò
    che investono in azioni

33
Derivazione del CAPM - 2
34
Derivazione del CAPM - 3
  • Principio di separazione
  • Dunque, linvestitore compie due scelte separate
  • In base a rendimenti attesi, var e covar calcola
    quote efficienti portafoglio azioni (xi) su
    frontiera efficiente. Poi trova il punto M
    tangenza linea di trasformazione xi non dipende
    da preferenze stesso mix di azioni per tutti gli
    investitori
  • Poi, in base alle sue preferenze, ciascun
    investitore sceglie dove posizionarsi sulla LMC
    (quanto investire in azioni vs. attività sicura)
    data da
  • µN r (µR r)/sm sN

35
Derivazione del CAPM - 4
  • Come il mercato prezza il rischio
  • In equilibrio, per ciascun investitore, la
    pendenza della LMC (µR r)/sm (spesso chiamata
    il prezzo di mercato del rischio) deve uguagliare
    la pendenza della curva di indifferenza (il TMS
    tasso marginale di sostituzione, cioè laumento
    al margine del rendimento atteso che
    linvestitore richiede per accettare un aumento
    del rischio al margine)
  • siccome la pendenza della LMC è la stessa per
    tutti, in equilibrio tutti gli investitori hanno
    lo stesso TMS
  • Il prezzo di mercato del rischio può anche
    scriversi in termini di varianza ?m (µR
    r)/s2m

36
Derivazione del CAPM - 5
  • Lequilibrio
  • Affinché la frontiera efficiente sia la stessa
    per tutti, tutti gli investitori debbono avere
    aspettative omogenee sulle variabili di mercato
    (rendimenti attesi, var e covar)
  • Come si determinano gli xi
  • Sappiamo che tutti gli investitori detengono il
    mix xi del punto M (ultima fig.), ma come si
    calcolano gli xi? Sappiamo che per ogni linea di
    trasformazione e ogni portafoglio azionario p,
    tan ? (ERp r)/sp. Per raggiungere il punto
    M, si massimizza questa equazione rispetto a xi,
    soggetto al vincolo di bilancio Sxi1 e, se non
    sono ammesse vendite allo scoperto, a xi?0

37
Derivazione del CAPM - 6
  • Derivazione dei rendimenti di equilibrio
  • Il rendimento atteso e la DS di un portafoglio p
    (mix di n attività rischiose e dellattività
    sicura) sono
  • (1)
  • (2)
  • ove xiquota ricchezza in attività i. il CAPM è
    la soluzione al problema di minimizzazione di sp
    soggetto a un dato livello di rendimento atteso
    ERp.

38
Derivazione del CAPM - 7
  • Il lagrangiano è il seguente
  • (3)
  • ?i (i 1,2, n) si sceglie xi per minimizzare C
    con la CPO
  • (4)
  • Differenziando rispetto a ? si ottiene
  • (5)

39
Derivazione del CAPM - 8
  • Moltiplicando per xi (per ciascun i) la (4) e
    sommando tutte le equazioni (4) per i1,2, n,
  • (6)
  • e nel punto in cui Sxi1 si ottiene
  • (7) ?m ?(ERm r) ovvero (8) 1/? (ERm
    r)/?m
  • ove ERmS(xi ERi) ed m indica il portafoglio di
    mercato.
  • Dalla (8) si nota che 1/? è la pendenza della
    LMC, prezzo di una unità di rischio, uguale per
    tutti gli investitori.
  • Siccome la CPO (4) vale per tutti gli investitori
    (non contano le preferenze), possiamo derivare
    lespressione del CAPM per i rendimenti di
    equilibrio quando Sxi1

40
Derivazione del CAPM - 9
  • (9)
  • ovvero, sostituendo dalla (8) nella (9) per 1/?
  • (10)
  • NB
  • (11) ?im covRi,(x1R1x2R2xnRn) xi?i2
    Si?j xi?ij
  • e sostituendo la (11) nella (10) otteniamo
    lespressione CAPM per il rendimento di
    equilibrio nellattività i
  • (12) ERi r (ERm r)?i
  • ove, ricordiamo ?i cov(Ri , Rm)/?m2

41
Derivazione del CAPM - 10
  • Si ricordi che rendimento equilibrio si ha con
    gli xi ottenuti per frontiera efficiente
    tangente a LMC, ove pendenza
  • (1) (µm r)/sm .
  • Per vedere che M e solo M (e quindi xi) è
    lequilibrio, si ragiona per assurdo. Costruiamo
    portafoglio artificiale p, ottenuto sottraendo un
    po dei fondi di M e investendoli nellattività
    i p consta di xi in attività i e (1xi) nel
    portafoglio M ed ha rendimento atteso e DS
  • (2) ?p xi ?i (1 xi) ?m
  • (3) ?p xi2?2i (1 xi)2?2m 2xi(1
    xi)?im1/2
  • p si trova sulla curva AMB in fig. che è tangente
    in M a LMC e frontiera efficiente. Si mostrerà
    che lequilibrio richiede xi0 per cui p degenera
    al portafoglio M

42
Derivazione del CAPM - 11
43
Derivazione del CAPM - 12
  • Sappiamo nel punto M le curve LMY (frontiera
    efficiente) e AMB coincidono poiché xi0 ove
    pendenza LMY è
  • (3)
  • con derivate valutate a xi0. Da (1) e (2)
    sappiamo
  • (4)
  • (5)
  • eliminando i termini in xi (xi0) e notando che a
    M ?p?m
  • (6)
  • sostituendo la (4) e la (6) nella (3) si ottiene
  • (7)
  • ma in M la pendenza della frontiera efficiente
    (7) uguaglia quella della LMC (1) e quindi

44
Derivazione del CAPM - 13
  • (8)
  • Dalla (8) si ottiene relazione di equilibrio del
    CAPM
  • (9)
  • ovvero (10)
  • quindi, lattività i è detenuta solo se soddisfa
    la CAPM (10).
  • Definiamo il beta di i (11) ?i cov(Ri , Rm) /
    var(Rm)
  • e la relazione CAPM (12) ERi r ?i(ERm r)
  • che si può pure scrivere (13) ERi r ?m
    cov(Ri , Rm)
  • Le (10), (12) e (13) sono modi equivalenti di
    esprimere la condizione di equilibrio del
    rendimento atteso CAPM

45
Derivazione del CAPM - 14
  • Il beta e il rischio sistematico
  • Il risk premium (rpi) è il rendimento di
    unattività rischiosa in eccesso allattività
    sicura (14) ERi ? r rpi
  • da cui, in base al CAPM (15) rpi ?i(ERm
    r)
  • ovvero (16) rpi ?m cov(Ri , Rm)
  • NB secondo il CAPM, il rendimento in eccesso
    dellattività i dipende solo dalla sua cov col
    portafoglio di mercato e rendimento atteso in
    eccesso di i rispetto a j da ?i/?j
  • (17) (ERi r)/(ERj r) ?i/?j
  • Il portafoglio di mercato ha ?1 ?j1 azioni
    neutrali ?jgt1 azioni aggressive ?jlt1 azioni
    difensive.

46
Derivazione del CAPM - 15
  • Il rischio sistematico (o non diversificabile) è
    quel rischio che non può essere diversificato
    aggiungendo altre attività al portafoglio
  • anche portafogli molto diversificati avranno
    comunque un rischio sistematico (perché, si
    potrebbe mostrare, al crescere del numero di
    attività si riesce a diversificare al varianza
    dei singoli rendimenti ma non la covarianza tra
    rendimenti)
  • il ?i misura il contributo al rischio del
    portafoglio intero dato dallattività i se ?i0
    lattività i non muta la varianza del portafoglio
    (Rir) se ?igt0 laumenta (Rigtr) se ?ilt0 la
    riduce (Riltr).

47
Derivazione del CAPM - 16
  • Prevedibilità dei rendimenti di equilibrio
  • Il CAPM è coerente col fatto che i rendimenti di
    equilibrio siano sia variabili che prevedibili.
    Infatti i rendimenti attesi (in eccesso) del
    portafoglio sono
  • (18) EtRmt1 rt ? Et?2m,t1
  • cioè i rendimenti di equilibrio variano nel tempo
    se la varianza condizionata dellerrore di
    previsione dei rendimenti non è costante nel
    tempo.
  • Questo non è un punto teorico ma empirico in
    borsa tende a esservi persistenza nella
    volatilità (turbolenza segue turbolenza calma
    segue calma) ciò aiuta a prevedere i rendimenti
    futuri

48
Derivazione del CAPM - 17
  • Il modo più semplice di rappresentare la
    persistenza nella volatilità è con un processo
    autoregressivo AR(1). Quando il secondo momento
    della distribuzione (cioè la varianza o
    volatilità) è autoregressivo, il processo si
    chiama Autoregressive Conditional
    Heteroschedasticity (ARCH)
  • (19) ?2t1 ??2t ?t
  • ove ?t è un termine di errore distribuito con
    media nulla (white noise) e indipendente da ?2t.
    La migliore previsione di ?2t1 è
  • (20) Et?2t1 ??2t

49
Derivazione del CAPM - 18
  • Il CAPM con processo (ARCH) dà
  • (21) EtRmt1 rt ? ??2t
  • per cui i rendimenti di equilibrio attesi (i)
    variano nel tempo (ii) dipendono dalle
    informazioni disponibili al tempo t, cioè ?2t.
  • La varianza condizionata ??2t è la migliore stima
    del rischio sistematico di mercato al periodo
    successivo e, in equilibrio, questi rischi sono
    remunerati con rendimenti attesi
    corrispondentemente più elevati
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com