Morfologia, funzioni e impiego clinico dei componenti del sangue - PowerPoint PPT Presentation

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Morfologia, funzioni e impiego clinico dei componenti del sangue

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Title: Diapositiva 1 Author: Azienda Ospealiera - Policlinico di Modena Last modified by: Forum Solidariet Created Date: 2/20/2006 6:41:10 PM Document presentation ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Morfologia, funzioni e impiego clinico dei componenti del sangue


1
Morfologia, funzioni e impiego clinico dei
componenti del sangue
  • Dr.ssa M. De Palma
  • Seminario Conoscere il sangue
  • Bologna, 11 marzo 2006

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IL SANGUE 1
  • E il mezzo di correlazione umorale tra gli
    organi, che negli animali superiori è assicurato
    dal sistema circolatorio
  • provvede al trasporto sia di O2 e CO2 che dei
    prodotti metabolici, delle secrezioni, dei
    meccanismi di difesa
  • Attraverso le proteine che contiene e la loro
    pressione regola la distribuzione dellH2O
    nellorganismo
  • E il mezzo di convezione del calore tra parti
    più interne ed esterne del corpo

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IL SANGUE 2
  • Non è una soluzione omogenea , ma una
    sospensione di una fase solida corpuscolata (
    globuli rossi, globuli bianchi, piastrine ) in
    una fase liquida, costituita da proteine, ormoni,
    lipidi, zuccheri, elettroliti, enzimi in mezzo
    acquoso

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Aspetto del sangue prelevato in provetta
  • Precentrifugazione

    Postcentrifugazione

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Il SANGUE 3
  • Le perdite di sangue e le variazioni del rapporto
    cellule/plasma tendono ad essere ridotte al
    minimo da meccanismi autoregolatori preposti a
    mantenere costante la massa sanguigna
  • la diminuzione delle cellule può, entro certi
    limiti, essere compensata dalla loro immissione
    in circolo dalla milza, mentre sulle alterazioni
    plasmatiche intervengono il passaggio da / negli
    spazi interstiziali e la secrezione urinaria

6
(No Transcript)
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Emopoiesi 1
  • Emopoiesi prenatale comprende la genesi delle
    cellule circolanti e dei tessuti emopoietici
  • Emopoiesi post-natale rigenerazione degli
    elementi sanguigni , che sono labili e a vita
    breve. Dal 5 mese oltre al fegato viene
    espletata dal midollo e dalla milza . Nelladulto
    vertebre, teca cranica, sterno e bacino producono
    globuli rossi, granulociti, piastrine e
    mielomonociti, le formazioni linfatiche i
    linfociti adulti
  • nelladulto il tessuto emopoietico è il 3,5 -6
    del peso corporeo

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EMOPOIESI 2
  • Normalmente tra lelaborazione della I cellula
    differenziata di ogni serie e limmissione nel
    sangue circolante passano 3-5 giorni
  • Data la durata limitata delle cellule ematiche,
    lemopoiesi è un processo continuo
  • In condizioni normali ogni giorno vengono immessi
    in circolo circa 20 cc di globuli rossi

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Linizio di tutto la cellula staminale
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(No Transcript)
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EMOPOIESI
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Cellule del sangue durata e funzione
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(No Transcript)
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EMOPOIESI 3
  • La regolarità del passaggio in circolo delle
    cellule nuove , che mantiene sempre il loro tasso
    ematico a livelli costanti , è un fenomeno
    importantissimo
  • E controllato dal grado di ossigenazione
    periferica e dalleritropoietina ( ormone
    sintetizzato dal rene che stimola i midollo alla
    produzione di G.R.
  • una emopoiesi armoniosa richiede inoltre un
    apporto costante di proteine, vitamine, ferro e
    rame

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I globuli rossi
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LA RESPIRAZIONE
  • Le esigenze energetiche di ogni tipo di cellula
    sono assicurate da processi di combustione che
    necessitano di O2 e producono CO2
  • Il rifornimento di O2 e leliminazione di CO2 in
    eccesso sono mediati dal sangue e dallapparato
    respiratorio
  • A livello polmonare ( respirazione esterna )
    viene assicurato dal ricambio dellaria
    attraverso i movimenti respiratori
  • A livello cellulare ( respirazione interna ) lO2
    viene utilizzato nei processi di ossidoriduzione
    che producono energia ( ATP ) e acqua

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TERAPIA TRASFUSIONALE
  • E una terapia sostitutiva ad efficacia
    temporanea
  • E una risorsa terapeutica limitata
  • Comporta rischi limitati ma misurabili
  • Pertanto va utilizzata secondo precise
    indicazioni e ricorrendo selettivamente
    allemocomponente specifico per il difetto che
    si intende correggere

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  • E evidente che il sangue è un prodotto biologico
    e, in quanto tale, non potrà essere mai
    assolutamente privo di rischi.
  • Poichè, però, al momento sono disponibili poche
    forme di terapie alternative allutilizzo di
    sangue e derivati omologhi, non rimane che farne
    un utilizzo oculato e imparare a conoscere e
    curare le numerose complicanze soprattutto quelle
    potenzialmente mortali.

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OGNI ANNO 15 MILIONI DI UNITA DI SANGUE SONO
RACCOLTE DA CIRCA 6 MILIONI DI PERSONE
20
(No Transcript)
21
Il BUON USO DEL SANGUE. Primum, non
nocere
  • Euripide aveva descritto già 25 secoli fa il
    doppio potere del sangue, raccontando di
    Esculapio, Dio della Medicina, che aveva ricevuto
    da Atena due gocce di sangue prelevate dalla
    Gorgone una scacciava i mali e tratteneva la
    vita, laltra donava la morte.

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ATTUALI PROBLEMATICHE DEL SISTEMA SANGUE
  • Trasfusione di emocomponenti
  • insostituibile
  • Necessità di terapia trasfusionale
  • in aumento
  • Donatori disponibili
  • costanti o in diminuzione

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EVIDENCE BASED MEDICINE Evoluzione gestionale
EBM Fare bene le cose giuste con corretto
utilizzo delle risorse
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Rischio infettivo
  • Mai come in questo particolare momento, nel mondo
    intero il sangue è un farmaco a basso rischio
    infettivologico.
  • Uno studio recente negli USA , mostra come il
    rischio residuo per HIV sia estremamente basso
    (1/500.000 unità trasfuse) e circa 1/60.000 e
    1/100.000 per epatite B e C rispettivamente.

Altri rischi...
CMV, batteri, protozoi, prioni...
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Rischio immunologico
  • trasfusione di unità ABO incompatibili
  • errori di laboratorio da mancata identificazione
    di alloanticorpi anti eritrociti.
  • Transfusion-associated-graft-versus-host-disease
    (TA-GVHD)
  • Transfusion-related lung-injury (TRALI),
  • Porpora-post-trasfusionale (PTP)

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REAZIONI TRASFUSIONALI
  • ACUTE
  • I segni e sintomi appaiono durante o entro 1-2
    ore dalla fine della trasfusione
  • RITARDATE
  • I segni e sintomi possono non essere evidenti
    per giorni, mesi o addirittura anni dalla
    trasfusione

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  • E impossibile giudicare la severità di una
    reazione trasfusionale dai sintomi di esordio
    perché, sia le reazioni lievi che quelle severe
    si presentano allinizio con gli stessi sintomi
    (febbre, brividi)
  • Tutte le reazioni trasfusionali dovrebbero essere
    trattate come potenzialmente fatali finchè
    losservazione clinica o i dati di laboratorio
    non stabiliscono che non lo sono.

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PRINCIPALI TIPI DI REAZIONI TRASFUSIONALI
  • ACUTE
  • IMMUNOLOGICHE
  • NON IMMUNOLOGICHE
  • RITARDATE
  • IMMUNOLOGICHE
  • NON IMMUNOLOGICHE

29
REAZIONI TRASFUSIONALI
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DEFINIZIONE DI QUALITA PER LA TRASFUSIONE DI
SANGUE
  • La qualità nelluso clinico degli emocomponenti
    comporta la somministrazione della corretta
    quantità del corretto emocomponente in maniera
    corretta nei tempi corretti al paziente corretto,
    e lappropriata documentazione di tutto il
    processo e delle eventuali conseguenze

Blood safety in the European Community an
initiative for optimal use.Wildbad Kreuth,
Germany 20-22 May 1999
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ANEMIE 1
  • Con inadeguata eritropoiesi
  • gt da insufficienza primitiva ( aplasia ,
    infiltrazione neoplastica )
  • gt da insuff. di eritropoietina ( insuff. Renale,
    malnutrizione, ipotiroidismo )
  • Con adeguata proliferazione
  • gt da eritropoiesi inefficace (talassemie ,
    intossicazioneda Pb, carenza di acido folico e
    B12)

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ANEMIE 2
  • Da emolisi periferica gtemoglobinopatie,
  • gtdifetti di membrana eritrocitaria
  • gt anemie emolitiche autoimmuni o immuni
  • Da perdita emorragica

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INDICAZIONI E CRITERI DI VALUTAZIONE PER LE
RICHIESTE TRASFUSIONALI
a FRDI età avanzata, patologie cardiache,
polmonari, vascolari
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INDICAZIONI E CRITERI DI VALUTAZIONE PER LE
RICHIESTE TRASFUSIONALI
b FRE disfunzioni dellemostasi anche
iatrogena, splenomegalia, iperpiressia gt38C,
convulsioni, infezione
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INDICAZIONI E CRITERI DI VALUTAZIONE PER LE
RICHIESTE TRASFUSIONALI
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FATTORI PREDITTIVI di ELEVATE PERDITE
INTRAOPERATORIE
  • Età del ricevente (gt 50 aa, o lt di 20 mesi)
  • Epatopatia di base ( atresia biliare, cirrosi
    postnecrotica, epatite, colangite sclerosante)
  • Ascite
  • Encefalopatia (nei bambini)
  • Stato generale scadente
  • Stato nutrizionale scadente (nei bambini)
  • Pregressi interventi di chirurgia addominale
  • Insufficiente produzione di fattori coagulativi
  • Bassa conta piastrinica

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       STRATEGIE PER INCREMENTARE LA PERDITA
TOLLERATA   La perdita tollerata dipende da
valore min. Hb / Ht tollerabile per paziente
Massa eritrocitaria basale   Perciò occorre
-          fissare per consenso il
trasfusional trigger aumentare la massa
circolante basale (correzione anemia
preop., attivazione predepositi,
rHUEPO)
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  • CALCOLO DEL FABBISOGNO
  • Su base statistica ( indagine retrospettiva
    per tipologia di intervento ) MSBOS
  • Limiti non entra nel merito né della
    correttezza dellindicazione né sul fabbisogno
  • Personalizzato si basa sulla differenza tra
    perdite perioperatorie ( osservazione statistica
    ) e perdita tollerata dedotta dalle
    caratteristiche del paziente ( massa basale ed
    Hb/ Ht finali)

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Ottimizzazione delle tecniche chirurgiche ed
anestesiologiche Riduzione delle necessità
trasfusionali Aumento della disponibilità
residua di emocomponenti
40
  • Le donazioni sono una risorsa limitata oltre che
    insostituibile
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