Title: Feto in travaglio di parto Patologie di feto e annessi Shock ostetrico
1Feto in travaglio di parto Patologie di feto e
annessi Shock ostetrico
2Il feto in travaglio di parto
3- Che in travaglio di parto possa insorgere una
sofferenza ipossica del feto è nozione classica e
tradizionale dellOstetricia tanto che un tempo
si affermava - il viaggio di 15-20 cm. che il feto deve
compiere per passare dallutero materno al mondo
esterno rappresenta il viaggio più pericoloso che
egli compirà nei primi 40 anni di vita autonoma
4- La pericolosità di questo viaggio è attribuibile
in massima parte alleffetto delle contrazioni
uterine sullossigenazione intrauterina fetale,
questeffetto a sua volta cambia a seconda del
grado di funzionalità della placenta esistente
allinizio del travaglio di parto
5- Se la placenta è normalmente funzionante e se le
contrazioni uterine mantengono caratteristiche
normali per ritmo intensità e durata gli effetti
sullossigenazione intrauterina fetale saranno il
risultato del bilancio tra - fattori che tendono a migliorare
lossigenazione fetale - fattori che tendono a peggiorare lossigenazione
fetale
6- Fattori che tendono a migliorare lossigenazione
fetale durante la contrazione uterina - il rallentamento della circolazione nelle lacune
sanguigne consentirà un progressivo aumento della
superficie di scambio - il maggior tempo utilizzabile dagli scambi
renderanno più facile il progressivo passaggio
dellO2 da madre a feto grazie al doppio effetto
Bohr - ogni contrazione uterina il feto usufruisce di
una specie di autotrasfusione di sangue
ossigenato, poiché il sangue contenuto nei villi
viene spremuto verso la vena ombelicale e
quindi verso il cuore fetale - la contrazione del miometrio facilita il ritorno
venoso nel circolo materno, aumentando la
pressione venosa nelle vene uterine, e quindi
indirettamente migliora le possibilità di
veicolare ossigeno al feto.
7La contrazione del miometrio dapprima occluderà
le vene uterine determinando un rallentamento del
circolo nelle lacune sanguigne e successivamente,
agendo anche sulle arteriole, si ridurrà il
flusso ematico utero-placentare
8- Fattori che tendono a migliorare lossigenazione
fetale durante la contrazione uterina - il rallentamento della circolazione nelle lacune
sanguigne consentirà un progressivo aumento della
superficie di scambio - il maggior tempo utilizzabile dagli scambi
renderà più facile il progressivo passaggio
dellO2 da madre a feto grazie al doppio effetto
Bohr - ogni contrazione uterina il feto usufruisce di
una specie di autotrasfusione di sangue
ossigenato, poiché il sangue contenuto nei villi
viene spremuto verso la vena ombelicale e
quindi verso il cuore fetale - la contrazione del miometrio facilita il ritorno
venoso nel circolo materno, aumentando la
pressione venosa nelle vene uterine, e quindi
indirettamente migliora le possibilità di
veicolare ossigeno al feto.
9Gli scambi respiratori transplacentari sfruttano
il cosiddetto effetto valanga
10- Fattori che tendono a migliorare lossigenazione
fetale durante la contrazione uterina - il rallentamento della circolazione nelle lacune
sanguigne consentirà un progressivo aumento della
superficie di scambio - il maggior tempo utilizzabile dagli scambi
renderanno più facile il progressivo passaggio
dellO2 da madre a feto grazie al doppio effetto
Bohr - ad ogni contrazione uterina il feto usufruisce
di una specie di autotrasfusione di sangue
ossigenato, poiché il sangue contenuto nei villi
viene spremuto verso la vena ombelicale e
quindi verso il cuore fetale - la contrazione del miometrio facilita il ritorno
venoso nel circolo materno, aumentando la
pressione venosa nelle vene uterine, e quindi
indirettamente migliora le possibilità di
veicolare ossigeno al feto.
11La contrazione del miometrio determinando un
aumento di pressione endouterina spreme il sangue
fetale dai villi coriali alla vena ombelicale e
quindi al cuore del feto, funzionando quasi come
una pompa cardiaca supplementare,
contemporaneamente il sangue delle vene uterine
verrà spinto verso il cuore materno
12Fattori che tendono a peggiorare
lossigenazione fetale durante la contrazione
uterina
- riduzione del flusso ematico utero-placentare
- aumento della pressione intramniotica ? aumento
delle resistenze periferiche fetali ?
ipertensione fetale ? az. sui barocettori
carotidei ? bradicardia fetale ? riduzione del
volume/minuto fetale - aumentata pressione sui trigger fetali ?
riflesso vagale ? bradicardia fetale ? riduzione
del volume/minuto fetale - Supine Hypotensive Syndrome
- Effetto Poseiro
13Se la placenta è normofunzionante e le
contrazioni uterine sono normali per ritmo durata
ed intensità, il bilancio tra fattori che
migliorano e fattori che peggiorano la
ossigenazione intrauterina fetale è positivo,
tanto è vero che i valori di pH ematico fetale
risultano più elevati durante lacme della
contrazione che durante la pausa
14In queste condizioni lossigenazione fetale
peggiora solo verso la fine del periodo espulsivo
allorchè le contrazioni uterine diventano
particolarmente più intense, più lunghe e più
ravvicinate, per tale motivo si verifica una
lieve acidosi respiratoria (gt pCO2) che si
traduce in una modesta cianosi fetale ma anche in
una stimolazione dei centri bulbari per lavvio
della respirazione spontanea
15- Nel caso in cui invece la placenta non è
normofunzionante e/o le contrazioni uterine sono
anormali (di tipo iper) - i fattori che migliorano lossigenazione
intrauterina fetale perdono di efficacia - i fattori che peggiorano lossigenazione
intrauterina fetale diventano invece più efficaci - Il bilancio da positivo diventa negativo e ciò
si traduce in uningravescente ipossia fetale
(sofferenza fetale acuta)
16- Lipossia fetale determinerà dapprima unacidosi
di tipo respiratorio (reversibile) e, quindi, a
causa dellattivazione della glicolisi anaerobia,
rapidamente unacidosi prima mista e poi sempre
più di tipo metabolico (irreversibile). - Il passaggio dalla glicolisi aerobia a quella
anaerobia comporta per il feto - la necessità di bruciare 19 volte la quantità
di substrato per ottenere la stessa risposta
energetica - il progressivo accumulo di scorie metaboliche
(ac. lattico invece di CO2 e H2O) difficilmente
smaltibili attraverso gli scambi transplacentari
17Nel caso che lipossia sia iniziata in gravidanza
prima dellinizio del travaglio di parto
(Sofferenza fetale cronica), il feto, per
difendersi, attua la cosiddetta centralizzazione
circolatoria o circolazione preferenziale
ipotizzata da Saling.
18In presenza di una Sofferenza fetale cronica
linsorgenza del travaglio di parto, anche con
contrazioni uterine normali, può sbilanciare
lequilibrio esistente e sovrapporre alla
cronica unipossia acuta. Per
questo motivo allorchè in gravidanza si sospetta
la presenza di un insufficienza funzionale della
placenta e quindi una sofferenza fetale cronica è
indicata la esecuzione del cosiddetto
Test dellossitocina o
Oxytocin Challenge Test (OCT)
19Da queste nozioni di fisiopatologia ostetrica
deriva la necessità di attuare il cosiddetto
monitoraggio del travaglio di parto che consiste
nel controllare da una parte lattività
contrattile uterina e dallaltra le condizioni
fetali, in modo da evitare che insorga una
sofferenza ipossica fetale durante il travaglio
di parto, o nel caso di intervenire precocemente
in modo da evitare i possibili danni cerebrali o
la stessa morte intrauterina del feto.
20Contemporaneamente landamento del travaglio di
parto e la progressione del meccanismo del parto
verranno obiettivati attraverso la costruzione
del cosiddetto Partogramma
21In questo modo lOstetricia moderna ha la
presunzione di trasformare quel viaggio così
pericoloso, come veniva definito il travaglio di
parto, in un semplice trasferimento, in totale
sicurezza, del nuovo individuo che sta per
nascere, garantendogli quanto più preservate ed
intatte possibile le potenzialità di sviluppo
psicomotorio che egli aveva ricevuto nel
messaggio genetico ereditato dai gameti parentali
al momento della fecondazione.
22Il parto
23Parto
- Meccanismo che porta alla nascita del feto
- Contrazioni uterine
- Modificazioni della cervice uterina
- Progressione del feto nel canale del parto
- Espulsione del feto
- Espulsione della placenta
24Parto
- DIAGNOSI
- contrazioni doloroseappianamento completo
cervicedilatazione 2-3-cm - contrazioni dolorosemarcaturarottura spontanea
delle membrane
- DIAGNOSI DIFFERENZIALE
- cervice pervia
- perdite vaginali patologiche o da esplorazione
DURATA intervallo tra diagnosi di travaglio e
parto NULLIPARA 6 ore PLURIPARA 2-3 ore
25Parto
- MONITORAGGIO
- Anamnesi
- Rilevazione PAO, polso e temperatura corporea
- Esame clinico
- palpazione addominale (dimensioni feto,
situazione, dorso, presentazione) - ispezione ed esplorazione vaginale (genitali
esterni, cervice, presentazione, - livello, posizione, stato delle membrane)
- valutazione perdite vaginali (marcatura, liquido
amniotico) - Cardiotocografia fetale
26Parto
- Canale del parto
- Bacino osseo
- Pelvi (parte inferiore del bacino)
- 3 piani
- Stretto superiore
- Ingresso del canale del parto
- Promontorio-gtSinfisi pubica
- Stretto medio
- Spine ischiatiche
- Stretto inferiore
- Sinfisi pubica-gtCoccige
27Parto
- Canale del parto
- Parti molli
- Segmento uterino inferiore
- Collo dellutero
- Vagina
- Anello vulvare
28Parto
- Feto
- Corpo mobile
- Grosse parti
- Testa
- Podice
- Tronco
- Piccole parti
- Arti superiori
- Arti inferiori
29Parto
- Feto
- Corpo mobile
- Grosse parti
- Movimento obbligato di discesa nel canale del
parto
30Parto
- Feto
- Atteggiamento
- Rapporto delle parti fetali fra di loro
- Flessione
- Situazione
- Rapporto fra asse del feto ed asse utero
- Longitudinale
- Presentazione
- Cefalica (95)
- Podalica
- Trasversa
31Parto
- Feto
- Posizione
- Rapporto fra la parte presentata ed i reperi del
bacino - Anteriore
- Anteriore destra/sinistra
- Posteriore destra/sinistra
- Posteriore
32Parto
- Forza
- Attività contrattile del miometrio
- Lavoro specifico del miometrio
- Muscolo liscio
- Involontario
- Contrazione e rilasciamento
- Coordinazione dellonda di contrazione
- Azione scatenante
- Diverse teorie
- Prostaglandine
- CRH
- Ossitocina
- Segnali fetali
33Parto
- Induzione del travaglio di parto
- Aumento del numero dei recettori per lossitocina
- Aumento frequenza secrezione di ossitocina
- Formazione gap-junctions
- Ossitocina
- Sintesi di PGF-2alfa
- Potenzia lazione pro-contratturante
dellossitocina - Rilascio prostaglandine dai tessuti amniocoriali
- Coordinazione delle contrazioni ed inizio del
travaglio di parto
34Parto
- Forza
- Miometrio
- Parte superiore si accorcia e si ispessisce
spingendo verso il basso il feto - Parte inferiore si dilata permettendo il
passaggio del feto
35Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Pre-travaglio
- Periodo dilatante
- Periodo espulsivo
- Secondamento
- Post-partum
36Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Pre-travaglio
- Diminuzione dellaltezza del fondo dellutero
- Discesa parte presentata
- Comparsa di brevi contrazioni incoordinate
- Espulsione del tappo mucoso
37Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Periodo dilatante
- Collo dellutero
- Appianamento
- Dilatazione
- Da cilindro ad anello con bordi sottili
- Protrusione membrane
- Rottura delle membrane
- Azione meccanica parte presentata
38Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Periodo dilatante
- 0-10 cm -gt Dilatazione completa
- Velocità di dilatazione
- Accelerazione
- Incremento massimo
- Decelerazione
- Nullipare
- Pluripare
39Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Periodo espulsivo
- Riduzione
- Impegno
- Progressione e flessione
- Rotazione interna
- Estensione
- Rotazione esterna
- Espulsione
40Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Periodo espulsivo
- Riduzione
- Diretta
- Riduzione del diametro della parte presentata
- Indiretta
- Modificazione dellangolo della parte presentata
41Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Periodo espulsivo
- Impegno
- Nullipare
- Ultime settimane
- Pluripare
- In travaglio di parto
Passaggio del maggior diametro della PP sotto il
piano dello stretto superiore
SINCLITISMO DBP parallelo ai piani della
pelvi ASINCLITISMO sutura mediana non è a metà
tra sinfisi e promontorio sacrale
42Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Periodo espulsivo
- Progressione
- Parte presentata che discende progressivamente
lungo il canale del parto - Livelli
- Spine ischiatiche
- -3, -2, -1, 0, 1, 2, 3
- Flessione
- Processo passivo
- Da attrito tra PP e canale da parto
- Permette a feto di affrontare canale con il
diametro minore - Presentazione di vertice sottooccipito-
bregmatico-9.5 cm
NULLIPARA inizia nella fasi finali
43Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Rotazione interna
- Leggera rotazione
- Occipite contro la sinfisi pubica
44Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Estensione
- Movimento obbligato della testa fetale per la
conformazione del canale del parto
45Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Rotazione esterna
- La testa ruota in modo speculare alla rotazione
interna tornando alla posizione originale - Rotazione del tronco
- Spalla anteriore sotto la sinfisi
- Spalla posteriore verso il perineo
46Parto
- Periodi del travaglio di parto
- Espulsione
- Rapida uscita del resto del corpo fetale
47Parto
- Secondamento
- Dopo lespulsione del feto
- Forti contrazioni uterine
- Durata 10-15 minuti
- Utero sotto la linea ombelicale trasversa
- Diminuzione delle dimensioni del letto placentare
- Distacco progressivo della placenta (anelastica)
- Emorragia trascurabile
- Globo di sicurezza
48Parto
- Post-partum
- 2 ore dalla espulsione della placenta
- Emostasi a livello del letto vascolare della
placenta - Chiusura meccanica
- Trombizzazione arterie per attivazione del
sistema coagulatorio - Osservazione
- Possibili emorragie
- Brivido fisiologico
- Dispersione di calore
49Parto
- Post-partum
- 2 ore dalla espulsione della placenta
- Controllo contrattura dellutero
- Fondo dellutero
- Farmaci ossitocici
- Polso e pressione
- Eventuali fenomeni emorragici
50Parto
- Post-partum
- Fenomeni plastici
- Risoluzione in 3-4 giorni
- Tumore da parto
- Differenza fra pressione esterna e lelevata
pressione endouterina - Edema sottocutaneo
- Modificazione diametri cranici per riduzione
- Azione sulle suture cerebrali con lieve
sovrapposizione
51Parto
52Patologia degli annessi fetali e shock ostetrico
53Patologia degli annessi fetali
- Placenta
- placenta previa
- distacco intempestivo di placenta normalmente
inserita. - Funicolo ombelicale
- brevita assoluta e relativa
- procidenza e prolasso.
- Membrane amniocoriali
- aderenza patologica al segmento uterino inferiore
- rottura intempestiva.
54Placenta previa
Inserzione della placenta a livello del segmento
uterino inferiore
- Primitiva
- Annidamento embrione a livello istmico
- Secondaria
- Normale annidamento
- Eccessivo sviluppo placentare
- Cattiva vascolarizzazione uterina
- Placenta diffusa
55Placenta previa
- Fattori predisponenti
- Pluriparità (quartigravida RR 4.2)
- Età materna gt 40 aa (RR 2.9)
- Pregresso taglio cesareo (401000)
- Fibromi uterini
- Pregresse endometriti o RCU
- Gravidanza multipla
Rischio di ricorrenza 4-8
56Placenta previa
- La vascolarizzazione uterina ed il flusso
ematico endometriale sono ridotti nelle aree con
precedenti impianti placentari (per es.
precedenti gravidanze, aborti) per mantenere
un'adeguata perfusione placentare in una
successiva gravidanza la placenta si impianta su
una superficie più larga aumentando il rischio di
impianto in una sede anomala (cervice ed ostio
cervicale). Alla stessa maniera un precedente
taglio cesareo con bassa incisione trasversa
uterina costituisce il più alto fattore di
rischio per lo sviluppo di una placenta previa
nella gravidanza successiva.
57Placenta previa
- Classificazione
- Laterale (A)
- Istmica ad almeno di 2 cm dallOUI (601000)
- Marginale (B)
- Meno di 2 cm dallOUI
- Centrale (3-121000)
- Ricopre lOUI
- Parziale (C)
- Totale (D)
58Placenta previa
- Placenta previa Marginale
59Placenta previa
60Placenta previa
- Meccanismo
- Inserzione placentare a livello istmico
- Distensione del segmento uterino inferiore
- Dilatazione dellOUI
- Separazione della placenta dal SUI
- Tessuto placentare inestensibile
- Distacco di placenta
- Emorragia (proporzionale a centralità di
inserzione e ad area di distacco)
61Placenta previa
- COMPLICANZE
- distacco in corso di dilatazione
- ostruzione meccanica del canale del parto
62Placenta previa
- Sintomatologia
- III trimestre
- Emorragia
- Più precoce nelle centrali
- Centrale 28-34 settimane
- Marginale e Laterale dopo 34 settimane
- Rosso vivo
- Non dolori
63Placenta previa
- Evoluzione
- Emorragie recidivanti
- Emorragie ingravescenti
- Anemizzazione
- Complicanze materne
- Anomalie del secondamento
- Scarsa decidualizzazione del segmento uterino
inferiore - Difficoltoso secondamento
- Poche fibre muscolari
- Difficoltosa emostasi da globo muscolare
Mortalità materna lt 11000 MA 25 in assenza di
intervento medico
64Placenta previa
- Complicanze fetali
- Diminuzione progressiva superficie di scambio
- FGR (16)
- Perdita ematica fetale
- Presentazioni anomale per alterata geometria
uterina (o cefalica extrapelvica) (30) - Prematurità (54)
- Malformazioni congenite
Mortalità perinatale 50-601000
65Placenta previa
- Diagnosi
- Metrorragia del III trimestre
- Sangue rosso vivo
- Non dolore (70)
- Ecografia (98)
- Speculum
66Placenta previa
- Diagnosi differenziale
- D.I.P.N.I.
- Sangue rosso scuro
- Dolore
- Contrattura uterina
- Rottura di vasi cervicali o vaginali
- Sangue venoso
- Trauma
- Polipo cervicale
- Cancro del collo dellutero
67Placenta previa
- Terapia
- Osservazione e riposo relativo/ assoluto
- Ospedalizzazione
- Taglio cesareo elettivo se centrale a 37-38 sg
- Maturità fetale
- Compromissione fetale o materna
- Complicanze
- Emorragia postpartum
- Difficoltoso secondamento placenta (? R accreta)
68D.I.P.N.I.
Separazione dallutero di una placenta
normalmente inserta prima del parto e
formazione di un ematoma tra la placenta e il
miometrio 5-151000
- Fattori di rischio
- Ipertensione (RR 5)
- Pluriparità
- Precedente storia di distacco di placenta
- Sovradistensione della cavità uterina
(polidramnios e gravidanza gemellare) - Trombofilia congenita e acquisita
- Fattori scatenanti
- Rapidi cambiamenti del volume uterino (PPROM)
- Traumi addominali
- Infarti placentari
- Gestosi, diabete
69Distacco intempestivo di placenta normalmente
inserta (DIPNI)
- Distacco intempestivo
- Prematuro
- Durante la gravidanza (78)
- Precoce
- Durante il travaglio (22)
- lt34 sg (18)
- 34-37 sg (40)
- gt37 sg (42)
- Totale
- Parziale
70D.I.P.N.I
- Distacco intempestivo totale
71D.I.P.N.I
- Distacco intempestivo parziale
72D.I.P.N.I
- Meccanismo
- Raccolta di sangue a livello deciduale
- Aumento di volume e creazione di un ematoma
- Perdita di funzionalità placenta
- Contrattura riflessa uterina
- Aumento dellarea di distacco
73D.I.P.N.I
- Emorragia
- Esterna (80)
- Interna
- Coagulopatia da consumo
- Infarcimento miometrio
- Mista
Spesso entità di perdita ematica non è
correlabile con reale estensione del distacco
74D.I.P.N.I
- Sintomi
- Contrattura dolorosa improvvisa e persistente
- Dolore sfumato nei distacchi marginali
- Perdite ematiche
- Scure
- Sofferenza o morte fetale (15)
- Dipendente superficie del distacco
75D.I.P.N.I
- Complicanze
- Immediate
- Emorragia
- Shock ipovolemico
- Tardive
- Coagulopatie
- C.I.D.
- Insufficienza renale (0.5-1.5)
- Ipovolemia
- Microtrombi di fibrina
- Infarcimento miometrio (utero di Couvelaire)
76D.I.P.N.I
- Diagnosi
- Ipertono (17)
- Utero dolente
- Perdite ematiche
- Sofferenze fetale
- Ecografia ??? (Ematoma retrocoriale)
77D.I.P.N.I
- Diagnosi differenziale
- Emorragia da cause extraplacentari
- Polipi cervicali
- Ectropion cervicale
- Rottura di vasi cervicali o vaginali
- Cancro del collo dellutero
- Emorragia da cause placentari
- Placenta previa
- Rottura di vasi previ
- Dolore addominali
- Appendicite
- Rottura o torsione di cisti ovarica
78D.I.P.N.I
- Prognosi e terapia
- Materna
- Usualmente buona
- Severa in caso di
- Shock
- Infarcimento emorragico uterino
- C.I.D
- Insufficienza renale
- Mortalità 0.5
79D.I.P.N.I
- Prognosi e terapia
- Fetale
- Severa
- Perdita aree di scambio (ipossia fetale)
- Sindrome da disrtress respiratorio fetale
- Anemizzazione
- Prematurità (RR 4)
- Mortalità 2001000
80D.I.P.N.I
- Terapia
- Osservazione
- Piccoli distacchi marginali
- Non compromissione fetale
- Taglio cesareo durgenza
- Complicanze emorragiche
- Atonia uterina
81PROLASSO, PROLASSO LATERALE, PROCIDENZA DEL
CORDONE OMBELICALE
- È definito come la discesa del funicolo
anteriormente alla parte presentata a membrane
rotte. - Si riconoscono 3 gradi
- - 1 grado funicolo davanti alla PP senza
discesa in vagina - - 2 grado funicolo che scende in vagina
- - 3 grado discesa del funicolo oltre la vulva.
- La PROCIDENZA è definita come la discesa del
cordone ombelicale al davanti della PP a membrane
integre. - Il PROLASSO LATERALE corrisponde al prolasso di
1 grado il cordone è situato lateralmente alla
PP.
82(No Transcript)
83EPIDEMIOLOGIA
- PREVALENZA 0,2 a 0,5 delle gravidanze
fisiologiche - PREVALENZA 7 nei parti prematuri e il 9
nelle gravidanze gemellari. - PREVALENZA presentazione podalica 351000 e
situazione trasversa 961000 - Il rischio fetale elevato
- Si risolve con lestrazione IMMEDIATA del feto,
il più spesso con taglio cesareo. - La mortalità fetale si attesta tra il 10 e il
30 . - Si verifica il prolasso quando esiste una zona
libera fra lo scavo pelvico e la PP.
84FATTORI IATROGENI Si ritrovano in più del 20
dei casi. Lamnioressi 11,9 . La risalita
manuale della PP pratica errata. La versione per
manovre interne sul secondo gemello. Il prolasso
dopo VME nel 2,5 . Secondo alcuni autori
lamniocentesi. FATTORI MATERNI-FETALI La
sproporzione feto-pelvica con bacino
piatto Prematurità La multiparità Polidramnios
Tumori previ.
85CONSEGUENZE DEL PROLASSO
- La compressione del funicolo provoca una
diminuzione o una interruzione della circolazione
ematica, accentuata dalle contrazioni uterine. - La compressione è più intensa se il funicolo è
compresso da una parte presentata consistente (
parte fetale) e una parete dura (bacino materno)
a dilatazione completa. - La compressione sarà minore se si tratta di una
presentazione di podice, se la testa fetale è
piccola, o se la presentazione è alta. Sarà
inesistente se la presentazione è di spalle. - La sofferenza fetale è proporzionale
allintensità della compressione, che può essere
allorigine della perdita del feto per anossia,
più di rado per riflesso vagale.
86PROGNOSI FETALE
- Il TEMPO DI ESTRAZIONE e LA SCELTA DEL TIPO DI
PARTO rischio fetale è più influenzato
dallintensità che dalla durata della
compressione . Se il tempo varia da 20 a 35
minuti per lestrazione per via alta, al
contrario è molto più breve quando si esegue una
estrazione bassa. Le manovre
per via bassa (versione forcipe ventosa
estrazione podalica sono gravate da una intensa
compressione del funicolo e saranno riservate
ai parti imminenti o ai grandi prematuri. - Spesso lApgar a 5 minuti di un neonato
estratto con TC è compreso fra 7 e 10, ma il 20
ha un Apgar inferiore a 7 a 5 minuti. - 3 neonati su 66 presentano ritardo psicomotorio
(fra 5 e 25 anni).
87Patologia del secondamento e del post-partum
- Il postpartum comprende le prime 2 ore che
- seguono lespulsione della placenta.
- mancato distacco della placenta
- ritenzione di placenta totalmente distaccata
- secondamento incompleto
- emorragie postpartum
- shock ostetrico
88Patologia del secondamento
-
totale - MANCATO DISTACCO DELLA PLACENTA
-
parziale - La placenta rimane totalmente aderente alla sua
zona dinserzione per oltre 30-60 min dopo il
momento in cui e stato espulso il feto. - Cause
- funzionali ipotonia o atonia uterina, spasmi
circoscritti, sovradistensione vescicale che
disloca lutero e ne impedisce la normale
retrazione - anatomiche anomalie di conformazione e
inserzione della placenta, anomalie di
penetrazione dei villi coriali nella parete
uterina
89Mancato distacco della placenta
- Classificazione
- Placenta distaccata ma ritenuta
- Placenta distaccata parzialmente
- Placenta totalmente adesa ma separabile
- Placenta patologicamente adesa e inseparabile
(accreta)
-
- Terapia
- mancato distacco totale non urgente
- mancato distacco parziale terapia urgente
osservare le condizioni generali della donna, il
livello del fondo uterino e la perdita ematica
esterna, somministrare ossitocina in caso di
ipotonia uterina, attenzione ad applicare sul
funicolo una forza traente eccessiva perche si
puo provocare inversione dutero anestesia
generale e secondamento manuale
90Placenta accreta
La placenta invade il miometrio in una zona
nella quale la decidua e assente o ridotta ?
secondamento compromesso
- eziologia
- Multiparità
- Pregressi tagli cesarei o interventi sullutero
- Pregressi secondamenti manuali, revisioni della
cavità uterina o ripetute interruzioni di
gravidanza - Inserzione della placenta sul SUI (placenta
previa) - Età materna avanzata gt36 aa
91Placenta accreta
- A seconda del grado di invasione dei villi
coriali nel miometrio si distinguono - placenta accreta (giungono in contatto con il
miometrio) (60) - placenta increta (villi si spingono nel contesto
del miometrio) (20) - placenta percreta (raggiungono la superficie
sierosa dellutero)(20)
92Placenta accreta
- Segni
- Non da segni clinici di sé, se non al momento del
secondamento - Secondamento estremamente difficoltoso o
impossibile, con profusa emorragia postpartum - Diagnosi
- La diagnosi ecografica riduzione o assenza di
miometrio nellarea di inserzione placentare
93Placenta accreta
- Non possibile diagnosi certa
- Rimozione della placenta (incompleta)
- Tamponamento uterino
- Isterectomia
94Ritenzione della placenta totalmente distaccata
-
- La placenta non riesce a passare dal segmento
inferiore uterino alla vagina o per una
dislocazione dellutero (es distensione
vescicale) o per uno spasmo circoscritto della
bocca uterina. - Terapia
- cateterismo vescicale
- manovre di Brandt-Andrews o Crede
95Secondamento incompleto
- Ritenzione in cavita uterina di frammenti
placentari piu o meno voluminosi o di lembi di
membrane. - Spesso asintomatica, altre volte provoca
prolungata emorragia dopo il secondamento. - Terapia
- subito revisione strumentale della cavita uterina
96Emorragie postpartum
- Cause
- Mancata efficienza dellemostasi muscolare per
ipotonia o atonia uterina - Ritenzione di lembi di membrane o di frammenti
placentari - Esiti di lacerazioni a vari livelli
- Coagulopatia da consumo.
- Normale perdita ematica non gt300 ml o al
massimo 500 ml. - Sintomi ipotensione arteriosa, pallore,
sudorazione, tachicardia.
97Emorragie postpartum
- Nel caso di emorragia da atonia uterina vi e
un reperto di mancata contrazione e retrazione
dellutero alla palpazione esso ha consistenza
diminuita e sovente e di volume aumentato. - Cause principali sovradistensione uterina,
manovre eseguite ripetutamente per accelerare
lespulsione del feto e della placenta, pregresse
anomalie della dinamica uterina durante il
travaglio, anomalie strutturali dellutero. - Terapia ossitocina, massaggio uterino, pg
sintetica, tamponamento endouterino.
98Shock ostetrico
- Condizione di insufficienza cardiocircolatoria
acuta conseguente a ipoperfusione dei tessuti. - Fattori predisponenti per gestante e puerpera
labilita circolatoria, anemia, esiti di
travaglio prolungato (acidosi metabolica,
disidratazione). - La componente emorragica e predominante.
99Shock ostetrico
100Shock ostetrico
- PATOGENESI DELLO SHOCK I numeri corrispondono ai
fattori scatenanti o - predisponenti
- Emorragia
- Vasodilatazione ed ipodinamia cardiaca secondaria
a fattori neurogeni, tossici, cardiocircolatori o
traumatici - Ipotensione supina
- Gestosi
- Endotossine batteriche
- Danno endoteliale, CID
- Travaglio prolungato
101In conclusione
EMORRAGIE PERIPARTUM
- Le emorragie nel peripartum sono la principale
causa di morbidita e mortalita materna - una complicanza emorragica si registra nel 5-8
di tutte le gravidanze
102Emorragie peripartum
- Elenco delle patologie che incrementano il
rischio emorragico delle pazienti ostetriche
ANTEPARTUM (III trimestre) POSTPARTUM
Placenta previa Placenta ritenuta
Distacco di placenta Emorragia vaginale
Placenta accreta Atonia dellutero
Rottura dellutero in travaglio di parto
103Rottura dutero
- La rottura dutero e unaccidentale soluzione
di continuo della parete dellutero gravido o
puerperale avviene perlopiu durante il
travaglio, ma si puo presentare anche durante la
gravidanza. - Fattori predisponenti
- cicatrice da pregressa isterotomia a livello del
- corpo uterino
- imperfetta riparazione di una precedente
- isterotomia dovuta a infezione o a non
- corretta sutura
104Rottura dutero
- Sintomatologia facies sofferente, tachicardia,
vivo dolore nella rottura dutero conclamata il
dolore assume carattere parossistico (come una
pugnalata). - Lattivita uterina, nella maggior parte dei
casi, cessa completamente. - Lemorragia esterna puo non essere evidente
lemorragia interna e spesso importante e puo
portare la donna a morte in poco tempo.
105Complicanza rara ma gravissima, spesso iatrogena,
del post-partum è linversione dutero
puerperale
106Inversione dutero
- Si verifica nel periodo del secondamento o delle
prime ore del puerperio e consiste nel
rovesciamento dellutero a dito di guanto molte
volte con fuoriuscita dai genitali esterni del
fondo del viscere. Si accompagna a SHOCK
NEUROGENO - Se ne distinguono 3 gradi
- primo grado il fondo invaginato non supera
lorifizio uterino esterno - secondo grado il fondo invaginato si trova in
vagina, ma non fuoriesce dalla rima vulvare - terzo grado lutero rovesciato e visibile
allesterno
107La riduzione dellinversione dutero puerperale,
se precoce, viene effettuata con manovra
bimanuale detta di taxis. In caso
dinsuccesso si può ricorrere a svariate
correzioni chirurgiche. Dopo aver raggiunto la
riduzione, se non ancora avvenuto spontaneamente,
si deve eseguire il secondamento manuale.