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Diapositiva 1

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On r siste l'invasion des arm es; on ne r siste pas l'invasion des id es Victor Hugo, da Histoire d un cr me, massima molto citata – PowerPoint PPT presentation

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Title: Diapositiva 1


1
On résiste à l'invasion des armées on ne
résiste pas à l'invasion des idées Victor
Hugo, da Histoire dun crîme, massima molto
citata
2
Meme Un meme è un replicatore culturale cfr.
gene che usa le nostre menti come ambiente per
replicarsi e diffondersi
3
T. Givón By the latter half of the 20th century,
pragmatics has acquired the somewhat unenviable
status of a zeitgeist. As in the case of other
ghosts it is not easy to tell the inspired vision
from the deluded mirage.
Context as other minds. The Pragmatics of
Sociality, Cognition and Communication, 2005
4
"Theories thus become instruments, not answer to
enigmas, in which we can rest. We dont lie back
upon them, we move forward, and, on occasion,
make nature over again by their aid. "
William James, What Pragmatism means, 1907
5
Where have all the flowers gone?
Pete Seeger 1956, ballata
6
Dove sono andati i tipi, i sistemi, i testi
? Dove sono le regole? Dove le architetture? E
gli ambiti strutturali dei diá?
7
(No Transcript)
8
I ruscelli di Givón
  • Cultural relativism (Humboldt, Sapir-Whorf )
  • Early functionalism (Paul, Jespersen )
  • Speech-acts (Austin , Searle, Grice )
  • Logical presupposition (Keenan )
  • Modal logic possible worlds (Kripke , Montague
    )
  • Ethnography of Speech (Labov , Gumperz Hymes
    )
  • Developmental pragmatics (Ervin-Tripp, Bates )
  • Pragmatics and the machine (Winograd )
  • Cognitive Psychology ( )
  • Evolutionary biology ( )

9
The twentieth-century concern with synchrony and
the present was an intellectually important time,
but it did not help us to understand ourselves
very well, or to value things of the past,
including our environment. I am glad to be part
of what I see as a gradual shift back toward
respecting and valuing research on change,
whether of language or the climate
Elisabeth Closs Traugott 2007 (intervista con
Scott A. Schwenter, Journal of English
Linguistics 35/4, pp. 353-364)
10
Intuizioni
11
Geschrieben steht Im Anfang war das WORT!
Hier stock ich schon! Wer hilft mir weiter fort?
      1225Ich kann das Wort so hoch
unmöglich schätzen,Ich muß es anders
übersetzen,Wenn ich vom Geiste recht erleuchtet
bin.Geschrieben steht Im Anfang war der
SINN. Bedenke wohl die erste Zeile,      
1230Daß deine Feder
sich nicht übereile!Ist es der Sinn, der alles
wirkt und schafft?Es sollte stehn Im Anfang war
die KRAFT!Doch, auch indem ich dieses
niederschreibe,Schon warnt mich was, daß ich
dabei nicht bleibe.      1235Mir hilft der
Geist! Auf einmal seh ich RatUnd schreibe
getrost Im Anfang war die TAT! Goethe,
Faust
12
Il pensiero, la mente, i cervelli, il dialogo
Humboldt Saussure
13
Ma nellessenza originaria della lingua cè un
dualismo imprescindibile, e la possibilità del
parlare stesso viene condizionata dal rivolgere
la parola e dal replicare. Anrede und Erwiederung
14
Hurford 1989
Secondo Hurford le due frecce simmetriche
descrivono la comunicazione in quanto non
indicano solo la relazione biunivoca fra cosa e
nome, ma anche che il segno è neutrale fra
parlante e ascoltatore.
Trasmissione concentrazione su un oggetto ?
emettere un segnale Ricezione percepire un
segnale ?
Biological evolution of the Saussurean sign ad a
component of the Language Acquisition Device,
Lingua 77
15
La formulazione originaria di Saussure
Immagine reperibile negli appunti degli studenti
16
Il pastiche del Cours
17
Il circuito della parole
18
(No Transcript)
19
(No Transcript)
20
(No Transcript)
21
Tout ce qui est amené sur les lèvres par les
besoins du discours et par une opération
particuliere, c'est la parole. Tout ce qui est
contenu dans le cerveau de l'individu, le depôt
des formes ltentendues etgt pratiquées et de leur
sens, ltcestgt la langue
22
FORMAZIONI ANALOGICHE
Comment s'est effectuée cette substitution de
war à was ? Quelques personnes, influencées par
waren, ont créé war par analogie c'était un fait
de parole cette forme, souvent répétée, et
acceptée par la communauté, est devenue un fait
de langue.
23
C'est dans la parole que se trouve le germe de
tous les changements chacun d'eux est lancé
d'abord par un certain nombre d'individus avant
d'entrer dans l'usage.
24
Si tout ce qui se produit de nouveau s'est créé à
l'occasion du discours c'est dire en même temps
que c'est du côté social du langage que tout se
passe. D'autre ltpartgt il suffira de prendre la
somme des trésors de langue individuels pour
avoir la langue. Tout ce que l'on considère en
effet dans la sphère intérieure de l'individu est
toujours social parce que rien n'y a pénétré qui
ltne soitgt d'abord ltconsacré par l'usagegt de tous
dans la sphère extérieure de la parole. Il nous
faut donc étudier Le classement intérieur
25
Altre intuizioni Semantica, teoria della
comunicazione, retorica
26
(No Transcript)
27
Claude E. Shannon 1948 A Mathematical Theory of
Communication (poi The Mathematical)
28
I.A. Richards, Speculative instruments
Esperienze condivise nella comunicazione
29
Givón (2005) Neither social cooperation, nor
interpersonal communication can proceed
meaningfully and efficiently unless one takes for
granted that ones generic mental categories are
shared, to quite an extent, with those of ones
interlocutor.
30
Givón (2005) Pragmatics holds the key to
an integrated understanding of life,
behaviour, cognition and communication
31
Lessico Testo Situazione
Semantic memory Episodic memory Working memory
Givón (2005)
32
Prefigurazioni
33
Pre-concetti, proto-comunicazione, radici verbali
e pronominali
Bopp
34
Jim Hurford
  • 2007a The origin of noun phrases reference,
    truth, and communication Lingua 117, 3, 527-542
  • 2007b The Origins of Meaning. Language in the l
  • Light of Evolution

35
intenzionalità (intentionality, o aboutness,
dal ted. Intentionalität, termine anche
husserliano relazione necessaria esistente fra
gli stati mentali e gli oggetti o le
proposizioni).
36
The evolutionary foundations of semantics lie in
the internal mental representations that animals
have of the things, events, and situations in
their environment
37
percezione - rappresentazione
percezione semplice (interna) Una variabile mentale (X) è assegnata ad un oggetto focalizzato Applicazione di un predicato alla variabile (X) Rappresenta zione a due parti predicato-argomento predicato(x)
leone (x) vedo cè quel ecco leone
38
  • leone(x) cè vedo un leone
  • percezione
    (rappresentazione)
  • strada(x) impantanata(x) cè vedo la
    strada cè vedo (qualcosa di nuovo
    impantanato)
  • relazione cognitiva
    (pensiero)
  • guarda là! Gianni caduto

  • frase (messaggio)

39
dalla percezione alla comunicazione
40
Neuro-logicamente
PREDICATE(x) Rappresentazione schematica
dellintegrazione, nel cervello, di due diverse
elaborazioni dello stesso oggetto, di cui una lo
localizza, laltra ne analizza le proprietà. Le
due elaborazioni appartengono a differenti
sistemi.
41
percorso dorsale/percorso ventrale
Hurford attribuisce da un punto di vista
neurologico X (atto di dirigere lattenzione ad
un oggetto) al percorso neurale denominato dorsal
stream, che non implica attribuzioni di
proprietà alloggetto percepito visivamente.
PREDICATE (individuazione di qualità di un
oggetto) è eseguito da un diverso percorso, il
ventral stream, che formula giudizi sulloggetto
focalizzato (dal dorsal stream).
42
(No Transcript)
43
(No Transcript)
44
conferme cliniche
  • Studi neuropsicologici su pazienti con lesioni al
    lobulo parietale confermano che
  • le caratteristiche della forma di un oggetto,
    per afferrarlo, sono analizzate nel lobo
    parietale,
  • e dimostrano che
  • questa analisi pragmatica degli oggetti è
    separata dallanalisi semantica eseguita nel
    lobo temporale.
  • Jeannerod et al. (1995314)
  • Recentemente (2004) M. Jeannerod - P. Jacob,
  • Visual cognitiona new look at the two-visual
    systems models

45
attenzione e referenza
X Referenza relazione fra il meccanismo
dellattenzione e gli oggetti esterni
dellattenzione. Questa referenza è primitiva
in quanto emerge milioni di anni prima della
referenza linguistica. Alcuni ricercatori hanno
designato questo tipo di referenza con il termine
deittico
46
attenzione, esperienza, giudizio
PREDICATE ogni giudizio categorico che un
animale può fare a proposito delle qualità di un
oggetto di attenzione
47
memoria e formazione del repertorio dei simboli
I ricordi devono essere immagazzinati in modo
ordinato. Per ordinare sono necessari termini
stabilmente associati con particolari oggetti e
distintivi di questi .
Questo repertorio deve essere condiviso
48
Lunione di deissi simbolo rappresenta una
combinazione embrionale limitata a due elementi
che tuttavia costituisce uno scarto di
complicazione significativo per levoluzione del
linguaggio. Lintegrazione sempre più stretta
tra questi due elementi, sotto la spinta
dallaumento di unità lessicali apprendibili, ha
potuto però avere luogo solo sulla base di una
crescente disponibilità a scambiarsi informazioni.
49
COMUNICAZIONE Passaggio di informazione, nota
ad un organismo, ad un altro per cui è nuova. La
novità è necessaria nella comunicazione
prototipica. In alcune specie si sarebbe
sviluppato un rapporto convenzionale fra
predicati mentali interni e segnali pubblici.
50
due classi di radici
Ci sono, in sanscrito e nelle lingue della stessa
famiglia, due classi di radici Bopp 105
51
Il tipo indo-europeo
Lingue con radici monosillabiche, capaci di
combinarle fra di loro e di arrivare quasi
esclusivamente in tal modo ad avere un organismo,
una grammatica. Il principio essenziale per la
creazione delle parole, in questa classe di
lingue, mi sembra essere la combinazione delle
radici verbali con le radici pronominali che
rappresentano, in qualche modo le une lanima,
le altre il corpo della parola.
52
Radici verbali ( o predicative, o
attributive)
  • la prima classe di radici rappresenta l'intera
    serie dei concetti di base proprietà,
    condizioni, azioni.
  • Tali contenuti semantici non sono tuttavia
    parole, e quindi non possono essere usati nel
    discorso. Perché la parola si formi è necessario
    che l'anima prenda vita in un corpo e la
    rappresentazione della pura essenza sia designata
    come esistenza (seyende oder als seyend gedacht
    zu bezeichen )

Verbi e nomi (sostantivi e aggettivi)
53
Radici pronominali (indicative)
  1. La seconda classe di radici, il cui contenuto
    semantico è riconosciuto nell' idea pronominale
    pura, cioè nella persona presente o assente,
    prossima o remota assolve precisamente al compito
    di dar vita (beleben) e quindi personificare le
    rappresentazioni concettuali del mondo, creando
    loro una situazione di esistenza reale solo così
    le idee pure possono divenire parole umane.

Pronomi, preposizioni, congiunzioni, particelle
54
Nelle radici pronominali Bopp vede le due
funzioni congiunte di personificazione -
vitalizzazione (Belebung) e di situazione
(Zustand)
55
suffissi e gesti fonici
Le désir de montrer aux yeux, ou de rappeler à
lesprit lobjet dont on affirme quelque qualité,
a fait adjoindre aux racines verbales une racine
pronominale. Il est probable que ces racines
pronominales a, va, na, ma, ti, qui se retrouvent
toutes comme pronoms, étaient dabord synonymes,
et quelles servaient seulement, comme autant de
gestes phoniques, à diriger ou à retenir la
pensée sur la personne ou la chose dont on
parlait. Bréal, Introduction au Tome IV
56
pensiero e linguaggio
Pour interpréter la pensée humaine le langage
dispose de deux moyens
  • Il peut peindre les objets, en choisissant pour
    chacun sa manière dêtre ou sa qualité la plus
    saillante (racines verbales)
  • Il peut montrer les objets, en appelant sur eux,
    à laide de la voix, lattention de celui qui
    écoute (racines pronominales)
  • Bréal, Introduction au Tome IV

57
la nozione di io
  • sarebbe espressa dalla successione di tre
    concetti. Il pronome sanscrito aham è analizzato
    infatti da Bopp in
  • a tema dimostrativo
  • ha particella deittica
  • m consonante del tema dimostrativo ma
  • Secondo Bopp non era possibile all'uomo
    inventare un tema designante espressamente l'io
    niente di più naturale allora che designasse l'io
    come la persona più vicina a quello che parla.

58
la deissi È una condivisione di attenzione. Dal
punto di vista linguistico è proprio
lintegrazione di simboli con elementi deittici
che crea le basi per comunicare esplicitamente
informazioni in un contesto di individui che
siano disposti a condividerle. Hurford
59
desinenze di caso e idea pronominale
Le desinenze dei casi esprimono i rapporti
reciproci dei nomi fra loro si possono
paragonare questi rapporti a quelli delle persone
fra loro, poiché i nomi sono le persone del mondo
della parole. Le desinenze dei casi erano
allorigine dei pronomi . E dove meglio
trovare elementi capaci di rappresentare questi
rapporti se non fra le parole che, mentre marcano
la persona, esprimono unidea secondaria di
vicinanza o di allontanamento, di presenza o di
assenza? Bopp 115
60
Gli elementi che nella grammatica funzionano
come segni dei rapporti fra le parole nella frase
hanno indicato all'origine i rapporti fra l'io e
il mondo
61
Origine pronominale dei suffissi
Noi non supponiamo che i suffissi abbiano
unorigine misteriosa e che la ragione umana
debba rinunciare a penetrarvi. Ogni idea prende
un corpo nella lingua i nomi sono fatti per
designare le persone o le cose a cui conviene
lidea astratta indicata dalla radice non cè
niente di più naturale che aspettarsi di trovare,
nelle sillabe formative, dei pronomi che servano
a designare quelli che possiedono la qualità,
compiono lazione o si trovano nella situazione
marcata astrattamente dalla radice. Bopp 110
62
I accept that a simple whole meaning, of the kind
destined to find eventual linguistic expression,
has two parts, a predicate and an argument,
formally PREDICATE(x). . Thus, I claim that
basic meanings are such as FIRE(x),
paraphraseable as "There's a fire", DEAD(x) "It
is dead", DADDY(x) "It is Daddy", COME(x) "It is
coming this way".
Hurford, Commentary on Michael Arbib
63
The deictic elements 'there' and 'it' in these
paraphrases can be glossed for modern purposes as
'the place/thing/animal we are jointly attending
to'. A large vocabulary of 'one-word'
descriptive symbols could have been very useful,
even without, or before, the advent of syntactic
rules for combining them into an even more useful
recursive communication system. Hurford, ibidem
64
Lintegrazione della radice verbale e del verbum
abstractum
Il verbo non ha in sé alcun significato reale, ma
è soltanto il legame grammaticale tra soggetto e
predicato, attraverso la cui modificazione e la
cui forma vengono denotati i loro rapporti
reciproci. Da questo punto di vista esiste un
solo verbo, il cosiddetto verbum abstractum,
essere, esse. Bopp, Conjugationssystem
65
Lidea del movimento
Infatti è nell'essenza di tutte le vere
preposizioni di marcare almeno all'origine un
rapporto fra due direzioni contrarie questo
giustifica, nella costituzione di molte forme
pronominali, la presenza del suffisso comparativo
ter (inter, propter) che, derivando da una radice
verbale (tar, transgredi) doveva sottolineare
anche materialmente l'idea di movimento fra due
poli distanziati
66
Today it is believed that the main function of
the dorsal visual pathway is to guide in real
time the actions that we direct at objects in the
visual world. Most of the processing done by this
pathway is believed to be unconscious. The dorsal
pathway could thus be described as an "action
pathway", because by integrating the spatial
relationships between our bodies and our
environment, it lets us interact with this
environment effectively.
67
centralità del soggetto
Il coinvolgimento del soggetto in processi di
avvicinamento o di allontanamento, la conseguente
collocazione in una rete di relazioni spaziali (e
quindi di tempo e di causa), si manifesta
nell'intero sistema dei casi e dei tempi, nei
processi di derivazione, negli avverbi, nelle
preposizioni, nelle congiunzioni
68
unepoca ancestrale
Queste aggiunte datano dallepoca più antica
della lingua, e questa ha perduto il ricordo
della provenienza delle parole che aveva
utilizzato per questo uso. Bopp 110
69
origine della grammatica
Il metodo di Bopp, analitico e segmentante,
rivela il procedere sintetico della grammatica,
da nuclei semplici ad un tutto complesso. La
dottrina delle forme è essenzialmente
sintattica, e la struttura originaria della
parola sintetizza un giudizio.
70
dalla percezione nel mondo reale alla grammatica
della parola
Percezione ? ? Predicazione ? ? Enunciazione ? ?
Univerbazione ? ?Grammaticalizzazione
71
Cristina Vallini
  • Grammatica e pragmatica. Intuizioni e
    prefigurazioni
  • Ottobre 2009. Convegno Società Italiana di
    Glottologia. Università di Roma 3
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