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Benvenuti al

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Corso teorico-pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale Aziende di gruppo A (D.Lgs. 626/94 D.M. 15 luglio 2003 n.388) Benvenuti al – PowerPoint PPT presentation

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Title: Benvenuti al


1
Corso teorico-pratico per i lavoratori addetti al
Pronto Soccorso Aziendale Aziende di gruppo
A (D.Lgs. 626/94 D.M. 15 luglio 2003 n.388)
  • Benvenuti al
  • Corso
  • per Soccorritori
  • 1 Lezione

2
PREMESSA.
  • Il TRAUMA costituisce la prima causa di morte per
    le persone al di sotto dei 40anni. Inoltre i
    traumi severi sono frequentemente gravati da
    esiti INVALIDANTI con enormi riflessi sociali. La
    mortalità e gli esiti invalidanti conseguenti ai
    traumi sono legati
  • Alleffetto diretto dellimpatto iniziale (danno
    primario)
  • Al manifestarsi di condizioni, come ipossia,
    ipercapnia, ipovolemia e ipotensione, che
    aggravano lentità delle lesioni e causano danni
    spesso irreversibili (danni secondari).

3
Un intervento qualificato nelle prime ore (Gonden
Hour, ora doro) dal momento dellevento aumenta
la probabilità di sopravvivenza e la qualità
della vita del paziente. La mortalità per trauma
ha la seguente distribuzione
PICCO TEMPORALE CAUSA DELLA MORTE POSSIBILI AZIONI PER RIDURRE LA MORTALITA
1o PICCO (secondi o minuti) Rottura di cuore o grossi vasi Lacerazioni del tronco dellencefalo PREVENZIONE SOCCORSO PREOSPEDALIERO CENTRALIZZAZIONE TRATTAMENTO OSPEDALIERO
2 PICCO (golden hour) Emo-Pneumotorace Shock emorragico Ipossiemia Ematoma extradurale PREVENZIONE SOCCORSO PREOSPEDALIERO CENTRALIZZAZIONE TRATTAMENTO OSPEDALIERO
3 PICCO (giorni o settimane) Sepsi MOF(insufficien. acuta multiorgano) PREVENZIONE SOCCORSO PREOSPEDALIERO CENTRALIZZAZIONE TRATTAMENTO OSPEDALIERO
4
  • Obiettivi del corso
  • Saper effettuare una chiamata di soccorso
  • Saper gestire la scena del soccorso
  • Saper valutare i segni vitali (coscienza,respiro
    e circolo)
  • RIUSCIRE A FARE MENO DANNI POSSIBILI.
  • a se stessi e soprattutto ai pazienti!!!!

5
SOCCORRERE ????

6
PORTARE AIUTO A CHI SI TROVA IN UNA
SITUAZIONE DI GRAVE BISOGNO O
DIMMINENTE PERICOLO
7
Il primo soccorso è prestato dalle persone che
occasionalmente si trovano, per PRIME sul luogo
dellincidente
8
soccorrere è un obbligo che la legge sanziona
penalmente ma è soprattutto un DOVERE MORALE!!!!!
9
(No Transcript)
10
il soccorritore
11
MA COSA DEVE FARE IL SOCCORRITORE???
12
  • Non esiste un mansionario del soccorritore
    , cioè un
  • elenco delle mansioni che legittimamente può
    eseguire o
  • delle tecniche che deve conoscere.
  • Di conseguenza le nozioni di primo soccorso che
    vi verranno
  • insegnate sono frutto di una prassi costante
    nellapproccio a
  • particolari situazioni durgenza ed altro
    non sono che
  • manovre atte a rendere più agevole e sicuro
    il soccorso di
  • un ferito.

13
IL METODO
  • Un corretto intervento necessita della rigorosa
    applicazione di un METODO che prevede una
    sequenza di
  • VALUTAZIONI
  • E successive AZIONI
  • 1.(Anticipazionepreparazione èquipe)
  • 2.Valutazione scena (sicurezza triage)
  • 3.Primary e Secondary survey
  • 4.Comunicazione con la Centrale Operativa 118
  • 5.Monitoraggio continuo
  • 6.(Trasferimento verso il trattamento definitivo)

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  • Nellapproccio ad un ferito seguiremo quella
    che
  • chiamiamo
  • CATENA DEL SOCCORSO

EVENTO
VALUTAZIONE PAZIENTE
ARRIVO SOCCORSI
CHIAMATA DI SOCCORSO
Tale processo inizia con la fase di allertamento
e si conclude con il trattamento del ferito
allospedale più IDONEO per la gestione delle
lesioni riportate.
15
(No Transcript)
16
2 PASSOCOME VALUTARE ED OTTENERE LA SICUREZZA
SULLA SCENA DELLEVENTO.
  • La sicurezza non è un concetto assoluto, cè
    sempre un rischio intrinseco in qualsiasi
    attività.
  • Pertanto la sicurezza diventa il metodo con cui
    si gestisce il rischio.
  • Allarrivo sulla scena, è necessario eseguire una
    valutazione ambientale ad ampio raggio evitando
    che lattenzione rimanga concentrata solo sul
    ferito.
  • Potenziali fattori di rischio sono correlati a
  • luogo dellevento (cantiere, strada, montagna,..)
  • tipologia dellinfortunio (sul lavoro, sportivo,
    della strada,),
  • a dinamica dellinfortunio (caduta, proiezione,
    scoppio, scontro, mezzi coinvolti)

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  • VALUTA LAMBIENTE CIRCOSTANTE, SE CI SONO
    PERICOLI PER SE STESSO
  • SE CI SONO PERICOLI PER IL PAZIENTE
  • INDOSSA I MEZZI DI PROTEZIONE
  • (GUANTI, CORPETTI AD ALTA VISIBILITA)

18
  • Non bisogna assolutamente spostare il
    ferito
  • vittima di un urto violento, se non vi è la
    reale
  • necessità(ex. crollo).
  • Ogni spostamento inutile può provocare,come
  • conseguenza, una invalidità permamente

19
PRIMARY SURVEY
  • La Primary Survey (valutazione primaria)
    costituisce il nucleo centrale della strategia di
    primo soccorso ed è basata su tre obiettivi
    essenziali
  • Identificazione delle condizioni di pericolo
  • Trattamento delle condizioni di pericolo
  • Rivalutazione continua e contemporanea delle
    funzioni vitali.
  • Lo schema di attuazione prevede una serie di
    PRIORITA che vanno affrontate sempre
    rigorosamente nella stessa sequenza
  • A - pervietà delle vie aeree e protezione del
    rachide cervicale
  • B - ventilazione
  • C circolazione.

LABC va sempre eseguito in questo ordine A-B-C-D-E. Lidentificazione delle situazioni di pericolo e il loro TRATTAMENTO sono CONTEMPORANEI.
20
  • Esaminare il ferito trattando immediatamente le
  • lesioni incompatibili con la vita (
    arresto
  • cardiaco,emorragie)

21
AIRWAYS, CERVICAL SPINE E OSSIGENOTERAPIA
  • La pervietà delle vie aeree è sempre la priorità
    assoluta. Lipossia o lanossia che deriva da un
    ostruzione parziale o totale delle vie aeree può
    portare a morte in pochi minuti o aggravare
    lesioni preesistenti.
  • Nel primo soccorso la valutazione e il ripristino
    delle vie aeree è contemporaneo alla
    protezione/immobilizzazione del rachide
    cervicale.
  • Contemporaneamente si effettua una prima
    valutazione dello stato di coscienza e
    dellattività respiratoria.

OBIETTIVI Riconoscere le situazioni di possibile compromissione della pervietà delle vie aeree Conoscere le manovre e i dispositivi per mantenere/ripristinare la pervietà delle vie aeree Identificare i criteri per allertare lequipe ALS.
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  • I pazienti che parlano, che si presentano vigili
    e con attività respiratoria presente hanno
    evidentemente le vie aeree pervie. In questo caso
    il soccorritore deve tranquillizzare i feriti,
    parlare loro con calma cercando di rassicurarli e
    ascoltare quanto essi riferiscono sulle loro
    condizioni.
  • QUANDO VALUTARE ATTIVAMENTE LE PRIME VIE AEREE?
  • In tutti i pazienti non coscienti o scarsamente
    reattivi soprattutto se con respiro RUMOROSO
    (russante, gorgogliante)
  • In tutti i pazienti cianotici o con grave dispnea
    (fatica a respirare).

23
COME MANTENERE O RIPRISTINARE LA PERVIETA DELLE
VIE AEREE?
  • La manovra di iperestensione del capo, che è
    efficace nellimpedire la caduta della lingua
    allindietro, va sempre evitata nel rischio di
    lesioni al rachide cervicale.
  • Va mantenuta una posizione del capo neutra e va
    esplorato visivamente il cavo orale.
  • Vanno così rimossi, anche manualmente, gli
    eventuali corpi estranei solidi, e vanno aspirate
    le secrezioni, vomito, sangue presenti.
  • Vanno utilizzati se possibile dispositivi
    aggiuntivi cannule oro- e rino-faringee nei
    pazienti con scarsi o nulli riflessi di difesa.

24
QUANDO ALLERTARE LA CO 118 AL PASSO A
  • Paziente non cosciente. Tutte le volte che un
    soccorritore incontra un traumatizzato non
    cosciente è necessario richiedere lintervento di
    un mazzo ALS, anche qualora il paziente abbia le
    vie aeree pervie e stia respirando normalmente.
  • Compromissione in atto delle vie aeree. 1) Corpi
    o materiali estranei (sangue, vomito) non
    rimuovibili in modo definitivo in un paziente con
    alterazione dello stato di coscienza. 2) trisma
    (contrattura dei muscoli masticatori) con
    impossibilità di accedere al cavo orale. Questa
    situazione, tipica della fase iniziale di una
    crisi epilettica, può essere espressione nel
    traumatizzato di grave trauma cranico, ipossia
    severa o shock grave.
  • Grave rischio di ostruzione delle vie aeree. 1)
    Gravi traumi facciali o del collo, soprattutto in
    presenza di emorragie del cavo orale o ematomi
    evidenti del collo (possibilità di compromissione
    esterna di laringe e trachea). 2) Ustioni del
    volto, soprattutto in presenza di edema
    (gonfiore) delle labbra o del cavo orale.

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AND CERVICAL SPINE
  • Le lesioni del rachide con coinvolgimento
    midollare sono lesioni traumatiche che comportano
    conseguenze gravissime, quali paraplegia e
    tetraplegia.
  • Ne deriva che il collare cervicale andrebbe
    sempre posizionato a tutti i traumatizzati subito
    dopo aver verificato la pervietà delle vie aeree.
  • Uniche eccezioni potrebbero essere rappresentate
    dai traumi penetranti o da traumi periferici
    isolati (es. amputazione delle dita della mano..)
  • Un nostro obiettivo è quello di conoscere i
    criteri dinamici che più frequentemente si
    associano a lesioni del rachide.
  • E non essendo in possesso della dovuta
    attrezzatura, dovremo però provvedere alla
    stabilizzazione manuale del collo.
  • Lincidenza di fratture del rachide varia a
    seconda della dinamica dellincidente ad
    esempio, le cadute dallalto comportano il
    massimo rischio di lesioni vertebro-midollari a
    livello toraco-lombare.
  • E lassenza di segni e sintomi caratteristici non
    rende mai superflua limmobilizzazione (ad
    esempio, il dolore è assente nel 72 dei casi di
    pazienti se vi è unalterazione anche minima
    dello stato di coscienza).

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Somministrazione di ossigeno
  • Pur essendo ovviamente un supporto respiratorio
    (passo B), nei traumi gravi lutilizzo di
    ossigeno dovrebbe avvenire il più precocemente
    possibile, subito dopo aver garantito la pervietà
    delle vio aeree e la protezione del rachide
    cervicale.
  • Lo scopo primario è quello di migliorare il
    trasporto di ossigeno al cervello e agli altri
    organi nobili.
  • Pertanto
  • Ottimizzare lossigenazione nel sangue attraverso
    una corretta ventilazione
  • (Erogare ossigeno alla massima concentrazione
    possibile).

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BREATHING
Se pur resa cronologicamente conseguente, in
realtà la valutazione della presenza del respiro
avviene inevitabilmente in maniera contemporanea
al controllo della pervietà della vie aeree. Ad
esempio, un paziente che parla, è di fatto
cosciente, ha le vie aeree pervie e respira. Le
cause di insufficienza respiratoria (acuta
post-traumatica) possono essere numerose (oltre
alla occlusione delle vie aeree, ingombro
tracheo-bronchiale, lesioni ossee della gabbia
toracica, lesioni del parenchima polmonare o
delle pleure, lesioni tracheo-bronchiali, lesioni
diaframmatiche, lesioni neurologiche). La
prevenzione dellipossia e dellipercapnia
costituiscono una priorità assoluta nel
trattamento del traumatizzato, specialmente in
presenza di di un trauma cranico.
Obiettivi
Valutare lattività respiratoria
Identificare i pazienti con alterazioni del respiro che richiedono un intervento ALS
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COME VALUTARE LA VENTILAZIONE
  • OSSERVA
  • Il carattere del respiro normale, difficoltoso
    (dispnea), agonico (gasping).
  • Lespansione toracica simmetrica, asimmetrica.
  • PALPA la gabbia toracica
  • Conferma la simmetria o asimmetria dei dei due
    emitoraci
  • Ricerca lesioni evidenti volet costali
  • Ricerca la presenza di enfisema sottocutaneo la
    presenza di aria nel sottocute è quasi sempre
    segno di PNX iperteso.
  • CONTA
  • La frequenza respiratoriaè normale tra 12 e 24
    nelladulto (eupnea), è motivo di allarme una
    frequenza eccessivamente alta (polipnea) o
    eccessivamente bassa (bradipnea).

29
QUANDO ALLERTARE LA CO 118 AL PASSO B NECESSITA
ALS.
  • Vanno prontamente identificate le situazioni che
    compromettono direttamente o mettono a rischio la
    ventilazione e comunicarle alla CO
  • Dispnea evidente
  • Asimmetrie toraciche
  • Volet costale o enfisema sottocutaneo
  • FRgt29 atti/min o FRlt10atti/min
  • Ferite penetranti del torace.

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CIRCULATION
  • CONTROLLO DELLE EMORRAGIE
  • La priorità di trattamento al punto C-circulation
    è sempre la ricerca e lidentificazione di
    importanti foci emorragici, in particolare di
    quelli esterni comprimibili (fondamentalmente a
    carico degli arti). Le possibili tecniche sono
  • Pressione diretta lunica tecnica sicuramente
    efficace ed al contempo meno dannosa per i
    tessuti, sul focolaio di emorragia. Effettuata
    allinizio solo manualmente, la compressione va
    immediatamente perfezionata con il posizionamento
    di un pacchetto di garze bloccato da una
    fasciatura compressiva con una benda elastica
    autoretraente e autoadesiva. In tale maniera si
    esercita una pressione prevalente sullarteria
    lesionata, determinando una minore
    ischemazzazione dei tessuti a valle.

OBIETTIVI
Identificare e controllare le emorragie esterne copiose Valutare lattività cardiocircolatoria identificando segni e sintomi di shock Identificare i pazienti che richiedono un intervento ALS
31
Laccio. Luso del laccio è normalmente da
proscrivere in quanto determina riduzione o
arresto del circolo a valle con rischio di danno
ischemico secondario. Tale manovra è pertanto da
limitare a circostanze estreme (emorragie non
controllabili con la sola pressione diretta, più
feriti critici da soccorrere contemporaneamente
che non permettono unadeguata assistenza ai
singoli), avendo comunque laccortezza di
utilizzare modelli di altezza adeguata. Il
tourniquet risulta indicato nel controllo delle
emorragie del moncone di un arto amputato,
venendo a mancare il problema dellischemizzazione
dei tessuti a valle. In caso di emorragie
conseguenti a fratture esposte, in cui è
controindicato esercitare la pressione in
corrispondenza del focolaio di frattura, la prima
scelta devessere la compressione sulla zona a
monte del focolaio nelle quali larteria è
palpabile e scorre su un piano osseo. Ad esempio,
sarà linguine per larteria femorale. In caso di
controllo inefficace si ricorrerà al laccio.
32
RICERCA DEI SEGNI DI SHOCK
  • Il paziente politraumatizzato è spesso in stato
    di shock, termine con il quale si identifica una
    situazione di ridotto apporto di sangue (e quindi
    di ossigeno) agli organi.
  • Lipotensione in un traumatizzato va sempre
    attribuita ad un problema di volume (riduzione
    della quantità di sangue circolante) fino a
    quando non venga dimostrato il contrario.
  • Vi sono infatti altre possibili cause di shock
    come una lesione midollare (trauma spinale), in
    seguito alla quale si determina una
    vasodilatazione nei territori a valle della sede
    della lesione, con conseguente caduta della
    pressione senza una reale perdita di sangue
    oppure un pneumotorace iperteso o un tamponamento
    cardiaco, situazioni che creano un ostacolo al
    normale riempimento cardiaco.
  • E comunque essenziale riconoscere rapidamente
    uno stato di shock ricercandone tutti i segni
    lipotensione non è lunico segno, ma altri sono
    anche più precoci e direttamente valtabili.

33
ESTREMITA FREDDE E PALLIDE TACHICARDIA CON POLCO
PICCOLO TACHIPNEA STATO CONFUSIONALE FINO
ALLAGITAZIONE E AL COMA
34
Primo parametro da rilevare è la presenza di
polso radiale, che consente di acquisire il dato
relativo alla frequenza cardiaca. (la sua
presenza è indicativa di una pressione arteriosa
sistolica maggiore o uguale a 80mmHg). La
mancanza di polso radiale imporrà limmediata
ricerca di polso carotideo. (la sua presenza
indica una PAS fra 50 e 80mmHg)
35
QUANDO ALLERTARE LA CO 118
  • Polso radiale assente con carotideo presente
  • PAS lt100
  • In assenza dei valori della PA lassociazione di
    tachicardia, pallore, polipnea, agitazione.

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DISABILITY
AAlert Pz sveglio, cosciente e reattivo
Vresponds to Vocal stimuli Pz incosciente, che reagisce ad uno stimolo verbale
Presponds to painful stimuli Pz incosciente che reagisce ad uno stimolo doloroso
Uunresponsive Pz incosciente, nessuna reazione agli stimoli
  • OBIETTIVI
  • valutare lo stato di coscienza del paziente.
  • Identificare i pazienti che richiedono un
    intervento ALS.
  • Il metodo A.V.P.U. è una modalità di valutazione
    dello stato di coscienza rapida e di facile
    applicazione.
  • (lo stimolo doloroso devessere applicato a
    livello dellarcata sopraorbitariain altre zone
    rischio di false risposte)

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Quando allertare la CO 118?
  • P- pz incosciente che reagisce ad uno stimolo
    doloroso
  • U- pz incosciente, nessuna reazione agli stimoli
  • Essendo importante la compromissione dello stato
    di coscienza, le vie aeree sono a rischio per la
    caduta allindietro della lingua vi è abolizione
    dei riflessi con elevato rischio di inalazione
    saliva, sangue, vomito.
  • Spesso lalterazione dello stato di coscienza può
    esser conseguenza di un trauma cranico bisogna
    in quel caso assicurare la ventilazione mediante
    intubazione endotracheale.

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EXPOSURE
  • Procedere alla ispezione della vittima mediante
    lesame testa-piedi alla ricerca di lesioni chw
    rappresentino motivo dallarme o di gravità
    potenziale
  • Identificare le situazioni che suggeriscono un
    intervento ALS
  • Sottolineare la necessità di una rivalutazione
    continua del paziente

39
SECONDARY SURVEY
  • OBIETTIVI
  • Raccogliere gli elementi di allarme relativi alla
    dinamica dellevento e allanamnesi che indicano
    una categoria di pazienti a rischio.
  • Al termine della fase valutativa stabilire le
    necessità relative alla immobilizzazione e al
    trasporto (ricordarsi sempre di coprire sempre
    linfortunato alla fine delle noatre valutazioni,
    per evitare una pericolosa ipotermia).
  • Individuare lospedale di destinazione.

40
  • Il soccorritore deve mantenere sempre la calma,
    non deve urlare e deve comprendere la successione
    degli incidenti in maniera tale da poter
    selezionare la gravità delle urgenze..

41
Il soccorritore deve ricordare che è preferibile
non abbandonare i feriti che possano avere
peggioramenti delle loro condizioni
42
Bisogna sapere che non è detto che chi urla più
forte sia colui che sta effettivamente peggio!!!!
43
CHI BISOGNA CHIAMARE??? COSA DOBBIAMO
RIFERIRE??
44
(No Transcript)
45
(No Transcript)
46
(No Transcript)
47
(No Transcript)
48
(No Transcript)
49
(No Transcript)
50
(No Transcript)
51
(No Transcript)
52
(No Transcript)
53
SOCCORRITORE
  • LEGGE

54
  • IL SOCCORRITORE NON E UNA FIGURA SANITARIA
    LEGALMENTE RICONOSCIUTA E QUINDI, DAVANTI ALLA
    LEGGE,EGLI E RESPONSABILE DELLE PROPRIE AZIONI
    AL PARI DI UN PRIVATO CITTADINO

55
  • A sostegno delloperato del soccorritore,molte
    volte viene invocato lo stato di necessità

Cosa significa ???????
56
Art. 54 del codice penale, indica come non
punibilechi abbia commesso il fatto per esservi
stato costretto dalla necessità di salvare sé
od altri dal pericolo attuale di un danno grave
alla persona ,pericolo da lui non
volontariamente causato né altrimenti evitabile
57
  • Che cosa significa?????
  • Se il soccorritore , nel corso di un servizio
    si trova davanti alla porta chiusa di
    unabitazione dallinterno della quale
    giunge uninvocazione daiuto , non
    commette violazione di domicilio entrando(anche
    se per entrare dovrà abbattere la porta)

58
PRINCIPIO DEL CONSENSO ALLE CURE
59
  • In Italia, vige il principio del consenso alle
    cure da parte del paziente ,infatti, larticolo
    32 della Costituzione riconosce la salute come
    diritto fondamentale dellindividuo .
  • Ciò significa che una persona , capace di
    intendere e volere , può sempre rifiutare di
    essere sottoposta a trattamenti sanitari (
    CHE INCLUDONO ANCHE IL TRASPORTO IN
    AMBULANZA E IL PRIMO SOCCORSO!!!)

60
  • LE UNICHE ECCEZIONI DI QUESTO PRINCIPIO
    SONO RAPPRESENTATE DAL
  • TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO
  • DALLE VACCINAZIONI OBBLIGATORIE

61
  • Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO)
  • Rappresenta uneccezione al principio di
    volontarietà della cura ed è un atto
    sanitario disposto dal SINDACO su
    richiesta di un medico quando si
    verificano tre condizioni
  • Esistenza in un paziente di alterazioni psichiche
    tali da rendere un intervento terapeutico
    urgente , poiché minacciano lincolumità
    personale e di altri
  • La mancanza del consenso del paziente alle cure
  • Mancanza di condizioni e circostanze che
    consentano di adottare una terapia
    extraospedaliera

62
VI RINGRAZIO PER LATTENZIONE..
FINE
63
POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
  • In questa posizione linfortunato è disteso su un
    fianco, a testa bassa, collo iperesteso e un
    ginocchio piegato per aumentare la stabilità.
  • Per raggiungere la posizione utilizzare il metodo
    seguente
  • Slacciare gli indumenti che stringono, togliete
    gli occhiali o altri oggetti che possano
    danneggiarlo, (se non fatto prima nella
    valutazione ABC)
  • Flettere il ginocchio dellinfortunato dal lato
    opposto al vostro
  • Mettere il braccio dal lato corrispondente al
    soccorritore contro il fianco dellinfortunato,
    infilando la mano sotto il gluteo
  • Flettere laltro braccio sul torace
  • Fate compiere allinfortunato una rotazione
    completa fino a portare il ginocchio flesso a
    terra, sorregendogli il capo
  • Mettergli la mano del braccio posto superiormente
    sotto il viso. Il capo dovrà essere iperesteso
  • Copritelo per evitare che abbia freddo

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Corso teorico-pratico per i lavoratori addetti al
Pronto soccorso Aziendale (D.Lgs. 626/94 D.M.
15 luglio 2003 n.388)
  • Benvenuti al
  • Corso
  • per Soccorritori
  • 2 Lezione

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FERITE
66
  • Obiettivo di questa lezione
  • Saper riconoscere una ferita ed eseguire il
    relativo trattamento
  • Saper riconoscere una emorragia ed eseguire il
    relativo trattamento

67
F E R I T ELa ferita è una soluzione di
continuo della cute, che può accompagnarsi a
lesioni dei tessuti più profondi
(muscoli,vasi,nervi,tendini)
68
(No Transcript)
69
EPIDERMIDE
DERMA
GH. SUDORIPARA
STRATO ADIPOSO
NERVO
70
COME LE CLASSIFICHIAMO??
71
  • Ferita da punta è causata da un oggetto
    appuntito (ago,chiodo..)
  • Ferita da taglio è causata da un oggetto
    tagliente (coltello,filo metallico)
  • da punta e taglio è causata da un oggetto
    che abbia entrambe le
    caratteristiche dei precedenti

72
  • Ferita lacerocontusa è causata da un urto
    violento contro una superficie dura per cui la
    cute rimane schiacciata fra lagente e losso
    sottostante i tessuti si lacerano,i bordi
    rimangono irregolari
  • Ferita da arma da fuoco è causata da un
    proiettile,e la gravità è legata non alla lesione
    cutanea,ma al percorso che il proiettile segue
    nel corpo

73
(No Transcript)
74
(No Transcript)
75
  • La complicazione più grave cui la ferita è
    esposta è
  • lINFEZIONE, per cui non bisogna
    peggiorarne
  • linquinamento con manovre scorrette , con
    le
  • mani o con oggetti sporchi

76
COME CI COMPORTIAMO??!!
77
1
78
  • Lavarsi accuratamente le mani con
    acqua e sapone (possibilmente liquido) e
    asciugarle con uno straccio pulito..
  • N.B. subito dopo indossiamo i guanti!!!!!!

79
(No Transcript)
80
2
81
  • Se la ferita è sporca di fango,terra o altro
    materiale che ne impedisce la valutazione ,
    lavarla abbondantemente con acqua

82
(No Transcript)
83
  • 3

84
  • Coprire con garza sterile o con un telo
    o un fazzoletto pulito che possa assorbire il
    sangue e le secrezioni
  • Fissare le medicazione con del cerotto,con una
    benda o con un pezzo di calza elastica
    la medicazione non deve essere eccessivamente
    stretta

85
(No Transcript)
86
(No Transcript)
87
SUGGERIMENTI!!!
88
  • I comuni disinfettanti non devono essere versati
    nella ferita perché comunque
    non sterilizzerebbero la lesione,mentre
    potrebbero irritare i tessuti
  • Non strappare dalla ferita loggetto che
    lha provocata,perché questi potrebbero
    tamponare lemorragia

89
DOMANDE???
DOMANDE???
DUBBI ?????
DUBBI ?????
90
Emorragie
91
  • Definizione
  • In modo generico, è definita come un qualsiasi
    versamento di sangue da un vaso ( vena o arteria
    che sia).

92
QUALI SONO LE CAUSE????
93
  • Natura traumatica (tagli più o meno
    profondi,urti)
  • Dipendere da patologie del sistema circolatorio
    (ipertensione)

94
COME VENGONO CLASSIFICATE???? 1 classificazione
95
ESTERNE
  • IL SANGUE ESCE DIRETTAMENTE ALLESTERNO IN
    CORRISPONDENZA DELLA FERITA

96
INTERNE
  • IL SANGUE SI RACCOGLIE IN CAVITA CHE NON SONO
    COMUNICANTI CON LESTERNO(ES. CAVITA
    ADDOMINALE,CRANICA,TORACICA)

97
INTERNE ESTERIORIZZATE
  • IL SANGUE VERSATO IN UNA CAVITA RAGGIUNGE
    LESTERNO ATTRAVERSO UNA FERITA O UNA APERTURA
    NATURALE

98
IN PAROLE POVERE CHE COSA VUOI DIRE?????
99
  • EMOTTISI il sangue proveniente
    dallapparato
  • respiratorio viene emesso
    allesterno da
  • colpi di tosse (i segni
    caratteristici sono
  • sangue rosso vivo
  • sangue schiumoso

100
  • MELENA il sangue proveniente dallapparato
  • digerente,viene emesso allesterno
  • precisamente dallano
  • segni caratteristici sono
  • Feci nere
  • maleodoranti

101
2 classificazione
102

VENOSE
ESTERNE
ARTERIOSE
103
SONO CARATTERIZZATE DA UNA LENTA FUORIUSCITA DI
SANGUE DI COLORE ROSSO SCURO
  • VENOSE

104
ARTERIOSE
  • Sono caratterizzate da unimportante fuoriuscita
    di sangue di colore rosso vivo,facilmente
    riconoscibili perché lemissione di sangue si
    manifesta con zampilli intermittenti..
  • CONDIZIONE DI ESTREMA URGENZA!!!!!

105
(No Transcript)
106
(No Transcript)
107
  • Trattamento dellemorragia venosa
  • Pressione diretta in corrispondenza della ferita
    esercitata con una mano o con un bendaggio
    compressivo
  • Sollevamento dellarto con conseguente riduzione
    della pressione sanguigna e rallentamento
    dellemorragia

108
  • Trattamento dellemorragia arteriosa
  • Bisogna comprimere larteria principale tra il
    cuore e il punto di emorragia
  • la compressione deve essere di una certa
    entità contro un piano rigido per un certo
    periodo
  • Bisogna medicare e comprimere il punto di
    emorragia,in questo caso la compressione deve
    essere maggiore di quella per
    lemorragia venosa.

109
(No Transcript)
110
(No Transcript)
111
  • Applicazione di un laccio emostatico(da
  • usare come soluzione estrema).
  • Va applicato a monte della ferita e
  • allentato per 2-3 minuti ogni dieci
  • minuti fino ad un massimo di mezzora circa.
  • E importante annotare lora di posizionamento
    del laccio per poi riferirla al personale del
    pronto soccorso

112
(No Transcript)
113
  • Emorragie interne
  • Dato che la perdita di sangue non è evidente,la
    presenza di unemorragia potrà solo essere
    sospettata!!!!
  • Situazioni tipiche che possono comportare
    unemorragia interna sono gli incidenti
    stradali,sul lavoro e la comparsa di uno stato di
    shock senza unevidente motivazione.

114
  • Sintomi e segni
  • Cute pallida
  • Sete intensa
  • Dolore localizzato nella sede dellemorragia
  • Tendenza a perdere coscienza
  • Stato di shock

115
  • Trattamento e trasporto
  • Controllare i parametri vitali(coscienza,respiro
    e circolo)
  • Erogare ossigeno secondo le necessità del
    paziente
  • Curare lo shock

116
  • Emorragie interne esteriorizzate
  • Vengono classificate in funzione della sede dalla
    quale si ha lemissione di sangue.
  • Non bisogna mai impedire lemissione di sangueè
    inutile e può peggiorare la situazione degli
    organi interni sanguinanti..

117
  • Epistassi
  • Il sangue defluisce dalle cavità nasali,è
    unemorragia che non deve preoccupare più di
    tanto. E legata a pioccole lesioni della rete
    venosa nasale.

118
(No Transcript)
119
  • Otorragia
  • Il sangue defluisce dallorecchio,fra le varie
    cause,quella più grave dipende dalla frattura
    della base cranica,gravissima evenienza ad esito
    quasi sempre fatale

120
(No Transcript)
121
DOMANDE???
DOMANDE???
DUBBI ?????
DUBBI ?????
122
FINE
123
  • COLPO DI CALORE
  • Consiste in un aumento anormale della
    temperatura corporea per eccessivo
    riscaldamento del corpo con arresto della
    sudorazione

124
  • Come comportarsi
  • Trasportare linfortunato in un luogo fresco e
    ben ventilato per favorire levaporazione del
    sudore
  • Se il paziente è incosciente,metterlo in
    posizione di sicurezza .. Se è cosciente,metterlo
    in posizione semiseduta

125
  • Segni caratteristici
  • Mal di testa e vertigini
  • Crampi muscolari
  • Vomito
  • Temperatura elevata
  • Respiro affannoso

126
  • Abbassare gradualmente la temperatura corporea
    con compresse fredde sul capo,sotto le ascelle e
    agli inguini , ciò allo scopo di
    raffreddare il sangue che scorre nei
    grossi vasi venosi e arteriosi
  • Agitare laria per favorire levaporazione del
    sudore e quindi consentire levaporazione della
    sudorazione

127
Trauma Addominale
128
  • CAUSE
  • Incidenti stradali
  • Infortuni sul lavoro
  • Incidenti domestici

129
(No Transcript)
130
(No Transcript)
131
  • CLASSIFICAZIONE
  • Traumi Chiusi (fegato,milza e reni )
  • Traumi Aperti / ferite penetranti (fegato,stomaco
    e intestino tenue)
  • Traumi Toraco-addominali

132
  • Sintomi e segni.
  • Dolore che rapidamente aumenta diventando
    intollerabile
  • Crampi con addome contratto
  • Nausea,vomito (avvolte frammisto a sangue)
  • Paziente che assume una particolare posizione
    (gambe semipiegate e raccolte verso il tronco)
  • Lacerazioni o ferite penetranti alladdome
  • Segni di contusione sulladdome

133
(No Transcript)
134
  • Trattamento e Trasporto
  • Ferite addominali aperte
  • Controllare i parametri vitali ( coscienza,
    respiro e circolo)
  • Erogare ossigeno secondo necessità del paziente
  • Controllare le emorragie esterne

135
  • Lavare la zona della ferita con soluzione
    fisiologica
  • Applicare una medicazione imbevuta di
    fisiologica e quindi applicare una medicazione
    occlusiva
  • NON RIMUOVERE ALCUN OGGETTO EVENTUALMENTE
    CONFICCATO, MA FISSARLO CON MEDICAZIONI
    VOLUMINOSE
  • Coprire il paziente per evitare dispersioni di
    calore

136
  • Ferite addominali chiuse
  • Controllare i parametri vitali
  • Erogare ossigeno secondo la necessità del
    paziente
  • Far sdraiare il paziente con le gambe piegate a
    livello delle ginocchia
  • Fare attenzione allo stato di shock che potrebbe
    verificarsi

137
  • Trattamento e trasporto
  • Porre il paziente in posizione seduta con il capo
    reclinato in avanti
  • Comprimere,pizzicando con una certa forza ,il
    naso
  • Applicare ghiaccio

138
  • Trattamento e trasporto
  • Controllare i parametri vitali
  • Erogare ossigeno secondo le necessità del
    paziente
  • Applicare una garza senza comprimere

139
  • LE LESIONI DELLO SCHELETRO
  • DISTORSIONI
  • LUSSAZIONI
  • FRATTURE

140
(No Transcript)
141
  • FRATTURE
  • PER FRATTURA SI INTENDE LINTERRUZIONE DI
    CONTINUITA DI UN OSSO
  • CHIUSA ESPOSTA

142
  • Frattura CHIUSA
  • Losso si rompe senza che vi sia perforazione
    della pelle (si può avere emorragia interna per
    rottura dei vasi)

143
  • Frattura ESPOSTA
  • Talora è losso a perforare i tessuti molli
  • Talora è lagente traumatico che perfora la
    cute,i tessuti molli sottostanti e rompe losso

144
  • SINTOMI PRINCIPALI
  • Limpossibilità di muovere larto fratturato
  • Dolore violento in sede della frattura
  • La deformazione(accorciamento del segmento di
    arto..)

145
  • In linea generale il soccorritore deve
  • Impedire qualsiasi movimento del ferito
  • Immobilizzare sempre larticolazione a monte e a
    valle del segmento fratturato
  • A contatto con la pelle dellarto lesionato
    mettere materiale morbido

146
  • DISTORSIONI
  • Fra gli eventi traumatici più frequenti si
    segnala la banale storta , che è
    determinata da un movimento forzato su un
    articolazione con trazione più o meno grave dei
    legamenti

147
  • Sintomi.
  • Dolore acuto al momento del trauma
  • Gonfiore,ematoma
  • Difficoltà o impossibilità totale di movimento

148
(No Transcript)
149
(No Transcript)
150
  • Trattamento.
  • Utilizzare del ghiaccio da posizionare(ben
    avvolto in un involucro che non lo ponga a
    contatto con la pelle)
  • Immobilizzare la parte lesa e trasportare in
    ospedale

151
(No Transcript)
152
  • LUSSAZIONE
  • Si parla di lussazione laddove si
    presenta lo spostamento permanente di uno
    dei capi articolariuno dei capi articolari
    fuoriesce ,per effetto della trazione ,dalla sede
    articolare nella quale si trova collocato in
    maniera naturale

153
  • Sintomi
  • Grossolana deformazione della regione colpita
  • Impotenza funzionale
  • Vivo dolore

154
(No Transcript)
155
(No Transcript)
156
  • Trattamento .
  • Impedire ogni movimento
  • Immobilizzare larto
  • NON CERCARE ASSOLUTAMENTE DI RIMETTERE A POSTO
    larticolazione

157
(No Transcript)
158
DOMANDE???
DOMANDE???
DUBBI ?????
DUBBI ?????
159
FINE
160
(No Transcript)
161
  • STATO DI SHOCK..
  • Sindrome clinica caratterizzata da
  • Bassa pressione sanguigna
  • Ridotto afflusso di sangue (quindi ossigeno) alle
    cellule dei diversi tessuti.

162
  • C A U S E
  • Perdite di liquidi organici (emorragie interne o
    esterne,ustioni,sudorazione,vomito e diarrea)
  • Dilatazione improvvisa del letto
    circolatorio(dolore o emozione,allergie,traumi)
  • Danni allapparato cardio-respiratorio(arresto
    cardiaco,infarto del miocardio,insufficienza
    respiratoria)

163
  • Segni dello shock
  • La cute del volto e di tutto il corpo è
    pallida,fredda e sudata
  • Le labbra e le unghie sono cianotiche(bluastre)
  • Respirazione è rapida e superficiale(20-40 resp.
    al
  • min.)
  • Polso è spesso accelerato,debole e talvolta
    irregolare
  • La coscienza è indenne,compare uno stato di
    torpore o agitazione

164
(No Transcript)
165
  • Trattamento .
  • Facilitare lafflusso di sangue al cervello
    sollevando le gambe del paziente(posiz.
    Antishock)
  • Controllare polso e respiro
  • Se il paziente ha sete,è consigliabile bagnargli
    le labbra ma non bisogna mai somministrare cibo o
    bevande

166
(No Transcript)
167
  • LIPOTIMIA (SVENIMENTO)
  • Per lipotimia si intende la perdita di
    coscienza transitoria ( 15 - 20 secondi)
    dovuta a brusca riduzione,di breve durata,del
    flusso di sangue al cervello e conseguente
    scarsa disponibilità di ossigeno

168
  • Cause .
  • Presenza in luoghi affollati,chiusi
  • Stazione eretta protratta
  • Può essere il primo segno di patologie
    cardiache,cerebrali

169
  • Trattamento .
  • Posizione antishock
  • Arieggiare lambiente
  • Slacciare cinture e colletti
  • Si osserva un miglioramento nel giro di 15 20
    sec.,in caso contrario chiama il 118

170
(No Transcript)
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(No Transcript)
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(No Transcript)
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(No Transcript)
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209
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210
FINE
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