STORIA DELLA PSICOTERAPIA SISTEMICA E ANALISI COMPARATA CON ALTRI INDIRIZZI PSICOTERAPEUTICI - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

STORIA DELLA PSICOTERAPIA SISTEMICA E ANALISI COMPARATA CON ALTRI INDIRIZZI PSICOTERAPEUTICI

Description:

... (Mittlemann, 1944) Alla fine degli anni 40 alla Tavistock Clinic di Londra fu fondata una Family Psychiatric Unit, ... – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:684
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 103
Provided by: Gian1150
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: STORIA DELLA PSICOTERAPIA SISTEMICA E ANALISI COMPARATA CON ALTRI INDIRIZZI PSICOTERAPEUTICI


1
  • Presentazione del percorso.
  • I primi passi dellapproccio familiare
  • Le prime terapie familiari
  • Le scuole e gli autori dei vari approcci
  • I modelli familiari
  • I modelli di terapia della famiglia
  • Analisi comparata con altri indirizzi
  • Evoluzioni di modelli teorici e terapeutici

2
  • Il movimento di assistenza sociale trattare i
    problemi individuali insieme alle relazioni
    interpersonali, consulenze a coppie e famiglie
    (1877-1940)
  • Il movimento di riforma sessuale consulenze ad
    individui e coppie con problemi sessuali, H.
    Ellis e M. Hirschfeld, colloqui empatici e
    approcci scientifici (1918-1940)

3
  • Il movimento di educazione alla vita familiare
    corsi e scuole per la preparazione alla vita
    coniugale e familiare, E. Groves (1920-1946).
    Ancora oggi collegamenti nei corsi universitari
    con la terapia sistemica familiare (USA)
  • La consulenza matrimoniale professionale prima
    fase dal 1929 al 1932 centri medici influenzati
    da Hirschfeld seconda fase dal 34 al 45,
    costituzione dellA.A.M.C., associazione di
    consulenti clinici matrimoniali, con Groves come
    presidente

4
  • Terza fase dal 1946 al 1965, lAmerican
    Association of Marriage Counselors (est USA) e
    lAmerican Institute of Family Relations (ovest
    USA) si sviluppano verso una professione (legge
    del 1963 in California), con diversi centri
  • Quarta fase dal 1966 al 1975, proliferano vari
    approcci di consulenza e terapia di coppia
  • 1964 Ackerman, Bell, Satir e altri illustrarono
    le prime terapie familiari allAAMC

5
  • LAAMC si mise in contatto con la rivista di Palo
    Alto Family Process, per proporre una
    sponsorizzazione ma fu rifiutata
  • LAAMC molto interessata ai nuovi sviluppi si
    trasformò in AAMFC, dove la F sta per Family
  • Nellambito della consulenza coniugale lAAMFC si
    trasformò in AAMFT, dove la T sta per therapy,
    molti consulenti si amalgamarono con la terapia
    familiare

6
  • La terapia sessuale. Kinsey e coll. (1948),
    Master e Jhonson (1966-1970) trattamento
    congiunto delle difficoltà nei rapporti sessuali
    con approccio medico
  • La psichiatria sociale (1910-47) Adler e Jung
    sottolinearono gli aspetti sociali della
    psicoanalisi (motivi sociali al comportamento,
    sviluppo del sé nella relazione) Rank il qui ed
    ora e la fine prefissata del trattamento (anni
    20) Fromm linterazione persona-società (1941)

7
  • Sullivan (1947-53), parlò di empatia, come
    sperimentazione da parte del bambino delle
    emozioni materne concetto di apprezzamento
    riflesso il sé si forma attraverso le risposte
    sociali ai propri comportamenti, come con il sé
    speculare e laltro generalizzato (Mead, 1934)
  • Altri analisti (Horney, Thompson) sottolinearono
    la relazione tra comportamento dei pazienti e
    loro esperienze ed interazioni familiari

8
  • Sullivan trattava la schizofrenia con la
    psicoterapia e si basava sul lavoro clinico più
    che sulla teoria i primi terapeuti familiari ne
    furono influenzati (Bowen, Jackson che nel 1959
    coniò il termine terapia congiunta)
  • La terapia psicoanalitica congiunta di coppia
    apparve in un articolo (Obendorf, 1931), la
    folie a deux come nevrosi interattiva nel
    matrimonio (1933) ebbe come indicazioni
    terapeutiche il trattamento congiunto dei partner
    (Mittlemann, 1944)

9
  • Alla fine degli anni 40 alla Tavistock Clinic di
    Londra fu fondata una Family Psychiatric Unit,
    per la riconciliazione delle coppie inviate dai
    giudici
  • Bowlby fu uno dei precursori alla Tavistock Child
    Guidance Clinic, nel 1949, applicando tecniche di
    seduta con la famiglia, nel caso di un giovane
    paziente (fu scritto un articolo ma il fatto fu
    conosciuto dopo negli USA

10
  • La fondazione del movimento (1952-1961)
  • Bell (1951), applicò per caso quello che credeva
    lesperimento di Bowlby, vedendo tutta la
    famiglia in un percorso
  • Ackerman (1950) parlò di relazioni tra malattie
    e cure familiari, scrisse il primo articolo
    (1950) ed un libro sul trattamento
    familiare(1958), nel 57 aprì una clinica
    dedicata
  • Midelfort 1952, fattori etnici nella cura 1957
    primo libro su psicoterapia familiare
  • Lidz 1951, studi su relazioni familiari degli
    schizofrenici, prime definizioni di scismogenesi

11
  • Wynne, influenzato da Parsons, intervistò la
    prima famiglia nel 1947, elaborò una teoria sulla
    struttura familiare dei pazienti schizofrenici,
    contatti con Bowen e poi con Ackerman, Lidz,
    Jackson
  • Bowen, nel 1954 raggiunse Wynne, avviò un
    progetto di ricerca sulle famiglie di giovani
    schizofrenici, seguiva famiglie, istituì uno dei
    primi corsi di formazione psicoterapeutica

12
  • Whitaker, tra i più irriverenti, dal 1943
    coinvolgeva familiari nelle terapie, nel 1946
    avviò un progetto di terapia duale con le
    coppie
  • Il gruppo di Palo Alto Bateson, Haley, Weakland,
    Jackson, Satir. Bateson iniziò gli studi sugli
    aspetti paradossali della comunicazione, con la
    teoria dei tipi logici di Russell e Whitehead

13
  • Si spiegavano così affermazioni come io sto
    mentendo, con due livelli logici il contenuto e
    il meta-messaggio (mi aspetto che tu creda a
    quello che dico)
  • Nel 1956 Bateson, Jackson, Haley e Weakland
    pubblicarono Toward a theory of schizophrenia,
    introducendo il concetto di doppio legame come
    determinante familiare della schizofrenia

14
  • Nel 1956 lequipe cominciò a vedere famiglie di
    schizofrenici, videoregistrandole
  • Nel 1957 Jackson incontrò Bell e Fulweiler che lo
    iniziarono alluso dello specchio unidirezionale
    per la supervisione interattiva
  • Nel 1959 Jackson fondò il MRI e fu raggiunto da
    Virginia Satir che già dal 51 seguiva famiglie

15
  • Nel 1960 Jackson e Ackerman fondarono la rivista
    Family Process, con direttore Haley, il primo
    numero è del 1962
  • Il gruppo di Filadelfia Boszormenyi-Nagy e
    collaboratori fondarono il Family Institute di
    Filadelfia, una scuola che formò tanti
    professionisti, a Bozszormeny-Nagy si deve
    lapproccio contestuale

16
  • La seconda ondata (1962-1977)
  • New York Ackerman aveva fondato il Family
    Institute, un secondo centro prese vita presso
    lAlbert Einstein College un terzo fu il
    Wiltwyck School for boys dove Minuchin e altri
    lavorarono con giovani delinquenti (Family of the
    Slums)
  • Filadelfia Minuchin, con Montalvo e Rosman, poi
    raggiunto da Haley, iniziarono la supervisione in
    diretta, da qui nacque la terapia strutturale

17
  • Speck, allievo del Centro di Filadelfia fu
    liniziatore della Terapia di Rete, intervento a
    breve termine che prevedeva almeno una volta la
    convocazione di tutta la famiglia estesa e della
    sua rete, per poi proseguire con parti di essa
  • Boston Family Institute, 1969 Duhl e Kantor
    crearono forme espressive nuove (sviluppo della
    scultura familiare)

18
  • Palo Alto Watzlawick, Beavin, Jackson,
    elaborarono La Pragmatica della comunicazione
    umana (1967)
  • Dopo il 1967 Watzlawick, Weakland, Fisch, Bodin
    costituirono il Brief Therapy Center del MRI e il
    modello di terapia breve
  • Dal 1974 Sluzki, affinò il concetto di doppio
    legame, Riskin sviluppò strumenti per la
    misurazione di interazioni familiari

19
  • Galveston Mc Gregor e Ritchie, Terapia a impatto
    multiplo (2 giorni, congiunte e individuali)
  • Milano Selvini Palazzoli, Boscolo, Cecchin,
    Prata, la terapia breve-lunga (10 lunghe sedute,
    1 al mese)
  • Chicago 2 centri Kramer (psicoanalista),
    Borstein che si ispirò a Whitaker
  • 1977, si formò la American Family Therapy
    Association Bowen, Spiegel, Framo, Spark

20
  • Teoria dei sistemi, prima cibernetica,
    epistemologia Bateson e il gruppo di Palo Alto
  • La famiglia come sistema cibernetico omeostasi,
    sistema governato da regole. Es. quid pro quo
    coniugale ogni coniuge può guadagnare qualcosa
    dalla relazione, con aspettative consce ma anche
    desideri inconsci di riconoscimento
  • Il membro sintomatico come delegato che regola
    lomeostasi del sistema

21
  • Comunicazione e metacomunicazione nella famiglia,
    teoria dei tipi logici, analogico e digitale
    luno meta rispetto allaltro
  • La teoria del doppio legame persona che lega,
    persona vittima, ingiunzione primaria negativa,
    ingiunzione secondaria che è in conflitto con la
    prima ad un livello più astratto e come la prima
    è rinforzata da segnali di minaccia

22
  • Ingiunzione terziaria negativa che proibisce alla
    vittima di abbandonare il campo
  • La serie di elementi che si ripete nel tempo, non
    è più necessaria una volta che la vittima ha
    imparato a vedere il mondo in termini di doppio
    legame
  • Critiche alla teoria circolarità e non causa
    lineare, interazione triadica, altri correlati
    interattivi come alta intensità affettiva (alta
    E. E. o ipercoinvolgimento emotivo) difficoltà
    di provare la causalità del doppio legame
  • Resta comunque un concetto fondamentale per la
    sistemica

23
  • Problemi questioni di controllo e di potere,
    livelli di linguaggio intrapsichico o sistemico,
    causalità lineare o circolarità
  • Dalla morfostasi alla morfogenesi dalla
    retroazione negativa a quella positiva,
    lamplificazione della deviazione attivata da
    eventi normativi o meno
  • Nozione di informazione entità discreta,
    continua, a gradino (può sembrare discontinua ma
    non esserlo realmente)
  • Il cambiamento 1 ordine (morfostasi), 2 ordine
    (morfogenesi), il secondo può avvenire a volte se
    avviene il primo
  • Processi di relazioni e significati o di
    variazioni casuali?

24
  • Modello psicoanalitico
  • Modello strutturale
  • Modello boweniano
  • Modelli strategici terapia strategica (Haley),
    terapia breve MRI
  • Modelli sistemici Milano, Ackerman Institute
  • Modelli epistemologici estetici e pragmatici

25
  • Terapia strutturale
  • Terapia strategica
  • Terapia ericksoniana
  • Terapia boweniana
  • Terapia contestuale
  • Terapia focale
  • Terapia simbolico esperienziale (Whitaker)

26
  • Terapia breve del MRI
  • Modello sistemico di Milano
  • Terapia comportamentale della famiglia, Falloon
  • Terapia comportamentale della coppia
  • Trattamenti psicoeducativi
  • Evoluzioni costruttiviste, costruzioniste, della
    complessità

27
  • Approcci psicodinamici confronti
  • Approcci cognitivo-comportamentali confronti
  • Altri approcci costrutti personali, centrato
    sulla persona
  • Lettura di casi clinici secondo lindirizzo
    sistemico relazionale e secondo gli indirizzi
    psicodinamici e cognitivo-comportamentali

28
  • Famiglia come tipo speciale di gruppo sociale,
    regole come difese cioè compromessi tra individui
    e richieste familiari
  • Natura inconscia ed affettiva delle transazioni,
    capro espiatorio come identificazione proiettiva,
    omeostasi
  • Meccanismi della collusione, della proiezione e
    dellidentificazione proiettiva (uso della
    scultura familiare e del re-enactment)

29
  • Importanza alla prospettiva storica piuttosto che
    al qui ed ora
  • Obiettivi della terapia migliorare la
    comunicazione affettiva, aumento di insight,
    empatia reciproca e tolleranza verso gli altri
    familiari
  • Spiegazione e interpretazione del comportamento
    manifesto collegato a motivazioni, pulsioni ed
    emozioni

30
  • Cenni sugli sviluppi di modalità terapeutiche
    generali dellapproccio psicodinamico
  • Incremento dellinsight, consapevolezza del
    paziente più interpretazione dellanalista
  • Attenzione a conflitto inconscio tra es e
    super-io, mediato dalle difese dellio,
    interpretato in base alle dinamiche transferali
  • Linterpretazione, tecnica principale, fa
    emergere desideri inconsci rimossi

31
  • Linterpretazione delle difese psichiche rispetto
    ai desideri inconsci favorisce lo svelamento dei
    sintomi, soluzioni disadattive dei conflitti
  • Lio, con questa operazione incrementa le sue
    capacità di un esame di realtà più maturo, con
    rinuncia ai desideri infantili
  • Laumento di consapevolezza sui propri conflitti
    e sulle difese attivate, è il più importante
    fattore di cambiamento nella terapia

32
  • Nel corso del tempo hanno assunto maggiore
    importanza nel modello psicoanalitico altri
    costrutti, tra i quali la considerazione
    dellesperienza globale affettivo-cognitiva, che
    si realizza nellinterazione terapeutica
  • Lenfasi sullesperienza emotiva del paziente in
    terapia ha portato a considerare anche la
    soggettività dellanalista, nellambito della
    natura relazionale del processo psicoanalitico
    (transfert e controtransfert)

33
  • Lanalista diviene così co-determinante la
    relazione terapeutica, con la sua soggettività
    emotiva-cognitiva, interagendo con il paziente
    nellorientare il funzionamento delle strutture
    di attribuzione del significato del paziente che
    organizzano lesperienza del transfert
  • Dallattenzione sullintrapsichico della
    psicoanalisi classica si evolve verso la
    considerazione dellinterazione terapeutica e
    della soggettività dei suoi partecipanti

34
  • La tecnica principale della psicoanalisi,
    linterpretazione, è utilizzata nel qui ed ora e,
    nel corso della terapia, sempre più nella
    ricostruzione dei conflitti inconsci passati
  • Essa viene applicata anche al transfert
    (esperienza affettiva di ripetizione in terapia
    di passate relazioni oggettuali) e al
    contro-transfert (reazioni emozionali del
    terapeuta verso il paziente)

35
  • SVILUPPI DEGLI INDIRIZZI PSICODINAMICI CONNESSI
    CON LEPISTEMOLOGIA SISTEMICA
  • I concetti di relazione e di sviluppo del
    pensiero in W. Bion
  • La realtà psichica secondo Bion si forma nella
    relazione tra madre e bambino (concetto di
    Reverie materna).
  • La mente non è più un fatto intrapsichico ma
    inevitabilmente nascente dalla relazione madre
    bambino

36
  • Il pensiero prende vita e si sviluppa a partire
    dalle risposte che il bambino riceve rispetto ai
    suoi bisogni dalla figura materna
  • Se la madre è sufficientemente buona nella
    relazione col bambino, la sua frustrazione non
    sarà angosciante, ma tollerabile, in modo che
    possano avere luogo processi di pensiero
    simbolico
  • Al contrario i processi di pensiero sarebbero
    limitati o eliminati

37
  • Con l'andare del tempo le esperienze vissute di
    gestione e contenimento delle emozioni saranno
    introiettate in modo da poter gestire le
    situazioni
  • Il pensiero prende forma dalla relazione tra due
    menti, in una storia relazionale
  • La frustrazione, in questo autore, diversamente
    da Freud che la riteneva un dato costituzionale,
    è un gradiente relazionale, che dipende dalla
    risposta materna

38
  • Se la frustrazione sarà tollerata il pensiero
    prenderà la strada della trasformazione simbolica
  • Viceversa, se la frustrazione è troppo grande, il
    principio regolatore non sarà più la relazione e
    il suo correlato di pensiero, ma l'azione di fuga
    o l'emozione di spavento, ecc.
  • Il pensiero e la relazione sono qui strettamente
    interconnessi
  • Le rappresentazioni mentali, lungi dall'essere
    interne, si formano grazie alla relazione

39
  • Diversamente dalla Klein, in Bion
    l'identificazione proiettiva diviene la base per
    ogni processo comunicativo e pre-requisito per
    l'empatia (indurre nell'altro qualcosa di sé che
    non si riesce ad integrare e riceverlo come
    contenuto accolto e rielaborato)
  • Gli stessi concetti vengono allargati alle
    relazioni paziente-terapeuta e alle relazioni di
    gruppo
  • È da notare che questa concezione del pensiero
    relazionale si accosta a quella di
    deutero-apprendimento di Bateson la relazione
    come formazione dell'identità

40
  • Troviamo qui dei punti di contatto tra
    l'approccio psicodinamico e quello sistemico,
    come già abbiamo visto anche con Sullivan e
    Bowlby
  • In particolare, le relazioni vissute permettono
    la formazione di contenuti di pensiero simbolico
    che vanno a costruire, nel tempo e lungo una
    storia, una modalità di vedere se stessi ed il
    mondo, di vivere e partecipare ai vari contesti
    di relazione
  • Nella narrazione che avviene in seduta
    terapeutica tale modalità può essere rivista e
    trasformata in una nuova storia

41
  • La nuova storia scaturisce dalla relazione
    terapeuta-paziente, in connessione e impegnati a
    dar vita a nuovi processi di pensiero, attraverso
    il gioco di definizioni e descrizioni tra quanto
    riportato dal paziente e quanto restituito dal
    terapeuta
  • I fatti vengono descritti e viene loro conferito
    un senso all'interno di un processo di abduzione,
    cioè di ricerca di regole che possano integrare
    gli eventi vissuti, che non sono logico
    razionali, come il nostro linguaggio, ma
    caratterizzati da emozioni e relazioni
    rappresentabili analogicamente o con metafore

42
  • Terapia rivolta allindividuo allinterno del
    sistema familiare, più che al sistema in sé
  • Obiettivo di promuovere la differenziazione dalla
    famiglia di origine
  • Ostacoli alla differenziazione sono i triangoli
    creati per evitare conflitti
  • Si usa molto il genogramma per lanalisi
    multigenerazionale del disagio
  • Approccio sistemico per limportanza delle
    retroazioni positive che il soggetto può attuare
    con conseguenze di cambiamento nel sistema

43
  • Teoria e terapia boweniana visione della vita
    come sistema interconnesso dal protoplasma ai
    sistemi sociali e culturali
  • Interessante il collegamento con E. Morin ogni
    soggetto vivente è parte di un sistema-mente
    ecologico
  • 4 concetti fondamentali 1. Concetto di ansia
    cronica esagerazione di un ritmo fondamentale
    della vita, reazione istintiva, non ragionata,
    movente di tutti gli stati di disagio

44
  • 2. Concetto di differenziazione processo vitale
    per conservare il proprio essere in equilibrio
    attraverso lautodefinizione verso lesterno e
    lautoregolazione interna
  • Processo di auto-osservazione e di
    auto-consapevolezza diverso da autonomia o
    individuazione è la capacità di essere
    distinto da ma, contemporaneamente,
    appartenente a

45
  • Condizione ambientale e reazione di
    differenziazione incrocio tra due assi
    (condizione e reazione) che origina 4 quadranti,
    a seconda delle diverse variabili di condizione
    stressante e di reazione di differenziazione
  • Si va da bassa condizione e alta reazione a alta
    condizione e bassa reazione (problema)
  • 3. Sistema emozionale è qualsiasi sistema
    naturale interconnesso, è lunità di analisi, è
    il motore del cambiamento in senso sistemico

46
  • La trasmissione intergenerazionale le reazioni
    emozionali si trasmettono tra le generazioni, con
    influenza ricorsiva tra presente e passato
  • La storia del sistema emozionale parte
    dallorigine della genealogia e influenza come
    processo continuo e reciproco, il presente il
    sintomo ha una storia multigenerazionale
  • Le relazioni del presente possono propiziare un
    sintomo, ma sono meno potenti del flusso
    evolutivo nel formare la struttura delle relazioni

47
  • 4. Il triangolo emozionale tripartizione di ogni
    sistema emozionale, che sia la relazione tra tre
    persone o tra due persone e un problema
  • Ha sue regole, come per esempio quella che non è
    modificabile la relazione tra due persone o tra
    una persona ed una sua abitudine
  • Si formano dallansia sistemica tra 2 persone che
    ricercano un terzo, per limpossibilità di
    mantenere una differenziazione atta a conservare
    una relazione stabile

48
  • Il terapeuta che crea un triangolo con una coppia
    non deve farsi coinvolgere nel triangolo, ma
    restare una presenza non ansiosa, conservando la
    sua obiettività e la sua differenziazione e
    permettendo così il cambiamento della relazione
    nella coppia stessa (o sistema)
  • Lo stress non è quantitativo ma posizionale
    esiste in un triangolo o sistemi di triangoli
    interdipendenti che si trasmettono, nei quali si
    può occupare una posizione stressante

49
  • Il concetto di triangolo emozionale si concentra
    sulla fenomenologia e non sullinterpretazione,
    con risvolti molto pratici riguardo a fattori
    descrivibili e verificabili
  • Permette di misurare il cambiamento in termini
    meno influenzabili dalla psiche dellosservatore
    ed è quindi un concetto legato allobiettività,
    principio fondamentale della teoria e terapia di
    Bowen

50
  • Terapia boweniana lobiettività del terapeuta
    dipende dal suo stato emotivo, dalla sua capacità
    di differenziazione dalla sua ansia e dallaltro,
    il triangolo costringe a guardare ad aspetti
    verificabili, pragmatici
  • Lazione del terapeuta, anche paradossale, serve
    a lui per restare fuori dal triangolo e per
    indurre, con il suo funzionamento emozionale,
    obiettività nel sistema bloccato, non agendo sul
    comportamento del paziente

51
  • Bowen sceglie una posizione diversa da quella del
    transfert psicoanalitico e da quella dello
    scienziato comportamentista il terapeuta è un
    catalizzatore che sollecita una reazione nel
    sistema con cui si relaziona, conservando la sua
    integrità e non perdendosi nel processo
  • Consiste nel non diventare il perno per gli
    spostamenti degli altri, un canale per la loro
    relazione

52
  • Per promuovere obiettività e differenziazione la
    tecnica principale è porre domande, domande atte
    a sovvertire gli schemi che si presentano nei
    comportamenti dei pazienti (manovre di
    detriangolazione)
  • Fare domande per fare chiarezza, pare più
    importante dellempatia, perché aiuta le persone
    ad essere obiettive sulla posizione che occupano
    così il terapeuta può distinguere lempatia
    dallansia

53
  • Il modo in cui il messaggio terapeutico viene
    percepito dal sistema dipende dal mezzo nel quale
    viaggia, il sistema emozionale, e questo a sua
    volta dipende dal grado di differenziazione del
    campo, che per parte sua dipende dallo stato
    emotivo del terapeuta

54
  • La prossimità dei sé non definiti può fondere le
    persone, mentre lautodefinizione crea spazio
    emotivo liperfunzionamento delluno nello
    spazio dellaltro fonde i due, senza distinguere
    il sé dal non sé
  • Il problema fondamentale della famiglia non è
    conservare le relazioni, ma è conservare il sé
    che permette relazioni non disintegrative, e
    questo avviene con lauto-differenziazione (es.
    sacrificio e controllo vs. differenziazione)

55
  • La guarigione è un fenomeno auto-rigenerativo è
    auto-responsabile ed auto-realizzantesi, è
    assumersi la responsabilità della propria
    esistenza e del proprio destino
  • La patologia viene intesa come fattore che non ha
    regolazione di crescita e di comportamento, come
    nelle malattie o nellimmaturità
  • La patologia è il prodotto della sua replicazione
    in un organismo che fallisce

56
  • Fiducia ed affidamento ai processi naturali di
    guarigione, promuovere anziché imporre
  • Imporre guarigioni è un modo per sollevare ancora
    più resistenze, è perdere il sé nella relazione
  • Lauto-differenziazione promuove le forze di
    auto-guarigione, attraverso un processo di
    relazione chiara e auto-regolante, anche di
    fronte alle situazioni più difficili

57
  • Boszormenyi-Nagy è lautore di riferimento,
    applica alla terapia familiare lidea di contesto
    sia come stato attuale delle interazioni
    familiari, sia come storia trigenerazionale delle
    relazioni familiari con quello che ne consegue
    sulle diverse generazioni, passate, attuali,
    future
  • Si riferisce allinter-umano (Buber), essenza
    relazionale della vita, la relazione viene
    prima dellindividuo

58
  • Contratto multilaterale riguarda tutti i
    soggetti di un sistema familiare, si ammette però
    il lavoro individuale
  • Le relazioni si basano su quattro dimensioni
    fondamentali i fatti (inevitabili ed evitabili),
    la psicologia individuale (intrapsichico), le
    transazioni (autodefinizione interattiva o
    differenziazione dei confini interpersonali),
    letica relazionale (contesto relazionale e
    sociale insieme attraverso attendibilità e
    affidabilità, cioè fiducia)

59
  • L'etica è intesa come equità non nel qui ed ora,
    ma come equilibrio a lungo termine nelle
    generazioni e tra i membri della famiglia, in
    base al quale gli interessi vitali fondamentali
    di ciascuno sono presi in carico dagli altri
    membri
  • Si realizza così l'attendibilità che è un
    traguardo etico, ricevere attraverso il dare è
    un'importante risorsa potenziale delle relazioni
    intime, è un credito motivante l'azione umana

60
  • Il contesto relazionale la prospettiva
    multi-generazionale (almeno tre generazioni in
    gioco), leredità, il registro come contabilità
    tra diritti dettati dalleredità (lealtà filiali)
    e crediti di merito di chi dà
  • Asimmetria equa della relazione
    genitore-figlio il dare fluisce dal genitore al
    figlio piccolo o dal figlio grande che solleva i
    propri genitori dalle loro difficoltà
  • Lealtà filiale diritto a dare del figlio verso
    il genitore con il quale ha un debito filiale

61
  • Il contesto relazionale il sé si evolve
    attraverso le transazioni con gli altri in ogni
    fase del ciclo di vita, dove gli altri possono
    dare luogo a condizioni facilitanti o inibenti la
    crescita
  • Relazioni coniugali, simmetria dei diritti e
    delle responsabilità, asimmetrie di ruoli nella
    coppia e nella società
  • Definizione relazionale del sé e convalida del
    sé la differenziazione del sé che avviene solo
    in un contesto di impegno e responsabilità verso
    gli altri (Bowen)

62
  • Intimità essere conosciuti, capiti e confermati,
    acquisire un diritto relazionale
  • Il contesto sociale le famiglie sane cercano
    solidarietà e intimità nelle relazioni esterne
    alla parentela, senza essere sleali al loro
    interno
  • Relazioni con la posterità atteggiamento verso i
    figli anche prossimi o possibili, responsabilità
    verso chi è completamente vulnerabile

63
  • Valutazione della famiglia disfunzionale la
    famiglia non va patologizzata, in contrasto con
    altri modelli
  • Il concetto di stagnazione perdita di fiducia e
    speranza, perpetuata dal credito distruttivo,
    fondato su ingiustizie sofferte in passato
  • Essere sani o malati è relativo, sono le
    relazioni ad essere sane o malate, il paziente
    designato può essere il soggetto più ricco di
    risorse

64
  • Configurazioni relazionali nocive
  • Lealtà divisa la lealtà verso un genitore
    implica la slealtà verso laltro
  • Lealtà invisibile mistificazione del figlio che
    non può accedere al registro a cui la sua vita è
    stata subordinata, aspettativa che il debito
    verso laltro sia prioritario ed inestinguibile
  • Piattaforma girevole (reazione a catena
    distruttiva cercando di far tornare i conti) e
    credito distruttivo, ciò che in passato è stato
    valido si ripercuote (lealtà filiali)
    ingiustamente nel presente

65
  • Il bisogno interconnesso nella dimensione
    psicologica interpersonale le persone possono
    essere unite dal bisogno interconnesso,
    bloccati in una relazione utilitaria in cui
    luno rappresenta la parte abnorme e negata
    dellaltro
  • Parentificazione leredità della lealtà filiale
    tende a rendere parentificati i figli, il danno è
    il depauperamento della fiducia, la famiglia va
    aiutata a riconoscere questo processo

66
  • Valutazione del funzionamento e della disfunzione
    del sistema, connessa con il trattamento
  • Aspetti qualitativi delle relazioni, clima di
    fiducia, quanto le persone fanno affidamento al
    credito distruttivo è importante clinicamente
  • Le risorse familiari sono il nucleo centrale
    della valutazione, aspetti eticamente fertili,
    inseparabili dalla reciprocità

67
  • Definizione degli Obiettivi
  • Obiettivi di cura basati sulleredità
    fondamentale è la prevenzione per le generazioni
    attuali e per quelle future, procurare beneficio
    a tutti i componenti del sistema familiare
    coinvolti (parzialità multi-diretta),
  • Ridurre il malessere ma soprattutto il
    cambiamento consiste nella capacità di relazione
    dei componenti della famiglia

68
  • Definizione degli Obiettivi
  • Autoconvalida, ricevere attraverso il dare o
    laccudire, ricongiunzione relazionale attraverso
    le opzioni del dare e ricevere tra i membri della
    famiglia
  • Affrontare il senso di colpa relazionale, fondato
    su danni inflitti, involontariamente o meno,
    ampliando la responsabilità individuale e la
    fiducia interpersonale (diritto a dare)

69
  • Le questioni relative agli obiettivi vanno
    ridiscusse periodicamente con la famiglia, in
    modo etico e facilitante la presa di
    responsabilità, rendendo la terapia più efficace.
  • Struttura del processo terapeutico
  • Premesse teoriche e lavoro clinico molto
    intrecciati, contratto multilaterale,
    possibilmente con tutti i componenti

70
  • Struttura del processo terapeutico
  • Il lavoro individuale, congiunto o familiare
    trigenerazionale dipende dalle risorse potenziali
    ottimali per aumentare laffidabilità e
    lautoconvalida e dipende dalla situazione (es.
    abuso infantile)
  • Si lavora anche individualmente o in coppia,
    considerando i significati relazionali dei sintomi

71
  • La terapia si conclude, possibilmente, quando i
    membri della famiglia recuperano sufficiente
    fiducia per essere motivati a dialogare in
    proprio
  • Se ci sono motivi, portati dai pazienti, per
    concludere, il terapeuta affronta onestamente
    questo fatto

72
  • Ruolo del terapeuta
  • Catalizzatore di risorse già potenzialmente
    presenti (come in Bowen)
  • Aiutare tutti i componenti ad armonizzare le
    proprie intenzioni, superando il credito
    distruttivo, trovando ciò che sono disposte a
    fare per cambiare
  • Metodo simile al sostegno individuale, ma verso
    azioni di costruzione di fiducia relazionale

73
  • Punto fondante come può una persona mettersi in
    relazione con laltro in termini accettabili per
    il suo sé e per dare valore allaltro?
  • Il terapeuta è una guida attiva su questo punto,
    attraverso la parzialità multi-diretta, cioè
    alleanza di volta in volta con tutti i
    componenti, in modo equo

74
  • Tecniche di terapia contestuale
  • Il terapeuta accetta e aiuta lesplorazione della
    realtà presentata, riconoscendola e con essa
    anche le persone coinvolte (autoconvalida e
    responsabilità che è diverso da consapevolezza)
  • Laccento è sul cosa fare. L'attribuzione di
    colpe è ridefinita come affermazione di speranza,
    riconoscendone il significato e trasformandolo in
    richiesta
  • Sollecitare il pensiero ed il riconoscimento di
    risorse di fiducia inutilizzate

75
  • Lessenza delle psicoterapia sta nel fatto che
    lazione conduce ad un equilibrio tra
    autoconvalida e giusta responsabilità, il
    terapeuta aiuta la proposta di possibilità di
    azione personale e, in caso di difficoltà, può
    affiancarsi alla persona, senza dare compiti, se
    non con obiettivi relazionali
  • Lattenzione è posta sulle relazioni reali, il
    punto non è lesplorazione della patologia

76
  • Linterpretazione intrapsichica non è
    sufficiente, rendere consapevole è diverso da
    rendere responsabile, linterpretazione blocca il
    dialogo, piuttosto si lavora sul che cosa si
    vuole fare, in unottica di responsabilità
    relazionale
  • Lattenzione non è sul perché ma sul come
    agire in senso relazionale allargato
  • Il transfert non viene interpretato, ma
    utilizzato, controbilanciato con inviti ai
    familiari

77
  • Aspetti principali del metodo terapeutico
  • Parzialità multidirezionale, il terapeuta agisce
    verso tutte le persone coinvolte, considerandole
    in tutte le dimensioni relazionali fattuale,
    psicologica, transazionale, etica (chiedere a
    ciascuno di diventare responsabile verso laltro)
  • Il terapeuta è parziale in modo multidirezionale,
    non può essere imparziale o neutrale

78
  • Come si applica la parzialità? Il terapeuta
    mantiene lequilibrio tra essere alleato con la
    persona e chiedere di assumersi la sua
    responsabilità, aiutando la sua definizione
  • Lo scopo di questo processo è una definizione più
    chiara delle posizioni e delle responsabilità
    individuali, non la diffusione circolare dei
    diversi punti di vista
  • La riformulazione o reframing, può essere un
    passo intermedio e non lobiettivo

79
  • La terapia si svolge in un contesto di lealtà,
    anche verso una famiglia disfunzionale che accusa
    un suo componente
  • Il miglioramento può essere molto aiutato dalla
    possibilità di assoluzione da parte del genitore
    verso i suoi genitori (il compito dei figli di
    proteggere i genitori, come piattaforma girevole,
    conduce solo a nuovi crediti distruttivi)
  • Asimmetria equa tra figli e genitori il credito
    distruttivo del figlio deve essere riconosciuto

80
  • Lavorare con i bambini in terapia si cerca di
    arrivare comunque al coinvolgimento dei bambini,
    anche con coppie che non li portano o che non ne
    hanno
  • Linserimento dei bambini avviene sulla base del
    contratto con i genitori o con la coppia,
    nell'ottica di coinvolgerli a beneficio di tutti
  • Le resistenze vengono affrontate attraverso
    laccettazione dellansia e il sostegno del
    terapeuta che dirige con parzialità multidiretta

81
  • Fattori curativi e cambiamento
  • Linsight è una componente del processo di
    guarigione, come lealtà invisibili e crediti
    distruttivi che vengono resi coscienti dalla
    storia dei membri della famiglia
  • Il cambiamento non è raggiunto con
    linterpretazione ma con il processo
    multilaterale di relazione dialogica, verso una
    comprensione non solo psicologica e/o
    interpersonale, di responsabilità

82
  • La comprensione è più profonda, a livello della
    realtà relazionale, che non è una costruzione,
    né una metafora, né una realtà data, ma una
    realtà dialogica fondata nellinterazione tra
    persone, che non può essere ridotta nella
    prospettiva di una sola persona
  • Il terapeuta non costruisce realtà nuove, ma
    incoraggia ad accrescere la base di fiducia delle
    relazioni personali, come possibilità umane

83
  • Le teorie e le terapie psicoanalitiche hanno
    influenzato la psicoterapia sistemica, visto che
    molti suoi autori sono nati in una cultura
    psicologica di tipo psicoanalitico
  • Una questione teorica fondamentale è quella del
    narcisismo che può essere inteso come orientato
    al sé (approccio classico) o come orientato
    alloggetto (approccio kleiniano) come narcisismo
    oggettuale

84
  • Questo modello terapeutico considera molto
    importante il trauma psicologico, che nella
    psicoanalisi ha una importanza fondamentale nello
    sviluppo di patologie psichiche legate al
    narcisismo
  • Il narcisismo oggettuale si manifesta in tre
    forme a) pseudorelazionalità collusiva (falso sé
    di Winnicott), b) apparente non relazionalità
    (muro di pietra), c) relazionalità negativa
    legata al bisogno

85
  • Vi sono caratteristiche sia relazionali che
    intrapsichiche quando le relazioni si modificano
    e il narcisismo oggettuale viene abbandonato,
    emerge il trauma che porta a un deterioramento
    sociale
  • Il filone psicoanalitico è rintracciabile in
    Bowen e in Boszormenyi-Nagy, la terapia focale si
    distingue ma è più vicina a questultimo,
    considerando che un conflitto centrale sia
    allorigine della patologia

86
  • E un approccio pragmatico che parte dai bisogni
    della famiglia, integrando altri metodi della
    psicoterapia familiare
  • Lattenzione è concentrata sulla modificazione di
    modelli di azione e significato fissati dal
    trauma passato
  • Descrive sette livelli di funzionamento familiare
  • Concetti di interazione, elementi di interazione,
    episodi di interazione, modelli di significato,
    formulazione olistica, formulazione degli
    episodi, formulazione dei requisiti

87
1. Concetti di interazione idee descrittive
rispetto allinterazione familiare, elementari o
globali 2. Elementi di interazione descrizioni
concrete dellinterazione, valutabili allinterno
del contesto familiare 3. Episodi di
interazione si tratta di unità di osservazione
più grandi che contengono gli elementi 4. Modelli
di significato gli episodi inseriti nel contesto
danno luogo a significati che fanno da cornice
semantica di riferimento 5. Formulazione
olistica descrizione sistemica completa della
famiglia nel momento attuale, integrando i
livelli precedenti
88
  • 6. Formulazione tipologica classificazione della
    famiglia in base ad aspetti caratteristici, a
    fini predittivi
  • 7. Formulazione dei requisiti concezione di come
    potrebbe essere la famiglia in futuro se la
    terapia avesse successo, comprendendo tutte le
    osservazioni precedenti
  • Concetti di interazione familiare rilevati
    attraverso scale sulla salute familiare

89
  • Scale di salute familiare vita affettiva,
    comunicazione, confini, alleanze, adattabilità e
    stabilità familiare, competenza familiare
  • Per ognuna di queste scale si forma una tabella a
    doppia entrata, con gli elementi classificati in
    dimensioni da situazione ottimale a
    sufficientemente buona, a disfunzionale, a
    di rottura
  • Tali dimensioni sono i concetti che raccolgono
    elementi ed episodi

90
  • Il significato viene derivato da tale
    rilevazione, che è condotta su di uninterazione
    osservabile e quindi un contesto, attraverso una
    interpretazione (ermeneutica), che evidenzia la
    struttura profonda di una famiglia, mentre le
    interazioni ne rappresentano la superficie
  • La sperimentazione della situazione esistenziale
    avviene in termini di significato, che può
    corrispondere ad azione superficiali diverse (per
    uno stesso significato profondo)

91
  • I significati comuni che sono appresi
    culturalmente possono divenire nellinterazione
    significati intersoggettivi, che sono stati
    descritti in letteratura come matrici familiari o
    miti familiari
  • Tali significati sono stati definiti anche come
    paradigma familiare (Reiss) o pattern che
    connette (Bateson), riferibili a sistemi di
    significato che esistono esclusivamente
    nellinterazione

92
  • Le famiglie disfunzionali che rivelano
    inadeguatezze nei loro episodi di interazione
    rispetto alle dimensioni principali, evidenziano
    alcune caratteristiche comuni
  • Ripetizione di interazioni, irrilevanza
    dellinterazione rispetto alla situazione,
    circoli viziosi, compulsività delle azioni,
    urgenza di fronte a conseguenze apparentemente
    distruttive, il sintomo che fa parte del ciclo

93
  • Il livello della tipologia riporta la
    classificazione delle famiglie con diversi
    sistemi di significato
  • Si distinguono sistemi di significato che
    divengono operativi attraverso meccanismi,
    presenti sia nella famiglia di origine (livello
    dei nonni) sia nella famiglia di procreazione
    (livello dei genitori) anche se con risultati
    diversi
  • Tali meccanismi sono

94
  • 1) negazione, non-assimilazione o ignoramento
    rispetto al problema
  • 2) ripetizione senza risoluzione né elaborazione
    degli atteggiamenti nelle diverse generazioni
  • 3) deposito o rovesciamento, tentativi di
    trasformare le esperienze nel loro contrario
  • La formulazione olistica o ipotesi focale
    lintento è di spiegare tutti i disturbi della
    famiglia

95
  • La formulazione olistica viene costruita
    attraverso una scheda strutturata che osserva
  • In che modo il sintomo è parte dellinterazione?
  • Qual'è la funzione dellinterazione attuale,
    compreso il sintomo (e senza?)?
  • Qual è il disastro che la famiglia teme?
  • In che modo la situazione attuale è collegata al
    trauma passato?

96
  • Sintesi dellipotesi focale, breve dichiarazione
    che il terapeuta pone nel lavoro con la famiglia
  • La formulazione dei requisiti o cambiamenti
    necessari si riferisce a specifiche modificazioni
    nellinterazione, secondo criteri oggettivi,
    osservabili e condivisibili
  • La valutazione della famiglia uso di domande
    circolari, triadiche, tecnica del pettegolezzo,
    tecniche strutturali e compiti di comunicazione
    (adesso discutetene tra voi)

97
  • Il modello è orientato a rilevare la patologia,
    ma la formulazione del cambiamento necessario
    richiede la valutazione anche delle risorse della
    famiglia
  • Si usa una scheda di valutazione che osserva
    composizione familiare e rete professionale
    (servizi), disturbo attuale, storia del sistema
    familiare attuale e di quello precedente,
    lazione manifesta, significati attivi nella
    famiglia, gestione eventi stressanti, cambiamenti
    necessari (stabiliti dal terapeuta, da lui
    osservati o riferiti dalla famiglia stessa)

98
  • In questo modello lo scopo principale della
    terapia è la risoluzione del trauma e quindi dei
    suoi effetti dannosi su relazioni, sentimenti,
    comportamenti (che sono considerati prodotti
    accessori del cambiamento)
  • Il cambiamento è inteso come ristrutturazione
    delle interazioni, lapproccio è
    storico-genetico, il terapeuta è coinvolto nel
    transfert e controtransfert con auto-controllo e
    integra tutte le sue esperienze

99
  • Strutturazione della terapia
  • Si considera il sistema trattato ed il sistema
    trattante, il modo in cui interagiscono
  • Il terapeuta deve essere in grado di usare una
    serie di tecniche diverse, strutturali,
    strategiche, ecc.
  • Tuttavia il suo ruolo non è chiaramente definito,
    è centrato sui bisogni della famiglia e quindi
    flessibile

100
  • Lipotesi focale deve essere la guida di
    riferimento per il terapeuta e si usa una scheda
    utile anche per la ricerca clinica scheda di
    sintesi della terapia focale
  • In essa si riportano obiettivi del terapeuta,
    retroazione familiare ed eventi tra le sedute,
    contenuto collegato alla formulazione focale,
    area della formulazione focale su cui si lavora,
    interventi del terapeuta, criteri di
    miglioramento (valutazione continua dei risultati)

101
  • La comprensione in termini di significato
    intrapsichico è fondamentale
  • Lautoconsapevolezza del terapeuta è essenziale
    per interagire terapeuticamente con il sistema
    paziente
  • Il lavoro terapeutico deve modificare i modi di
    essere e condurre alla comprensione dei
    significati, dellorigine del disturbo

102
  • Gurman A. S., Kniskern D. P., Manuale di terapia
    della famiglia, 1995, Boringhieri, Torino
  • Casadio L., Tra Bateson e Bion, alle radici del
    pensiero relazionale, 2010, Antigone Edizioni,
    Torino
  • Satir V., Psicodinamica e psicoterapia del nucleo
    familiare. Armando, Roma, 1973.
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com