IL CONFINE ORIENTALE - PowerPoint PPT Presentation

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IL CONFINE ORIENTALE

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Title: IL CONFINE ORIENTALE


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IL CONFINE ORIENTALE
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(No Transcript)
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(No Transcript)
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Un po di ripasso.
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Gli Asburgo nel 1750 scelsero Trieste come porto
marittimo principale dellimpero
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Castello di Miramare
  • Residenza fatta costruire tra il 1856 ed il 1860
    dall'arciduca Massimiliano d'Asburgo

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La III Guerra dIndipendenza 1866
Veneti, Friulani e pochi Slavi entrarono a far
parte del Regno dItalia
LITORALE AUSTRIACO
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Il Litorale Austriaco
E un land dellImpero Asburgico che comprende
Trieste, Slovenia e Istria
Italiani e Slavi
Composto da tre territori autonomi
  1. Città di Trieste sede del governo
  2. Contea Principesca di Gorizia
  3. Margravio dIstria

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(No Transcript)
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Il Patto di Londra
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I guerra mondiale
  • TRIESTE era stata occupata dalle truppe del Regno
    d'Italia il 3 novembre del 1918, al termine della
    prima guerra mondiale, e poi ufficialmente
    annessa all'Italia con il TRATTATO DI RAPALLO del
    1920.

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Trincee Monte Sei Busi e Monte SantElia
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Sacrario di Redipuglia
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  • Il Sacrario di Redipuglia, il più monumentale
    cimitero militare dItalia è uno dei più grandi
    al mondo.E stato costruito per onorare 100.000
    giovani italiani caduti eroicamente durante il
    primo Conflitto Mondiale sui fronti che
    interessarono lItalia nord-orientale.

Sui ventidue gradoni sono disposte le salme (in
ordine alfabetico dal basso verso lalto) di
39.857 caduti noti. Ognuno ha una targa che
riporta il nome e una semplice parola che si rifà
al rito dellappello, quando il capo di ogni
squadra gridava il nome del camerata morto e i
suoi compagni inginocchiati rispondevano
Presente!.
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  • Lultimo gradone raccoglie, in due grandi tombe
    comuni, ai lati della cappella votiva, i resti di
    60.330 giovani soldati dei quali non si sono
    potute ricostruire le identità.Non sono state
    dimenticate le Donne, rappresentate dalla
    Crocerossina Margherita Kaiser Parodi Orlando la
    sua tomba si distingue grazie a una grande croce
    scolpita sulla facciata.

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  • Il Sacrario di Redipuglia è stato pensato come
    una gigantesca armata comandata da Emanuele
    Filiberto, al suo fianco i Generali che guidarono
    la battaglia e, davanti a loro, i 100.000
    italiani che diedero la vita per la Patria e la
    sua libertà.

Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta, comandante
della Terza Armata, mentre al suo fianco ci sono
quelle dei suoi Generali caduti in battaglia. Il
Duca D'Aosta, morto nel 1931, chiese di avere
lonore di essere seppellito lì, tra le migliaia
di soldati che persero la vita per lItalia
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Trattato di Rapallo 1920
  • LItalia rinuncia alla Dalmazia ma ottiene il
    LITORALE ADRIATICO con Gorizia, Trieste, lIstria
    e Postumia più lo Stato Libero di Fiume che
    diventerà ufficialmente italiano nel 1924

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Convivenze faticose
  • Le annessioni territoriali che avvennero dal 1919
    al 1924 inclusero dentro i confini dellItalia un
    gran numero di abitanti di lingua tedesca (Alto
    Adige e zona di Tarvisio), slovena e croata
    (Venezia Giulia) che spesso condividevano gli
    stessi spazi urbani.

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Verso la II guerra mondiale
Nato nel 1919 .diventerà poi REGNO DI
JUGOSLAVIA (1929)
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LItalia invade la Jugoslavia
Dal 6 aprile 1941 comincia la penetrazione
italiana verso Lubiana e il sud dei Balcani. Non
fu solo unoccupazione ma i territori furono
annessi con apposite leggi al Regno dItalie
nacque una provincia italiana di Lubiana e un
Governatorato di Dalmazia ( Zara e Spalato)
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Venne istituito il 10 aprile 1941 su parti del
territorio che già furono parte del Regno di
Jugoslavia dopo l'occupazione militare delle
forze congiunte italo-tedesche.
Il governo dello Stato fu posto sotto il
controllo del gruppo nazionalista di estrema
destra denominato Ustascia
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  • All'indomani della firma dell' armistizio di
    Cassibile il governo provvisorio siglò alcuni
    accordi con gli Alleati che rimandavano la
    definizione dei confini orientali dello Stato al
    termine della Guerra
  • In risposta all'armistizio i tedeschi già il 18
    settembre occuparono militarmente ed
    amministrativamente il nord-est italiano.

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Larea alto adriatica ( Udine, Trieste,
Gorizia, Fiume, Pola, Lubiana) venne esclusa
dall Italia ( RSI) Trento e Bolzano. Venne
denominata ZONA DI OPERAZIONI LITORALE E PREALPI
e furono controllate direttamente dal Reich
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I triestini si svegliarono il 15 ottobre del 1943
e scoprirono leggendo lo storico quotidiano
locale, Il Piccolo, che Trieste, insieme, tra le
altre, a Udine, Lubiana, Fiume e Gorizia, era
entrata a far parte di una nuova entità
territoriale sotto comando tedesco, la
Adriatisches Küstenland (Zona d'Operazioni
Litorale Adriatico).
LA PICCOLA BERLINO
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  • Molti furono gli interventi a scopo difensivo che
    i tedeschi ebbero in animo di fare nel capoluogo
    giuliano e tra questi anche il rifugio antiaereo
    riservato esclusivamente ai soldati tedeschi e
    agli impiegati che lavoravano nella zona del
    Tribunale

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  • La parte della Kleine Berlin oggi visitabile è
    costituita da un lungo corridoio dal quale si
    diramano 11 vani laterali disposti sia a destra
    che a sinistra. Cosa si facesse di preciso
    all'interno di queste gallerie non è dato sapere,
    in quanto tutta la documentazione venne portata
    via dai Titini, durante l'occupazione jugoslava
    del capoluogo giuliano.

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  • Il complesso è formato da due settori ben
    distinti ma comunicanti
  • - la parte costruita dagli italiani (e
    precisamente dal comune di Trieste), ed adibita a
    rifugio antiaereo per la popolazione civile
  • - la parte costruita dai militari tedeschi, di
    struttura completamente diversa, adibita a
    deposito, magazzino e ricovero antiaereo.

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(No Transcript)
29
La regione fu teatro di aspri combattimenti e
violenze tra gli Italiani della neonata R.S.I. e
le truppe tedesche (che, tra l'altro, nella
Risiera di San Sabba fondarono e gestirono un
lager) da una parte e i partigiani comunisti
jugoslavi e italiani comandati da Tito dall'altra
che già nel settembre 1943 avviarono i massacri
delle foibe.
TEDESCHI TITO (JUGOSLAVIA )
RSI Alleati
Guida lESERCITO POPOLARE DI LIBERAZIONE DELLA
JUGOSLAVIA movimento comunista della Resistenza
Jugoslava, antifascista
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  • FOIBE
  • Foiba è il termine con cui si indicano i grandi
    inghiottitoi (o caverne verticali, o pozzi),
    tipici della regione carsica e dell'Istria. Il
    nome "foiba" deriva da un termine dialettale
    utilizzato nell'area giuliana, che deriva a sua
    volta dal latino fovea (fossa, cava)

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Infoibamento
  • L'inizio dell'eccidio risale al '43, subito dopo
    l'armistizio, nell'Istria abbandonata dai soldati
    italiani e non ancora controllata dai tedeschi,
    quando i partigiani slavi gettarono nelle foibe
    (fosse rocciose profonde fino a 200 metri)
    centinaia di cittadini italiani considerati
  • "nemici del popolo
  • ItalianoFascista

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Questa è la sezione di una celebre foiba, quella
di Basovizza, che, pur non essendo di origine
carsica (è una miniera), dà lidea di come sia
fatta una foiba.
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Risiera di San Sabba
  • La Risiera (prima stabilimento per la pilatura
    del riso) di San Sabba è stato un lager nazista,
    situato nella città di Trieste, utilizzato per il
    transito, la detenzione e l'eliminazione di un
    gran numero di detenuti, in prevalenza
    prigionieri politici ed ebrei

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Risiera di San Sabba
  • Fu uno dei 4 POLIZEIHATFLAGER (campo di
    detenzione di Polizia) esistenti in Italia,
    lunico nellintera Europa occidentale che fosse
    provvisto di forno crematorio

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Risiera di San Sabba
  • Si caratterizza per la molteplicità delle
    funzioni che svolge detenzione e inquisizione
    dei prigionieri, campo di raccolta per
    deportazioni razziali, campo di eliminazione
    fisica dei nemici sospetti e indesiderati, campo
    base attrezzato per operazioni militari di
    rastrellamento e repressione.

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(No Transcript)
37
I nazi-fascisti tennero Trieste fino al 1º maggio
1945 quando, dopo intensi bombardamenti alleati,
i partigiani jugoslavi riuscirono ad occupare la
città battendo sul tempo le truppe neozelandesi
che, appoggiati dai partigiani, si erano
inutilmente impegnati nella "race for Trieste",
("corsa per Trieste). Era il 1 Maggio 1945
quando Tito entra a Trieste..
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Il tricolore con la stella comunista a Trieste
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  • Furono 40 giorni difficili, fino al
    raggiungimento dellaccordo con gli Alleati, in
    cui Tito consegna i poteri sulla città agli
    americani

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Fu proclamata l'annessione di Trieste e dei
territori limitrofi alla nascente Federazione
Jugoslava come sua settima repubblica autonoma
mentre Tito, appoggiato anche dalle formazioni
partigiane comuniste di italiani che vi
operavano, poteva affermare di avere il controllo
di tutta la Venezia Giulia.
A seguito delle elezioni dell'11 novembre 1945,
venne dichiarato decaduto il re Pietro II e
costituita la Repubblica Socialista Federale di
Jugoslavia, una dittatura monopartitica che Tito
governò come Primo Ministro tra il 29 novembre
1945 ed il 29 giugno 1963 e come Presidente della
Repubblica dal 14 gennaio 1953 alla morte 1980.
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  • Trieste e l'Istria vennero quindi suddivise in
    due zone (A e B) amministrate militarmente dagli
    alleati e dagli jugoslavi la prima comprendeva
    il litorale giuliano da Monfalcone fino a Muggia
    più l'enclave di Pola, la seconda il resto
    dell'Istria.

TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE
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(No Transcript)
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  • Il 2 giugno 1946 si svolse il referendum
    istituzionale a seguito del quale gli italiani
    scelsero la Repubblica, ma la Venezia Giulia
    (Province di Gorizia, Trieste, Pola, Fiume), pur
    essendo formalmente ancora sotto sovranità
    italiana, non partecipò alla consultazione a
    causa delle pressioni jugoslave presso i governi
    Alleati. Allo stesso modo i cittadini della
    Venezia Giulia non poterono partecipare alle
    elezioni della nuova Assemblea Costituente

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(No Transcript)
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  • Il 10 febbraio del 1947 venne firmato il
    TRATTATO DI PACE CON LITALIA (Trattato di
    Parigi), che istituì il Territorio libero di
    Trieste, costituito dal litorale triestino e
    dalla parte nordoccidentale dell'Istria,
    provvisoriamente diviso da una linea confinaria
    passante a sud della cittadina di Muggia ed
    amministrato rispettivamente dal Governo Militare
    Alleato (zona A) e dall'esercito jugoslavo (zona
    B), in attesa della creazione degli organi
    costituzionali del nuovo stato.

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(No Transcript)
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Esodo istriano o esodo giuliano-dalmata
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(No Transcript)
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  • La situazione si chiarì solo il 5 ottobre 1954
    quando col Memorandum di Londra la Zona "A" del
    Territorio Libero di Trieste passò
    all'amministrazione civile italiana
    contestualmente l'amministrazione jugoslava della
    Zona "B" passò da militare a civile.

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  • Fu però necessario attendere il TRATTATO DI OSIMO
    del 10 novembre 1975 per la firma di un
    regolamento definitivo tra Italia e Jugoslavia,
    che sancì la sovranità jugoslava sulla zona B e
    quella italiana sulla zona A. Il trattato implicò
    la rinuncia formale da parte dell'Italia a
    qualsiasi pretesa sulla Zona B.

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(No Transcript)
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Con la Legge N. 92 del 30 marzo 2004 la
Repubblica Italiana ha istituito il "Giorno del
ricordo in memoria delle vittime delle foibe,
dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del
confine orientale" e ha concesso "un
riconoscimento ai congiunti degli infoibati".
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Scopo del riconoscimento del Giorno del Ricordo è
quello di "conservare e rinnovare la memoria
della tragedia degli italiani e di tutte le
vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre
degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo
dopoguerra e della più complessa vicenda del
confine orientale" (articolo 1, comma 1).
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  • Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale
    con un ingresso a strapiombo.
  • È  in quelle voragini dellIstria che fra il 1943
    e il 1947 sono gettati, vivi e morti, quasi
    diecimila italiani.

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  • Già dopo l8 settembre ci furono degli
    infoibamenti, ma fu nel 1945, durante i quaranta
    giorni dell'occupazione jugoslava, dall'ingresso
    di Tito il 1 maggio fino all'arrivo delle truppe
    anglo - americane a metà giugno, che la
    carneficina delle foibe raggiunse l'apice
    dell'orrore.

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(No Transcript)
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  • Lo sterminio fu condotto senza distinzioni
    politiche, razziali ed economiche, seguendo le
    direttive di Tito che ordinava di eliminare i
    fautori del nazionalismo. Furono arrestati
    fascisti, anti-fascisti e partigiani, cattolici
    ed ebrei, uomini, donne, vecchi e bambini,
    industriali, agricoltori, pescatori, poliziotti e
    carabinieri, militari e civili, secondo un
    disegno che prevedeva l'epurazione attraverso
    torture, fucilazioni e infoibamenti.
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