Gli stimoli sensoriali - PowerPoint PPT Presentation

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Gli stimoli sensoriali

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Gli stimoli sensoriali A cura di Eleonora Bilotta Gli stimoli visivi I nostri occhi sono sensibili ad una ristretta gamma d energia elettromagnetica, di lunghezza d ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Gli stimoli sensoriali


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Gli stimoli sensoriali
  • A cura di Eleonora Bilotta

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Gli stimoli visivi
  • I nostri occhi sono sensibili ad una ristretta
    gamma denergia elettromagnetica, di lunghezza
    donda compresa tra i 400 e i 760 nm.
  • Questintervallo è noto come spettro visibile o,
    più semplicemente, come luce.
  • Le differenti sorgenti di luce, che si trovano
    nellambiente, differiscono per chiarezza e
    bianchezza, in funzione della quantità denergia
    proveniente dalle diverse parti dello spettro. In
    più, la maggior parte della nostra esperienza
    visiva riguarda configurazioni luminose
    complesse in altre parole noi vediamo
    configurazioni spaziali definite dalle variazioni
    della luce nel campo visivo e configurazioni
    temporali definite dalle variazioni della luce
    nel tempo. La nostra capacità dinterpretare
    questi due tipi di configurazioni ha dei limiti.

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Test di Snellen
  • Il test di Snellen, che misura la capacità di
    leggere righe di lettere progressivamente più
    piccole, (che è usato negli ambulatori medici)
    determina lacuità visiva, ossia la capacità di
    discernere dettagli sempre più fini delle
    configurazioni spaziali della luce. La capacità
    di discernere rapide variazioni della luce nel
    tempo è anchessa limitata. La visione combinata
    di entrambi gli occhi, il campo visivo, comprende
    più di 200 gradi (dei 360 della circonferenza del
    cerchio che in modo figurato e immaginario
    circonda losservatore). La grandezza di un
    oggetto che appare nel campo visivo dipende sia
    dalle sue dimensioni fisiche, sia dalla distanza
    rispetto allosservatore. E utile riferire la
    grandezza di un oggetto allampiezza del campo
    visivo che esso occupa, in altre parole quanti
    gradi della circonferenza del cerchio immaginario
    sono occupati. In questo caso la grandezza
    dalloggetto è espressa in gradi dangolo visivo.

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I reticoli
  • Lo stimolo visivo è una variazione periodica
    regolare della chiarezza nello spazio. La
    successione di tali variazioni dà origine ad un
    reticolo ad onda sinusoidale. Ogni reticolo è
    definito da due parametri fisici la frequenza
    spaziale e il contrasto. La frequenza spaziale è
    data dal numero di cicli per unità dangolo
    fisico, e il contrasto è definito dalla
    differenza di chiarezza tra la banda più luminosa
    del ciclo e quella più scura. Inoltre, è
    necessario considerare altri concetti quali il
    confine fra le variazioni di chiarezza
    discernibili da un occhio umano e quelle non
    visibili. Si tratta di un reticolo la cui
    frequenza aumenta secondo alcuni andamenti
    dellenergia luminosa che si possono disporre
    spazialmente in modo diverso.

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Anatomia 1
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Le vie visive
  • Linformazione proveniente dagli occhi viene è
    trasmessa al cervello mediante le vie visive,
    dalla retina alla corteccia. I segnali
    provenienti dalle metà retiniche dellocchio
    sinistro, che corrispondono allemicampo visivo
    destro, sono trasmessi allemisfero sinistro,
    mentre i segnali provenienti dalle metà retiniche
    dellocchio destro, che corrispondono
    allemicampo visivo sinistro, arrivano
    allemisfero destro.

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Chiasma ottico
  • I due nervi ottici sincrociano in un punto noto
    come chiasma ottico, e le fibre della metà nasale
    di ciascun nervo confluiscono, nel corpo
    genicolato laterale, con le fibre della metà
    temporale dellaltro nervo. Nel corpo genicolato
    laterale i neuroni si uniscono a nuovi fasci di
    nervi che trasportano linformazione alla
    corteccia striata.

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La visione dei colori
  • Per descrivere le nostre sensazioni sui colori i
    ricercatori impiegano tre dimensioni la
    chiarezza, la tonalità, la saturazione. La
    chiarezza è la proprietà delle superfici
    percepite come più o meno illuminate. Con
    laumento dellenergia, lo stimolo appare più
    luminoso. La tonalità (o colore) è la
    caratteristica principale per la quale un colore
    è chiamato con un dato nome. Le tonalità
    distinguibili da un occhio umano sono circa 250.

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Spettro dei colori
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Attività neuronale nel processo percettivo
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Impianti sperimentali per studiare la percezione
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La visione dei colori nelluomo
  • Man mano che la lunghezza donda si sposta lungo
    lo spettro visivo (da 400 a 760 nm), locchio
    umano vede tonalità differenti (dal violetto al
    rosso). La saturazione (o purezza di colore) è il
    grado di pienezza con cui una tonalità è presente
    in una determinata impressione cromatica. I vari
    gradi di chiarezza e di saturazione possono
    essere combinati per produrre più di 350.000
    differenti sensazioni di colore.

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Cellule della retina
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Alcune proteine della retina
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Mappa cerebrale e cellule corteccia visiva
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Struttura retina e visione binoculare
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Percezione visiva
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Caratteristiche del colore
  • Ad ogni tonalità corrisponde una lunghezza donda
    (vale a dire una data frequenza della
    radiazione). La chiarezza dipende dallampiezza
    dellonda (in pratica dallintensità dellenergia
    luminosa). La saturazione è determinata dalla
    composizione spettrale (in altre parole dalla
    maggiore o minore purezza della radiazione).

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Teorie sulla visione dei colori
  • Già Newton aveva scoperto che è possibile creare
    tutti i colori mescolando luci verdi, blu e
    rosse. Lo scienziato inglese Young, nel 1802,
    formulò lipotesi che, per vedere i colori, siano
    sufficienti tre tipi di recettori uno sensibile
    al blu, uno al verde e uno al rosso.
    Questipotesi, confermata in seguito da Helmholtz
    è nota attualmente come teoria di Young-Helmoltz
    (o teoria tricromatica).

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Esperimenti
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Ancora sulle teorie
  • Secondo tale teoria, ogni tipo di recettore
    reagisce tanto più intensamente quanto maggiore è
    la presenza, nello stimolo visivo, del colore
    corrispondente. Nel momento in cui lo stimolo
    visivo contiene molta luce blu, i recettori per
    il blu risponderanno in modo predominante se lo
    stimolo presenta soprattutto luce rossa o verde a
    reagire saranno i recettori per il rosso e per il
    verde. Realizzando una condizione stimolante che
    contiene energia proveniente da tutte le regioni
    dello spettro, tutti e tre i tipi di recettori si
    attiveranno con forza, e la sensazione di bianco
    sarà quella predominante. Stimolando infine solo
    i recettori per il verde e per il rosso, la
    sensazione è quella di giallo.

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Il gusto
  • La sensazione gustativa è causata da sostanze
    chimiche che toccano la superficie della lingua
    e, in qualche modo, il palato molle, la faringe e
    la laringe. Quattro sono le qualità sensoriali
    principali il dolce, lacido, il salato e
    lamaro.
  • Un ricercatore, di nome Békésy (1966), ha
    applicato varie sostanze a zone molto piccole
    della lingua e ha scoperto che ogni area
    corrispondeva specificatamente ad una delle
    quattro proprietà gustative.

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Papille gustative
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La stimolazione gustativa
  • Nellatto di mangiare, le sostanze si diffondono
    su tutta la superficie della lingua. Per cui noi
    percepiamo questi gusti di base in combinazioni
    che possono sembrare piuttosto diverse dalle
    quattro categorie fondamentali.
  • Le papille gustative contengono i recettori per
    il gusto. Tali strutture sono circa 9.000 e sono
    situate per lo più sulla punta, sui lati e sulla
    parte posteriore della lingua.

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Le papille gustative
  • Ogni papilla contiene circa una dozzina di
    singole cellule gustative raggruppate insieme. I
    liquidi o le sostanze disciolte nella saliva,
    attivano le singole cellule gustative e suscitano
    degli impulsi nei neuroni connessi a ciascuna
    papilla. Registrando lattività elettrica dogni
    singola cellula, è possibile determinare a quale
    dei quattro gusti fondamentali essa risponda più
    intensamente. LE cellule della punta della lingua
    sono più sensibili al dolce e al salato, quelle
    poste ai lati allacido, e quelle poste nella
    parte posteriore allamaro. Queste cellule si
    rinnovano continuamente ogni sette giorni.

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Lolfatto
  • Gli stimoli di base del senso alfattivo sono
    molecole trasportate dallaria che entrano nella
    nostra cavità nasale. Per produrre una sensazione
    odorosa, queste molecole devono essere solubili
    nellacqua o nel grasso che si trova nei condotti
    nasali.
  • I recettori odorosi sono situati nellepitelio
    olfattivo, un tessuto che si estende in
    profondità allinterno delle due cavità nasali.

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Recettori degli odori
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Anatomia del naso
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Come gli odori arrivano al cervello
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Epitelio olfattivo
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Le cellule recettrici
  • Le cellule recettrici sono poste dentro e sotto
    lepitelio esse proiettano le loro estremità
    (bastoncelli) insieme a piccole ciglia simili a
    peli rigidi, nello strato di muco che ricopre
    lepitelio. E la reazione dei bastoncelli e
    delle ciglia alle molecole solubili intrappolate
    nel muco che suscita limpulso nervoso.
  • La codifica dellinformazione odorosa non è però
    ancora compresa a fondo, in quanto esiste una
    difficoltà oggettiva nel raggiungere le cellule
    recettrici dellepitelio e registrarne
    elettricamente lattività.

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Esperimenti sullolfatto
  • Inoltre, è difficile controllare la presentazione
    degli stimoli (molecole solubili trasportate
    dallaria), benché siano state impiegate anche
    tecniche molto elaborate. Altri fattori rendono
    problematica la sperimentazione per questa
    modalità sensoriale, fra i quali vi sono sia il
    movimento meccanico prodotto dallaria passando
    per le cavità nasali (che è molto complicato),
    sia la congestione delle cavità nasali, che
    ostacola il raggiungimento dei bastoncelli
    olfattivi da parte delle molecole solubili.

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La sensibilità cutanea
  • Diversi stimoli fisici provocano sensazioni sulla
    cute la pressione, il caldo o il freddo, il
    dolore. E possibile fare una mappa della
    sensibilità cutanea, disegnando sulla pelle una
    piccola griglia e poi applicando ciascun tipo di
    stimolo ad ogni quadrato della pelle. La
    sensibilità dei recettori cutanei varia
    considerevolmente da una regione allaltra del
    corpo.

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Sensazioni tattili e corteccia
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Cellule recettrici del tatto
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I recettori cutanei
  • I recettori cutanei presentano diversi tipi di
    terminazioni alcuni sono collegati alla base dei
    follicoli piliferi, altri hanno una terminazione
    ricoperta da una capsula, altri hanno
    terminazioni libere. Tale tipo di sensibilità è
    di natura puntuale si possono rilevare punti
    della cute sensibili esclusivamente alla
    pressione, al caldo, al freddo o al dolore. Tali
    punti sono diffusi su tutta la superficie
    cutanea.

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La sensibilità al dolore
  • Tutto il corpo è progettato per sentire il
    dolore. Per cui, le cellule recettrici di tale
    stimolazione sono diffuse dappertutto sul nostro
    corpo.
  • La mancanza di tali recettori può portare alla
    morte.

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La sensibilità cinestetica
  • E la particolare sensazione che sperimentiamo
    quando ci spostiamo nello spazio.
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