Title: Capitolo 20
1Capitolo 20
- PRODUZIONE
- Corso di Economia e gestione
- delle imprese
- Prof. Edoardo Sabbadin
2Nella fase della primameccanizzazione
- La tecnologia è semplice
- Gli incrementi di produttività sono consistenti
- Non ci sono problemi di assorbimento da parte del
mercato per i consistenti aumenti del reddito pro
capite - Il principale problema per le imprese è
lampliamento della capacità produttiva.
3Nella fase della primameccanizzazione
- La funzione produzione è centrale e critica per
la competitività
4Nella fase della primameccanizzazione
- Due obiettivi
- Ricerca di efficienza, riduzione di costi di
produzione - Economie di scala tecniche per progresso
tecnologico.
5Nella fase della primameccanizzazione
- Le macchine sono rigide.
- I cicli flessibili sono demandati ad imprese
semi-artigianali.
6Nella fase della primameccanizzazione
- Il magazzino ha una funzione di cuscinetto tra la
rigidità delle macchine e la varietà e
variabilità dellambiente. - Il management si concentra sulla creazione di un
ambiente atto a far funzionare la macchina,
attraverso lo stock control.
7Nella seconda fase diindustrializzazione
- Siamo nellepoca dello sviluppo della produzione
di massa e dell aumento della competizione. - Si assiste a
- progressiva flessione del tasso di espansione
della domanda - La domanda diventa instabile ed imprevedibile
- parallelamente si registrano elevati incrementi
di produttività.
8Nella seconda fase diindustrializzazione
- Larea funzionale più importante è diventata il
marketing - Diventa fondamentale riuscire a trattare le
informazioni sul consumatore.
9IL funzionamento dellafabbrica fordista
- Ha fatto leva su
- Lorganizzazione scientifica del lavoro,
introdotto con la teoria di Taylor.
10La teoria di Taylor
- Studio scientifico dei migliori metodi di lavoro
in rapporto alle caratteristiche dei lavoratori e
delle macchine - Selezione ed addestramento scientifico della
manodopera. - Si assume che esiste sempre e comunque un metodo
unico e migliore per compiere azioni.
11La teoria di Taylor
- Studio scientifico dei metodi di lavoro.
- Prescrizioni che portano a decomporre il lavoro
umano e a ricostruirlo in base a principi dettati
dallesterno.
12- Lorganizzazione tayloristica del lavoro ha
fatto aumentare la produttività, ma resta il
vincolo della rigidità.
13La fabbrica focalizzata degli anni Settanta
- Si passa alla logica pull
- I centri di produzione vengono attivati per
trazione. - Non si lavora più sulladattamento degli stock
14A partire dagli anni Settanta
- Si registrano rilevanti cambiamenti ambientali
- Le nuove tecnologie stanno trovando sempre
maggiori applicazioni ai processi produttivi. - Nellera del post fordismo, si sta passando dalla
produzione di massa a modelli a crescente
flessibilità
15Le imprese si sono trovate di fronte al
productivity dilemma.
produttività
Produttività flessibilità
rigidità
16Il nuovo paradigma della produzione flessibile
- La flessibilità della produzione è stata
perseguita secondo due vie - La via giapponese
- La via dellautomazione
17Il nuovo paradigma della produzione flessibile
- La via giapponese
- Costituzione di gruppi di lavorazione in
successione nelle stesse macchine - Controllo della qualità in linea
- Responsabilizzazione diretta dei lavoratori sulla
qualità della lavorazione - Coinvolgimento dei lavoratori nel miglioramento
dei prodotti e processi. - Relazioni di collaborazione con i fornitori.
18Alla logica collaborativa della gestione della
funzione di produzione giapponese si riconducono
- La produzione just in time
- La teoria della qualità totale (company wide
quality control) - Cutomer satisfaction
- Total quality management
19Il nuovo paradigma della produzione flessibile
- La via dellautomazione (governo di macchine
mediante altre macchine) non ha dato risultati
soddisfacenti.
20Il sistema Toyota
- Il sistema Toyota è nato dal bisogno particolare
in cui si trovava il Giappone di produrre piccole
quantità di diversi tipi di prodotti. - Il sistema classico della produzione di massa è
rigido di fronte al cambiamento. - Il sistema Toyota si dimostra al contrario
estremamente flessibile.
21Il sistema Toyota
- Il sistema Toyota è funzionale alla alla
produzione in piccole serie di prodotti
diversificati.
22Il sistema Toyota
- Ford metodo di riduzione dei costi traverso
produzione di automobili in quantità
progressivamente crescenti e con una gamma di
modelli sempre più ristretta. - Toyota produrre a basso costo piccole serie
di numerosi modelli differenti.
23Il sistema Toyota
- Negli anni 50 il problema era
- Come aumentare la produttività quando le quantità
prodotte non aumentano? - Si tratta di cercare nuovi incrementi di
produttività ed estranei al patrimonio delle
economie di scala e della standardizzazione
tayloristica e fordista.
24Il sistema Toyota
- Il primo problema è rappresentato dagli stock.
Gli stock diventano il punto di partenza di un
sistema di analisi degli sprechi, su cui
intervenire per realizzare risparmi. - Dietro lo stock cè esuberanza di manodopera.
- Dietro lo stock cè sovracapacità produttiva.
25Il sistema Toyota
- Il punto di partenza
- Partire dallo stock per individuare manodopera
esuberante e razionalizzare la produzione.
26Il sistema Toyota
- Nel 1949 Toyota è in gravi difficoltà
finanziarie. - Viene creata una società di distribuzione
autonoma, e la produzione si deve adeguare alle
vendite. - Toyota è costretta a produrre solo le quantità
vendute e produrle just in time.
27Il sistema Toyota
- Autonomia e automazione
- Le macchine automatiche sono dotate di una certa
autonomia. Nellindustria tessile un solo operaio
gestiva 40 macchine.
28Il sistema Toyota
- La via giapponese prevede la despecializzazione
degli operai professionali per trasformarli in
tecnici polivalenti. - La via americana procede attraverso la
distruzione di conoscenza operativa complessa e
la decomposizione in gesti elementari.
29Il sistema Toyota
- Lentrata in produzione invece di essere
effettuata in catena da monte verso valle, si
svolge da valle verso monte, a partire dagli
ordini indirizzati dalla fabbrica. - Il nuovo metodo prevede un flusso informativo
da valle a monte. Ogni posto a valle invia
unistruzione destinata al posto a monte.
30NEL MODELLOGIAPPONESE
- La despecializzazione non investe solo il lavoro
operaio, ma limpresa nel suo insieme. - Le mansioni di esecuzione, programmazione e
controllo (separate dal taylorismo) sono
nuovamente integrate. - Si aggregano mansioni separate.
- Prevale la polivalenza e la pluri-specializzazione
.
31NEL MODELLOGIAPPONESE
- Lesecuzione integrata di mansioni differenti
(produzione, riparazione, controllo della
qualità, programmazione) arricchisce il know-how
degli operatori. - Un effetto di formazione dellorganizzazione del
lavoro giapponese.