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Dott.ssa Gabriella Trani, Dirigente biologo

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La Legionella e l inquinamento ambientale: cause, effetti, problematiche Dott.ssa Gabriella Trani, Dirigente biologo Dipartimento di Prevenzione – PowerPoint PPT presentation

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Title: Dott.ssa Gabriella Trani, Dirigente biologo


1
La Legionella e linquinamento ambientale cause,
effetti, problematiche
  • Dott.ssa Gabriella Trani, Dirigente biologo

Dipartimento di Prevenzione A.S.S. n 5 Bassa
Friulana
2
Che cosè Legionella?
Legionella è un batterio che deve il suo nome
allepidemia di polmonite che si verificò
nellestate del 1976 in un hotel di Philadelphia
tra i partecipanti ad una riunione dellAmerican
Legion tra i 4.000 veterani del Vietnam presenti
(chiamati appunto Legionnaires) 221 si
ammalarono e 34 morirono
Scoperta di un nuovo batterio denominato
Legionella nellimpianto di condizionamento
dellhotel dove i veterani avevano soggiornato
3
Dove si trova Legionella?
  • ambiente naturale
  • le legionelle sono batteri dellambiente naturale
    acquatico.
  • Sono presenti in
  • fiumi, laghi, stagni e mari
  • raccolte dacqua superficiali di qualsiasi
    entità
  • sorgenti termali
  • - ambienti umidi in genere

Le concentrazioni negli ambienti naturali sono
usualmente basse
Le legionelle prediligono lacqua calda perché si
moltiplicano tra 25 e 42C, ma sono in grado di
sopravvivere fino a 63C resistono anche in
ambienti acidi o alcalini (pH tra 5,5 e 8,1)
4
  • Attualmente si conoscono 48 specie di
    Legionella, a loro volta suddivise in 70
    sierogruppi
  • Solo 20 di queste sono in grado di dare malattia
    nelluomo
  • In Italia circa il 90 dei casi è dovuto a
    Legionella pneumophila ed in particolare al
    sierogruppo 1
  • (Rota et al, 2005)

Anche nel resto del mondo il 91,5 dei casi
comunitari è dovuto alla specie pneumophila,
soprattutto di sierogruppo 1 (84,2), mentre i
sierogruppi dal 2 al 13 rappresentavano il 7,4
5
  • ambiente urbano
  • - reti cittadine di distribuzione dellacqua,
    impianti idrici degli edifici, soprattutto grandi
    strutture con sistemi centralizzati di
    distribuzione dellacqua calda sanitaria (es.
    ospedali, case di riposo, alberghi, centri
    sportivi e termali), fontane, bagni turchi,
    saune, ecc.
  • torri di raffreddamento e acqua di condensazione
    degli impianti di climatizzazione
  • - nelle strutture sanitarie, anche
    apparecchiature per inalazioni, ossigenoterapia e
    respirazione assistita

Gli ambienti idrici artificiali agiscono da
amplificatori e disseminatori di Legionella
6
Quali sono i fattori favorenti la colonizzazione
degli impianti?
  • temperatura dellacqua fra 25 e 42 C
  • ristagno nei serbatoi e nei tubi (formazione di
    biofilm)
  • incrostazioni di tubi, rubinetti, docce
  • presenza di sedimenti e materiale organico
  • presenza di elementi in traccia (Zn, Fe, Mn)
  • presenza di biofilm e amebe acquatiche
  • Altri fattori sospetti
  • durezza dellacqua
  • altri germi e materiali biodegradabili
  • situazione climatica
  • vibrazioni o cambiamenti di pressione nel
    sistema idrico

7
Moltiplicazione di legionella negli ambienti
acquatici
Legionella si moltiplica allinterno di protozoi
che gli forniscono il nutrimento e offrono
protezione (cisti amebiche) dalle condizioni
ambientali sfavorevoli, quali la T elevata e la
presenza di disinfettanti
IMPEDIRE LINFEZIONE DEI PROTOZOI PER ELIMINARE
L. pneumophila DALLAMBIENTE?
8
Il biofilm è essenziale per la colonizzazione da
parte delle legionelle, che trovano in esso i
protozoi entro cui moltiplicarsi e svolgere il
ciclo vitale, oltre a costituire un riparo da
stress e biocidi
Il biofilm è costituito da una pellicola di
microrganismi (batteri, protozoi, virus, miceti,
ecc.) che aderiscono a irregolarità delle pareti
interne delle condutture, formando delle
stratificazioni che hanno leffetto di corrodere
le pareti stesse, facilitando depositi ed
incrostazioni che sporgono e tendono ad occludere
le tubazioni
9
Modalità di infezione da Legionella
Per inalazione di aerosol contaminati Per
aspirazione di acqua contaminata Per inalazione
di particelle di polvere da essi derivate per
essiccamento
La trasmissione interumana non è stata dimostrata
10
Come si manifesta la malattia?
Con il termine generale di legionellosi si
intendono tutte le infezione causate da
Legionella
  • Malattia dei Legionari
  • La Malattia dei Legionari è la forma più severa
    dellinfezione.
  • E una polmonite acuta spesso grave e si
    manifesta dopo unincubazione di 2-10 giorni con
    disturbi generali come
  • malessere, mialgia, cefalea cui seguono febbre
    alta, tosse, respiro affannoso e sintomi comuni
    ad altre forme di polmonite
  • possono essere presenti sintomi extrapolmonari
  • utili ad indirizzare la diagnosi, quali
    manifestazioni
  • neurologiche, renali,nausea, vomito, diarrea
  • circa il 10 dei malati va incontro a morte ma
    la
  • percentuale aumenta fortemente tra coloro che
  • contraggono la malattia negli ospedali
    (30-50)

11
  • I primi casi di legionellosi sono
    stati ricondotti ad aerosol provenienti da
    impianti di climatizzazione
  • Le infezioni più recenti sono state attribuite
    alla contaminazione di
  • - impianti per lacqua potabile
  • - apparecchi sanitari, umidificatori
    ultrasonici
  • - fontane
  • Numerosi casi vengono segnalati per la diffusione
    di aerosol contaminati da torri di raffreddamento
    di grandi edifici

12
Esempi di casi di legionellosi associati a
torri evaporative
13
Esempi di eventi di legionellosi associati ad
impianti di condizionamento
14
Esempi di eventi di legionellosi associati ad
impianti idrici (doccia, vasca da bagno,
lavandini)
b
15
Esempi di casi di legionellosi associati ad
acqua termale
16
Esempi di casi di legionellosi associati a
fonti inusuali
17
  • Le occasioni espositive sono molteplici e
    riguardano tutti gli ambienti di vita e di
    lavoro abitazioni, uffici, palestre, fiere,
    passaggi vicino a edifici con torri di
    raffreddamento, ricovero in strutture sanitarie e
    soggiorno in strutture turistico-alberghiere.I
    soggetti che contraggono la malattia vengono
    spesso identificati al loro ritorno nel luogo
    dorigine, dal momento che il tempo di
    incubazione della malattia può arrivare a 10
    giorni.
  • In circa il 60 dei casi non si riesce a risalire
    alla fonte di infezione ambientale.

18
Circa il 15-20 dei casi si verificano in persone
che hanno soggiornato almeno una notte in
strutture turistico-ricettive
Per i viaggiatori, la fonte prevalente di
infezione è risultata essere limpianto idrico,
in qualche caso le vasche per idromassaggio
In Italia nel 2011 sono stati notificati allISS
249 casi di legionellosi associati ai viaggi
(Rota et al., 2012) - 137 in turisti italiani
che avevano soggiornato in albergo (91) campeggi
(6) ed in altre strutture (3) il 6,6 dei
turisti italiani avevano soggiornato
allestero - 112 in turisti stranieri
(soprattutto inglesi, olandesi, francesi e
tedeschi) che hanno soggiornato nel nostro paese
19
Malattia dei Legionari in Italia 2007 -2011
20
Distribuzione percentuale dei casi per potenziale
esposizione allinfezione
21
La Bassa Friulana
22
Indagini per ricerca di Legionella eseguite su
notifica in strutture ricettive
23
La normativa vigente
  • Linee-guida recanti indicazioni ai laboratori con
    attività di diagnosi microbiologica e controllo
    ambientale della legionellosi  - Gazzetta
    Ufficiale Numero 29 (Serie Generale) del 5
    Febbraio 2005 (pag. 25-27) - Italia
  • Linee-guida recanti indicazioni sulla
    legionellosi per i gestori di strutture
    turistico-recettive e termali - Gazzetta
    Ufficiale Numero 28 (Serie Generale) del 4
    Febbraio 2005 (pag. 54-60) - Italia
  •  
  • Linee-guida per la prevenzione e il controllo
    della legionellosi - Gazzetta Ufficiale Numero
    103 (Serie Generale) del 5 Maggio 2000 (alla
    pagina 12) - Italia
  • European Guidelines for Control and Prevention of
    Travel Associated Legionnaires Disease (produced
    by members of the European Surveillance Scheme
    for Travel Associated Legionnaires' Disease -
    EWGLINET - and the European Working Group for
    Legionella Infections - EWGLI) - revisione
    gennaio 2005 - UK

24
Linee guida per le strutture turistico-ricettive
e termali
2
25
Linee guida per le strutture turistiche
2
26
Linee Guida 2005
27
impianti idrici
min. di 100 UFC/L nessun intervento
100-1000 UFC/L verificare misure prevenzione
1000-10000 ufc/l in presenza di casi bonifica
più di 10000 ufc/l contaminazione importante bonifica con o senza casi
28
  • Dalle Linee Guida Italiane (2000)
  • 9.2 - Comunità
  • Anche per i casi che si verificano in comunità
    deve essere effettuata unindagine epidemiologica
    ed ambientale per la valutazione dellesposizione
    e per la diagnosi dei casi.
  • Strutture recettive (alberghi, campeggi, navi,
    impianti sportivi e ludici, fiere, esposizioni,
    ecc.)
  • Presenza di una concentrazione di legionelle
    compresa tra 103-104 UFC/L in assenza di casi,
    effettuare la sorveglianza epidemiologica.
  • In presenza di uno o più casi associati al
    soggiorno nella struttura alberghiera, effettuare
    la bonifica ambientale.
  • Presenza di una concentrazione di legionelle
    gt104 UFC/L Contaminazione importante. Mettere in
    atto immediatamente misure di decontaminazione
    shock termico o iperclorazione, sia in presenza
    che in assenza di casi. Successiva verifica dei
    risultati.

29
Dalle Linee guida del 2000
10.0 - MISURE PREVENTIVE PER LE PISCINE Per
quanto riguarda le piscine alimentate con acqua
dolce, la normativa vigente prevede una
concentrazione di cloro attivo libero nell'acqua
della vasca pari a 1 mg/L (0,7-1,2 mg/L). Sebbene
tali valori del cloro rendano improbabile un
eventuale contaminazione da legionella, tuttavia,
si raccomanda in occasione dello svuotamento
periodico della vasca (da effettuarsi almeno una
volta all'anno) la pulizia disinfezione shock
della vasca, delle tubature e la sostituzione dei
filtri della vasca, la revisione accurata dei
sistemi di circolazione dell'acqua, con
eliminazione di ogni deposito ed inoltre la
periodica manutenzione con smontaggio e accurata
pulizia di rubinetti e docce. Ai fini della
sorveglianza epidemiologica si ritiene opportuno
che gli operatori sanitari inseriscano tra le
informazioni anamnestiche di ogni paziente
affetto da polmonite anche l'eventuale
frequentazione di piscine nelle due settimane
precedenti l'insorgenza dei sintomi della
malattia. In caso di anamnesi positiva è
opportuno sottoporre il paziente ad adeguati
esami microbiologici e di tipizzazione molecolare.
30
Per affrontare il problema Legionella la
disinfezione non può essere lunica soluzione ma
occorre attuare un sistema integrato di
interventi tenendo presente che ogni struttura ha
esigenze diverse in termini di caratteristiche
della struttura apertura stagionale utilizzo
dellacqua tipo di impianto idrico tipo ed entità
della contaminazione
NON ESISTE UN PROTOCOLLO STANDARDIZZATO UGUALE
PER TUTTE LE STRUTTURE
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SORVEGLIANZA
  • Obiettivi
  • -monitoraggio frequenza della Legionellosi dal
    punto di vista epidemiologico e clinico
  • -identificazione di cluster epidemici dovuti a
    particolari condizioni ambientali al fine di
    evidenziare i fattori di rischio ed interrompere
    la catena di trasmissione

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Sorveglianza della Legionellosi
  • Notifica obbligatoria
  • Classe II
  • Classe IV (focolai epidemici)
  • Sorveglianza speciale nazionale
  • Sorveglianza europea della Legionellosi associata
    ai viaggi (EWGLI)

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Sorveglianza europea della Legionellosi associata
ai viaggi (EWGLI) schema generale
Centro collaboratore del Paese di diagnosi dei
casi presumibilmente associati ai viaggi
Centro coordinatore di Stoccolma
Presunta acquisizione in Italia
Istituto Superiore di Sanità
risultati delle indagini
SISP della ASL di competenza
Ministero della Salute
Regione
34
European Surveillance Scheme for Travel
Associated Legionnaires Disease - EWGLI
  • CLUSTER due o più casi associati con la stessa
    struttura turistico-recettiva nellarco di due
    anni.

35
Grazie per lattenzione
36
(No Transcript)
37
Sorveglianza europea della Legionellosi associata
ai viaggi (EWGLI) Procedure
Per i casi singoli è previsto il contatto della
struttura e linvio alla struttura ricettiva di
una checklist con indicazioni per la riduzione
del rischio
Per i cluster la procedura prevede lo svolgimento
di unindagine e interventi per la riduzione del
rischio. E previsto linvio di un rapporto
preliminare (entro 2 settimane) e di un completo
(entro 6 settimane). In caso di rapporti
incompleti o assenti, le generalità della
struttura ricettiva saranno pubblicate sul sito
web di EGWLI, sino alla ricezione di un rapporto
idoneo
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