Title: UNIVERSITA
1UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNOFACOLTA DI
SCIENZE MM. FF. NN.CORSO DI LAUREA IL FISICA
MASTER DI 1 LIVELLOVERIFICHE DI QUALITÀ IN
RADIODIAGNOSTICA, MEDICINA NUCLEARE E
RADIOTERAPIA La radioprotezione del paziente
nella TC (4 Lezione) F. Malgieri
2(No Transcript)
3(No Transcript)
4Analisi della situazione
- La TC è in continua evoluzione ed offre sempre
migliori qualità dellimmagine. - La frequenza degli esami TC aumenta rapidamente
ed in alcuni paesi raggiunge attualmente il 10-15
di tutti gli esami radiologici. - Le dosi ai pazienti negli esami TC non
diminuiscono, contrariamente a quanto avvenuto
per gli esami radiografici per I quali si è avuta
negli ultimi 10 anni una riduzione delle dosi
dellordine del 30.
5Perchè aumenta la dose nella TC ?
- Perchè si persegue la migliore qualità
dellimmagine che, in TC, richiede maggiore
esposizione. - Perchè in molti esami vi è la tendenza ad
aumentare il volume esaminato. - Perchè i parametri di scansione sono spesso non
correttamente adattati alle esigenze dellesame.
6UNSCEAR 2000
7UNSCEAR 2000
8Grandezze dosimetriche nella CT (1)
- La grandezza dosimetrica di base nella CT è
costituita - dal Computer Tomography Dose Index, introdotto
già - nel 1981 da Scope et al. Med. Physics 8, 1981,
- 8
- CTDI 1/T ? D(z) dz mGy
- -8
- con D(z) profilo di dose lungo lasse di
rotazione z - T spessore nominale dello strato
9Grandezze dosimetriche nella CT (2)
- Il CTDI è misurato con camera a
ionizzazione tipo - pencil di lunghezza 10 cm inserita in fantocci di
PMMA - di opportune dimensioni, sia al centro che alla
periferia - ad 1 cm sotto la superficie.
10(No Transcript)
11(No Transcript)
12(No Transcript)
13Grandezze dosimetriche nella CT (3)
- Il valore CTDI medio relativo al fantoccio ed
al valore - mAs utilizzati è dato da
- CTDIw (1/3CTDIc 2/3CTDIp) mGy
- dove
- CTDIc è il valore misurato al centro e
- CTDIp è la media dei valori misurati alla
periferia.
14Grandezze dosimetriche nella CT (4)
- Per la CT elicoidale è stata introdotta la
grandezza - CTDIvol. CTDIw / pitch
- che tiene conto delle variazioni di dose lungo
lasse z - e risulta, ovviamente, CTDIvol. CTDIw nel
caso di - pitch 1.
- Le grandezze CTDIw e CTDIvol. esprimono la
dose - media nel volume irradiato ed i relativi valori
sono - indipendenti dalla lunghezza della regione
irradiata.
15(No Transcript)
16Grandezze dosimetriche nella CT (5)
- Per tenere conto della lunghezza L (cm) della
- regione irradiata viene utilizzata la grandezza
- DLP (dose lunghezza)
- CTDIw L
- DLP mGy cm
- CTDIvol. L
-
- rispettivamente per la CT convenzionale e per
- quella elicoidale.
17Grandezze dosimetriche nella CT (6)
- Cosa diversa è la grandezza dose efficace E,
deputata - alla quantizzazione della probabilità di
produzione del - danno stocastico da radiazioni ionizzanti,
definita come - E ?T WT HT mSv
- con HT dose media ricevuta dallorgano o
tessuto T - WT fattore di peso che esprime la
suscettibilità - relativa dellorgano o tessuto
T alla produ- - zione del danno stocastico.
18Grandezze dosimetriche nella CT (7)
- La valutazione della dose efficace in ciascun
esame CT - è non facile, richiedendo la valutazione della
dose rice- - vuta da ciascun tipo di organo e tessuto
irradiato, e può - essere effettuata mediante
- misure con dosimetri TLD in fantoccio
antropo- - morfo, come p. e. effettuato per lesame
torace HR - con SSCT elicoidale F. Malgieri et al.
Radiologia - Medica 92, 1996
- lutilizzo di specifici programmi di calcolo
- lutilizzo di fattori di conversione della DLP
relativi - a ciascun tipo di esame CT riportati in
Reports.
19Valori medi della dose efficace per alcuni esami
radiologici Rad. Prot. n. 136, MHRA Ev. Cen. UK
Dep. Health, 2003
dose efficace mSv dose efficace mSv
TC R-X conv.
Mandibola 0,8 lt0,02 (OP)
Testa 2 0,03
Torace 8 0,02
Addome 10 0,7
Pelvi 10 0,7
20Rischio di morte per mSv UNSCEAR Report 1993
21Rischio di morte prodotto da 10000 esami su
pazienti di età tra 10 e 30 anni
Rxconv. TC
Mandibola 0,016 (OP) 0,64
Testa 0,024 1,6
Torace 0,016 6,4
Addome 0,56 8,0
Pelvi 0,56 8,0
22Tessuti irradiati in CT anche quando non
costituiscono la zona di interesse nellesame
Lens of the eye
Breast tissue
23Dosi tipiche mGy per esami CT in adulti
Shrimpton et al. 1991
Eame Occhi Tiroide Mam-melle Utero Ovaie Testi-coli
Testa 50 1.9 0.03
Spina cervic. 0.62 44 0.09
Spina torac. 0.04 0.46 28 0.02 0.02
Torace 0.14 2.3 21 0.06 0.08
Addome 0.05 0.72 8.0 8.0 0.7
Spina lomb. 0.01 0.13 2.4 2.7 0.06
Pelvi 0.03 26 23 1.7
Il simbolo indica che la dose è lt 0.005 mGy
24La CT a spirale somministra più o menodose al
paziente ?
- Dipende dalla scelta dei valori dei parametri.
- Anche se è possibile eseguire una CT a spirale
con dose inferiore rispetto a quella statica, in
pratica il patiente riceve dose maggiore a causa
dei fattori di fatto utilizzati (volume di
scansione, mAs, pitch, ampiezza dello strato).
25La CT multi-slice somministra più o menodose al
paziente ?
- La dose al paziente nella CT multi-slice può
essere maggionr di circa il 0-30 rispetto alla
CT a spirale a strato singolo.
26MSCT (Multi-Strato CT)
27Matrix detector arrayLight Speed G. E.
28Adaptive detector arrayEmotion-6 Siemens
29Hybrid detector arrayAquilon-16 Toshiba
30Aumento della dose/esame nella MSCTrispetto alla
SSCT elicoidale (1)
31Efficienza geometrica
- Leffetto della radiazione non utile (non
vista dai rivelatori) è descritto dalla grandezza
efficienza geometrica - rapporto tra lintegrale del profilo di
dose nella regione comprendente i rivelatori
utilizzati e linte grale del profilo di
dose totale lungo lasse z - IEC 60601-2-44 Ed. 2, 2003.
- Nella MSCT lefficienza geometrica varia da
circa il 50 per piccoli spessori di strato a
circa il 90 per gli spessori maggiori C. J.
Koller et al. B. J. Radiol. 76, 2003.
32Aumento della dose/esame nella MSCTrispetto alla
SSCT elicoidale (2)
33Dose/esame MSCT versus SSCT elicoidale
(1)Lincremento della dose/esame nella MSCT
rispetto alla CT elicoidale a strato singolo è
documentato in diversi studi e, in particolare
nella rassegna di G. Brix et al. Eur. Radiol.
13, 2003 relativa alla situazione in Germania
nellanno 2001, con lintroduzione delle
apparecchiature MSCT
n. simult. slices
n.ro 10 LightSpeed QX/i G. E. n.ro 10 LightSpeed QX/i G. E. n.ro 10 LightSpeed QX/i G. E. n.ro 10 LightSpeed QX/i G. E. 4
n.ro 5 LightSpeed Plus G. E. n.ro 5 LightSpeed Plus G. E. n.ro 5 LightSpeed Plus G. E. n.ro 5 LightSpeed Plus G. E. 4
n.ro 1 LightSpeed Plus G. E. n.ro 1 LightSpeed Plus G. E. n.ro 1 LightSpeed Plus G. E. n.ro 1 LightSpeed Plus G. E. 8
n.ro 7 Mx8000 Quad Philips n.ro 7 Mx8000 Quad Philips n.ro 7 Mx8000 Quad Philips n.ro 7 Mx8000 Quad Philips 4
n.ro 41 Volume Zoom Siemens n.ro 41 Volume Zoom Siemens n.ro 41 Volume Zoom Siemens n.ro 41 Volume Zoom Siemens 4
n.ro 1 Asteion Multi Toshiba n.ro 1 Asteion Multi Toshiba n.ro 1 Asteion Multi Toshiba n.ro 1 Asteion Multi Toshiba 4
n.ro 9 Aquilon Toshiba n.ro 9 Aquilon Toshiba n.ro 9 Aquilon Toshiba n.ro 9 Aquilon Toshiba 4
34Dose/esame MSCT versus SSCT elicoidale (1a) G.
Brix et al. Eur. Radiol. 13, 2003
35Dose/esame MSCT versus SSCT elicoidale (1b)G.
Brix et al. Eur. Radiol. 13, 2003
36Dose/esame MSCT versus SSCT elicoidale (2)
Altra rassegna S. J. Yates et al. B. J.
Radiol. 77, 2004 riporta le variazioni della
dose/esame nella MSCT rispetto alla SSCT
elicoidale rilevate nella regione orientale della
Gran Bretagna nel 2002, con la introduzione delle
apparecchiature MSCT
n. simult. slices
n. 4 LightSpeed Plus G.E. n. 4 LightSpeed Plus G.E. n. 4 LightSpeed Plus G.E. n. 4 LightSpeed Plus G.E. n. 4 LightSpeed Plus G.E. 4
n. 2 Somatom Sensation 4 n. 2 Somatom Sensation 4 n. 2 Somatom Sensation 4 n. 2 Somatom Sensation 4 n. 2 Somatom Sensation 4 4
n. 1 Somatom Sensation 16 n. 1 Somatom Sensation 16 n. 1 Somatom Sensation 16 n. 1 Somatom Sensation 16 n. 1 Somatom Sensation 16 16
37Dose/esame MSCT versus SSCT elicoidale (2a)S.
J. Yates B. J. Radiol. 77, 2004
38Dose/esame MSCT versus SSCT elicoidale (2b)S.
J. Yates B. J. Radiol. 77, 2004
39Dose/esame MSCT versus SSCT elicoidale (2d)S.
J. Yates B. J. Radiol. 77, 2004
40Riduzione della dose al paziente (1)
- Implementazione di complessi sistemi tracking
- che, mediante il movimento del tubo R-X o del
- fuoco o del collimatore, pilotato dalle
informa- - zioni fornite dai rivelatori periferici
adiacenti a - quelli utilizzati per la formazione delle
immagini, - realizzano la riduzione della penombra e miglio-
- rano lefficienza geometrica. T. L. Toth et
al. - Med. Phyisics. 27, 2000
41Riduzione della dose al paziente (2)
42Riduzione della dose al paziente (3)
43Riduzione della dose al paziente (4)
- Le innovazioni tecnologiche che contribuiscono
alla riduzione della dose al paziente hanno come
contestuale obiettivo il miglioramento o, almeno,
il mantenimento della qualità intrinseca delle
immagini. - Numerosi studi, J. E. Wildberger et al.
Invest. Radiol. 36, 2001 per gli esami
toracici, E. Coppenrath et al. Forts.
Roentgenstr. 27, 2003 e D. Sahani et al. J. of
Comp. Ass. Tom. 173, 2001 per gli esami
addominali, hanno rilevato come riducendo e
modulando i parametri di scansione sulle
caratteristiche di ciascun paziente si realizza
una accettabile qualità diagnostica delle
immagini con rilevante riduzione delle dosi.
44Riduzione della dose al paziente (5)
- È, pertanto, irrinunciabile limpegno degli
operatori che - dovrebbero ogni volta ricercare non la migliore
qualità - intrinseca delle immagini, ma la adeguatezza
della - qualità allo specifico quesito clinico, tenendo
presente - che
- da una parte, sono ingiustificate le dosi non
stretta- - mente necessarie al quesito clinico
- dallaltra, un esame inadeguato alla refertazione
realizzerebbe una dose totalmente ingiustificata.
45Qualità dellimmagine (1) spessore di strato e
mAs
-
-
_____________ - Il rumore è proporzionale a 1 / v spess.
strato , -
- ed
a 1 / v mAs . - Il contrasto è proporzionale a 1 / spess.
strato. - Segue che diminuendo lo spessore di strato
aumenta il contrasto ma aumenta anche, meno
velocemente, il rumore e, per pari livello di
rumore, devono essere aumentati i mAs.
46Qualità dellimmagine (2)kV (rispetto al valore
standard 120 kV)
- 80 - 100 kV danno migliore contrasto, ma
anche dose - maggiore a parità di
rumore - avendosi minore penetrazione dei
RX, - sono indicati nella radiologia
pediatrica. - 135 - 140 kV danno peggiore contrasto, con dose
poco - minore a parità di
rumore - avendosi maggiore penetrazione dei RX,
- sono indicati nei pazienti obesi.
47Qualità dellimmagine (3)pitch
- Nei MSCT un aumento del pitch accorcia la
durata dellesame, ma aumenta anche gli artefatti
elicoidali ed il rumore e vengono consigliati dai
costruttori, per mantenere inalterato il rumore,
valori consistente-mente aumentati dei mA e, in
alcuni casi, laumento dei mA avviene del tutto
automaticamente. - D. Sahani et al. J. Comp. Ass. Tom. 27,
2003 hanno rilevato che, per gli esami
addominali con il MSCT Light Speed QX/I G. E.,
aumentando il pitch da 0,75 a 1,5 con aumento dei
mA limitato a circa il 26 in luogo del circa 66
consigliato dal costruttore, si ottiene una
accettabile qualità con riduzione della dose del
30-40.
48Dose al paziente e valori LDR (1)
49Dose al paziente e valori LDR (2)
50Dose al paziente e valori LDR (3)
51Dose al paziente e valori LDR (4)
- Risulta che nel Centro E, ove sono implementate
proce- - dure di ottimizzazione con la stretta
collaborazione dei - Fisici e T.S.R.M., le dosi sono sistematicamente
inferiori - che negli altri Centri con la medesima MSCT.
- Scaturisce pure che per taluni esami MSCT non è
di - fatto possibile rientrare nei valori LDR
prescritti e, se - non si vuole rinunciare ai vantaggi della MSCT,
devono - essere definiti specifici valori delle LDR per
alcuni esami - MSCT, come proposto da A. Workman et al. IPEM/
- NRPB/RCR/CoR/BIR diagn. ref. levels working
party. - IPEM Newsletter 67 2000 ed auspicato da altri
Autori - S. J. Yates et al. B. J. Radiol. 77, 2004.
52Conclusioni
- La CT, in particolare la MSCT, offre
irrinunciabili vantaggi in molte situazioni
cliniche. - Le più elevate dosi ai pazienti, unitamente
alla sempre crescente diffusione degli esami TC,
rendono necessari ulteriori sforzi da parte dei
costruttori e, soprattutto, da parte degli
utilizzatori finalizzati al contenimento della
dose. - Deve, in particolare, essere tenuto sempre
presente che sono ingiustificate procedure che
realizzano incrementi della dose non necessari
ai fini diagnostici, ma unica mente
indirizzati al conseguimento della migliore
qualità iconografica delle immagini.