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Title: Titolo 30pt Univers 65 bold Sottotitolo 26pt Univers 65


1
La revisione delle disponibilità finanziarie
2
Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
3
La revisione delle disponibilità finanziarieLa
gestione delle disponibilità finanziarie
  • La gestione delle disponibilità finanziarie da
    parte della funzione di Tesoreria è finalizzata
    alla minimizzazione dei costi connessi al
    reperimento delle risorse finanziarie da
    investire nelle attività ordinarie dellazienda.
  • Tale attività dovrebbe inoltre consentire il
    costante monitoraggio degli equilibri
    economico-finanziari aziendali e permettere
    leffettuazione tempestiva degli eventuali
    interventi correttivi.
  • La gestione della Tesoreria, quindi, ha come
    oggetto la massimizzazione dei profitti e/o la
    minimizzazione dei costi connessi a poste di
    bilancio quali
  • disponibilità liquide
  • strumenti dindebitamento
  • strumenti dinvestimento a breve e a lungo
    termine
  • strumenti derivati.

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La revisione delle disponibilità finanziarieLa
gestione delle disponibilità finanziarie (segue)
  • I principi contabili nazionali di riferimento
    sono i seguenti
  • OIC 14 Disponibilità liquide,
  • OIC 19 Debiti,
  • OIC 20 Titoli e partecipazioni,
  • OIC 3 Informativa sugli strumenti finanziari in
    nota integrativa.
  • Quanto ai principi contabili internazionali i
    documenti di riferimento sono
  • IAS 39 Financial instruments Recognition and
    Measurement,
  • IAS 32 Financial instruments Disclosures and
    Presentation,
  • IFRS 7 Financial instruments Disclosures.
  • Nel seguito verrà data una breve descrizione del
    trattamento contabile previsto dai principi
    contabili nazionali relativamente alle poste in
    esame verranno anche illustrate le principali
    procedure di revisione applicabili.

5
Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
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La revisione delle disponibilità finanziarie
Disponibilità liquide
  • Le disponibilità liquide includono la cassa e i
    suoi equivalenti rappresentati da investimenti a
    breve termine estremamente liquidi e facilmente
    convertibili in un ammontare predeterminato di
    disponibilità senza significativi rischi di
    modifica nel loro valore. Esse includono ad
    esempio
  • depositi bancari e postali
  • assegni, denaro e valori in cassa
  • fondi liquidi vincolati.
  • La classificazione prevista in bilancio è nella
    voce Disponibilità liquide.
  • La rilevazione in bilancio può essere effettuata
    solo per fondi realmente esistenti.

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La revisione delle disponibilità finanziarie
Disponibilità liquide (segue)
  • I saldi dei conti correnti devono tenere conto di
    tutti gli assegni emessi, dei bonifici disposti e
    degli incassi effettuati entro la data di
    chiusura dellesercizio, anche se le contabili
    bancarie sono pervenute nellesercizio
    successivo.
  • I saldi dei conti correnti attivi e passivi,
    ancorchè detenuti nei confronti di una medesima
    controparte bancaria non possono essere
    compensati. In bilancio, pertanto, deve essere
    data una rappresentazione a saldi aperti della
    situazione finanziaria nei confronti del sistema
    bancario.
  • I crediti verso banche, come gli altri crediti,
    devono essere iscritti in bilancio e valutati al
    presumibile valore di realizzo, con un esplicito
    rinvio ai principi contabili e ai postulati del
    bilancio desercizio.
  • Tra le informazioni da fornire nella nota
    integrativa sono incluse la natura dei fondi
    liquidi vincolati e durata del vincolo, nonchè
    lutilizzo di eventuali sistemi di cash pooling
    se rilevanti.

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Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
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La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dindebitamento
  • Gli strumenti dindebitamento cui limpresa ha
    accesso, nellambito della gestione delle
    funzioni di Tesoreria, sono tipicamente
    rappresentati da finanziamenti a breve e medio
    termine concessi dal sistema bancario. La forma
    tecnica assunta da tali finanziamenti può essere
    la più diversa (ad esempio mutui o aperture di
    conto corrente).
  • Tali poste, iscritte in bilancio nella voce
    Debiti verso banche, sono iscritti e valutati
    al loro valore nominale.
  • Sono inclusi nella voce debiti verso banche, tra
    le esposizioni a breve termine, anche gli
    scoperti di conto corrente. Come per i saldi
    dellattivo, devono essere inclusi tutti i
    movimenti intervenuti entro la fine
    dellesercizio anche qualora il regolamento
    avvenga nellesercizio successivo.

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La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dindebitamento (segue)
  • La negoziazione di condizioni di tasso e durata
    in linea con le necessità finanziarie derivanti
    dai piani di sviluppo attuali e/o futuri
    dellazienda è una delle funzioni più importanti
    della Tesoreria.
  • Non solo il reperimento di mezzi finanziari, ma
    più ancora la tempistica delle scadenze e dei
    connessi oneri finanziari consentono di ridurre
    il peso complessivo della gestione finanziaria
    sulla gestione ordinaria e conseguentemente
    sullutile desercizio.
  • Il raggiungimento della minimizzazione degli
    oneri finanziari connessi ad uno strumento
    dindebitamento può essere raggiunto anche
    attraverso una gestione più sofisticata della
    Tesoreria che comporta lutilizzato anche di
    strumenti finanziari derivati.
  • Di tale modalità di gestione si dirà più
    diffusamente nel seguito.

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La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dindebitamento (segue)
  • Ciò che preme qui sottolineare è che la gestione
    integrata della Tesoreria attraverso lutilizzo
    di strumenti derivati, sottoscritti di fatto con
    mere finalità di copertura, può diventare più
    onerosa di una gestione tradizionale se non
    affrontata con adeguate competenze tecniche e
    gestionali.
  • Uno degli aspetti fondamentali, infatti, valutato
    anche dagli intermediari finanziari nella fase
    preliminare alla stipula delloperazione, è
    proprio lesperienza in materia dinvestimenti e
    la competenza tecnica da parte del soggetto che
    intende sottoscrivere il contratto.
  • Di tutto ciò si parlerà più diffusamente a
    proposito degli strumenti finanziari derivati.

12
Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
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La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dinvestimento
  • Gli strumenti dinvestimento utilizzati con
    finalità di Tesoreria sono tipicamente strumenti
    finanziari a breve e medio termine, utilizzabili
    dallazienda per linvestimento delle
    disponibilità liquide.
  • Si tratta tipicamente di
  • titoli di debito (titoli di stato, obbligazioni
    corporate)
  • titoli di capitale
  • strumenti dimpiego a breve termine (PCT - Pronti
    contro Termine).
  • Tali strumenti vengono classificati in bilancio
    in base alle finalità con cui sono stati
    acquisiti nel caso della gestione di Tesoreria
    essi sono iscritti nellAttivo circolante.
  • Qualora la finalità perseguita dallimpresa fosse
    dinvestimento durevole/strategico, le medesime
    attività finanziarie sarebbero classificate tra
    le Immobilizzazioni finanziarie.

14
La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dinvestimento (segue)
  • Liscrizione iniziale di tali strumenti avviene
    al costo dacquisto, pari al corrispettivo pagato
    aumentato delle componenti di costo direttamente
    attribuibili allo strumento.
  • Successivamente, ad ogni data di bilancio o di
    valutazione infra-annuale, le attività
    finanziarie vengono valutate al minore tra costo
    e mercato.

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La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dinvestimento (segue)
  • Per quanto riguarda la definizione di valore di
    mercato, il recente recepimento della direttiva
    CEE sul Fair value degli strumenti finanziari
    anche allinterno del nostro ordinamento ha
    comportato una progressiva, anche se non ancora
    totale, convergenza tra il set dei principi
    contabili nazionali e quelli internazionali.
  • Infatti, i principi contabili nazionali
    tipicamente caratterizzati da una
    rappresentazione a costo delle attività e
    passività aziendali hanno parzialmente fatto
    proprio un concetto tipico dei sistemi
    anglosassoni e americani, ovvero la
    rappresentazione del patrimonio aziendale a
    valori correnti cioè a valore di mercato.
  • Il fair value cui fa riferimento la direttiva
    CEE, nonché il principio contabile nazionale OIC
    3, infatti, attinge direttamente alle definizioni
    date dai principi contabili internazionali.

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La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dinvestimento (segue)
  • In particolare, lo IAS 39 definisce il fair value
    (nel seguito anche FV) come il valore equo a cui
    due controparti libere e indipendenti sono
    disposte a concludere una transazione. Tale
    valore può essere rappresentato dalle quotazioni
    di mercato, ma non necessariamente queste sono
    lunica sua misura disponibile.
  • Nella determinazione del FV degli strumenti
    finanziari, lo IAS 39 fa riferimento a prezzi
    definiti su mercati cosiddetti attivi, ovvero non
    necessariamente mercati regolamentati con
    quotazioni ufficiali (ad esempio la Borsa
    italiana, il NYSE, il NASDAQ, il FTSE solo per
    nominarne alcuni) ma anche mercati contribuiti,
    in cui cioè il numero delle transazioni, i volumi
    delle stesse nonché il numero di operatori che
    partecipano agli scambi è tale da far ritenere
    che il prezzo a cui le transazioni vengono
    effettuate sia tale da essere rappresentativo del
    valore di mercato dellattività sottostante.

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La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dinvestimento (segue)
  • Qualora non siano disponibili prezzi di mercato
    (ufficiali o contribuiti) il valore di
    unattività finanziaria può essere stimato anche
    attraverso lutilizzo di modelli di pricing che
    ne determinano il FV sulla base dei flussi
    economici futuri che la società sarà in grado di
    generare in termini di dividendo distribuito agli
    azionisti (dividend discount model) nel caso di
    titoli di capitale o in termini di flussi
    reddituali futuri attesi (discount cash flow
    model) nel caso di titoli di debito.

18
Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
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La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati
  • Come detto in precedenza, una gestione attenta
    della Tesoreria deve avere come obiettivo la
    minimizzazione dei costi di reperimento delle
    risorse finanziarie di cui lazienda necessita.
  • Tale minimizzazione di costi può anche essere
    perseguita attraverso il fixing del costo
    dellindebitamento ad un livello prefissato, che
    sia immune da andamenti di parametri di mercato
    quale appunto i tassi dinteresse.
  • Tale obiettivo può essere perseguito attraverso
    lutilizzo dei cosiddetti strumenti finanziari
    derivati.
  • Uno strumento finanziario derivato è così
    definito in quanto il suo valore (fair value)
    deriva da quello di unattività sottostante o è
    correlato allandamento di nozionali sottostanti
    legati a parametri di mercato (es. tassi, cambi)
    o a indici (es. indici di borsa o indice dei
    prezzi).

20
La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
  • Con riferimento a questa specifica categoria di
    strumenti finanziari, il principio contabile OIC
    3 fa esplicito rimando allo IAS 39, mancando nel
    nostro ordinamento nonché nel sistema dei
    principi contabili nazionali un principio
    contabile specificatamente dedicato agli
    strumenti derivati.
  • Lo IAS 39, oltre a dare la definizione di
    derivato, identifica le modalità con cui esso
    deve essere rilevato e valutato nonché le
    finalità gestionali con cui può essere
    utilizzato.
  • Quanto a queste ultime, gli strumenti derivati
    possono essere utilizzati dallimpresa con le
    finalità di copertura (hedging) di cui si è detto
    in precedenza, nonché con finalità speculative
    (trading).
  • Il trattamento contabile riservato a tali
    strumenti è differente a seconda della finalità
    con cui limpresa li ha sottoscritti, come nel
    seguito illustrato.

21
La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
  • Gli strumenti tipicamente (e più diffusi)
    utilizzati dalla Tesoreria con finalità di
    copertura sono gli IRS-Interest Rate Swap, che
    consentono di trasformare il costo per
    lindebitamento (strumenti dindebitamento
    tipicamente a tasso variabile) in un costo fisso
    (tasso fisso), mediante lo scambio di
    differenziali con la controparte Banca calcolati
    come segue
  • Tasso variabile nozionale sottostante (cash in
    o gamba receive)
  • Tasso fisso nozionale sottostante (cash out o
    gamba pay).
  • Attraverso questo strumento la società si copre
    dal rischio che un rialzo dei tassi dinteresse
    comporti un maggiore onere degli strumenti
    dindebitamento.

22
La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
  • In questo caso la contabilizzazione del derivato
    non richiede lappostazione di nessuna partita
    contabile in bilancio, ad eccezione dei
    differenziali scambiati tra le parti, in quanto
    tali operazioni sono considerate operazioni
    fuori bilancio. Esse trovano indicazione solo
    tra gli Impegni e rischi.
  • Perché loperatività in derivati possa essere
    considerata di copertura è tuttavia necessario
    che lazienda dimostri lesistenza di una
    relazione di copertura.

23
La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
  • Le modalità con cui tale relazione può essere
    dimostrata sono disciplinate in maniera
    stringente dallo IAS 39 e in maniera meno
    chiaramente definita nel corpo dei principi
    contabili nazionali. In questultimo caso è
    sufficiente dimostrare lesistenza di una
    correlazione tra le caratteristiche della posta
    oggetto di copertura (es. mutuo) e le
    caratteristiche della posta di copertura (es.
    IRS) alla data di inizio della relazione e
    durante tutta la sua durata.
  • Infatti, nel caso in cui durante la vita
    delloperazione tale correlazione venga meno, la
    società dovrà riclassificare lo strumento come
    derivato di negoziazione e procedere alla sua
    contabilizzazione secondo le modalità che
    verranno esposte nel seguito.

24
La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
  • Nel caso di strumenti derivati sottoscritti con
    finalità di copertura, il principio contabile
    richiede tuttavia che vengano fornite in nota
    integrativa e in relazione sulla gestione una
    serie di informazioni di tipo qualitativo e
    quantitativo, come nel seguito dettagliato.
  • È richiesto alla società di indicare in nota
    integrativa
  • natura delle operazioni poste in essere (hedging
    o trading)
  • entità degli strumenti utilizzati
  • fair value degli strumenti alla data di redazione
    del bilancio
  • assunti su cui si basa la determinazione del fair
    value di tali strumenti
  • condizioni significative che possono modificare
    importo, scadenza e flussi finanziari connessi.

25
La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
  • Quanto allinformativa da fornire in relazione
    sulla gestione, agli Amministratori è richiesto
    di indicare
  • gli obiettivi e le politiche della società in
    materia di gestione del rischio finanziario,
    compresa la politica di copertura
  • lesposizione della società al rischio di prezzo,
    al rischio di credito, al rischio di liquidità e
    al rischio di variazione dei flussi finanziari.

26
La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
  • Si è detto in precedenza che oltre alla finalità
    di copertura, la società può sottoscrivere un
    contratto derivato con finalità di trading.
  • In questo caso, il criterio di contabilizzazione
    in bilancio è al minore tra costo e mercato.
    Ciò comporta che tutti gli strumenti derivati di
    trading che comportino variazioni di FV negativo
    troveranno appostazione contabile in bilancio tra
    i fondi rischi e oneri per il valore eccedente
    (al ribasso) il loro costo.
  • Il FV negativo del derivato rappresenta infatti
    lonere potenziale che la società dovrebbe
    sostenere alla data di valutazione per
    lestinzione della passività legata allo
    strumento derivato.
  • Il FV positivo di tali strumenti invece non
    trova alcuna appostazione contabile in bilancio,
    essendo il generale criterio di valutazione,
    appunto, il minore tra costo e mercato.

27
La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
  • Quanto alla determinazione del fair value di uno
    strumento derivato, trattandosi per lo più di
    transazioni tra le parti, non quotate su mercati
    regolamentati (con eccezioni legate a strumenti
    derivati quali futures ad esempio), esso viene
    determinato attraverso modelli di pricing che
    differiscono in base alle caratteristiche e al
    grado di complessità dello strumento.
  • In particolare, per quanto riguarda gli strumenti
    di tipo IRS, nella loro versione cd. plain
    vanilla, il fair value viene determinato come
    valore attuale netto dei flussi finanziari futuri
    che verranno scambiati tra le parti (cash in e
    cash out).
  • Nel caso lo strumento derivato abbia una
    struttura più complessa, risultato della
    combinazione in ununico strumento di più
    componenti elementari di tipo plain, il modello
    di pricing valuterà il fair value di ciascuna
    componente elementare e per riaggregazione il
    fair value della struttura.

28
La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
  • Vale la pena di ricordare che le strutture che i
    derivati possono assumere possono essere anche
    molto complesse, difficili da valutare
    nellefficacia quali strumenti di copertura
    nonché negli impatti potenziali che le correlate
    variazioni di fair value possono avere sul
    business aziendale.
  • Le funzioni aziendali devono pertanto essere
    competenti e tale competenza, come detto in
    precedenza, deve anche essere accertata dalla
    controparte bancaria in via preliminare alla
    stipula delloperazione.
  • La complessità degli strumenti in questione
    nonché probabilmente la loro scarsa conoscenza da
    parte degli addetti ai lavori sono alla base
    dei fenomeni di reclamo/contenzioso a cui si
    assiste oggi nel sistema bancario.

29
Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
30
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione
  • Alcuni dei principi di revisione applicabili alla
    revisione delle disponibilità finanziarie sono
  • PR 230, relativamente alla documentazione
    dellattività di revisione
  • PR 320, relativamente alla definizione delle
    soglie di materialità
  • PR 500 e PR 501, relativamente agli elementi
    probativi della revisione, tra cui la richiesta
    di conferme a terzi
  • PR 530, relativamente alla dimensione del
    campione per le verifiche di dettaglio.

31
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
  • I principali obiettivi della revisione contabile
    delle poste che costituiscono le disponibilità
    finanziarie sono
  • accertamento dellesistenza (E)
  • accertamento della libera disponibilità (O)
  • accertamento della completezza (C)
  • competenza delle operazioni (A)
  • corretta esposizione in bilancio (P)
  • corretta valutazione (V)
  • uniformità dei principi contabili rispetto
    allesercizio precedente.
  • La corretta valutazione deve essere intesa sia
    come correttezza del prezzo utilizzato sia come
    corretta e completa valutazione delle passività
    potenziali connesse a tali poste (ad esempio FV
    negativo dei derivati di negoziazione).

32
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
  • Le principali procedure di revisione possono
    essere distinte e riepilogate per le varie voci
    di bilancio che costituiscono le disponibilità
    finanziarie come di seguito riportato.
  • Cassa e disponibilità liquide
  • conteggio fisico delle giacenze di cassa
  • richiesta di informazioni scritte alle banche
    (conferme o altre informazioni)
  • analisi dei prospetti di riconciliazione
    predisposti dalla società nel caso di stati di
    non concordanza
  • verifica della corretta registrazione in
    contabilità (cut-off finanziario) delle
    operazioni patrimoniali e delle competenze
    economiche.

33
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
  • Quanto alla richiesta di informazioni scritte
    alle banche (c.d. circolarizzazione), la
    procedura di revisione si sostanzia nellinvio di
    una lettera alla banca controparte in cui viene
    richiesta lindicazione dettagliata di tutti i
    rapporti in essere alla data di circolarizzazione
    con i relativi saldi. Sono pertanto inclusi tutti
    i conti correnti attivi e passivi, i
    finanziamenti, gli strumenti derivati e le
    eventuali garanzie prestate e ricevute.
  • La risposta da parte della banca perviene con il
    modulo ABI.
  • Gli stati di non concordanza sono prevalentemente
    legati al differente criterio temporale di
    contabilizzazione delle operazioni tra banca
    (data valuta) e impresa (data operazione).

34
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
  • Strumenti dindebitamento
  • richiesta di informazioni scritte alle banche
    (conferme o altre informazioni)
  • analisi dei prospetti di riconciliazione
    predisposti dalla società nel caso di stati di
    non concordanza
  • verifica della corretta registrazione in
    contabilità (cut-off finanziario) delle
    operazioni patrimoniali e delle competenze
    economiche.

35
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
  • Strumenti dinvestimento
  • richiesta di informazioni scritte alle banche
    (conferme circa lesistenza fisica dei titoli in
    deposito o altre informazioni di natura
    qualitativa)
  • verifica della corretta registrazione in
    contabilità (cut-off finanziario) delle
    operazioni patrimoniali e delle competenze
    economiche correlate
  • analisi di ragionevolezza circa i metodi di
    valutazione utilizzati e verifiche di dettaglio
    circa la correttezza della valutazione
  • analisi circa lassenza di perdite durevoli di
    valore non adeguatamente riflesse in bilancio.

36
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
  • Le verifiche circa la correttezza/ragionevolezza
    delle valutazioni possono essere svolte tramite
  • verifiche di corrispondenza dei prezzi utilizzati
    con i prezzi ufficiali, nel caso in cui si tratti
    di prezzi di mercato
  • analisi di ragionevolezza delle assumption
    sottostanti i modelli di pricing
  • riperformance delle valutazioni nel caso in cui
    vangano utilizzati modelli di pricing.

37
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
  • Strumenti derivati
  • richiesta di informazioni scritte alle banche
    (conferme circa lesistenza/completezza dello
    strumento e indicazione del relativo fair value)
  • verifica della corretta registrazione in
    contabilità (cut off finanziario) delle
    competenze economiche correlate
  • analisi di ragionevolezza delle assumption
    sottostanti i modelli di pricing
  • analisi di ragionevolezza circa le politiche di
    gestione dei rischi adottati dalla società
  • verifica circa lesistenza di una relazione di
    copertura per gli strumenti identificati come di
    hedging e analisi della documentazione a supporto
    di tal strategia.

38
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
  • Quanto alla richiesta di informazioni scritte
    alle banche, vale quanto detto a proposito delle
    disponibilità liquide.
  • Quanto alle verifiche circa la valutazione di
    tali strumenti, vale quanto detto a proposito
    degli strumenti dinvestimento.
  • Relativamente alle verifiche sullesistenza della
    relazione di copertura, la prassi più diffusa
    consiste nel verificare come detto in
    precedenza lesistenza di una correlazione tra
    le caratteristiche della posta coperta e quella
    dello strumento di copertura.
  • In particolare verrà verificata la coincidenza
    di
  • data stipula
  • data scadenza
  • nozionale di riferimento
  • parametri di riferimento (tasso).

39
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
  • Lo IAS 39, come detto in precedenza, indica
    modalità più stringenti per la verifica
    dellesistenza di una relazione di copertura. In
    particolare, la società deve essere in grado di
    produrre adeguata e formalizzata documentazione a
    supporto.
  • Lo IAS 39 richiede inoltre di verificare
    lefficacia (oltre allesistenza) della relazioni
    di copertura, in via prospettica (vale a dire
    alla inception date) e in via retrospettiva
    (ovvero ad ogni data di valutazione per il
    periodo di tempo intercorso dalla inception
    date).
  • Tale efficacia viene misurata in termini di
    variazioni di FV degli strumenti di copertura e
    coperti, che devono permanere entro livelli
    quantitativi predeterminati (80-125).

40
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
  • La richiesta di informazioni scritte alle banche
    è una procedura di revisione obbligatoria
    prevista dai principi di revisione e deve essere
    indirizzata a tutti gli istituti di credito con
    cui la società intrattiene o ha intrattenuto
    rapporti nel corso dellesercizio.
  • Un approccio diverso è previsto nel caso in cui
    si tratti di revisione di intermediari finanziari
    laddove, in considerazione delle caratteristiche
    differenti del business, il principio di
    revisione 1006 prevede che la circolarizzazione
    delle banche possa essere fatta per un campione
    di controparti.

41
La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
  • La modalità di svolgimento di tale procedura
    richiede che la lettera di conferma venga
    predisposta dalla società ma che linvio della
    stessa avvenga da parte della società di
    revisione/revisore.
  • In termini di documentazione delle procedure di
    revisione svolte, le risposte a tali lettere
    devono pervenire in originale (sono esclusi fax o
    altri supporti cartacei).
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