Title: Titolo 30pt Univers 65 bold Sottotitolo 26pt Univers 65
1La revisione delle disponibilità finanziarie
2Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
3La revisione delle disponibilità finanziarieLa
gestione delle disponibilità finanziarie
- La gestione delle disponibilità finanziarie da
parte della funzione di Tesoreria è finalizzata
alla minimizzazione dei costi connessi al
reperimento delle risorse finanziarie da
investire nelle attività ordinarie dellazienda. - Tale attività dovrebbe inoltre consentire il
costante monitoraggio degli equilibri
economico-finanziari aziendali e permettere
leffettuazione tempestiva degli eventuali
interventi correttivi. - La gestione della Tesoreria, quindi, ha come
oggetto la massimizzazione dei profitti e/o la
minimizzazione dei costi connessi a poste di
bilancio quali - disponibilità liquide
- strumenti dindebitamento
- strumenti dinvestimento a breve e a lungo
termine - strumenti derivati.
4La revisione delle disponibilità finanziarieLa
gestione delle disponibilità finanziarie (segue)
- I principi contabili nazionali di riferimento
sono i seguenti - OIC 14 Disponibilità liquide,
- OIC 19 Debiti,
- OIC 20 Titoli e partecipazioni,
- OIC 3 Informativa sugli strumenti finanziari in
nota integrativa. - Quanto ai principi contabili internazionali i
documenti di riferimento sono - IAS 39 Financial instruments Recognition and
Measurement, - IAS 32 Financial instruments Disclosures and
Presentation, - IFRS 7 Financial instruments Disclosures.
- Nel seguito verrà data una breve descrizione del
trattamento contabile previsto dai principi
contabili nazionali relativamente alle poste in
esame verranno anche illustrate le principali
procedure di revisione applicabili.
5Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
6La revisione delle disponibilità finanziarie
Disponibilità liquide
- Le disponibilità liquide includono la cassa e i
suoi equivalenti rappresentati da investimenti a
breve termine estremamente liquidi e facilmente
convertibili in un ammontare predeterminato di
disponibilità senza significativi rischi di
modifica nel loro valore. Esse includono ad
esempio - depositi bancari e postali
- assegni, denaro e valori in cassa
- fondi liquidi vincolati.
- La classificazione prevista in bilancio è nella
voce Disponibilità liquide. - La rilevazione in bilancio può essere effettuata
solo per fondi realmente esistenti.
7La revisione delle disponibilità finanziarie
Disponibilità liquide (segue)
- I saldi dei conti correnti devono tenere conto di
tutti gli assegni emessi, dei bonifici disposti e
degli incassi effettuati entro la data di
chiusura dellesercizio, anche se le contabili
bancarie sono pervenute nellesercizio
successivo. - I saldi dei conti correnti attivi e passivi,
ancorchè detenuti nei confronti di una medesima
controparte bancaria non possono essere
compensati. In bilancio, pertanto, deve essere
data una rappresentazione a saldi aperti della
situazione finanziaria nei confronti del sistema
bancario. - I crediti verso banche, come gli altri crediti,
devono essere iscritti in bilancio e valutati al
presumibile valore di realizzo, con un esplicito
rinvio ai principi contabili e ai postulati del
bilancio desercizio. - Tra le informazioni da fornire nella nota
integrativa sono incluse la natura dei fondi
liquidi vincolati e durata del vincolo, nonchè
lutilizzo di eventuali sistemi di cash pooling
se rilevanti.
8Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
9La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dindebitamento
- Gli strumenti dindebitamento cui limpresa ha
accesso, nellambito della gestione delle
funzioni di Tesoreria, sono tipicamente
rappresentati da finanziamenti a breve e medio
termine concessi dal sistema bancario. La forma
tecnica assunta da tali finanziamenti può essere
la più diversa (ad esempio mutui o aperture di
conto corrente). - Tali poste, iscritte in bilancio nella voce
Debiti verso banche, sono iscritti e valutati
al loro valore nominale. - Sono inclusi nella voce debiti verso banche, tra
le esposizioni a breve termine, anche gli
scoperti di conto corrente. Come per i saldi
dellattivo, devono essere inclusi tutti i
movimenti intervenuti entro la fine
dellesercizio anche qualora il regolamento
avvenga nellesercizio successivo.
10La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dindebitamento (segue)
- La negoziazione di condizioni di tasso e durata
in linea con le necessità finanziarie derivanti
dai piani di sviluppo attuali e/o futuri
dellazienda è una delle funzioni più importanti
della Tesoreria. - Non solo il reperimento di mezzi finanziari, ma
più ancora la tempistica delle scadenze e dei
connessi oneri finanziari consentono di ridurre
il peso complessivo della gestione finanziaria
sulla gestione ordinaria e conseguentemente
sullutile desercizio. - Il raggiungimento della minimizzazione degli
oneri finanziari connessi ad uno strumento
dindebitamento può essere raggiunto anche
attraverso una gestione più sofisticata della
Tesoreria che comporta lutilizzato anche di
strumenti finanziari derivati. - Di tale modalità di gestione si dirà più
diffusamente nel seguito.
11La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dindebitamento (segue)
- Ciò che preme qui sottolineare è che la gestione
integrata della Tesoreria attraverso lutilizzo
di strumenti derivati, sottoscritti di fatto con
mere finalità di copertura, può diventare più
onerosa di una gestione tradizionale se non
affrontata con adeguate competenze tecniche e
gestionali. - Uno degli aspetti fondamentali, infatti, valutato
anche dagli intermediari finanziari nella fase
preliminare alla stipula delloperazione, è
proprio lesperienza in materia dinvestimenti e
la competenza tecnica da parte del soggetto che
intende sottoscrivere il contratto. - Di tutto ciò si parlerà più diffusamente a
proposito degli strumenti finanziari derivati.
12Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
13La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dinvestimento
- Gli strumenti dinvestimento utilizzati con
finalità di Tesoreria sono tipicamente strumenti
finanziari a breve e medio termine, utilizzabili
dallazienda per linvestimento delle
disponibilità liquide. - Si tratta tipicamente di
- titoli di debito (titoli di stato, obbligazioni
corporate) - titoli di capitale
- strumenti dimpiego a breve termine (PCT - Pronti
contro Termine). - Tali strumenti vengono classificati in bilancio
in base alle finalità con cui sono stati
acquisiti nel caso della gestione di Tesoreria
essi sono iscritti nellAttivo circolante. - Qualora la finalità perseguita dallimpresa fosse
dinvestimento durevole/strategico, le medesime
attività finanziarie sarebbero classificate tra
le Immobilizzazioni finanziarie.
14La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dinvestimento (segue)
- Liscrizione iniziale di tali strumenti avviene
al costo dacquisto, pari al corrispettivo pagato
aumentato delle componenti di costo direttamente
attribuibili allo strumento. - Successivamente, ad ogni data di bilancio o di
valutazione infra-annuale, le attività
finanziarie vengono valutate al minore tra costo
e mercato.
15La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dinvestimento (segue)
- Per quanto riguarda la definizione di valore di
mercato, il recente recepimento della direttiva
CEE sul Fair value degli strumenti finanziari
anche allinterno del nostro ordinamento ha
comportato una progressiva, anche se non ancora
totale, convergenza tra il set dei principi
contabili nazionali e quelli internazionali. - Infatti, i principi contabili nazionali
tipicamente caratterizzati da una
rappresentazione a costo delle attività e
passività aziendali hanno parzialmente fatto
proprio un concetto tipico dei sistemi
anglosassoni e americani, ovvero la
rappresentazione del patrimonio aziendale a
valori correnti cioè a valore di mercato. - Il fair value cui fa riferimento la direttiva
CEE, nonché il principio contabile nazionale OIC
3, infatti, attinge direttamente alle definizioni
date dai principi contabili internazionali.
16La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dinvestimento (segue)
- In particolare, lo IAS 39 definisce il fair value
(nel seguito anche FV) come il valore equo a cui
due controparti libere e indipendenti sono
disposte a concludere una transazione. Tale
valore può essere rappresentato dalle quotazioni
di mercato, ma non necessariamente queste sono
lunica sua misura disponibile. - Nella determinazione del FV degli strumenti
finanziari, lo IAS 39 fa riferimento a prezzi
definiti su mercati cosiddetti attivi, ovvero non
necessariamente mercati regolamentati con
quotazioni ufficiali (ad esempio la Borsa
italiana, il NYSE, il NASDAQ, il FTSE solo per
nominarne alcuni) ma anche mercati contribuiti,
in cui cioè il numero delle transazioni, i volumi
delle stesse nonché il numero di operatori che
partecipano agli scambi è tale da far ritenere
che il prezzo a cui le transazioni vengono
effettuate sia tale da essere rappresentativo del
valore di mercato dellattività sottostante.
17La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti dinvestimento (segue)
- Qualora non siano disponibili prezzi di mercato
(ufficiali o contribuiti) il valore di
unattività finanziaria può essere stimato anche
attraverso lutilizzo di modelli di pricing che
ne determinano il FV sulla base dei flussi
economici futuri che la società sarà in grado di
generare in termini di dividendo distribuito agli
azionisti (dividend discount model) nel caso di
titoli di capitale o in termini di flussi
reddituali futuri attesi (discount cash flow
model) nel caso di titoli di debito.
18Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
19La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati
- Come detto in precedenza, una gestione attenta
della Tesoreria deve avere come obiettivo la
minimizzazione dei costi di reperimento delle
risorse finanziarie di cui lazienda necessita. - Tale minimizzazione di costi può anche essere
perseguita attraverso il fixing del costo
dellindebitamento ad un livello prefissato, che
sia immune da andamenti di parametri di mercato
quale appunto i tassi dinteresse. - Tale obiettivo può essere perseguito attraverso
lutilizzo dei cosiddetti strumenti finanziari
derivati. - Uno strumento finanziario derivato è così
definito in quanto il suo valore (fair value)
deriva da quello di unattività sottostante o è
correlato allandamento di nozionali sottostanti
legati a parametri di mercato (es. tassi, cambi)
o a indici (es. indici di borsa o indice dei
prezzi).
20La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
- Con riferimento a questa specifica categoria di
strumenti finanziari, il principio contabile OIC
3 fa esplicito rimando allo IAS 39, mancando nel
nostro ordinamento nonché nel sistema dei
principi contabili nazionali un principio
contabile specificatamente dedicato agli
strumenti derivati. - Lo IAS 39, oltre a dare la definizione di
derivato, identifica le modalità con cui esso
deve essere rilevato e valutato nonché le
finalità gestionali con cui può essere
utilizzato. - Quanto a queste ultime, gli strumenti derivati
possono essere utilizzati dallimpresa con le
finalità di copertura (hedging) di cui si è detto
in precedenza, nonché con finalità speculative
(trading). - Il trattamento contabile riservato a tali
strumenti è differente a seconda della finalità
con cui limpresa li ha sottoscritti, come nel
seguito illustrato.
21La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
- Gli strumenti tipicamente (e più diffusi)
utilizzati dalla Tesoreria con finalità di
copertura sono gli IRS-Interest Rate Swap, che
consentono di trasformare il costo per
lindebitamento (strumenti dindebitamento
tipicamente a tasso variabile) in un costo fisso
(tasso fisso), mediante lo scambio di
differenziali con la controparte Banca calcolati
come segue - Tasso variabile nozionale sottostante (cash in
o gamba receive) - Tasso fisso nozionale sottostante (cash out o
gamba pay). - Attraverso questo strumento la società si copre
dal rischio che un rialzo dei tassi dinteresse
comporti un maggiore onere degli strumenti
dindebitamento.
22La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
- In questo caso la contabilizzazione del derivato
non richiede lappostazione di nessuna partita
contabile in bilancio, ad eccezione dei
differenziali scambiati tra le parti, in quanto
tali operazioni sono considerate operazioni
fuori bilancio. Esse trovano indicazione solo
tra gli Impegni e rischi. - Perché loperatività in derivati possa essere
considerata di copertura è tuttavia necessario
che lazienda dimostri lesistenza di una
relazione di copertura.
23La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
- Le modalità con cui tale relazione può essere
dimostrata sono disciplinate in maniera
stringente dallo IAS 39 e in maniera meno
chiaramente definita nel corpo dei principi
contabili nazionali. In questultimo caso è
sufficiente dimostrare lesistenza di una
correlazione tra le caratteristiche della posta
oggetto di copertura (es. mutuo) e le
caratteristiche della posta di copertura (es.
IRS) alla data di inizio della relazione e
durante tutta la sua durata. - Infatti, nel caso in cui durante la vita
delloperazione tale correlazione venga meno, la
società dovrà riclassificare lo strumento come
derivato di negoziazione e procedere alla sua
contabilizzazione secondo le modalità che
verranno esposte nel seguito.
24La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
- Nel caso di strumenti derivati sottoscritti con
finalità di copertura, il principio contabile
richiede tuttavia che vengano fornite in nota
integrativa e in relazione sulla gestione una
serie di informazioni di tipo qualitativo e
quantitativo, come nel seguito dettagliato. - È richiesto alla società di indicare in nota
integrativa - natura delle operazioni poste in essere (hedging
o trading) - entità degli strumenti utilizzati
- fair value degli strumenti alla data di redazione
del bilancio - assunti su cui si basa la determinazione del fair
value di tali strumenti - condizioni significative che possono modificare
importo, scadenza e flussi finanziari connessi.
25La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
- Quanto allinformativa da fornire in relazione
sulla gestione, agli Amministratori è richiesto
di indicare - gli obiettivi e le politiche della società in
materia di gestione del rischio finanziario,
compresa la politica di copertura - lesposizione della società al rischio di prezzo,
al rischio di credito, al rischio di liquidità e
al rischio di variazione dei flussi finanziari.
26La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
- Si è detto in precedenza che oltre alla finalità
di copertura, la società può sottoscrivere un
contratto derivato con finalità di trading. - In questo caso, il criterio di contabilizzazione
in bilancio è al minore tra costo e mercato.
Ciò comporta che tutti gli strumenti derivati di
trading che comportino variazioni di FV negativo
troveranno appostazione contabile in bilancio tra
i fondi rischi e oneri per il valore eccedente
(al ribasso) il loro costo. - Il FV negativo del derivato rappresenta infatti
lonere potenziale che la società dovrebbe
sostenere alla data di valutazione per
lestinzione della passività legata allo
strumento derivato. - Il FV positivo di tali strumenti invece non
trova alcuna appostazione contabile in bilancio,
essendo il generale criterio di valutazione,
appunto, il minore tra costo e mercato.
27La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
- Quanto alla determinazione del fair value di uno
strumento derivato, trattandosi per lo più di
transazioni tra le parti, non quotate su mercati
regolamentati (con eccezioni legate a strumenti
derivati quali futures ad esempio), esso viene
determinato attraverso modelli di pricing che
differiscono in base alle caratteristiche e al
grado di complessità dello strumento. - In particolare, per quanto riguarda gli strumenti
di tipo IRS, nella loro versione cd. plain
vanilla, il fair value viene determinato come
valore attuale netto dei flussi finanziari futuri
che verranno scambiati tra le parti (cash in e
cash out). - Nel caso lo strumento derivato abbia una
struttura più complessa, risultato della
combinazione in ununico strumento di più
componenti elementari di tipo plain, il modello
di pricing valuterà il fair value di ciascuna
componente elementare e per riaggregazione il
fair value della struttura.
28La revisione delle disponibilità finanziarie
Strumenti derivati (segue)
- Vale la pena di ricordare che le strutture che i
derivati possono assumere possono essere anche
molto complesse, difficili da valutare
nellefficacia quali strumenti di copertura
nonché negli impatti potenziali che le correlate
variazioni di fair value possono avere sul
business aziendale. - Le funzioni aziendali devono pertanto essere
competenti e tale competenza, come detto in
precedenza, deve anche essere accertata dalla
controparte bancaria in via preliminare alla
stipula delloperazione. - La complessità degli strumenti in questione
nonché probabilmente la loro scarsa conoscenza da
parte degli addetti ai lavori sono alla base
dei fenomeni di reclamo/contenzioso a cui si
assiste oggi nel sistema bancario.
29Agenda
La gestione delle disponibilità finanziarie Le
disponibilità finanziarie Disponibilità
liquide Strumenti dindebitamento Strumenti
dinvestimento Strumenti derivati Le procedure
di revisione
30La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione
- Alcuni dei principi di revisione applicabili alla
revisione delle disponibilità finanziarie sono - PR 230, relativamente alla documentazione
dellattività di revisione - PR 320, relativamente alla definizione delle
soglie di materialità - PR 500 e PR 501, relativamente agli elementi
probativi della revisione, tra cui la richiesta
di conferme a terzi - PR 530, relativamente alla dimensione del
campione per le verifiche di dettaglio.
31La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
- I principali obiettivi della revisione contabile
delle poste che costituiscono le disponibilità
finanziarie sono - accertamento dellesistenza (E)
- accertamento della libera disponibilità (O)
- accertamento della completezza (C)
- competenza delle operazioni (A)
- corretta esposizione in bilancio (P)
- corretta valutazione (V)
- uniformità dei principi contabili rispetto
allesercizio precedente. - La corretta valutazione deve essere intesa sia
come correttezza del prezzo utilizzato sia come
corretta e completa valutazione delle passività
potenziali connesse a tali poste (ad esempio FV
negativo dei derivati di negoziazione).
32La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
- Le principali procedure di revisione possono
essere distinte e riepilogate per le varie voci
di bilancio che costituiscono le disponibilità
finanziarie come di seguito riportato. - Cassa e disponibilità liquide
- conteggio fisico delle giacenze di cassa
- richiesta di informazioni scritte alle banche
(conferme o altre informazioni) - analisi dei prospetti di riconciliazione
predisposti dalla società nel caso di stati di
non concordanza - verifica della corretta registrazione in
contabilità (cut-off finanziario) delle
operazioni patrimoniali e delle competenze
economiche.
33La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
- Quanto alla richiesta di informazioni scritte
alle banche (c.d. circolarizzazione), la
procedura di revisione si sostanzia nellinvio di
una lettera alla banca controparte in cui viene
richiesta lindicazione dettagliata di tutti i
rapporti in essere alla data di circolarizzazione
con i relativi saldi. Sono pertanto inclusi tutti
i conti correnti attivi e passivi, i
finanziamenti, gli strumenti derivati e le
eventuali garanzie prestate e ricevute. - La risposta da parte della banca perviene con il
modulo ABI. - Gli stati di non concordanza sono prevalentemente
legati al differente criterio temporale di
contabilizzazione delle operazioni tra banca
(data valuta) e impresa (data operazione).
34La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
- Strumenti dindebitamento
- richiesta di informazioni scritte alle banche
(conferme o altre informazioni) - analisi dei prospetti di riconciliazione
predisposti dalla società nel caso di stati di
non concordanza - verifica della corretta registrazione in
contabilità (cut-off finanziario) delle
operazioni patrimoniali e delle competenze
economiche.
35La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
- Strumenti dinvestimento
- richiesta di informazioni scritte alle banche
(conferme circa lesistenza fisica dei titoli in
deposito o altre informazioni di natura
qualitativa) - verifica della corretta registrazione in
contabilità (cut-off finanziario) delle
operazioni patrimoniali e delle competenze
economiche correlate - analisi di ragionevolezza circa i metodi di
valutazione utilizzati e verifiche di dettaglio
circa la correttezza della valutazione - analisi circa lassenza di perdite durevoli di
valore non adeguatamente riflesse in bilancio.
36La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
- Le verifiche circa la correttezza/ragionevolezza
delle valutazioni possono essere svolte tramite - verifiche di corrispondenza dei prezzi utilizzati
con i prezzi ufficiali, nel caso in cui si tratti
di prezzi di mercato - analisi di ragionevolezza delle assumption
sottostanti i modelli di pricing - riperformance delle valutazioni nel caso in cui
vangano utilizzati modelli di pricing.
37La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
- Strumenti derivati
- richiesta di informazioni scritte alle banche
(conferme circa lesistenza/completezza dello
strumento e indicazione del relativo fair value) - verifica della corretta registrazione in
contabilità (cut off finanziario) delle
competenze economiche correlate - analisi di ragionevolezza delle assumption
sottostanti i modelli di pricing - analisi di ragionevolezza circa le politiche di
gestione dei rischi adottati dalla società - verifica circa lesistenza di una relazione di
copertura per gli strumenti identificati come di
hedging e analisi della documentazione a supporto
di tal strategia.
38La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
- Quanto alla richiesta di informazioni scritte
alle banche, vale quanto detto a proposito delle
disponibilità liquide. - Quanto alle verifiche circa la valutazione di
tali strumenti, vale quanto detto a proposito
degli strumenti dinvestimento. - Relativamente alle verifiche sullesistenza della
relazione di copertura, la prassi più diffusa
consiste nel verificare come detto in
precedenza lesistenza di una correlazione tra
le caratteristiche della posta coperta e quella
dello strumento di copertura. - In particolare verrà verificata la coincidenza
di - data stipula
- data scadenza
- nozionale di riferimento
- parametri di riferimento (tasso).
39La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
- Lo IAS 39, come detto in precedenza, indica
modalità più stringenti per la verifica
dellesistenza di una relazione di copertura. In
particolare, la società deve essere in grado di
produrre adeguata e formalizzata documentazione a
supporto. - Lo IAS 39 richiede inoltre di verificare
lefficacia (oltre allesistenza) della relazioni
di copertura, in via prospettica (vale a dire
alla inception date) e in via retrospettiva
(ovvero ad ogni data di valutazione per il
periodo di tempo intercorso dalla inception
date). - Tale efficacia viene misurata in termini di
variazioni di FV degli strumenti di copertura e
coperti, che devono permanere entro livelli
quantitativi predeterminati (80-125).
40La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
- La richiesta di informazioni scritte alle banche
è una procedura di revisione obbligatoria
prevista dai principi di revisione e deve essere
indirizzata a tutti gli istituti di credito con
cui la società intrattiene o ha intrattenuto
rapporti nel corso dellesercizio. - Un approccio diverso è previsto nel caso in cui
si tratti di revisione di intermediari finanziari
laddove, in considerazione delle caratteristiche
differenti del business, il principio di
revisione 1006 prevede che la circolarizzazione
delle banche possa essere fatta per un campione
di controparti.
41La revisione delle disponibilità finanziarie Le
procedure di revisione (segue)
- La modalità di svolgimento di tale procedura
richiede che la lettera di conferma venga
predisposta dalla società ma che linvio della
stessa avvenga da parte della società di
revisione/revisore. - In termini di documentazione delle procedure di
revisione svolte, le risposte a tali lettere
devono pervenire in originale (sono esclusi fax o
altri supporti cartacei).