Le Linee guida per il biennio degli istituti tecnici e professionali e il raccordo con l - PowerPoint PPT Presentation

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Le Linee guida per il biennio degli istituti tecnici e professionali e il raccordo con l

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LE LINEE GUIDA PER IL BIENNIO DEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI E IL RACCORDO CON L OBBLIGO DI ISTRUZIONE alcune riflessioni in una prospettiva – PowerPoint PPT presentation

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Title: Le Linee guida per il biennio degli istituti tecnici e professionali e il raccordo con l


1
Le Linee guida per il biennio degli istituti
tecnici e professionali e ilraccordo con
lobbligo di istruzione
  • alcune riflessioni in una prospettivaeuropea
    comparata.

2
Obbligo di istruzione e curricolo del primo
biennio degli istituti tecnici e professionali
3
Lobbligo di istruzione come base comune del
primo e secondo ciclo
  • Nel quadro della complessiva riforma del sistema
    educativo di istruzione e formazione, lobbligo
    di istruzione indica una base comune, alla
    quale si riferiscono gli ordinamenti del primo e
    del secondo ciclo, necessaria a tutti gli
    studenti per
  • proseguire con successo gli studi,
  • costruire il proprio progetto personale e
    professionale,
  • svolgere un ruolo attivo nella società.

4
  • In tale prospettiva, è importante far sì che il
    contesto di apprendimento e le discipline possano
    concorrere a costruire la competenza nello
    studente.
  • Per questo occorre fare in modo che
    linsegnamento non si limiti a sovrapporre nuove
    conoscenze e quelle già possedute, ma interagisca
    con queste permettendo una loro ristrutturazione
    e connessione.
  • Ciò richiede di
  • - assicurare efficaci collegamenti tra i
    contenuti dellinsegnamento (i saperi della
    scuola) e le esperienze diversificate degli
    studenti,
  • - mirare ad un processo di apprendimento che non
    incida solamente sulle abilità di base esistenti
    o acquisite, ma anche sulle modalità della loro
    comprensione ed utilizzazione (approccio
    metacognitivo).

5
Processo di elaborazione delle Linee Guida per
il primo biennio (istituti tecnici e
professionali)
Risultati di apprendimento (competenze) in
uscita al quinto anno (per SETTORE e INDIRIZZO)
Conoscenze e abilità specifiche del primo
biennio (per disciplina)
Assi culturali dell Obbligo di
istruzione Competenze chiave di Cittadinanza
5
6
Una concetto chiave risultato di apprendimento
  • La definizione dellEQF e il collegamento
    speciale tra learning outcome e competenza
  • Nei documenti preparatori dellEQF, si afferma
    che quando i risultati di apprendimento sono
    dimostrati, risultati di apprendimento e
    competenze coincidono
  • Ciò è possibile in quanto le competenze sono
    intese come la comprovata capacità di utilizzare
    in un contesto specifico conoscenze, abilità,
    capacità personali, sociali e metodologiche,
    integrandole e finalizzandole.

7
Raccordi assi culturali, discipline e competenze
chiave
Assi culturali O.I. Linguaggi Matematico Scienti
fico e tecnologico Storico-sociale
Discipline Lingua italiana Lingua
inglese Matematica Scienze integrate Storia Dirit
to ed economia
Competenze chiave
8
Quali competenze chiave?
  • Competenze chiave UE
  • comunicazione nella madre lingua
  • comunicazione nelle lingue straniere
  • competenza matematica e competenze di base in
    scienza e tecnologia
  • competenza digitale
  • imparare ad imparare
  • competenze sociali e civiche
  • spirito diniziativa e imprenditorialità
  • consapevolezza ed espressione culturale.
  • Competenze chiave di cittadinanza DM 139
  • Imparare ad imparare
  • Progettare
  • Comunicare
  • Collaborare e partecipare
  • Agire in modo autonomo e responsabile
  • Risolvere problemi
  • Individuare collegamenti e relazioni
  • Acquisire e interpretare linformazione

9
Format di descrizione dei risultati di
apprendimento relativi alla singola disciplina
  • Denominazione della disciplina
  • Risultati di apprendimento di riferimento della
    disciplina previsti al termine del percorso
    (desunti dal profilo dellindirizzo)
  • Conoscenze da raggiungere al termine del biennio
  • Abilità da raggiungere al termine del biennio
  • Indicazioni metodologiche e didattiche

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Larea generale nel primo biennio degli istituti
tecnici e professionali
  • Offre ai giovani una preparazione di base,
    acquisita attraverso il rafforzamento degli assi
    culturali che caratterizzano lobbligo
    distruzione asse dei linguaggi, matematico,
    scientifico-tecnologico, storico-sociale
  • su questi assi si innestano saperi e competenze
    proprie delle aree di indirizzo che
    caratterizzano il settore di riferimento.

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  • Lasse dei linguaggi
  • Le competenze linguistiche e comunicative sono
    patrimonio comune a tutti i contesti di
    apprendimento e costituiscono una cornice di
    riferimento culturale generale per i saperi
    afferenti sia ai quattro assi culturali, sia
    alle discipline di indirizzo.
  • Lasse storico sociale
  • Contribuisce a riconoscere, nell'evoluzione dei
    processi produttivi, le componenti scientifiche,
    economiche, tecnologiche e artistiche che li
    hanno determinati nel corso della storia, con
    riferimento sia ai diversi contesti, locali e
    globali, sia ai mutamenti delle condizioni di
    vita.

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  • Lasse matematico
  • E mirato a far acquisire una corretta capacità
    di giudizio e a sapersi orientare consapevolmente
    nel mondo contemporaneo, applicando i principi ed
    i processi matematici di base, per sviluppare la
    coerenza logica delle argomentazioni proprie ed
    altrui.
  • Lasse scientifico e tecnologico
  • Rende gli studenti consapevoli dei legami tra
    scienza e tecnologia, della loro correlazione con
    il contesto culturale e sociale, con i modelli di
    sviluppo e la salvaguardia dellambiente.

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Secondo ciclo e zoccolo comune di conoscenze
  • A partire dal PECUP generale del secondo ciclo e
    dai PECUP specifici previsti dai nuovi
    Regolamenti degli istituti tecnici e dei Licei,
    si intende individuare e promuovere un nucleo di
    saperi e competenze comuni ai due percorsi
    relativi allarea generale, per la padronanza, a
    partire dal primo biennio,
  • della lingua italiana,
  • della lingua inglese,
  • della matematica,
  • della storia.

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Primo biennio
secondo biennio quinto anno
Lingua e letteratura italiana
Lipotesi di zoccolo comune di conoscenze
Lingua inglese
matematica
???
storia
15
Una questione aperta le competenze chiave
trasversali,
16
Le finalità generali dei percorsi liceali e
tecnici tra contenuti disciplinari e competenze
Il Regolamento dei Licei prevede di fornire allo
studente gli strumenti culturali e metodologici
per una comprensione approfondita della realtà,
affinché egli si ponga, con atteggiamento
razionale, creativo, progettuale e critico, di
fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai
problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e
competenze coerenti con le capacità e le scelte
personali e adeguate al proseguimento degli studi
di ordine superiore, allinserimento nella vita
sociale e nel mondo del lavoro.
  • Il Regolamento degli istituti tecnici
  • prevede di fornire una solida base culturale a
    carattere scientifico e tecnologico,... Tale base
    ha lobiettivo di far acquisire agli studenti sia
    conoscenze teoriche e applicative spendibili in
    vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia
    abilità cognitive idonee per risolvere problemi,
    sapersi gestire autonomamente in ambiti
    caratterizzati da innovazioni continue, assumere
    progressivamente anche responsabilità per la
    valutazione e il miglioramento dei risultati
    ottenuti.

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PECUP secondo ciclo PECUP Istituti tecnici PECUP licei

-conoscere se stessi, le proprie possibilità e i propri limiti, le proprie inclinazioni, attitudini, capacità -risolvere con responsabilità, indipendenza e costruttività i normali problemi della vita quotidiana personale -possedere un sistema di valori, coerenti con i principi e le regole della Convivenza civile, in base ai quali valutare i fatti ed ispirare i comportamenti individuali e sociali -decidere in maniera razionale tra progetti alternativi e attuarli al meglio, coscienti dello scarto possibile tra intenti e risultati e della responsabilità che comporta ogni azione o scelta individuale -partecipare attivamente alla vita sociale e culturale, a livello locale, nazionale, comunitario e internazionale -individuare nei problemi la natura, gli aspetti fondamentali e gli ambiti -concepire progetti di vario ordine, dallesistenziale al pratico -riflettere sulla natura e sulla portata di affermazioni, giudizi, opinioni -utilizzare tutti gli aspetti positivi che vengono da un corretto lavoro di gruppo - agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali - utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dellapprendimento permanente - essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario. - cogliere limportanza dellorientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto delletica e della deontologia professionale - saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo - stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro - Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. - Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo lintero arco della propria vita. - Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline Acquisire labitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni.
Competenze trasversali
18
Come promuovere lacquisizione delle competenze
chiave o trasversali?
  • Programmazione interdisciplinare a partire dalla
    identificazione dellapporto cittadinario delle
    singole discipline
  • valorizzazione della componente sociale
    dellapprendere (la classe come comunità
    educativa di apprendimento, di scambio e di
    ricerca)
  • riconoscimento e valorizzazione di comportamenti
    e atteggiamenti coerenti con le competenze
    sociali di cittadinanza (anche ai fini della
    valutazione della condotta)
  • potenziamento di didattiche centrate
    sullazione non solo trasmissione, ma
    laborialità, coinvolgimento, sviluppo di compiti,
    di progetti,

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Loggetto e le modalità di certificazione
20
  • Loggetto di certificazione potrebbe essere
    teoricamente
  • il risultato di apprendimento, oppure
  • singole conoscenze, abilità, competenze.
  • Nel caso del dispositivo messo a punto dal MIUR,
    loggetto sono le 16 competenze di base
    relative agli assi culturali dellobbligo di
    istruzione (e alle competenze chiave di
    cittadinanza),
  • cui sono poi riferiti dei livelli di
    raggiungimento (3).

21
Valutazione e certificazione il caso delle
indagini internazionali
(da M.Gentile, 2009)
22
(da M. Gentile, 2009)
23
Il caso dellistruzione e formazione
professionale e la questione degli standard
  • Nella prospettiva della costruzione del quadro
    nazionale per il riconoscimento e la
    certificazione delle competenze delle persone e
    per la mobilità del cittadino, Istituzioni e
    Parti sociali hanno condiviso alcune istanze
    fondamentali, a partire dalla prospettiva
    dellEQF,tra cui
  • individuare standard minimi di riferimento che
    permettano ai sistemi e alle istituzioni di
    dialogare e di mantenere le proprie specifiche
    identità
  • mantenere distinti standard professionali,
    standard formativi e standard di riconoscimento e
    certificazione, al fine di garantire la
    comunicabilità tra i sistemi di istruzione,
    formazione e lavoro e la flessibilità
    dellofferta educativa e formativa.

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Larchitettura del sistema proposto
Standard professionali
Standard di certificazione
Standard Formativi
Ministeri Regioni/Prov. Autonome Parti
Sociali Fig. Prof. Processi, Prestazioni/attività
Ministeri Regioni/Prov. Autonome Parti
Sociali Contenuti e criteri per la certificazione
delle competenze comunque acquisite
Ministeri Regioni/Prov. Autonome Parti
Sociali Standard formativi in relazione alle
diverse tipologie di percorsi formali
Nazionali
Luoghi regionali di definizione del dettaglio
regionale degli standard formativi
Luoghi regionali di definizione del dettaglio
regionale degli standard professionali
Luoghi regionali di definizione del dettaglio
regionale degli standard di riconoscimento e
certificazione
Regionali
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European framework (EQF) and National framework
(NQF)
UE
ECVET
Common principles of Validation
Key Competences
8 levels based on learning outcomes
Libretto formativo
Europass
Competenze chiave per il cittadino
NQF
Standard per la certificazione
Standard professionali basati sulle competenze
ITALIA
Standard formativi
Cfr. De Francesco, Isfol, 2008
26
3. Alcune comparazioni internazionali
27
Alcune possibili dimensioni di comparazione
  • Soggetti della Certificazione enti esterni o
    scuole stesse
  • Oggetti conoscenze disciplinari o
    competenze-chiave
  • Metodologie basate su valutazione autentica
    per laccertamento delle competenze in situazione
    (osservazioni, prove pratiche, portfolio, ) o su
    valutazione sommativa da cui inferire la
    padronanza delle competenze (esami, test, )

28
È necessario un maggior impegno a sostegno
dell'acquisizione delle competenze chiave da
parte di coloro che rischiano di ottenere
risultati al di sotto delle loro potenzialità nel
campo dell'istruzione. Gli sforzi intesi a
fornire ulteriori fondi per i discenti
svantaggiati, il sostegno per rispondere ai
bisogni educativi speciali in contesti inclusivi
o le misure specifiche volte a prevenire
l'abbandono scolastico precoce dovrebbero essere
generalizzati. L'aspetto che più preoccupa è il
numero crescente di persone con basso livello di
capacità di lettura. Sono necessari interventi
globali a livello nazionale ed europeo,
indirizzati ad ogni livello di istruzione, da
quello pre-primario passando per l'IFP e
l'educazione degli adulti.
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Obbligo di istruzione e core curriculum
  • In molti paesi dellUnione Europea è stato
    individuato un nucleo di saperi essenziali
    finalizzato da un lato ad assicurare le
    condizioni di cittadinanza, dallaltro a
    facilitare i passaggi tra sistemi formativi.
  • Tale nucleo di saperi essenziali comuni si
    esprime
  • a partire dalla identificazione di competenze
    generali comuni del secondo ciclo, da perseguire
    al di là della possibile distinzione tra percorsi
    di tipo generalista, professionale o
    pre-professionale (vocational o pre-vocational),
  • sotto forma di un vero e proprio curricolo
    verticale (ad esempio in Scozia, tra i 3 e i 18
    anni, in Francia, tra i 6 e i 16 anni) tra primo
    e secondo ciclo.

30
Istruzione obbligatoria e competenze chiave (Key
competencies)
  • La nozione di competenza chiave (core, essential,
    basic) e la sua relazione alla capacità di vivere
    attivamente nella società contemporanea
  • Lidentificazione delle competenze chiave
    (literacy, generic skills, life skills, personal,
    social o interpersonal competencies)
  • I processi di acquisizione delle competenze
    chiave dentro i percorsi formali di istruzione
    obbligatoria e in quelli informali

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Key competences represent a transferable,
multifunctional package of knowledge, skills and
attitudes that all individuals need for personal
fulfilment and development, inclusion and
employment. These should have been developed by
the end of compulsory schooling or training, and
should act as a foundation for further learning
as part of lifelong learning.
32
(No Transcript)
33
(No Transcript)
34
La valutazione e certificazione delle competenze
chiave
  • I limiti dei tradizionali sistemi di esami
  • Lintroduzione di indicatori internazionali
    comuni e di benchmarks, a partire dalle indagini
    internazionali
  • Lenfasi sulla valutazione formativa e
    partecipata

35
Riordino Istruzione Tecnica PECUP
36
Il Secondo Biennio e l ultimo anno
  • Area di Indirizzo
  • Scelta responsabile per linserimento nel mondo
    del lavoro o il prosieguo degli studi

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Il Profilo Educativo, Culturale e Professionale
(PECUP)
  • costituisce la bussola di riferimento nella
    determinazione degli obiettivi generali dei
    processi formativi e degli obiettivi specifici
    di apprendimento (art. 8 DPR 275/99), dettati
    dalle Indicazioni Nazionali per i Licei e dalle
    Linee Guida per i Tecnici e Professionali nei
    diversi periodi didattici
  • vale come documento nazionale dello Stato che
    determina i livelli essenziali di prestazione
    (LEP) che ogni istituto dellistruzione e della
    formazione deve assicurare per lesercizio del
    diritto sociale e civile di ogni persona ad
    unistruzione e formazione.
  • E, inoltre, garanzia della pari dignità tra
    istruzione liceale e istruzione tecnica e
    professionale

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Cosè il pecup
  • Profilo Educativo Culturale e Professionale dello
    studente a conclusione del secondo ciclo del
    sistema educativo di istruzione per gli Istituti
    Tecnici
  • Costituisce lallegato A della Legge di riforma
  • Parte integrante del secondo ciclo sistema
    istruzione Articolazione dellarea istruzione
    tecnica e professionale

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PECUP degli Istituti Tecnici
  • CARATTERISTICHE FONDANTI
  • Identità connotata da SOLIDA BASE CULTURALE a
    carattere scientifico e tecnologico come da
    indicazioni Europee.
  • I percorsi si articolano in area di istruzione
    generale (comune a tutti) e aree di indirizzo i
    risultati di apprendimento sono descritti in
    competenze, abilità e conoscenze con riferimento
    al EQF (European Qualification Frameworks)
  • Larea generale preparazione di base attraverso
    il rafforzamento e sviluppo degli assi culturali
    dellobbligo scolastico
  • Larea indirizzo conoscenze teoriche applicative
    spendibili in vari contesti, abilità cognitive
    idonee a risolvere problemi, sapersi gestire
    autonomamente in ambiti caratterizzati da
    innovazioni continue, assumere anche
    responsabilità

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PECUP degli Istituti Tecnici 2
  • I risultati di apprendimento il riferimento per
    indicazioni nazionali
  • I risultati del quinquennio consentono
    inserimento nel mondo del lavoro, accesso
    alluniversità, formazione tecnica superiore,
    percorsi di studio per accesso agli albi
    professionali

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RISULTATI COMUNI A TUTTI I PERCORSI
  • Agire con valori coerenti con i principi della
    Costituzione
  • Atteggiamento critico e razionale di fronte alla
    realtà
  • Patrimonio lessicale e espressivo della lingua
    italiana secondo vari contesti
  • Linee essenziali di storia delle idee, della
    cultura, della letteratura, delle arti,
    orientandosi fra testi ed autori
  • Tradizioni culturali locali, nazionali,
    internazionali in prospettiva multiculturale
  • Linguaggi settoriali delle lingue straniere
  • Valore e potenzialità dei beni artistici

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RISULTATI COMUNI A TUTTI I PERCORSI
  • 1. A conclusione del percorso sono in grado di
  • Moderne forme di comunicazione multimedia
  • Consapevolezza della pratica motorio sportiva
  • Collocare le scoperte scientifiche in una
    dimensione storico culturale
  • Modelli per investigare su fenomeni e
    interpretare dati
  • Riconoscere i criteri di scientificità e
    affidabilità delle conoscenze
  • Fondamentali strumenti della matematica per
    comprendere la realtà e operare nelle scienze
    applicate
  • Le reti informatiche per lo studio e la ricerca
  • 2. A conclusione del percorso sono in grado di

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RISULTATI COMUNI A TUTTI I PERCORSI
  • Gli strumenti tecnologico per la sicurezza della
    persona, dellambiente, del lavoro
  • Ricerca applicata per trovare soluzioni
    innovative e migliorative
  • Lorientamento al risultato, il lavoro per
    obiettivi e lassunzione di responsabilità
  • Il proprio ruolo autonomo in un gruppo
  • Atteggiamento critico verso la scienza e la
    tecnologia che cambiano le condizioni della vita
  • Il valore sociale della propria attività
  • 3. A conclusione del percorso sono in grado di

44
PECUP sett. ECONOMICO
  • Profilo riferito alle aree economico,
    amministrazione imprese, finanza, marketig,
    economia sociale e turismo
  • A conclusione del percorso sono in grado di
  • Realtà e fatti della vita in chiave economica
  • Sviluppo storico delle forme economiche, sociali
  • Interdipendenza tra fenomeni economici, sociali
    culturali in dimensione locale/globale
  • Normativa pubblicistica, civilistica, fiscale
  • Sistemi aziendali (previsione, organizzazione,
    conduzione, gestione, controllo)
  • Strumenti di marketing
  • Valutare prodotti e servizi aziendali
  • Operare, innovare e adeguare il sistema
    informativo dellAzienda
  • Elaborare, rappresentare e interpretare dati
    aziendali
  • Analizzare problemi sociali connessi a strumenti
    culturali acquisiti

45
PECUP sett. TECNOLOGICO
  • Profilo si caratterizza per la cultura tecnico
    scientifica in ambiti di continua innovazione
  • A conclusione del percorso sono in grado di
  • La interdipendenza tra scienza, economia e
    tecnologia
  • Orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo
  • Utilizzare tecnologie specifiche e orientarsi
    nella normativa di riferimento
  • Applicare le normative della sicurezza
  • Intervenire nelle fasi del processo produttivo
  • Riconoscere e applicare i principi
    dellorganizzazione
  • Analizzare criticamente il contributo delle
    scienze allo sviluppo delle condizioni di vita
  • Comprendere le implicazioni che linnovazione
    tecnologica proietta sulla società
  • Riconoscere lefficacia, lefficienze e la
    qualità nella propria attività lavorativa

46
progettare il Pecup
significa
  • Rispettare la singolarità
  • rispetto e valorizzazione delle diversità -
    culturali della società complessa - cognitive,
    ovvero linguistico/comunicative,
    logico/intellettive, organizzativo/gestionali di
    ciascuna persona
  • Educare alla multiculturalità
  • più saperi - più culture più alfabeti
    antropologici tecnico/scientifici
  • Viaggiare nella società della conoscenza
    sperimentazione, metaconoscenza, dialogo, scontro
    ed incontro di pensiero.
  • .

47
il Pecupnel Sistema dei Licei
  • trasformare i saperi in organica consapevolezza
    dellunita della cultura
  • in grado di aiutare i giovani a cogliere la
    complessita del villaggio globale

48
il Pecup nell Istruzione Tecnica
  • Il Profilo in uscita si basa su conoscenze,
    abilità e competenze centrate sulle discipline
    scientifiche e sulle innovazioni tecnologica

49
il Pecup nell Istruzione Tecnica
  • Le Aree di Indirizzo hanno lobiettivo di
  • fare acquisire conoscenze teoriche e applicative
    spendibili nei vari contesti di vita, di studio,
    di lavoro
  • fare acquisire abilità cognitive idonee per
  • - risolvere problemi,
  • - sapersi gestire autonomamente
  • - assumere responsabilità per la
    valutazione e il miglioramento dei risultati
    ottenuti

50
il Pecup nell Istruzione Professionale
  • Lidentità degli Istituti Professionali è
    connotata dallintegrazione tra listruzione
    generale e la cultura professionale che consente
    di sviluppare i saperi e le competenze necessari
    ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori
    produttivi e di servizio

51
il Pecup nell Istruzione Professionale
  • Le aree di indirizzo hanno lobiettivo di
  • far conseguire competenze spendibili in vari
    contesti di vita e di lavoro.
  • Lalunno in uscita dovrà essere in grado di
  • assumere autonome responsabilità nei processi
    produttivi e di servizio
  • collaborare costruttivamente alla soluzione di
    problemi

52
  • Profilo culturale e risultati di apprendimento
    dei percorsi del settore servizi
  • Il profilo del settore dei servizi consente di
    agire con autonomia e responsabilità nelle
    relazioni con il destinatario del servizio e le
    altre figure professionali coinvolte nei processi
    di lavoro

53
  • Profilo culturale e risultati di apprendimento
    dei percorsi del settore Industria e Artigianato
  • Il profilo del settore Industria e Artigianato
    si caratterizza per una cultura
    tecnico-professionale, che consente di operare in
    ambiti connotati da processi di innovazione
    tecnologica e organizzativa

54
il Pecup nell Istruzione Professionale
  • Nella progettazione del curricolo assume
    importanza la scelta metodologica dellalternanza
    scuola lavoro, che consente una pluralità di
    soluzioni didattiche e favorisce il collegamento
    con il territorio

55
quali competenze nel Pecup?
  • Competenze di base
  • sono quelle ritenute essenziali per il
    cittadino e costituiscono i requisiti
    irrinunciabili
  • a) per la prosecuzione della
    formazione
  • b) per una maggiore occupazione e per
    lo sviluppo della propria professionalità
  • Quali sono?
  • linguistiche, logico matematiche e
    scientifiche
  • storico sociali che includono
    elementi di economia, del diritto,
    dellorganizzazione politica, sociale, del
    lavoro, della sicurezza

56
quali competenze nel Pecup?
  • Competenze tecnico - professionali
  • sono i saperi acquisiti ( conoscenze
    dichiarative e procedurali
  • le tecniche tipiche delle attività e dei
    processi lavorativi da svolgere in laboratorio
    secondo progetti predefiniti
  • Competenze trasversali
  • sono linsieme delle abilità di ampio
    respiro, a sfondo prevalentemente sociale e
    motivazionale, connesse soprattutto con le varie
    tipologie di compiti professionali che
    permettano allindividuo di fare fronte a
    situazioni nuove ed imprevedibili dellambiente
    organizzativo ( diagnosi, problem solving,
    decisione, comunicazione, lavoro di gruppo, in
    rete e per progetti)

57
Cittadinanza e Costituzione
  • Cittadinanza e Costituzione è il nuovo
    insegnamento introdotto nelle scuole di ogni
    ordine e grado con la legge n. 169 del
    30.10.2008.
  • Con il termine Cittadinanza si vuole indicare la
    capacità di sentirsi cittadini attivi, che
    esercitano diritti inviolabili e rispettano i
    doveri inderogabili della società di cui fanno
    parte.
  • Lo studio della Costituzione, invece, permette
    non solo di conoscere il documento fondamentale
    della nostra democrazia ma anche di fornire una
    mappa di valori utile per esercitare la
    cittadinanza a tutti i livelli.
  • Linsegnamento di Cittadinanza e Costituzione ha
    lobiettivo di insegnare alle giovani generazioni
    come esercitare la democrazia nei limiti e nel
    rispetto delle regole comuni.

58
ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
  • IL RIORDINO

59
LE COMPETENZEdalle discipline alle competenze
  • I nuovi ordinamenti della secondaria si
    inquadrano in un processo europeo finalizzato a
    promuovere la mobilità delle risorse umane, anche
    grazie alla trasparenza e alla confrontabilità
    dei titoli di studio, in linea con il riferimento
    condiviso del Quadro europeo dei titoli e delle
    qualifiche
  • European qualification framework

60
Impegno europeo Germania German Qualifications
Frammework for Lifelong Learning
61
LE COMPETENZE il quadro europeo delle
competenze (EQF)
62
IL NUOVO MODELLO FORMATIVOe il quadro europeo
delle competenze (EQF)
Competenze Abilità Conoscenze Discipline
nel EQF la competenza è descritta in termini di RESPONSABILITÀ e AUTONOMIA. nel EQF abilità sono descritte come COGNITIVE (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e PRATICHE (che implicano la destrezza manuale e l'uso di metodi, materiali, attrezzature e strumenti) nel EQF le conoscenze sono descritte come TEORICHE e/o PRATICHE

63
COMPETENZE
ABILITA
CONOSCENZE
64
LIVELLI CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE
III C. DI FATTI , PRINCIPI, PROCESSI E CONCETTI GENERALI, IN AMBITO di STUDIO O di LAVORO UNA GAMMA di ABILTIA COGNITIVE E PRATICHE NECESSARIE A SVOLGERE COMPITI E RISOLVERE PROBLEMI SCEGLIENDO ED APPLICANDO METODI di BASE, STRUMENTI, MATERIALI ED INFORMAZIONI ASSUMERE LA RESPONSABILITA di PORTARE A TERMINE COMPITI NELLAMBITO DEL LAVORO O DELLO STUDIO ADEGUARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO ALLE CIRCOSTANZE NELLA SOLUZIONE di PROBLEMI
IV C. PRATICA E TEORICA IN AMPI CONTESTI IN UN AMBITO di LAVORO O di STUDIO UNA GAMMA di ABILTIA COGNITIVE E PRATICHE NECESSARIE A RISOLVERE PROBLEMI SPECIFICI IN UN CAMPO di LAVORO O di STUDIO SAPERSI GESTIRE AUTONOMAMENTE, NEL QUADRO DELLE ISTRUZIONI IN UN CONTESTO di LAVORO O di STUDIO, di SOLITO PREVEDIBILI, MA SOGGETTI A CAMBIAMENTI SORVEGLIARE IL LAVORO DI ROUTINE DI ALTRI, ASSUMENDO UNA CERTA RESPONSABILITA PER LA VALUTAZIONE ED IL MIGLIORAMENTO di ATTIVITA LAVORATIVE O di STUDIO
65
TRIENNIO BIENNIO MONO ENNIO di QUALIFICA
BIENNIO di POST QUALIFICA- IMPOSTAZIONE PER
DISCIPLINE
STRUTTURA DELLISTRUZIONE PROFESSIONALE PRIMA DEL
RIORDINO
66
  • PERCORSO QUINQUENNALE
  • I BIENNIO , II BIENNIO,
  • QUINTO ANNO-
  • IMPOSTAZIONE PER COMPETENZE

LA STRUTTURA dellIstruzione Professionale DOPO
LA RIORDINO
NELLI.P. IL SECONDO BIENNIO è ARTICOLATO IN DUE
DISTINTE ANNUALITA AL FINE di CONSENTIRE UN
RACCORDO CON I PERCORSI di ISTRUZIONE E
FORMAZIONE PROFESSIONALE
67
GLI ISTITUTI PROFESSIONALI
  • In regime sussidiario
  • In regime surrogatorio
  • sulla base di specifiche intese, nel rispetto
    delle competenze esclusive delle regioni, possono
    svolgere un ruolo integrativo e complementare
    rispetto al sistema di istruzione e formazione
    professionale
  • Ai fini di assicurare la continuità dellofferta
    formativa, in caso di mancata adozione della
    normativa prevista ed in assenza di intese
  • gli Istituti Professionali- nei limiti degli
    ordinamenti e delle consistenze di organico
    previsti dal presente regolamento - possono
    continuare a realizzare i corsi triennali
    previgenti per il conseguimento della qualifica

68
LIDENTITA DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
E CONNOTATA DALLINTEGRAZIONE TRA UNA SOLIDA
BASE di ISTRUZIONE GENERALE E LA CULTURA
PROFESSIONALE CHE CONSENTE AGLI STUDENTI di
SVILUPPARE I SAPERI E LE COMPETENZE NECESSARI AD
ASSUMERE RUOLI TECNICI OPERATIVI NEI SETTORI
PRODUTTIVI E di SERVIZIO di RIFERIMENTO,
CONSIDERATI NELLA LORO DIMENSIONE SISTEMICA
69
BIENNIO TRIENNIO IMPOSTAZIONE PER DISCIPLINE
STRUTTURA ATTUALE ISTITUTI TECNICI
70
STRUTTURA DELLISTRUZIONE TECNICA DOPO IL RIORDINO
PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO V
ANNO IMPOSTAZIONE PER COMPETENZE
71
GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
  • APPARTENGONO AD UNAREA TECNICO PROFESSIONALE
    UNITARIA
  • GLI ISTITUTI TECNICI
  • FILIERE TECNOLOGICHE
  • GLI ISTITUTI PROFESSIONALI
  • FILIERE PRODUTTIVE

72
LIDENTITA DEGLI ISTITUTI TECNICI
  • E CONNOTATA DA UNA SOLIDA CULTURA di BASE A
    CARATTERE SCIENTIFICO TECNOLOGICO SOSTENUTA
    DALLUTILIZZO di LINGUAGGI di SETTORE E
    METODOLOGIE di CARATTRERE GENERALE E SPECIFICO
  • E ESPRESSA DA UN LIMITATO NUMERO di AMPI
    INDIRIZZI CORRELATI A SETTORI FONDAMENTALI PER LO
    SVILUPPO ECONOMICO E PRODUTTIVO MUMERO

73
IL NUOVO MODELLO FORMATIVOgli istituti tecnici
  • Percorsi fortemente strutturati con la
    definizione degli indirizzi e, nella maggior
    parte dei casi, delle articolazioni
  • Flessibilità con valore di
  • arricchimento professionale e tecnologico,
  • supporto allorientamento nella definizione
    del percorso post secondario terziario o
    accademico

74
IL NUOVO MODELLO FORMATIVOISTRUZIONE
PROFESSIONALE
  • Limpianto del percorso di base è poco
    strutturato ed è riferito a macro aree
  • La flessibilità ha un valore fondante per
  • recepire le indicazioni del territorio
  • individuare nuovi spazi occupazionali
  • promuovere linnovazione dellofferta formativa

1.1.25
75
IL NUOVO MODELLO FORMATIVOI riferimenti
strategici
  • AUTONOMIA
    FLESSIBILITA
  • IL DPR N.275/99 consente alle istituzione
    scolastiche di disporre di spazi di autonomia
    didattica e organizzativa, di ricerca,
    sperimentazione e sviluppo, sia come singole
    istituzioni scolastiche che come reti di scuole
  • Le istituzioni scolastiche possono modificare il
    monte ore annuale di tutte le discipline per una
    quota oraria non superiore al 20 - nellambito
    degli indirizzi definiti dalle regioni ed in
    coerenza con il profilo educativo culturale e
    professionale
  • LIstituzione scolastica può usufruire di un
    contingente organico attribuito alle singole
    scuole e/o disponibile attraverso accordi di rete
    (art7 DPR n. 275 del 99)
  • E riferita solo allarea di indirizzo e incide
    con percentuali diverse sullorario del percorso
    quinquennale .
  • E intesa come possibilità di articolare in
    opzioni le aree di indirizzo (allegati B-C)
  • E funzionale alle esigenze degli studenti, del
    territorio, del mondo del lavoro, della ricerca e
    delle professioni
  • E funzionale al ruolo integrativo e
    complementare svolto dallistruzione
    professionale rispetto al sistema dellistruzione
    e della formazione professionale
  • regionale
  • NOTA
  • Lutilizzo degli spazi di flessibilità è
    consentita nei limiti delle consistenze di
    organico senza esuberi di personale

1.1.13
76
Nellambito dellautonomia didattica,
organizzativa e di ricerca , senza maggiori
oneri per la finanza pubblica, possono essere
costituiti
DIPARTIMENTI
ARTICOLAZIONI FUNZIONALI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
PER IL SOSTEGNO ALLA DIDATTICA ED ALLA
PROGETTAZIONE FORMATIVA
77
NELLAMBITO DELL AUTONOMIA DIDATTICA ED
ORGANIZZATIVA, SENZA MAGGIORI ONERI PER LA
FINANZA PUBBLICA
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
COMPOSTO DA DOCENTI, ESPERTI DEL MONDO DEL
LAVORO, DELLE PROFESSIONI E DELLA RICERCA
SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
CON FUNZIONI CONSULTIVE E di PROPOSTA PER
LORGANIZZAZIONE DELLAREA di INDIRIZZO E
LUTILIZZAZIONE DEGLI SPAZI di FLESSIBILITA ED
AUTONOMIA
78
IL NUOVO MODELLO FORMATIVOflessibilità
ISTRUZIONE TECNICA SECONDO BIENNIO 30 QUINTO ANNO 35
ISTRUZIONE PROFESSIONALE 25 Primo biennio Terzo anno 35 Quarto anno 35 40

79
IL NUOVO MODELLO FORMATIVO gli elementi strategici
  • Passaggio dallapprendimento per discipline
    allapprendimento per competenze
  • Connessione dellistituzione scolastica con il
    territorio e gli Stake Holders
  • Flessibilità dellimpianto formativo e
    funzionalità dei contenuti di tutte le discipline
    generali e di indirizzo alle competenze da
    conseguire
  • Integrazione dei saperi scientifici e tecnologici
    con i saperi linguistici e storico sociali nel
    quadro degli assi culturali e delle competenze di
    cittadinanza
  • Dimensione laboratoriale
  • Governance dellistituzione scolastica

80
  • MODELLO PER DISCIPLINE
  • MODELLO PER COMPETENZE
  • Per ogni singola disciplina è costruisce un
    percorso che inizia dal primo anno e prosegue
    fino al termine
  • Lelemento prevalente è la valorizzazione della
    disciplina
  • Definizione dei risultati di apprendimento alla
    fine del percorso quinquennale
  • Descrizione dei risultati di apprendimento in
    termini di Competenze Abilità Conoscenze
  • Definizione dei percorsi di apprendimento, dopo
    aver condiviso le integrazioni tra le diverse
    conoscenze, in funzione delle competenze da
    conseguire
  • La singola conoscenza è un tassello della
    competenza

81
LE COMPETENZE I risultati di apprendimento
  • QUINTO ANNO
  • SECONDO BIENNIO
  • PRIMO BIENNIO

82
competenze
Selezione dei contenuti secondo principi di
essenzialità
Condivisione del percorso e coinvolgimento del
consiglio di classe
Riferimento al contesto operativo
83
Le competenze (EQF) indicano comprovata
capacità di usare
Conoscenze e abilità
Capacità personali Sociali e/o metodologiche
In situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e/o personale
84
LE COMPETENZEpromozioni e implicazioni nel
curricolo orizzontale
  • Integrare ed armonizzare larea delle competenze
    comuni con quelle di indirizzo, puntando
  • sulle conoscenze di snodo, che rappresentano un
    ponte naturale tra i due ambiti,
  • sulle competenze di cittadinanza
  • Attuare una didattica impostata secondo la logica
    della ricerca azione, che collega listituzione
    scolastica al territorio e fornisce, se è
    opportuno, gli strumenti per definire i percorsi
    opzionali funzionali alle esigenze delle risorse
    umane e del territorio

85
LE COMPETENZEla coerenza verticale
  • sostiene la continuità ed il raccordo curriculare
    tra le scuole secondarie di primo e secondo grado
  • sostiene la continuità ed il raccordo curriculare
    tra i due bienni della secondaria superiore
  • Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate
    a trovare interconnessioni e raccordi fra le
    indispensabili conoscenze disciplinari e a
    formulare - in modo adeguato - i problemi
    complessi posti dalla condizione umana nel mondo
    odierno e dallo stesso sapere

86
  • Nuovi modelli metodologici - operativi per
  • promuovere
  • apprendimento attraente
  • personalizzazione dei percorsi
  • partecipazione attiva
  • collegamento con il contesto socio economico

87
(No Transcript)
88
Organizzazione dei percorsi
  • Linee guida (Direttiva del Miur n. 57 del 15
    luglio 2010)
  • Pecup (Allegato A D.P.R. n. 88/2010)
  • D.M. n. 139 del 22 agosto 2007
  • Raccomandazione del Parlamento europeo e del
    Consiglio 18 dicembre 2006
  • Raccomandazione del Parlamento europeo e del
    Consiglio 23 aprile 2008 costituzione del Quadro
    europeo delle qualifiche per lapprendimento
    permanente (EQF)

89
Nelle Linee guida sono presentati  riferimenti e o
rientamenti a sostegno  dellautonomia delle istit
uzioni scolastiche, per la definizione del POFe de
llorganizzazione  del curricolo, ivi compresa, pe
r il primo biennio, larticolazione in competenze,
 abilità e conoscenze  dei risultati di apprendime
nto di cui agli allegati B) e C)  del Regolamento
90
Pecup
Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha com
e riferimento unitario  il  profilo educativo, cul
turale e professionale  (Allegato
A). Esso è  finalizzato a a) la crescita educati
va, culturale e professionale dei giovani, per
 trasformare la molteplicità dei 
saperi in un sapere unitario, 
dotato di senso, ricco di motivazioni   b) lo svi
luppo dellautonoma capacità di giudizio  c) les
ercizio della responsabilità personale e sociale. 
 
91
CARATTERISTICHE INNOVATIVE
  • Forte integrazione tra saperi teorici e saperi
    operativi
  • Risultati di apprendimento declinati in
    competenze, abilità e conoscenze anche con
    riferimento al Quadro europeo dei titoli e delle
    qualifiche (EQF), per favorire la mobilità delle
    persone nellUnione europea (da definire con
    apposito regolamento)
  • Centralità dei laboratori
  • Stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per
    apprendere in contesti operativi
  • Possibile collaborazione con esperti esterni per
    arricchire lofferta formativa e sviluppare
    competenze specialistiche

91
92
VALUTAZIONE E ESAMI DI STATO
  • Per la valutazione periodica e finale degli
    studenti e per gli esami di Stato
  • sono previste prove finalizzate anche
    allaccertamento delle competenze in contesti
    applicativi le Commissioni degli esami di Stato
    possono avvalersi anche di qualificati esperti
    del mondo economico e produttivo.

92
93
CRITERI DI CONFLUENZA NEL NUOVO ORDINAMENTO
  • Il sistema è RIORDINATO e INNOVATO per
    valorizzare le vocazioni degli istituti tecnici e
    degli istituti professionali
  • Tutti i corsi di ordinamento (e le relative
    sperimentazioni degli attuali istituti tecnici)
    degli istituti tecnici e degli istituti
    professionali confluiscono nel nuovo ordinamento.

93
94
MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO
DESTINATARI MISURE
Personale scolastico Giovani e famiglie Informazione/formazione del personale scolastico sui contenuti della riforma Campagna di informazione in relazione alle scelte per lanno scolastico 2010/2011 Interventi da attuare in collaborazione con lANSAS
Studenti non promossi Misure di accompagnamento per gli studenti non promossi alla classe successiva in relazione alla progressivaentrata in vigore del nuovo ordinamento

94
95
MONITORAGGIO E VALUTAZIONEDI SISTEMA
  • Costituzione del COMITATO NAZIONALE PER
    LISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE, articolato
    in Commissioni di settore, composto da
  • esperti del mondo del lavoro e delle professioni,
    delluniversità e della ricerca
  • dirigenti scolastici e docenti
  • esperti designati dalla Conferenza dei Presidenti
    delle Regioni e dallUPI, dal Ministero del
    lavoro, della salute e delle politiche sociali,
    dal Ministero dello sviluppo economico, con
    funzioni di proposta e consulenza per
    laggiornamento periodico dei percorsi degli
    istituti tecnici e professionali e per la
    definizione degli indicatori per la valutazione e
    lautovalutazione del servizio degli istituti.

95
96
e dopo il diploma?
97
legge 40 del 2007 ed il successivo Decreto della
presidenza del Consiglio dei Ministri del 25
gennaio 2008 Linee guida per la riorganizzazione
del sistema di istruzione e formazione tecnica
superiore e la costituzione degli istituti
tecnici superiori
  • Fondazione di partecipazione
  • diploma di specializzazione tecnica superiore in
    aree tecnologiche ritenute prioritarie dagli
    indirizzi nazionali di programmazione, con
    riferimento al quadro strategico dellUnione
    Europea
  • - efficienza energetica
  • - mobilità sostenibile
  • - nuove tecnologie della vita
  • - nuove tecnologie per il made in Italy
  • - tecnologie innovative per i beni e le attività
    culturali
  • - tecnologie dellinformazione e della
    comunicazione.

98
Pecup
 Il   Profilo   sottolinea,   in  
continuità con il primo ciclo,  evidenzia che
le conoscenze disciplinari e interdisciplinari 
(il sapere)  le abilità operative apprese (
il fare consapevole),  linsieme delle azion
i e delle relazioni interpersonali intessute  
(lagire)  sono  condizione indispensabile
per la maturazione delle competenze 
99
Competenza
Comprovata   capacità   di   utilizzare  
conoscenze,   abilità   e   capacità 
personali, sociali e/o metodologiche, in situazion
i di  lavoro o di studio  e nello sviluppo profess
ionale e personale.  Nel contesto del Quadro Europ
eo delle Qualifiche le competenze  sono descritte 
in termini di responsabilità e autonomia Fonte Ra
ccomandazione del Parlamento europeo e del Consigl
io del 23  aprile 2008  sulla costituzione  del Qu
adro europeo delle qualificheper lapprendimento p
ermanente
100
Biennio
Limpianto   del   sistema   degli   Istituti  
Tecnici   è   diretto alla   promozione   di   un
  insieme   di competenze descritte nel  Pecup sia
 generale, sia relativo ai singoli indirizzi.  Pe
r quanto riguarda il biennio iniziale, vengono ass
unte  per la parte comune le competenze incluse ne
llimpianto  normativo riferibile allobbligo dis
truzione, riconducibile alle otto competenze
chiave di cittadinanza e ai quattro assi culturali
101
Otto competenze chiave di cittadinanza da
conseguire al termine dellistruzione
obbligatoria (Allegato 2 del documento tecnico
D.M. n. 139/2007)
Le competenze chiave proposte nellallegato 2
sono il risultato che si può conseguire -
allinterno di un unico processo di insegnamento
/apprendimento - attraverso la reciproca
integrazione e interdipendenza tra i saperi e le
competenze contenuti negli assi culturali -
Imparare ad imparare - Progettare - Comunicare -
Collaborare e partecipare - Agire in modo
autonomo e responsabile - Risolvere problemi -
Individuare collegamenti e relazioni - Acquisire
ed interpretare linformazione
102
Competenze chiave per lapprendimento permanente
- Un quadro di riferimento europeo
(Raccomandazione del Parlamento europeo e del
Consiglio 18. 12. 2006)
  • Il quadro di riferimento delinea otto competenze
    chiave
  • Comunicazione nella madrelingua
  • Comunicazione nelle lingue straniere
  • Competenza matematica e competenze di base in
    scienza e tecnologia
  • Competenza digitale
  • Imparare a imparare
  • Competenze sociali e civiche
  • Spirito di iniziativa e imprenditorialità
  • Consapevolezza ed espressione culturale

103
Livelli EQF (costituzione del Quadro europeo
delle qualifiche per lapprendimento permanente)
Raccomandazione del Parlamento europeo e del
Consiglio 23 aprile 2008
Descrittori che definiscono i livelli del Quadro
europeo delle qualifiche. Ciascuno degli 8
livelli è definito da una serie di descrittori
che indicano i risultati dellapprendimento
relativi alle qualifiche a tale livello in
qualsiasi sistema delle qualifiche
Per il biennio è opportuno riferirsi ai
primi tre livelli di competenza
104
Assi culturali (Allegato 1 Documento tecnico
D.M. n. 139/2007)
  • I saperi e le competenze per lassolvimento
    dellobbligo di istruzione sono  riferiti ai
    quattro assi culturali (dei linguaggi,
    matematico, scientifico-tecnologico,
    storico-sociale), contenuti nellallegato 1. Essi
    costituiscono il tessuto per la costruzione di
    percorsi di apprendimento orientati
    allacquisizione delle competenze chiave che
    preparino i giovani alla vita adulta  e che
    costituiscano la base per consolidare e
    accrescere saperi e competenze in un processo di
    apprendimento permanente, anche ai fini della
    futura vita lavorativa
  • - asse dei linguaggi
  • asse matematico
  • asse scientifico-tecnologico
  • asse storico-sociale
  • Per ogni asse culturale vengono riportate
  • Competenze di base a conclusione dellobbligo di
    istruzione
  • Per ogni competenza di base vengono riportate
  • - abilità/capacità e conoscenze

105
Nel primo biennio, i risultati di apprendimento de
llarea di  istruzione generale sono in linea di c
ontinuità con gli assi  culturali (dei linguaggi, 
matematico, scientificotecnologico e  storicosoc
iale) dellobbligo di istruzione e si caratterizza
no  per il collegamento con le discipline di indir
izzo
106
Le discipline di indirizzo sono presenti nel perco
rso fin dal primo biennio, in funzione orientativa
  e concorrono a far acquisire agli studenti i ris
ultati di  apprendimento dellobbligo di istruzion
e   si sviluppano   nel   successivo   triennio
  con   gli approfondimenti   specialistici  
che   si   propongono   di  sostenere gli studenti
 nelle loro scelte professionali  e di studio
Le competenze acquisite dagli studenti nellintero
 corso di studi sono configurate a partire dal qua
dro   unitario   definito   dagli   assi  
culturali   dellobbligo   di   istruzione,   che
  ne   risulta  progressivamente potenziato.
107
Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti
fin dal primo biennio ove, attraverso
lapprendimento dei saperi-chiave, acquisiti
soprattutto attraverso lattività di laboratorio,
esplicano una funzione orientativa. Nel secondo
biennio, le discipline di indirizzo assumono
connotazioni specifiche in una dimensione
politecnica, con lobiettivo di far raggiungere
agli studenti, nel quinto anno, una adeguata
competenza professionale di settore, idonea anche
per la prosecuzione degli studi a livello
terziario con particolare riferimento
allesercizio delle professioni tecniche. Il
secondo biennio e il quinto anno costituiscono,
quindi, un percorso unitario per accompagnare e
sostenere le scelte dello studente nella
costruzione progressiva del suo progetto di vita,
di studio e di lavoro.
108
Pecup (Allegato A del D.P.R. n. 88/2010 Profilo
educativo, culturale e professionale dello
studente a conclusione del secondo ciclo del
sistema educativo di istruzione e formazione per
gli Istituti Tecnici 2.1 Risultati di
apprendimento comuni a tutti i percorsi 2.2
Profilo culturale e risultati di apprendimento
dei percorsi del settore economico 2.3 Profilo
culturale e risultati di apprendimento dei
percorsi del settore tecnologico  
109
Direttiva n. 57/2010 Linee guida per
il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti
tecnici a) Allegato A Declinazione dei
risultati di apprendimento i conoscenze e abilità
per il primo biennio b) Allegato A1 Settore
economico c) Allegato A2 Settore tecnologico
declinano - attività e insegnamenti di
area generale -attività e insegnamenti
obbligatori di indirizzo per disciplina, in
competenze, conoscenze e abilità
110
  • Allegato B e Allegato C del regolamento (D.P.R.
    n. 88/2010)
  • Allegato B Settore economico
  • - area di istruzione generale per Indirizzo
    Amministrazione, Finanza e marketing e per
    Indirizzo Turismo
  • Allegato B1 - area di indirizzo
    Amministrazione, Finanza e marketing
  • Allegato B2 area di indirizzo Turismo
  • In essi sono declinati indirizzi, profili, quadri
    orario e risultati di apprendimento per
    competenze
  • Allegato C Settore tecnologico
  • area di istruzione generale per 9 indirizzi
  • Allegati C1, C2, C3, C4, C5, C6, C7, C8 e C9-
    area di indirizzo
  • In essi sono declinati indirizzi, profili, quadri
    orario i risultati di apprendimento per
    competenze

111
INDICAZIONI NAZIONALI
  • Il Regolamento degli Istituti Tecnici definisce
    gli aspetti culturali e strutturali e i piani di
    studio in termini di discipline e ore annuali
  • Le Linee Guida per il primo biennio illustrano
    gli aspetti culturali e strutturali, affrontano
    le principali questioni curricolari e didattiche
    forniscono le indicazioni relative alle
    discipline in termini di competenze, abilità e
    conoscenze.

112
INDICAZIONI NAZIONALI GLI ASPETTI CULTURALI
  • Gli Istituti Tecnici hanno la finalità di formare
    sia per il lavoro e la professione sia per lo
    sviluppo personale e la cittadinanza
  • Per questo il Profilo Educativo Culturale e
    Professionale è molto articolato e propone una
    vasta gamma di competenze genrali e specifiche
  • Ad esempio far acquisire agli studenti non solo
    le competenze necessarie al mondo del lavoro e
    delle professioni, ma anche le capacità di
    comprensione delle innovazioni e dei problemi
    che lo sviluppo della scienza e della tecnica ha
    prodotto e continuamente produce.
  • Gli IT si caratterizzano come scuole
    dellinnovazione

113
INDICAZIONI NAZIONALI CARATTERIZZAZIONE
METODOLOGICA
  • La caratterizzazione come scuole dellInnovazione
    ha anzitutto implicazioni metodologiche
  • Meno enfasi alla padronanza di procedure
    consolidate e ai repertori tecnologici e più
    situazioni impreviste, approccio dinamico alle
    tecnologie, che sono instabili, scelte in
    condizioni di incertezza
  • Essere consapevoli delle prospettive di
    cambiamento delle tecnologie e delle relative
    dinamiche socio-economiche

114
INDICAZIONI NAZIONALI AUTONOMIA E FLESSIBILITA
  • Autonomia Possibilità di variare il piano di
    studi per non più del 20 introducendo nuove
    discipline riducendo quelle ufficiali
  • Flessibilitàpossibilità di cambiamenti fino al
    35, in relazioni a speciali esigenze del
    territorio, secondo una normativa da varare

115
INDICAZIONI NAZIONALI I DIPARTIMENTI
  • Gli istituti tecnici definiscono, nella loro
    autonomia e nel rispetto delle tutele
    contrattuali in materia di organizzazione del
    lavoro, le modalità di costituzione dei
    dipartimenti e le regole per il loro
    funzionamento. Possono essere previste anche
    forme molto flessibili e poco strutturate, con
    forme di comunicazione in presenza e in rete tra
    i docenti e gli altri soggetti interessati. Si
    ritiene comunque opportuno che ad essi vada
    riservato anche uno spazio fisico dedicato
  • Funzioni del dipartimento nel primo biennio
    Consolidamento, con il concorso di tutte
    discipline, delle competenze di base per la
    lingua italiana, la lingua straniera e la
    matematica, raccordo tra i saperi disciplinari e
    gli assi culturali previsti dallobbligo di
    istruzione e tra larea di istruzione generale e
    le aree di indirizzo

116
INDICAZIONI NAZIONALI COMPETENZE, ABILITA
CONOSCENZE
  • Limpianto per competenze. I punti di riferimento
    europei. LOCSE
  • Per il biennio degli IT sono state assunte le
    competenze a suo tempo definite per lobbligo
    scolastico
  • Tali competenze, dovendosi riferire in modo
    unitario a ordini e piani di studio molto diversi
    sono definite in modo molto generale e,
    soprattutto per alcune discipline, hanno bisogno
    di specificazioni

117
INDICAZIONI NAZIONALI UN INSEGNAMENTO RIVOLTO
ALLE COMPETENZE
  • Lavorare per competenze criteri metodologici
  • Metodi che coinvolgono lattività degli studenti
    nellaffrontare questioni e problemi di natura
    applicativa (alla propria vita, alle altre
    discipline, alla vita sociale e lavorativa) sia
    nellintrodurre i nuclei fondamentali delle
    conoscenze e abilità, sia nel progressivo
    padroneggiarli.
  • La laboratorialità e i laboratori come contesto
    per lapprendimento un ambiente di lavoro nel
    quale si realizzano individualmente o
    collettivamente prodotti che richiedono un
    utilizzo intelligente di quanto studiato o
    sollecitano un suo approfondimento.
  • Operare per progetti

118
INDICAZIONI NAZIONALI LORIENTAMENTO
  • Lorientamento come attività permanente e non
    episodica deve avvenire non solo attraverso
    linformazione, ma anche attraverso la formazione
  • E essenziale il rapporto con il mondo del lavoro
    e della ricerca basato sulla collaborazione, la
    co-progettazione e lalternanza

119
PUNTI DI ATTENZIONE E DIFFERENZIAZIONE IN TRENTINO
  • Sul piano del profilo culturale e professionale
    ci sono solo da introdurre le specificità
    richieste dallautonomia regionale
  • Definire i limiti dellautonomia e la definizione
    di flessibilità
  • I piani orari differenze con quelli nazionali.
    Le ore a disposizione della scuola. Compresenze
    più flessibili.
  • Necessità di un approfondimento delle competenze
    in particolare per quanto riguarda larea
    scientifica-tecnologica, anche attraverso una
    comparazione e un reciproco arricchimento dei
    diversi ordini di studi Licei, IT, IP, IFP

120
QUESTIONI APERTE O DA APPROFONDIRE PER LA
PROGETTAZIONE
  • Utilizzo degli spazi disponibili per la
    caratterizzazione delle vocazioni e specificità
    territoriali mediante la definizione di
    competenze, luso delle ore a disposizione e,
    quando necessario, lattivazione dei meccanismi
    di autonomia e flessibilità
  • Raccordo fra area di indirizzo e area comune
    impossibile assegnare alcune competenze
    esclusivamente alluna o allaltra ad esempio
    competenze comunicative e dimensione
    storico-sociale delle tecnologie.

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QUESTIONI APERTE O DA APPROFONDIRE PER LA
PROGETTAZI
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