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Scenario 4

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Centri dell Umanesimo furono le citt signorili di Urbino (Federico di Montefeltro), Ferrara (Estensi), Mantova (Gonzaga), Bologna (Bentivoglio), ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Scenario 4


1
Letà umanistica XV secolo
2
Le istituzioni politiche nellItalia del
Quattrocento
bisogno di pace e di stabilità politica
ambizioni di dominio da parte di individui o
famiglie potenti
scontri incessanti tra le fazioni
nascita delle SIGNORIE (XIII-XIV secolo)
riconoscimento del diritto di ereditarietà del
titolo
trasformazione in PRINCIPATI (XIV-XV secolo)
legittimazione del potere da parte
dellimperatore o del pontefice
conseguenze
tutti i poteri sono trasferiti nelle mani del
principe
formazione della CORTE
politica interna
funzionari e amministratori
composta da
il cittadino si trasforma in SUDDITO
politica estera
imposizione di nuove leggi e tasse
intellettuali
artisti
amministrazione della giustizia
i principi proteggono e favoriscono la cultura e
le arti per procurarsi prestigio internazionale e
consenso presso la popolazione
fenomeno del MECENATISMO
2 Letà umanistica
3
Parole e immagini
le corti umanistiche
Mantova e i Gonzaga
Urbino e i Montefeltro
Ferrara e gli Este
La facciata con i torricini diPalazzo Ducale
Il castello di San Giorgio, trasformato in
residenza signorile
Il Castello Ducale o di san Michele,
commissionato da Niccolò II dEste
3 Letà umanistica
4
Periodizzazione e definizione dellUmanesimo
  • Si sviluppa alla fine del 300, ma raggiunge il
    suo pieno sviluppo nel 400
  • grandi eventi dividono il secolo in due parti
  • 1453 fine guerra Cento Anni e conquista di
    Costantinopoli da parte dei Turchi
  • 1454 pace di Lodi
  • Fin dalla seconda metà del 400 lUmanista è il
    cultore delle Humanae Litterae, lo studioso dei
    classici.
  • nellUmanesimo si scopre la LAICITA (valore
    dellesperienza mondana e della parola)

5
Sviluppo dellUmanesimo
  • Avviene principalmente nella città di Firenze
    (Repubblica fino al1434 gt avvento dei Medici),
  • infatti Petrarca e Boccaccio possono definirsi i
    precursori di questo periodo storico.
  • Centri dellUmanesimo furono le città signorili
    di
  • Urbino (Federico di Montefeltro),
  • Ferrara (Estensi),
  • Mantova (Gonzaga),
  • Bologna (Bentivoglio),
  • Rimini (Malatesta),
  • Milano (Visconti e Sforza)
  • A Venezia lUmanesimo è civile e pedagogico
  • a Roma assistiamo ad una rinascita dal 1443
  • viva a Napoli è la cultura aragonese con Alfonso
    dAragona (1442).
  • Perciò lItalia è considerabile la culla
    dellUmanesimo e del Rinascimento.

6
MilanoePavia
Gonzaga
Visconti e Sforza
Venezia
Repubblica
Mantova
Ferrara
Rimini
Malatesta
Firenze
Urbino
Montefeltro
Estensi
Roma
Aragonesi
Napoli
Medici
Papi
7
La Situazione Economica
  • Rinascita economica dalla grande depressione del
    300.
  • A Venezia e a Firenze si nota la rinascita
    dellantica tradizione mercantile precedentemente
    indebolita.
  • Riconversione degli investimenti in attività
    agricole gtgtgt ritorno alla terra

8
La Situazione Sociale
  • La borghesia cittadina tende sempre più ad
    assimilarsi allaristocrazia di antica
    tradizione.
  • Formazione di una élite cittadina.
  • Ritorno alla cultura del saper vivere e
    delledonismo del 300 celebrata nel Decameron.
  • Viene accentuato il divario tra i vari ceti, con
    una svalutazione della classe contadina.

9
Gli Intellettuali
  • Le lettere godono di grande prestigio, tanto da
    essere definite Humanae Litterae
  • Élite di acculturati e intellettuali,ricercati e
    ammirati.
  • Si muovono per lItalia fra i vari centri
    urbani,dotati di omogeneità apportata dalla
    valorizzazione dellhumanitas.

10
Intellettuale Comunale
  • Trae sostentamento dalla propria attività o
    professione, non dalla sua intellettualità.
  • Partecipa alla vita politica comunale, ricopre
    cariche pubbliche.
  • Presente nellambito atipico di Firenze nel primo
    periodo dellUmanesimo (Umanesimo Civile)
    permane anche in seguito ma la sua figura perde
    importanza.

p. 884
11
intellettuale
comunale
12
Firenze e lUmanesimo civile
  • La cancelleria di Firenze è luogo di formazione e
    scambio culturale
  • I più importanti responsabili sono Coluccio
    Salutati, Leonardo Bruni, Poggio Bracciolini
  • In essi è vivo il nesso tra letteratura e
    società, tra cultura e impegno politico (elogio
    della vita attiva i saggi hanno lobbligo di
    dedicarsi alla politica).
  • Salutati difenderà i valori della florentina
    libertas contro il filovisconteo Antonio Loschi
    (Invectiva in Luschum)
  • Vera felicità non si ha nella solitudine ma nella
    vita associata la scienza politica deve
    promuovere le virtù civili.

13
Intellettuale Cortigiano
  • È collocato nellambiente della corte.
  • E ai servigi di un Signore
  • o si tratta di un Signore stesso (ad esempio
    Lorenzo de Medici).
  • Su di lui può essere apportato un condizionamento
    ideologico da parte del signore.
  • Rispetto allintellettuale comunale denota
    subordinazione al potere (con relativa perdita
    dellautonomia)
  • Professionalità dellattività di intellettuale.

14
nel '400
Aternativala scelta ecclesiastica Disponibile anche alla prod.artistica non religiosa
Deciso condizionamento ideologico CORTE Ambiente raffinato e riconoscimento sociale
Gli intellettuali sono
Corti ROMA NAPOLI MILANO FERRARA URBINO
cortigiani
  • Ospitati
  • Stipendiati
  • valutati

Si dedicano alla letteratura Ma svolgono anche
incarichi e mansioni non pertinenti
15
Indipendenza da un signore la condizione
clericale
  • Benefici ecclesiastici.
  • Ordini sacerdotali che implicano lobbligo del
    celibato.
  • Esempi Petrarca, Boccaccio e in seguito
    Poliziano, Ariosto.
  • Ricerca di cariche come vescovo o cardinalegt
    grandi Signori non dissimili da quelli laici.

16
Il Pubblico
  • Ritorno al latino come lingua esclusiva.
  • Produzione culturale a circuito chiuso rivolta ad
    unélite colta e aristocratica.
  • Distacco fra pubblico alto e basso.
  • Produzione popolare con introduzione della
    stampa per diffondere la cultura e aumentare
    lalfabetizzazione.

17
Gli intellettuali
Intellettuale cittadino
Intellettualecortigiano
Chierico
  • sopravvive soltanto nellambito culturale atipico
    della Firenze repubblicana e finché rimangono
    stabili gli ordinamenti comunali
  • non trae sostentamento dalla sua attività di
    intellettuale, ma svolge le libere professioni e
    ricopre cariche pubbliche anche importanti
  • la sua attività culturale è caratterizzata da un
    forte impegno civile
  • il pubblico a cui si rivolge è costituito dai
    concittadini
  • è la figura più diffusa presso le corti signorili
    e principesche
  • si dedica esclusivamente allattività
    intellettuale alle dipendenze del signore (lavora
    come segretario, bibliotecario, precettore e
    spesso gli vengono affidati anche incarichi
    diplomatici o politici)
  • la sua libertà despressione dipende
    dallatteggiamento dei principi
  • mostra generalmente distacco nei confronti della
    politica e delle questioni sociali
  • il pubblico a cui si rivolge è costituito dalla
    corte, una ristretta cerchia di persone colte
  • lavora al servizio dei papi, dei vescovi e dei
    cardinali, che conducono vita da principi e sono
    amanti delle lettere e delle arti
  • si dedica esclusivamente allattività
    intellettuale (spesso però deve accettare
    incarichi di tipo politico o diplomatico)
  • non è obbligato a trattare argomenti religiosi,
    ma gode di notevole autonomia nelle sue scelte
    artistiche
  • il pubblico a cui si rivolge è costituito da una
    ristretta cerchia di persone colte

4 Letà umanistica
18
La mentalità in età umanistica
visione antropocentrica
lesistenza terrena non è subordinata a quella
celeste
esaltazione della dignità delluomo
studiahumanitatis
il progresso della civiltà è frutto delle
migliori facoltà umane (intelligenza e operosità)
luomo è protagonista e autore della storia
il ruolodelluomo
le discipline letterarie acquistano centralità
per la formazione culturale e morale delluomo
La nuova concezione della realtà umana
il sapere
il Medio Evo è stato un periodo di barbarie e
decadenza rispetto allepoca precedente
la storia della civiltà
il rapportocon i classici
è necessario far ritorno ai valori e alla cultura
delletà classica
i testi degli autori antichi rappresentano un
modello di perfezione per lo stile e i contenuti
principio diimitazione (creativa)
mito dellarinascita
5 Letà umanistica
19
Il neoplatonismo rinascimentale
  • Gli uomini del Rinascimento fiorentino
    svilupparono nuove concezioni, in cui il Mondo
    assume un aspetto dinamico dove l'uomo altro non
    é che un gradino intermedio tra l'essere e Dio.
  • L'essere umano non è più visto come qualcosa di
    casuale o fortuito, ma, al contrario, funzione di
    una causa, e finalizzato al raggiungimento
    dell'unità con il resto delle cose attraverso
    l'intelletto, ultimo gradino prima della
    Divinità.
  • Nel pensiero di Cusano luomo è definito
    microcosmo in quanto contrae in sé tutte le
    cose e poiché è implicazione delle immagini di
    tutte le cose.

20
  • L'uomo acquista così una sua dignità perchè,
    appunto, non più passivo e supino alla Natura, ma
    quanto più  attivo tanto più tende alla
    perfezione.
  • Ficino concepisce la realtà come una successione
    di gradi decrescenti di perfezione, in cui
    lanima rappresenta il nodo di congiunzione fra
    il mondo superiore (dio e gli angeli) e quello
    inferiore (forma e materia).
  • Secondo Pico della Mirandola luomo, unico fra le
    creature, è stato posto al confine di due mondi e
    senza una natura predeterminata, così che egli
    può essere lartefice di se stesso, degenerando
    nelle cose inferiori come i bruti, ma anche
    elevandosi alla vita del puro intelletto come gli
    angeli Ti posi nel mezzo del mondo perché di là
    meglio tu scorgessi tutto ciò che è nel mondo.
  • Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale
    né immortale, perché da te stesso quasi libero e
    sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi
    nella forma che avresti prescelto (Discorso
    sulla dignità delluomo).

21
La filologia
nuovo interesse per gli autori classici
ricerca di antichi manoscritti perduti
scoperta dellaprospettiva storica
le testimonianze del passato non devono essere
interpretate attraverso le proprie concezioni
etiche, culturali, estetiche o religiose, ma
devono essere collocate nel loro tempo per essere
comprese nel loro significato originario
nascita della FILOLOGIA
disciplina che studia i testi antichi e li
ricostruisce con metodo critico per riportarli
alle condizioni originali
quando possibile, procede attraverso un accurato
confronto tra le varie copie di unopera
può portare anche allo smascheramento di alcuni
documenti storici falsi
si basa su conoscenze di tipo linguistico e
storico
ad es. Lorenzo Valla e la donazione di
Costantino
6 Letà umanistica
22
La Filologia (sulle orme di Petrarca)
  • Differenza qualitatativa del modo di accostarsi
    ai classici.
  • Riacquisito senso della storia.
  • Nascita dellidea del carattere relativo dei
    prodotti della civiltà umana.
  • Precisa conoscenza del latino classico.
  • I testi tradotti nel Medioevo vengono ritradotti
    correttamente, con conoscenza del contesto
    storico, senza sovrasensi allegorici, con analisi
    critica delle fonti e dei fatti, confutando le
    auctoritates.
  • Dimostrazione del filologo Lorenzo Valla del
    falso storico della Donazione di Costantino.

23
La Riscoperta dei Testi Antichi
  • Ampliamento quantitativo della conoscenza
    dellantichità, anche grazie al ritorno della
    cultura greca, presupposto indispensabile.
  • Riscoperta degli autori latini dimenticati, le
    cui opere furono reperite in biblioteche sparse
    per lEuropa.
  • Rinvenimento del De Rerum Natura.

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Nuovi valori
  • Attualizzazione dei classici
  • Il mondo classico come chiave di lettura per
    meglio comprendere il presente.
  • Nuova concezione umana antropocentrismo
  • Rivalutazione del corpo umano (Manetti) e nuova
    pedagogia (primato di autori e testi da leggere,
    interrogare, commentare, ma anche educazione
    fisica, per uno sviluppo integrale delluomo)
  • Maestri a Verona gt Vittorino da Feltre
  • A Ferrara gt Guarino da Verona
  • Visione ottimistica delluomo.
  • Riscoperta del sentimento religioso.
  • Rivendicazione del valore autonomo della realtà
    mondana edonismo, naturalismo, concretezza,
    curiositas, valori economici (valore del tempo).

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Conciliazione tra lettere classiche e cristiane
  • Volontà di sintesi tra messaggio cristiano e
    classicità restaurata (coesistenza moderata, mai
    scontro)
  • Umanesimo civile fiorentino (I metà 400)
  • Valorizzazione delle virtù attive, della retta
    convivenza
  • Polemica contro lascetismo medievale

Umanesimo cosmico (II metà del 400) Tensione
religiosa, ripresa studi teologici, rinnovamento
della religiosità anche in direzione
contemplativa (conciliazione di PLATONE e della
BIBBIA) Marsilio Ficino Giovanni Pico della
Mirandola
pp. 50-51 T5
26
Decompartimentazione del sapere
  • Generale apertura delle discipline
  • Empiria
  • Applicazione tecnica delle conoscenze

Leon Battista Alberti
Leonardo
27
Gli artisti, gli artigiani, gli esperti nelle
arti meccaniche diventano uomini di cultura
  • Lartista modifica in positivo il proprio
    prestigio e il proprio ruolo sociale
  • LEONARDO da Vinci
  • La sperienzia
  • omo sanza lettere
  • Le scienze meccaniche

28
Magia e astrologia
  • Mode culturali del periodo
  • Si riscopre la tradizione ermetica
  • Si ha bisogno di una protezione da parte di forze
    superiori in un epoca di forti mutamenti
  • Pratiche misteriche cementano la coesione tra i
    gruppi intellettuali

Astrologia, cosmologia , magia neoplatoniche
rompono il determinismo aristotelico e aprono
alla concezione della trasformabilità senza
limiti della natura
29
Luoghi di produzione e di circolazione letteraria
  • Corte
  • Biblioteca
  • Università
  • Bottega dello stampatore
  • Accademia
  • Cenacolo
  • Studiolo del letterato

30
Corti
  • Vengono viste come centro del potere signorile
  • Sono il centro della cultura, nelle sue
    manifestazioni letterarie e artistiche
  • Il mecenatismo principesco sostiene e protegge
    lattività degli umanisti
  • molto valorizzate le discipline artistiche come
    la danza e il canto a cui il signore non poteva
    sottrarsi
  • Identificabili con uno spazio concreto e ideale
    (palazzo)

31
Cenacoli
  • I cenacoli erano aggregazioni volontarie
    inizialmente informali
  • Gruppi di umanisti si riunivano per discutere
    liberamente dei propri studi e dei problemi
    filosofici ed etici
  • in casa di uno di loro, in un convento o in una
    sede messa a disposizione dal potere politico
  • Nascono dallesigenza del confronto fra posizioni
    diverse, dallo scambio di esperienze
    intellettuali, del dialogo aperto.

32
  • Il cenacolo nasce per un bisogno di identità dei
    nuovi gruppi intellettuali e per un nuovo modo di
    concepire la conoscenza
  • Il significato di verità viene modificato non è
    più assoluta e dogmatica ma processuale e
    relativa
  • Il genere del dialogo si afferma in relazione al
    valore della discussione
  • Lepistola è una nuova forma di comunicazione fra
    i membri del cenacolo o di vari cenacoli

33
Accademie
  • Si sviluppano dalla metà del 400, talora
    indipendenti dal signore, talora sotto la sua
    protezione
  • Sono dei cenacoli che non mantengono una
    struttura non formalizzata ma si organizzano
  • Hanno forme più fisse e centralizzate e si
    fondano su rituali precisi e anche su veri e
    propri cerimoniali
  • Le riunioni avvengono periodicamente e si
    consolida la pratica del banchetto

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  • Importanti accademie platonica a Firenze,
    pontaniana a Roma e pomponiana a Napoli.
  • Accademia platonica studio e diffusione delle
    opere di Platone mediante la loro traduzione in
    latino
  • Accademia pontaniana discussione argomenti di
    letteratura classica (ad esempio Livio e Seneca)
  • Accademia pomponiana cultura antiquaria rivolta
    allo studio dei classici e di tutto il repertorio
    artistico-monumentale dell'antico

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Biblioteche
  • Nuova forma di organizzazione che può essere
    pubblica o creata da privati o anche promossa dal
    principe-mecenate
  • A volte può trattarsi di biblioteche
    specializzate che si limitano a raccogliere
    codici antichi e manoscritti
  • Le biblioteche tendono ad accogliere nuova
    produzione libraria a stampa e alcune si
    specializzano nel reperimento di opere relative a
    particolari avvenimenti storici
  • Il bibliotecario è un noto umanista

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Università
  • Ha un ruolo minore rispetto alle altre forme di
    organizzazione culturale
  • Rimane legata alla tradizione medievale restando
    in parte estranea allUmanesimo
  • Solo alcune università più recenti diventano
    centri di diffusione dellUmanesimo
  • Fornisce preparazione professionale agli uomini
    di legge e ai medici dipendendo dal potere
    politico

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Stamperie
  • Luogo di incontro degli umanisti
  • - insieme alla bottega del libraio
  • I primi stampatori (protipografi) avevano bisogno
    dei consigli e dellesperienza degli umanisti
  • Nascono i primi esemplari di stampa (incunaboli),
    libri di medio formato contenenti opere classiche
    e di umanisti
  • Ci sono due tipi di pubblico, uno più alto a cui
    si rivolgono gli umanisti e laltro popolare a
    cui si rivolgono i predicatori

38
  • Il libro contribuisce a togliere alla scrittura
    il suo carattere sacro e solenne
  • Modifica inoltre il rapporto con limmagine che
    perde importanza
  • La lettura diviene sempre più astratta è muta e
    favorisce lalfabetizzazione
  • Il libro a stampa è più stabile di quello scritto
    a mano,
  • La lingua viene fissata
  • Importante stampatore gt Aldo Manuzio (Venezia)
    che diffonde leditoria

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Limiti del mercato librario
Mancata tutela del diritto dautore
Non si afferma come risorsa
Chiesa Indice
Controllo sulla stampa
Potere politico
Pochi intellettuali vivono dei proventi delle
pubblicazioni a stampa
40
Latino e volgare
vengono adottati generi letterari antichi
(orazione, dialogo, epistola)
Prima metà del Quattrocento
affermazione del culto umanistico dei classici
predominio del LATINO comelingua letteraria
riduzione del pubblico
conseguenze
il volgare resta relegato agli usi pratici e alle
opere letterarie di destinazione popolare
il fiorentino trecentesco nobilitato dallo stile
dei classici latini
modello
Seconda metà del Quattrocento
sperimentalismo linguistico e letterario
scelta delVOLGARE come lingua della cultura
una minoranza di intellettuali colti
pubblico
frattura tra la lingua letteraria e la lingua
parlata
la maggioranza della popolazione parla il dialetto
conseguenza
7 Letà umanistica
41
Latino e volgare
  • TRE FASI DIVERSE
  • 1380-1469 prevalenza del latino umanistico (su
    modello dei classici) che diventa la lingua
    letteraria dominante.
  • 1469-1492 rinascita del volgare periodo dell
    Umanesimo volgare.
  • 1492-1545 predominio del volgare che ritorna la
    lingua letteraria dominante.

42
STUDI LINGUISTICI NEL 400
  • Si normalizzano la lingua, la grammatica e la
    punteggiatura nasce la linguistica storica.
  • Tesi di Flavio Biondo il volgare risulta da un
    processo storico di corruzione ed evoluzione del
    LATINO, a contatto con gli idiomi dei barbari
    invasori
  • La stampa dà un contributo importante per la
    normalizzazione della lingua.






Prime grammatiche del volgare fiorentino
43
1fase Umanesimo latino LATINO
VOLGARE
  • Usato nei dialoghi, nei trattati, nelle epistole,
    nelle orazioni, nelle invettive. Saggistica e
    filologia primeggiano su poesia o narrativa.
  • Latino modellato nel lessico e nella sintassi su
    quello classico è diverso da quello usato nel
    medioevo.
  • Escluso dalla letteratura alta utilizzato negli
    ambiti più bassi e familiari.
  • Riservato alla vita pratica e civile(lingua
    ufficiale nei tribunali, usato nelle prediche e
    nelle rappresentazioni pubbliche).

44
2 fase RIAFFIORA IL VOLGAREIl Certame
Coronario (1441)
  • Gara di poesia in volgare
  • promossa da Leon Battista Alberti
  • sul tema della vera amicizia
  • premio una corona di alloro in argento
  • tra gli 8 concorrenti nessuno vinse
  • È comunque una tappa importante per lo sviluppo
    della letteratura in volgare

45
Dialoghi Della famiglia di L..B. Alberti
  • E in volgare e ne contiene la difesa
  • Le tesi sostenute sono
  • può giovare a molti essendo comprensibile ad un
    maggior numero di persone (cfr. Convivio di
    Dante)
  • Usato e regolato dai dotti può diventare una
    lingua raffinata pari al latino

46
Età di Lorenzo il Magnifico
  • Egli promosse luso del volgare come lingua
    ufficiale della cultura e delle corti.
  • Lingua cortigiana fondata sul volgare depurato da
    elementi dialettali e influenzato dal latino.
  • Volgare impiegato nella vita quotidiana, diverso
    da quello impiegato in letteratura
    (rielaborazione dotta).

LEGGI PAG. 59 T1 PAG. 63 T2
47
2-3fase Riaffermazione del volgare
  • LATINO
  • Resta la lingua incontrastata di scienze, atti
    giudiziari, verbali nei processi, insegnamento
    universitario e Chiesa.
  • Rimane imbalsamato nel classicismo ciceroniano
    lingua morta.
  • VOLGARE
  • Lingua raffinata usata anche dai dotti
  • Si rivolge a masse popolari alte (posizione
    tradizionalista e antiumanistica)

48
Principio di Imitazione nelle arti
  • Imitazione della bellezza e della perfezione
    classica in ogni campo.
  • Imitazione non passiva ma creativa.
  • Classici visti come modelli passati che
    rapportiamo al presente.
  • Riscoperta del nudo e della bellezza del corpo
    umano.
  • Principio che si applica anche alla vita civile.

49
In particolare, nella linguaPRINCIPIO DI
IMITAZIONE
  • FINE 400 uso prevalente del latino
  • POLEMICA CORTESE POLIZIANO
  • Cortesesi ispira al modello ciceroniano in un
    rapporto di emulazione
  • Poliziano rielaborazione, pluralità modelli,
    docta varietas (p. 937)
  • gt dice di evitare di diventare scimmie e
    pappagalli (imitatori pedanti) di Cicerone

50
PRINCIPIO DI IMITAZIONE
  • INIZIO 500 ripresa del volgare
  • POLEMICA BEMBO - PICO
  • Bembo riprende la linea di Cortese rapporto di
    emulazione con Cicerone, Virgilio, Boccaccio e
    Petrarca
  • Pico riprende la linea di Poliziano
    rielaborazione dei modelli di tutti i buoni
    scrittori (eclettismo)

51
Poliziano
  • Nacque a Montepulciano nel 1454
  • Epistola a Paolo Cortese sul problema dell
    imitazione Poliziano sosteneva la tesi della
    Docta varietas ovvero il bisogno di imparare da
    tutti i grandi scrittori del passato
    assimilandoli e rielaborandoli in base a esigenze
    espressive proprie
  • Assimila tradizione classica greca e latina e
    tradizione volgare ispirandosi a Petrarca e agli
    stilnovisti

52
Pico della Mirandola
  • IL RISCATTO DEI MODERNI
  • Riprende le tesi sostenute da Poliziano
  • Scrive un trattato sullimitazione indirizzato a
    Bembo in cui esalta limportanza e la necessità
    delleducazione, e la superiorità dei moderni nei
    confronti degli antichi per quanto riguarda la
    conoscenza della natura

53
Pietro Bembo
  • Nato nel 1470 a Venezia da una famiglia piuttosto
    autorevole.
  • Nel 1491 incontra Poliziano e si avvicina agli
    studi classici
  • Assume un ruolo di primo piano nel dibattito
    rinascimentale sulla questione della lingua.
  • I trattati più importanti sono
    De imitatione e Prose della
    volgar lingua

54
DE IMITATIONE di Bembo
  • Pubblicato nel 1512
  • Polemica contro G.F.Pico della Mirandola
  • Ripropone le tesi sostenute da Paolo Cortese
    contro Poliziano
  • Imitazione unica Virgilio e Cicerone per la
    poesia e la prosa latina, Petrarca e Boccaccio
    per quella in volgare

55
PROSE DELLA VOLGAR LINGUA di Bembo
  • Pubblicato nel 1525.
  • Esalta la scrittura e il ruolo superiore degli
    intellettuali.
  • La scrittura è basata su regole fisse, sul
    modello petrarchesco (poesia) e su quello
    boccacciano (prosa).
  • La proposta di Bembo è lunica in grado di
    cementare il carattere linguistico della nostra
    letteratura (carattere omogeneo e unitario di
    italianità)

56
LE PROSE DELLA VOLGAR LINGUA 2
57
QUESTIONE DELLA LINGUA (500)TRE TESI
Tomo 2 par. 2.2
  • ARCAIZZANTE sostenuta da Bembo seguita
    dai letterati, proponeva una lingua basata sui
    modelli trecenteschi. Imitazione di una norma
    fissa e immobile.
  • FIORENTINO VIVO sostenuta da Machiavelli
    imponeva la priorità delluso del volgare
    fiorentino.
  • CORTIGIANA sostenuta da Castiglione unione
    del volgare toscano con i migliori volgari
    regionali, lingua delle corti (eclettismo)

58
Forme letterarie in età umanistica
genere
caratteristiche
autori
epistole
  • non si tratta di una comunicazione di tipo
    privato, ma di uno strumento di discussione o
    divulgazione di questioni culturali
  • Poggio Bracciolini
  • Angelo Poliziano

dialoghi e trattati
  • si ispirano ai grandi modelli classici (Platone e
    Cicerone)
  • rappresentano il mezzo più adatto per trasmettere
    i contenuti del dibattito ideologico di età
    umanistica
  • affrontano tematiche molto varie
  • argomento filosofico-morale
  • Pico della Mirandola
  • Marsilio Ficino
  • argomento politico
  • Coluccio Salutati
  • Giovanni Pontano
  • argomento artistico
  • Piero della Francesca
  • Leon Battista Alberti
  • argomento linguistico e filologico
  • Leonardo Bruni
  • Lorenzo Valla

Prosa latina
storiografia e memorialistica
  • si ispirano ai grandi modelli latini (Sallustio,
    Livio, Tacito)
  • la storia non è più considerata come disegno
    della provvidenza divina, ma come opera delluomo
  • dedicano grande attenzione alle vicende politiche
    e alla descrizione delle diverse tradizioni
    culturali
  • storiografia
  • Leonardo Bruni
  • Poggio Bracciolini
  • memorialistica
  • Enea Silvio Piccolomini

8 Letà umanistica
59
Forme letterarie in età umanistica
genere
caratteristiche
autori
poesia lirica
  • apprezzata soprattutto in ambiente cortigiano
  • le soluzioni formali e tematiche sono ancora
    incerte e provvisorie
  • Iacopo Sannazaro
  • Matteo Maria Boiardo

canti carnascialeschi e poesia burlesca
  • produzione legata alla celebrazione di alcune
    feste popolari (soprattutto il carnevale)
  • si basa sullesaltazione della giovinezza e dei
    piaceri e sul capovolgimento dei valori e dei
    comportamenti convenzionali
  • Lorenzo de Medici
  • Angelo Poliziano
  • il Burchiello

Poesia in volgare
poemetti mitologici ed encomiastici
  • riprendono stili e tematiche diffusi nella
    letteratura classica
  • si tratta di una poesia prevalentemente narrativa
    e descrittiva
  • Lorenzo de Medici
  • Angelo Poliziano

poesia bucolica
  • si ispira alla poesia bucolica greca e latina
  • costituisce lesempio più raffinato del nuovo
    gusto classicheggiante
  • esalta il desiderio di una vita naturale e
    spontanea (critica agli intrighi e al lusso delle
    corti)
  • Iacopo Sannazaro

poema epico-cavalleresco
  • una poesia colta e raffinata che prende spunto
    dalla tradizione orale e popolare dei cantari
  • può ispirarsi alla tradizione comico-burlesca
  • si propone di esaltare il codice
    cortese-cavalleresco e di farlo rivivere
    nellambiente delle corti quattrocentesche
  • Luigi Pulci(poema eroicomico)
  • Matteo Maria Boiardo

9 Letà umanistica
60
Forme letterarie in età umanistica
genere
caratteristiche
autori
Prosa involgare
novellistica
  • prende spunto dal modello di Boccaccio
  • in alcune raccolte è evidente lo scopo
    didascalico o moraleggiante
  • trionfa il gusto per il motto tagliente e la
    battuta di spirito
  • Giovanni Gherardida Prato
  • Masuccio Salernitano
  • Antonio Manetti

poesialirica
  • si ispira ai grandi modelli latini (Catullo,
    Tibullo e Ovidio)
  • si tratta di versi musicalmente eleganti e
    raffinati
  • Giovanni Pontano

Poesialatina
sacre rappresentazioni
  • sono destinate a un pubblico popolare
  • sono spettacoli di ispirazione religiosa, ma
    accolgono anche spunti di tipo laico e comico
  • Feo Belcari
  • Bernardo Pulci
  • Lorenzo de Medici

Teatro in volgare
favolepastorali
  • sono destinate al pubblico colto e raffinato
    della corte
  • prendono ispirazione dalla mitologia classica e
    dalla poesia bucolica
  • Angelo Poliziano
  • Niccolò da Correggio
  • Matteo Maria Boiardo

10 Letà umanistica
61
Parole e immagini
gli incunaboli
con il termine incunabolo si fa riferimento a
un libro stampato tra la metà e la fine del XV
secolo con la tecnica dei caratteri mobili a
volte è detto anche quattrocentina, proprio per
indicare lepoca di produzione
Una copia dellHypnerotomachia Polyphili di
Francesco Colonna pubblicata da Aldo Manuzio
(1499)
Unimmagine dellincunabolo del Canzoniere e dei
Trionfi di Francesco Petrarca stampato a Venezia
da Vindelino da Spira (1470)
11 Letà umanistica
62
SITOGRAFIA UTILE
  • http//italiano.loescher.it/la-letteratura-italian
    a-in-rete.n1826
  • http//italiano.loescher.it/cinema-e-letteratura.n
    1570
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