Corso di Teologia Morale Fondamentale - PowerPoint PPT Presentation

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Corso di Teologia Morale Fondamentale

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Title: MORALE FONDAMENTALE, 6 Author: S. FUMAGALLI Keywords: morale Last modified by: Clipper Created Date: 2/15/2001 4:39:07 PM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Corso di Teologia Morale Fondamentale


1
Corso di Teologia Morale Fondamentale
  • Sei incontri sulla base del testo
  • Aurelio Fernández
  • Teologia Morale Fondamentale
  • Ed. ARES, Milano

2
Corso di Teologia Morale Fondamentale
  • IX. Il peccato

3
PECCATO, 1
MF 126
La storia dellumanità è quella dellamore di Dio
per luomo, amore alla luce del quale vanno lette
le relazioni di Dio con luomo. La Creazione,
lIncarnazione Dio ha tanto amato il mondo da
dare il suo Figlio unigenito (Gv 3, 16), la
Redenzione Nessuno ha un amore più grande di
questo dare la vita per i propri amici (Gv 15,
13)ecc. sono manifestazioni di questo amore.
4
PECCATO, 2
MF 127
  • Il rovescio della medaglia è costituito dal
    comportamento delluomo, che in questa storia
    non di rado disobbedisce a Dio.
  • Per questo le due realtà presenti nella Bibbia
    sono grazia e peccato, misericordia di Dio e
    peccato delluomo.
  • Ma Gesù viene a cercare i peccatori Dio si fa
    uomo per salvarlo e per renderlo partecipe della
    sua vita trinitaria.
  • Ogni uomo vale tutto il sangue di Cristo. Per
    questo non si può togliere importanza al peccato.

5
PECCATO, 3
MF 128
La realtà del peccato è un dato che attraversa i
numerosi capitoli della Bibbia
Dopo la prima pagina, così luminosa, della
creazione e dellamore umano tra il primo uomo e
la prima donna, improvvisamente il peccato entra
in scena.
  • il peccato dei progenitori (Gn 3, 1-20)
  • fratricidio di Caino (Gn 4, 8), dell
  • omicidio di Lamec (Gn 4, 23)
  • molti peccati degli uomini che motivano il
    diluvio universale (Gn 4, 13)
  • confusione della Torre di Babele (Gn 11, 7-9)

Alla fine di questa storia, Dio si muove a
compassione e decide di salvare luomo mediante
lincarnazione del Verbo Gesù (salvatore),
salverà il suo popolo dai suoi peccati (Mt 1,
21).
6
PECCATO, 4
MF 129
La predicazione di Gesù affronta sempre, come
tema di fondo e certe volte in modo espresso, il
tema del peccato. Più tardi la predicazione degli
Apostoli insiste reiteratamente sul male supremo
che significa il peccato. All'udir tutto questo
si sentirono trafiggere il cuore e dissero a
Pietro e agli altri apostoli "Che cosa dobbiamo
fare, fratelli?". E Pietro disse "Pentitevi e
ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di
Gesù Cristo, per la remissione dei vostri
peccati dopo riceverete il dono dello Spirito
Santo. (At 2, 37-38)
7
PECCATO, 5
MF 130
La nostra epoca accusa una mancanza del senso del
peccato, sia nel riconoscerne lesistenza sia
nellaccettare che luomo possa commetterlo. Cè
chi arriva a dire che nella Bibbia si danno
soltanto indicazioni morali e affermando anche
che luomo non è capace di commettere un peccato
mortale. Nella storia delletica cristiana non
era mai stato formulato un errore così
grossolano, così privo di fondamento la verità è
che, purtroppo, il popolo cristiano ha smarrito
il senso del peccato
Non di rado nella storia, per periodi di tempo
più o meno lunghi e sotto linflusso di
molteplici fattori, succede che viene gravemente
oscurata la coscienza morale in molti uomini
.... Troppi segni indicano che nel nostro tempo
esiste una tale eclissi, che è tanto più
inquietante, in quanto questa coscienza ... è
strettamente legata alla libertà delluomo ....
È inevitabile, pertanto, che in questa situazione
venga obnubilato anche il senso di Dio, il quale
è strettamente connesso con la coscienza morale,
con la ricerca della verità, con la volontà di
fare un uso responsabile della libertà. Insieme
con la coscienza viene oscurato anche il senso di
Dio, e allora, smarrito questo decisivo punto di
riferimento interiore, si perde il senso del
peccato (RP, 18).
8
PECCATO, 6
MF 131
Alcune cause della perdita del senso del peccato,
1
a
Il relativismo culturale ed etico.
b
Un settore della psicologia attuale nega la
realtà del pec- cado per non traumatizzare la
coscienza. Per un cristiano ogni peccato, lungi
dal traumatizzare, può essere perdona- to da suo
Padre Dio che lo ama.
c
La confusione tra moralità e legalità sarebbe
moralmente permesso tutto ciò che non è castigato
dalla legge.
d
Il secolarismo si oscura il senso di Dio, e per
tanto quello del peccato.
9
PECCATO, 7
MF 132
Alcune cause della perdita del senso del peccato,
2
e
Fenomeni interni alla vita ecclesiale Alcuni...
tendono a sostituire esagerati atteggiamenti del
passato con altre esagerazioni essi passano dal
vedere il peccato dappertutto al non scorgerlo da
nessuna parte dallaccentuare troppo il timore
delle pene eterne al predicare un amore di Dio
che escluderebbe ogni pena meritata dal peccato
dalla severità nello sforzo per correggere le
coscienze erronee a un presunto rispetto della
coscienza tale da sopprimere il dovere di dire la
verità (Reconciliatio et paenitentia 18).
10
PECCATO, 8
MF 133
11
PECCATO, 9
MF 134
Varie specie di peccato (1) IN RAGIONE DI/DELLA
12
PECCATO, 10
MF 135
Varie specie di peccato (1.1) Alcune
specificazioni sui peccati interni
  • Peccato interno è quello che si consuma nel
    cuore.
  • Si considerano come peccati interni i cattivi
    pensieri o la compiacenza morosa, il desiderio
    cattivo e il piacere peccaminoso
  • cattivo pensiero o compiacenza morosa è il
    diletto in una rappresentazione immaginaria di
    un atto peccaminoso, come se si stesse compiendo,
    ma senza avere lintenzione di compierlo
  • desiderio cattivo è lappetito deliberato di
    una cosa cattiva. Aggiunge al precedente peccato
    il desiderio di compierlo o di metterlo in
    pratica.
  • piacere peccaminoso è la compiacenza di
    unazione peccaminosa già compiuta da sé o da un
    altro. È simile al precedente, ma fissa il
    pensiero su un fatto compiuto, cercando di
    riviverlo con il ricordo per ricavarne piacere o
    compiacersi nel male, cosa che comporta una
    maggiore facilità di ricadere.

I peccati interni, se non li si combatte con
energia, debilitano tutte le forze delluomo, non
raramente angosciano la persona umana e certe
volte sono più pericolosi di quelli che si
manifestano esternamente. Questo perché si
commettono con maggiore facilità, nessuno li
nota, non richiedono nessuna iniziativa esterna,
e questo può indurre a non combatterli e ad
abituarvisi, arrivando a deformare la coscienza.
13
PECCATO, 11
MF 136
Varie specie di peccato (1.2) Come il Catechismo
specifica la differenza fra peccato mortale e
veniale
È opportuno valutare i peccati in base alla loro
gravità. La distinzione tra peccato mortale e
peccato veniale, già adombrata nella Scrittura
(cfr 1 Gv 5, 1617), si è imposta nella Tradizione
della Chiesa. Lesperienza degli uomini la
convalida (CCC, 1854).
Il peccato veniale indebolisce la carità
manifesta un affetto disordinato per dei beni
creati ostacola i progressi dellanima
nellesercizio delle virtù e nella pratica del
bene morale merita pene temporali. Il peccato
veniale deliberato e che sia rimasto senza
pentimento, ci dispone poco a poco a commettere
il peccato mortale. Tuttavia il peccato veniale
non ci oppone alla volontà e allamicizia divine
non rompe lAlleanza con Dio. È umanamente
riparabile con la grazia di Dio. Non priva della
grazia santificante, dellamicizia con Dio, della
carità, né quindi della beatitudine eterna (CCC,
1863).
14
PECCATO, 12
MF 137
Varie specie di peccato (2) IN RAGIONE DI/DELLA
15
PECCATO, 13
MF 138
Il peccato rende gli uomini complici gli uni
degli altri e fa regnare tra di loro la
concupiscenza, la violenza e lingiustizia. I
peccati sono allorigine di situazioni sociali e
di istituzioni contrarie alla Bontà divina. Le
strutture di peccato sono lespressione e
leffetto dei peccati personali. Inducono le loro
vittime a commettere, a loro volta, il male. In
un senso analogico esse costituiscono un peccato
sociale (CCC, 1869).
16
PECCATO, 14
MF 139
Valutazione morale dei peccati, 1 Il peccato è un
male in sé stesso, ma bisogna stabilire un
criterio per valutare la gravità dei diversi
peccati
1. Perché esista un peccato grave o mortale, si
richiede che ci siano contemporaneamente tre
condizioni materia grave piena avvertenza
deliberato consenso
2. È normale distinguere la gravità dei diversi
peccati mortali in base al seguente criterio (in
base alla materia) ex toto genere suo, se è
sempre grave e se, a motivo della materia,
comporta sempre un grave disordine contro la
legge di Dio, non ammette piccolezza di
materia per esempio, la bestemmia, lodio a
Dio, ladulterio ecc. ex genere suo per la
loro materia comportano un disordine grave, ma
ammettono leggerezza di materia rubare o
ingiuriare sono peccati di per sé gravi, ma
ammettono una materia imperfetta che non spezzi
lAlleanza con Dio per esempio, sottrarre una
piccola somma o ledere lievemente lonore del
prossimo. Perciò si tratta di mancanze veniali.
17
PECCATO, 15
MF 140
Valutazione morale dei peccati, 2 Il peccato è un
male in sé stesso, ma bisogna stabilire un
criterio per valutare la gravità dei diversi
peccati
3. Perché si commetta un peccato lieve o veniale,
si richiedono questi requisiti minimi se ne
manca anche solo uno, non cè peccato materia
lieve si deduce dal triplice criterio indicato
più sopra per il peccato mortale una certa
avvertenza quella sufficiente perché si possa
parlare di un atto umano qualche conoscenza
si richiede un certo intervento della volontà.
4. In alcuni casi una materia lieve può dar luogo
a un peccato grave per il fine un fine
gravemente cattivo può rendere unazione
gravemente cattiva per esempio, una lieve
ingiuria detta per provocare una bestemmia
per il disprezzo della legge che obbliga solo
lievemente perché è uningiuria allautore di
quella legge per scandalo unazione in sé
lieve può produrre un grave scandalo per
essere occasione di peccato grave mettersi in
pericolo imminente di peccare per accumulo di
materia (nei peccati che lammettono) quando si
ha intenzione di commettere un furto grave per
mezzo di piccole sottrazioni. Però, una serie di
peccati veniali, per sé stessi, non possono
costituire un peccato grave.
18
PECCATO, 16
MF 141
Valutazione morale dei peccati, 3
5. Un peccato grave può essere soggettivamente
lieve per due motivi imperfezione dellatto
quando mancano lavvertenza o il consenso dovuti
piccolezza di materia se non si conculca
essenzialmente la norma dettata
6. Nella specificazione dei peccati è necessario
tenere presente la distinzione in base alla
specie (genere) e al numero a) Distinzione
specifica quando sono atti moralmente cattivi
perché si riferiscono a oggetti diversi o perché
sono contrari a diverse virtù o precetti. Un
solo atto può racchiudere diversi peccati, perché
è contrario a diverse virtù, o infrange vari
precetti contemporaneamente ladulterio, per
esempio, è un peccato contro la castità e contro
la giustizia vale a dire, è un peccato
particolarmente grave. A motivo delloggetto,
si commettono vari peccati numericamente
diversi anche sotto ununica decisione della
libertà, ogni volta che si decide di ripetere lo
stesso atto. b) Distinzione numerica Si
riferisce al numero concreto di atti che è
possibile fare contro una virtù. Si possono
formulare due princìpi Perché si possa
parlare di vari peccati, si richiede che si
tratti di atti umani diversi e, in generale, che
tra gli uni e gli altri sia passato un po di
tempo. Con un solo atto si possono commettere
vari peccati per esempio, un attentato
terrorista che uccide varie persone comporta
tanti assassinii quante sono le persone morte.
Perché la Confessione sacramentale sia valida si
richiede che si confessino tutti i peccati
mortali secondo la specie e secondo il numero.
19
PECCATO, 17
MF 142
Lopzione fondamentale e gli atti concreti
La morale ha sempre valutato in modo diverso il
singolo atto commesso, in rapporto alla
disposizione abituale del soggetto (avvertenza e
libertà). Per esempio, quando si dubita se un
atto è o non è un peccato ci si avvale del
seguente criterio se un individuo di solito non
pecca in una certa materia, quella singola azione
non deve essere considerata un peccato.
Al contrario, se il soggetto di solito commette
quella mancanza, si deve dedurre che lazione
concreta della quale si dubita deve essere
considerata anchessa un peccato.
Alcuni moralisti sono arrivati ad affermare che
per poter imputare un peccato grave ad una
persona, questa avrebbe dovuto optare chiaramente
per esso, e questo in virtù di una decisione
ferma, costante e, per quanto possibile,
definitiva. È ciò che si è finito col denominare
opzione fondamentale.
20
PECCATO, 18
MF 143
Lopzione fondamentale e gli atti concreti
  • La teoria dellopzione fondamentale in alcuni
    autori ha due difetti
  • Quasi sempre la descrivono come una cosa che la
    persona fa ordinariamente nel proprio
    comportamento morale
  • Se si riuscisse a formulare la detta opzione
    radicale, tutti i singoli atti dovrebbero
    valutarsi solo alla luce di detta opzione.
  • La dottrina morale corretta su questo tema è la
    seguente
  • In primo luogo, si deve fare in modo che i
    cristiani facciano una opzione fondamentale per
    Gesù Cristo
  • Allo stesso tempo, si deve ammettere leticità di
    ognuno degli atti, dato che può darsi che uno
    opti per Cristo e tuttavia certe volte commetta
    il male.

21
PECCATO, 19
MF 144
Principi morali, 1
È evidente che il peccato ha, per sé stesso, un
particolare rilievo nella vita morale di ogni
persona. Ecco perché la sua influenza nellagire
delluomo deve essere eticamente regolata. A tal
riguardo si potrebbero formulare alcuni princìpi.
22
PECCATO, 20
MF 145
Principi morali, 2
23
PECCATO, 21
MF 146
Principi morali, 3
24
PECCATO, 22
MF 147
Principi morali, 4
25
Corso di Teologia Morale Fondamentale
  • X. La conversione del peccatore

26
CONVERSIONE, 1
MF 148
Necessità della redenzione
  • Il peccato include un duplice male loffesa a
    Dio e il deterioramento della vocazione
    originaria delluomo. Infatti
  • Il peccato offende la grandezza di Dio che, come
    Creatore e Padre, deve essere riconosciuto e
    amato dallessere razionale.
  • Allo stesso tempo il peccato avvilisce la dignità
    delluomo, dato che impedisce che la persona
    raggiunga la santità di vita che le è dovuta per
    la sua condizione di creatura fatta a immagine di
    Dio.
  • Nel caso di un battezzato, gli effetti sono
    ancora più gravi in quanto il peccato deteriora
    la vita nuova, dato che il cristiano non si
    comporta con la dignità di figlio di Dio che gli
    è propria.
  • Il Catechismo della Chiesa Cattolica presenta
    tutto questo come in termini di autentica
    catastrofe, perché il male morale che denominiamo
    peccato offende Dio, modifica il senso ultimo
    della creazione, maltratta la dignità umana e
    turba la convivenza tra gli uomini.

27
CONVERSIONE, 2
MF 149
CCC 1849 Il peccato è una mancanza contro la
ragione, la verità, la retta coscienza è una
trasgressione in ordine allamore vero verso Dio
e verso il prossimo, a causa di un perverso
attaccamento a certi beni. Esso ferisce la natura
delluomo e attenta alla solidarietà umana. E
stato definito una parola, un atto o un
desiderio contrari alla legge eterna
(SantAgostino).
CCC 1850 Il peccato è unoffesa a Dio (...). Il
peccato si erge contro lamore di Dio per noi e
allontana da esso i nostri cuori (...) Il peccato
pertanto è amore di sé fino al disprezzo di Dio
(SantAgostino). Come il primo peccato, è una
disobbedienza, una ribellione contro Dio per il
desiderio di diventare como dei, pretendendo di
conoscere e determinare il bene e il male (Gv 3,
5).
28
CONVERSIONE, 3
MF 150
  • Immediatamente dopo il castigo che seguì il
    peccato originale, Dio promise alluomo la
    salvezza. Gli inviti alla conversione riempiono
    tutto lAT ed il NT.
  • La predicazione di Gesù Cristo inizia con una
    chiamata alla conversione Convertitevi e
    credete al Vangelo (Mc 1, 15). Tutto il contesto
    del NT contiene una chiamata alla conversione.
  • Obbedendo al mandato di Cristo (Lc 24, 47), gli
    Apostoli insistono ripetutamente sulla necessità
    di convertirsi per battezzarsi ed accogliere il
    Vangelo.

29
CONVERSIONE, 4
MF 151
Alcune caratteristiche della conversione nel NT
  • Si rivolge ai peccatori, compresi i pagani (Lc 3,
    13-14).
  • Abbraccia tutta la persona e include la totalità
    dellesistenza.
  • NellAT si usa il termine shuh cambio di
    senso, nel NT si usa metánoya cambio di
    mentalità.
  • E libera Dio non toglie la libertà. Gesù fa
    precedere le sue chiamate dal condizionale Se
    vuoi....
  • CCC 1989 La prima opera della grazia dello
    Spirito Santo è la conversione (...). Sotto la
    mozione della grazia, luomo si volge verso Dio e
    si allontana dal peccato, accogliendo così il
    perdono e la gustizia dallAlto.
  • Nella predicazione di Gesù, la conversione forma
    una unità allinterno del piano totale di
    salvezza redenzione e salvezza si rendono
    possibili mutuamente.

30
CONVERSIONE, 5
MF 152
La morale cristiana è una morale di grazia, che
comporta il primato delliniziativa divina
sullazione umana.
1
Le passioni sono buone quando contribuiscono a
fare il bene, e cattive quando si usano nel
compiere il male. Le cattive rafforzano il male e
le buone potenziano il bene.
2
Per dominare le passioni (emozioni o impulsi
della sensibilità), la persona deve esercitarsi
in una vita ascetica. Quando luomo riesce a
dominarle, gli è più facile riconoscere il bene e
il male.
3
La vita morale non consiste nellannullare le
passioni, ma nellorientarle rettamente.
4
31
CONVERSIONE, 6
MF 153
Il sacramento della Penitenza e della
Riconciliazione
Se luomo è un essere decaduto che spesso pecca,
avrà necessità di pentirsi della sua cattiva
condotta per essere perdonato. Allora si capisce
perché Gesù non solo perdoni i peccati (Mc 2, 7),
ma abbia anche istituzionalizzato la maniera
concreta di amministrare il perdono.
La confessione sacramentale è, per disegno
esplicito di Gesù, il mezzo ordinario di perdono
dei peccati per coloro che credono in Lui. La sua
istituzione si trova esplicitamente nel Vangelo.
(Gv 20, 22-23).
32
CONVERSIONE, 7
MF 154
La potestà di perdonare i peccati si chiama il
potere delle chiavi perché, con questa immagine
semitica, si indica il potere divino di
perdonare..
Cristo dopo la sua Risurrezione ha inviato i
suoi Apostoli a predicare nel suo nome a tutte
le genti la conversione e il perdono dei peccati
(Lc 24, 47). Tale ministero della
riconciliazione (2 Cor 5, 18) viene compiuto
anche comunicando loro la remissione dei peccati
per mezzo del Battesimo e riconciliandoli con Dio
e con la Chiesa grazie al potere delle chiavi
ricevuto da Cristo (CCC, 981).
33
CONVERSIONE, 8
MF 155
La storia del sacramento della Penitenza
Dalla metà del II secolo consta (nel Pastore di
Erma) che la penitenza si amministrava, per
certi peccati, solo una volta nella vita (fervore
delle prime comunità, continue persecuzioni).
Verso il V secolo si comincia ad amministrare
con maggiore frequenza (ma con durezza della
penitenza). La pratica attuale risale almeno al
Concilio Lateranense IV (1215).
34
CONVERSIONE, 9
MF 156
Le condizioni per riceverlo
35
CONVERSIONE, 10
MF 157
Non mancano quelli che cercano di giustificare il
male morale o accusano il cattolicesimo di
introdurre un concetto di peccato che traumatizza
la psicologia degli uomini. Sono accuse prive di
fondamento basterebbe presentare la vita di
quegli uomini e donne i santi che si
presentano alla storia come prototipi di
esistenza umana. Inoltre, contro qualunque teoria
o pretesa di giustificare il male, si erge
inesorabilmente la Rivelazione di Dio, così come
risulta dalla Bibbia.
La posizione del cristiano è chiara. Prima di
tutto, anche se il peccato abbonda, non può
rinunciare a condannarlo. Ma, allo stesso tempo,
seguendo lesempio di Gesù Cristo, non cessa di
offrire il perdono, dato che la sua missione
salvifica è sempre stata quella di difendere
luomo e perdonarlo né può dimenticare come Gesù
si è espresso nel Vangelo Il Figlio delluomo è
venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto
(Lc 19, 10).
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